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  1. Giro di Svizzera. Tappa a Fabian Cancellara Settima tappa, settima vittoria stagionale per Fabian Cancellara, che in vista del Tour de France fa la sua prova generale e si porta a casa anche una tappa del Giro di Svizzera, vincendo davanti al proprio pubblico. Azione spettacolare del vero dominatore di Primavera, con un colpo dei suoi a sei chilometri dal traguardo. Una botta e via, con il gruppo lì ad un passo dal riprenderlo e lui che se ne guarda bene dal farsi riprendere. Un'azione da autentico fuoriclasse del pedale. Un colpo da maestro quale è Fabian Cancellara, che si lascia alle spalle per soli 2 secondi tutto il gruppo compatto, regolato dall'eterno Erik Zabel, anche lui da applausi. ORDINE D'ARRIVO 1 Fabian Cancellara (Swi) Team CSC 2 Erik Zabel (Ger) Team Milram a 2" 3 Robbie McEwen (Aus) Silence-Lotto 4 Robert Förster (Ger) Gerolsteiner 5 Danilo Napolitano (Ita) Lampre 6 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 7 Marcus Zberg (Swi) Gerolsteiner 8 Anthony Geslin (Fra) Bouygues Telecom 9 Oscar Freire (Spa) Rabobank 10 Sebastien Hinault C.A. CLASSIFICA GENERALE 1. Kim Kirchen THR LUX 30h41'42'' 2. Roman Kreuziger LIQ CZE +27'' 3. Igor Anton EUS ESP +33'' 4. Stijn Devolder QST BEL +46'' 5. Thomas Lövkvist THR SWE +56'' 6. Andreas Klöden AST GER +58'' 7. Andy Schleck CSC LUX +01'04'' 8. Serguei Ivanov AST RUS +01'06'' 9. Markus Fothen GST GER +01'06'' 10. Oliver Zaugg GST SUI +01'13'' 11. Damiano Cunego LAM ITA +01’44" 19. Pietro Caucchioli ITA +04’19" 21. Frank Schleck CSC LUX +04’36" Tuttobiciweb.it
  2. avete visto che numero ha fatto cancellara???? mamma mia..una bestia....64 km/h in pianura....10 km da solo con il gruppo a 10''...impressionante
  3. ok..ho letto male allora
  4. c'è anche nibali mi sembra
  5. Vinokourov: la squalifica sta per scadere, ma... Sale il livello di attenzione, in casa Uci, circa il futuro di Alexander Vinokourov. Ufficialmente il corridore è squalificato fino al 21 luglio prossimo, un anno fa ha manifestato il proposito di ritirarsi ma ora pare abbia ripreso ad allenarsi seriamente. «Abbiamo avuto informazioni, in maniera non diretta, del fatto che Vinokourov si allenerebbe in vista di un ritorno agonistico» ha dichiarato l’avvocato Philippe Verbiest, consigliere giuridico dell'UCI, spiegando che la federazione internazionale si è riservata i diritti di appello sul caso del kazako. A fine 2007, «l'UCI ha presentato appello al Tribunal arbitral du sport (TAS) contro la squalifica di un solo anno inflitta al corridore dalla sua Federazione. Ma visto che Vinokourov aveva annunciato di volesri ritirare, la procedura non è stata accelerata. Se però fosse chiara la sua intenzione di tornare, allora la pratica ripartirebbe subito». Poche settimane fa, dopo aver vinto la Lurentine Kivilev, corsa amatoriale di 100 km che ricorda il kazako Andrei Kivilev morto nel 2003, Vinokourov aveva confermato di allenarsi a fondo tre volte la settimana, anche se ufficialmente non ha mai parlato di un ritorno alle competizioni. Tuttobiciweb.it
  6. Settimana Tricolore: ufficializzate le partenze delle crono Ufficializzato l’ordine dei partenti per tutte le prove a cronometro della Settimana Tricolore 2008. Tutte le liste complete con nomi e orari di partenza sono disponibili sul sito internet della manifestazione, nella sezione comunicati http://www.settimanatricolore2008.it/comunicati.asp SABATO 21 GIUGNO Alle 12,30 di domani toccherà allo junior modenese Fabio Vandelli della Team Bike 2000 aprire i giochi dell’edizione 2008 dei Campionati Italiani che avranno come scenario, per le prove contro il tempo, la città di Montichiari (BS). Una due giorni che proporrà 7 gare in cui saranno impegnate 8 categorie (Elite s.c. e Professionisti parteciperanno insieme alla gara Open) e qualcosa come 249 atleti. La competizione riservata agli Juniores vedrà partire l’ultimo dei 34 atleti iscritti, Massimo Coledan (Rinascina Ormelli Pinarello), alle 14,04. Alle 14,30 via alla crono riservata alle Donne Juniores che si sono iscritte in 24. Toccherà a due bergamasche aprire e chiudere la corsa. Il primo start sarà per la villonghese Mara Ruggeri della Ju Sport, mentre a chiudere le danze sarà la verdellinese Federica Primavera che partirà alle 14,53. Alle 15,40 il padrone di casa Vittorio Piovanelli (Monteclarense) darà il là alla competizione degli Allievi che saranno in 79 al via. Ultimo a scendere dalla pedana di lancio alle 16,59 sarà Gianni Bellini della Bessi Seano. Alle 17,30 sarà Anna Fedrigo ad aprire la gara delle 39 Donne Allieve, quella conclusiva della prima giornata, che vivrà l’ultima partenza alle 18,08 con la forte piemontese Giulia Ronchi della Canavesi Ornavasso. DOMENICA 22 GIUGNO Sempre alle 12,30 toccherà a Lisa Grespar (Safi Pasta Zara) aprire la prova del campionato italiano a cronometro per la categoria Donne Elite con 14 atlete ai nastri di partenza. A chiudere, in serie, le due favorite: la lecchese Silvia Valsecchi (Menikini Selle Italia) che muoverà i pedali alle 12,54 e la campionessa italiana in carica Vera Carrara (Fiamme Azzurre) la cui partenza è fissata per le 12,56. Alle 13,20 secondo start di giornata con il primo dei 32 atleti della categoria Under 23 iscritti alla prova tricolore contro il tempo. Si tratta del cesenate Francesco Piscaglia della Team S.C.A.P. Foresi. Alle 14,16 scenderà dalla pedana il viterbese Alfredo Balloni della Lucchini Neri Nuova Comauto, campione italiano juniores su strada nel 2007 e a cronometro nel 2006, mentre chiuderà la disputa il campione in carica della specialità fra gli Under 23, il toscano Adriano Malori della Filmop Ramonda Bottoli Parolin. L’atto conclusivo della due giorni monteclarense sarà rappresentato dalla prova a cronometro Open che vedrà partire per primo, alle 14,28, l’Elite Davide Ricci Bitti della Lucchini Neri Comauto. Chiusura della manifestazione con le partenze in serie dei professionisti: Filippo Simeoni (Flaminia) alle 15,16, Manuel Quinziato (Liquigas) alle 15,18 e il favorito, nonché campione in carica, Marco Pinotti (High Road, nella foto) alle 15,20 che sarà l’ultimo dei 27 atleti iscritti a scendere dalla pedana di via Primo Levi. A seguito di ciascuna della competizioni si svolgerà la cerimonia di premiazione con la consegna delle medaglie di oro, d’argento e di bronzo per i primi tre classificati e della maglia tricolore e un mazzo di fiori per il neo campione italiano. Sarà, inoltre, assegnato un trofeo a ciascuna delle società dei primi tre atleti classificati. Tuttobiciweb.it
  7. Da Sella a Valverde Si va anche al Tour, sempre allo stesso modo. Sgan­gherato, arbitrario, un po’ demenziale. Non c’è più criterio, non ci sono più punti fissi. L’organizzatore decide, l’Uci ab­baia alla luna. E le squadre si adeguano. Manco fossero tut­te di Ponzio Pilato. Il problema è sempre lo stes­so: mentre il grande mo­vimento dei praticanti e dei tifosi straripa sulle strade del mondo, non c’è un’isti­tu­zio­ne unica e rispettata (purchè rispettabile) che sia in grado di stabilire e imporre quattro re­gole certe. Più e più volte, per non passare soltanto da polemista devastatore, ho espresso la mia idea. Servirebbe prima di tutto la stessa normativa antidoping in tutti i Paesi che aderiscono al sistema. Punto due, di conseguenza: le squalifiche dovrebbero essere uguali per tutti, in Spagna come in Italia, in Germania come in Kaza­khi­stan. Infine, un mio pallino fis­so: almeno per un po’ di tempo, sinchè non ci rimettiamo in equilibrio, squalifica di quattro anni alla prima caduta nel do­ping. Alla seconda, radiazione. Senza se e senza ma. Senza ca­villi e senza pietismi. A forza di spaccare il capello in quattro, ab­biamo visto come ci siamo ri­dotti: per quattro campioni im­pallinati, ce n’è una miriade che ancora circola allegramente a piede libero. È il grande festival degli impuniti. O dei puniti in dosi omeopatiche. Esaurito il rapido ripasso di cose dette e ridette fino al­lo sfinimento, avviamoci a questo nuovo Tour che volta pa­gina. Un’altra volta. Tanto per cambiare, siamo all’anno zero. E come no: proprio un bell’anno zero. Voglio dirlo pri­ma, chiaro e forte, così che ri­manga scritto nero su bianco. Trovo semplicemente indecente l’atteggiamento di tante squadre, diciamo quasi tutte, di passaggio dal Giro al Tour. Mi spiego. Abbiamo appena archiviato una corsa rosa finalmente intonsa, cioè miracolosamente il­lesa, cioè incredibilmente pri­va dei soliti sfregi, leggi blitz, se­questri e scandali vari. Ep­pure, è bastato che il puffo vo­lante Emanuele Sella s’in­ven­tas­se un paio d’imprese in mon­tagna, il terreno suo da sem­pre, perché molti autorevoli dirigenti degli altri team facessero partire il disco dei lamenti e delle insinuazioni. Ce lo ri­cordiamo, il coro delle prefiche? Ecco, noi grandi squadre siamo crivellati di controlli, mentre questi corridori dei piccoli gruppi sgusciano via dalle maglie della rete perché subiscono meno controlli. Inten­dia­moci: in linea di principio, il problema dell’equità delle regole - di cui parlavo all’inizio - esiste e non è affatto secondario. In un sistema sano e rigoroso, tutti gli atleti che partecipano alla stessa gara dovrebbero giocare con le stesse regole. Nel ciclismo, questo ancora non avviene. Ma una volta ri­co­nosciuto il problema di uni­formare le regole, c’è un’altra cosa che bisogna rilevare, se­condo me molto più eclatante e fastidiosa. Mi rivolgo alle squadre. A questi team che non si trovano mai d’accordo su niente, si dividono e si scannano, navigando baldi e fieri nel loro brodo di invidie e di so­spetti reciproci. Non voglio far­la troppo lunga. Rilevo, e basta. Al Giro è toccato proprio a cer­te squadre - altro che accusare sempre i giornalisti malevoli - storcere subito il naso di fronte alle imprese di Sella. Proprio Sella, tra l’altro, che fino a pro­va contraria può comunque vantare sinora una carriera a pro­va di. Scalatore nato, scalatore puro, ha sfruttato la classifica deficitaria per andarsene di mattino presto e farsi ritrovare soltanto sul traguardo. E la con­correnza? Già detto: tanti team manager, soprattutto i team manager delle grandi squa­dre, a seminare il germe del sospetto e a diffondere co­me sempre veleni. Tutto nel ventilatore. Tutti contro Sella e la sua squadra. Per carità: questi ultimi dieci anni ci hanno insegnato quanto meno a essere molto vigili e un poco scettici. Però, dannazione, un rilievo ma­gari un po’ avvelenato vo­glio sollevarlo anch’io, proprio ai maestri del sospetto e della maldicenza. Il problema è sempre lo stesso: comodo essere forti coi deboli e deboli coi forti. Il problema è essere forti coi forti: da questo punto di vista, trovo che le vestali offese del Giro, i puristi indignati davanti a Sella, dovrebbero guardarsi allo specchio e magari sputarsi in un occhio. Que­sta bella gente, che non accetta d’essere battuta un paio di volte da Sella, è la stessa che un mese prima non aveva trovato niente da ridire ad essere battuta da Valverde nella Lie­gi-Bastogne-Liegi. E per Val­verde non sto a ripetere chi e che cosa intendo. Non solo. Dopo essersi stracciati le vesti per Sella al Giro, questi rigorosissimi e intransigenti team manager d’alto bordo sono prontissimi a farsi ribattere da Valverde persino al Tour. Senza trovarci niente di discutibile, di sconveniente, di irritante. Facile che alla fine applaudano pure, riconoscendo d’es­sere stati battuti da un grande campione. Perché, questa deprimente schizofrenia? E chi può dirlo. Io ho solo un’idea personale. Valverde ha dietro una grossa squadra e soprattutto una grossa banca. Hai visto mai che magari si offendano. Meglio puntare i cannoni dell’indignazione contro Sella. Lì si spara tranquilli, come sul Bambinello nel presepe. Tuttobiciweb.it
  8. Thomas Dekker: il mio Tour è a rischio Il Tour de France avrebbe dovuto essere uno dei grandi obiettivi della sua stagione, ma la partecipazione di Thomas Dekker alla Grande Boucle è in forte dubbio. «Ho preso una brutta influenza prima del Giro di Svizzera - racconta il giovane olandese della Rabobank - ma ho faticato molto a recuperare. Per alcuni giorni sono stato costretto a restare fermo, adesso sento di migliorare piano piano, ma la preparazione rischia di essere compromessa. Nei prossimi giorni, quindi, deciderò cosa fare insieme allo staff tecnico della squadra». Tuttobiciweb.it
  9. con sagan (4 ai mondiali su strada lo scorso anno dietro ai 3 azzurri....) non ho mai corso ma con jouffray si!!! vi giuro che questo mena e non poco...infatti ha vinto il giro di toscana con un numero incredibile la 4 tappa..la prima era in fuga dalla partenza con altri 10 corridori, sono arrivati all'arrivo in 2 e poi quelli altri della fuga..ha fatto 2....la 4 tappa era 2 in classifica a pari tempo però, così a 25 km dall'arrivo è partito da solo in salita...dalla discesa mancavano 15 km abbondanti tutti contro vento...se li è fatti con il gruppo a 20''..l'arrivo era in salita e a 50 metri dall'arrivo l'hanno ripreso...ha fatto secondo ma hastaccato di pochi secondi il leader e ha vinto il giro....bene...delle volte gli ero a ruota quando partiva, soprattutto su i falsipiani, e vi giuro che era da sputare sangue a stargli solo a ruota :24:
  10. Mondiali Mtb: sesto posto per Braidot tra gli juniores Assegnato, nella tarda mattinata, il titolo iridato alla categoria uomini junior sul tracciato di Commezzadura. Il posto d’onore allo slovacco Peter Sagan, già campione europeo a St. Wendel, che vince l’oro staccando il francese Arnaud Jouffroy di 1’33”. Bronzo allo svizzero Matthias Rupp (a 2’55”). Tra gli azzurrini da evidenziare la buona prestazione di Luca Braidot, al primo anno nella categoria. L’azzurro, settimo al primo giro, è riuscito a risalire in quarta posizione durante il secondo giro mantenendola fino al quarto giro del percorso. Ha ceduto solo nel tratto finale e in volata dove ha avuto la meglio lo svizzero Mirco Widmer. Luca Braidot conclude il suo mondiale sesto a 5’42” dal vincitore risultando il migliore nella Squadra Nazionale. Daniele Braidot conclude sedicesimo a 11’; corsa in rimonta per Nicholas Pettinà che conclude in diciottesima posizione (a 11’40”). Poca fortuna per Gerhard Kerschbaumer, partito tra i favoriti. L’azzurro, che ha accusato problemi intestinali ad inizio corsa, ha continuato con determinazione. Per evitare poi una caduta avvenuta davanti a lui a metà gara, è stato costretto ad una brusca sterzata che gli ha causato l’apertura del telaio. Kerschbaumer ha corso quasi un giro intero prima di doversi fermare. Giornata no anche l’azzurro Elia Silvestri che ha chiuso 33esimo. Questa mattina l’azzurro Ambrogio Chessa non ha potuto disputare le semi finali Trial uomini elite 26” a Malè, perchè infortunato durante il training. Mentre alle ore 18.00 l’azzurro Francesco Policante correrà la finale Trial junior 20”. Domani, venerdì 20 alle ore 13.0O, partenza del Campionato del Mondo Cross Country Under 23 con la Squadra Nazionale. Mentre alle ore 18.00, al via le prove di qualificazione 4X con l’azzurra Elisa Canepa. Risultati UOMINI JUNIORES XCO; 1. Peter Sagan (Slovacchia) Km. 29,380 in 1.35’21”, media 18,48; 2. Arnaud Jouffroy (Fra) a 1’33”; 3. Matthias Rupp (Svi) a 2’50”; 4. Fabian Strecker (Ger) a 5’33”; 5. Mirco Widmer (Svi) a 5’41”; 6. Luca Braidot (Ita) a 5’42”; 7. Jaap Moorlag Henk (Ol) a 6’06”; 8. Marcus Schulte-Luenzum (Ger) a 6’14”; 9. Matthias Stirnemann (Svi) a 6’32”; 10. Marek Konwa (Pol) a 7’; 16. Daniele Braidot (Ita) a 11’; 18. Nicholas Pettinà (Ita) a 11’40”; 33. Elia Silvestri (Ita) a 13’55”; 48. Filippo Blanc (Ita) a un giro; 62. Michael Pesse (Ita). Ritirato: Gerhard Kerschbaumer (Ita). Tuttobiciweb.it
  11. Buon compleanno, Francesco Cinquantasette anni di ciclismo: li festeggia Francesco Moser, nato il 19 giugno del 1951 a Palù di Giovo. Salito in bicicletta nella scia dei fratelli Aldo, Diego ed Enzo, Francesco è stato uno dei corridori italiani più forti di sempre, poi industriale e dirigente del ciclismo internazionale. A Francesco, gli auguri di buon compleanno della redazione di tuttobiciweb e di tutto il mondo del ciclismo. Tuttobiciweb.it
  12. Dal Grande Caos alla Grande Speranza IL GRANDE CAOS. Prima la Federazione Kazaka di ciclismo, con l’avallo del ministero dello sport e del comitato olimpico nazionale, in un documento ufficiale ha scritto che «non ci sono elementi sufficienti per aprire un procedimento nei confronti di Andrey Kashechkin». Per cui il corridore fermato per una presunta positività riscontrata in un controllo a sorpresa il 1° agosto dello scorso anno, può tornare a correre liberamente. Poi, l’Unione Ciclistica Internazionale ha seccamente smentito. È giusto ricordare che Kashechkin aveva denunciato di essere stato sottoposto a controlli con procedura irregolare ma che l’Uci non ha mai fornito alla Federazione Kazaka elementi relativi ai metodi con i quali il controllo stesso era stato effettuato. Il 13 febbraio scorso, in mancanza di una presa di posizione dell’Uci, Kashechkin aveva chiesto alla sua Federazione di poter tornare a correre. Tanto per essere chiari: siamo nel caos più totale. IL GRANDE FLOP. Il ProTour è sempre più in difficoltà e una nuova testimonianza emerge da una riunione dell’Uci tenutasi la scorsa settimana a Ginevra, al termine della quale i massimi dirigenti mondiali hanno detto che ad oggi solo 9 delle 18 formazioni di ProTour sono sicure di continuare a farne parte anche nel 2009. Le confermate sono Astana, Ag2r-La Mondiale, Caisse d’Epargne, High Road, Lampre, Liquigas, Milram, Saunier Duval e l’attuale Gerolsteiner, che avrà un nuovo sponsor. All’Uci possono dire quello che vogliono, possono anche guardare alla Russia e alla Cina, ma il Pro Tour, così com’è, così come è strutturato è morto e sepolto. Volevano un grande ciclismo, per il momento si devono accontentare solo di un grande flop. LA GRANDE BUGIA. Dopati e tossicodipendenti. Nel mondo dello sport amatoriale il binomio è sempre più indissolubile, soprattutto a suon di steroidi e cocaina. Questo il mix preferito, a volte sostituito da ormoni della crescita e sonniferi o antidepressivi, per contrastare gli effetti collaterali degli steroidi. Parola di Roberta Pacifici, ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e componente della Commissione nazionale per la lotta al doping, che recentemente ha spiegato: «Ormai è un problema rilevante di sanità pubblica. Se nel mondo dello sport professionistico i ricercatori fanno sempre più fatica a rincorrere nuove sostanze e metodi, nel settore amatoriale troviamo di tutto: epo, ormoni steroidei. Ma il fenomeno che più ci allarma è il binomio doping-tossicodipendenza. Sia perché certe sostanze usate per aumentare le proprie performance danno dipendenza fisica e psichica, sia perché il loro consumo si accompagna sempre più di frequente con droghe vere e proprie». La grande bugia: lo sport fa bene. LA GRANDE VERGOGNA. E cosa avrebbero detto se la NGC OTC avesse chiuso il Giro d’Italia con soli due corridori? Mi sembra di sentirli i soliti tromboni. Invece è la Gerolsteiner a raggiungere Milano con i soli Sven Krauss e Johannes Frohlinger. Due soli corridori, nessuno peggio di loro. E Angelo Zomegnan, cosa dovrebbe dire? LA GRANDE SPERANZA. Ne parla su questo numero il nostro professor Gian Paolo Porreca. Nel ciclismo si sta affacciando un nuovo doping, che al momento non lo è: il Viagra. Ci sono studi, ci sono dati, ci sono parametri e dubbi. La grande speranza è che il Tour de France, sempre all’avanguardia in materia, oltre a prendere in mano l’imbarazzante posizione di Valverde (ne parla Gatti sempre al solito posto), sappia anche anticipare i tempi e ponga dei rimedi. Il Viagra non è doping per la Wada, ma lo potrebbe diventare per il Tour, bandendolo dalla propria corsa. Solo così il Tour può pensare e sperare di veder accrescere la propria credibilità. Il Viagra migliora le proprietà erettive, il Tour se non corre ai ripari rischia di ammosciare tutto. Tuttobiciweb.it
  13. Barloworld, decisa la squadra per il Tour de France Si avvicina per il Team Barloworld il momento del 95° Tour de France (5-27 luglio). La grande prova offerta dalla squadra lo scorso anno incrementa le aspettative anche se, come ricorda il team manager Claudio Corti “non possiamo dare per scontato che i risultati del 2008 saranno esaltanti come quelli del 2007. Noi ce la metteremo tutta, con l’obbiettivo, se possibile, di fare ancora meglio. Certo non saremo, come lo scorso anno, una squadra outsider, ma ci presentiamo alla partenza da Brest con tutte le carte in regola per ben figurare”. La squadra è praticamente fatta, anche se la conferma definitiva avverrà dopo la Ster Elektrotoer, la corsa a tappe in programma in Olanda da domani al 21 giugno, ultimissimo test in vista della Grande Boucle. Per il Tour de France sono stati al momento designati Mauricio Soler (Colombia), Robert Hunter (Sudafrica), Baden Cooke (Australia), Felix Cardenas (Colombia), Paolo Longo Borghini (Italia), Moises Duenas Nevado (Spagna), Gianpaolo Cheula (Italia), John-Lee Augustyn (Sudafrica) e Christopher Froome (Kenya). Riserve sono Hugo Sabido (Portogallo) e Diego Caccia (Italia). Una squadra sicuramente competitiva e ben strutturata, in grado di farsi valere sia per le tappe in pianura (con Robert Hunter e Baden Cooke), sia sulle grandi salite dove Mauricio Soler conta di confermare le splendide prestazioni dello scorso anno che gli consentirono di salire sul podio di Parigi con la maglia a pois di vincitore della classifica degli scalatori. Soler, come noto, ha avuto una sfortunatissima esperienza al Giro d'Italia, dove è stato costretto ben presto al ritiro per una frattura al polso conseguenza di una caduta nella seconda tappa. Attualmente, Mauricio è in Colombia, dove alterna allenamento e fisioterapia: "Soler - spiega Corti - avverte ancora fastidio all'arto infortunato, ma il dolore è in progressivo miglioramento, ciò ci rende ottimisti e coincide con le previsioni dei medici, i quali avevano previsto un periodo di 40 giorni per una perfetta calcificazione. E' dunque normale che Mauricio Soler avverta ancora qualche dolore che progressivamente dovrebbe scomparire". Soler sarà in Italia dal giorno 26 giugno, e lo staff tecnico del Team Barloworld ha già previsto un programma di lavoro particolare per il colombiano con sedute di lavoro dietro moto, sotto la diretta osservazione dei DS Alberto Volpi e Valerio Tebaldi, per consentirgli di riprendere più velocemente confidenza con il ritmo della gara. La partenza della squadra alla volta di Brest è prevista per il giorno 2 luglio. Tuttobiciweb.it
  14. Route du Sud, all'australiano Gerrans la prima tappa parla australiano la prima tappa della Route du Sud, tradizionale corsa a tape francese che precede di poche settimane il Tour. Ad imporsi nella Lusignan-Petit - Boulogne-sur-Gesse di 206 km è stato infatti Simon Gerrans, portacolori della Credit Agricole, che ha preceduto Dupont e Hartmann. Da segnalare che il grosso del gruppo ha concluso la prova con oltre trenta minuti di ritardo. Ordine d'arrivo 1 - Simon Gerrans (Crédit Agricole) 2 - Hubert Dupont (AG2R-La Mondiale) à 1" 3 - Nicolas Hartmann (Cofidis) à 12’’ 4 - Pasquale Muto (Miche) à 20’’ 5 - Dan Martin (Slipstream) 6 - Luca Pierfelici (Acqua & Sapone) 7 - Jean-Marc Bideau (Roubaix-Lille Métropole) à 29’’ 8 - Laurent Mangel (AG2R-La Mondiale) à 31’’ 9 - Florian Guillou (Roubaix-Lille Métropole) à 36’’ 10 - Jérémy Roy (Française des Jeux) à 40’’ 11 - Alexander Arekeev (Acqua & Sapone) à 48’’ 12 - Christophe Moreau (Agritubel) à 1’41’’ 13 - Ramon Troncoso Sobrino (Karpin-Galicia) 14 - Noan Lelarge (Bretagne - Armor Lux) 15 - Gregory Habeaux (Mitsubishi-Jartazi) 16 - Steve Chainel (Auber 93) à 2’01’ 17 - Nicolas Crosbie (Bouygues Telecom) à 8’35’’ 18 - Carlos Avalos Garcia (Stegcomputer) à 36’54’’ 19 - Anthony Ravard (Bouygues Telecom) à 37’26 20 - Martial Ricci-Poggi (Mitsubishi-Jartazi) Tuttobiciweb.it
  15. Route du Sud, all'australiano Gerrans la prima tappa parla australiano la prima tappa della Route du Sud, tradizionale corsa a tape francese che precede di poche settimane il Tour. Ad imporsi nella Lusignan-Petit - Boulogne-sur-Gesse di 206 km è stato infatti Simon Gerrans, portacolori della Credit Agricole, che ha preceduto Dupont e Hartmann. Da segnalare che il grosso del gruppo ha concluso la prova con oltre trenta minuti di ritardo. Ordine d'arrivo 1 - Simon Gerrans (Crédit Agricole) 2 - Hubert Dupont (AG2R-La Mondiale) à 1" 3 - Nicolas Hartmann (Cofidis) à 12’’ 4 - Pasquale Muto (Miche) à 20’’ 5 - Dan Martin (Slipstream) 6 - Luca Pierfelici (Acqua & Sapone) 7 - Jean-Marc Bideau (Roubaix-Lille Métropole) à 29’’ 8 - Laurent Mangel (AG2R-La Mondiale) à 31’’ 9 - Florian Guillou (Roubaix-Lille Métropole) à 36’’ 10 - Jérémy Roy (Française des Jeux) à 40’’ 11 - Alexander Arekeev (Acqua & Sapone) à 48’’ 12 - Christophe Moreau (Agritubel) à 1’41’’ 13 - Ramon Troncoso Sobrino (Karpin-Galicia) 14 - Noan Lelarge (Bretagne - Armor Lux) 15 - Gregory Habeaux (Mitsubishi-Jartazi) 16 - Steve Chainel (Auber 93) à 2’01’ 17 - Nicolas Crosbie (Bouygues Telecom) à 8’35’’ 18 - Carlos Avalos Garcia (Stegcomputer) à 36’54’’ 19 - Anthony Ravard (Bouygues Telecom) à 37’26 20 - Martial Ricci-Poggi (Mitsubishi-Jartazi) Tuttobiciweb.it
  16. Route du Sud, all'australiano Gerrans la prima tappa parla australiano la prima tappa della Route du Sud, tradizionale corsa a tape francese che precede di poche settimane il Tour. Ad imporsi nella Lusignan-Petit - Boulogne-sur-Gesse di 206 km è stato infatti Simon Gerrans, portacolori della Credit Agricole, che ha preceduto Dupont e Hartmann. Da segnalare che il grosso del gruppo ha concluso la prova con oltre trenta minuti di ritardo. Ordine d'arrivo 1 - Simon Gerrans (Crédit Agricole) 2 - Hubert Dupont (AG2R-La Mondiale) à 1" 3 - Nicolas Hartmann (Cofidis) à 12’’ 4 - Pasquale Muto (Miche) à 20’’ 5 - Dan Martin (Slipstream) 6 - Luca Pierfelici (Acqua & Sapone) 7 - Jean-Marc Bideau (Roubaix-Lille Métropole) à 29’’ 8 - Laurent Mangel (AG2R-La Mondiale) à 31’’ 9 - Florian Guillou (Roubaix-Lille Métropole) à 36’’ 10 - Jérémy Roy (Française des Jeux) à 40’’ 11 - Alexander Arekeev (Acqua & Sapone) à 48’’ 12 - Christophe Moreau (Agritubel) à 1’41’’ 13 - Ramon Troncoso Sobrino (Karpin-Galicia) 14 - Noan Lelarge (Bretagne - Armor Lux) 15 - Gregory Habeaux (Mitsubishi-Jartazi) 16 - Steve Chainel (Auber 93) à 2’01’ 17 - Nicolas Crosbie (Bouygues Telecom) à 8’35’’ 18 - Carlos Avalos Garcia (Stegcomputer) à 36’54’’ 19 - Anthony Ravard (Bouygues Telecom) à 37’26 20 - Martial Ricci-Poggi (Mitsubishi-Jartazi) Tuttobiciweb.it
  17. Giro di Serbia, doppietta della Perutnina Spettacolare doppietta degli uomini della Perutnina nella quarta tappa del Giro della Serbia, la Zlatibor - Kopaonik di 183 km. Radoslav Rogina e Mitja Kvasina hanno messo a segno la fuga vincente con il primo che ha conquistato la vittoria di tappa e il secondo che ha indossato la maglia di leader della classifica generale. Buoni piazzamenti per gli italiani con Ratti terzo, Gilioli quarto e Andrenacci quinto Ordine d'arrivo 1 Radoslav Rogina (Cro) Perutnina Ptuj in 5.02.35 (36.287 km/h) 2 Matija Kvasina (Cro) Perutnina Ptuj 3 Eddy Ratti (Ita) Nippo - Endeka a 1.04 4 Fabio Gilioli (Ita) Amore & Vita - McDonald's a 3.20 5 Danilo Andrenacci (Ita) Hadimec - Nazionale Elettronica a 3.22 Classific agenerale 1 Matija Kvasina (Cro) Perutnina Ptuj in 16.39.30 2 Radoslav Rogina (Cro) Perutnina Ptuj a 20" 3 Eddy Ratti (Ita) Nippo - Endeka a 2.18 4 Danilo Andrenacci (Ita) Hadimec - Nazionale Elettronica a 4.00 5 Nebojsa Jovanovic (Srb) Serbian National Team a 4.26 Tuttobiciweb.it
  18. Ster Elektrotoer, vittoria di Enrico Gasparotto Colpo doppio di Enrico Gasparotto sulle strade dello Ster Elektoter. Il friulano della Barloworld ha vinto infatti la terza tappa della corsa olandese, la La Gileppe-Jalhay di 192 km superando il bielorusso Kiryenka e l'olandese Pronk. Gasparotto è anche il nuovo leader della classifica generale. Tuttobiciweb.it
  19. Presentati a Torino i campionati europei Under 23 Sono stati presentati questa mattina a Torino, presso la Regione Piemonte, i Campionati Europei di Ciclismo under 23 e junior uomini e donne 2008. La manifestazione si svolgerà nel comprensorio del Lago Maggiore e Lago D'orta, interessando principalmente quattro località fra le più belle ed accoglienti: Arona, Pettenasco, Stresa e Verbania: le prime tre ospiteranno le gare a cronometro (3 e 4 luglio) mentre Verbania ospiterà le gare in linea (5 e 6 luglio). La cerimonia di apertura si svolgerà allle ore 17.30 di mercoledì 2 luglio a Stresa. I campionati Europei si svolgeranno sotto l'egida della Federazione Ciclistica Italiana e dell'Unione Euopea del Ciclismo al quale aderiscono 48 Paesi: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bielorussia, Bosnia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Gran Bretagna,Grecia, Irlanda, Italia, Israele, Lettonia, Liechenstein,Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogllo, Rep. Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria. La Rassegna Continentale di ciclismo 2008 ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della sede di Milano della Commissione Europea. Inoltre il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato agli organizzatori una medaglia che questa mattina l'organizzatore Antonio Bertinotti ha consegnato all'assessore allo sport, turismo e pari opportunità della Regione Piemonte, on. Giuliana Manica: "L'assessore Manica ci ha subito sostenuto in questa meravigliosa ma impegnativa iniziativa - ha spiegato Bertinotti - se i campionati europei si disputeranno nel nostro territorio il merito va sicuramente anche alle Istituzioni come la Regione Piemonte, che ci incoraggia sempre in questa opera di diffusione dello sport fra i giovani". “Ricevere questa medaglia è un onore e una gioia per me – ha dichiarato l'assessore Giuliana Manica - perché è il riconoscimento che il presidente Napolitano in persona ha voluto dare alla grande macchina organizzativa dei Campionati. Per il Piemonte sarà un luglio denso di appuntamenti importanti dedicati al ciclismo: la suggestiva zona dei laghi ospiterà, infatti, anche la tappa Cronometro del Giro Donna, mentre nel cuneese c’è grande attesa per l’arrivo del Tour de France.”. Canio Di Milia, sindaco di Stresa, ha ribadito: "Siamo pronti ad accogliere la rassegna continentale di ciclimo ed abbiamo preparato una serie di iniziative che coniugheranno lo sport all'intrattenimento e allo spettacolo sin dalla cerimonia d'inaugurazione. Anche l'ultimo giorno concluderemo con "Stresa for New Orleans" che ha avuto molto successo già lo scorso anno". Il patrocinio è stato assicurato anche da tutti gli Enti Pubblici interessati dall'evento: Regione Piemonte, Provincia di Novara e Verbano Cusio Ossola, Comune di Arona, Pettenasco, Stresa e Verbania. I Campionati Europei in TV: RAI: La RAI seguirà i Campionati Europei con il seguente palinsesto su RAI3: giovedì 3 luglio: h. 15.45-16.30 venerdì 4 luglio: h. 16.15-16.30 sabato 5 luglio: h. 16.00-16.30 Le immagini andranno in onda anche su RAISPORT+ (piattaforma digitale terrestre) VCOAzzurraTV: servizi giornalistici per tutta la durata della manifestazione Diretta Web: grazie al sito: www.ciclismo-online.com di Matteo Romano Sito Web e blog: www.acarona.com e http://blogs.sdf.unige.it/wordpressMU121/s2800020/ Sala Stampa La sala stampa sarà allestita in due località, secondo il calendario: 2,3,4 luglio a Stresa, Palazzo dei Congressi: Piazzale Europa, 3 - Stresa (VB) 5,6 luglio a Verbania, Palazzo comunale, piazza Garibaldi 15 - Verbania Tuttobiciweb.it
  20. Kirchen, colpo doppio Tappa e maglia gialla Sul traguardo di Verbier il lussemburghese del Team High Road precede in volata Kloden e, grazie agli abbuoni, vola in testa alla classifica generale. Nono Cunego Kim Kirchen, 29 anni. Reuters VERBIER (Svizzera), 19 giugno 2008 - Kim Kirchen ha vinto la sesta tappa del Giro di Svizzera, da Ambri a Verbier (arrivo in salita), 188 chilometri. Il lussemburghese della High Road, 29 anni, ha preceduto il tedesco Klöden (Astana). Terzo, a 6", il ceco Kreuziger (Liquigas). Kirchen, in questa stagione già vincitore di due tappe al Giro dei Paesi Baschi e della Freccia Vallone, è anche il nuovo leader della classifica generale con 27" su Kreuziger. L’ex leader, lo spagnolo Igor Anton, ha chiuso 8° accusando un ritardo di 29": ora è 3° a 33". LA CRONACA - Poco dopo la partenza c’è il passo di Novena (2479 metri, tetto della corsa) ed è un invito alle fughe: ci provano in 11, tra cui Voigt, Rujano, Zampieri, Loosli e il campione d’Italia Giovanni Visconti, per il secondo giorno consecutivo allo scoperto da lontano. A 19 chilometri dalla fine hanno ancora 4’30" sul gruppo: poi Cancellara si produce in una trenata di cinque chilometri che dimezza lo svantaggio e tra i fuggitivi, all’inizio della salita finale (8 km al 7% medio e punte del 12%), cominciano gli scatti. Chi resiste più a lungo è lo svizzero Frank, ma quando ai meno 6 comincia la bagarre tra i big si capisce che la sua sorte è segnata. Il primo a provarci è Frank Schleck, miracolato dopo la spaventosa caduta del giorno prima verso Caslano. Devolder si riporta su di lui, aiutato da Visconti, e contrattacca. Si muove anche l’altro Schleck, Andy, ma sono Kirchen, Klöden, Kreuziger e Ivanov ad averne più di tutti: in particolare il lussemburghese, che ai 1523 metri di Verbier si prende tappa e maglia. PERSONAGGI - Cunego chiude nono a 31": al di sotto del primo arrivo in salita (fu 3°), ma meglio di ieri quando aveva ceduto 1’ ai migliori. "Il mio pensiero è al Tour - ha ribadito il 26enne veronese della Lampre -. Qui ci sono corridori che vanno più forte ma la cosa più importante per me è continuare la preparazione. Non dimentico che prima di questa corsa non gareggiavo in pratica da fine aprile. I grandi obiettivi vanno preparati gradino su gradino". Chi pure pensa al Tour è proprio Kirchen, che ha corso nella Fassa Bortolo i primi cinque anni da pro’. "Voglio vincerlo", disse già dopo la vittoria della Freccia Vallone in aprile davanti a una platea un po’ scettica. Eppure l’anno scorso - dopo aver chiuso il Giro di Svizzera al secondo posto - chiuse la Grande Boucle al 7° posto, non al 70°. Occhio. SI CONTINUA COSI’ - La 72esima edizione della corsa elvetica prosegue con la settima delle nove frazioni in programma: Gruyères-Lyss, 170 chilometri con tre Gpm da affrontare (ma tutti e tre di quarta categoria), l’ultimoa meno di 10 km dalla conclusione. Domani, invece, la cronoscalata di 25 km al Klausenpass che dovrebbe risultare decisiva per la classifica finale. Gazzetta.it
  21. Svizzera: Kim Kirchen si impone a Verbier Kim Kirchen ha vinto la sesta tappa del Giro di Svizzera, la Ambri - Verbier di 188 km con arrivo in salita. Il lussemburghese della High Road ha preceduto nell'ordine Andreas Klöden (Astana), Roman Kreuziger (Liquigas), Serguei Ivanov (Astana) e Stijn Devolder (Quick Step), ripreso a poche centinaia di metri dal traguardo. Kirchen ha messo a segno il classico colpo doppio conquistando anche la maglia oro di leader della classifica generale strappandola a Igor Anton che ha accusato un ritardo di 25 secondi. ORDINE D'ARRIVO 1 Kim Kirchen (Lux) High Road 2 Andreas Klöden (Ger) Astana 3 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 4 Serguei Ivanov (Rus) Astana a 12" 5 Stijn Devolder (Bel) Quick Step a 20" 6 Andy Schleck (Lux) Team CSC 7 Thomas Lövkvist (Swe) High Road a 27" 8 Igor Antón (Spa) Euskaltel-Euskadi a 29" 9 Damiano Cunego (Ita) Lampre a 31" 10 Markus Fothen (Ger) Gerolsteiner CLASSIFICA GENERALE 1. Kim Kirchen THR LUX 26h54'31'' 2. Roman Kreuziger LIQ CZE +27'' 3. Igor Anton EUS ESP +33'' 4. Stijn Devolder QST BEL +46'' 5. Thomas Lövkvist THR SWE +56'' 6. Andreas Klöden AST GER +58'' 7. Andy Schleck CSC LUX +01'04'' 8. Serguei Ivanov AST RUS +01'06'' 9. Markus Fothen GST GER +01'06'' 10. Oliver Zaugg GST SUI +01'13'' Tuttobiciweb.it
  22. il bufalo non era anche quello che ha fatto 2 al giro vinto da basso???
  23. dovrebbe essesi girato la caviglia mentre era in corsa
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