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Mapei, ritorno (ennesimo) in grande stile


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Non ho mai fatto una "story", però siccome non so come perdere il tempo che dovrei passare a studiare eccomi qua. Lo sponsor è Mapei, patron Squinzi ha deciso di tornare nel ciclismo dopo la delusione della mancata promozione in Serie A con il Sassuolo. Una squadra giovanissima, piena di talento, che sarà diretta da Michele Bartoli.

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Il roster del team lo presento sotto in quattro blocchi: i capitani, i giovani talenti, i gregari e i neoprofessionisti.

Nel frattempo è gradito ogni possibile consiglio visto che, appunto, è la prima volta xD

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Cominciamo dai neoprofessionisti (o presunti tali, in realtà provengono tutti da squadre Continental)

Il primo è Nikias Arndt, classe 1991, un piccolo Kittel visto che va forte a cronometro ed è un velocista. Proviene dal LKT Team Brandeburg, piccola squadra tedesca della quale è stato capitano per un paio d'anni nonostante la giovanissima età

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Poi c'è Joe Dombrowski, ormai famosissimo anche in Italia visto il successo al Girobio. Al primo anno non si può pretendere troppo ma sarà già un elemento importante della squadra. Scalatore puro, ma quando è in forma riesce a difendersi anche a cronometro. Sotto la guida di Axel Merckx ha imparato tanto, ma ora è il momento di fare sul serio

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Il secondo tedesco del team è Jasha Sutterlin, un ragazzo del 1992. Forte a cronometro con grandi margini di miglioramento, sopratutto fisici. Viene dal Thuringer Energie Team, la squadra che ha lanciato Tony Martin, John Degenkolb e Marcel Kittel

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A proposito di cronomen, in squadra ci sarà anche Christian Rasmus Quaade, danese, specialista delle corse contro il tempo. Vedremo in quali altri campi potrà crescere

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L'ultimo di questo blocco è Sebastian Lander, il più pronto di questi per inserirsi al meglio nel grande ciclismo. Campione danese elite in carica, porterà la sua maglia sulle strade europee

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I "giovani talenti" sono un po' il cuore della squadra, su di loro si basa il progetto di continuare per più stagioni

Il primo è Stake Vegard Laengen, norvegese che ha corso per un anno con il Team Type 1. Ottimo passista, attaccante nato, probabilmente farà il Giro d'Italia

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Poi c'è Matteo Trentin, la speranza italiana per le classiche col pavè. Già da quest'anno avrà un ruolo importante in squadra, non mancherà l'occasione di provare a cogliere il primo successo in carriera tra i prof

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Uno dei due spagnoli della squadra è Jordi Simon, classe 1990. Corridore completo, dotato di un ottimo spunto veloce, ma bravo sopratutto in salita, come dimostra il nono posto all'ultimo Tour de l'Avenir

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Dal Belgio ecco Gaetan Bille, ex-Lotto, vincitore del Gp Cerami 2012

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Uno dei corridori più talentuosi in squadra è Romain Bardet, classe 1991, che il grande pubblico ha imparato a conoscere all'Amstel Gold Race con una fuga lunghissima. Scalatore, uomo da classiche, lo scopriremo

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Non poteva mancare Reinardt Janse Van Rensburg, la stella del ciclismo sudafricano, plurivincitore della stagione in corso e al primo vero confronto con il grande ciclismo

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L'ultimo è Alexandre Geniez, che ha lasciato l'Argos Oil - Shimano dopo essere stato escluso dal Tour. Con noi lo farà e avrà lo spazio necessario per crescere

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Il gruppo di gregari non è foltissimo, ma naturalmente i ruoli sono molto dinamici...

Il primo è Gregory Rast, svizzero classe 1980. La sua presenza in squadra lascia immaginare che tra i capitani ci sia un altro svizzero... In ogni caso Rast è un passista formidabile, uno dei migliori in circolazione

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In squadra anche Alexandr Pliuschin, campione moldavo in carica. Ha corso per 4 anni nel World Tour e nonostante la giovane età porterà una buona dose di esperienza

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Poi Oscar Pujol, scalatore inspiegabilmente uscito dal giro del grande ciclismo dopo la chiusura della Cervelo. Lo abbiamo ripescato dall'Iran

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C'è anche Ben Huzarski, ex-ISD, polacco, passista-scalatore, in luce al Giro d'Italia. Compiti di gregario ma non solo per lui

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Tra i più attesi Chris Anker Sorensen, gregario di lusso, naturalmente con molta libertà

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Infine Kristijan Koren, cronoman sloveno ex-Liquigas. Un uomo squadra importante

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Il capitano per il Tour de France è Thomas De Gendt, la rivelazione dell'ultimo Giro d'Italia. Grande cronoman, ma da quest'anno con quel qualcosa in più che gli ha permesso di vincere la tappa dello Stelvio al Giro. Farà la Parigi - Nizza e poi sarà al via delle Classiche delle Ardenne. Ma l'obiettivo principale è il Tour de France, una top ten è l'obiettivo minimo

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Gli ultimi due sono i pezzi da novanta, probabilmente i due passisti più forti al mondo: Peter Sagan e Fabian Cancellara. In fuga insieme, da rivali, alla Gand - Wevelgem, si ritrovano alla Mapei per vincere tutto. Esordiranno in Qatar, poi Oman, Strade Bianche, Tirreno e Sanremo. Cancellara si concentrerà sulla Roubaix, Sagan sul Fiandre e sull'Amstel. Poi di nuovo insieme al Tour de France per conquistare la maglia gialla, almeno per un giorno, e quella verde di Parigi. Tra i grandi obiettivi anche il Mondiale a fine stagione

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Per l'esordio in Australia al via ci saranno:

Julien Simon

Gaetan Bille

Kristijan Koren

Matteo Trentin

Jasha Sutterlin

Alexandr Pliuschin

Stake Vegard Laengen

Il capitano è Julien Simon, che può anche provare a fare classifica. Comunque non tireremo neanche un metro, andremo sempre all'attacco da lontano. Bille sarà accanto al capitano, Trentin oltre a provare ad andare in fuga cercherà di dare una mano a Simon nel finale delle tappe. Gli altri hanno carta bianca

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La prima tappa del Tour Down Under regala soddisfazioni sopratutto a Kristijan Koren, che grazie ad una fuga dal primo chilometro conquista la maglia della classifica a punti e quella degli scalatori. La tappa è andata a Daryl impey, sudafricano della GreenEdge, che ha vinto in volata. Bene Julien Simon, che è stato scortato fino ai meno tre da Stake Vegard Laengen e Matteo Trentin e nel finale ha chiuso al sesto posto. La seconda tappa è più adatta alle sue caratteristiche.

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Bella la seconda tappa: fuga con Pliuschin al chilometro zero. Visto che la GreenEdge non tirava la fuga ha preso il largo, poi ai meno sessanta attacco di Devenyns e Trentin, che sono rientrati sui primi. A quindici dal traguardo Devenyns ha lasciato sul posto gli altri, che si sono arresi e ai meno cinque sono stati ripresi. In questo momento ho fatto attaccare Simon, che ha ripreso Devenyns ma non è riuscito a staccare il gruppo. Così lo scatto di Geraint Thomas ai meno tre è stato decisivo...Simon comunque nono e gli altri tutti in gruppo (sono un po' troppo in forma...)

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Anche la terza tappa finisce in volata nonostante una gestione di gara criminale da parte della GreenEdge, che pur avendo il capoclassifica ha mandato un corridore in fuga. Dei miei in fuga c'era Vegard Laengen. Vince Koldo Fernandez, che ha sfruttato un gran lavoro da parte dei compagni (ai meno dieci 7 Garmin su 7 in testa al gruppo). Simon si è buttato nella mischia ma è arrivato solamente settimo

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Nella quarta tappa arriva il primo successo stagionale. Fuga del mattino ancora con Pliuschin, ma il gruppo chiude prima che inizi l'ultima salita. A questo punto attacca Kristijan Koren, che guadagna fino a tre minuti, ma poi l'inseguimento del gruppo ha successo e ai meno tre viene ripreso. Non importa perchè in volata vince Julien Simon, grazie alla grande selezione che ha fatto l'ultima salita (e sopratutto la successiva discesa)

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