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.::Cancellara91::.

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  1. L'importante però è che non ci siano i francesi in cima alla classifica
  2. Come prima doppietta tentata non è andata assolutamente male. Il prossimo anno uno dei due (Giro o Tour) lo vinci.
  3. O arriva per il rotto della cuffia o lo prendono negli ultimi 500m (disse Martinello)
  4. Comunque sotto le pressioni delle lobby del petrolio si continua! Eravamo rimasti con davanti a tutti Lavanchy e dietro Aru e Proculo che sferrano l'allungo su Quintana. Lo svizzero conduce con 10' di vantaggio e comincia davvero a pensare che possa arrivare a Pragelato vincitore. La lotta dei big invece si concentra sulla coppia Aru-Proculo, con il corridore OUI che per la maggior parte del tempo fa il ritmo. A 4Km dalla vetta i due hanno circa 1'20" di vantaggio sui diretti inseguitori, ma poco dopo un nuovo colpo di scena. Quintana non riesce a tenere le ruote di Landa e Froome Aru e Proculo, avvertiti, si mettono d'accordo e proseguono assieme fino in cima. Froome e Landa transitano a 1'50", mentre Quintana perde addirittura 2'40". Lavanchy nel frattempo è già sulla strada per Pragelato, e nonostante un principio di crampi, arriva sul traguardo a braccia alzate. Dopo 4'40" arriva Landays, mentre 3° è Edet a 5'46". Aru e Proculo arrivano assieme a 7'46". Froome e Landa chiudono a quasi 10', mentre Quintana va ad incassare un ritardo pesantissimo: giungendo a 11'06", lascia al nostro Proculo 3'20", e in più scende al 3° posto della generale. La super forma del Giro sembra un lontano ricordo.
  5. Magari scattando a ripetizione e beccando la classica fuga bidone come Pereiro al Tour 2006?
  6. Perché l'attesa è l'essenza dell'audience Sì, dalla tappa 15 del Giro d'Italia, dopo che Henao con 77MO mi aveva ridicolizzato sullo Zoncolan, nonostante avessi 84MO +3 di forma giornaliera.
  7. LA DISTRUTTIVA TAPPA DI PRAGELATO Tutti sperano che il giorno di riposo abbia riccaricato come si deve le batterie dei corridori, altrimenti in tanti in questa tappa andranno fuori tempo massimo. Un tappone Alpino, con il Colle delle Finestre come cicliegina sulla torta. 253Km di sofferenza. Pronti via prende il largo una fuga di 16 uomini. Il più pericoloso è Alaphilippe (16° in classifica), che ha il duplice obiettivo di guadagnare secondi preziosi e punti per la maglia a pois. Noi mandiamo Lavanchy, 17° della generale, a fare altrettanto. Il gruppo, controllato dai nostri Peugeot, lascia fare e il gap sale fino ai 18'. Sul Col de l'Iseran non succede nulla di particolare, tranne che Proculo becca freccia in giù e -3 provvisorio...iniziamo a preoccuparci. Sul Mont Cenisio aumentiamo un po' l'andatura, vedendo che altre squadre non ci supportano, in modo da scremare soprattutto i gregari di Quintana. In parte ci riusciamo, con il colombiano che rimane solo con Kelderman e Senni. Intanto Lavanchy davanti (0 di giornata) è il più brillante e passa davanti sui primi 2 gpm. Arrivati sul Colle delle Finestre, mette il turbo e se ne va in solitaria in cerca della gloria Ultimo ad arrendersi il giovane Ledanois, con Alaphilippe che esce fuori dai giochi a causa di una caduta in discesa. Nel gruppo si muovono gli Astana, i quali aumentano l'andatura, ma quando anche loro raggiungono il Colle delle Finestre, siamo noi Peugeot ad aumentare il ritmo. Pochi chilometri e cominciano gli attacchi. A muoversi Fabio Aru Dietro la maglia a pois va Nairo Quintana e dobbiamo così sacrificare Sepulveda (unico che sta bene dei nostri) per ricucire. Poche centinaia di metri e di nuovo gruppo dei big compatto, ma al successivo allungo, con dentro anche Barguil e Froome, Proculo decide di muoversi. La maglia gialla si attacca come un'ombra a Quintana e grazie a questo Aru, Froome e Landa vanno a guadagnare qualche secondo di vantaggio. Dietro Proculo lascia il lavoro al campione colombiano, ma poco dopo si accorge che il ritmo non è eccessivamente alto. Ci mettiamo allora a tirare e dopo qualche chilometri di inseguimento ci riportiamo sotto, con Quintana che sembra faticare più del previsto. Sul successivo allungo infatti, i sospetti diventano certezze. Aru e Proculo prendono qualche metro di vantaggio, mentre Froome e Landa provano a rientrare con Quintana passivo alle loro ruote. Sarà l'azione decisiva? Continua...
  8. LE MONT DU CHAT L'inedito "Le Mont du Chat" sarà il campo di battaglia della decima tappa. La Movistar di Quintana ci chiede collaborazione per tenere chiusa la corsa e diamo una mano a malincuore. Proculo becca lo 0 (ne bene ne male) e dopo aver fatto un po' di selezione sul Col de l'Epine, all'imbocco del Col du Chat allunghiamo con Proculo. Riprendiamo Sepulveda che avevamo lanciato all'avanscoperta poco prima e i soli a rientrare alla nostra ruota sono Froome e la maglia gialla Quintana. Ma, non appena il ripreso Alaphilippe, ultimo superstite della fuga mattutina, si sfila, creando un buco fra i 3, Proculo e Froome staccano il campione colombiano Quintana non sembra avere la gamba del giorno prima e cerca di non perdere troppo. Proculo se ne accorge e con Froome cerca di salire in accordo. Il divario si aggira attorno ai 40", con Fabio Aru che riesce a riportarsi sul corridore Movistar. A 3Km dalla cima però, Proculo aumenta e in cima al Gpm il gap fra le due coppie sale fino a 2'. In discesa Proculo e Froome si scambiano gli oneri e nel finale è addirittura Proculo a mettere le ruote davanti: 2à vittoria in questo Tour. 3° è Aru, il quale anticipa Quintana a 2'17". Si ribalta tutto nuovamente. La maglia gialla torna sulle nostre spalle! Giorno di riposo e notizie di mercato. L'ecuadoreno Gomez ci saluta e si accasa alla Movistar, mentre De Olivera firma il rinnovo.
  9. Il Tour più incerto della storia. Bardet a crono dovrebbe perdere parecchio e almeno il 2° posto Br1 lo dovrebbe prendere.
  10. Eh se i cronometristi avessero fatto il loro lavoro a quest'ora avrei 2' di vantaggio su Quintana. Noi potremmo affidarci a gente del calibro di Zardini
  11. Dare del destroide ad un toscano...sono cominciate guerre Mondiali per molto meno. Sappilo.
  12. NON DIRE GATTO SE NON CE L'HAI NEL SACCO... Un tappone d'altri tempi. 6 Gpm e tanta fatica da dover fare. Ancora Sepulveda all'attacco-ponte. Mettiamo la squadra ad alzare un po' il ritmo e all'imbocco del Col du Platzerwasel il gruppo di testa conta circa 50 unità. Sepulveda viene ripreso e si mette al servizio di Proculo. Comincia Le Grand Ballon e a 70Km dal traguardo, quando in cima alla salita ne mancano ancora 7, attacca Warren Barguil Proculo è subito dietro, ma l'IA ci mette lo zampino. Proprio in quel preciso momento becchiamo il -2 giornaliero. Aspettiamo Aru e ci facciamo tirare da lui. Poco dietro Senni della Movistar, tira l'inseguimento a Quintana (maledizione), con un piccolo gruppetto che ci riviene a prendere. Barguil nel frattempo è solo al comando e va a guadagnare circa 2', quando all'imbocco del Col du Hundsruk attaccano prima Aru e poco dopo Quintana Decidiamo di salire regolari, aiutati da Bardet e Landa. Il colombiano transita al GPM con 30" di vantaggio. Noi dietro cerchiamo collaborazione, ma sono tutti stanchi. Il divario con il colombiano aumenta e sull'ultimo GPM in programma, Le Ballon d'Alsace, si aggira sui 2'. Siamo moralmente a terra. Davanti Barguil fa un'impresa e va a vincere con un'azione straordinaria (forma giornaliera +12?). Aru è 2°, mentre Quintana 3° a 3'50", ci rifila poco più di 2' (5'55"). Perdiamo così la maglia per 10", con una classifica che si accorcia e lo spettro di una ennesima disfatta che si fa minaccioso.
  13. No, non mi sembra ci sia corrispondenza fra livello di difficoltà e forme giornaliere (almeno per il giocatore)
  14. Quel Roinas l'ho preso nella seconda stagione con gli Young Boys. Se le caratteristiche sono le stesse è un discreto velocista. E comunque forza Italia!
  15. Eh speriamo, altrimenti mi pialla facilmente già alla prossima tappa disponibile. Certamente, ma il riscatto sarebbe completo se lo facessimo soffrire atrocemente in salita, vincessimo la gialla e gli rifilassimo una decina di minuti come lui ha fatto a noi in Italia
  16. MONT SAINTE-ODILE Le prime salite. Mandiamo Sepulveda all'attacco in modo che ci possa essere d'appoggio per un eventuale ponte. La gara scorre tranquilla fino all'imbocco del secondo GPM, ovvero Le Champ du feu. Non appena la strada sale, l'attacco che non ti aspetti. Si muove Nairo Quintana Mettiamo subito Payer e Lavanchy in sacrificio per Proculo (il quale becca +3 giornaliero). Riprendiamo i fuggitivi della prima ora, con Sepulveda che si mette a fare il ritmo e poco dopo vengono ripresi Quintana, Alaphilippe e Aru. Froome si incolla a ruota di Proculo e pochi chilometri dopo, quando sia Payer che Sepulveda hanno finito il proprio compito, una nuovo attacco del colombiano mette a dura prova le gambe degli avversari. Proculo sceglie di salire regolare, mentre Aru fatica a tenere le ruote. Si forma così un terzetto in testa alla corsa, con Proculo che tranista per primo al GPM, seguito come un'ombra da Quintana e Froome. In discesa i tre rallentano. Rientra per primo Aru, poi Lavanchy, il quale si mette a fare l'andatura. Senza però prendere rischi rientrano altri corridori, arrivando così all'imbocco dell'ultima salita con un drappello di 10 uomini. Non appena la strada comincia a salire è Proculo ad allungare seguito a ruota dai soli Quintana e Barguil. Gli altri dopo sguardi su chi dovesse provare a chiudere, si mettono d'accordo e quando si trovano a pochi metri dal ricongiungimento, è ancora il campione colombiano a tentare la sortita. Ma questa volta Proculo lo segue I due se ne vanno in solitaria, con il campione italiano che negli ultimi 1500m si mette a fare il ritmo. L'arrivo è in volata, con Proculo che si riprende dalla batosta del Giro e batte Quintana per la prima volta in salita. Sua la tappa e sua per la prima volta in carriera la maglia gialla! 3° a 21" arriva Bardet, che regola Mikel Landa. 5° è Adam Yates, che assieme ad Aru paga 54". Froome perde un po' nel finale e chiude 9° a 1'25". Riscritta la generale. Benoot abdica in favore del compagno. 2° a 1'24" TVG, con Quintana che si trova già 3° a 1'59". Dati i distacchi risicati con il +3, sarà un Tour che si lotterà sul filo dei secondi.
  17. IL MUUR Le pietre in una grande corsa a tappe fanno sempre spettacolo. Primi 180Km tranquilli, con una fuga con Van Keirsbulk, Le Bon e Bystrom. Vantaggio massimo 7'. Il gruppo è controllato dai LukOil e all'imbocco del Tenbosse la strada stretta e l'aumento di andatura comincia a creare la prima selezione. Sul primo passaggio sul Muur allunghiamo con Benoot. Il belga va subito a guadagnare e in solitaria va a caccia dei fuggitivi. Dietro Proculo è nelle prime posizioni, mentre è molto attardato Nairo Quintana Vedendolo indietro mettiamo Sepulveda e Praud a menare. Sul Bosberg si sfoltisce ancora di più il gruppo principale con Quintana che si stacca. Anche Froome in difficoltà: da solo prova a rientrare. Davanti invece Benoot va a riprendere tutti i fuggitivi e allungando ancora sul muro di Geerasbdergen va a vincere e a consolidare la maglia gialla. Alle sue spalle Le Bon, ultimo della fuga ad arrendersi. 3° Van Keirsbulk. A 1'31" arriva Praud assieme a Sagan, Degenkolb e Proculo. A 2'03" altri gruppetti che quei maledetti dei cronometristi mettono tutti allo stesso tempo. Quintana e Froome infatti perdono solo 30" dal nostro leader (in verità il colombiano avrebbe perso più di 2'). Classifica riscritta con i primi due posti occupati da corridori Peugeot...e ciò non ci può che far bene! A Rethel vittoria di Kristoff su Degenkolb e Kittel, mentre a Pount-a-Mousson è Kittel a battere Demare e Degenkolb. E poi i 38Km della crono di Nancy. Vince Tony Martin, che annuncia proprio dopo la prova il ritiro dall'attività a fine stagione. A 3" Kung e a 9" Porte. Cakar fa benino ed è 7° a 25". Proculo fa una delle sue più belle crono e chiude 24° a 1'11". Quintana paga 24" dal nostro campioncino. Il tutto vede Benoot, che nonostante una prova tutto tranne che buona, rimane in giallo. Cakar è 2° a 40" e Proculo addirittura 3° a 54". Di seguito: 4° Kwiatowski 59" 5° Talansky 1'04" 8° Van Garderen 1'14" 10° Porte 1'54" 11° Froome 2'10" 13° Izagirre 2'33" 15° Bardet 2'35" 18° Quintana 2'49" 19° Kelderman 2'53" 21° Landa 3'04" 33° Aru 5'17" 55° Barguil 8'57" E d'ora in poi le montagne...
  18. Il nostro obiettivo è far fuori tutti, da Quintana a Froome, passando per Barguil e Van Garderen. Altrimenti non si vince... Jungels è da un po' che gli stiamo dietro, soprattutto perché la Peugeot avrebbe voluto un corridore lussemburghese in rosa. E' abbastanza completo e ci piace perché lo possiamo sfruttare in tanti modi, sia come capitano in alcune piccole corse a tappe, sia come corridore da Ardenne, sia da gregario di lusso in un Giro o in un Tour. 10pt a Grifon d'Oro!
  19. Si parte! BERLINO > ELM Subito una tappa di difficile interpretazione, con gli ultimi 20km che presentano 2 salite, di cui l'ultima che porterà i corridori fin sul traguardo. Favoroti gli scattisti da Ardenne, quali Alaphilippe e Kwiatowski. Pronti via subito attacchi. Fra gli avventureri addirittura Vanmarcke (Lotto), Rui Costa (Caja Rural), Daniel Martin (IAM) e Arredondo (Bancolombia). Il gruppo tirato dai BMW e dai LukOil fa però buona guardia e negli ultimi 50Km, più che le azioni da lontano, fa paura il vento. La nostra Peugeot se ne accorge e assieme alla squadra tedesca proviamo a creare un ventaglio Vediamo che tanti capitani, quali Froome e Quintana sono un po' indietro. Faticano tanto, ma riescono a riportarsi nelle prime 20 posizioni del gruppo principale, il quale però si è notevolmente sfoltito. Arrivati sull'ultimo strappo, quando al traguardo mancano 2500m, è Alaphilippe ad attaccare. Noi mettiamo Benoot a fare da stopper, ma quasi allo scollinamento dobbiamo desistere. Dietro è Kwiatowski e Sagan che provano a riportarsi sotto, con Proculo attentissimo alla loro ruota. Il francese della Watmar è però imprendibile e va così a conquistare la tappa e la prima maglia gialla del Tour 2020. Benoot è 2° a 17", e precede Sagan e Proculo. La situazione degli altri big vede Bardet 5°, Landa 8°. Talansky 9°, Froome 10°. Van Gardern 11°, Aru 14° e 15° Barguil. A 1'07" dal vinitore arriva il nostro Lavanchy assieme a Nairo Quintana e Adam Yates. Per il colombiano il Tour parte in salita. Kelderman perde addirittura 1'55". All'indomani, poco prima della crono a squadre, Jungels si dice pronto a firmare con noi! Ad Hannover dunque, è proprio la LukOil di Jungels a vincere. Noi siamo 2° a soli 5". 3à la Astana a 10". La Watmar di Alaphilippe perde addirittura 1'30" e dunque il nostro Benoot si veste di giallo. A 1" Kwiatowski e Landa. A 6" Proculo, Payer e Cakar. Froome a 1'01" e Quintana a 1'06". Nella terza tappa vittoria di Kittel su kristoff e Sagan. E ora la temibilissima tappa con il pavès.
  20. Dici? Cioè, oltre che iperpompati ad estremo usano anche le trasfusioni di sangue per recuperare prima?
  21. TOUR DE FRANCE Percorso variante di Emmea90 Berlino-Parigi Percorso per scalatori, ma che premia anche chi sa andare a cronometro (a Proculo non piace quest'ultima cosa). Da tenere sott'occhio le mille insidie delle tappe intermedie, come il pavès nell'arrivo di Geerardsbergen. AVVERSARI... Il nostro incubo è presente. Quintana vuole la doppietta Giro-Tour. Con lui anche Kelderman... MOVISTAR: Quintana (85MO, 81COL, 71CRO), Kelderman (80MO, 79COL, 77CRO) ETIHAD: Froome (82MO, 78COL, 76CRO) ASTANA: Van Garderen (80MO, 78COL, 78CRO), Talansky (79MO, 77COL, 74CRO) LUKOIL: Kwiatowski (76MO, 83COL, 78CRO), Landa (81MO, 77COL, 67CRO), Izagirre (78MO, 79COL, 75CRO) OUI: Aru (83MO, 78COL, 68CRO), Porte (79MO, 77COL, 77CRO) BMW: Bardet (81MO, 80COL, 66CRO) Carrefour: Barguil (81MO, 79COL, 61CRO) I NOSTRI - Proculo (84MO, 78COL, 65CRO) - Benoot (77COL, 73VOL, 79PAV) - Cakar (75MO, 77CRO, 71COL) - Lavanchy (77MO, 75COL, 68CRO) - Payer (78MO, 72COL, 66CRO) - Praud (76PI, 70MO, 75VOL, 70COL, 76RES, 73PAV) - Sepulveda (74MO, 78COL, 70CRO) - Vallèe (78VOL, 70COL, 72PI) E via!
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