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thecannibal2

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  1. Ah si?? Sinceramento non lo sapevo. Il problema è che con quell'altro non riesco ad entrare dal computer... che devo fare?? Parlare con un amministratore? Chi è?
  2. Si, sicuramente l'obiettivo è mantenere la categoria. Basso ha il contratto in scadenza, ma se ha voglia di continuare a correre sappia che un posto per lui c'è sempre: c'è Mohoric da seguire durante la crescita Un uomo per le grandi corse a tappe serve sicuramente, Basso vuole provare ad essere di nuovo protagonista, ma i dubbi sono molti. Per Damiano Caruso questo potrebbe essere l'anno dell'esplosione, ma è più probabile che sia destinato a dire la sua nei piccoli giri e fare il gregario nei grandi giri. Gregario di chi però? Infine c'è Mohoric ma è ancora troppo giovane. Per capire cosa potrà fare Basso in questa stagione manca poco, ha infatti annunciato la sua presenza alla Vuelta Ciclista a Mallorca
  3. TAPPA 6 ADELAIDE-ADELAIDE: 83,1 KM Passerella finale in quel di Adelaide, la volata sembra scontata. L'unico brivido si ha alla partenza quando Moser prova ad entrare in fuga, e ci crede anche, naturalmente però il gruppo non gli lascia scampo e lo riprende dopo 15-20 km. In fuga vanno quindi Vallèe (Lotto), Kadri (Ag2r) e Alaphilippe (Omega). Non arrivano e si va al volatone finale vinto da Lobato della Movistar, secondo Ferrari della Lampre e terzo Tsatevich della Katusha. A sorpresa Moser si piazza sesto. Si ritirano Bennett, Roux, Willems, S. Dumoulin e Kroon, caduti ed arrivati fuori tempo massimo. La Orica vince la classifica a squadre, la maglia a punti la vince Clarke della Orica, la maglia del miglior scalatore la vince Howes della Garmin e la classifica generale viene vinta da Slagter della Garmin, che vince anche la classifica del miglior giovane. Hermans (BMC) secondo con lo stesso tempo. Moser chiude ottavo in generale a 48", secondo nella classifica giovani con lo stesso distacco. La Cannondale chiude con nessuna vittoria ma solo piazzamenti, sicuramente c'è qualcosa da rivedere. Anche il bottino economico lascia a desiderare, appena 4.390 €. Non ci resta che aspettare la prossima corsa che sarà la Vuelta Ciclista a Mallorca e Ivan Basso ha già annunciato che ci sarà. Vorrà far capire già a inizio stagione che è tornato più forte che mai?? O userà questa piccola corsa a tappe come un allenamento in vista della Tirreno-Adriatico?? Vorrei soffermarmi un attimo su Slagter, giovanissimo, ma già vincitore di 2 Down Under's Tour consecutivi. Sembra già prontissimo per le grandi classiche. Diventerà il nuovo Philippe Gilbert?? Lo scopriremo presto, forse già quest'anno anche se potrebbe essere costretto a fare da gregaria a Daniel Martin
  4. TAPPA 5 MCLAREN VALE-OLD WILLUNGA HILL: 151,2 KM E' la tappa più dura, è la tappa che deciderà la classifica finale. Moreno Moser è pronto a dare battaglia e spettacolo. Il primo uomo della Cannondale ad attaccare e ad entrare in fuga è Koren, insieme a Klemme (IAM), Montaguti (Ag2r), Belkov (Kat), Pichot (Europcar). Non prendono mai troppo vantaggio e verranno ripresi ai -22,4. Intanto ai -25,6 prova a scattare Bennett, ma abbiamo faticato non poco a capire se fosse o meno un vero scatto, infatti non è riuscito a guadagnare nemmeno una posizione in gruppo. Nella discesa che porta allo strappo finale evadono dal gruppo Polanc (LAM), Felline (Trek), Reza (Europcar) e Westra (AST). I 4 raggiungono un vantaggio di circa 27-28 secondi. Ai -4, cioè all'inizio della salita che porta al traguardo c'è lo scatto di Moreno Moser, lo aveva promesso, eccolo. Va a riprendere i 4 attaccanti ma appena si gira vede attaccati alla sua ruota parecchi corridori. Proprio nella frazione di secondo in cui si gira per controllare i suoi avversari partono Geschke (GIA), Slagter (Garmin), Martens (BEL) e Clarke (Orica). Moreno prova a rispondere agli attacchi ma non ne ha e si deve arrendere. Alla fine il vincitore di giornata è Slagter, stesso tempo per Martens con lo stesso tempo. A 14" arrivano Clarke e Geschke, a 31" Hermans, poi il gruppo Moser a 38" regolato da Lofkvist (IAM), poi Meyer (Orica), Adam Hansen (Lotto), nono Moser e decimo Westra. Ci si aspettava di più da Moser e la delusione è tanta, probabilmente non era in forma e, ancora più probabilmente, deve ancora raggiungere la maturazione. Il nuovo leader della generale è Slagter, con lo stesso tempo Hermans. Moreno Moser ottavo a 48" La miglior squadra diventa la Orica. Intanto prima della corsa giunge la notizia del ritiro a fine stagione di Alessandro Petacchi.
  5. DOWN UNDER'S TOUR, tappa 4 UNLEY-VICTOR HARBOR: 149,1 KM tappa pianeggiante, leggerissima e cortissima salita finale che non creerà problemi, prevista una volatona. Moreno Moser non ha grandi chance in questa tappa e sceglie di restare in mezzo al gruppo e riposarsi in vista della quinta e decisiva tappa. Pronti via e parte la fuga con Stuyven (Trek), Belkov (Kat) e, per la prima volta in fuga, Marino della Cannondale. Il francese è l'unico a prendersi l'onere di tirare e ai -97.9 km il vantaggio dei fuggitiva è di 8'29", aumenterà ma di lì a poco inizierà a diminuire. Il gruppo però forse se la prende con troppa calma, ai -33 ci sono ancora 5'24" di vantaggio per gli uomini in fuga. Ai meno 25 km si capisce che il gruppo ha mollato, si trova infatti a 7'44". Marino allora inizia a studiare i suoi compagni di fuga, il più veloce e favoritissimo a questo punto è Stuyven, nettamente più veloce in volata rispetto agli altri. Se Stuyven è il favorito di tappa, Belkov è il favorito per indossare la nuova maglia di leader, il suo distacco da Hermans è infatti di soli 2'34". Marino allora sceglie di accodarsi e lasciare agli altri il compito di portare a compimento la fuga. Il gruppo recupera qualcosina e ai -15 si ritrova a 5'14", ai meno 10 è a 3'44". Davanti mollano e iniziano a studiarsi, il gruppo adesso corre a più non posso, potrebbe essere fatale per la fuga, ai -5,1 km il vantaggio è però ancora di 1'39" e partono Belkov e Stuyven, Marino non reagisce agli attacchi ma aumenta la frequenza di pedalata, ai -2,7 km Belkov inizia la salitella che porta allo sprint seguito da Stuyven. Ai -2,8km Marino ha un vantaggio di soli 49" sul gruppo. In questo finale incerto accade quello che nessuno poteva prevedere ai -25... Marino viene ripreso, anche se è il primo a dare il via allo sprint finale. Intanto davanti Belkov, che aveva preso qualche metro a Stuyven va a vincere la tappa. Dietro sta arrivando il gruppo... e Marino riesce a salire sul podio, favorito dai metri di vantaggio che aveva sul gruppo. Gruppo che è arrivato a 36" dai due battistrada. Dei nostri si stacca il solito Juraj Sagan, arrivando a 5'. Nelle varie classifiche cambia solo la maglia bianca, che passa sulle spalle di Slagter (Garmin) ma con lo stesso tempo di Moreno Moser. Il duello per la generale e per il miglior giovane si concluderà (e inizierà, visto che solo Hermans ha vinto una tappa per distacco) nella quinta e penultima tappa. Intanto, pensandoci... non è male l'inizio di stagione. Nessuna vittoria è vero, ma, se si esclude la prima tappa (Moser 13esimo), la Cannondale ha ottenuto due quarti posti con Moser e un terzo posto con Marino. Il francese è al settimo cielo, anche lui sa che questo potrebbe essere il suo miglior risultato annuale
  6. Eccomi con nuovo account e dal computer, avrò quindi la possibilità di postare foto. Purtroppo però qualche tappa l'ho già fatta senza screenshot, inizierò a metterle quindi verso la fine del Down Under's Tour. DOWN UNDER'S TOUR, tappa 3: NORWOOD-CAMPBELTOWN: 143,5 KM Iniziano le prime difficoltà, la salita del Montacute (2a cat) a 7,7 km dal traguardo potrebbe essere perfetta per chi vuole tentare un attacco. Va in fuga il solo Montaguti (Ag2r), al primo TV attacca il solo Felline (Trek), Moser ha quindi la possibilità di mettersi in testa al gruppo e di prendere senza nessuno sforzo il secondo di abbuono. Al secondo TV rimane imbottigliato e non c'è nulla da fare, poco male. La fuga raggiunge il vantaggio massimo di 3'16", in gruppo tirano la Lampre e la Cannondale con Bennett, fino a riportare il vantaggio di Montaguti a 1'20". All'inizio della salita... eccolo: l'attacco di Moreno Moser, lanciato da Bennett. Viene seguito da Geschke (Giant), Adam Hansen (Lotto) e Hermans (BMC). Moser prova a fare ritmo e ri-scattare ma non ne ha, parte allora Hermans (BMC) e se ne va, il nostro uomo prende le redini del gruppetto a cui si sono aggiunti il favorito di giornata Slagter (Garmin) e Meyer (Orica). A 0,6km dallo scollinamento il gruppo si trova a 24". All'inizio della discesa il gruppo si trova a 29 secondi, nel frattempo rientrano anche Kolobnev (Katusha) e Clarke (Orrica). Moser prova a rientrare sulla testa della corsa, cioè su Hermans, e si sobbarca tutto il lavoro in discesa. Ma non c'è nulla da fare, Hermans vince la tappa Lo sprint per la seconda posizione è vinto da Simone Clarke (Orica), terza posizione per Adam Hansen (Lotto), quarto Moreno Moser che paga lo sforza fatto in discesa. Alle sue spalle Slagter della Garmin. Ma purtroppo anche il gruppo arriva con lo stesso tempo, cioè a 35". L'unico ad essersi avvantaggiato è quindi Hermans, che si va a prendere tappa e maglia. De Marchi, Sarmiento e Bennett arrivano con lo stesso tempo, Koren a 3'01", Marino a 4'55" e ultimo Juraj Sagan a 6'19". La quarta tappa sarà per velocisti puri, Moser difficilmente potrà dire la sua, ma questi due quarti posti non sono male soprattutto per il morale. Si punterà tutto sulla quinta tappa, quella decisiva anche se sarà difficilissimo togliere la maglia ad Hermans. Howes (Garmin) mantiene la maglia dello scalatore, Clarke va a vestire la maglia a punti, la miglior squadra è la BMC e.... udite udite... Moreno Moser veste la maglia bianca di miglior giovane, anche se a pari merito con Slagter. Piccole grandi soddisfazioni In classifica generale è sesto a 41"
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