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Risultati della settimana

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Recuperi 12° Giornata

Mercoledì 5 Novembre 2007, ore 20.30

Roma - Cagliari 2-0

Inter - Lazio 3-0

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Monday Night 15° Giornata

Lunedì 3 Dicembre 2007, ore 20.45

Manchester United - Fulham 2-0

Recupero 3° Giornata

Mercoledì 5 Dicembre 2007, ore 20.45

Newcastle United - Arsenal 1-1

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Recupero 2° Giornata

Mercoledì 5 Dicembre 2007, ore 20.30

Osasuna - Siviglia 1-1

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Recupero 6° Giornata

Mercoledì 5 Dicembre 2007, ore 19.00

Toulouse - Nancy 1-1

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Ottavi di Finale - Andata

Giovedì 6 Dicembre 2007, ore 20.45

Empoli - Juventus 2-1

CLASSIFICHE

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Inter 34

Roma 31

Juventus 26

Udinese 25

Fiorentina 24

Atalanta* 21

Sampdoria 20

Milan* 18

Napoli 18

Catania 18

Palermo 18

Torino 15

Parma 15

Genoa 15

Lazio 14

Livorno 13

Siena 10

Cagliari 10

Reggina 10

Empoli 10

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Arsenal 37

Manchester United 33

Chelsea 31

Liverpool* 30

Manchester City 30

Portsmouth 27

Aston Villa 27

Blackburn Rovers 26

Everton 24

West Ham United* 19

Newcastle United 19

Birmingham City 14

Reading 14

Fulham 13

Sunderland 13

Tottenham Hotspur 12

Bolton Wanderers 11

Middlesbrough 11

Wigan Athletic 9

Derby County 6

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R. Madrid 32

Barcelona 28

Villarreal 28

At. Madrid 27

Espanyol 26

Valencia 24

Racing 23

Mallorca 20

Zaragoza 18

Getafe 18

Athletic 17

Sevilla 16

Osasuna 16

Almería 16

Valladolid 16

Murcia 15

Recreativo 15

Deportivo 13

Betis 11

Levante 7

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Lyon 37

Nancy 32

Bordeaux 28

Le Mans 26

Valenciennes 25

Nice 24

Rennes 24

Monaco 22

Saint Etienne 22

Caen 22

Lens 20

Lorient 20

Strasbourg 20

Auxerre 20

Lille 18

Marseille 18

Toulouse 18

Paris SG 16

Sochaux 13

Metz 7

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Questo Weekend

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15° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.00

Lazio - Catania

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.30

Palermo - Fiorentina

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 15.00

Empoli - Cagliari

Genoa - Siena

Inter - Torino

Juventus - Atalanta

Livorno - Roma

Udinese - Sampdoria

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 20.30

Napoli - Parma

Mercoledì 30 Gennaio 2008, ore 20.30

Reggina - Milan

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17° Giornata

Albinoleffe - Piacenza

Bari - Ascoli

Brescia - Modena

Cesena - Frosinone

Grosseto - Treviso

Mantova - Lecce

Messina - Ravenna

Pisa - Avellino

Spezia - Chievo

Triestina - Rimini

Vicenza - Bologna

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16° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 13.45

Aston Villa - Portsmouth

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Chelsea - Sunderland

Everton - Fulham

Manchester United - Derby County

Newcastle United - Birmingham City

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.15

Reading - Liverpool

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.30

Middlesbrough - Arsenal

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 16.00

Bolton Wanderers - Wigan Athletic

Tottenham Hotspur - Manchester City

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Blackburn Rovers - West Ham United

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20° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 13.30

Plymouth Argyle - Bristol City

Preston North End - Blackpool

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 15.15

Leicester City - West Bromwich Albion

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Barnsley - Crystal Palace

Cardiff City - Colchester United

Charlton Athletic - Ipswich Town

Norwich City - Sheffield United

Scunthorpe United - Queens Park Rangers

Sheffield Wednesday - Coventry City

Southampton - Hull City

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.20

Wolverhampton Wanderers - Burnley

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.15

Stoke City - Watford

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16° Giornata

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 20.30

Borussia Dortmund - Arminia Bielefeld

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 15.30

VfB Stuttgart - VfL Wolfsburg

Bayern München - MSV Duisburg

Hamburger SV - Energie Cottbus

VfL Bochum - Karlsruher SC

Hannover 96 - Werder Bremen

Eintracht Frankfurt - FC Schalke 04

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Bayer Leverkusen - Hansa Rostock

1. FC Nürnberg - Hertha BSC

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15° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Osasuna - Valencia

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 22.00

Athletic - R. Madrid

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Almería - Valladolid

Levante - Recreativo

Racing - Mallorca

Sevilla - Murcia

Villarreal - Betis

Zaragoza - Espanyol

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 19.00

At. Madrid - Getafe

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 21.00

Barcelona - Deportivo

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17° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 17.10

Marseille - Monaco

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Caen - Lyon

Lens - Le Mans

Lorient - Sochaux

Nancy - Valenciennes

Saint Etienne - Metz

Strasbourg - Rennes

Toulouse - Lille

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 18.00

Nice - Bordeaux

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 20.55

Auxerre - Paris SG

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14° Giornata

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 20.30

PSV Eindhoven - Roda

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 19.30

Willem II - Ajax

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Excelsior - NAC Breda

Heracles Almelo - De Graafschap

Vitesse - Twente

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 12.30

VVV-Venlo - Feyenoord

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.30

AZ Alkmaar - Utrecht

Heerenveen - Groningen

Sparta Rotterdam - NEC

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16° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Aberdeen - Kilmarnock

Celtic - St Mirren

Falkirk - Dundee United

Hearts - Motherwell

Inverness CT - Hibernian

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Gretna - Rangers

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Ottavi di finale

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 11.45

I) Waitakere United (Nzl) - Sepahan (Ira)

Quarti di finale

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 6.45

A) Etoile du Sahel (Tun) - Pachuca (Mex)

Lunedì 10 Dicembre 2007, ore 11.30

B) Vincente I - Urawa Reds Diamonds (Jpn)

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Ottavi di finale

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 11.45

I) Sepahan (Ira) - Waitakere United (Nzl)

(3', 4' Emad Mohammed, 47' Abdul Wahab Abu Al Hail, 54' Hadi Aghily (Waitakere, OG))

Quarti di finale

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 6.45

A) Etoile du Sahel (Tun) - Pachuca (Mex)

Lunedì 10 Dicembre 2007, ore 11.30

B) Sepahan (Ira) - Urawa Reds Diamonds (Jpn)

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17° Giornata

Albinoleffe - Piacenza 2-0

Bari - Ascoli 1-1

Brescia - Modena 2-0

Cesena - Frosinone 3-0

Grosseto - Treviso 1-1

Mantova - Lecce 1-0

Messina - Ravenna 2-1

Pisa - Avellino 0-0

Spezia - Chievo 0-1

Triestina - Rimini 1-0

Vicenza - Bologna 0-1

Classifica

Albinoleffe 36

Bologna 36

Chievo 34

Pisa 34

Lecce 32

Brescia 30

Mantova 28

Rimini 28

Messina 25

Ascoli 24

Frosinone 24

Triestina 23

Modena 22

Grosseto 19

Piacenza 19

Bari 17

Spezia 15

Treviso 15

Avellino 13

Ravenna 12

Vicenza 12

Cesena 11

Com'era prevedibile il Pisa perde colpi, bene il Chievo ed anche il Cesena che torna alla vittoria.

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GIALLOROSSI BLOCCATI A LIVORNO

Giallorossi in vantaggio con De Rossi al 5', risponde Tristan dopo un minuto. Primo tempo di sofferenza per la squadra di Spalletti, ripresa puiù equilibrata e ricca di occasioni. Juan colpisce una traversa.

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L'Inter dilaga contro il Torino, prossimo avversario della Roma, la squadra di Spalletti non riesce a sfondare al Picchi: col Livorno finisce 1-1. Le trasferte toscane si confermano così le "bestie nere" per i giallorossi, che già a Firenze ed Empoli erano stati costretti agli altri due dei tre pareggi esterni (contro nemmeno una sconfitta). Al Picchi, terza gara in una settimana per la Roma, attesa mercoledì dalla sfida col Manchester, succede tutto in due minuti: al 5' De Rossi sfrutta un errore di Amelia, al 6' Tristan non lascia scampo a Doni. E il Livorno inanella il sesto risultato utile consecutivo, nonché il dodicesimo punto dell'era-Camolese.

I GOL - Il segnale premonitore arriva con il forfeit di Mexes: il difensore accusa un dolore a un ginocchio, resta fuori e al suo posto gioca Ferrari. La Roma parte scricchiolando, e trascina un primo tempo privo di luce e fantasia. Il Livorno non lascia passare una spillo, ma al Picchi si vede la brutta copia della Roma, quella poco ispirata e ancor meno reattiva. I padroni di casa ci mettono determinazione e concretezza, su un campo assai dissestato dopo la pioggia delle ore scorse, alternando difesa arcigna e contropiedi squassanti. A passare per prima è la Roma, ma solo per un abbaglio di Amelia, che esce alle spalle di De Rossi, pronto nello stacco aereo e nel firmare il suo secondo gol stagionale. Il Livorno non ci sta e un minuto dopo, al 6', Tristan si lancia in area palla al piede e infila la sua prima rete italiana.

IL POSSESSO NON BASTA - L'1-1 non accende però la gara. Anzi il copione si fa assai ripetitivo: la Roma si intestardisce in un possesso palla per nulla illuminato e dunque innocuo, il Livorno risponde in contropiede, trovando spesso praterie e raramente l'ispirazione giusta per creare pericoli effettivi. Ma intanto i padroni di casa ci provano, mandando al tiro ora Pulzetti, ora Balleri, ora Tavano, ora Tristan. La Roma invece fatica, con Mancini che non riesce a trovare la posizione e risulta dunque evanescente, Pizarro che si innervosisce e va oltre le righe e Taddei che si lascia risucchiare e non fa mai la differenza fra le linee. Spalletti ha la faccia dei giorni-no, ma il suo trapestare in lungo e in largo, condito da urlacci, non sortisce effetto alcuno. Così il Livorno può continuare con la sua tattica attendistica, lasciando pallone e iniziativa (?) alla Roma e aspettando i giallorossi al limite della propria area. I giallorossi trovano puntualmente spazi intasati e una densità tale da impedire persino la visibilità oltre il limite dell'area livornese: situazione che, mixata alla giornata di scarsa vena, obbliga la Roma a una gara di sofferenza autentica.

RIPRESA PIU' VIVACE - La ripresa continua su un binario morto nei primi 10 minuti, poi si scalda: al 10' Tavano chiama in causa Doni, al 12' Amelia respinge due volte consecutive su Vucinic, nel frattempo subentrato a Mancini, al 14' il Livorno sfiora il vantaggio con Tristan e Tavano, con Juan e Ferrari provvidenziali, al 16' Juan colpisce la traversa con un colpo di testa. Poi esce anche Totti (che era rientrato da titolare solo mercoledì scorso) a favore di Esposito e il Livorno sembra calare, mentre la Roma insiste con Vucinic che ancora chiama in causa Amelia. De Rossi trova anche il gol, ma Rizzoli aveva fischiato un istante prima. E così finisce in parità, con l'Inter che si allontana e la Juve che si avvicina.

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STUPENDO NEDVED REGALA ALLA JUVE TRE PUNTI D'ORO

I bianconeri attaccano per tutta la partita, ma trovano la rete vincente nel finale grazie ad un gran destro del centrocampista ceco, al primo centro stagionale in campionato. La squadra di Ranieri consolida il terzo posto e si avvicina alla Roma.

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La Juventus è la terza forza del campionato. Lo grida, forte, l'esultanza quasi rabbiosa di Nedved, al primo gol in campionato, arrivato a 4' dalla fine dopo una partita a senso unico, in cui la Juentus aveva sprecato tante occasioni da rete, imbrigliata da un'Atalanta ordinata e ben messa in campo da Del Neri, che contro la Juve subisce la decima sconfitta in altrettante partite. La Juventus, la più provinciale delle "grandi", per atteggiamento tattico e mentale, vince ancora una volta grazie al mix di un colpo di uno dei suoi eterni campioni, stavolta Nedved, e la tenacia che gli ha consentito una volta di più di acciuffare un risultato nei minuti finale. Quando contano, più che la manovra, gambe e cuore. Per la Juve è la sesta vittoria interna. Firmata da Nedved, un veterano che in questa stagione non si era mai espresso sui suoi migliori livelli, e che, grazie a questo gol potrebbe, chissà, (ri)diventare un valore aggiunto per la truppa di Ranieri.

OCCASIONI JUVE - Il primo tempo è piacevole. Perchè giocato a buon ritmo, e perchè di emozioni ne offre parecchie. La Juve gioca un calcio discreto, grazie alla propulsione degli esterni di centrocampo, Nedved e Palladino (però impreciso). In particolare i bianconeri sono spesso pericolosi sulla sinistra, dove il ceco è assistito da un Molinaro volitivo. Le occasioni si sprecano, con Trezeguet pericoloso di testa e di piede, ma senza trovare il bersaglio. L'Atalanta soffre, ma reagisce serrando i ranghi, sempre ordinata e disciplinata. E capace di ripartire grazie al pendolo Doni, che congiunge la mediana a Floccari, centravanti eremita. È proprio l'ex Messina a farsi pericoloso con un interno destro affilato: i guanti di Buffon sventano la minaccia. Al riposo è 0-0, un risultato che sta un po' stretto agli uomini di Ranieri.

NEDVED GOL - Il copione è lo stesso anche nella ripresa. Juve avanti, Atalanta sorniona. Gli interpreti però sono diversi, perchè Ranieri inserisce Marchionni per Palladino e Del Piero, tra i migliori, per Iaquinta. Carrozzieri salva a Coppola battuto su Trezeguet lanciato da Del Piero. Poi un sinistro al volo di Trezeguet lanciato da sinistra dal solito Molinaro finisce appena largo. E Del Piero va al poligono per un'esercitazione ripetuta sulle punizioni: bersaglio mancato di poco un paio di volte, un bel volo di Coppola sul bolide destinato a gonfiare la rete. L'Atalanta tiene botta. Senza andare nel panico. Ma è costretta ad arrendersi al 41', quando Nedved si ricorda di essere (ancora) un campione e esibisce un destro squassante da fuori area che si insacca all'angolino alla sinistra dell'incolpevole Coppola. È l'1-0 decisivo. La Juve stringe i denti e vince.

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ALLA SAMP NON BASTA CASSANO,L'UDINESE VINCE SOFFRENDO

L'ex blucerchiato trascina l'Udinese nella ripresa e rimonta il 2-1 con cui la formazione di Mazzarri aveva chiuso il primo tempo. Tra i doriani grande prova del barese, uscito proprio poco prima della rimonta bianconera.

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Non basta un Cassano incontenibile alla Sampdoria per restare in piedi a Udine. I friulani, trascinanti dall'ex di turno Quagliarella, rimontano lo svantaggio del primo tempo e si confermano quarta forza del campionato battendo 3-2 i blucerchiati. Di Bellucci su rigore e Maggio i gol dell'undici di Mazzarri. Il provvisorio 1-0 dell'Udinese era stato invece siglato dal solito Di Natale.

CASSANO SHOW - Ma andiamo con ordine: Cassano dunque. Sarà anche difficile da gestire fuori e dentro il campo, ma che sia un giocatore imprescindibile per questa Samp è ormai evidente. Il barese, già protagonista assoluto sabato scorso contro la Reggina, replica lo show contro l'Udinese e fa nera la difesa friulana per tutto il primo tempo con giocate che, per dirla in numeri, producono il rigore del pareggio di Bellucci (31', fallo di Zapotocny) e il 2-1 di Maggio. Quanto di meglio, insomma, la Sampdoria sa produrre dalle parti di Handanovic.

LA CRONACA - Tanto basta a mettere sotto l'Udinese per 45' e andare negli spogliatoi con il tappo dello champagne già mezzo aperto nonostante l'Udinese, a dispetto del risultato e delle molte assenze (Dossena e D'Agostino su tutti), non demeriti affatto. E che, per dirla tutta, prima del Cassano-show aveva controllato tranquillamente la partita ed era giustamente passata in vantaggio con Di Natale su servizio da Quagliarella.

LA REAZIONE - Prima del Cassano-show, però. Perché quando la Samp sembra sul punto di crollare (Pieri provvidenziale ad anticipare in angolo Asamoah a due passi dalla rete sguarnita), è proprio il barese a ribaltare gli equilibri in campo. Il tutto in un quarto d'ora da leccarsi i baffi in cui l'ex merengue ne combina di tutti i colori, si procura un rigore, regala a Maggio l'assist del 2-1 e non risparmia niente del suo repertorio, fatto di grandi giocate, di un errore incomprensibile a tu per tu con Handanovic e del solito giallo rimediato per proteste.

IL GOL DELL'EX - Sotto di un gol e avvicinata provvisoriamente in classifica proprio dall'undici di Mazzarri, l'Udinese comincia la ripresa riversandosi nella metacampo avversaria, ma non riesce a cavare un ragno dal buco fino al 21', quando Cassano, proprio lui, abbandona la platea acciaccato. Questo, unito all'ingresso tra i friulani di Floro Flores al posto di Asamoah, basta a cambiare l'inerzia dell'incontro. Proprio il nuovo entrato serve infatti a Quagliarella il 2-2 (25') che tramortisce la Samp. E sempre l'ex di turno infila, a cinque dalla fine, la rete del 3-2, con un destro dal limite su cui Castellazzi non può niente. Resta il tempo per l'espulsione di Mazzarri per proteste, per un palo di Inler a tempo quasi scaduto e niente più. L'Udinese continua così la sua corsa nella zona Champions. La Samp, di contro, perde un'ottima occasione per avvicinare l'Europa delle grandi.

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SIENA DEMOLISCE IL GENOA AL MARASSI

Impresa dei toscani a Marassi, dove vincono 3-1. I gol dei bianconeri nei primi 24 minuti di gioco: Frick apre le marcature, Maccarone raddoppia, l'attaccante del Liechtenstein arrotonda. All'89' arriva l'inutile perla di Figueroa

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Doppio Frick e Maccarone. E l'inutile perla di Figueroa. Il Siena vola, il Genoa affonda. Basta un quarto di partita ai bianconeri di Beretta per conquistare il Luigi Ferraris e stampare sul tabellone luminoso un 3-1 meritato. Una sconfitta umiliante che dilata i noti problemi dei liguri, soprattutto in difesa. Ma giù il capello davanti ai toscani, autori di una prova corale e autoritaria.

24 MINUTI - Quello proposto da Gasperini è il solito Genoa a trazione anteriore, con la variante Di Vaio al posto di Sculli. Dall'altra parte un Siena accorto, con Locatelli alle spalle di Frick e Maccarone: attento in difesa, con buona predisposizione al contropiede. Si gioca a Marassi, regno rossoblù, i soliti 30mila tifosi. Gli avessero chiesto prima del fischio d'inizio un pronostico alla fine del primo tempo, avrebbero avuto pochi dubbi. Invece nei primi 24' il Siena fa a pezzi i rossoblù con una prestazione maestosa, sottolineata da una delle peggiori esibizioni dei liguri dall'inizio del campionato.

IMPLACABILI - I toscani dominano in ogni settore del campo, diretti dall'intelligenza di Codrea. Il romeno, ex Genoa, detta i tempi, dialoga con Galloppa e Locatelli, pronti ad aprire il gioco sulle fasce dove Frick e Maccarone sono devastanti. Se poi hai a che fare con una difesa balbettante, mai in partita, il gioco è fatto. In successione piovono gol. All'11' Frick, servito da Galloppa, fulmina Rubinho dal limite. Al 20', con la difesa immobile, Loria, prova superba, in scivolata infila il 2-0. Al 24', sulla percussione di Maccarone, Rubinho devia, ma sui piedi di Marione Frick che non perdona. E il Genoa? Chi l'ha visto? Molle, senza idee e anima si aggrappa a un paio di punizioni di Borriello e Leon. L'ex milanista porta la croce; un guerriero nel deserto di Marassi. La pecca maggiore è sulle fasce esterne dove non c'è qualità, proprio dove il Siena fa la differenza. La mossa di Gasperini che toglie Fabiano per Sculli è velleitaria: quattro punte in campo; non si era mai visto. Disperato.

AFFONDATO - Nella ripresa c'è posto per Santos: fuori Konko, così impalpabile da non lasciare traccia. Juric e Sculli coprono le fasce esterne del centrocampo, lasciando spazio in attacco a Leon, Borriello e Di Vaio. Ma non incide l'impostazione data da Gasperini: il Siena si difende con eleganza e precisione, pronto a ripartire, sfruttando tutta la dabbenaggine del centrocampo rossoblù che non fa filtro. Il Genoa è troppo fumoso, il gioco non incide. Monotonia e sbadigli; nemmeno l'ombra di un regista, Marco Rossi che fa il centrale. I soliti cross, le tempestive chiusure dei toscani. Figueroa sostituisce il fischiatissimo Di Vaio; Corvia rileva Frick, Jarolim prende il posto di Locatelli. Borriello, intanto, si danna, prendendosi il Genoa sulle spalle. Ma i rossoblù non ci sono più; la luce è spenta. Anche se uno spiraglio di alta scuola lo regala Figueroa con una prodezza all'incrocio dei pali. Per Rubinho e compagni la meditazione a questo punto è d'obbligo. E al fischio finale di Dondarini tutti gli applausi sono per il Siena: meritati.

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SPETTACOLARE POZZI FA VIAGGIARE L'EMPOLI SU UN CAGLIARI SPENTO

Sotto il diluvio, l'Empoli s'impone 4-1 sui sardi al termine di una partita a senso unico. La punta dei toscani grande protagonista: a segno al 2' e al 10' del primo tempo, al 5' e al 19' della ripresa. Ospiti in gol con Conti.

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Bastano pochi minuti all'Empoli per archiviare la pratica Cagliari: 4-1 il finale con doppietta di Pozzi nei primi 10 minuti e altri due centri nella ripresa dell'attaccante romagnolo prima di lasciare il campo al 22'; gol della bandiera per gli ospiti con Conti al 32' del secondo tempo. Il successo, il secondo consecutivo per Malesani dopo la vittoria in coppa Italia contro la Juventus, permette ai toscani di lasciare i sardi e la Reggina (con un partita in meno) all'ultimo posto in classifica con 10 punti. L'Empoli ha così interrotto il suo diguno offensivo dopo 272 minuti mentre il Cagliari, che nelle ultime 13 partite ne ha pareggiate 4 e perse 9, non segna da 356 minuti esclusi i recuperi. I gol in avvio di Pozzi sono stati i primi dell'Empoli nei primi tempi in questa stagione: nelle prime 14 gare di campionato tutti e 7 le reti segnate erano infatti arrivate nella ripresa. Prima vittoria per Malesani contro Sonetti che nei quattro precedenti vantava un successo e tre pareggi.

PRIMO TEMPO - Bastano poche azioni per capire che sarà un match a senso unico. Al 2' cross di Giovinco da destra, clamoroso svarione di Agostini, Pozzi ben appostato insacca in diagonale sul secondo palo. L'Empoli mette pressione costante, il Cagliari sembra invece passivo: al 10' cross di Buscè da destra, Pozzi controlla alla grande anticipando Bizera e di destro batte Marruoco. E' praticamente il colpo del k.o.: gli isolani faticano a reagire e producono solo un tiro alto di Budel. Al 35' cross di Giovinco da sinistra, Pozzi irrompe sul primo palo e colpisce il legno con Marruocco in tuffo che era sulla palla.

SECONDO TEMPO - La pioggia diventa quasi diluvio, ma il terreno di gioco tiene discretamente. L'innesto di Matri scuote il Cagliari per un paio di minuti e poi al 5' incursione di Giovinco da sinistra, palla a Pozzi che stoppa e va a segno; ancora colpevoli Agostini e Bizera. Giovinco lascia il posto ad Antonini che si rende subito pericoloso. Al 19' gran discesa di Marchisio sulla sinistra, cross e di testa ancora Pozzi mette nell'angolo destro. L'attaccante è in giornata di grazia, la difesa del Cagliari vive un pomeriggio da incubo. Pozzi, che prima di oggi aveva segnato 8 gol in 63 partite in A, lascia il campo e anche l'Empoli rinuncia ad affondare. Il Cagliari, senza pressione, sale un po' di tono e al 31' trova anche il gol con Conti che quasi a colpo sicuro insacca nell'angolo basso su azione Matri-Mancosu.

ONE MAN SHOW - Nicola Pozzi è l'eroe di giornata, ma professa umiltà: "Sono contento, era una partita abbastanza decisiva. Avere fatto quattro gol mi riempie di gioia, ma è il momento di stare tranquilli e non di montarsi la testa. Dobbiamo lavorare ancora di più per uscire da una posizione difficile di classifica. La vittoria contro la Juventus in coppa Italia è stata importante psicologicamente, eravamo in un momento un po' triste. Sul primo gol sono stato un po' fortunato per un rimpallo, ma ci voleva perché finora di fortuna non ne avevamo avuta molta".

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I nerazzurri si sbloccano su rigore dopo aver rischiato contro gli attaccanti granata, ma poi non si fermano più. A segno Ibrahimovic, Cruz, Jimenez e Cordoba. La squadra di Mancini sale a 37 punti: 5 più della Roma

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L'Inter avanza senza soste, seppellendo il Torino e guadagnando terreno sulla Roma dopo l'undicesimo successo su 15 partite. Una domenica perfetta per i nerazzurri, che segnano 4 gol per la terza volta in questa stagione e portano ancora una volta a segno le due punte schierate al via, Cruz e Ibrahimovic (terzo gol per lo svedese nelle ultime tre partite), oltre a festeggiare i centri di Jimenez e Cordoba. Novellino ha da recriminare sul rigore dell'1-0, ma la differenza di valori è emersa in maniera evidente nel secondo tempo.

TORO ALL'ATTACCO - Raramente in questa stagione Julio Cesar finisce sotto pressione come nel primo tempo disputato dai granata. Recoba? No, non è per le giocate del grande ex, in panchina, che la capolista arretra. Sono Rosina, Ventola e Di Michele a chiamare in causa il portiere brasiliano, lasciato allo scoperto dall'assenza di Samuel. L'idea del Toro è quella di mettere pressione in mezzo al campo e piazzare uno tra Di Michele e Ventola tra i due centrali difensivi nerazzurri. Funziona, perché l'Inter sbanda quando viene attaccata e ringrazia, Ventola, colpevolmente impreciso su una girata da gol assicurato, e Comotto, che per poco non infila un traversone dalla parabola beffarda sul palo lontano.

RIGORI - La partita è bella: Sereni fa pensare a Garella con due respinte di piede, puro istinto, su Ibra e Cesar. Ma è la moviola a far discutere per una spinta di Natali a Cruz (da rigore) e un contatto tra Comotto e Ibrahimovic al 39', sul quale Saccani non ha dubbi. Tra le proteste dei granata lo svedese fa 14 (centri tra campionato e Champions) e Mancini va al riposo in vantaggio accumulando un vantaggio cruciale.

L'INTER DILAGA - L'errore più grave che un avversario può commettere contro l'Inter è quello di mollare la presa. Il Toro si concede pochi minuti di pausa e, puntuali, arrivano due colpi: comincia l'opera Cruz, assistito da Chivu; rifinisce Jimenez, al quarto gol in tre settimane. Ibra-Cruz-Jimenez, cioè gli stessi "esecutori" del Fenerbahçe in Champions, e in generale i tre uomini che insieme a Cambiasso hanno traghettato l'Inter attraverso un momento cruciale, senza Figo, Materazzi e gli altri infortunati.

ANCHE CORDOBA - Mancini mette un po' di pepe su una giornata trionfale togliendo dal campo l'ottimo Jimenez, entrato nella ripresa, per inserire Solari. Ma la festa nerazzurra prosegue ugualmente con il 4-0 di Cordoba, giunto a un gol dal suo record in carriera (4, stagione 2005/06), che rende le proporzioni del crollo granata un filo esagerate. La traversa di Natali e l'occasione fallita da Michele avrebbero reso meno amaro il k.o. ma contro questa Inter è davvero difficile chiudere due tempi senza imbarcare acqua da tutte le parti.

www.gazzetta.it

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Fuga Inter, Mancini frena

Con 5 punti di vantaggio i nerazzurri provano l'allungo scudetto, ma il tecnico è prudente: "E' ancora presto, occhio a Roma e Juve". De Rossi: "E' frustrante, vincono sempre". Ranieri: "Siamo la Juve, abbiamo il dovere di provarci"

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MILANO, 9 dicembre 2007 - Di questi tempi un anno fa l'Inter aveva 7 punti di vantaggio sulla Roma e 8 sul Palermo. Ora le distanze sono ridotte (+5 sui giallorossi, +8 sulla Juve) ma il dibattito si è aperto ugualmente: è la fuga decisiva?

PRUDENZA- Roberto Mancini risponde con prudenza: "Di sicuro è meglio essere avanti di 5 punti che di 3. Però è ancora lunga, bisogna rimanere concentrati e fare attenzione". Il tecnico dell'Inter è evidentemente soddisfatto dal 4-0 al Torino ma avvisa: "La Roma è una grande squadra, la Juve ha il vantaggio di non fare le Coppe. E' una delle squadre che arriveranno in fondo". Una battuta sul dominio della sua squadra però, la concede: "Certo, se chi è davanti continua a vincere, dietro qualcuno può cominciare a chiedersi come si possa recuperare. È capitato anche a noi, ma la strada è ancora lunga".

"FRUSTRANTE" - La voce della Roma potrebbe essere condensata nella reazione di Daniele De Rossi alla domanda relativa all'ennesima vittoria dei nerazzurri: "È frustrante, l'Inter è una squadra di campioni che vince ininterrottamente dall'anno scorso. Speriamo ugualmente in un loro passo falso, il campionato è lungo". Spalletti prova a correggere il tiro, ma il succo del discorso non cambia: "Non penso che siamo frustrati. Daniele lo dice perché effettivamente l'Inter sta avendo un passo imponente - aggiunge l'allenatore giallorosso -. Posso dire che conoscendo bene i miei calciatori sono certo che cercheremo non solo di stare attaccati all'Inter, ma di arrivargli davanti".

LA JUVE - Claudio Ranieri, tecnico della Juventus terza in classifica, non ha la stessa pressione che grava su Spalletti ma continua a riconoscere la superiorità dell'Inter: "Posso solo fare i complimenti alla mia squadra - dice Ranieri ai microfoni di Sky -, ma anche all'Inter e alla Roma. L'ho detto fin dall'inizio che sono superiori, ma ho anche aggiunto che noi vogliamo lottare fino in fondo perché questo vuol dire essere la Juventus. La nostra - conclude il tecnico - è una squadra nuova, che segna tanto. Sono più forti ma proveremo ugualmente a lottare con Roma e Inter".

Gazzetta.it

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Napoli, basta un gol d'arte

Contro un Parma bene organizzato ma spuntato in attacco decide una rete-capolavoro confezionata da Bogliacino e Zalayeta. Per la squadra di Reja, per il resto, più acuti dei solisti che gioco collettivo. Inutile nei gialloblù l'innesto di Morfeo nella ripresa

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NAPOLI, 9 dicembre 2007 - La differenza la fa un'opera d'arte dopo poco più di un quarto d'ora di gioco. Tra il Napoli e il Parma il divario è tutto lì, nel divario di classe tra le due squadre, perché nell'organizzazione di gioco sono forse i gialloblù a prevalere: ma alla fine decidono i piedi.

RISCATTO - Sembra una partita tra bande di rapitori, visto che entrambe le squadre sono a caccia del riscattto. Il Napoli deve placare l'ira del presidente De Laurentiis dopo la disfatta di Bergamo. Il Parma non ha molto da farsi perdonare ma la sensazione è che la posizione del tecnico Di Carlo non sia saldissima. Ognuno mette in campo le sue armi: i partenopei aprono il portafoglio delle deliziose individualità di cui dispongono, al punto di permettersi di rinunciare ai piedi di Hamsik. Nessun problema, c'è Bogliacino: è lui a confezionare il cucchiaio da artista che taglia fuori la difesa avversaria, consentendo a Zalayeta di sofoderare una semirovesciata volante imparabile per Bucci. Poi però, a parte le sfuriate di Lavezzi e qualche elegante discesa in avanti di Cannavaro, non è che si veda un granché. Dal canto suo il Parma mostra di avere un collettivo e di poter contare sulle fasce sulla spinta di gente come Coly: ma davanti appare spuntato, o perlomeno privo di quella giocata, di quell'invenzione appunto alla Bogliacino in grado di produrre il gol.

LA RIPRESA - Si torna in campo con lo stesso copione. Napoli con i solisti a creare problemi a Bucci, Parma con l'orchestra che però costringe Iezzo solo ad alcune uscite. Ai gialloblù serve evidentemente la carta Morfeo, che Di Carlo gioca al quarto d'ora. Il Parma guadagna metri, ma sono gli uomini di Reja a produrre l'occasione più ghiotta della prima mezzora con i soliti Lavezzi e Bogliacino: decisivo il salvataggio di testa di un ottimo Falcone. Ma a Di Carlo non resta che continuare a pompare energie fresche in attacco: entrano Matteini e Paponi, ma portano solo tanta buona volontà. Così a portare a casa tre punti buoni ad appannare il ricordo di Bergamo, ma anche a ritornare in zona Uefa, è il Napoli.

Gazzetta.it

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Il Barça non molla il Real. Ronaldinho da applausi

Il brasiliano titolare nella squadra di Rijkaard che ritrova la vittoria superando 2-1 il Deportivo: segna su rigore e fa pace col Camp Nou regalando magie. Azulgrana a -4 dalla vetta. Cade il Villarreal, vince l'Atletico Madrid di Abbiati

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Ronaldinho esulta dopo il gol.

BARCELLONA, 9 dicembre 2007 - A Barcellona doveva essere il gran giorno del ritorno dei R.E.M., il tridente Ronaldinho-Eto’o-Messi; ma a parte i tre punti conquistati, a fatica, contro il Deportivo La Coruña, solo il brasiliano ha fornito una prestazione davvero rock. Una rete su rigore, qualche magia delle sue e tanti applausi, anche se poi il gol decisivo per il Barça l’ha realizzato Xavi. Bella boccata d’ossigeno per Rijkaard, questo 2-1, per restare nella scia del Real Madrid. Anche perché l’altra squadra della capitale, l’Atletico, con la vittoria 1-0 contro il Getafe, ha tutta l’intenzione di inserirsi nella lotta scudetto. Intanto il Barça ritorna a –4 dalla vetta.

A FREDDO – Il Camp Nou dopo 100 secondi è gelato proprio da un prodotto del vivaio del Barcellona. Cristian, alla prima azione imbastita dal Depor, prende la palla al limite dell’area e di destro fulmina Valdes. Non granché, l’intervento (mancato) del portiere. Per un po’ i blaugrana accusano il colpo, e Xisco avrebbe l’opportunità addirittura di raddoppiare, ma il suo colpo di testa su assist involontario di Puyol finisce alto. Arruffone e prevedibile, il Barça si affida ai calci piazzati. Su una punizione di Ronaldinho ci provano Eto’o, due volte, poi Messi e Puyol. Niente. Il primo tempo sembra indirizzato verso il vantaggio ospite. L’unico tra i catalani a crederci fino in fondo è Iniesta, che si guadagna un rigore. Sciocco il fallo di Cristian, e Ronaldinho dal dischetto non fa sconti. Pareggio onestamente immeritato per gli uomini di Rijkaard.

ENTRA BOJAN, CAMBIA LA PARTITA – Nella ripresa il Barcellona ripropone, dopo più di un mese d’assenza, Deco. Gli fa posto Zambrotta. Ci si attende un assalto alla baionetta dei padroni di casa, che invece latitano in zona gol. Con Messi bloccato bene e un Eto’o ancora lontano dalla migliore condizione, è Ronaldinho a deliziare il pubblico con un paio di duetti ad alta velocità insieme a Sylvinho. Il Depor contiene e si fa vedere in contropiede: gli spazi, in effetti, non mancano. La svolta, al 63’. Fuori Eto’o, applauditissimo comunque dal pubblico, dentro Bojan Krkic. È un altro Barça. Il baby-fenomeno rivitalizza la manovra, e non a caso nel giro di otto minuti arriva il gol del 2-1, firmato Xavi. Vittoria importante, dunque, per Rijkaard, con un Ronaldinho in più.

CADE IL VILLARREAL – Partita folle al Vicente Calderòn, dove l’Atletico Madrid batte 1-0 il Getafe grazie a un gol di Diego Forlan. Quattro espulsi, tra cui il portiere ospite Abbondanzieri, con l’ex milanista Contra a difendere i pali del Getafe nel finale. Ottimo Abbiati, di contro, tra i Colchoneros. Con questa vittoria i biancorossi scavalcano il Villarreal al terzo posto. Per i gialli, sempre privi di Giuseppe Rossi, inaspettato k.o. interno 0-1 contro il Betis, che ha appena esonerato Cuper.

Gazzetta.it

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  • Amministratori
scordato il titolo eheh cmq qst semplicemente "IMMENSO IBRA"

Che non ha fatto nulla... la gazzetta è sempre più penosa...

E' la seconda volta che soffrono in casa e nel momento di maggior sofferenza l'arbitro inventa un rigore a loro favore, non so perchè ma mi puzza...

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  • Amministratori

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15° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.00

Lazio - Catania 2-0

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.30

Palermo - Fiorentina 2-0

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 15.00

Empoli - Cagliari 4-1

Genoa - Siena 1-3

Inter - Torino 4-0

Juventus - Atalanta 1-0

Livorno - Roma 1-1

Udinese - Sampdoria 3-2

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 20.30

Napoli - Parma 1-0

Mercoledì 30 Gennaio 2008, ore 20.30

Reggina - Milan

Classifica

Inter 37

Roma 32

Juventus 29

Udinese 28

Fiorentina 24

Atalanta* 21

Napoli 21

Palermo 21

Sampdoria 20

Milan** 18

Catania 18

Lazio 17

Torino 15

Parma 15

Genoa 15

Livorno 14

Siena 13

Empoli 13

Reggina* 10

Cagliari 10

* = una partita in meno

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  • Amministratori

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16° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 13.45

Aston Villa - Portsmouth 1-3

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Chelsea - Sunderland 2-0

Everton - Fulham 3-0

Manchester United - Derby County 4-1

Newcastle United - Birmingham City 2-1

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.15

Reading - Liverpool 3-1

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.30

Middlesbrough - Arsenal 2-1

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 16.00

Bolton Wanderers - Wigan Athletic 4-1

Tottenham Hotspur - Manchester City 2-1

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Blackburn Rovers - West Ham United 0-1

Classifica

Arsenal 37

Manchester United 36

Chelsea 34

Liverpool* 30

Portsmouth 30

Manchester City 30

Everton 27

Aston Villa 27

Blackburn Rovers 26

West Ham United* 22

Newcastle United 22

Reading 17

Tottenham Hotspur 15

Bolton Wanderers 14

Birmingham City 14

Middlesbrough 14

Fulham 13

Sunderland 13

Wigan Athletic 9

Derby County 6

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  • Amministratori

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20° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 13.30

Plymouth Argyle - Bristol City 1-1

Preston North End - Blackpool 0-1

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 15.15

Leicester City - West Bromwich Albion 1-2

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Barnsley - Crystal Palace 0-0

Cardiff City - Colchester United 4-1

Charlton Athletic - Ipswich Town 3-1

Norwich City - Sheffield United 1-0

Scunthorpe United - Queens Park Rangers 2-2

Sheffield Wednesday - Coventry City Sospesa

Southampton - Hull City 4-0

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 18.20

Wolverhampton Wanderers - Burnley 2-3

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.15

Stoke City - Watford 0-0

Classifica

Watford 40

West Bromwich Albion 38

Charlton Athletic 37

Bristol City 35

Stoke City 34

Wolverhampton Wanderers 33

Burnley* 32

Plymouth Argyle 31

Barnsley 31

Southampton 30

Ipswich Town* 29

Coventry City* 28

Sheffield United 27

Hull City 27

Crystal Palace 25

Sheffield Wednesday* 24

Cardiff City* 23

Blackpool* 23

Scunthorpe United 23

Leicester City* 22

Norwich City 21

Colchester United 20

Preston North End 18

Queens Park Rangers* 17

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16° Giornata

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 20.30

Borussia Dortmund - Arminia Bielefeld 6-1

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 15.30

VfB Stuttgart - VfL Wolfsburg 3-1

Bayern München - MSV Duisburg 0-0

Hamburger SV - Energie Cottbus 0-0

VfL Bochum - Karlsruher SC 2-2

Hannover 96 - Werder Bremen 4-3

Eintracht Frankfurt - FC Schalke 04 2-2

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Bayer Leverkusen - Hansa Rostock 3-0

1. FC Nürnberg - Hertha BSC 2-1

Classifica

Bayern München 35

Werder Bremen 33

Hamburger SV 31

Bayer Leverkusen 30

Hannover 96 27

Karlsruher SC 27

FC Schalke 04 26

VfB Stuttgart 25

Borussia Dortmund 21

Eintracht Frankfurt 20

VfL Bochum 19

Hertha BSC 19

VfL Wolfsburg 17

1. FC Nürnberg 15

Arminia Bielefeld 15

Hansa Rostock 14

MSV Duisburg 13

Energie Cottbus 12

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  • Amministratori

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15° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Osasuna - Valencia 0-0

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 22.00

Athletic - R. Madrid 0-1

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 17.00

Almería - Valladolid 1-0

Levante - Recreativo 0-2

Racing - Mallorca 3-1

Sevilla - Murcia 3-1

Villarreal - Betis 0-1

Zaragoza - Espanyol 3-3

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 19.00

At. Madrid - Getafe 1-0

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 21.00

Barcelona - Deportivo 2-1

Classifica

R. Madrid 35

Barcelona 31

At. Madrid 30

Villarreal 28

Espanyol 27

Racing 26

Valencia 25

Mallorca 20

Sevilla 19

Zaragoza 19

Almería 19

Getafe 18

Recreativo 18

Osasuna 17

Athletic 17

Valladolid 16

Murcia 15

Betis 14

Deportivo 13

Levante 7

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17° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 17.10

Marseille - Monaco 2-0

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Caen - Lyon 1-0

Lens - Le Mans 1-3

Lorient - Sochaux 2-1

Nancy - Valenciennes 0-0

Saint Etienne - Metz 2-0

Strasbourg - Rennes 3-0

Toulouse - Lille 1-0

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 18.00

Nice - Bordeaux 1-1

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 20.55

Auxerre - Paris SG 0-1

Classifica

Lyon 37

Nancy 33

Bordeaux 29

Le Mans 29

Valenciennes 26

Saint Etienne 25

Nice 25

Caen 25

Rennes 24

Strasbourg 23

Lorient 23

Monaco 22

Marseille 21

Toulouse 21

Lens 20

Auxerre 20

Paris SG 19

Lille 18

Sochaux 13

Metz 7

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14° Giornata

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 20.30

PSV Eindhoven - Roda 2-4

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 19.30

Willem II - Ajax 2-3

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 20.00

Excelsior - NAC Breda 0-3

Heracles Almelo - De Graafschap 2-0

Vitesse - Twente 2-2

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 12.30

VVV-Venlo - Feyenoord 0-0

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 14.30

AZ Alkmaar - Utrecht 2-1

Heerenveen - Groningen 4-2

Sparta Rotterdam - NEC 1-0

Classifica

PSV Eindhoven 30

Ajax 28

Feyenoord 28

Heerenveen 23

Twente 23

Roda 22

NAC Breda 22

Utrecht 21

Groningen 21

AZ Alkmaar 18

De Graafschap 18

Vitesse 17

NEC 11

VVV-Venlo 10

Willem II 9

Excelsior 9

Heracles Almelo 7

Sparta Rotterdam 6

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16° Giornata

Sabato 8 Dicembre 2007, ore 16.00

Aberdeen - Kilmarnock 2-1

Celtic - St Mirren 1-1

Falkirk - Dundee United 3-0

Hearts - Motherwell 1-2

Inverness CT - Hibernian 2-0

Mercoledì 16 Gennaio 2008, ore 20.45

Gretna - Rangers

Classifica

Celtic* 33

Rangers** 31

Motherwell 29

Hibernian 26

Dundee United 26

Aberdeen 24

Hearts 20

Inverness CT 19

Falkirk* 18

Kilmarnock 16

St Mirren* 15

Gretna* 5

Stimo troppo gli scozzesi: vi ricordate le partite di Celtic e Rangers rinviate per Scozia - Italia: bene. Partita dei Rangers rinviata per permettere una migliore preparazione in vista di Lione - Rangers di Champions League.

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Ottavi di finale

Venerdì 7 Dicembre 2007, ore 11.45

I) Sepahan (Ira) - Waitakere United (Nzl)

(3', 4' Emad Mohammed, 47' Abdul Wahab Abu Al Hail, 54' Hadi Aghily (Waitakere, OG))

Quarti di finale

Domenica 9 Dicembre 2007, ore 6.45

A) Etoile du Sahel (Tun) - Pachuca (Mex) 1-0

(85' Moussa Narry)

Lunedì 10 Dicembre 2007, ore 11.30

B) Sepahan (Ira) - Urawa Reds Diamonds (Jpn) 1-3

(32' Yuichiro Nagai, 54' Washington, 70' Hadi Aghily (OG), 80' Mahmoud Karimi (Sep))

Semifinali

Mercoledì 12 Dicembre 2007, ore 11.30

1) Etoile du Sahel - Boca Juniors

Giovedì 13 Dicembre 2007, ore 11.30

2) Urawa Red Diamonds - AC Milan

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Giusto il rigore per l'Inter. Rizzoli, che errori a Livorno

Comotto commette fallo su Ibrahimovic (e ci stava anche l'espulsione). Proteste dell'Atalanta, ma l'arbitraggio di Orsato sembra buono. A Livorno Rizzoli non concede un rigore ai padroni di casa e vede un fallo inesistente di Juan prima della rete, non convalidata, di De Rossi

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Il gol di Daniele De Rossi a Livorno.

MILANO, 9 dicembre 2007 - Una giornata tutto sommato positiva per gli arbitri. In controtendenza Rizzoli che dopo le recenti buone prestazioni era stato designato per una gara importante (la Roma): direzione, però, non felice.

EMPOLI-CAGLIARI 4-1

Brighi, 34 anni, gara 32

L’unico dubbio è sul terzo gol dell’Empoli, ma Pozzi al momento dell’assist di Giovinco è tenuto in gioco da Ferri.

GENOA-SIENA 1-3

Dondarini, 39 anni, gara 77

Timide proteste del Genoa sul vantaggio del Siena: in realtà Frick non è in fuorigioco (è in linea con Bovo). Nella ripresa non è giudicata fallosa la trattenuta di Loria su Borriello. Buona la rete di Figueroa, tenuto in gioco da Portanova. Non certo da terzo tempo l’atteggiamento di Sculli che si lancia contro Galloppa, dopo un normale contrasto con Santos, e lo colpisce con una leggera manata. Dondarini forse non se ne accorge. Se il gesto sarà valutato violento (ed è sfuggito alla quaterna arbitrale) potrebbe esserci la richiesta della prova televisiva.

INTER-TORINO 4-0

Saccani, 41 anni, gara 87

Il Torino contesta l’arbitro per il rigore fischiato in favore dell’Inter al 37’, ma Comotto con l’anca affossa nettamente Ibrahimovic e poi sulla successiva entrata in scivolata forse tocca anche il pallone. Piuttosto, è molto discutibile la scelta di non espellere il difensore granata perché sembra esserci la chiara occasione da gol (lo svedese sta per calciare in porta da pochi metri). In precedenza, inoltre, l’arbitro non aveva fischiato il penalty per un netto fallo di Natali su Materazzi solo perché il pallone era già uscito sulla battuta del calcio d’angolo. Dubbia, invece, la trattenuta Di Loreto su Cruz. Involontario, infine, il tocco con un braccio di Cordoba su un rinvio di Materazzi al 15’ del primo tempo.

JUVENTUS-ATALANTA 1-0

Orsato, 32 anni, gara 9

Nel dopo gara il tecnico dell’Atalanta, Del Neri, ha contestato duramente l’operato dell’arbitro. Forse rivedendo con più calma gli episodi cambierà idea. In ogni caso il primo reclamo è della Juventus: dopo 5 minuti Iaquinta cade in area nerazzurra per una leggera spinta di Pellegrino, ma non ci sono gli estremi per concedere il rigore. A fine primo tempo è l’Atalanta a chiedere il penalty per un intervento di Legrottaglie su Floccari, ma il difensore anticipa l’attaccante in modo pulito e solo in secondo momento tocca l’avversario. Le protesta più vibranti degli ospiti sono in occasione del gol vittoria siglato da Nedved per un presunto fallo di Del Piero su Carrozzieri: in realtà il capitano dei bianconeri contende al difensore lo spazio per un eventuale stacco di testa che poi Carrozzieri effettua senza subire nessuna irregolarità. E’ anche ininfluente la posizione di fuorigioco di Trezeguet che non copre la visuale al portiere Coppola.

LIVORNO-ROMA 1-1

Rizzoli, 36 anni, gara 64

E’ la partita con gli errori arbitrali più evidenti. Qualche dubbio già sul primo gol della Roma perché De Rossi sullo stacco aereo ha entrambe le braccia poggiare su Balleri: Rizzoli è a due passi e non giudica determinante la spinta e in realtà dalle immagini non sembra che il difensore (impegnato a tenere i pantaloncini del giallorosso) subisca un danno rilevante. Dopo 34 minuti c’è un intervento dello stesso Balleri su Ferrari: il giocatore del Livorno in ritardo va in scivolata a toccare la caviglia dell’avversario, un intervento molto dubbio che poteva essere punito con il rigore per la Roma. Ancora più netto il fallo commesso da Juan al 13’ della ripresa: il brasiliano colpisce in pieno Tristan (prima sulla coscia e poi sulla caviglia) che poi mentre cade calcia in malo modo. L’arbitro, sbagliando, non concede il rigore. Nel finale tocca alla Roma protestare: al 32’ fermata un’azione d’attacco dei giallorossi per una presunta spinta di Juan, poi a gioco fermo arriva il gol di De Rossi. Le immagini non confortano la scelta di Rizzoli perché sul difensore della Roma c’è un blocco di due avversari che lo trattengono: nel momento del cross di Pizarro il giocatore giallorosso cerca soltanto di liberarsi dalla stretta e a quel punto Tristan finisce a terra, ma non subisce nessun fallo. In ogni caso non si può parlare di gol annullato perché quando De Rossi realizza il gioco è già fermo.

NAPOLI-PARMA

Rocchi, 34 anni, gara 40

Partita tranquilla e controllata senza tanti problemi dall’arbitro. Giusta l’ammonizione per Lavezzi che prende a calci la bandierina.

UDINESE-SAMPDORIA 3-2

Damato, 35 anni, gara 10

Di Natale è in posizione regolare sull’1-0 (tenuto in gioco da Sala). Nessun dubbio sul rigore assegnato alla Samp (sgambetto di Zapotocny su Cassano) mentre al 41’ Damato non giudica determinate la trattenuta di< Pieri su Asamoah in piena area. Sempre nel primo tempo Cassano protesta per la mancata concessione di un angolo e vorrebbe la «confessione» di Handanovic: il portiere in effetti tocca il pallone, ma questo non giustifica il comportamento del fantasista barese che si becca un giallo. Non c’è fuorigioco sul 2-2: Quagliarella è in linea con Sala.

GLI ANTICIPI

PALERMO-FIORENTINA 2-0

Morganti, 41 anni, gara 65

L’arbitro di Ascoli si conferma in ottima forma: dirige con autorità una gara difficile e convince anche il metro di giudizio che evita continue interruzioni del gioco. In questa ottica va inquadrato il giallo mostrato a Donadel nel primo tempo per una brutta entrata su Capuano: ci poteva stare anche il rosso diretto. Nella ripresa la Fiorentina reclama il rigore per un contatto tra Zaccardo e Pazzini, ma la trattenuta non è da punire.

LAZIO-CATANIA 2-0

Mazzoleni, 33 anni, gara 19

Nel finale Spinesi si fa cacciare per aver insultato Mazzoleni. Sul 2-0 della Lazio da valutare se il fuorigioco di Mauri passa da passivo (sul tiro di Pandev) ad attivo per un possibile ostacolo al recupero disperato di Vargas.

Gazzetta.it

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