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[PCM 2011 Story] That distant afternoon in June.


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Lo strano Kim HotRodees

L'incontro

Ci leviamo dal nascondiglio e facendo finta di venire da una macchina raggiungiamo il Sr. Kim. Lo raggiungiamo per cercare di capire un po' di più sul suo essere. Chi è veramente Kim HotRodees?

Entrando cominciamo...

Noi: Buongiorno, lei è il signor Kim HotRodees?

Kim: Si, ma voi? Chi siete e perchè mi cercate?

Noi: Questo le verrà svelato a tempo debito, ma parliamo di voi, ci può fare un sunto della sua storia?

A quel punto Kim sembra avere un lungo e doloroso flashback, poi comincia a parlare...

Voglio rendervi partecipi...

Avete tempo fino alle 16:00, cosa volete chiedere a Kim, cosa volete sapere su di lui?

Potete fare una domanda a testa, non fate domande uguali e cercate di fare domande che possano aiutarvi a comprendere meglio la storia

:thumbup:

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Lo strano Kim HotRodees

La storia!

Kim: Io ero un famoso ciclista americano, ero molto adorato dal mio pubblico, ma anche da quello europeo. Avevo caratteristiche da " Eddy Merckx ", andavo veramente forte su tutti i terreni! Il mio amore però era il pavè, adoravo quelle strade lastricate, fangose. Nella mia carriera ho vinto molte corse, tra le tante 2 San Remo, 1 Trittico delle Andrenne, 2 Giri d'Italia, 2 Tour, 1 Vuelta, 4 Fiandre e poi altre Amstel, e Frecce Valloni; ma non sono MAI riuscito a vincere la "mia" Roubaix, o meglio, per colpa LORO non sono mai riuscito a vincerla!

Noi: Ma con il termine "LORO" a chi ti riferisci?

Kim: All'UCi, loro mi hanno rovinato la vita, erano contro di me, ho fatto milioni di controlli antidoping, vedevano il pelo nell'uovo, mi hanno spesso annullato corse senza un motivo, ma quel giorno...

Noi: QUEL GIORNO!!!!??? :shock2:

Kim: Era primavera, domenica, si correva la Parigi-Roubaix, pioveva molto e c'era parecchio fango sulle strade. Ero il leader della squadra, dovevo vincerla, me l'ero promesso. La mia squadra quel giorno era tutta per me, quella corsa doveva essere mia! In verità io vi dico, quella corsa l'ho vinta! Arrivai primo, 5' al secondo, momenti indimenticabili! Dal Carrefour de l'arbre fino all'arrivo sono stato in solitaria, non ce la facevano a seguirmi, ero troppo forte. L'impossibile accadde dopo, finita la corsa, durante la premiazione, i giudici interruppero tutto, affermando che io m'ero dopato! :mellow: , il verdetto mi accusava di usco d'alcol nel pre-gara, venni squalificato. La corsa fu poi data al secondo arrivato, io invece mi ritirai. L'alcol mi ha portato in rovina e mi accompagnerà per sempre, fino alla morte!

Io: Quindi per ciò siete così infermo, per colpa dell'alcol? Siete ridotto così per questo??

Kim: Si, ma mi va bene così!

Io: Ok, a questo pensiamo dopo, chi era e cosa voleva quel Frank, col taccuino, da voi??

Kim: Frank è un ciclista, divenuto mio amico perchè prima di ridurmi così, quando ero solo pazzo e non infermo, io allenavo il fratello; lo feci vincere la classifica U23 al Giro, però l'ho potuto allenare poco. Ora penserai perchè sono così attaccato, invece al fratello; questo perchè lui per me è un gran amico, lui spesso porta in alto il fratello, ma è stato spesso vittima di sfortuna, spesso ha perso da un suo compagno, nella sua carriera è sfortunato, come me. Cosa ci faceva ve lo dirò a tempo debito, posso dirvi però che viene regolarmente per una sua nuova "creazione", si, creazione va bene, la quale lo vede il protagonista...

Io: Come avrà capito siamo dei giornalisti e scriviamo per un giornalino italo-lussemburghese e ci hanno chiesto un articolo su di le, non sappiamo perchè?

Kim allora fa una faccia preoccupata

Kim: Ok, va bene, alla prossima :unsure:

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Passarono due giorni, prima di riandare in quella casa in campagna. Nel frattempo mi sono informato di quell’uomo il cui nome corrisponde a Kim HotRodees. Tutto quello detto a noi, me ed il mio amico giornalista, era veritiero; Kim era un gran campione in bici, ha vinto tante gare e veramente si è ritirato dopo una Roubaix persa a tavolino. Ora dovevamo ritornare lì, in quella casa, per scoprire ancora meglio la sua vita; non so neanche il perché, ma tutto si farà più chiaro a tempo debito.

Vi aspetto dopo per il continuo :wink:

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Lo Strano Kim HotRodees

La storia - 2

Entrammo nuovamente nella casa, lui ci riconobbe subito, era sempre fermo sulla sedia. Io presi il taccuino con le domande e cominciai.

Io: Kim, eccoci nuovamente, vorremmo sapere un po’ di più sulla sua vita…

Kim: Ma io ho già detto tutto, la mia storia è quella, niente più niente meno. Io sono sempre stato casa-lavoro, non avevo svago, solo una vol…

Io: Kim scusa se interrompo, ma noi vorremmo sapere sulla vostra vita di ORA!

Kim: Ah…. Beh…. Io, ora… ora sto qui, vivo in questa casa di “vacanza” 350 giorni l’anno, poi qualche volta me ne vado nella mia casa vecchia, in Francia a Parigi. Ci resto due settimane, mi sposto molto, vado prima nelle Fiandre per vedere l’omonima corsa, dopodiché resto un po’ a Parigi, poi vado a Roubaix ad ammirare l’altra classica monumento. Per tutti gli altri giorni… Beh, sto qui ed aspetto che passino, tra una bottiglia e una corsa!

Io: Scusa il disturbo, un ultima domanda e ce ne andiamo, poi potrete vedere l’articolo sul giornale “Il volo del mattino (:evergreen: )”. Quel Frank è per caso un ciclista del Team lussemburghese Leopard?

Kim: Si, è lui (con un tono secco)

Io: Grazie… Arrivederci

Kim Arrivederci.

Pochi giorni dopo, sui giornali ”F. Schleck – Leopard, forse litigio?”

TO BE CONTINUED

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Il giorno dopo, il vecchio Kim HotRodees prese la bici e stranamente andò a comprare il giornale, cosa alquanto strana per lui, lui che non si alza mai dalla sua poltrona. Si fermò in un paio di giornalai, poi soddisfatto delle compere alla 5° edicola se ne tornò verso casa. Aveva un bel mucchietto di giornali, la maggior parte eran di ciclismo, ma ce n'erano di cronaca ed anche di sport. Ornò la tavola con quegli scritti ed una bottiglia di Whisky, prese due sigari e chiamò Frank.

Schleck accorse subito, abbastanza agitato, sempre in trench scuro, ci mise quasi mezz'ora ad arrivare, era nei paragi.

Arrivato i due cominciarono a parlare.

Hai visto cosa scrivono i giornali?

Si, ma com'è possibile?!

Beh, un po' io con l'intervista, un po' tu con le dichiarazioni...

Ma purtroppo hanno capito male, non è quella la mia intenzione... Noi due sappiamo benissimo perchè vengo qui e di certo non è quello il motivo!

Si Frank, lo so; ma io sto cominciando a pensare di mettermi in auto..

E che vorresti fare?!

Il D.S.

Perciò mi facevi venire qui e farti dire le news del ciclismo?

No, quella è un'amicizia vera, per puro piacere stavo con te, ma ora parlo di me. Ho bisogno di fare il Ds!

Ma come lo trovi un posto? E' troppo difficile ora...

Certo... ora come ora non so, per devo cominciare di nuovo a muovermi, a cercare. Non posso stare più così!

Finalmente l'hai deciso, però ora devo andare, ci vediamo fra qualche giorno!

Ciao...

Così Frank se ne andò verso l'Audi, nel frattempo Kim accese il sigaro e si mise comodamente in poltrona a leggere i giornali...

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And I see no bravery,

No bravery in your eyes anymore.

Only sadness.

La crisi.

Kim HotRodees ,poco dopo che Frank se ne andò, si rese conto del guaio fatto. L'unica persona che poteva considerarsi suo amico, l'aveva perduta. Quando se ne rese conto era sdraiato sulla poltrona e leggeva i giornali in cerca di lavoro, poi posò tutto. E' inutile vivere se non si ha nessuno per cui morire, Frank per lui era quel nessuno. Non aveva voglia di far niente ormai, tanto lavoro sprecato e poi, passa la voglia. Così è la vita, in questo modo si rincuorava per l'errore fatto. Aveva la consapevolezza di dover andare avanti, ma non era quello il momento.

Passarono una trentina di minuti, Kim finiva di preparare una valigia, aveva caricato la sua "Time" nel portabici e messo in moto la macchina. Stava per partire, o almeno così sembrava.

Prima di partire scrisse un biglietto

kimo.png

And I see no bravery,

No bravery in your eyes anymore.

Only sadness.

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Ed ora?

Kim HotRodees era ormai lontano dalla sua casa.

Dal quel pomeriggio di giugno ne sono cambiate di cose, quando l'abbiamo conosciuto sapevamo poco o nulla di lui: che era stato un ciclista e che non era affatto giovane. Dall'incontro con i due giornalisti la sua vita è cambiata, il suo carattere "da solista" lo ha portato a perdere anche il suo migliore amico e quando se n'è reso conto, tutta la voglia avuta di allenare una squadra professionistica è scomparsa, insieme a lui.

Una grande punizione per un uomo che nulla ha mai fatto.

Frank Schelck è un ciclista lussemburghese, ottimo amico di Kim, certe dichiarazioni sue e dell'amico lo incastrano, mettendolo in procinto di partire dalla sua squadra, la Leopard. Così Frank ha un contrasto con l'amico, che porterà il secondo a partire.

Nel mezzo della storia si conosce anche un giornalista anonimo che ha dato spunto a tutto.

Che ne sarà di Kim? Qual è il suo vero carattere e cosa n pensa lui? Cosa farà Frank? Che ruolo avrà il giornalista e chi è?

Tutto questo nel continuo, seguiteci :smilie_daumenpos:

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