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thecannibal

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  1. Io dico primo Froome, secondo Contador, terzo Aru, quarto Purito e quinto Valverde, per quel che riguarda gli uomini di classifica...
  2. Froome è andato su di computerino (o pallino), ma sarà andato su a tutta?? L'unico vero tappone è quello di domani, ed è lì che si possono fare i distacchi. Sapendo che si è tutti con il fiato corto, è possibile che si sia risparmiato e lasciato "scannare" gli altri, sapendo che non avrebbero potuto staccarlo più di tanto viste le salite che ci sono state?? Io sono convinto che domani sarà la tappa decisiva, chi esce con la maglia rossa ci arriverà fino alla fine, a meno che Froome e Contador non si trovino in 10-20"
  3. Sarà lotta fino all'ultima cronometro tra Contador e Valverde. Froome correndo così non prenderà imbarcate, ma non vince. Contador è più forte di Valverde ma, probabilmente per mancanza di condizione, non lo riesce a staccare e Valverde è più veloce negli ultimi metri e va avanti di abbuoni. Evidentemente anche Valverde pensa che Froome non possa essere pericoloso... temo che vedremo questo copione fino alla fine. Domani sarà la tappa della verità e secondo me se Froome non prende troppo distacco domani... chissà..la cronometro dovrebbe favorirlo e l'ultima settimana non è così difficile, basta una giornata buona.
  4. io l'ho detto che Froome è pericoloso... guarda il computerino e non guarda di fronte a sé
  5. Il modo di correre di Froome è veramente pericoloso, voglio dire... è sempre a testa bassa a guardare il computerino, una curva improvvisa e il patatrac è fatto... A parte gli scherzi, correndo così i giri non si perdono, ma è anche molto difficile vincerli. Aspetto di essere smentito tra 7,3 km...ma mi sembrava giusto dirlo prima della fine della tappa
  6. Tappa pianeggiante: la prima del tour 2013, Portovecchio-Bastia. Tappa collinare quella della Vuelta di oggi (11a tappa, Pamplona-Santuariode San Miguel de Aralar, nel gioco è segnata come collinare)
  7. Eggia'...quindi sono arrivato alla conclusione che aprirò un altro account e continuerò la storia con quello, sempre su questa pagina
  8. Piccolo problema: riesco ad entrare qui solo con il cellulare, col computer non c'è nulla da fare. Ora la domanda è: continuo a scrivere col cellulare e senza immagini, o mi creo un altro account e continuo con quello (io scelgo questa ipotesi)??
  9. Be dai, era peggio se perdeva il tempo di una partita di calcio intera
  10. A causa di problemi al computer in queste prime tappe non metterò immagini, spero di risolvere prestissimo DOWN UNDER'S TOUR, tappa 2: Prospect-Stirling 150.1 km Ancora una tappa classificata come pianeggiante, ma non sembra adatta agli sprinter puri, infatti il finale è in leggera salita (3,9%). Potrebbe essere un finale adatto a Moser, ma anche il finale della prima tappa doveva essere adatta all'italiano della Cannondale, ma abbiamo visto che ha riscontrato difficoltà. È pur vero che questo finale sembra leggermente più duro. Proviamo a inserirci nella fuga di giornata con Koren ma, fino al primo traguardo volante, il gruppo ha fatto prendere il largo soltanto a Elmiger (IAM), allora Moser ha cercato di anticipare tutti al TV e ce la fa, andando a prendere la seconda posizione e 2 secondi di abbuono, Ferrari (LAM, leader della generale) arriva terzo e prende un secondo di abbuono. Intanto Elmiger è raggiunto da Howes (Garmin), i due raggiungono un vantaggio massimo di 4'29". Al secondo TV Moser scatta ancora per prendere il secondo di abbuono spettante al terzo, per poi tornare in gruppo e guardare la volata. Obiettivp centrato e abbuono preso. Viene presa anche la fuga, addirittura verso i 38-39 km dall'arrivo. La corsa riesce a rimanere chiusa e quindi si arriva allo sprint finale. Non ci si aspettava nessun uomo Cannondale alll sprint, ma ecco che Moser è nelle prime posizioni. Il capitano della Cannondale oggi si sente in formissima (+5) e, galvanizzato dagli abbuoni presi, si lancia nella volata. Parte bene, ma non è il più veloce. Vince Simon Clarke (Orica), seconda posizione per Adam Hansen (Lotto), terza posizione per Meyer (Orica). Solo quarta posizione per Moreno Moser, arrivato vicinissimo al podio che avrebbe fruttato almeno altri 4" di abbuono. Peccato, ma l'importante è aver ritrovato morale e aver avuto la prova che Moser può giocarsela con i migliori. Solo Moser se la può giocare, visto che il resto della squadra arriva a 7'35" e Juraj Sagan solo soletto in ultima posizione a 8'09". Probabilmente De Marchi è uscito appositamente di classifica per tentare la fuga in una delle prossime tappe. In testa alla generale troviamo ancora Ferrari (LAM), Moser è qualche posizione più indietro a 10" (prima di questa tappa era a 12"). La maglia a pois passa sulle spalle di Howes (Garmin), classifica a punti: Lobato (Mov), miglior giovane: Slagter (Garmin, vincitore dello scorso anno), con 1 secondo di vantaggio su Moser. Miglior squadra: Astana. La prossima tappa sarà dura, si potrebbero vedere i primi distacchi, Moreno dopo la quarta posizione si sente pronto, il resto della squadra bisogna capire se si è attardata perché non ne avevano o perché si sono risparmiati per poter aiutare Moreno nella terza tappa. Lo sapremo presto
  11. DOWN UNDER'S TOUR tappa 1: Nuriootpa-Angaston Sembrerebbe una tappa adatta ai velocisti anche se a 13.3 km dal traguardo troviamo una salita di 1a categoria. Come detto però non dovrebbe fare troppi danni. Il finale è in leggera salita (4%), il che potrebbe togliere la possibilità a qualcuno di fare un ottimo sprint. Potrebbe essere una prima occasione per Moreno Moser?? Questa la formazione Cannondale: Moreno Moser, De Marchi, Bennett, Sarmiento, Koren, Juraj Sagan e Marino. Moser capitano indiscusso, con De Marchi, Bennet (corridore australiano, di casa quindi) e Sarmiento tutti a protezione del leader. In casa Cannondale però, come già preannunciato, non si respira una bella aria e nessuno prova ad entrare nella fuga di giornata. La fuga è composta da Rast, Pichot (Euc), Ista (IAM) e S. Chainel (Ag2r). La fuga raggiunge un vantaggio massimo di 4'30". Il gruppo non gli lascia scampo e l'ultimo ad essere ripreso è Chainel, il quale però riesce a passare per primo sotto il GPM e prendersi la prima maglia a pois. Il gruppo a ranghi ristretti (non per la durezza del percorso, ma perché si tratta della prima corsa stagionale per molti) è pronto a dare il via alla volata ed è l'italiano Roberto Ferrari (Lampre) ad aggiudicarsi la vittoria davanti a Lobato (Mov) e Slagter (Garmin). Sarà quindi Ferrari a vestire la prima maglia gialla grazie agli abbuoni (anche un secondo posto al primo traguardo volante). Delusione totale in casa Cannondale, poteva sembrare un finale adatto a Moser, invece non è la sua giornata e chiude con una deludente 13esima posizione. De Marchi 33esimo. Si staccano Bennett, Sarmiento, Koren, Juraj Sagan e Marino. Se il morale era basso... ora è bassissimo... ps: i ritirati sono 16, potrei consolarmi col fatto che nessuno dei miei è tra questi
  12. La prima corsa della stagione è il campionato australiano e se lo aggiudica Simon Gerrans (Orica), nessun uomo della Cannondale presente, anche il talentino Bennet ha deciso di rinunciare e di seguire la squadra nel ritiro pre-stagione di Lucca. Ma ora è tutto pronto per il Down Under's Tour. I corridori e lo staff sono entusiasti di lasciarsi i problemi societari alle spalle e iniziare a pensare solo alla strada. Purtroppo però prima di partire giunge la notizia che una squadra italiana, la Bardiani, non rinnoverà il suo contratto. Questa notizia è un brutto colpo per il ciclismo italiano e per tutta la squadra della Cannondale, sulla quale torna l'incubo fallimento. Con che spirito si correrà la prima corsa a tappe della stagione? Un buon risultato alla prima tappa potrebbe far tornare il sorriso a tutti
  13. Ciao a tutti, questa è la mia prima storia, sono completamente inesperto per quel che riguarda la narrazione e le immagini, per quest'ultime non so nemmeno dove mettere le mani... comunque: Siamo all'inizio di Gennaio, in casa Cannondale non si respira una buona aria, il morale è sotto i tacchi e nessuno durante la preparazione ha voglia di scherzare. I corridori sanno che questa potrebbe essere l'ultimo anno per la loro formazione. Tutto dipenderà dalle loro prestazioni. In squadra ci sono molte incognite e poche certezze. Anzi, solo una certezza: Peter Sagan. È su di lui che farà affidamento la Cannondale per le classiche e per portare sulle spalle, per la terza volta consecutiva, la maglia verde a Parigi. E perché no, visto il percorso non particolarmente impegnativo, potrebbe addirittura tentare di fare classifica alla Parigi-Nizza?? Staremo a vedere, fatto sta che è Peter Sagan la stella indiscussa della squadra. Tutti i vallonari presenti in squadra (veramente molti, non fenomeni ma buoni) saranno al suo servizio per tutta la stagione, tranne che per il Down Under's Tour, obiettivo dichiarato di Moreno Moser. Per le volate al Giro d'Italia punteremo tutto su Elia Viviani, sperando di lottare per la maglia rossa. Ma il vero punto debole della squadra sono i cosiddetti uomini delle corse a tappe. Cosa riuscirà a fare Damiano Caruso?? Proverà a dare spettacolo al Giro d'Italia?? Oppure provera a restare con i migliori al Tour de France?? Oppure, punterà tutto sulla Vuelta, competizione in cui i corridori più temibili arriveranno stanchi per.essersene date di santa ragione al Giro o al Tour o ad entrambi?? Di sicuro c'è solo il fatto che Caruso non potrà contare su una grande squadra per le salite vere. Ivan Basso accetterà di fare il gregario? O vuole provare a correre da protagonista il Giro d'Italia? Cosa gli frullera' in testa? Si sente ancora un campione o si è arreso alla carta d'identità?? Deciderà di smettere a fine stagione? O continuerà? Anche qui una cosa è certa, se continuerà a correre per un altro anno ancora, gli è già stato prospettato un anno da gregario. Gregario non di Damiano Caruso come qualcuno potrebbe pensare, ma bensì del giovanissimo (19 anni) Mohoric. È lui infatti il futuro per le corse a tappe della Cannondale. Ma ci sarà un futuro per questa squadra?? Il contratto dice che Cannondale resterà fino al 2017, ma il conto in banca potrebbe crollare da un momento all'altro. Le certezze sono poche, le incognite troppe. Buon anno alla Cannondale, sperando che non sia l'ultimo. ps: difficoltà difficile ed evoluzione 0.4
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