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Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
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Considerazioni finali sul Tour 2023


emmea90

Messaggi raccomandati

  • Amministratori

Scrivo qua sia per provare a reinventare la sezione, sia perché non so dove metterlo.

  • Pogacar esce dal Tour come il più forte. Non lo ha vinto Vingegaard, lo ha perso lo sloveno che esce comunque mai staccato in salita dopo il Marie Blanque riuscendo a staccare Vingegaard più volte - nonostante una preparazione deficitaria. Pogacar - che non sarà più in lotta per la gialla - deve decidere ora cosa fare "da grande". Se vuole vincere il Tour deve fare una preparazione mirata come quella di Vingegaard (che le prende da lui alla Nizza), ovvero 60-70% nella preparazione e un solo grande picco. La storia che "hanno gli stessi giorni di corsa" regge poco - semplicemente perché un conto è giocarsi il Fiandre e la Sanremo contro Van der Poel al picco (stessa cosa Liegi con Evenepoel), un conto il Gran Camino contro Herrada e i baschi contro Landa (che sono, a loro volta, anche loro lì in preparazione di altri obiettivi e non per vincere a differenza delle classiche). Il suo tallone d'Achille resta il recupero: dico che Pogacar lo ha perso perché ha avuto di fatto due giornate storte (di cui una, clamorosa, alla Loze) - proprio nel momento in cui era riuscito a staccare in maniera continua e coerente il suo rivale in salita. Ho zero dubbi che se Pogacar facesse una preparazione come quella di Vingegaard (che poi è quella del 2021) vincerebbe a mani basse il Tour 2024.
  • Ci sono stati due Vingegaard. Da un lato quello della cronometro - che non ritengo onestamente spiegabile - nemmeno Indurain ha dato il 5% del tempo del vincitore al secondo, e quest'ultimo faceva uso di doping ematico. Dall'altro quello delle salite che è stato semi-dominante solo al Marie Blanque ma non ha raggiunto i livelli dello scorso anno a Granon ed Hautacam. Dopo la tappa di Cauterets non si è mai più visto all'attacco, forse per paura, fino alla Loze dove comunque ha preso solo 1'30'' da Gall che lo scorso anno avrebbe preso e passato. 
  • Vingegaard rimane un personaggio ambiguo e poco positivo per il movimento in un momento in cui i leader (Pogacar, Evenepoel) stavano provando a fare Tour e classiche. Ha vinto la preparazione "Armstrongiana", anche se sembra che ora andrà alla Vuelta stile Froome. E' un grosso passo indietro per quello che doveva diventare il ciclismo per essere spettacolare da Marzo ad Ottobre. Se proprio il nulla tattico e la paura dipendono dalla Jumbo, almeno provino a farlo sembrare meno robot. Di solito quelli così non finiscono bene. P.s. Vingegaard che alla seconda tappa non tira 100 metri per provare a far vincere il compagno è una cosa bruttissima per questo sport.
  • Il parco velocisti è stato veramente triste, non si vedeva qualcosa di così indecente da anni e purtroppo è un trend. Non c'è più una squadra in grado di fare un treno, il leader di fatto ha vinto due volate perché gliele ha tirate VDP, ne ha vinta una persino Pedersen e Cavendish era vicinissimo a fare il record prima di spaccarsi. Oggi un Petacchi/Cipollini vincerebbe di due biciclette sul secondo. E' anche vero che Merlier, al Tour, non c'è andato.
  • Sono spariti i due crossisti. Van Aert non ha vinto nemmeno una tappa facendo gregariato e Van der Poel si è limitato a fare il gregario di lusso. Comprensibile - il loro obiettivo è il 6 agosto e nella stagione per loro contano più le classiche. Ovviamente non per questo la stagione di Van der Poel è fallimentare, come non può essere quella in cui vinci una monumento (lui, addirittura, due) - van Aert si gioca invece tutto il 6/8
  • Il percorso fa schifo. Schifo. Una terza settimana scarsamente impegnativa, una penultima tappa dove per fortuna il Tour era già chiuso altrimenti non sarebbe successo niente, i Pirenei blandi all'inizio sono stati anche corsi bene ma come sempre c'è il compromesso al ribasso, tappe corte corse a scattini con la metà ignorate. L'arrivo al Grand Colombier, secco, da quel lato è cercare una volata in salita. Si è salvata la Loze - lo scorso anno avevano osato troppo per due tappe di fila, quest'anno niente
  • Il gruppo che ignora l'arrivo al Puy de Dome arrivando a 20' è una delle robe più vergognose ed uno sputo in faccia alla storia della corsa
  • Si è visto - timidamente - il tentativo di buttarsi nei grupponi per tentare di recuperare in classifica se sei dietro 4-5 minuti. Lo ha sfruttato Hindley, alla fine non lo ha sfruttato la UAE (che quindi non capisco cosa ha portato Yates a fare, visto che alla fine ha fatto la sua classifica).
  • Il prossimo anno ci saltiamo l'inutile passerella scassapalle di Parigi - e già godo al pensiero.
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