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"Non voglio la Premier"


LEVI

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"Non voglio la Premier

Gioco gratis col Garforth"

Il 19enne Duncan Williams ha rifiutato le offerte del Middlesbrough, del Bolton e dell'Everton per restare nella squadra dov'è cresciuto, che milita nella Prima Categoria inglese. "Non è giusto essere pagati per qualcosa che è un divertimento", ha detto al Times

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LONDRA (Inghilterra), 13 agosto 2007 - Garforth è un paesino del West Yorkshire, conta circa 23mila abitanti. Situato vicino Leeds, come molte altre cittadine dell'Inghilterra ha la sua squadra di calcio, il Garforth Town, che milita nella Northern Premier League Division One. In Italia corrisponderebbe più o meno alla Prima Categoria. Una squadra, il Garforth, dove nel 2004 venne a svernare nientemeno che il mitico Socrates, il centrocampista brasiliano dal passo felpato, transitato anche a Firenze nel 1982. Poche partite per lui in maglia gialloblu, con ruoli anche da allenatore. Un anno dopo, altro giro e altro brasiliano famoso: Careca. Anche per l'ex napoletano, qualche comparsata, ovviamente gratuita: "E' un giocatore che ha dei valori, per questo ha accettato di giocare con noi. Non era certo interessato ai soldi, perché noi non possiamo pagarlo", disse all'epoca Simon Clifford, manager del club. Infatti al Galforth si gioca senza prendere un cent.

VALORI SANI - Duncan Williams è uno dei giocatori più talentuosi dei gialloblu. Diciannove anni, cresciuto nel club dello Yorkshire, era il capitano della squadra Under 19 prima di salire tra gli "adulti". Ha ricevuto offerte da tre club della Premiership (Middlesbrough, Bolton ed Everton), ma ha scelto di rimanere al Garforth. Il motivo lo spiega lo stesso Williams al Times: "Perché dovrei essere pagato per fare qualcosa che amo?". La "cosa che ama" è, ovviamente, il calcio. Il fatto è che anche se Williams dovesse approdare in Premier, lui di soldi non ne vuole proprio sentire parlare. "Voglio essere il primo calciatore a non ricevere uno stipendio. Non è giusto essere pagati per qualcosa che è divertimento, quando c'è gente che viene uccisa in giro per il mondo".

ANTI-PERSONAGGIO - Il Garforth è una squadra "etica". Invita i ragazzi del posto a unirsi liberamente agli allenamenti per scovare nuovi talenti e ha lanciato l'iniziativa "Adotta un calciatore" per trovare degli sponsor. Duncan Williams, infatti, prende qualche sterlina grazie a una pubblicità, ma li devolve in beneficienza a una fondazione di Leeds che aiuta i ragazzi svantaggiati. Di lui Simon Clifford dice: "E' chiaro che non andrà in Premiership con un'altra squadra. Presto sarà il Galforth, con i suoi valori intatti, a raggiungere il massimo livello del calcio inglese".

:rolleyes::twisted::bannana_guitar::bannana_guitar::mrgreen::mrgreen::shock::shock::shock::shock:

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Sarebbe un bene se tutti fossero come questo signore, lo sport è passione e divertiemnto e in quanto tale non dovrebbe essere retribuito.

bè piano piano, se qualcuno mi da il pane e il latte gratis quando lo vado a prendere, allora gioco anche gratis, ma se ad un certo punto dalla passione ci ricavo qualcosa che mi faccia vivere allora è giusto che sia retribuito!

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bè piano piano, se qualcuno mi da il pane e il latte gratis quando lo vado a prendere, allora gioco anche gratis, ma se ad un certo punto dalla passione ci ricavo qualcosa che mi faccia vivere allora è giusto che sia retribuito!

No non è giusto...e te lo dice uno che fa sport a buoni livelli.

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Un falegname fa un lavoro.....non uno sport....compie un servizio utile per la comunità....il fatto che te giochi bene a calcio non porta alcun vantaggio tangibile a nessun altro.

porta vantaggio agli sponsor. gli sponsor investono, lui fa pubblicità, gli sponsor guadagnano e pagano i dipendenti :mrgreen:

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porta vantaggio agli sponsor. gli sponsor investono, lui fa pubblicità, gli sponsor guadagnano e pagano i dipendenti :mrgreen:

Ma per favore....

Per Davide......se un gruppo di miei amici fa una partitella potrebbe anche farmi piacere andarli avedere ma non è che pago per vederli.

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cmq sono d'accordo che se uno lo fa per hobby non venga pagato, ma nel momento in cui è un lavoro DEVE essere pagato...........altrimenti non è una novità che o lavori o fai sport a un certo livello, le due non si possono integrare!

Io lavoro...studio ....e faccio sport ad un certo livello allenandomi 6 volte a settimana....se lo posso fare io lo possono fare tutti, ora se mi parli di un compenso simbolico per l'impegno è un conto, io vinco qualcosina con i premi ma sono briciole...arrivo si e no a 200 euro all'anno....ma pagare miliardi siamo proprio fuori dal mondo....anche pewrchè poi è una cosa limitata al calcio e pochi altri sport....in certi sport non ti mantieni nemmeno se sei un nazionale...e così dovrebbe essere. E ti assicuro che io non sono un extraterrestre, sono una persona come tante, se lo faccio io lo possono fare tutti.

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