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[Uci Pro Tour] - Calendario 2008


emmea90

Messaggi raccomandati

  • Amministratori

UCI_ProTourHeader.jpg

Calendario Pro - Tour 2008

22/01/08 - 27/01/08

Tour Down Under (AUS)

06/04/08

Ronde van Vlaanderen (BEL)

07/04/08-12/04/08

Vuelta Ciclista al Pais Vasco (ESP)

09/04/08

Gent-Wevelgem (BEL)

20/04/08

Amstel Gold Race (NED)

29/04/08

Tour de Romandie (SUI)

19/05/08-25/05/08

Volta a Catalunya (ESP)

08/06/08-15/06/08

Critérium du Dauphiné Libéré (FRA)

14/06/08-22/06/08

Tour de Suisse (SUI)

22/06/08

Team time trial (NED)

02/08/08

Clasica Ciclista San Sebastian (ESP)

20/08/08-27/08/08

Eneco Tour (BEL / HOL)

25/08/08

GP Ouest France - Plouay (FRA)

29/08/08-06/09/08

Deutschland Tour (GER)

07/09/08

Vattenfall Cyclassics (GER)

14/09/08-20/09/08

Tour de Pologne (POL)

05/10/08

Finale (da definire)

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  • Amministratori
Mancano una marea di corse tra le più importanti: Milano-Sanremo, Roubaix, Liegi, ecc.
Perchè sono tutte corse satellite ai grandi giri (hanno gli stessi organizzatori). Non si è capito se queste faranno una classifica a parte o saranno semplicemente escluse dalla classifica. Ribadisco però che le 20 squadre pro-tour (non ancora ufficializzate) avranno il diritto di partecipare.
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  • Amministratori
Si, ma questo non é Pro-Tour, piuttosto abolitelo, dai, mettere il Tour Down Under nel Pro-Tour é troppo

Tra l'altro le corse di cui sopra l'UCI non le mette neanche nello Europe Tour. Mi sa che non saranno più gestite dall'UCI

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io trovo questo pro-tour ottimo....xkè ne grandi giri e nelle classike gli organizzatori potranno decidere k squadre invitare....per farvi un esempio la france de jueux(nn so se ho skritto bene)al giro nn ha mai avuto obbiettivi...qundi gli organizzatori ,del giro(delle altre gare escluse dal pro tour) ,potranno scegliere le squadre da far partecipare....in questo modo nn sono costretti piu di invitare solo 2 squadre(oltre quelle pro tour)....nn so se mi sono spiegato

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  • Amministratori
io trovo questo pro-tour ottimo....xkè ne grandi giri e nelle classike gli organizzatori potranno decidere k squadre invitare....per farvi un esempio la france de jueux(nn so se ho skritto bene)al giro nn ha mai avuto obbiettivi...qundi gli organizzatori ,del giro(delle altre gare escluse dal pro tour) ,potranno scegliere le squadre da far partecipare....in questo modo nn sono costretti piu di invitare solo 2 squadre(oltre quelle pro tour)....nn so se mi sono spiegato

Assolutamente no: le squadre pro-Tour avranno diritto di partecipare nei grandi giri e nelle classiche (però possono non partecipare per loro scelta.)

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  • Amministratori

La rabbia di Bettini: "Regole da rifare"

Lo sfogo del campione del Mondo: "Il ciclismo non morirà perché la gente lo ama troppo, ma come può pensare il ProTour di non considerare corse che hanno scritto la storia?"

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Paolo Bettini, 33 anni, campione del Mondo a Stoccarda. Ap

SESTO FIORENTINO, 26 novembre 2007 - Un convento del Settecento. Fra querce e ulivi. Prima la Messa, poi i premi, infine il pranzo. Una tavolata con 257 coperti. Tutti insieme a mangiare e bere, ridere e scherzare, ricordare e fantasticare, progettare e sentenziare. Antichi testimoni come Martini, Corrieri, Maggini e Soldani, accanto a leggendari cavalieri come Simoni e moderni protagonisti come Visconti. E in mezzo, tra moglie e figlia, lui: Paolo Bettini. Riuscite a immaginare un qualunque altro due volte campione del mondo, nonché campione olimpico, così a portata di mano e forchetta, penna e macchina fotografica?

LA PROMESSA - Bettini è salito al Convento di Santa Lucia alla Castellina, un balcone sopra Firenze abitato da tre padri carmelitani più otto laici, e animato dagli Amici della Castellina a forza di parole e idee, ma anche di vin santo e quaresimali, per pagare un debito: "In visita al Carmine di Firenze — racconta — avevo detto che ci saremmo rivisti con la maglia di campione del mondo. La maglia è arrivata, e sono arrivato anch’io". Sarà l’aria della domenica, sarà il calore degli altri 256 commensali, sarà il periodo di vacanza, ma Bettini ha molto più dello spirituale che dello sportivo, più del papale che dell’agonistico: "Non a caso questo è stato eletto il centro spirituale del ciclismo italiano".

LA FUGA - Dai e dai, alla fine si parla di ciclismo. E qui Bettini sembra aver esaurito i padre nostro e gli ave maria: "Oggi è un tutti contro tutti. Federali contro organizzatori, e poi squadre, corridori, medici e tecnici. E avanti così finché si salvi chi può. Ma il ciclismo non è morto, non muore, non morirà. È troppo dentro la gente: nel cuore, nelle gambe, negli occhi. Però c’è chi va in fuga: gli sponsor. E allora tutto è destinato a ridursi. Se per convincere un’industria a investire nel ciclismo ci voleva un mese, adesso sono indispensabili dieci anni. Anche i rapporti umani si logorano. Serge Parsani, il direttore sportivo che mi ha sempre guidato alla Quick Step, ha saputo di non essere confermato non dalla società ma dagli altri direttori sportivi. Non a maggio, quando il mercato è ancora aperto, ma dopo il Lombardia, a formazioni già fatte. Nessuno ha osato affrontare la situazione direttamente. Insomma: non capisco, e non mi ci ritrovo".

LA STORIA - Bettini sostiene che "bisogna mettersi a un tavolo e riscrivere le regole. Il ProTour, per esempio. L’iniziativa era ragionevole, ma la realtà l’ha sconvolta. Ma si può pensare a un circuito di corse senza quelle — Giro e Tour, Sanremo e Roubaix... — che ne hanno scritto la storia e che calamitano la gente? Come se nel calcio, all’improvviso, si dicesse che la Champions League non esiste più e invece c’è la Coppa del Vattelapesca, solo perché lì, forse, c’è qualche euro in più. Prima si andava a correre in Australia perché il viaggio era pagato e certe squadre europee venivano ingaggiate. Adesso ci devi correre, e per correre devi prevedere una spesa di 30-40 mila euro".

BETTINIADI - Poi si fa travolgere dall’ottimismo della volontà: così si gusta le Bettiniadi (domenica a La California), promuove Visconti (gratificato dal premio "Coraggio e avanti": "E’ sulla strada giusta"), sfiora un grande giro (a occhio: più Giro che Tour), parla del 2008 (Olimpiade e Mondiale). E a chi dice che per riconquistare le due maglie ci vorrebbe un miracolo, lui ammette: "Sono qui per questo".

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Io preferisco le squadre francesi che squadraccie come la tenax o l' amore vita McDonalds, il pro-tour a 18 è ottimo, unibet e disco non ci sono più, bene 2 posti in più per le wild cards così al giro avevamo 4 formazioni italiane decenti se non ottime come la diquigiovanni, la navigare, la LPR e la tinkoff, mancava l' acqua e sapone, ma pazienza; invece ci troveremo squadraccie con mezze pippe al giro, mentre rabobank, csc nemmeno ci veranno.

Si tornerà ai tempi dove al giro correva la formaggi pinzolo-fiavè, io preferivo come l' hanno scorso, il pro-tour chiaro e semplice, dove le corse monumento erano importanti, anche se c'era qualche giro un pò bruttino tipo il giro di polonia, ma almeno non è un pastrocco come quest' anno.

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Simoni, hai in parte ragione, il Pro-Tour era molto più chiaro, ma se si vuole creare un organo mondiale che accomuna le maggiori corse bisogna:

*saper scegliere le corse (è scandaloso come si sono incluse nel pro tour corse molto inferiori a corse continental)

*saper scegliere le squadre (ammettiamo che ci sono team continetal molto più attrezzati di team pro-tour)

*assicurarsi che le squadre non partecipino alle corse solo per fare tappezzeria o se non si riesce a farlo dare liberta alle corse sugli inviti.

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Io preferisco le squadre francesi che squadraccie come la tenax o l' amore vita McDonalds, il pro-tour a 18 è ottimo, unibet e disco non ci sono più, bene 2 posti in più per le wild cards così al giro avevamo 4 formazioni italiane decenti se non ottime come la diquigiovanni, la navigare, la LPR e la tinkoff, mancava l' acqua e sapone, ma pazienza; invece ci troveremo squadraccie con mezze pippe al giro, mentre rabobank, csc nemmeno ci veranno.

Si tornerà ai tempi dove al giro correva la formaggi pinzolo-fiavè, io preferivo come l' hanno scorso, il pro-tour chiaro e semplice, dove le corse monumento erano importanti, anche se c'era qualche giro un pò bruttino tipo il giro di polonia, ma almeno non è un pastrocco come quest' anno.

1 posso capire l'amore e vita ma nn penso che la tenax sia proprio una squadraccia....

2 oltre all'acqua e sapone manca anche la barloworld che ha preso alcuni buoni corridori come cooke

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  • Amministratori

Cmq non penso perchè in sostanza le squadre per i grandi giri saranno sempre le stesse. Anche l'anno scorso è funzionato così: le 20 squadre pro-Tour avranno la prelazione ma non il posto assicurato, solamente che quest anno quelle corse non daranno punti pro-Tour

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  • Amministratori

Ciclismo, Di Rocco: "Il Pro Tour e' morto"

ROMA - "Il Pro Tour e' morto, non ha nessun futuro". Lo ha dichiarato oggi pomeriggio il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, a margine della consegna - presso il salone d'onore del Coni - della mitica bicicletta Kalos della Montante Cicli, consegnata anche al presidente del Coni Giovanni Petrucci. "Magari metteranno anche corse in calendario in concomitanza con i grandi giri (Tour, Giro d'Italia e Vuelta) per obbligare la grandi squadre a parteciparvi", ha proseguito Di Rocco. "Pero' bisogna riconoscere che la vetrina delle grandi corse a tappe e' unica, vincere una tappa al Giro giustifica il budget di una stagione". Di Rocco ha quindi concluso: "Le grandi squadre faranno sempre Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta, quindi non riesco a capire che futuro possa avere il Pro Tour se non coinvolgera' le grandi corse a tappe". (Agr)

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  • Amministratori

Vademecum della stagione 2008

Sarà una stagione assolutamente anomala quella che prenderà il via a gennaio, con il calendario principale di fatto spaccato in due, per metà in mano all'UCI e per metà (anzi, qualcosa in più) ai grandi organizzatori di Giro, Tour e Vuelta. Al di là delle polemiche e delle difficoltà che questa situazione crea, occorre fare chiarezza su alcuni punti: l'UCI con l'uscita dei grandi giri, ha rivisto il Pro Tour facendolo iniziare addirittura a gennaio con il Tour Down Under che si svolge in Australia. Dopo questa corsa ci sarà una pausa di oltre due mesi con la seconda gara Pro Tour ad aprile, il Giro delle Fiandre, e via con Gand-Wewelgem, Giro dei Paesi Baschi, Amstel Gold Race e Giro di Romandia. Le altre corse di spicco rimaste nel circuito Pro Tour saranno il Giro di Svizzera, il Delfinato, la classica di Amburgo, San Sebastian, e ci sarà la novità di una finale, ancora un po' indefinita, che si svolgerà il 5 ottobre. La collocazione temporale prevede lo spostamento di Amburgo in settembre per la concomitanza delle Olimpiadi.

A questo calendario Pro Tour, abbastanza spoglio per la verità, avranno il diritto dovere di partecipare le 17 squadre che hanno ancora in mano la licenza Pro Tour acquistata a caro prezzo quando il circuito comprendeva tutte le gare più importanti: rispetto alle 20 dell'anno scorso non ci sono più le sciolte Unibet e Discovery, mentre la posizione della Astana è in bilico dopo i numerosi casi di doping della scorsa stagione. L'UCI vaglierà la situazione del team guidato ora da Bruyneel e se dovesse accettare l'iscrizione, le squadre del Pro Tour salirebbero a 18. L'UCI ha poi previsto per le squadre al di fuori del Pro Tour l'istituzione di una specie di categoria intermedia: ogni squadra può fare una richiesta per entrare nel novero di team a cui può essere assegnata una wild-card per la partecipazione alle corse Pro Tour. Venti squadre hanno avanzato la loro richiesta, e tra queste Tinkoff, Diquigiovanni, Acqua e Sapone, Barloworld, Flaminia, CSF Group (Reverberi), NGC Medical. Tra queste l'UCI farà una selezione indicando quali possono ottenere le wild-card, che saranno poi distribuite di volta in volta dagli organizzatori delle corse.

Dall'altra parte della strada ci sono quasi tutti i monumenti del ciclismo: Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta Espana, Sanremo, Lombardia, Roubaix, Liegi, Freccia Vallone, Parigi-Tours, Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza. Queste corse, tutte sotto l'organizzazione di RCS, ASO e Unipublic, non fanno più parte del Pro Tour, dopo i tre anni di guerriglia con l'UCI che non hanno portato ad una soluzione condivisa sulla gestione della challenge. Queste gare si svolgeranno sotto l'egida delle rispettive federazioni nazionali, anzichè sotto quella dell'UCI. Quindi al Giro d'Italia e a tutte le altre corse non ci saranno giudici dell'UCI, addetti antidoping dell'UCI e così via. Tutto si svolgerà con giudici delle federazioni nazionali e con l'antidoping che dovrebbe essere messo in mano alla WADA, l'Agenzia Mondiale Antidoping. Gli organizzatori sceglierano di volta in volta, in base ai propri criteri, le squadre che vorranno al via delle proprie corse: quindi nessuna squadra ha una partecipazione assicurata a Giro, Tour e via dicendo. L'UCI però, nonostante la separazione, tiene ben calde le proprie armi: dalla Svizzera infatti fanno sapere che per le federazioni che faranno svolgere sotto la propria egida le corse uscite dal Pro Tour potrebbero esserci delle sanzioni esemplari, come l'esclusione dalle prossime Olimpiadi di Pechino.

Questi i fatti, resta qualche considerazione: il Pro Tour così come è adesso non ha alcun senso, senza le gare storiche del ciclismo, con questo antefatto in Australia, con le squadre che hanno acquistato a caro prezzo una carta che ora ha ben poco valore. Difficilmente il ciclismo potrà affrontare in questo modo, con queste divisioni, i problemi che si trova sulla strada. Anche se ci schieriamo apertamente dalla parte degli organizzatori delle corse e contro l'UCI, ci auguriamo che questa frammentazione sia un momento di passaggio e che possa far ritrovare un accordo a partire dalla stagione successiva, perchè questa, lo diciamo chiaramente, purtroppo non sta nascendo sotto gli auspici migliori.

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  • Amministratori
bhe, mi sebra improbabile che il giro si svolga senza il benestare della federazione italiana o la liegi senza quella belga e mi sembra anche improbabile che le più importanti federazioni vengano estromesse da Pechino

Beh... per adesso è così: se guardi il calendario non figura il giro tra le corse della federazione italiana.

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Simoni, hai in parte ragione, il Pro-Tour era molto più chiaro, ma se si vuole creare un organo mondiale che accomuna le maggiori corse bisogna:

*saper scegliere le corse (è scandaloso come si sono incluse nel pro tour corse molto inferiori a corse continental)

*saper scegliere le squadre (ammettiamo che ci sono team continetal molto più attrezzati di team pro-tour)

*assicurarsi che le squadre non partecipino alle corse solo per fare tappezzeria o se non si riesce a farlo dare liberta alle corse sugli inviti.

*Per le corse è relativo, molto relativo, per me il Giro del Trentino sarebbe un gran bel giro, non solo perchè lo vedo, ma perchè è un giro dopo si possono trovare tappe relativamente pianeggianti, tapponi di montagna, tosti, tosti, e molte tappe movimentate e nervose, se venisse qualche buon corridore oltre a Cunego e Garzelli, ci sarebbe più spettacolo.

Per te magari è uno schifo, anche perchè quest' anno vinceva sempre cunego... io non disdegno tutte quei giri di Germania (bello secondo me) e nemmeno il giro di Polonia, magari a te fanno schifo. Dipende da chi partecipa e da come si svolge la corsa, non possiamo dire che il trittico lombardo meriti più del giro di Polonia, per noi italiani forse si, ma per gli altri.

*Per me solo la Bouygues e in parte la fdx sono inferiori ad un team continental forte come panaria e barloword (NB:Non contando e neonate LPR e diquigiovanni), lampre, milram, liquigas, astana, caisse, saunier, t- mobile (o come si chiamerà), gerolsteiner, Rabobank, predictor, quickstep, CSC, Euskaltel, Credit, Cofidis e Ag2r.

Noi pensiamo che panaria, acqua e sapone, tinkoff... facciano meglio delle squadre pro-tour francesi, ma se vedessimo correre tutte le corsette in italia gli ag2r Elmiger va, poi Moreau, Nocentini, Calzati, Dessel, Gadret se in forma battono i vari Sella e Nardello; poi la cofidis ne ha di ottimi Nuyens, Wiggins, Duque, Mouncutie (se si allenasse bene), Parra, Scherlinckx. La credit ha Hushovd e già vale mezza Tinkoff, Bodrogi, Caucchioli, Dean. La fdx ha Gilbert (non poco, anzi, soprattutto in prospettiva), Casar, Chavanel. La Bouygues non molto Vockler, Fedrigo, Clement (okkio che è forte a crono), Florencio (una classica la vinta intanto...), ma meglio di Garzelli,Codol e Balducci.

Ora, tutto sto discorsone per dire che cosa; che anche qui sulle squadre può essere relativa la scarsità, ma non è vero che solo perchè vediamo da noi certe continental forti, siano più atrezzate del pro-tour. Certo la LPr di quest' anno fa paura, anche la Diquigiovanni non è male, ma rapportandoci all' anno scorso e alle altre formazioni continental.... (il discorso delle francesi era per farti capire che per me non è vero che ci sono squadre più atrezzate delle pro-tour)

* Anche qua, hai ragione, ma non si può imporglielo e poi anche se ti portano Rasmussen come nel caso della Rabobank e poi fa una fuga, non si può mica dirgli che la rabobank doveva far di più.

Diciamo certe squadre non hanno motivazioni, se si invita la tenax e sempre in fuga. Può anche darsi che la tenax vada sempre in fuga, però non sempre le continental vanno in fuga, io al giro non ho visto tantissimi acqua e sapone, ho visto quasi più cofidis con Buffaz e Bessy. Se per molti il tour è più importante non portano al giro gente forte, ma a mio parere, è meglio avere squadre come la rabobank, si senza gente forte, ma con qualche buon corridore, senza scarponi di squadraccie che vanno in fuga per poi essere puntualmenti ripresi dai milram.

Io la penso così.

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