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bojan

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Messaggi pubblicati da bojan

  1. Se ha imparato la lezione Contador domenica vince la Liegi... Solita pessima tattica della Saxo, forse gli Schleck non ne avevano abbastanza per vincere, però dovrebbero capire che scattare a 20km dal traguardo non serve a niente...

    Cunego benino, ma ho paura che il meglio che possa fare sia il tris di piazzamenti e basta...

    Ottimo Antòn, che sembra aver fatto il (decisivo?) salto di qualità...

  2. Non sono molto d'accordo Bojan ...e non si ha alcuna statistica per dire che adesso la percentuale di venire scoperti e' molto bassa ... come si fa ad avere uno studio a riguardo ?

    Per il confronto pena di morte ... radiazione a vita ...e' un problema etico che coinvolge 2 differenti aspetti ... chi si dopa , cosi come chi delinque non ha alcun rispetto per la sua salute , ergo la pena di morte non e' poi cosi peggio ad esempio del carcere a vita ....chi pero' si dopa ha due obiettivi , successo e denaro , che ambedue sarebbero stroncati da una squalifica a vita . Per PARADOSSO dunque una squalifica a vita avrebbe piu' impatto nel ciclismo di una pena di morte :rolleyes:

    Basta guardare quante e quali sostanze non sono in alcun modo rilevabili ai test antidoping (insulina, Gh, autoemostrasfusione), senza contare che sappiamo che la ricerca pro doping è sempre più indietro rispetto all'antidoping..

  3. Non lo caghera' piu' nessuno pero' corre , fa buoni piazzamenti e un ingaggio l'ha trovato , oltretutto con una squalifica abb breve .

    LA cosa brutta e' quando vedi Ricco' che passa indenne al giro e viene beccato al Tour ... credo che tutto si risolvera' quando metteranno la squalifica a vitaalla prima infrazione ,allora il gioco non varra' piu' la candela .

    Secondo me la squalifica a vita non serve a niente, non è un deterrente: se le probabilità di non risultare positivo sono ragionevolmente basse (come adesso), posso anche rischiare la squalifica a vita; se invece le probabilità di risultare positivo sono molto alte, allora basterebbe la sola squalifica di due anni a fare da deterrente. Insomma: il punto non è ciò che mi succede quando sono stato trovato colpevole, semmai la probabilità di essere scoperto o no.

    Oltre a questo basta fare l'esempio della pena di morte: è statisticamente dimostrato che non è un deterrente, i tassi di criminalità non sono influenzati dalla sua applicazione; come possiamo pensare che la squalifica a vita possa avere un qualche effetto?

    Tra l'altro, in altri sport, la squalifica a vita c'è da parecchio per la seconda infrazione, eppure sono diversi gli atleti che ci sono cascati.

  4. Non stai considerando il fatto che il mondo del ciclismo è estremamente omertoso, e da quando il ciclismo è diventato l'unico sport che fa, in qualche modo, lotta al doping le cose sono peggiorate; i ciclisti si sentono spesso perseguitati e in ogni caso non hanno nulla da guadagnare a fare dei nomi... Tanto più che non è vero che dopo due anni di squalifica uno come Cunego sarebbe finito, vedi Basso, che se avesse parlato veramente ora non potrebbe praticamente più correre (il caso Simeoni non dice niente a nessuno?).

    Comunque Kohl per esempio ha detto che insieme a lui c'erano altri corridori famosi ma senza prove non avrebbe senso farne pubblicamente i nomi; altri in passato hanno fatto dei nomi, per esempio Manzano fece il nome di Pantani.

    Ci può essere doping di squadra senza mai nessun positivo all'antidoping, basta usare metodi non ancora individuabili o avere le giuste protezioni politiche: chi ci dice che nel 2006/2007 non si facesse uso di CERA, che allora non era individuabile? Oppure pensiamo al Napoli di Maradona, in cui, grazie al pressapochismo e alle protezioni politiche, si faceva a turno il test antidoping di Maradona (e degli altri che la notte uscivano con lui....) in modo che non fosse mai trovato positivo? Chiaro, erano altri tempi, ma personalmente credo che la cosa sia verosimile anche oggi, anche nel ciclismo, pensiamo all'Armstrong dei tempi d'oro...

  5. Pero' non so ...mi paiono strani oggi ( non anni fa ) questi doping di squadra organizzati i....cioe' arriva il dottore e gli fa " sai bisogna ottenere i risultati altrimenti si chiuse ...ci vuole un aiutino ..guarda che lo fanno tutti ..." e il corridore sega fa " ah si ? giusto dai fammi le pere ..." ....e nessuno di questi 30 carciofi avrebbe detto " te le pere le fai a tua nonna ora ne parlo con il presidente e ti faccio fare un c ...cosi' ..ma non lo vedi che li beccano tutti ??" ( un Cunego , un Petacchi , un Bruseghin lo avrebbero potuto fare vincendo alla grande la battaglia ) ...

    mi par dunque assai strano ...

    Scusa eh, ma come fai a saperlo? Tu sai solo di chi viene trovato positivo, non di quelli che, pur dopati, passano indenni i controlli...

    A me l'unica cosa strana è che qualcuno abbia detto: ora bisogna far arrivare i risultati... Se alla Lampre c'era del doping c'era da tempo, non certo perché servissero dei risultati (che poi non son mica arrivati :D )

  6. Perché non si fa la doccia? :lol:

    A parte gli scherzi non avanziamo teorie basate su risultati strabilianti

    Non è che mi baso solo sui risultati... Comunque ho scritto ciò che penso del doping nel topic apposito ...

    La cosa della dinamo è veramente divertente :24:

    (che poi, una dinamo produce energia, non ne rilascia, ma vabbè, diciamo che si parla di un motorino elettrico :D )

  7. Forse è il caso di aprire gli occhi una volta per tutte.

    Tutto (TUTTO) lo sport mondiale è infestato dal doping; il ciclismo (come altri sport di fatica e resistenza) è uno degli sport che ne soffre di più, e ne soffre da sempre, almeno dai tempi di Coppi - ma anche Dorando Pietri, maratona di Londra 1904, si dopava, a suo modo. Per fare qualche altro nome a caso: Coppi si dopava, Merckx si dopava, Moser si dopava, Armstrong si dopava. In altri sport: Carl Lewis, la Juventus, decine di sciatori, ecc.; ognuno secondo ciò che era disponibile ai suoi tempi.

    I controlli antidoping, così come sono fatti ora, non servono quasi a niente; gridare allo scandalo per ogni ciclista dopato è ridicolo. Alcuni dei più grossi casi di doping mai scoperti sono stati rivelati senza i test, ma dalle magistrature, dai giornalisti o da confessioni postume: Festina, Ullrich, Basso, Armstrong, Riis, ecc.

    Ci sono alcune pratiche dopanti che non sono in alcun modo riconoscibili ai test; per cui chi mi assicura, per fare un esempio, che Riccò si sia davvero dopato più di altri? Come si può gridare allo scandalo?

    Kohl ha raccontato abbastanza bene come funziona il doping; c'è il programma standard, che quasi tutti fanno, e poi c'è il programma Tour de France (o Paris-Roubaix, o quello che volete a seconda dell'obiettivo) in cui si fa un uso scientifico e controllato di sostanze dopanti per raggiungere un determinato risultato. Vi pare che gente come Contador, Cancellara, Schleck, non si affidi ai migliori medici sportivi per cercare di migliorare le proprie prestazioni con qualsiasi mezzo, sotto controllo medico, sperando di non patire (troppo) le conseguenze del doping sulla salute?

    Io non metto la mano sul fuoco su nessuno; attenzione, non dico che tutti siano dopati, perché queste generalizzazioni non servono mai. Dico che però che il doping è profondamente radicato nello sport, ed è difficilissimo emergere senza farne uso. Una delle colpe del ciclismo, rispetto ad altri sport (per quanto ne so io) è che si sia sviluppata molto di più la cultura scientifica del doping rispetto a quella degli allenamenti: ogni volta che, anche in epoche diverse, un corridore ha deciso di affidarsi ad una equipe medico-sportiva all'avanguardia ha sempre ottenuto risultati straordinari (Moser, Armstrong, Basso), cosa che negli altri sport non succede quasi mai dato che è normale essere seguiti in quel modo; ancora troppi corridori si allenano a sensazione (!!!), senza programmi scientifici ben definiti, e poi, per migliorare le prestazioni, si affidano al doping.

    Un'altra cosa: il doping non trasforma complete pippe in campioni.

    Ciò che ha fatto Wiggins al Tour l'anno scorso è un'impresa, anche se sono sicuro che per farla si sia affidato al doping. Ciò che fa Contador è un'impresa, ciò che faceva Pantani lo era (e anche lui, se non sbaglio, ha sempre detto cose del tipo: io ho usato tutti i mezzi che avevo a disposizione per raggiungere quei risultati).

    Anche chi si dopa fa fatica: il doping serve a migliorare le prestazioni, ovvero a superare i propri limiti; ma anche un dopato ha dei limiti, e quando li raggiunge fa fatica e soffre.

    Non bisogna liberalizzare il doping. Lo sport deve continuare a rappresentare divertimento e salute.

    Bisogna però cambiare molte cose: la Wada deve diventare un organismo serio e molto potente, in modo che non siano più le singole federazioni a prendere le decisioni; non è possibile che la FIDAL squalifichi uno sportivo per due anni e la FIGC, per la stessa colpa, squalifichi per quattro mesi; non è possibile che Valverde possa correre ovunque tranne che in Italia e che Basso e Ullrich siano stati squalificati per due anni. E' necessario aumentare a dismisura i test a sorpresa, l'unica vera arma contro il doping. E' necessario che la ricerca antidoping corra più vicino alla ricerca pro-doping. E' necessario inculcare una cultura sportiva nuova ai giovani atleti, di tutti gli sport. E' necessario combattere ancora di più il doping dove è più pericoloso, cioè tra i dilettanti, che prendono sostanze senza controllo medico e lo fanno (e qui si sfata anche il mito del denaro come motivazione per l'assunzione di sostanze illecite) solo per la gloria. Personalmente sono contrario alle squalifiche a vita (come sono contrario a pena di morte ed ergastolo), perché penso che non servano (non sono mai un deterrente, basta guardare il tasso di criminalità negli Stati Uniti) e che in OGNI caso la pena deve servire alla riabilitazione del reo.

    Per fare queste cose servono un sacco di soldi e un impegno politico da parte del CIO non indifferente. So che il CIO non è altro che un carrozzone burocratico che distribuisce solo poltrone.

    So che le mie proposte sono praticamente irrealizzabili.

    Spero solo (ma anche in questo caso non ho speranze), che al prossimo caso di doping non ci siano le solite grida di scandalo e che nessuno si senta tradito.

    Se qualcuno ha avuto la voglia e e la pazienza di arrivare a leggere fin qui, beh, grazie dell'attenzione :D

  8. Invece i mi domando come Boonen può correre in Italia, scusate Morgan non è andato a Sanremo perché faceva uso di droghe, mentre Boonen sa Sanremo ci è andato e come. L'italia è un paese strano eh.

    p.s. Lo so che può sembrare una cazzata però riflettendo un po' la cosa può essere sensata.

    Beh, Sanremo è il festival italiano per eccellenza, con tutte le sue ipocrisie, e va su Raiuno; e la maggior parte dei telespettatori sa chi è Morgan (più o meno, dato che lo hanno conosciuto con X-Factor). La Sanremo è una corsa ciclistica, va su Raitre, ha un pubblico ridotto tra il quale non tutti sanno chi è Boonen e pochi sanno che usa cocaina; sono cose impossibili da paragonare. Tra l'altro Boonen è belga e, facendo il discorso di chi non ha fatto andare Morgan a Sanremo, da il cattivo esempio ai giovani belgi.

    E comunque sì, l'Italia è un paese strano.

  9. Un'incredibile voce sta girando nel gruppo: Fabian Cancellara avrebbe una dinamo nascosta tra i pedali.

    Nel senso che va talmente forte in bici che una parte di quella energia (che non usa, perché gli avversari sono troppo scarsi) la mette in una batteria e poi se la riporta a Berna per risparmiare sulla bolletta?

    :24:

    L'incredibile aspetto della vicenda è che sembra che all'interno del gruppo ci siano corridori che sembrano crederci veramente.

    Secondo me Cunego ci crede ( :hihi: )

  10. Volevo chiedere una cosa a wanka o comunque in generale a chi sa rispondere..

    Creando un sito bisogna pagare per il dominio, ma poi i guadagni da dove arrivano? Non l'ho mai capito?

    PS: io parlo in generale, non mi interessa sapere che guadagni hai wanka..

    Il dominio penso sia il costo minore in un sito, costa molto di più farlo e gestirlo, se lo fai bene, naturalmente; si guadagna poi dai banner pubblicitari, in base agli accessi al sito e ai click sui banner stessi...

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