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albydigei · 9 Aprile, 2012

"Cazzo, vuoi vedere che stavolta l'ha fatta giusta", penso per un momento. Idiota. Io, non Pozzato, in questo caso. Idiota quasi quanto l'esclamazione che ad Andrea Berton di Eurosport esce in quel momento: "L'intelligenza di Pippo Pozzato!". "L'intelligenza". Giuro che ha detto veramente così. Se l'avesse detto un altro avrei scritto una paginata di insulti. A Berton li risparmio solo perché mi è simpatico, e perché poco dopo, quando Pippone nostro gli ha fatto capire come quella uscita potesse essere azzeccata solo se intesa sarcasticamente, gli ha fatto un paiolo che in Rai non avrebbero sfoderato neppure se si fosse fatto staccare per aver perso tempo tentando di staccarsi dei peli pubici.

Ma veniamo alla prodezza. Un colpo di genio. Ogni tanto (anzi, abbastanza spesso a dire il vero), scrivendo, uso delle similitudini iperboliche. Del tipo "Va piano come Felipe Massa su una Multipla con lo ruotino", per dire. Ecco, credo che dovendo creare un paragone del tipo "E' una cosa più stupida di...", non sarei riuscito a pensare come secondo termine del confronto a qualcosa di più efficace di "farsi staccare dal favorito numero uno di una gara per non chiudere un buco di mezzo metro". E invece Pippo mi ha fottuto. Grande. Hai vinto. Per una volta, verrebbe da aggiungere.

Anzi, aggiungo un'altra cosa. Quando è caduto sono stato contento. Non del tipo "Ti sta bene". No, contento. Perché, anche se non credo in una giustizia divina, penso che certe volte sia giusto che uno paghi le conseguenze del suo essere così imbecille. E allora sono contento che uno che butta via l'occasione di una carriera, uno che si fuma una Parigi - Roubaix per non chiudere un buco di un metro, per far passare uno che si è appena gonfiato di acido lattico per venirti a prendere, finisca per terra, per di più in un modo in cui non sarebbe mai caduto se fosse stato davanti, ossia dove qualsiasi essere umano normodotato con una gamba come quella di Pozzato sarebbe stato in quel momento.

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Cunego95 · 9 Aprile, 2012

Non sono d'accordo sul fatto che Boonen abbia superato Cancellara. Il Fabian del 2010 resta una spanna sopra secondo me, e comunque non ha niente da invidiare a questo Tom. Boonen ha rosicchiato secondi fino all'arrivo incrementando via via il vantaggio ed è stato strepitoso, ma dietro andavano talmente forte che Turgot è arrivato secondo. Ok che il medico della Europcar probabilmente ha studiato ai laboratori Balco, però credo la dica lunga sul livello di chi inseguiva.

Concordo invece sul fatto che il quoziente intellettivo di Pozzato è di poco superiore a quello di un pesce gatto lobotomizzato. Ha corso come un decerebrato al Fiandre, decidendo di puntare sulla volata contro un tizio che ha vinto volate di gruppo al Tour de France; ma se quella era una perla di idiozia, quella della Roubaix è una collana intera.

Il prologo era stato l'affrontare i primi tratti in pavé nettamente più indietro rispetto ai vari Boonen e Ballan, con tutti i rischi che ne conseguono. Gli è andata bene, ma in tante altre edizioni sarebbe finito intruppato prima che la corsa entrasse nel vivo.

Avendo scampato quel pericolo, corso per risparmiare uno 0,0000005% di energie rispetto a gente che in compenso aveva il 90% di probabilità in meno di uscire dai giochi a Roubaix praticamente neanche cominciata, Nostro Signore delle Vagine, che da tempo nutre per Boonen un terrore e un complesso di inferiorità che al confronto Ullrich nei confronti di Armstrong era spavaldo, si è incollato alla ruota del belga, e per un attimo è parso aver fatto l'affare. Uscito allo scoperto esattamente al momento opportuno, andando a riformare con Boonen e Ballan il terzetto che si era giocato il Fiandre, e che verosimilmente anche ieri nessuno avrebbe più visto fino al velodromo.

"Cazzo, vuoi vedere che stavolta l'ha fatta giusta", penso per un momento. Idiota. Io, non Pozzato, in questo caso. Idiota quasi quanto l'esclamazione che ad Andrea Berton di Eurosport esce in quel momento: "L'intelligenza di Pippo Pozzato!". "L'intelligenza". Giuro che ha detto veramente così. Se l'avesse detto un altro avrei scritto una paginata di insulti. A Berton li risparmio solo perché mi è simpatico, e perché poco dopo, quando Pippone nostro gli ha fatto capire come quella uscita potesse essere azzeccata solo se intesa sarcasticamente, gli ha fatto un paiolo che in Rai non avrebbero sfoderato neppure se si fosse fatto staccare per aver perso tempo tentando di staccarsi dei peli pubici.

Ma veniamo alla prodezza. Un colpo di genio. Ogni tanto (anzi, abbastanza spesso a dire il vero), scrivendo, uso delle similitudini iperboliche. Del tipo "Va piano come Felipe Massa su una Multipla con lo ruotino", per dire. Ecco, credo che dovendo creare un paragone del tipo "E' una cosa più stupida di...", non sarei riuscito a pensare come secondo termine del confronto a qualcosa di più efficace di "farsi staccare dal favorito numero uno di una gara per non chiudere un buco di mezzo metro". E invece Pippo mi ha fottuto. Grande. Hai vinto. Per una volta, verrebbe da aggiungere.

Anzi, aggiungo un'altra cosa. Quando è caduto sono stato contento. Non del tipo "Ti sta bene". No, contento. Perché, anche se non credo in una giustizia divina, penso che certe volte sia giusto che uno paghi le conseguenze del suo essere così imbecille. E allora sono contento che uno che butta via l'occasione di una carriera, uno che si fuma una Parigi - Roubaix per non chiudere un buco di un metro, per far passare uno che si è appena gonfiato di acido lattico per venirti a prendere, finisca per terra, per di più in un modo in cui non sarebbe mai caduto se fosse stato davanti, ossia dove qualsiasi essere umano normodotato con una gamba come quella di Pozzato sarebbe stato in quel momento.

Poi ha pari a fare il duro scrivendo che si assume le sue responsabilità. Se hai le palle le tiri fuori in strada, non su una tastiera. Palle che poi sono la differenza tra un fuoriclasse come Boonen e un mezzo incompiuto come Pozzato, che ha le gambe per vincere 100 e la testa per vincere 0. Facendo una brutale media aritmetica, si ottiene quello che alla fine Pippo vincerà: qualche bella corsa (ha già una Sanremo), magari un giorno anche una Roubaix, ma la metà di quello che avrebbe potuto conquistare con una personalità diversa. Se devi correre contro uno che è il più veloce del lotto ma se vede di essere il più forte fa armi e bagagli e ti saluta a 55 km dal traguardo, o hai le palle cubiche o devi andare il triplo per batterlo. E non è né l'uno né l'altro caso qui.

Firmato uno che per Pozzato stravedeva, e che tutte le volte che lo vede davanti si illude, per poi essere riportato brutalmente alla realtà dalla centordicesima cazzata di proporzioni bibliche. Ormai non mi azzardo neanche più a scrivere che spero serva di lezione, perché di lezioni mi sembra che Pozzato ne abbia già ricevute tante e da tanti. La mia speranza semmai è che la prossima volta, quando vedrò Pozzato con una gamba atomica nel gruppetto buono, riesca a costringermi a ripetermi che tanto prima o poi la perde. Anche se sembra impossibile, anche se non ti viene in mente un modo in cui possa non arrivare neanche a giocarsela fino in fondo, ce la farà, perché è troppo avanti. Io non sarei neanche riuscito ad immaginare di perdere una Roubaix così.

P.s: Intendiamoci, col senno di poi, vedendo quello che ha fatto, la gara la vinceva probabilmente Boonen lo stesso. Però intanto tu inizia a non lanciarlo da solo in testa gratis, poi ne riparliamo.

P.p.s: La sola cosa che mi ha fatto più incazzare del buco di Pozzato è stato leggere di gente che lo difende senza uno straccio di motivazione, per ragioni che hanno evidentemente ben poco a che vedere con la lettura della corsa. Poi è inutile che si faccia gli offesi quando l'emmea/Bubba di turno si scandalizza.