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  1. Lione 1-1 Man. United Tévez riacciuffa il Lione nel finale Un gol di Carlos Tévez nel finale permette al Manchester United FC di acciuffare un prezioso pareggio sul campo dell’Olympique Lyonnais nell’andata degli ottavi di UEFA Champions League. I padroni di casa, alla ricerca del primo successo in 40 anni contro una formazione inglese, erano passati in vantaggio al 54’ con Karim Benzema. Doppio traguardo Nella serata in cui due giocatori di grande esperienza festeggiano il raggiungimento di importanti traguardi, sono i gol di due giovani a decidere le sorti dell’incontro. Ryan Giggs, alla 100esima presenza in UEFA Champions League, fatica ad ispirare la manovra dei Red Devils e quando gli ospiti riescono a penetrare l’attenta difesa francese, si trovano la strada sbarrata da Grégory Coupet, alla 500esima presenza con la maglia del Lione. Lione pericoloso Il Manchester si affaccia subito in avanti con una conclusione di Cristiano Ronaldo deviata sul fondo da Jean-Alain Bousmong, ma sono i padroni di casa a comandare le operazioni. Rio Ferdinand è costretto a superarsi per impedire a Sidney Govou di approfittare di un cross radente di Fabio Grosso, poi Benzema fallisce l’appuntamento con il pallone in occasione di un corner calciato da Juninho Pernambucano. Il Lione, che nella fase a gironi aveva subito ben sette reti in casa, schiera François Clerc sulla linea dei centrocampisti per infrangere l’onda d’urto ospite. La mossa sembra rivelarsi azzeccata: Govou combina bene con Grosso sulla fascia sinistra e sulla corsia opposta è proprio Clerc a rendersi protagonista di alcune discese interessanti. Il Manchester corre altri pericoli, prima con Fernand che sfiora l’autorete, poi su una conclusione di Benzema che si perde di poco oltre la traversa. Occasione per Rooney I Red Devils costruiscono la prima vera palla-gol al 24’, quando Wayne Rooney, ben pescato da Ronaldo, si libera di Sébastien Squillaci e punta verso la porta, finendo per concludere addosso a Grégory Coupet. Poco dopo ci prova Paul Scholes, su invito di Giggs, ma Boumsong chiude con tempestività. In chiusura di tempo gli ospiti guadagnano metri e si rendono nuovamente pericolosi con una punizione liftata di Ronaldo, che costringe Coupet all’intervento di pugno. Benzema apre le danze L’intervallo serve al Lione per riorganizzare le idee e al 9’ della ripresa i padroni di casa passano in vantaggio: Benzema riceve palla da Jérémy Toulalan al limite dell’area, si gira rapidamente sulla sua sinistra e lascia partire un rasoterra letale che si insacca all’angolino. Per il 20enne attaccante francese è il 26esimo gol stagionale, il quarto in Europa. Replica di Tévez Sir Alex Ferguson corre a i ripari e inserisce immediatamente Nani e Tévez, nel tentativo di riequilibrare le sorti dell’incontro. Mentre la sfida si avvia alla fase conclusiva, entrambe le formazioni si rendono pericolose su calcio di punizione; prima Juninho sfiora la porta ospite dalla lunga distanza, poi è Ronaldo a costringere Coupet all’intervento. Pochi istanti più tardi il portiere francese è invece impotente nei confronti di Tévez, che insacca da due passi sfruttando un cross di Nani deviato involontariamente da Fred. Il risultato finale sorride dunque ai Red Devils, mentre il Lione, che all’Old Trafford dovrà tentare l’impresa, sarà anche costretto a fare a meno dello squalificato Anthony Réveillère.
  2. Celtic 2-3 Barcelona Messi e Henry piegano il Celtic Grazie a un grande Lionel Messi, che firma anche una doppietta personale, l’FC Barcelona rimonta due volte e poi si impone 3-2 in casa del Celtic FC, mettendo una seria ipoteca sul passaggio ai quarti. Gol e spettacolo Due volte in vantaggio grazie a due colpi di testa di Jan Vennegoor of Hesselink e Robson, il Celtic sembra poter continuare la propria marcia inarrestabile in casa, ma prima Messi, poi Thierry Henry, infine ancora Messi, ora capocannoniere di Champions League con sei reti, regalano al Barcellona una preziosissima vittoria in vista del ritorno al Camp Nou fra due settimane. Salvataggio di Caddis Nel Celtic, Gordon Strachan fa esordire in Europa il 19enne Paul Caddis. Nei blaugrana rientra Ronaldinho, che non giocava da titolare dalla partita persa 1-0 contro il Real Madrid CF il 23 dicembre. Al 13’ Henry crea la prima occasione per Andrés Iniesta, il cui tiro viene parato da Artur Boruc. Sul susseguente corner Caddis salva sulla linea un tiro al volo di Henry. Botta e risposta Nonostante la sofferenza iniziale è il Celtic a passare in vantaggio. Al 16’, l’inglese Naylor crossa di sinistro per il perfetto colpo di testa di Vennegoor of Hesselink. Ma l’esultanza scozzese dura solo due minuti. Messi triangola con Deco, quindi supera con un tocco elegante Boruc in uscita, eludendo anche l’intervento in scivolata di Naylor. Robson Il Barça sembra diventare padrone del campo, ma è ancora il Celtic a passare a sorpresa al 38’. Aiden McGeady, poco attivo sino a quel punto, supera Iniesta e Carles Puyol sulla sinistra e crossa per Robson, che supera di testa Víctor Valdés con un beffardo pallonetto dall’altezza del dischetto del rigore. Il modo ideale per festeggiare la prima presenza in Champions League. Pareggio di Henry Il Barcellona non ci sta e riparte alla ricerca del pareggio. Al 52’, Ronaldinho intercetta una palla rinviata male da Gary Caldwell e passa a Henry. L’attaccante avanza verso l’area scozzese poi, dal limite sinistro, lascia partire di destro un perfetto a girare che si insacca nell’angolo alto alla sinistra di Boruc. Strachan inserisce tre riserve in dieci minuti, ma il copione non cambia e il Celtic continua a subire. Decisivo Messi Al 79’, nell’area scozzese, un rinvio di Stephen McManus colpisce Massimo Donati. La palla schizza verso Messi che controlla, si gira con una magia e in scivolata supera un incolpevole Boruc. Il portiere polacco riesce comunque poi ad evitare la quarta rete su due tentativi di Henry.
  3. Arsenal 0-0 Milan Il Milan resiste, l'Arsenal non passa Lo definiscono il peggiore dei buoni risultati. Ma lo 0-0 in casa dell’Arsenal FC nella gara di andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League va sicuramente bene ai campioni d’Europa dell’AC Milan. Un po’ per la solida prestazione offerta in casa della capolista del campionato inglese. Un po’ per la clamorosa traversa colpita da Emmanuel Adebayor in pieno recupero. Kalac c’è Carlo Ancelotti sceglie 'l'albero di Natale' con Clarence Seedorf e Kaká a sostegno del rientrante Pato. Zeljko Kalac stringe i denti e scende in campo, nonostante la lussazione al dito riportata domenica in allenamento. Massimo Oddo vince il ballottaggio con Daniele Bonera a destra, mentre capitan Paolo Maldini quello con Marek Jankulovski a sinistra. Buon avvio Il Milan non vuole farsi schiacciare e pressa alto. I primi minuti sono di marca rossonera con Maldini che chiama Jens Lehmann a un difficile intervento con un colpo di testa su corner dalla sinistra. Al 7' Arsène Wenger deve già effettuare il primo cambio: esce l'infortunato Kolo Touré, entra Philippe Senderos. I Gunners provano a sfondare con i lanci lunghi - anche direttamente con Lehmann - per il sempre pericoloso Adebayor. Alessandro Nesta e Kahka Kaladze fanno buona guardia anche se l’attaccante togolese li costringe spesso agli straordinari. L’Arsenal cresce Con il passare dei minuti l'Arsenal riesce a dare più ritmo alla manovra. In questa fase il Milan si fa un po' schiacciare, ma senza correre grossi rischi. Sull'altro fronte Pato si muove molto, ma si ritrova spesso isolato contro l'intera difesa dei Gunners. Nel finale di prima frazione la pressione dei Gunners aumenta e Mathieu Flamini si rende due volte pericoloso nel giro di pochi minuti. Prima conclude debolmente tra le braccia di Kalac al termine di una grande accelerazione di Bacary Sagna a destra. Poi si libera di Andrea Pirlo con un numero a sinistra, ma Kalac respinge con i pugni il suo insidioso tiro-cross. Eboué al tiro In apertura di ripresa Nesta è costretto a uscire per un problema muscolare. Ancelotti inserisce Jankulovski e sposta Maldini al centro della difesa. L’Arsenal riprende a macinare gioco. Aleksandr Hleb accelera a destra e serve Emmanuel Eboué, il rasoterra dell’ivoriano da ottima posizione finisce a lato alla destra di Kalac. Poi il portiere australiano è costretto a uscire sui piedi di Adebayor. Per la prima volta si fa vedere anche Eduardo da Silva, ma la sua conclusione dal limite dell’area è appena alta. Fabregas al tiro Al 62’ il Milan si affaccia all’attacco grazie a una bella apertura di Kakà per l’inserimento di Oddo a destra. Il terzino rossonero ha tutto il tempo per mirare il diagonale, ma colpisce male con il destro, il suo piede, e manda fuori. Il Milan riesce a spostare in avanti il baricentro e la pressione dell’Arsenal sembra meno soffocante. Al 75’ un rimpallo libera Cesc Fabregas, ma Kalac blocca bene il rasoterra del centrocampista spagnolo. Pato esce con i crampi. Al suo posto entra Alberto Gilardino. Ultime occasioni Kalac si fa trovare pronto anche sulle successive conclusioni di Adebayor e Fabregas. Ottima la prestazione del portiere australiano, in dubbio fino all’ultimo minuto. Sull’altro fronte Lehmann deve intervenire sul bel colpo di testa di Gilardino. Poi il nuovo entrato Nicklas Bendtner manda alto da ottima posizione. Ma l’occasione più grande capita a Adebayor proprio prima del fischio finale. Sul cross di Theo Walcott, Kalac sembra battuto, ma il colpo di testa a botta sicura dell’attaccante si stampa sulla traversa. Il Milan può tirare un grosso sospiro di sollievo.
  4. Trevi naturalmente il Liverpool fa eccezione perchè è la meno inglese di tutte, proprio x lo stile di gioco (l'anno scorso col Barça se ti ricordi vinse fuori casa), però Inter e Milan possono vincere facile. E poi lo sfizio di buttarvi fuori lo vogliamo noi... non c'è 2 senza 3! (Anche se non reggerei la tensione pre partita)
  5. Chi ci ha preso 3 pt risultato esatto - 1 pt solamente 1 X o 2 Paoloboys 6 Schalke - Porto 2-1 (1) Roma - Real Madrid 3-0 (1) Olympiacos - Chelsea 1-1 (x) Liverpool - Internazionale 1-0 (1) Celtic - Barcelona 1-3 (2) Fenerbahçe - Sevilla 2-1 (1) Cipollini 5 Roma - Real Madrid 2-1 (1) Liverpool - Internazionale 2-1 (1) Celtic - Barcelona 0-2 (2) emmea90 4 Liverpool - Internazionale 2-0 (1) Arsenal - Milan 1-1 (X) il_panta 3 Celtic - Barcelona 0-3 (2) Fenerbahçe - Sevilla 2-0 (1) Arsenal - Milan 1-1 (X) trevi_lampre 1 Celtic - Barcelona 2-4 (2) simoni 92 0
  6. Grimpeur devi tener conto che loro giocavano in casa e che dovevano far la partita. Le squadre inglesi lontano da casa sono MOLTO diverse. P.s. Avete visto il gol di Henry in Celtic - Barça?
  7. Si cambia scuola. Da noi 7 è un voto un po' di merda... vuol dire "Ho studiacchiato giusto x sapere cosa si parlava", all'orale se sai tutto un 9 te lo danno.
  8. Si la cosa bella è questa... Nelle trasmissioni sportive si parla dì: Campi perfetti all'estero ---> campo scandaloso Arbitri preparati ---> Arbitraggio molto largo Fair play inglese ---> Giocatori del Milan fischiati mentre erano a terra x cui l'Arsenal buttava palla fuori (il Milan ha fatto lo stesso) Sportività anglosassone ---> 10 a Sagnà per la simulazione in area di rigore.
  9. emmea90

    Nba e dintorni...

    No perchè Sportitalia ha dato Boston - Golden state stanotte.
  10. Poi quando hai fatto 100 punti puoi scegliere tra il cuscino o la tazza griffata??? ELIOS vorrei ricordarti che l'anno scorso il Milan è arrivato quarto con tre giornate d'anticipo e dall'anno prossimo (in cui si spera* di non dover fare preparazioni strane x supercoppe o mondiali per club), punteremo a togliervelo dalla maglia. * ma anche no perchè vorrebbe dire averla alzata a Mosca
  11. Eccoli lì subito a parlare di Culo... non avevo dubbi. Quel pallone se proprio lo volete sapere non poteva entrare perchè il cross è arrivato ad un altezza tale che Adebayor non poteva abbassare più di così la palla. Culo l'avremmo avuto se quel tiro di Oddo in tribuna fosse entrato. A differenza di altre squadre il Milan non ha avuto la presunzione di voler vincere per forza fuori casa (impresa peraltro in questi ottavi riuscita solo al Barça, tanto per sottolinearne la difficoltà). E' riuscito a non far segnare in casa un Arsenal che fino ad ora aveva sempre vinto e segnato, è riuscito a chiudere benissimo tutti gli spazi che si sono creati, tanto che l'unica soluzione dei giocatori dell'Arsenal è stato il tiro da fuori parabilissimo per un portiere di 203 cm. L'Arsenal giocando in casa doveva fare quel tipo di partita e vedrete che a S.Siro sarà l'esatto contrario. Dopo quella traversa inoltre se ci fate caso le 2 occasioni + nitide sono state a nostro favore. Concludo dicendovi che oggi la stampa inglese parla di un grandissimo Milan. I titoli vanno da "Arsenal Zittito", ma il migliore è "Il Milan ha retto proprio dove i cugini dell'Inter avevano fallito a Liverpool, erigendo barricate per 90 minuti e non per 85."
  12. Big S. sono 2 tipologie di gioco diverse: Campionato ---> Squadre che si chiudono ---> Meglio l'Inter Champions ---> Squadre che ti attaccano ---> Meglio il Milan
  13. Sedicesimi di finale - Ritorno Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 17.00 Bayer Leverkusen - Galatasaray (and. 0-0) Amburgo - Zurigo (and. 3-1) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 17.30 Spartak Mosca - Marsiglia (and. 0-3) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 18.00 Panathinaikos - Rangers (and. 0-0) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 18.45 Bayern Monaco - Aberdeen (and. 2-2) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.45 Villareal - Zenit St. Pietroburgo (and. 0-1) Getafe - AEK Atene (and. 1-1) Helsingborgs - PSV Eindhoven (and. 0-2) Bordeaux - Anderlecht (and. 1-2) Fiorentina - Rosenborg (and. 1-0) Tottenham Hotspur - Slavia Praga (and. 2-1) Atletico Madrid - Bolton Wanderers (and. 0-1) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 21.00 Everton - Brann (and. 2-0) Basilea - Sporting Lisbona (and. 0-2) Norimberga - Benfica (and. 0-1) Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 22.30 Braga - Werder Brema (and. 0-3) Per quanto riguarda le dirette TV: Fiorentina - Rosenborg ---> La 7 Cartapiù (Pay) Everton - Brann ---> La 7 Cartapiù differita (Pay) Bayern Monaco - Aberdeen ---> Sportitalia (?) Norimberga - Benfica ---> ZDF
  14. Olympiacos 0-0 Chelsea L'Olympiacos contiene il Chelsea Un Olympiacos CFP ben organizzato riesce a bloccare le armate del Chelsea FC sullo 0-0 nella gara d'andata degli ottavi di UEFA Champions League. Olympiacos ben messo in campo La squadra di Panagiotis Lemonis - giunta quest'anno agli ottavi nove anni dopo l'eliminazione nei quarti della stagione 1998/99 - non si lascia intimidire dagli inglesi e si procura le occasioni più interessanti di una sfida equlibrata. Il Chelsea di Avram Grant può comunque tornare soddisfatto da Atene. Gli inglesi non hanno subìto gol e possono guardare con fiducia al ritorno di Stamford Bridge del 5 marzo. Terry e Lampard esclusi a sorpresa Grant, che predicava cautela ad inizio gara, esclude a sorpresa i nazionali John Terry e Frank Lampard e schiera Michael Essien e Didier Drogba, entrambi reduci dalla Coppa d'Africa. Gli ospiti, però, non si limitano a difendere ed Essien va al tiro dopo 30 secondi sfiorando il palo. Tifo incredibile L'Olympiacos, sostenuto da un pubblico caldissimo, non tarda a rispondere. Un primo tiro di Luciano Galletti viene bloccato da Claude Makelele, successivamente Ieroklis Stoltidis interviene su imbeccata di Predrag Djordjević e lascia partire un traversone quando avrebbe potuto invece concludere in porta. Parate di Nikopolidis Il Chelsea tiene molto palla nel primo tempo, mentre l'Olympiacos si rende pericoloso in contropiede. Il loro primo tiro in porta è ad opera degli ospiti al 16' quando Florent Malouda lascia partire un tiro su cui interviene Antonios Nikopolidis. Nikopolidis è ancora chiamato in causa cinque minuti dopo su colpo di testa di Carvalho nato da un calcio di punizione di Juliano Belletti. Il Chelsea preme Alla mezzora Stoltidis, autore di una doppietta nella vittoria dei greci per 3-0 contro il Werder Bremen nell'ultima gara della fase a gironi, sfiora il gol andando a colpire di testa sul primo palo su calcio d'angolo di Djordjević. Drogba, che sembrava dovesse essere escluso per un problema alla coscia, va al tiro ma Nikopolidis para facilmente. Gara intrigante Nella ripresa la gara continua con lo stesso copione fatto di pause ed accelerazioni. I padroni di casa vanno alla conclusione al 50'. Stoltidis serve Galletti che riesce solo a sfiorare di testa. Le chiare occasioni da rete sono rare e soltanto un'azione da fermo sembra poter sbloccare il risultato. La paratissima di Čech Djordjević mette alla prova Petr Čech per la prima volta con un bel tiro, ma il portiere del Chelsea para in tuffo sulla sua destra. Al 65' Galletti manda di poco alto al volo dopo un traversone del solito Stoltidis dalla sinistra. Il Chelsea non riesce a rendersi pericoloso e la prima occasione del secondo tempo è con Malouda al 70'. Grant inserisce Salomon Kalou e Nicolas Anelka a 15 minuti dal fischio finale nel tentativo di rafforzare l'attacco, ma i due non incidono. Gli inglesi si accontentano così di un pareggio comunque prezioso in vista del ritorno.
  15. Schalke 04 1-0 Porto Kuranyi lancia lo Schalke Grazie a un gol di Kevin Kuranyi in avvio, l'FC Schalke 04 esordisce agli ottavi di UEFA Champions League con un 1-0 sull'FC Porto, che rimpiange numerosi errori nonostante il dominio nel secondo tempo. Occasione per López Uno scatenato Kuranyi segna la sua terza rete in Champions League dopo appena 4', avventandosi su una palla vagante dopo la parata su un tiro di Rafinha. Tuttavia lo Schalke non riesce ad arrotondare il risultato nella ripresa ed è anzi costretto a subire il ritorno prepotente del Porto. L'occasione migliore capita a Lisandro López a 10' dal termine, che però spara alto a porta spalancata su un cross rasoterra di Ricardo Quaresma. Passaggio invitante Dopo la squalifica, Jermaine Jones torna a dettare il ritmo nel centrocampo dei tedeschi Schalke e fa subito sentire la sua presenza. Già al 4', recupera un pallone nella metà campo avversaria e spacca in due la difesa con un preciso lancio per Rafinha. ll terzino destro brasiliano lascia partire un missile che Helton può appena deviare ma irrompe Kuranyi che di esterno appoggia in rete. Fucile in difficoltà Il gol è in realtà propiziato da un errore di Fucile, per l'occasione tornato al suo ruolo preferito di terzino sinistro, con João Paulo sulla destra. Passano pochi minuti e Rafinha si destreggia sulla fascia, crossa pericolosamente al centro, ma Pedro Emanuel svetta e riesce ad anticipare tre avversari. Potenza Schalke Il Porto, che in questo stadio aveva vinto la Champions League nel 2004, non ha certo serata facile. L'isolato López si scontra ripetutamente con l'imperioso Mladen Krstajić, mentre lo Schalke continua a spingere in avanti. Approfittando della serata negativa di Fucile, Kuranyi continua a martellare sulla destra, ma obbliga Helton a un solo intervento. Poco prima dell'intervallo ci prova anche Ivan Rakitić, ma la palla termina alta. Porto equilibrato João Paulo passa sulla fascia sinistra al posto di Fucile, che rischia la figuraccia con un retropassaggio di tacco da 25 metri. Nella ripresa, però, gli ospiti iniziano con determinazione e aiutano maggiormente le punte. Ne sa qualcosa Fabian Ernst, che interviene provvidenzialmente su Lucho González dopo un passaggio di Lopez. Cross di Jones Poco prima dell'intervallo, Kuranyi sfiora il raddoppio ma non riesce a colpire sul bel cross di Jones. Sembra di assistere agli sprechi preannunciati dal tecnico di casa Mirko Slomka prima dell'incontro, un problema frequente nelle ultime settimane. Il Porto prova dunque ad approfittarne. Raul Meireles mette alla prova Manuel Neuer con un tiro dalla distanza, poi López sbaglia da sotto porta e lo Schalke resiste fino al 90'.
  16. Roma 2-1 Real Madrid La Roma fa festa con Pizarro e Mancini Va all’AS Roma il primo round dell’importantissima sfida contro il Real Madrid CF. Davanti ai suoi tifosi, nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League, la squadra di Luciano Spalletti supera 2-1 in rimonta quella di Bernd Schuster e la mette nella scomoda posizione di dover per forza vincere nel retour-match del Santiago Bernabéu, in programma il prossimo 5 marzo. Allo stadio Olimpico le merengues colpiscono a freddo con Raúl González, ma i giallorossi - smaltito il contraccolpo psicologico e superato il timore reverenziale - rispondono con David Pizarro e Mancini, entrambi alla seconda rete nella massima competizione europea per club. Il Real recrimina per un palo a dieci minuti dalla fine di Ruud van Nistelrooy. Formazioni Spalletti presenta tre novità rispetto alla squadra sconfitta 1-0 dalla Juventus. In difesa Matteo Ferrari e Max Tonetto fanno spazio a Juan e Christian Panucci, nel terzetto alla spalle di Francesco Totti – che supera il record di presenze in Europa con la maglia giallorossa detenuto da Aldair – c’è Ludovic Giuly e non Rodrigo Taddei. Schuster cambia per quattro undicesimi la squadra battuta 2-1 dal Real Betis Balompié. Nel reparto arretrato Miguel Torres e Gabriel Heinze rimpiazzano Míchel Salgado e l’infortunato Marcelo, a centrocampo Mahamadou Diarra è preferito a Royston Drenthe; in attacco torna titolare van Nistelrooy, solo panchina per Julio Baptista. Raúl mortifero I padroni di casa sembrano partire convinti, ma la loro pressione produce soltanto un corner. E il Real Madrid al primo affondo passa: Arjen Robben fugge sulla sinistra dopo uno scambio corto e scarica indietro al limite dell’area per Guti, sul tiro del centrocampista Raúl ci mette il piede e spiazza Doni. Il capitano delle merengues firma così il quarto gol in Champions League. La Roma prova a reagire con Marco Cassetti, ma sul destro del difensore Iker Casillas è attento e blocca in tuffo. Gol in fuorigioco Al 10’ il Real Madrid si vede annullare giustamente il raddoppio: van Nistelrooy è in fuorigioco quando ribadisce in rete una respinta di Doni su tiro di Robben. Tre minuti dopo Simone Perrotta avrebbe una buona chance, ma “strozza” troppo il sinistro su un intelligente assist di Mancini. Al 21’ è ancora il Real ad andare vicino al gol, con un colpo di testa di Raúl che termina a lato di un soffio dopo una travolgente azione di Robben sulla destra. Risposta di Pizarro Al 24’, inaspettato, arriva il pareggio della Roma. Totti serve sulla sinistra Mancini, il brasiliano prova a servire di nuovo il capitano che però in scivolata è anticipato da Fernando Gago: sulla palla vagante si avventa Pizarro che scarica un bolide verso la porta avversaria, la deviazione ancora del centrocampista argentino mette fuori causa Casillas. Al 29’ un nuovo brivido per la difesa giallorossa: splendido pallone in verticale di Raúl per van Nistelrooy, il bomber olandese si allunga in scivolata ma non trova la porta. Rimonta di Mancini Nella ripresa la Roma confeziona subito una bellissima azione: il fraseggio rapido Mancini-Perrotta-Totti libera Giuly, ma la conclusione del folletto francese è da dimenticare. Ma al 58’ il Real è costretto a capitolare: Heinze sbaglia il tempo dell’anticipo e Totti gli scappa via, il pallone del capitano per Mancini è con il contagiri e il brasiliano, dopo aver aggirato Casillas, insacca malgrado il disperato tentativo di recupero di Fabio Cannavaro. Primi cambi Al 62’ le merengues si rendono pericolose con un tiro dalla distanza di Sergio Ramos, poi Spalletti decide il primo cambio: fuori Pizarro, dentro Alberto Aquilani. Al 67’ è provvidenziale Juan, che anticipa Raúl dopo un tiro di Robben non trattenuto da Doni; poi è Perrotta a respingere di testa una bordata di Diarra. La Roma effettua poco dopo la seconda sostituzione: Tonetto prende il posto di Panucci. Palo Al 76’ deve abbandonare il campo anche Juan, toccato duro da Ramos: lo rimpiazza Ferrari. Mette dentro forze fresche anche Schuster, che richiama Diarra e Robben per inserire Baptista e Drenthe. I nuovi entrati si fanno subito notare: all’80 il nazionale Under 21 olandese smarca il connazionale van Nistelrooy che colpisce il palo, due minuti dopo il brasiliano manda fuori dal limite. Il Real attacca, la Roma sciupa qualche buona ripartenza: dopo 3’ di recupero, l’Olimpico esplode di gioia.
  17. Roma 2-1 Real Madrid La Roma fa festa con Pizarro e Mancini Va all’AS Roma il primo round dell’importantissima sfida contro il Real Madrid CF. Davanti ai suoi tifosi, nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League, la squadra di Luciano Spalletti supera 2-1 in rimonta quella di Bernd Schuster e la mette nella scomoda posizione di dover per forza vincere nel retour-match del Santiago Bernabéu, in programma il prossimo 5 marzo. Allo stadio Olimpico le merengues colpiscono a freddo con Raúl González, ma i giallorossi - smaltito il contraccolpo psicologico e superato il timore reverenziale - rispondono con David Pizarro e Mancini, entrambi alla seconda rete nella massima competizione europea per club. Il Real recrimina per un palo a dieci minuti dalla fine di Ruud van Nistelrooy. Formazioni Spalletti presenta tre novità rispetto alla squadra sconfitta 1-0 dalla Juventus. In difesa Matteo Ferrari e Max Tonetto fanno spazio a Juan e Christian Panucci, nel terzetto alla spalle di Francesco Totti – che supera il record di presenze in Europa con la maglia giallorossa detenuto da Aldair – c’è Ludovic Giuly e non Rodrigo Taddei. Schuster cambia per quattro undicesimi la squadra battuta 2-1 dal Real Betis Balompié. Nel reparto arretrato Miguel Torres e Gabriel Heinze rimpiazzano Míchel Salgado e l’infortunato Marcelo, a centrocampo Mahamadou Diarra è preferito a Royston Drenthe; in attacco torna titolare van Nistelrooy, solo panchina per Julio Baptista. Raúl mortifero I padroni di casa sembrano partire convinti, ma la loro pressione produce soltanto un corner. E il Real Madrid al primo affondo passa: Arjen Robben fugge sulla sinistra dopo uno scambio corto e scarica indietro al limite dell’area per Guti, sul tiro del centrocampista Raúl ci mette il piede e spiazza Doni. Il capitano delle merengues firma così il quarto gol in Champions League. La Roma prova a reagire con Marco Cassetti, ma sul destro del difensore Iker Casillas è attento e blocca in tuffo. Gol in fuorigioco Al 10’ il Real Madrid si vede annullare giustamente il raddoppio: van Nistelrooy è in fuorigioco quando ribadisce in rete una respinta di Doni su tiro di Robben. Tre minuti dopo Simone Perrotta avrebbe una buona chance, ma “strozza” troppo il sinistro su un intelligente assist di Mancini. Al 21’ è ancora il Real ad andare vicino al gol, con un colpo di testa di Raúl che termina a lato di un soffio dopo una travolgente azione di Robben sulla destra. Risposta di Pizarro Al 24’, inaspettato, arriva il pareggio della Roma. Totti serve sulla sinistra Mancini, il brasiliano prova a servire di nuovo il capitano che però in scivolata è anticipato da Fernando Gago: sulla palla vagante si avventa Pizarro che scarica un bolide verso la porta avversaria, la deviazione ancora del centrocampista argentino mette fuori causa Casillas. Al 29’ un nuovo brivido per la difesa giallorossa: splendido pallone in verticale di Raúl per van Nistelrooy, il bomber olandese si allunga in scivolata ma non trova la porta. Rimonta di Mancini Nella ripresa la Roma confeziona subito una bellissima azione: il fraseggio rapido Mancini-Perrotta-Totti libera Giuly, ma la conclusione del folletto francese è da dimenticare. Ma al 58’ il Real è costretto a capitolare: Heinze sbaglia il tempo dell’anticipo e Totti gli scappa via, il pallone del capitano per Mancini è con il contagiri e il brasiliano, dopo aver aggirato Casillas, insacca malgrado il disperato tentativo di recupero di Fabio Cannavaro. Primi cambi Al 62’ le merengues si rendono pericolose con un tiro dalla distanza di Sergio Ramos, poi Spalletti decide il primo cambio: fuori Pizarro, dentro Alberto Aquilani. Al 67’ è provvidenziale Juan, che anticipa Raúl dopo un tiro di Robben non trattenuto da Doni; poi è Perrotta a respingere di testa una bordata di Diarra. La Roma effettua poco dopo la seconda sostituzione: Tonetto prende il posto di Panucci. Palo Al 76’ deve abbandonare il campo anche Juan, toccato duro da Ramos: lo rimpiazza Ferrari. Mette dentro forze fresche anche Schuster, che richiama Diarra e Robben per inserire Baptista e Drenthe. I nuovi entrati si fanno subito notare: all’80 il nazionale Under 21 olandese smarca il connazionale van Nistelrooy che colpisce il palo, due minuti dopo il brasiliano manda fuori dal limite. Il Real attacca, la Roma sciupa qualche buona ripartenza: dopo 3’ di recupero, l’Olimpico esplode di gioia.
  18. Liverpool 2-0 Inter L'Inter si piega nel finale L’FC Internazionale Milano subisce due gol dal Liverpool FC negli ultimi cinque minuti e vede complicarsi il cammino verso i quarti di finale di UEFA Champions League. Ad Anfield i nerazzurri giocano in dieci per oltre un’ora a causa dell’espulsione di Marco Materazzi, tengono bene, ma poi capitolano nel finale sotto i colpi di Dirk Kuyt e Steven Gerrard. Inizio difficile Il Liverpool parte all'attacco a testa bassa mettendo alle corde l'Inter. Cristian Chivu deve fermare Gerrard con le maniere forti al limite dell'area e viene ammonito dopo appena tre minuti. All'8' Iván Córdoba è costretto ad intervenire in scivolata per sventare un pericoloso cross basso di Kuyt dalla destra. Sul conseguente calcio d'angolo Sami Hyypiä salta più in alto di tutti, ma Júlio César e pronto ad alzare oltre la traversa. Materazzi espulso L'Inter è costretta a difendersi e anche Materazzi finisce sul taccuino dell'arbitro De Bleeckere al 12’ per un fallo su Fernando Torres. Una decisione che pesa perché alla mezz'ora il difensore nerazzurro trattiene leggermente l'attaccante spagnolo e viene espulso per doppia ammonizione. L'Inter deve giocare in inferiorità numerica per oltre un'ora. Roberto Mancini, come aveva già fatto durante la stagione in queste situazioni, non effettua cambi: sposta Chivu al centro della difesa arretrando Maxwell nel ruolo di terzino sinistro. Buona difesa Anche con il nuovo assetto l'Inter difende bene e il Liverpool fatica a trovare spazi. Gli uomini di Rafael Benítez fanno girare il pallone nei pressi dell'area di rigore nerazzurra ma non trovano quasi mai il passaggio decisivo per arrivare dalle parti di Júlio César. Córdoba è in grande serata e anticipa tutti quelli che passano dalle sue parti. L'unico a sfondare è Gerrard in chiusura di prima frazione. Il cross rasoterra del capitano dei Reds è pericoloso, ma Maicon sbroglia con un po' di fortuna sul secondo palo. Grande Júlio César Nei primi minuti della ripresa Mancini toglie Julio Cruz - che dopo l’espulsione di Materazzi si era sacrificato in copertura - e inserisce Patrick Vieira. Senza i centimetri di Materazzi servono quelli del francese soprattutto sui calci piazzati a favore dei Reds. Proprio da un disimpegno errato del centrocampista scaturisce però una grande palla gol per i padroni di casa. Torres cerca il diagonale rasoterra a botta sicura ma Júlio César ci arriva con le punte delle dita in piena estensione. Parata che vale un gol. Occasioni Liverpool Sugli sviluppi del calcio d’angolo da sinistra, Hyypiä stacca bene, ma il suo colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa. Benítez si gioca la carta Peter Crouch - richiamando il brasiliano Lucas Leiva -, ma è ancora l’ottimo Torres a farsi notare. Pescato da Gerrard, lo spagnolo sfiora il palo con un tiro a rientrare dal limite dell’area. Anche Crouch non trova il bersaglio dal limite da buona posizione. Nell’occasione si fa male Cordoba e Mancini deve inserire Nicolás Burdisso. In queste fasi difende come un gigante Chivu aiutato anche da un ottimo Esteban Cambiasso in ripiegamento. Uno-due Serata difficile per Zlatan Ibrahimović che deve lottare da solo contro l’intera difesa inglese. L’Inter sembra poter resistere, ma a cinque minuti dalla fine arriva la doccia fredda. Il cross di Jermaine Pennant dalla destra attraversa tutta l’area di rigore e trova Kuyt. Il tiro dell’attaccante olandese tocca terra e non lascia scampo a Júlio César con la complicità della deviazione di Maicon. Ma non basta. Allo scadere Gerrard trova un gran diagonale rasoterra che si insacca dopo aver toccato il palo interno. E’ una mazzata per gli uomini di Mancini. A San Siro servirà un’impresa.
  19. emmea90

    Nba e dintorni...

    Top 16 - Prima Giornata Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 18.15 CSKA Moscow - AXA FC Barcelona Differita Sky Sport 2 dopo la partita di Siena Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.15 Efes Pilsen - Montepaschi Siena Diretta Sky Sport 2 Lietuvos Rytas - Aris TT Bank Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.45 Panathinaikos - Partizan Igokea Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 20.30 Tau Ceramica - Fenerbahce Ulker Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 19.15 Zalgiris Kaunas - Maccabi Elite Tel Aviv Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.30 Lottomatica Roma - Unicaja Diretta Sky Sport 2 Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.45 Real Madrid - Olympiacos Aggiornato con la copertura TV. E devo dire che è coperto male!
  20. Se conti che avevano tutti più di 72 in pavè no.
  21. Allora? Beh, direi che 4°, 6° , 8°, 9° e 10° non è male Si, ma vorrei vedere anche qualcuno dei miei sul podio ogni tanto. Ora che ci tocca? Tu andrai al giro dei paesi baschi e tu Trevi al giro di Georgia, che comincia subito dopo. Io farò la Roubaix, la Gent-Wevelgem e la Liegi Perchè io e Trevi non andiamo a Roubaix? Perchè non ci passate ad entrare nel velodromo, il soffitto è 2,10! (e poi perchè vorrei vincere qualche volta). Simoni92 tu verrai con me. Ma io dovrei occuparmi anche dell'UCI... qualche volta! Non ti preoccupare, se ne sta già occupando Ivan! E io che faccio allora intanto? Lì c'è un gabinetto intasato...! Se becco chi è stato di voi tre...
  22. 08/04/07 Giro delle Fiandre Buon pomeriggio da Meerbeke gentili telespettatori. Cominciano oggi le corse sul paveè con il giro delle Fiandre, una corsa durissima. Favoriti per la tappa di oggi Boonen e Cancellara Mancano 100 Km al traguardo. Li davanti il belga Wynants, con 9 minuti di vantaggio sul gruppetto dei battistrada Dubito però che arrivi al traguardo Viene già recuperato. Vedremo 90 Km di vera lotta! Ed ecco uno dei caratteristici muri In alcuni tratti la pendenza supera il 19% Si è formato un gruppo di 2 uomini, tra cui Ballan, a 1'30'' però tutta la CSC, che si è dovuta fermare per aspettare Cancellara. 18 Km, è l'ultima salita Ballan e Gilbert davanti 9 alla fine, parte Cancellara Davanti è crollato Ballan PHILIPPE GILBERT. Vince il giro delle Fiandre 2° Ballan a 1'20'' Ecco la classifica
  23. Beh quando Briatore ha acquistato il QPR erano ultimissimi (vai un po' di pag. indietro e vedrai).
  24. emmea90

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    Come ha giocato Treviso? Su Sky Sport 2 si aggiunge il match del sabato alle 14.30 Cresce l’offerta di basket italiano sui canali SKY, a conferma dell’interesse della tv satellitare per tutti i grandi sport, e per il basket italiano in particolare. A partire da sabato 8 marzo 2008, arriva infatti su SKY Sport un’altra partita in diretta esclusiva che si aggiunge alla già ampia programmazione del campionato italiano Serie A TIM. Quindi, alle dirette su SKY Sport 2 di tre match a settimana del Campionato Italiano di Basket Serie A TIM, si aggiunge una quarta partita: ogni sabato alle ore 14.30 ci sarà la trasmissione di una gara in anticipo. Collegamento per il pre-partita, sempre su SKY Sport 2, alle 14.00. Dimenticavo Sabato alle 20.30 (non su Sky che darà Montegranaro - Napoli) c'è Benetton - Armani 2 FISSO!!!
  25. Il nome Moratti ti dice nulla?
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