Inchiesta di Bergamo: Mazzoleni patteggia, Paolini invece no
Due richieste di patteggiamento sono state presentate al tribunale di Bergamo da parte dell'ex ciclista professionista bergamasco Eddy Mazzoleni (terzo al Giro d'Italia 2007) e dalla moglie Elisa Basso (sorella del vincitore del Giro d'Italia Ivan) nell'ambito del processo che li vede imputati per traffico di anabolizzanti e doping. Nei loro confronti il Coni, ammesso come parte civile nel processo, ha chiesto una provvisionale di 20.000 euro. La decisione del giudice è prevista per il 17 giugno. La terza persona rinviata a giudizio, il ciclista professionista Luca Paolini, sosterrà invece il rito ordinario.
Erano 29 le persone per le quali il gup Maria Cristina Rota aveva chiesto il rinvio a giudizio, al termine di un'inchiesta nata contro il doping tra i culturisti, ma che ha finito per risucchiare qualche bel nome del mondo del ciclismo. Fra questi anche il corridore azzurro Luca Paolini. Per lui e Mazzoleni l'accusa è la stessa: il pm contesta, a vario titolo, l'acquisto e l'utilizzo di sostanze dopanti, tra cui l'Epo. L'indagine riguardava un traffico di anabolizzanti tra gli appassionati di body building e aveva raggiunto il suo culmine nell'autunno del 2006, con perquisizioni e arresti in tutta Italia. Otto persone erano finite in carcere, altre 14 ai domiciliari. Per cinque palestre, tra cui l'Athena di Gorle, erano scattati i sigillli della magistratura, mentre in un box di Milano erano state sequestrate decine di migliaia di confezioni di doping, per un valore di 65 mila euro. L'ipotesi del pm Rota è che le sostanze arrivassero dall'estero (Spagna, Marocco, Nord Europa, Sudamerica), ordinate tramite internet o per telefono. Sostanze come nandrolone, testosterone, ormoni della crescita, efedrina, Epo, amfetamina. E pure Viagra e Cialis, gli stimolanti chimici che facilitano le prestazioni sessuali, ma che, per le loro qualità di vasodilatatori, in certi sport sono utilizzati per ossigenare il sangue e combattere così la fatica. In precedenza erano stati in tre a patteggiare la pena: R. C., 40 anni, di Azzano San Paolo, legale rappresentante della palestra Athena, che il pm reputava il perno del traffico illecito, G. C., 47 anni, di Milano. Altri bergamaschi, rischiano il rinvio a giudizio. Si tratta di G. F., 30 anni, ex istruttore di body building, attualmente tatuatore e buttafuori per alcuni locali, e di P. G. C., 42 anni, culturista di Calusco, che devono rispondere del commercio abusivo di anabolizzanti. C'è anche una donna, V. S., 28 anni, accusata di ricettazione.
fonte tuttobiciweb