DOWN UNDER'S TOUR, tappa 4
UNLEY-VICTOR HARBOR: 149,1 KM
tappa pianeggiante, leggerissima e cortissima salita finale che non creerà problemi, prevista una volatona.
Moreno Moser non ha grandi chance in questa tappa e sceglie di restare in mezzo al gruppo e riposarsi in vista della quinta e decisiva tappa.
Pronti via e parte la fuga con Stuyven (Trek), Belkov (Kat) e, per la prima volta in fuga, Marino della Cannondale. Il francese è l'unico a prendersi l'onere di tirare e ai -97.9 km il vantaggio dei fuggitiva è di 8'29", aumenterà ma di lì a poco inizierà a diminuire.
Il gruppo però forse se la prende con troppa calma, ai -33 ci sono ancora 5'24" di vantaggio per gli uomini in fuga. Ai meno 25 km si capisce che il gruppo ha mollato, si trova infatti a 7'44". Marino allora inizia a studiare i suoi compagni di fuga, il più veloce e favoritissimo a questo punto è Stuyven, nettamente più veloce in volata rispetto agli altri. Se Stuyven è il favorito di tappa, Belkov è il favorito per indossare la nuova maglia di leader, il suo distacco da Hermans è infatti di soli 2'34". Marino allora sceglie di accodarsi e lasciare agli altri il compito di portare a compimento la fuga.
Il gruppo recupera qualcosina e ai -15 si ritrova a 5'14", ai meno 10 è a 3'44".
Davanti mollano e iniziano a studiarsi, il gruppo adesso corre a più non posso, potrebbe essere fatale per la fuga, ai -5,1 km il vantaggio è però ancora di 1'39" e partono Belkov e Stuyven, Marino non reagisce agli attacchi ma aumenta la frequenza di pedalata, ai -2,7 km Belkov inizia la salitella che porta allo sprint seguito da Stuyven. Ai -2,8km Marino ha un vantaggio di soli 49" sul gruppo.
In questo finale incerto accade quello che nessuno poteva prevedere ai -25... Marino viene ripreso, anche se è il primo a dare il via allo sprint finale. Intanto davanti Belkov, che aveva preso qualche metro a Stuyven va a vincere la tappa. Dietro sta arrivando il gruppo... e Marino riesce a salire sul podio, favorito dai metri di vantaggio che aveva sul gruppo. Gruppo che è arrivato a 36" dai due battistrada. Dei nostri si stacca il solito Juraj Sagan, arrivando a 5'.
Nelle varie classifiche cambia solo la maglia bianca, che passa sulle spalle di Slagter (Garmin) ma con lo stesso tempo di Moreno Moser.
Il duello per la generale e per il miglior giovane si concluderà (e inizierà, visto che solo Hermans ha vinto una tappa per distacco) nella quinta e penultima tappa.
Intanto, pensandoci... non è male l'inizio di stagione. Nessuna vittoria è vero, ma, se si esclude la prima tappa (Moser 13esimo), la Cannondale ha ottenuto due quarti posti con Moser e un terzo posto con Marino.
Il francese è al settimo cielo, anche lui sa che questo potrebbe essere il suo miglior risultato annuale