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Partendo da zero


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Ciao, per chi seguirà questa sarà una story un po' diversa dalle altre, infatti narrerò in prima persona la carriera di un corridore da me inventato, e aggiunto nel db a una squadra scarsissima, con valori tutti 50, ma potenziale 7-8. Difficoltà esperto, no stage di preparazione, e proviamo a vedere dove si specializzarà il corridore, che corse vincerà, da quali squadre passerà, e che incredibili traguardi raggiungerà. Racconterò solo le corse che svolgerà il mio corridore, che chiamerò Primo Rock e vi narrerò anche i suoi pensieri, le sue ambizioni e le sue perplessità.

Che dire, a fra poco per l'inizio vero della story :smilie_daumenpos:

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14 agosto 2009,

Oggi è il mio grande giorno, quel giorno che ti cambia una vita, quel giorno che hai sempre sognato, quel sogno di entrare nel ciclismo che conta, quel sogno che stai per fare tuo, quel sogno che culli da quando pregasti i tuoi genitori di comprarti una bici, quel sogno che si può realizzare dopo enormi sacrifici, i tuoi, che spesso hai rinunciato alla tua vita per inseguirlo, quelli dei tuoi genitori, che per anni ti hanno aiutato, sia materialmente che moralmente, dei tuoi compagni di squadra, che hanno sempre creduto in te. Oggi il giorno è mio, e nessuno potrà rovinarlo, io non lo permetterò.

Oggi si corre la più importante classica under-18 di tutto il nostro paese, di quella corsa a cui sono presenti ex- grandi campioni del calibro di Lance Armstrong, Greg Lemond, George Hincapie come ospiti, ma soprattutto ci sono loro: gli osservatori dei top-team. Mi viene vicino un compagno di squadra che mi fa: "Oggi ci son qui dicono tutti gli osservatori, cerchiamo di fare bene". Il percorso non mi era favorevole, troppa salita, troppa fatica fai ad andare in salita ogni volta che ne facevo una, sognavo di fare il velocista, sognavo di vincere la Sanremo e qualche tappa al tour, e perchè no, indossare anche solo per una volta l'iride, entrare nella storia, essere paragonato a dei calibri come Cipollini e van Steenbergen. Come stavo dicendo oggi era la mia ultima possibilità, "o fai qualcosa qui o ti impegni nello studio" mi disse mio padre, questa gara era come un ultimatum per me. La gara si snodava su un circuito di 12 km, da completarsi 5 volte, e come ho già detto, un percorso spacca-gambe, ma oggi devo fare bene, oggi voglio vincere, io che al massimo ho fatto un 7 posto a una garetta regionale, ma oggi qualcosa è diverso, speriamo in bene pensavo quando il giudice sventolò la bandiera che decretò l'inizio delle ostilità.

To Be Continued...

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Gara:

La gara va proprio come vanno tutte le altre, scatti e controscatti per andare in fuga, e sempre la solita Scott Team Racing a tirare con i suoi membri più deboli per tenere chiusa la corsa, ma i fuggitivi non ci stanno, e così inizia la solita battaglia tra fugaioli e i gruppo dietro. Passano ben 20 km quando si sgancia la prima fuga, a dire il vero non è proprio una fuga, ma più che altro un nutrito gruppetto di una ventina di unità, e io ci sono. Quando mancano 12 km il vantaggio è di 30'', ma il gruppo sta tornando forte, intanto io a ruota penso un po' al dafarsi se cercare un allungo in salita o aspettare la volata, opto quasi subito per la seconda opzione e quasi in un attimo arriviamo all'imbocco della salita col il gruppo oramai distante solo di 10'' che ci viene a riprendere sulle prime rampe dove iniziano anche i soliti attacchi di chi sa già di essere battuto allo sprint, io non ce la faccio proprio più, tanto manca poco mi dico, ma dentro di me sapevo che stavo perdendo dai primi, sapevo di essere indietro, sapevo di dover rimontare. Finita la salita mancano soli 6 km al traguardo, tutti in un leggera discesa, terreno che a me piaceva molto, poi potevo sfruttare il fatto che solitamente davanti si studiano prima di fare la volata. Raggiungo i primi ai -1, sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro senza fermarmi provo a partire lunghissimo sfruttando che nessuna squadra ha preparato un treno, grazie soprattutto alla selezione fomatasi sugli strappetti. Agli 800 metri mi giro, a ruota ho due rivali, a cui chiedo il cambio. Me lo danno subito, ma vanno piano, si stanno tenendo per lo sprint ristretto: il gruppo si avvicina, siamo ai 400 metri quando con oramai il gruppo alle calcagna provo un nuovo scatto. Nessuno mi segue stavolta, ma già dallo scatto ho capito che sarà durissima, che questi saranno oramai i 300 metri più lunghi della mia vita, mi alzo sui pedali, rilancio, sento sempre più vicini gli schiamazzi del gruppo, ma lui è lì, quello striscione rosso che vuol dire che non manca molto, guardo il cartello, 200 metri leggo, ancora sui pedali, giù il 18 e in apnea fino al traguardo, ma io in apnea ci avevo fatto oltre 7 km, senza mai riposo, le urla della folla mi aiutano, sento e vedo i miei compagni ritirati precedentemente darmi manforte, ai - 150 già non riesco nemmeno a rilanciare la mia andatura e ai -100 succede l'inevitabile, vengo saltato come un paletto, gente a destra, gente a sinistra, e oramai, col cuore pieno di delusione mi procingo a tagliare il traguardo.

I complimenti arrivano, ma bastassero quelli, mi avvicinano anche ciclisti che non ho mai visto a farmi i complimenti e dirmi che sarà per la prossima volta, ma il mio problema è che non ci sarà una prossima volta per me. Ora hanno stilato la classifica d'arrivo, 12o leggo, sarebbe stato un ottimo risultato in qualsiasi altro giorno, oggi era mio, ma invece...

To Be Continued...

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18 Ottobre 2009:

Mi sento strano, ho come un vuoto, una sensazione di smarrimento, è solo da due mesi che ho "appeso la bici al chiodo", ma è come se non l'avessi mai fatto tanto questa scelta condizionava ogni momento da due mesi a parte, certo, i voti a scuola erano notevelmente migliorati, ma non mi importa più di molto, devo smaltire la sbornia causata dalla fine del mio grande sogno, e mi immagino già il mio futuro che vivrà di ricordi, come la mia prima vittoria da G2 o la mia prima bici da corsa, che oramai è lì, ferma, prende solo polvere. Mio padre la vuole vendere, solito materialista, non diventerò mai come lui, un uomo d'affari senza scrupoli a cui interessano solo i soldi, mi fa schifo mio padre, tanto l'anno prossimo andrò al college e poi inizierà la mia vita, non quella che ho vissuto fino ad adesso, è tutta un altra storia.

Squilla il telefono, dico ovviamente a mia sorella di rispondere visto che sto facendo i compiti, ma lei non ne vuole sentire, è troppo importante la partita che sta facendo al pc, a malincuore mi alzo e rispondo al telefono, ma come volevasi dimostrare sono sempre quei rompiballe dei call-center, io rispondo educatamente che non mi interessa e lui inizia a parlarmi delle offerte e delle promozioni, io gli dico ancora che non mi interessa ma non sente ragioni, continua a parlare e mi dà anche del maleducato, arriva una telefonata e gli dico che c'era un altra chiamata e che dovevo rispondere, ma lui ovviamente inzia a insultarmi così un bel vai a cagare gli viene inviato quando rispondo dicendo "Pronto?", dall'altra parte mi rispondono, sono Lance Armstrong, c'è Primo in casa?

To Be Continued...

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23 ottobre 2009,

Lance mi diede appuntamento nella sede ufficiosa della Livestrong di New York, mi recai lì con la famiglia, quasi come una gita di piacere, ma sotto si decideva il mio futuro, avevo passato gli ultimi giorni ad immaginare l'incontro con il più vincente della storia del Tour de France. L'ora è giunta, mi dirigo da solo, prendo la metro fino in centro e poi a piedi lungo le vie di Manhattan, mi ricorderò sempre di questo momento, entro nella torre e chiedo informazioni a una ragazza che lavora all'ingresso, che mi dice che il signor armstrong non è ancora arrivato e poi entra e mi nota, mi chiede chi sono e mi fa entrare in una grossa stanza, dove mi dice di accomodarmi di fronte a lui, con un respiro mi avvicino quando lui inizia a dirmi:

Lance: "Volevo parlarti di quella tua gara, quella in agosto"

Primo: "Mi dica"

Lance:"Dammi pure del tu, comunque ti ho notato sai, hai fegato ragazzo"

P: "Grazie, ma di certo non vado forte come gli altri"

L:"Non ti preoccupare, per ora hai appena 18 anni, potrai ancora crescere e diventare un campione coi fiocchi"

P:"Ma come? Ho appena abbandonato il mondo del ciclismo"

L:"Volevo proporti la possibilità di entrare in un team professionistico, che sarà la Radioshack Under-23 che fungerà da trampolino per la vera destinazioni, la Radioshack e il Pro-Tour"

P:"Ma non esiste già la Trek-Livestrong per questa funzione?"

L:"La trek da quest'anno cercherà anche lei di entrare nel pro-tour, anche se per ora è solo un utopia, convoglieremo lì tutti i campioni che usciranno dalla Shack Under-23, praticamente noi ti proponiamo minimo 4 anni nel top, se esploderai ti manderemo in pro-tour2

P:"2 in Schack Under-23 e 2 in Livestrong?"

L: "Esattamente, in questo modo avremo la possibilità di assumere la maggior parte di talenti che gli USA sforneranno"

P:" E' un progetto ambizioso, quanto sarà il mio ingaggio?

L:"Partirete tutti con un ingaggio di 2.000 al mese, avrai 16 compagni + 2 compagni molto piiù esperti che vi aiuteranno e non poc"

P:" E chi sono questi?"

L:"Lo scoprirai il giorno della presentazione, il 18 novembre presentati a questo indirizzo, ora devo scappare, ci vediamo fra un mesetto intanto tu allenati bene miraccomando"

P:"Grazie di tutto"

Ho ancora quel foglietto, indicava un luogo a Los Angeles, ma in quel momento molti dubbi mi assillavano, ma sopatutto chi saranno i due ciclisti di cui parlava lance? :dubbio:

To Be Continued...

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18 Novembre 2009,

Arrivo al luogo di cui mi aveva dato indicazioni Lance, presi un taxi e non facio nemmeno in tempo a scendere dal veicolo che sono già circondato da dei fotografi che continuano a far foto, riesco a evadere da quella muraglia umana ed a entrare illeso. Entro in una stanza enorme, piena di ragazzi, qualcuno lo conosco ed effettivamente è una sorpresa e poi vedo il mio grande amico Taylor. Mi dirigo lì e iniziamo a chiaccherare del più e del meno, fino a quando ci chiamano uno a uno per andare nel "dietro le quinte" di un palco, dove, secondo molti, saremmo stati presentati alla stampa, poi arriva lance, che ci divide in ue gruppi da 9 corridori cadauno e ci dice che essi saranno i gruppi di allenamento e di corsa, uno farà da gennaio a giugno, l'altro da giugno a ottobre. Peccato che non sia capitato con Taylor, ma sono capitato con dei corridori a me sconosciuti, ma cerco di fare amicizia con qualcuno mentre lo speaker inizia a parlare:

"Buongiorno a tutti, sono qui per presentare il nuovo team di Lance Armstrong, il Team Radioshack under-23!"

To Be Continued...

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18 Novembre 2009, parte 2

Ho bisogno della toilette, non riesco a trattenemi più, tanto lo speaker continua a parlare di continui progetti, il nostro turno arriverà più tardi, mi dirigo in un corridoio stretto quando sento una voce a me familiare, quella di lance.

Sta parlando con una persona, dalla voce pare anziana, quel discorso non me lo scorderò mai:

X:"Allora Lance, vedo che ti dai da fare per il ciclismo statunitense"

L:"Ma va, questa squadra è un bluff, la uso solo per avere soldi in più per il mio vero progetto"

X:" Quale sarebbe se te lo posso chieder?"

L:"Il mio progetto è diventare influente per cambiare alcune leggi a mia disposizione"

X:"Tipo?"

L:"Questo è segreto"

X:"Capisco, ma in che senso un bluff?"

L:"Che non avrà fondi, correrà con maglie obrobriose, e le biciclette saranno quelle scartate dai top team che ci venderanno a prezzi stracciati"

Saputa questa cosa ho solo due cose da fare, andare alla toilette ma soprattutto avvertire la squadra di questo sopruso

To Be Continued...

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Presentazione team, Prima parte

Speaker: Allora, per presentare questo nuovo fantastico team, vorrei chiamare sul palco l'uomo che ha permesso tutto questo: un bell'applauso a Lance Armstrong!

Lance:"Grazie a tutti"

Speaker:"Grazie a te, comunque i ciclisti saranno divisi in due gruppi di 10 unità, una farà la prima parte di stagione, l'altra concluderà in bellezza l'anno ciclistico che va da gennaio a ottobre

Lance"Esatto, ma i ciclisti non saranno soli, a curarli ci sono dei miei amici, nonchè ottimi ciclisti che correranno con loro e gli daranno una preparazione direttamente in forma"

Speaker:"Ok, andiamo a presentare il primo gruppo"

Di questo primo gruppo si distinguono due ciclisti di valore: stiamo parlando diTaylor Phinney talento scovato da lance in persona

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Ecco poi un grande talento per i grandi giri: Harry Chilton!

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E per finire chi li guiderà, un idolo per ogni ciclista americano che si cimenta nella disciplina delle pietre, ecco a voi George Hincapie!

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To Be Continued...

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Presentazione, Parte 2

Speaker: Ecco gli altri 10 atleti del nostro team, Lance cosa ne pensi di questa secondia fascia?"

Lance: "Sicuramente sono buoni ciclisti in prospettiva, che saranno aiutati dal grande David Zabriskie!"

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Speaker:"Un grande corridore che sarà per le corse a tappe, ecco a voi Primo Rock!"

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E per finire l'unico corridore extraamenricano del team, direttamente dall'australia Jack Bobridge!

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Per oggi è tutto signori e signore, ci vediamo il 1 gennaio per l'inizio degli allenamenti

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