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spino21

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  1.  

    L’incredibile vittoria di Horner

    Un 42enne senza un grande passato sportivo vince e domina la Vuelta di Spagna. Battendo gli assi del momento, di dieci, quindici anni più giovani. Atleti come l’azzurro Nibali, vincitore dell’ultimo Giro o gli spagnoli Valverde e Rodriguez dal palmares infinito. Scetticismo e sorrisetti si sprecano in carovana. E vanno a intaccare la già compromessa credibilità del ciclismo intero. Medie folli al termine di corse massacranti come la Vuelta (quasi senza pianura: 13 tappe di media e alta montagna; 39 colli da scalare; asfissianti arrivi in salita a ripetizione…); corridori capaci di performances incredibili; prestazioni stupefacenti, come quelle dell’ultra quarantenne che strapazza giovani e meno giovani sulle salite più dure. Siamo ancora al ciclismo dei miracoli e degli extraterrestri? Dopo la clamorosa confessione di Armstrong e i suoi sette Tour vinti da dopato, dovremo aspettare dieci anni e passa per avere qualche certezza?

    I dati tecnici, stimati sulle recenti prestazioni alla Vuelta di Chris Horner 42enne di Bend (Oregon) il trionfatore di questa edizione, dati che indicano la “cilindrata” e le capacità dell’atleta sembrano letteralmente fuori scala: la Vam realizzata sulla salita di Pena Cabarga (i metri di dislivello in salita superati in un’ora) è stata calcolata in 2034 mt/ora, ben oltre i 1620 che Fredric Grappe, noto guru della tecnica e della fisiologia francese, ammette come massimo accettabile; il VO2max,( la massima capacità di trasferire ossigeno dal sangue ai muscoli: si misura in millilitri per chilo di peso al minuto) a vertici mai visti: 104,8 ml/kg/min contro gli 85 descritti nei “testi sacri”. E’ fisiologicamente possibile tutto questo per un ultra quarantenne? E’ nell’ambito della fisiologia normale? Dovrebbe essere lui a spiegarlo.

    Se il mondo dei corridori è ancora quello che descrive Tyler Hamilton nel suo recente libro “La corsa segreta”, un mondo dove vige la regola: “Faccio tutto, niente è troppo e niente è troppo poco” e dove la vera corsa è quella all’ultimo farmaco o pratica dopante, diventa difficile uscire dall’atmosfera dei sospetti. E ormai le cose sono andate così in là che serve una qualche soluzione straordinaria. Come, ad esempio l’obbligo per l’atleta di confermare – con test funzionali e di prestazione, meglio se gestiti da un ente terzo - che quello che fa sul campo corrisponda alle reali possibilità del suo fisico. Insomma una verifica tecnica (qualità e “cilindrata” dell’atleta sono perfettamente misurabili, attraverso test appositi) ogni volta che la prestazione va oltre la “normalità “ riconosciuta dalle regole della fisiologia umana. Il ciclismo è ormai così compromesso e soggetto al sospetto che l’unica via per uscire da questa avvilente situazione è quella di spiegare al pubblico di appassionati e di ignari spettatori che quello che vedono non è il risultato dell’ultima combinazione farmacologico-chimica, magari sconfinante nel doping genetico, ormai da tempo a portata di mano, bensì del fisico umano ben allenato. E’ paradossale e oltremodo umiliante, specie per gli atleti che marciano – come dice Hamilton – “panyagua”, cioè a pane ed acqua (qualcuno c’è), ma necessario.

     

    Fonte: http://capodacqua.blogautore.repubblica.it/2013/09/14/lincredibile-vittoria-di-horner/

     

     

    Non so di chi sia questo articolo (uno che non firma ciò che scrive non andrebbe nemmeno letto)

    questo, penso che sia uno dei tanti articoli scritti per cavalcare l'onda del doping (che di questi tempi produce più lettori della celebrazioni delle prestazioni sportive) e leggere queste stupidate mi fa andare in bestia.

     

    Ultimamente stò seguendo il blog/sito del famoso dott. Ferrari: chi meglio di lui può parlare di doping? (cercate il sito 53:12 su google)

    beh, sembra che alla Vuelta, il nostro vecchio e dopato Horner, abbia fatto registrare le stesse VAM che aveva già fatto segnare molte altre volte in passato.

    A differenza di lui, Nibali, ha fatto segnare VAM più basse rispetto al giro, senza contare che alla Vuelta le salite cominciano quasi sempre ad un altitudine vicina al livello del mare, e non si arriva agli oltre 2000metri della corsa rosa, e quindi a parità di forma, la VAM dovrebbe essere maggiore solamente per il maggiore ossigeno.

    In sostanza, se in spagna ci fosse stato lo stesso Nibali del Giro, il vincitore sarebbe stato lui, PUNTO, non ci sono balle!!!

     

    PS: Horner non ha mai fatto registrare oltre 2034 di VAM, quelli son calcoli sbagliati. Il suo max alla vuelta è stato di 1958 in una salita di soli 15 minuti passati quasi tutti a ruota di altri.

    PPS: se è vero quanto dice questo Fredric Grappe, ossia che il limite umano di VAm è 1620, vorrebbe dire che praticamente tutti i professionisti sono dopati?

     

     

  2. solo 1.12 in più?   COMPLIMENTI!!!!

     

    per l'Eddy Merckx World Championship Challenge, penso che non sia niente di diverso dei soliti challenge mensili.

    la sfida sarebbe quella di percorrere, dal 21/9 al 10/10 (periodo di mondiali), almeno 963km, che sarebbero la somma dei km percorsi da Merckx nei suoi 4 mondiali vinti.

    ci sono achievement al 25/50/75%, ma cosa succede oltre i 963... non l'ho capito

    (tanto io non li farò mai in un mese  :)  )

  3. a me è successo solo una volta di essere da solo in classifica, ma è successo perchè lungo quel tratto (una discesa di 22km) mi sono fermato a bordo strada ad ammirare una diga con laghetto artificiale e probabilmente quella sosta ha sballato il software

  4. Ecco il mio giro di stamattina con la Mountain Bike, fatto il Passo Pentema dal versante di Torriglia (sono partito da Bromia, una frazione di Montoggio, provincia di Genova).

     

    Nell'ultima parte di salita (quella al 9%) ed in tutta la discesa la strada è molto stretta, a tratti anche sterrata ma in buono stato.

     

    0sf3.png

     

    queste sono le salite che mi piacciono, ossia dove ogni tanto trovi dei falsipiani per rifiatare: peccato che se ne trovino poche

     

    Non so se iscrivermi a ciclismo o no  :dubbio:

    Potrei fare solo due sport. ciclismo e nuoto, ma a 14  anni mi sembra già tardi per iniziare o no ? 

     

    tardi no, ma se vuoi fare uno sport a livello agonistico, scegline solo uno.

  5. Ad ogni modo, mi hanno offerto un mese (penso) di account premium su Strava. Cosa c'è di più della versione free? Io ho solo visto che ci sono le classifiche per età e peso e che si possono programmare uscite sulla mappa, credo. Altro? 

     

    occhio che quando l'anno offerto a me... 1 mese me l'han dato gratis, ma poi mi han fatto pagare i 12 mesi seguenti

     

    la colpa è mia che non leggo le varie scritte, però... leggi bene cose ti dicono e se ti chiedono di collegare la tua prepagata...  poni doppia attenzione

  6. per me si, ma solo su salite di una certa lunghezza e che non presentano tratti piani o in discesa:
    a volte su strappi di 400 o 500metri mi escono cose del tipo: "3000VAM" che sono inguardabili, mentre normalmente sono sugli 800

  7. Complimenti! Io per quest'anno ho chiuso la stagione gf, ma il prossimo anno son sicuro che a qualcuna ci troviamo!

     

    sicuramente proverò a farne qualcuna in più.

    Per me la difficoltà è allenarmi nel periodo invernale: non ho voglia di prendere i rulli e fino a quando non si allungano le giornate posso uscire solo nel weekend perchè durante la settimana esco da lavoro che è già buio pesto

  8. cmq è bello leggere i vecchi post e vedere come sono cambiate le cose nel giro di pochi mesi.

     

    si diceva che la blanco sparirà dal WT e invece con l'avvento della Belkin ha ritrovato solidità

    si diceva che per altri 3 anni vedremo Anton e Sanchez all'Euskaltel.... e i baschi scioglieranno la squadra al termine della stagione

     

    dovremmo raccogliere tutto in un post dal titolo: " le ultime parole famose"

  9. mai fatto, ma se lo fai dal versante che ho trovato al link qui sotto, non sembra impossibile (poi dipende da che allenamento hai tu)

     

    http://hosting04.imagecross.com/image-hosting-15/6950blockhaus.gif

    più che la pendenza (gli ultimi km sono belli tosti), la cosa difficoltosa è la lunghezza della salita, ma quello è un problema che con qualche sosta dovresti aggirare agevolmente.
    Di salite di 30km non ne ho mai fatte.... in bocca al lupo

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