Vai al contenuto

Pincoletto

Utenti
  • Numero contenuti

    280
  • Iscritto

Tutti i contenuti di Pincoletto

  1. In effetti il fallo era fuori area, anche se a velocità normale per l'arbitro sarebbe stato quasi impossibile individuare il punto esatto. In questi casi un surrogato di moviola tra le mani del 4° uomo avrebbe permesso in 3 secondi di stabilire la corretta posizione, ma da questo punto di vista il mondo del calcio fa finta di nulla... Sul discorso Monaco non sono tanto d'accordo. Certo non sarà il Barcellona o il Bayern, la Juve è sicuramente superiore e avrebbe dovuto e potuto fare di più, ma a me questa squadra piace, è messa bene in campo e gioca un calcio molto veloce e efficace soprattutto in trasferta; credo di alcuni di loro sentiremo parlare parecchio in futuro, Abdennour, Kurzawa, Kondogbia, Ferreira Carrasco e Martial su tutti.
  2. Non hanno certo tirato come dei pazzi ma lo hanno fatto, GVA per non far rientrare Stybar e Lampaert per non far rientrare gli altri dopo il ricongiungimento del ceco. Con questo resto pure io dell'idea che Degenkolb aveva più energie di tutti, ma tentare anche solo qualche scattino inutile avrebbe significato avere più chance di vittoria che arrivare in volata. Ha comunque vinto il più forte e su questo penso siamo tutti d'accordo.
  3. Su questo sono d'accordo ma GVA e Lampaert negli ultimi 5 km hanno tirato e parecchio x non far rientrare quelli che erano dietro, e quindi mi chiedo perchè non abbiano utilizzato quelle residue energie per cercare di staccare Degenkolb, tanto arrivare secondi o decimi cambia poco la sostanza. Poi sono convinto pure io che il tedesco ieri era il più in forma e che magari non lo avrebbero staccato, ma almeno provarci era più che lecito.
  4. Appunto, serebbero dovuti partire a raffica tutti quelli che in volata erano battuti di sicuro invece di aspettare il velodromo. Gli stessi Van Avermaet, Lampaert e Stybar che cacchio tiravano a fare quando all 99% Degenkolb li avrebbe battuti con una gamba sola?!? Non sarebbe stato meglio attaccarlo a raffica, anche correndo il rischio di perdere un podio che poi alla fine a parte i punti UCI non conta nulla?!?..è questo che mi fa arrabbiare, i ciclisti moderni sono più propensi a un piazzamento sicuro che a correre il rischio di saltare, e questa condizione non la cambi indurendo i percorsi.
  5. Pure io ho sfiorato l'abbiocco più volte!..mi aspettavo molto di più dai vari Van Avermaet, Terpstra, Stybar, Boom, invece hanno portato tranquillamente in carrozza Degenkolb fino al velodromo per il finale più scontato degli ultimi 20 anni. Ci fossero stati Cancellara e Boonen almeno avremmo avuto attacchi seri sul pavé...
  6. Consegno! http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtour.php?tour=1227
  7. Vincitore van Avermaet, G 18 Podio Terpstra, N 10 Boom, L 21
  8. Vincitore Vanmarcke, S 6.5 Testa a testa Sagan 1,40 - Roelandts 2,30 Breschel 1,80 - Haussler 1,90
  9. Vincitore Sep Vanmarcke 6.50 Podio Zdenek Stybar 12.00 Stijn Vandenbergh 30.00
  10. In bocca al lupo per tutto!..e dai un salutone alla mia Pisa che ormai non vedo da un pò di mesi!
  11. Vincitore Cancellara, F 15 Testa a testa Kristoff 1,80 - Sagan 1,85 Haussler 1,75 - Gallopin 1,90
  12. Ottima guida, anche se io personalmente preferisco prima di tutto scegliere la partenza e la sequenza Alpi-Pirenei, poi tutto il resto...
  13. Peccato perchè 3 italiane su 5 ci stavano alla grande ai quarti. L'Inter si è suicidata regalando l'impossibile, il Toro invece paga l'arbitraggio della gara d'andata ma nei 180 minuti ha giocato meglio dello Zenit e avrebbe meritato qualcosa in più. Ora speriamo non ci sia un altro derby...
  14. Sauber96 In Italia può fare quello che vuole, ha preso praticamente tutte le salite dolomitiche (Duran, Fedaia, Giau, Pordoi, 3 Croci, 3 Cime, Siusi, Corones) e quasi tutte quelle piemontesi/francesi/valdostane, tranne Finestre e Sampeyre, in più ha il Mortirolo. In Francia pure ha un sacco di combinazioni interessanti anche se ha toppato il Madeleine; già mi immagino un tappone con Agnello, Izoard e Granon. In Spagna invece ha davvero poco, l'unica è la coppia Cobertoria-Angliru. Papaloukass In Italia ha praticamente tutte le Alpi Centrali e il Trentino e un bel trittico ci sta alla grande; avrebbe anche Crostis e Finestre ma sembrano un pò fuori mano. In Francia di sicuro metterà un tappone con Croix-de-Fer/Glandon, Chaussy e Madeleine, per il resto ha solo qualche salita sparsa qua e la e poco materiale per un trittico. Per assurdo avrebbe invece tantissime salite pirenaiche che potrebbero tornagli comode per la Vuelta, dove comunque si è preso tanta altra roba interessante (Covadonga, Cuitu negru, Bola del Mundo, Ancares). In bocca al lupo a entrambi!!..ci vediamo in semifinale
  15. Sisi, è proprio quello!..l'ho messo giusto xchè mi ha fatto vincere quella prova, ma da ora in avanti solo roba originale!
  16. Tappa 3 - Bari → Vieste 214.8km Gpm : San Giovanni Rotondo (km 119.2, 552m, 6.6km al 6.2%), Monte Sant'Angelo (km 150.8, 822m, 6.0km al 4.8%), Valico del Lupo (km 193.9, 621m, 6.6km al 7.9%) Traguardi volanti : Trani (km 31.0, 8m), Mattinata (km 171.0, 42m) LA COSTA BARESE E IL GARGANO La terza tappa prende il via da Bari, o meglio dal quartiere periferico di Santo Spirito, e dopo aver attraversato tutti i centri della costa barese si inerpica verso il promontorio del Gargano, dapprima con la salita di San Giovanni Rotondo (6,6km al 6,2%), località famosa per ospitare le spoglie di Padre Pio nel santuario omonimo, quindi con quella di Monte Sant'Angelo (6,0km al 4,8%). Ma il punto clou è rappresentato dalla salita verso il Passo del Lupo dal suo versante più impegnativo (6,6km al 7,9%, con punte del 18%), e dalla successiva discesa che termina praticamente in corrispondenza del traguardo di Vieste. Tappa 4 - Rodi Garganico → Santuario del Carmine 201.6km Gpm : Monte Sambuco (km 98.2, 867m, 16.6km al 4.2%), Troia (km 142.9, 424m, 3.8km al 4.8%), Orsara di Puglia (km 157.8, 701m, 6.1km al 4.4%), Monte Macchione (km 186.4, 846m, 13.4km al 4.3%), Santuario del Carmine (arrivo, 1023m, 6.6km al 7.5%) Traguardi volanti : Torre Mileto (km 23.7, 3m), Bivio di Lucera (km 125.4, 217m) IL TAVOLIERE E IL SUBAPPENNINO DAUNO Quella che parte da Rodi Garganico è la tappa probabilmente decisiva del Giro di Puglia e presenta un percorso relativamente pianeggiante fino a San Severo, dove è posto il rifornimento; da qui comincia la lunga scalata al Monte Sambuco (16,6km al 4,2%), seguita da un altrettanto lunga discesa e dall'ultimo momento di respiro prima del poker finale di salite. Si comincia con lo strappetto di Troia (3,8km al 4,8%), seguito dalla facile salita di Orsara di Puglia (6,1km al 4,4%), quindi l'interessante Monte Macchione (13,4km al 4,3%, con pendenze spesso in doppia cifra), per finire con l'erta che porta al traguardo del Santuario della Madonna del Carmine (6,6km al 7,5%, con punte del 20%); attenzione agli ultimi 200mt che presentano un fondo lastricato e pendenze fino al 15%. Tappa 5 - Canosa di Puglia → Castel del Monte 37.2km (cronometro individuale) Gpm : Salita del Marziano (km 20.5, 474m, 2.7km al 4.5%), Castel del Monte (arrivo, 535m, 3.9km al 5.2%) Intermedi : Montegrosso (km 9.0, 193m), Femminamorta (km 29.7, 301m) CASTEL DEL MONTE La crono finale prende il via da Canosa di Puglia e presenta un percorso ondulato arricchito da 2 facili salite; in particolare la seconda porta fin sul traguardo posto ai piedi del Castel del Monte (3,9km al 5,2%), famoso edificio dall'enigmatico passato, simbolo della Puglia e patrimonio dell'umanità dal 1996.
  17. GIRO DI PUGLIA by Pincoletto A distanza di ben 17 anni torna il Giro di Puglia, corsa che a cavallo tra gli anni '70 e '90 ha visto trionfare campioni del calibro di Bitossi, Moser, Gimondi, De Vlaeminck, Saronni e Baronchelli. Il percorso è suddiviso in 5 tappe e attraversa i luoghi più significativi del "tacco dello stivale italico", dalle meravigliose spiagge del Salento ai Trulli di Alberobello, dai panorami del Gargano all'enigmatico Castel del Monte, dove la corsa avrà il suo epilogo. Tappa 1 - Brindisi → Gallipoli 195.4km Gpm : Vignacastrisi (km 104.4, 113m, 2.1km al 4.0%), Gagliano del Capo (km 130.5, 139m, 2.2km al 4.2%), Campolisio (km 157.3, 90m, 1.6km al 4.3%) Traguardi volanti : Lecce (km 39.1, 51m), Torresuda (km 182.1, 7m) CAPO D'OTRANTO E IL SALENTO La prima tappa prende il via di fronte al Porto di Brindisi, uno dei più importanti di tutto il Mar Adriatico, e muove velocemente alla volta di Lecce e di Otranto, dove è posto il rifornimento; quindi si percorrono le strade tortuose e insidiose della costa salentina, attraversando alcune delle località che l'hanno resa famosa in Italia e nel mondo, come Santa Cesarea Terme, Castro Marina e Santa Maria di Leuca, affrontando anche 3 facili gpm, l'ultimo dei quali a circa 40km dal traguardo di Gallipoli, città conosciuta da tutti come la "Perla dello Ionio". Tappa 2 - Porto Cesareo → Alberobello 193.4km Gpm : San Paolo (km 90.8, 426m, 4.0km al 4.7%), Caranna (km 139.1, 343m, 4.3km al 5.6%), Selva di Fasano (km 156.6, 406m, 4.0km al 7.0%), Gorgofreddo (km 177.5, 319m, 3.4km al 6.6%), Guaguino (km 188.4, 393m, 1.7km al 5.4%) Traguardi volanti : Campomarino (km 30.3, 6m), Ostuni (km 120.5, 229m) LE MURGE E I TRULLI Il percorso della seconda tappa, con partenza dalla piccola località balneare di Porto Cesareo e arrivo nella splendida Alberobello, si presenta ricco di insidie soprattutto negli ultimi 60km, nei quali saranno affrontate in successione le salite di Caranna (4,3km al 5,6%), Selva di Fasano (4,0km al 7,0%, con punte del 18%), Gorgofreddo (3,4km al 6,6%) e Guaguino (1,7km al 5,4%, con punte del 13%), dalla vetta della quale mancheranno appena 5km dal traguardo posto di fronte ai Trulli, patrimonio dell'umanità dal 1996.
  18. Jalta http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtrack.php?trackid=21634
×
×
  • Crea Nuovo...