Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

cycling manager sport news


Steve

Messaggi raccomandati

Tris Guinea!

2471007908823172381za.jpg

Eurosport - Luca Stacul

La Guinea, trascinata da Yattara e Feindouno, stende i campioni in carica della Tunisia e conquista il primo posto nel Gruppo C. Lo Zambia, battendo 1-0 il Sudafrica, è terzo. Nessun punto e nessun gol per i deludenti Bafana Bafana.

C"era poco da decidere nel Gruppo C dove, dopo 2 partite, Tunisia e Guinea erano già qualificate avendo vinto entrambi i match precedenti ai danni di Zambia e Sudafrica. In palio, quindi, c"era il primo posto del girone che è andato ai guineani, capaci di battere con un sonoro 3-0 i campioni in carica.

Ritmo blando nella partita tra le due regine del girone, con le prime emozioni che arrivano al quarto d'ora: prima Letaief prova con un colpo di testa bloccato da Diarso, poi, sul ribaltamento di fronte, vantaggio della Guinea con Ousmane Bangoura che mette dentro di destro sfruttando la bella incursione da destra di Yattara.

Il primo tempo si chiude con un'altra occasione per la Guinea, con Ismael Bangoura che calcia a lato di pochi centimetri solo davanti al portiere. Nella ripresa la musica non cambia: possesso di palla sterile della Tunisia e azioni ficcanti della Guinea che sembra davvero divertirsi sul campo.

Il raddoppio arriva quindi al 69' con il neoentrato Feindouno che si lancia in contropiede sull'assist di Ousmane Bangoura e scaraventa in rete di destro. La Tunisia tira quindi i remi in barca (espulso anche Merlassi) e al 90' è ancora la Guinea a colpire: Feindouno fa ciò che vuole nell'area avversaria e offre la palla del tris a Kaba Diawara con un cross morbido, colpo di testa vincente e 3-0.

La Tunisia di Lemerre, quindi, subisce una netta e forse inattesa sconfitta, mentre questo risultato lancia la Guinea di Neveu che si candida come possibile grande sorpresa di questa Coppa d'Africa. I reali verdetti, però, usciranno dai quarti di finale.

Chi invece la fase eliminatoria non l'ha superata sono Zambia e Sudafrica. Nello scontro tra le sconfitte del Girone C esce vincitore lo Zambia che si impone per 1-0 grazie al gol di Cristopher Katongo e condanna i Bafana Bafana a rimanere a quota 0 punti e 0 gol segnati, una grande delusione.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 117
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

La situazione generale:

Gruppo A:

28/01/2006 Egitto 3-1 Costa D Avorio

28/01/2006 Libia 0-0 Marocco

La classifica:

1 Egitto 7 pt.

2 Costa D Avorio 6

3 Marocco 2

4 Libia 1

Gruppo B:

29/01/2006 Angola 3-2 Togo

29/01/2006 Camerun 2-0 Congo DR

Classifica:

1 Camerun 9 pt.

2 Congo DR 4

3 Angola 4

4 Togo 0

Gruppo C:

30/01/2006 Tunisia 0-3 Guinea

30/01/2006 Zambia 1-0 Sud Africa

Classifica:

1 Guinea 9 pt.

2 Tunisia 6

3 Zambia 3

4 Sud Africa 0

Gruppo D:

31/01/2006 Nigeria 2-1 Senegal

31/01/2006 Ghana 1-2 Zimbabwe

Classifica:

1 Nigeria 9 pt.

2 Senegal 3

3 Ghana 3

4 Zimbabwe 3

Si classificano le prime 2 di ogni gruppo.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 1 febbraio 2006 - I Nets rallentano i Pistons, i Lakers umiliano i Knicks al Madison Square Garden e Phoenix regola Philadelphia.

Philadelphia-Phoenix 99-123

Privi dell'infortunato Allen Iverson, i 76ers non possono nulla contro la truppa di Mike D'Antoni. Phoenix domina dal primo all'ultimo minuto e mette in mostra un sontuoso Boris Diaw che firma la prima tripla doppia della sua carriera.

Philadelphia: Salmons 19 (7/16, 0/1), Iguodala 16, Webber 15. Rimbalzi: Dalembert 12, Salmons 10. Assist: Iguodala 6.

Phoenix: Bell 21 (2/3, 5/:roll:, Nash 17, Barbosa 16, House e Marion 15. Rimbalzi: Marion 12, Diaw 11. Assist: Diaw 13.

Washington-Indiana 84-79

L'esordio di Peja Stojakovic non cambia le sorti dei Pacers che a Washington incassano la loro sesta sconfitta consecutiva. Il serbo mostra solamente sprazzi del suo talento e l'attacco di Indiana fa troppa fatica, i Wizards così ne approfittano per portare a casa il successo.

Washington: Arenas 20 (7/10, 1/5), Jamison 19. Rimbalzi: Jamison 18. Assist: Arenas e Jamison 5.

Indiana: Stojakovic 17 (3/4, 1/6), Jones 16. Rimbalzi: Pollard 12. Assist: Jackson 5.

New Jersey-Detroit 91-84

I Nets centrano l'impresa rallentando la corsa dei Pistons. Dopo 11 successi consecutivi Detroit si concede un passaggio a vuoto, tira con il 37% dal campo e non riesce a limitare un eccellente Jason Kidd che non solo mette a referto 23 punti e 12 rimbalzi ma firma una tripla decisiva nelle battute finali del match.

New Jersey: Kidd 23 (3/5, 5/:lol:, Jefferson e Krstic 19, Carter 17. Rimbalzi: Kidd 12. Assist: Kidd 7.

Detroit: Billups 30 (3/8, 6/6), Hamilton 19. Rimbalzi: B. Wallace 8. Assist: Hamilton e Billups 6.

New York-L.A. Lakers 97-130

Non c'è limite al peggio per i Knicks. I Lakers, infatti, conquistano contro la squadra newyorchese il più comodo dei successi. Kobe Bryant ancora una volta fa la differenza e chiude così il mese di gennaio con la stratosferica media di 43.4 punti a partita.

New York: Woods 15 (5/11, 1/2). Rimbalzi: Woods 9. Assist: Crawford 7.

L.A. Lakers: Bryant 40 (4/11, 3/;), Bynum 16, Parker 15. Rimbalzi: Odom 13. Assist: Parker 5.

Dallas-Chicago 98-94

I Mavericks vanno avanti di 30 punti nel terzo quarto poi si rilassano e permettono ai Bulls di rientrare in partita. Chicago arriva al -5 a 5'20'' dalla sirena ma i canestri di Josh Howard e Dirk Nowitzki rimettono le cose a posto e Dallas conquista così il suo nono successo consecutivo.

Dallas: Howard 22 (5/12, 2/2), Nowitzki 21. Rimbalzi: Howard 9. Assist: Terry 5.

Chicago: Hinrich 28 (8/19, 2/5). Rimbalzi: Chandler 16. Assist: Hinrich 7.

Sacramento-Denver 98-91

Ron Artest debutta nel migliore dei modi davanti al pubblico dell'Arco Arena, la nuova casa del bad boy della Nba. Il giocatore dei Kings segna 19 punti, difende alla grande e giuda Sacramento al successo contro i Nuggets.

Sacramento: Martin 25 (4/5, 3/4), Artest 19, Bibby e Thomas 15. Rimbalzi: Wells 14, Thomas 12. Assist: Bibby 4.

Denver: Anthony 24 (9/15, 1/2), Martin 21. Rimbalzi: Camby 13, Martin 11. Assist: Boykins 6.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 2 febbraio 2006 - Dallas conquista a Memphis il suo 10° successo consecutivo, Cleveland piega New Jersey e Phoenix passa anche a Boston.

Cleveland-New Jersey 91-85

LeBron James realizza 22 dei suoi 26 punti nel secondo tempo, mette a referto una tripla doppia e guida i caldissimi Cavaliers al loro settimo successo consecutivo. I Nets non riescono a ripetere a Cleveland la bella performance offerta contro i Pistons e fanno troppa fatica in attacco.

Cleveland: James 26 (8/19, 0/2), Gooden 18. Rimbalzi: James 11. Assist: James 10.

New Jersey: Carter 29 (8/14, 1/5), Jefferson 19. Rimbalzi: Collins 7. Assist: Jefferson 6.

Indiana-Los Angeles Lakers 105-79

Peja Stojakovic si presenta ai tifosi di Indianapolis con una prova di grande sostanza. Nel suo debutto casalingo con la nuova maglia l’ex Kings fa la differenza contro Kobe Bryant e compagni, guidando i Pacers, reduci da sei sconfitte consecutive, al successo.

Indiana: Stojakovic 26 (4/8, 5/11), Jones 16, Foster 15. Rimbalzi: Foster e Stojakovic 13, Granger 12. Assist: Johnson 7.

Los Angeles: Bryant 26 (6/16, 2/:lol:. Rimbalzi: Odom 7. Assist: Walton 3.

Orlando-Los Angeles Clippers 94-106

Brian Hill le prova tutte per frenare uno straordinario Elton Brand, il vincitore del premio di giocatore della settimana nella Western Conference, ma il lungo dei Clippers trova sempre una risposta alle diverse soluzioni difensive dei Magic e trascina i Clippers alla vittoria sul parquet di Orlando.

Orlando: Francis 21 (5/11, 0/2), Howard e Turkoglu 15. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Turkoglu 6.

Los Angeles: Brand 35 (12/22), Cassell 26, Mobley 16. Rimbalzi: Brand 9. Assist: Cassell 5.

Toronto-Washington 117-112

I Raptors, avanti di 18 punti nell’ultimo quarto, subiscono il furioso ritorno dei Wizards che, grazie alle prodezze di Gilbert Arenas, arrivano al –1 a 1’25’’ dalla sirena. Due triple di Mike James negli ultimi 60’’ del match però salvano Toronto.

Toronto: Bosh 33 (14/19), James 19, Villanueva 18. Rimbalzi: Bosh 13. Assist: James, Bosh, Rose e Calderon 4.

Washington: Arenas 35 (6/11, 5/10), Jamison 22, Butler 18. Rimbalzi: Jamison e Thomas 7. Assist: Daniels e Butler 6.

Boston-Phoenix 94-102

Boston, sotto di 21 punti all’intervallo, prova a rientrare in partita nel secondo tempo aggrappandosi a Paul Pierce. I Suns vacillano ma non perdono la testa e, dopo un passaggio a vuoto nel terzo quarto, nell’ultimo periodo tornano a segnare con continuità affossando così tutte le speranza dei Celtics.

Boston: Pierce 40 (10/19, 4/:shock:, Jefferson 17. Rimbalzi: Szczerbiak e Perkins 10. Assist: Szczerbiak 6.

Phoenix: Marion 21 (8/15, 1/2), Bell 18. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Nash 8.

Detroit-Minnesota 90-74

I Pistons, dopo la battuta d’arresta subita contro i Nets in New Jersey, tornano in carreggiata e si sbarazzano senza grossi problemi dei Timberwolves. Detroit mette le cose i chiaro con un parziale di 20-2 nel secondo quarto.

Detroit: Hamilton 21 (9/22, 1/2), Prince 20. Rimbalzi: B. Wallace 17. Assist: Billups 7.

Minnesota: Hassell e Garnett 14. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Garnett 5.

Charlotte-Atlanta 92-102

La luce alla fine del tunnel sembra davvero lontana per i Bobcats che contro i certo non irresistibili Hawks subiscono la loro 13ª sconfitta consecutiva. Atlanta si affida a Joe Johnson il quale risponde mettendo a referto la prima tripla doppia della sua carriera.

Charlotte: Felton 20 (6/12, 2/4), Knight 19. Rimbalzi: Jones, Ely e Felton 7. Assist: Knight 10.

Atlanta: Harrington 19 (8/13, 0/1), Pachulia 18, Johnson 15. Rimbalzi: Smith e Johnson 10. Assist: Johnson 11.

New Orleans/Oklahoma City-Chicago 100-95

Chris Paul dimostra anche contro i Bulls di essere il grande favorito per il premio di rookie dell’anno nella Nba. La matricola degli Hornets, infatti, punisce Chicago realizzando 11 dei suoi 25 punti negli ultimi cinque minuti della gara.

New Orleans/Oklahoma City: Paul 25 (8/11), Snyder 15. Rimbalzi: Brown e West 6. Assist: Paul 13.

Chicago: Hinrich 20 (2/5, 4/7), Deng e Songaila 18, Gordon 16. Rimbalzi: Chandler 13. Assist: Hinrich 6.

Memphis-Dallas 80-81

Occasione sprecata per i Grizzlies che mettono i Mavericks alle corde ma non riescono a piazzare il colpo del k.o. Un vantaggio di 10 punti nell’ultimo quarto non basta alla squadra di casa. Memphis,infatti, subisce il ritorno di Dallas che porta a casa il successo grazie ai liberi di Dirk Nowitzki a sette secondi dalla sirena. I Mavs conquistano così la loro 10ª vittoria consecutiva.

Memphis: Gasol 26 (9/22), Atkins 18. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Atkins 4.

Dallas: Howard 19 (6/9, 0/1), Nowitzki 18, Terry 15. Rimbalzi: Nowitzki 12. Assist: Terry e Howard 3.

Houston-Milwaukee 86-84

Senza l’infortunato Michael Redd, Milwaukee prova a mettere in difficoltà i Rockets ma alla fine deve alzare bandiera bianca. Le buone notizie per Houston arrivano anche dai progressi di Yao Ming, alla sua seconda gara dopo aver saltato per infortunio 21 partite.

Houston: McGrady 22 (5/15, 1/4), Yao Ming 21. Rimbalzi: Yao Ming 13. Assist: Alston 5.

Milwaukee: Simmons 26 (5/10, 5/9), Welsch 17. Rimbalzi: Magloire 15. Assist: Ford 7.

Utah-Denver 103-90

I Jazz dominano al rimbalzo (40-23 a favore della squadra di casa), tirano con il 55% dal campo e difendono con grande aggressività contro i Nuggets. Denver non riesce a limitare la coppia Kirilenko-Okur e incassa così la quarta sconfitta consecutiva.

Utah: Okur 28 (7/11, 2/4), Kirilenko 21, McLeod 18. Rimbalzi: Okur 11. Assist: Palacio 7.

Denver: Anthony 20 (8/21, 0/1), Martin 18, Miller 15. Rimbalzi: Martin 6. Assist: Miller 9.

Portland-San Antonio 82-86

Nona vittoria nelle ultime 10 gare per i campioni in carica che sbancano Portland grazie ai canestri di Manu Ginobili e Tony Parker alla produzione sotto canestro di Tim Duncan.

Portland: Randolph 25 (8/25, 1/1). Rimbalzi: Randolph e Przybilla 9. Assist: Blake e Telfair 3.

San Antonio: Ginobili 22 (4/9, 1/1), Parker 20. Rimbalzi: Duncan 17, Mohammed 15. Assist: Ginobili 4.

Seattle-Golden State 111-107

Uno sciagurato terzo periodo condanna i Warriors contro i Sonics. Golden State nella frazione tira con un disastroso 2/21 dal campo e mette a referto solamente nove punti contro i 29 di Seattle. Ottima la prova della coppia Ray Allen-Rashard Lewis.

Seattle: Allen 32 (8/10, 4/:lol:, Lewis 26, Ridnour 17. Rimbalzi: Radmanovic 11. Assist: Ridnour 6.

Golden State: Davis 35 (7/12, 4/14), Murphy 18, Biedrins e Fisher 16, Pietrus 15. Rimbalzi: Murphy 16. Assist: Davis 9.

Link al commento
Condividi su altri siti

sei troppo grande yeah come karpets hai aggiunto pure le statistiche ti nomino capo redattore della testata virtuale giornalistica di sto topic mitico continua io cerco di inserire altre notizie.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 3 febbraio 2006 - La Nba annuncia i titolari, votati direttamente dai tifosi, per l'All Star Game di Houston. Nel quintetto della Western Conference ci saranno Steve Nash, Kobe Bryant, Tracy McGrady, Tim Duncan e Yao Ming; la Eastern, invece, verrà rappresentata da Allen Iverson, Dwyane Wade, LeBron James, Jermaine O'Neal e Shaquille O'Neal. Il giocatore dei Pacers però è infortunato e quasi sicuramente verrà sostituito da Rasheed Wallace. Cleveland, intanto cade a Miami mentre San Antonio batte i Warriors.

Miami-Cleveland 101-73

Dopo sette vittorie consecutive i Cavaliers inciampano a Miami. Gli Heat disputano una delle loro migliori performance della stagione e dimostrano di essere sulla strada giusta per ottenere risultati importanti in questo campionato. La squadra della Florida mette le cose in chiaro con un parziale di 22-0 nel primo tempo, poi chiude i conti nell'ultimo quarto con un altro break importante (19-1). Cleveland paga dazio a un calendario davvero estenuante (quattro partite in cinque giorni) e si limita a creare problemi alla difesa di Miami con il solo LeBron James, l'unico giocatore ad arrivare in doppia cifra. Non delude, invece, la coppia Dwyane Wade-Shaquille O'Neal, che sarà protagonista, insieme al fenomeno dei Cavaliers, anche dell'All Star di Houston. "Abbiamo giocato davvero bene contro una squadra in un ottimo momento di forma - commenta Wade - dobbiamo riuscire a giocare sempre con questa intensità".

Miami: Wade 24 (11/20), O'Neal 21. Rimbalzi: Posey 10. Assist: Williams 8.

Cleveland: James 29 (10/24, 2/5). Rimbalzi: Gooden e Ilgauskas 8. Assist: James 7.

Golden State-San Antonio 86-89

Sesta sconfitta consecutiva per i Warriors, che non fanno brutta figura contro i campioni in carica ma alla fine devono alzare bandiera bianca. Tim Duncan, limitato dalla difesa di un ottimo Troy Murphy, soffre in attacco per gran parte del match ma si riscatta nelle battute finali segnando gli ultimi cinque punti degli Spurs. Il giocatore nato nelle Isole Vergini porta San Antonio a +3 a 10'' dalla sirena realizzando due liberi poi Golden State fallisce con Mickael Pietrus proprio allo scadere la tripla che avrebbe trascinato la gara al supplementare.

Golden State: Murphy 22 (7/10, 0/1), Davis 17. Rimbalzi: Biedrins 9. Assist: Davis 8.

San Antonio: Parker 23 (8/13, 0/1), Ginobili 18, Duncan 16. Rimbalzi: Duncan 11, Nesterovic 10. Assist: Parker 6.

Link al commento
Condividi su altri siti

Coppa d'Africa: QUARTI DI FINALE.

Senegal, vittoria in rimonta: Senegal-Guinea (3-2)

2483518003504582386ts.jpg

Eurosport - Niccolò Ceccarini

Il Senegal è la prima semifinalista della Coppa d'Africa. Battuta 3-2 la Guinea che era passata in vantaggio al 24' con Diawara. Decisiva l'entrata in campo di Niang a 30' dalla fine.

La gioia del Senegal, la fine del sogno della Guinea. Gli uomini di Sarr si qualificano così per la semifinale al termine di una gara bellissima e piena di emozioni. Il 3-2 però non rende giustizia ad una Guinea, che ha confermato di essere la vera rivelazione di questa 25 edizione della Coppa d’Africa.

Il Senegal è in affanno fin dai primi minuti, ma per il gol della Guinea bisogna attendere il 23’. La rete è un errore del portiere Sylva, che regala a Kaba Diawara la più facile delle occasioni e così la Guinea si porta in vantaggio.

La risposta del Senegal arriva al 40' con un diagonale di Diomansy Kamara a lato di poco.

Nella ripresa la squadra di Patrick Neveu si fa subito vedere con un colpo di testa di Baldè, che finisce fuori di poco. A

l 16’ però il Senegal pareggia. Cross di Diomansy Kamara colpo di testa di Bouba Diop e 1-1. Il match è equilibrato ma la Guinea rischia grosso all’80’ su un calcio di punizione di Faye, che finisce sul palo con Diarso ormai battuto.

Due minuti e il Senegal riesce a ribaltare la situazione grazie ad un grandissimo gol di Niang su assist di Henri Camara. Con la Guinea ormai sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio, arriva inevitabile anche il gol del 3-1 firmato da Henri Camara.

Ma gli uomini di Neveu non mollano e in pieno recupero accorciano le distanze grazie ad una splendida punizione di Feindouno che però serve solo a rendere meno amara la sconfitta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Egitto avanti...

2465357869393172385bu.jpg

Eurosport - Andrea Tabacco

Finisce 4-1 per i padroni di casa dell'Egitto il secondo quarto di Coppa d'Africa fra gli uomini di Shehata e i congolesi di Leroy. Le reti portano le firme di A. Hassan, su rigore, due volte Motaeb e H. Hassan.

Con una prova maiuscola i padroni di casa dell'Egitto superano il fin qui sorprendente Congo e accedono così ai quarti di finale di Coppa d'Africa.

In un Military Stadium di Cairo completante di marca egiziana la partita sembra andare per il verso sbagliato per l'Egitto. Lua Lua spaventa tutti con una penetrazione da centometrista sull'out di sinistra e lascia partire una bella conclusione a giro che passa vicinissima all'incrocio dei pali.

Il Congo però è poca cosa di fronte all'Egitto e con il passare dei minuti la formazione di Shehata prende il comando del gioco costringendo l'undici avversario sulla difensiva. Lo stato di grazia del portiere congolese Kalemba influisce sull'equilibrio della prima mezz'ora. Equilibrio che viene spezzato al 33' con da un rigore di A. Hassan.

La supremazia dell'Egitto si concretizza con il raddoppio di H. Hassan salvo essere messa in discussione sul finire del primo parziale a causa dell'autogol di Said che potrebbe riaprire i giochi.

Nel secondo tempo invece è ancora l'Egitto a fare la partita incrementando il vantaggio la doppietta di Motaeb al 58' e a un minuto dalla scadere.

Senza Mido, a riposo precauzionale dopo l'infortunio, la formazione di Shehata raggiunge ugualmente le semifinali dove incontrerà il Senegal.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 4 febbraio 2006 - Detroit passa a Philadelphia, i Bobcats fanno lo sgambetto ai Lakers e Toronto supera New York.

Atlanta-Orlando 96-94

Continuano i progressi per gli Hawks che conquistano contro i Magic il terzo successo consecutivo (la loro striscia vincente più lunga dall’aprile del 2004). A decidere il match ci pensa Joe Johnson il quale realizza proprio allo scadere il canestro che regala il successo alla squadra della Georgia.

Atlanta: Johnson 23 (6/9, 2/4), Harrington 18, Smith 15. Rimbalzi: Harrington 11, Smith 10. Assist: Johnson 11.

Orlando: Francis 30 (9/17, 2/2), Howard 24, Turkoglu 15. Rimbalzi: Howard 16, Battie 13. Assist: Francis 8.

Toronto-New York 104-90

Raptors e Knicks prima del match mettono in piedi uno scambio che porta Jalen Rose e una futura prima scelta a New York in cambio di Antonio Davis. Rose ha vissuto una stagione poco memorabile alle dipendenze di Larry Brown con i Pacers (il giocatore ha sempre detto di non gradire molto i metodi di coach Brown) e ora dovrà vestire i panni del salvatore della patria per una squadra davvero deludente. I Knicks, senza il loro nuovo acquisto, fanno brutta figura anche a Toronto e incassano la decima sconfitta nelle ultime 11 gare.

Toronto: Bosh 29 (7/18), Peterson 21, Villanueva 18, James 15. Rimbalzi: Villanueva 9. Assist: James 10.

New York: Curry 17 (5/:). Rimbalzi: Woods 7. Assist: Crawford 6.

Boston-Los Angeles Clippers 81-98

Uno straordinario finale di gara regala ai Clippers una vittoria meno agevole di quello che direbbe il risultato. La squadra di Los Angeles, infatti, schiaccia il piede sull’acceleratore proprio nelle battute finali del match e chiude la gara con un parziale di 19-3.

Boston: Szczerbiak e Pierce 18. Rimbalzi: Perkins 11. Assist: Szczerbiak 10.

Los Angeles: Brand 30 (12/19), Cassell 23, Mobley 18. Rimbalzi: Kaman 12, Brand 11. Assist: Cassell 8.

Charlotte-Los Angeles Lakers 112-102

Imbarazzante scivolone dei Lakers a Charlotte contro una squadra reduce da 13 sconfitte consecutive. Jumaine Jones punisce la sua ex squadra firmando 31 punti (suo massimo in carriera), Kobe Bryant, invece, non realizza nemmeno un canestro dal campo nell’ultimo quarto.

Charlotte: Jones 31 (8/12, 5/:), Brezec 22, Felton 16, Knight 15. Rimbalzi: Jones 9. Assist: Knight 10.

Los Angeles: Bryant 35 (10/11, 2/7), Parker 19, Mihm 15. Rimbalzi: Mihm 9. Assist: Walton e Bryant 5.

Philadelphia-Detroit 80-87

Pur privi del loro leader Allen Iverson i 76ers riescono a dare parecchio filo da torcere ai lanciatissimi Pistons. Philadelphia lotta fino alla fine ma concede troppi rimbalzi offensivi e non riesce a limitare un ottimo Rip Hamilton.

Philadelphia: Webber 17 (8/21). Rimbalzi: Dalembert 11. Assist: Salmons e Webber 5.

Detroit: Hamilton 30 (13/22, 0/4), R. Wallace 20, Prince 16. Rimbalzi: B. Wallace 9. Assist: Billups 14.

Houston-Seattle 100-70

I Sonics rimangono in partita solamente un quarto poi escono dal match e lasciano il palcoscenico a Tracy McGrady, ottima la sua prova, e compagni. Houston adesso può vantare un rispettabile record di 11-6 con T-Mac e Yao Ming sul parquet.

Houston: McGrady 36 (10/19, 4/7), Yao Ming 24. Rimbalzi: Yao Ming 14. Assist: Alston 11.

Seattle: Allen 23 (8/13, 2/9), Lewis 21. Rimbalzi: Collison e Swift 7. Assist: Allen, Ridnour e Lewis 3.

Utah-Sacramento 89-79

Un disastroso quarto periodo condanna i Kings che, oltre a subire una sconfitta contro i Jazz, devono registrare l’infortunio a un’anca di Ron Artest. Sacramento non mette a referto nemmeno un canestro dal campo (0/20 al tiro) nell’ultimo quarto e così va ko a Salt Lake City.

Utah: Kirilenko 24 (4/5, 0/2), Palacio 19, Okur 15. Rimbalzi: Kirilenko 11, Ostertag 10. Assist: Palacio 4.

Sacramento: Artest 20 (5/12, 2/5), Bibby 15. Rimbalzi: Wells 10. Assist: Bibby 5.

Portland-Minnesota 89-85

Partita poco memorabile tra Blazers e Timberwolves. Alla fine sorride Portland che conquista così il suo settimo successo nelle ultime 11 gare. Ottima la produzione della panchina dei Blazers.

Portland: Jack e Randolph 19. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Blake 4.

Minnesota: Garnett 27 (12/13), Davis 17, Banks 15. Rimbalzi: Garnett 15. Assist: Banks e Hassell 5.

Link al commento
Condividi su altri siti

Nel segno di Drogba!

2454187792363172388nl.jpg

Eurosport - Fabio Casati

La Costa d’Avorio si qualifica in semifinale di Coppa d’Africa dopo l’interminabile sfida col Camerun conclusasi 13-12 dopo i calci di rigore. Al termine dei tempi supplementari il punteggio era di 1-1, col le reti di Bakary Koné e di Ze Meyong. Dal dischetto è decisivo l'errore di Eto'o.

Una maratona senza precedenti, da record. Per designare la quarta e ultima semifinalista di Coppa d'Africa ci sono voluti 180 minuti di gioco e una serie interminabile di 24 rigori, la più lunga della storia in un confronto tra due nazionali, più lunga di quella tra Italia e Cecoslovacchia del 1980, risoltasi 'solo' al 18° penalty con l'errore di Fulvio Collovati. L'errore fatale stavolta è stato quello di Samuel Eto'o, che ha dato il via libera a Didier Drogba per portare col suo centro la Costa d'Avorio tra le migliori quattro d'Africa. Un epliogo che è un po' la dimostrazione della rivalità tra l'uomo simbolo del Camerun e quello della Costa d'Avorio, che finora ha avuto sempre la meglio sul collega e rivale, sia a livello di nazionale che a livello di club.

Eto'o potrà tentare di consumare la personale vendetta tra poche settimane, quando il suo Barcellona affronterà il Chelsea di Drogba negli ottavi di Champions League. Intanto deve ingoiare amaro per un'eliminazione bruciante, decretata da un suo errore. Mai Eto'o, che aveva inaugurato la lotteria dei rigori, avrebbe immaginato di ritrovarsi nuovamente sul dischetto una ventina di rigori più tardi. Tutti impeccabili, portieri compresi, gli undici ivoriani e gli undici camerunensi (anche se in verità Tizié era riuscito a neutralizzare una prima esecuzione di Alioum poi fatta ripetere dall'arbitro perchè il portiere si era mosso anticipatamente), prima dell'errore dell'attaccante del Barcellona. Un rigore fallito era costato ai Leoni Indomabili la qualificazione ai Mondiali, in maniera simile è svanita anche la Coppa d'Africa, l'ultima ancora di salvezza che era rimasta per edulcorare la forte amarezza di non poter andare in Germania. Tutto a vantaggio della Costa d'Avorio, che centra un altro traguardo importante e può ormai sentirsi a tutti gli effetti una delle nazionali di prim'ordine nel continente africano.

Il match, per quanto sia stato equilibrato, non è stato entusiasmante nei primi 90 minuti, terminati sullo 0-0. Il primo tempo vede un'occasione per parte, capitata proprio ai due grandi protagonisti. Al 25' Drogba non riesce ad approfittare di un'indecisione di Bikey, poi bravo a rinvenire e a chiudere sul tentativo di conclusione su cui Hamidou ben poco avrebbe potuto. Al 39' Eto'o, imprendibile in velocità, elude l'intervento di Kolo Touré ma spreca tutto calciando addosso e Tizié in uscita disperata. Due lampi isolati in un primo tempo più tattico che altro. Le due formazioni continuano a studiarsi anche nella ripresa e, nonostante i ritmi siano appena un po' più elevati, le emozioni non arrivano, se si eccettua forse un intervento di Tizié all'89' per deviare in angolo un sinistro potente di Atouba.

Si va dunque ai supplementari, che iniziano subito in maniera scoppiettante. A ravvivare il match ci pensano due uomini partiti dalla panchina. Dopo un minuto Bakary Koné ribadisce in rete una staffilata di Faé, portando in vantaggio la Costa d'Avorio. Rabbiosa le reazione del Camerun, che colpisce subito una traversa con Geremi da fuori area, mentre al 95' trova il pareggio con Ze Meyong, subentrato all'acciaccato Webo dopo 35 minuti di gioco. Poco prima del 120' Bakary Koné innesca un altro nuovo entrato, Romaric, che si fa spazio con una giocata sublime ma non angola a sufficienza la conclusione. A decidere tutto sono dunque i rigori, interminabili come la partita. Piange Eto'o, esulta Drogba, che con la sua Costa d'Avorio si giocherà la finale martedì prossimo con la Nigeria. Chissà se gli Elefanti sapranno volare più in alto delle Aquile...

Link al commento
Condividi su altri siti

Volano le aquile...

2486048021753172380we.jpg

Eurosport - Valeria Manzo

Uno a uno al termine dei minuti regolamentari, 7-6 dopo i rigori. Questo il finale tra Nigeria e Tunisia. Risultato che costringe i campioni in carica ad abbandonare la Coppa d'Africa e regala invece la semifinale alla Nigeria.

Alla vigilia ci si aspettava una partita tanto emozionante quanto intensa. Ma quella che oggi è andata in scena allo stadio di Port Said ha superato di molto le aspettative. La Nigeria dopo 120" ha ottenuto la qualificazione alle semifinali di Coppa d"Africa. Il successo è arrivato nel modo più cinico, ai rigori. 6-5 il finale che costringe la Tunisia campione in carica a salutare la competizione continentale.

Dopo appena 6 minuti la Nigeria si è portata in vantaggio grazie ad Obinna, Il giocatore del Chievo ha festeggiato la sua prima convocazione in Coppa dì'Africa con la maglia della Nazionale con uno splendida rete di destro dal limite dell'area. La Tunisia non ha reagito e nella prosecuzione dell'incontro ha continuato a subire i continui attacchi delle aquile verdi. Solo ad inizio ripresa la musica è cambiata e in pochi minuti la formazione di Lemerre si è resa pericolosa prima con Jaziri e poi con Haggui che al 49' ha trovato l'incornata vincente riportando il risultato in parità. Tutto da rifare per le due formazioni assetate di semifinale.

La Nigeria ha sciupato molto con Obinna prima e con Martins poi. Al 67' la punta nerazzurra è stata atterrata in area ma l'arbitro delle Seyschelle Maillet ha lasciato correre. La Tunisia non si è fatta intimidire: si è portata in avanti e ha sfiorato il gol proprio allo scadere con Gmamndia. Tempi supplementari tanto intensi quanto poco risolutivi ai fini del risultato. Dopo mezz'ora di emozioni provocate dalle splendide giocate di Martins e Obinna

i tifosi di entrambe le Nazionali hanno dovuto subire il rito tanto amaro dei calci di rigore. Parità al termine dei 5 ufficiali una rivincita davvero tanto sudata per la Nigeria che solo al dischetto numero 8 ha potuto rifarsi sulla squadra che nella finale del 2004 le strappò dalle mani la Coppa.

La Tunisia cede così lo scettro chissà se proprio a favore delle aquile!

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK (Usa), 6 febbraio 2006 - I Clippers sbancano Toronto, Houston passa a New York e Sacramento non ha problemi con Utah.

New York-Houston 89-93

Houston dimostra anche al Madison Square Garden di essere una squadra di tutto rispetto con Tracy McGrady e Yao Ming, a lungo infortunati in questo campionato, sul parquet. I Rockets dell’ex tecnico dei Knicks Jeff Van Gundy mettono a nudo tutti i limiti di una squadra, quella newyorchese, che sembra aver toccato il fondo. L’arrivo da Toronto di Jalen Rose non cambia la rotta dei Knicks che contro Houston incassano la loro 11° sconfitta nelle ultime 12 gare.

New York: Crawford 24 (4/6, 5/9), Rose 16, Curry 15. Rimbalzi: James 8. Assist: Rose 11.

Houston: McGrady 23 (9/24, 0/2), Wesley 19, Yao Ming 15. Rimbalzi: Alston 8. Assist: Alston 7.

Toronto-Los Angeles Clippers 113-115 d.t.s.

Continua il buon momento dei Clippers che con personalità e un pizzico di fortuna superano i Raptors a Toronto. La squadra canadese commette un errore imperdonabile nelle battute finali del match. Avanti di tre lunghezze Toronto permette a Sam Cassell di piazzare una comodo tripla, il suo marcatore Mike James era uscito con colpevole ritardo da un blocco, a sette secondi dalla sirena. Cassell trascina il match al supplementare e segna sei punti fondamentali nell’overtime, guidando i Clippers al successo. Da segnalare la buona prova dell’ex Armani Jeans James Singleton: 12 punti e 11 rimbalzi in 23’ di gioco.

Toronto: Bosh 29 (10-21), Peterson 25, James 20. Rimbalzi: Bosh 16. Assist: James 7.

Los Angeles: Brand 30 (10/18), Cassell 27, Mobley 20, Kaman 16. Rimbalzi: Kaman 15, Singleton 11. Assist: Cassell 13.

Sacramento-Utah 96-78

In casa Sacramento continua a essere uno scomodo cliente per tutti. I Kings vendicano la sconfitta subita venerdì a Salt Lake City e battono i Jazz al termine di una gara ben giocata. Brilla in cabina di regia Mike Bibby mentre un acciaccato Ron Artest deve accontentarsi di nove punti.

Sacramento: Bibby 23 (5/14, 2/5), Martin 20. Rimbalzi: Thomas 9. Assist: Bibby 6.

Utah: Okur 25 (8/12, ½). Rimbalzi: Okur e Kirilenko 8. Assist: Palacio 5.

Link al commento
Condividi su altri siti

Tommy Haas si aggiudica il torneo di Delray Beach

DELRAY BEACH, 6 febbraio 2006 - Vittoria di Tommy Haas al torneo Atp di Delray Beach (montepremi 380.000 dollari). Il tedesco in finale ha superato il belga Xavier Malisse con il punteggio di 6-3 3-6 7-6 (7-5).

Link al commento
Condividi su altri siti

Vina del Mar, vittoria finale a Josè Acasuso

VINA DEL MAR, 6 febbraio 2006 - Josè Acasuso si è aggiudicato il torneo Atp di Vina del Mar (montepremi 380.000 dollari). L'argentino in finale ha sconfitto il cileno Nicolas Massu, con il punteggio di 6-4 6-3.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 6 febbraio 2006 - Al Super Bowl numero 40 in scena a Detroit non manca proprio nulla. Spettacolo, colpi di scena, storie da libro cuore (ne sa qualcosa Jerome Bettis) e perfino qualche polemica sull'operato degli arbitri. Polemiche all'acqua di rose, naturalmente, come si usa da queste parti. Vince con pieno merito Pittsburgh che supera Seattle 21-10 e regala l'anello di campione Nfl al suo giocatore simbolo, quel Jerome Bettis, nato e cresciuto proprio a Detroit, che con tutta probabilità ha giocato la sua ultima partita da professionista.

Nel primo tempo la gara stenta a decollare. Seattle va avanti 3-0 grazie al field goal di Josh Brown ma poco prima del riposo Pittsburgh, che in attacco sembra fare parecchia fatica, segna grazie alla corsa di una yard di Ben Roethlisberger la meta del 7-3. Un td contestato dai Seahawks. Si va al riposo con la sensazione che la squadra più brillante, Seattle, sia punita troppo severamente dal punteggio. Ma l'inizio del secondo tempo cambia le prospettive. Gli Steelers, infatti, applaudono la straordinaria giocata di Willie Parker che trova dopo 22'' la meta del 14-3 al termine di una corsa di 75 yard (un nuovo record per il Super Bowl).

La partita cambia radicalmente, "Big Ben" trova ritmo in attacco e Pittsburgh mette paura a Seattle quando arriva a sette yard dalla end zone. Roethlisberger però commette un grave errore e si fa intercettare da Kelly Herndon il quale si invola verso la linea di meta avversaria e viene placcato dopo una corsa di 76 yard. Matt Hassellbeck ringrazia e capitalizza la giocata di Herndon trovando Jerramy Stevens in end zone con un lancio di 16 yard. 14-10 e tutto da rifare per gli Steelers. Ma a metà dell'ultimo quarto Pittsburgh cala l'asso dalla manica a tira fuori dal suo playbook uno schema particolare eseguito alla perfezione dall'attacco. Roethlisberger consegna l'ovale ad Antwaan Randle El il quale finge una corsa per poi sorprendere la difesa di Seattle tornando alle origini (Randle El aveva giocato da quarterback alla Indiana University) e mettendo nelle mani di Hines Ward (nominato Mvp della gara) il td del 21-10 con uno straordinario lancio di 43 yard. I Seahawks non hanno più la forza di reagire e gli Steelers possono così esultare.

Si diceva anche delle polemiche. Seattle non è fortunata con gli arbitri che proprio in apertura di gara annullano per un veniale contatto del ricevitore Darrell Jackson con il difensore Chris Hope la meta del 7-0, poi con l'ausilio del replay decidono che Ben Roethlisberger abbia superato la linea di meta (anche se le immagini non chiariscono) prima di essere placcato e convalidano il touchdown del 7-3, infine sul 14-10 vedono un discutibile "holding" che cancella la giocata che aveva portato i Seahawks a una sola yard dal td del possibile sorpasso.

In Italia negli spogliatoi non si sarebbe parlato d'altro, ma negli States le recriminazioni sull'operato degli arbitri non sono di moda. Così Mike Holmgren al termine del match sintetizza la partita con equilibrio e fair play. "Gli Steelers giocato meglio di noi - dice il coach di Seattle - hanno commesso meno errori e alla fine hanno meritato il successo." Sprizza gioia da tutti i pori invece Bill Cowher. "Mi sembra un sogno, in pochi hanno la fortuna di poter alzare il Vince Lombardi Trophy, i ragazzi sono stati meravigliosi". L'idolo dei tifosi di Pittsburgh Jerome "The Bus" Bettis prova a chiarire il proprio futuro."Ho conquistato l'anello di campione Nfl - dice il running back degli Steelers -; credo proprio che "The Bus" sia arrivato al capolinea". Ritirarsi da campione, il sogno di tutti gli atleti.

Link al commento
Condividi su altri siti

5° Superbowl per i Pittsburgh...

2492608071103172381pe.jpg

Eurosport - Jacopo Lo Monaco

I Pittsburgh Steelers vincono il loro 5° Superbowl della storia (l’ultimo risaliva a 26 anni fa) battendo i Seattle Seahawks 21-10 (0-3, 7-0, 7-7, 7-0).

I Pittsburgh Steelers si sono aggiudicati Super Bowl XL battendo al Ford Field di Detroit, i Seattle Seahawks, 21-10. Si tratta del 5° successo di Pittsburgh, il primo dal &lsquo79, che permette agli Steelers di eguagliare San Francisco e Dallas, le squadre ad aver vinto il maggior numero di titoli sino a oggi.

Il primo quarto è stato dominato da Seattle, che si è vista negare il touchdown del possibile 10-0 da una penalità dubbia segnalata dagli arbitri. Gli Steelers hanno operato il sorpasso nel secondo quarto quando Roethlisberger ha trovato l'end zone da una yard su corsa.

In avvio di terzo quarto Pittsburgh ha allungato ulteriormente, portandosi sul 14-3, prima che Roethlisberger si facesse intercettare da Herndon a un passo da un altro touchdown e Seattle si è riportata sotto grazie al touchdown di Stevens.

Ma nel quarto quarto, l'attacco degli Steelers si è inventato la giocata della partita: il wide receiver Randle El ha completato un passaggio da 43 yard per Hines Ward per il touchdown definitivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

l'ho vista la partita ieri notte che schifo mi sono pero gustato i rolling stones.gli steelers erano nettamente favoriti e hanno vinto il loro 5 superbowl mentre i seattle erano alla prima finale.

Link al commento
Condividi su altri siti

anche steve wonder e forte ma i rolling stones sono una leggenda.AH Yeah se vuoi puoi inserire durante le olimpiadi di torino delle news su tutti glki sport el topic sulle olimpiadi che karpets aprira sabato anch'io e karpets inseriremo tutte le news se tiva risp.

Link al commento
Condividi su altri siti

NEW YORK, 7 febbraio 2006 - Shaq guida gli Heat al successo sui Celtics, Minnesota passa a Phoenix e Houston supera Philadelphia.

Cleveland-Milwaukee 89-86

Il solito LeBron James, formato Mvp, guida i Cavaliers al successo sui coraggiosi Bucks. Il fenomeno di Cleveland flirta con una tripla doppia e realizza a 18" dalla sirena il canestro del definitivo sorpasso.

Cleveland: James 22 (7/13, 2/7), Gooden e Pavlovic 15. Rimbalzi: James 9. Assist: James 12.

Milwaukee: Simmons 21 (5/11, 3/:lol:, Redd 18. Rimbalzi: Magloire 11. Assist: Ford 11.

Philadelphia-Houston 81-87

Adesso Houston incomincia a fare paura. I Rockets continuano a fare progressi e vanno a vincere anche sul parquet di Philadelphia. I 76ers incappano in un passaggio a vuoto nella ripresa, falliscono ben 19 conclusioni consecutivi e rimangono senza un canestro dal campo per più di 15’.

Philadelphia: Iverson 32 (6/17, 0/5), Webber 18. Rimbalzi: Dalembert 17, Webber 15. Rimbalzi: Salmons 5.

Houston: Yao Ming 27 (9/21), Alston 19. Rimbalzi: Yao Ming 12. Assist: Alston 8.

Washington-Orlando 94-82

Steve Francis e Hedo Turkoglu steccano a Washington e i Wizards portano a casa il successo. La coppia di Orlando, in un buon momento di forma, segna solamente nove punti complessivi (cinque firmati da Francis e quattro dal turco) e ai Magic non basta la produzione di DeShawn Stevenson.

Washington: Arenas 23 (3/16, 3/:lol:, Jamison 21, Daniels 16. Rimbalzi: Jamison 11. Assist: Arenas 8.

Orlando: Stevenson 20 (9/15), Howard 16. Rimbalzi: Howard 11. Assist: Francis 5.

Miami-Boston 114-98

Shaquille O’Neal prima si scusa con i compagni per la brutta performance offerta sabato in New Jersey poi sfoga la sua frustrazione contro i Celtics, guidando gli Heat a un comodo successo. Brilla Dwyane Wade e non delude nemmeno l’ex Celtics Antoine Walker.

Miami: Wade 34 (9/16, 1/1), O’Neal 21, Haslem 17. Rimbalzi: Wade 8. Assist: Wade 8.

Boston: Pierce 31 (7/17, ¼), LaFrentz 18, Szczerbiak 16. Rimbalzi: Perkins 13. Assist: West e Pierce 4.

New Jersey-New Orleans/Oklahoma City 99-91

11° successo casalingo consecutivo per i Nets che hanno la meglio sugli Hornets. New Jersey si complica la vita tirando malissimo nel secondo quarto (5/20 dal campo) e va al riposo sotto di 12 punti. Ma nella ripresa i Nets, guidati da un ottimo Jason Kidd, ritrovano ritmo in attacco e mettono k.o gli Hornets.

New Jersey: Jefferson 26 (5/9, 1/3), Carter 21, Krstic 16. Rimbalzi: Jefferson e Kidd 9. Assist: Kidd 11.

New Orleans/Oklahoma City: Claxton 23 (8/14), Butler 18, Mason 15. Rimbalzi: Paul e Mason 7. Assist: Paul 13.

Charlotte-Seattle 119-106

Dopo aver interrotto la striscia di 13 sconfitte consecutive battendo i Lakers venerdì, i Bobcats regalano ai tifosi di Charlotte un’altra prova di tutto rispetto e affondano i Sonics. A fare la differenza ci pensa il miglior Raymond Felton della stagione.

Charlotte: Felton 24 (6/9, 2/2), Ely e Jones 23, Robinson 16, Knight 15. Rimbalzi: Knight e Jones 7. Assist: Felton e Knight 9.

Seattle: Allen 31 (9/14, 3/:D, Lewis 22, Ridnour 18. Rimbalzi: Evans 9. Assist: Ridnour 9.

Phoenix-Minnesota 101-103

Una contestata stoppata di Kevin Garnett proprio allo scadere sulla conclusione di Shawn Marion regala il successo si Timberwolves. I Suns chiedono invano un goaltending (le immagini sembrerebbero dare ragione a Steve Nash e compagni) ma la sostanza non cambia. Minnesota comunque vince con pieno merito.

Phoenix: Nash 31 (10/15, 0/4), Bell 19. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Nash 6.

Minnesota: Banks e Garnett 19, Davis 18, Hassell 15. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Hassell 10.

Utah-Chicago 109-107 d.t.s.

Un supplementare dai due volti alla fine punisce i Bulls. Chicago inizia l’overtime nel migliore dei modi, arriva al +6 ma poi subisce il ritorno dei padroni di casa che trovano proprio allo scadere con il turco Mehmet Okur la tripla del successo.

Utah: Harpring 28 (6/14, 2/3), Kirilenko 21, McLeod 17, Okur 15. Rimbalzi: Kirilenko 10. Assist: Palacio 8.

Chicago: Gordon 35 (8/18, 3/6), Hinrich 19, Songaila 16. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Denge e Hinrich 6.

Golden State-Denver 122-114

Derek Fisher ancora una volta si fa trovare pronto nei momenti più importanti del match. L’ex giocatore dei Lakers, infatti, realizza 12 dei suoi 14 punti nell’ultimo quarto, il resto lo fa la coppia Baron Davis-Jason Richardson e Golden State così supera Denver.

Golden State: Richardson 28 (7/15, 3/5), Davis 23, Murphy 20, Dunleavy 17, Pietrus 16. Rimbalzi: Murphy 13. Assist: Davis 12.

Denver: Anthony 34 (11/19, ¼), Miller 22, Boykins 15. Rimbalzi: Camby 11. Assist: Miller 9.

Link al commento
Condividi su altri siti

DONADONI SI DIMETTE:

Che schifo....lasciatemelo dire, di episodi brutti nel calcio ce ne sono e ce ne saranno sempre ma un'ingiustizia del genere non è giustificabile. Sono stufo di presidenti dalla lingua lunga che vorrebbero fare gli allenatori e il signor Spinelli, presidente del Livorno ha voluto entrarne a far parte.

E' chiaro che ci sta esonerare un allenatore che non ottiene risultati, ma non esiste esonerarne uno che è 6.o in classifica con una provinciale e che sta facendo un campionato straordinario. Bravo Donadoni ad abbandonare e a cercar fortuna altrove, e basta con presidenti-allenatori, se vogliono stare su una panchina si facciano il patentino a Coverciano........... :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

Hai perfettamente ragione io ne sono rimasto scioccato,il Livorno e la rivelazione del campionato e lui l'aveva allenata bene ma un calo fisico ci sta a tutti come ora al milan pero stare in zona uefa per il livorno non ci saranno altre occasioni e poi il livorno giocava a memoria come voleva il mister e poi sto spinelli che si credeva che il livorno era il barcellona ma mi faccia il piacere auguro donadoni che trovi posto in una grande squadra e abbasso spinelli.

Link al commento
Condividi su altri siti

Risultati coppa d'africa semifinale:

Costa d'avorio 1-0 Nigeria

Goal di Drogba negli ultimi minuti del secondo tempo che porta gli elefanti in finale

Se la vedranno contro la vincente di Egitto-Senegal in programma alle 18.00 su eurosport al Cairo

Prossimi aggiornamenti con la prossima semifinale con karpets se ce la fa ad inserire foto e commenti e le analisi e arrisentirci cari amici da Steve.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...