Premesso che non ho seguito la vicenda dal principio e nei dettagli, ci tengo a dire la mia sulla questione che è venuta a crearsi a proposito delle dichiarazioni razziste (o presunte tali) di Tavecchio e del polverone mediatico che hanno creato.
Sono un po' dispiaciuto, ma neanche tanto sorpreso, che per l'ennesima volta sia stata portata avanti una campagna elettorale in cui tutto è stato fatto, tranne discutere e confrontarsi sui contenuti.
Detto questo però sono altrettanto dispiaciuto della nomina di Tavecchio, perchè se è vero che le condanne finiscono una volta scontate, è altrettanto vero che per ricoprire incarichi e ruoli di questa importanza certi "trascorsi" sarebbe bene non averne.
Probabilmente Tavecchio è comunque un presidente più accettabile di Albertini (a proposito di contenuti), ma rimane inadeguato al ruolo che va a ricoprire.
E aggiungo, concludendo, che se fossimo in un paese serio a quest'ora il signor X che avesse esternato un certo tipo di dichiarazioni (seppur travisate e ingigantite all'inverosimile) avrebbe già avuto la decenza di dimettersi e tornare a casa a curare l'orticello.