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[TOPIC UFFICIALE]:Red Faction: Guerrilla


Ciro

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Di questi tempi nel mondo dei videogames si diffonde sempre di più un difetto, comune a molte produzioni: la carenza di idee ed originalità. Sono finiti, da un pezzo, i bei tempi in cui ogni nuovo videogame era pronto sempre a stupirci, con spunti interessanti e novità mai viste prima ed oggi, anche grazie alle esperienze videoludiche sempre più evolute in ambito console e ad un impoverimento del gaming nel mondo dei PC, ci troviamo a dover fronteggiare una cronica carenza di idee nuove, vere, originali ed emozionanti.
Colpa, si fa per dire, dell'avvento delle nuove console next-gen, vera e propria spada di Damocle per il videogioco in formato PC: macchine tecnologicamente avanzate, appetibili per gli sviluppatori per via delle caratteristiche standardizzate che offrono, che permettono di eliminare a monte tutte le relative problematiche in ambito programmazione del nostro caro e fidato personal computer, che da un punto di vista tecnico presenta sempre come difetto l'infinito numero di possibili combinazioni hardware, creando seri problemi di ottimizzazione del software.
Tutte considerazioni che spingono la maggior parte dei publisher e developer a migrare verso le produzioni console, spesso più munifiche grazie alla quasi totale assenza di pirateria (e nonostante le ingenti vendite sull'usato, che alcune major vorrebbero eliminare) e, non ultima, la relativa “semplicità” rispetto alla realizzazione di un titolo per piattaforma x86. Un “tradimento” che va, purtroppo, spesso a braccetto con una penuria di idee fisiologica, figlia del tempo. Nessuno si inventa più niente.
Fortunatamente c'è anche chi, oltre alle versioni console, si ricorda del tanto bistrattato PC, sfornando una apposita versione a qualche mese di distanza dalla pubblicazione per console: è questo il caso di Red Faction: Guerrilla, titolo prodotto da THQ e sviluppato da Reactor Zero, terzo capitolo della saga ideata da Volition, che in questa occasione si è occupata della versione “next-gen” e della creazione dell'engine GeoMod 2.0, diretta evoluzione del primo engine sfornato dalla software house statunitense nell'oramai lontano 2001.

Il ritorno della Red Faction
Partendo dalle basi poste da Volition su console, Red Faction: Guerrilla in versione PC riparte dalle stesse identiche premesse del proprio “gemello”, con la storia ambientata sul pianeta rosso per antonomasia, Marte, una landa desertica colonizzata dall'uomo in un futuro in cui il suolo marziano è diventato il territorio terraformato sotto il diretto controllo dell'EDF, forza militare che aveva liberato Marte cinquanta anni prima dall'egemonia della spietata Ultor Corporation. Legge marziale, violenza, assassini, fucilazioni e soprusi: dopo un periodo di prosperità la dittatura è tornata, più spietata che mai.
In questo contesto saremo chiamati a vestire i panni di Alec Mason, giovane ingegnere minerario statunitense chiamato su Marte dal fratello maggiore Dan, che gli prospetta una vita tranquilla e libera sul suolo marziano. Sin dal suo arrivo però il caro Alec non potrà non constatare con i propri occhi che la realtà è assai diversa da quella che si aspettava di trovare al suo sbarco sul pianeta rosso, giungendo ben presto al climax che cambierà definitivamente la sua vita: la morte del fratello Dan, membro della Red Faction, che lo porterà ad unirsi a questo movimento rivoluzionario per sconfiggere l'EDF e riconquistare il pianeta Marte. Una storia che, pur potendo contare sull'ambientazione marziana, ha un forte sapore di cliché abusato, già visto in vari videogames ed in moltissimi film hollywoodiani.

Distruzione!

Proprio le idee originali, fortunatamente, sono presenti in abbondanza sul versante gameplay, che si avvale di una impostazione free-roaming di stampo classico in combinazione con un sistema di inquadrature ed interazione tipico dei TPS più recenti e, soprattutto, basa gran parte della giocabilità sulla perfetta integrazione del motore fisico Havok assieme all'engine GeoMod 2.0, un avveniristico motore di gioco con una caratteristica peculiare che non trova rivali in nessun altro videogame attualmente in commercio: l'estremo realismo nella gestione della fisica applicata alla distruzione degli oggetti. Veicoli, palazzi, muri di cemento armato, costruzioni metalliche e tubature: in Red Faction: Guerrilla ognuno di questi elementi è completamente distruttibile, non essendo inoltre limitato unicamente al mero artificio visivo. Ogni singola distruzione è infatti una interazione diretta con l'ambiente di gioco, e rappresenta un vero e proprio elemento di gameplay che va ad influenzare le nostre azioni e quelle della IA dei nemici, con tutte le implicazioni di carattere tattico e strategico che comporta. Far crollare un palazzo proprio sopra ai nemici, demolire un ponte al passaggio di un convoglio EDF e persino tendere un'imboscata con le mine dotate di sensore di prossimità: tutte possibili applicazioni che donano a questo interessante Red Faction: Guerrilla un enorme valore aggiunto in ambito giocabilità, forte di un realismo senza pari in questo campo che dà a questa ambiziosa produzione una caratteristica superlativa. Un comparto quello del gameplay che, purtroppo, presenta alcune pecche, soprattutto per quel che concerne lo story-mode.
Incentrato su una storia principale discretamente avvincente e “farcito” con una serie di missioni secondarie, questo nuovo capitolo della saga di Red Faction non brilla in quanto a varietà delle missioni, occasionalmente ripetitive, specialmente quelle in cui l'unico scopo è quello di distruggere gli obbiettivi significativi della EDF: a conti fatti queste side-missions risultano essere indispensabili, specie ai livelli di difficoltà più elevati, per proseguire il gioco senza eccessivi ostacoli, poiché la distruzione di questi punti nevralgici andrà ad influire direttamente su due parametri piuttosto importanti, come il morale dei ribelli, che saranno più propensi a “darci una mano”, ed alla diminuzione dell'efficienza della sorveglianza delle truppe dell'Earth Defence Force, fattore assolutamente decisivo che va ad influenzare direttamente le percentuali di successo delle nostre azioni.

Tecnica
Sostanzialmente invariato rispetto alla controparte per console sviluppata da Volition, Red Faction: Guerrilla in versione PC si attesta su ottimi livelli grafici. Pur non rappresentando il nuovo standard del settore in quanto a qualità grafiche questo nuovo capitolo della saga presenta una cura maniacale nel design e nella realizzazione delle strutture abitative e non, caratterizzate da una grande complessità interna ed esterna, a cui si sommano gli ottimi effetti particellari e delle esplosioni veramente ben realizzate. Ottimi i modelli dei personaggi, modellati con un elevato numero di poligoni, seppur estremamente limitati in quanto ad animazioni facciali.
Purtroppo anche in ambito grafico non mancano i difetti, ascrivibili perlopiù ad una grave carenza nel comparto textures, spesso poco definite, e ad un eccessiva semplificazione degli ambienti di Marte, ridotti letteralmente all'osso in quanto a varietà di paesaggi ed elementi caratteristici, limitati alle sole costruzioni dell'EDF.
Come “da tradizione” non manca l'abbondante pop-in (difetto comune a molti sand-box), che fa letteralmente sbucare dal nulla intere costruzioni all'orizzonte, ma fortunatamente è lo stesso ambiente marziano a smorzare con decisione questo difetto, tramite un “trucco” adottato dagli sviluppatori: le tempeste di sabbia, tipiche del pianeta rosso, che spesso e volentieri oscureranno gran parte del cielo impedendo di avere una buona visuale dell'orizzonte.
Menzione particolare anche per il comparto audio di Red Faction: Guerrilla, che francamente non brilla in quanto ad effetti, non sempre realistici e convincenti, ma che fortunatamente gode di musica di discreto livello, a volte quasi onirica e solenne, che contribuisce ad innalzare la soglia di godibilità di questo videogame.

Multiplayer
Come nella versione per console questo nuovo capitolo della saga di Red Faction mantiene nel comparto multiplayer un'impostazione abbastanza classica e priva di eccessivi fronzoli, incentrando gran parte degli sforzi nell'introduzione di due modalità multiplayer distinte, con la possibilità di giocare in locale fino a quattro giocatori ed una modalità completamente online da due a sedici giocatori. Specialmente quest'ultima presenta diverse novità rispetto alla concorrenza, pur rimanendo fedele all'impostazione tradizionale che porta in dote. Infatti sono complessivamente sei le modalità di gioco online, che spaziano dalle tradizionali Deathmatch, Team Deathmatch e Capture the Flag, raggiungendo il culmine con le ultime tre, contraddistinte da idee interessanti e coinvolgenti, che contribuiscono a portare una ventata di novità, sempre gradita, nel gioco online. Forse la più interessante di queste novità è la modalità Demolizione, che richiede ai giocatori di cimentarsi in una sfida di distruzione senza quartiere, in cui vince chi ottiene il maggior numero di punteggio in base agli edifici ed alle strutture demolite in un certo lasso di tempo. Le altre due si basano invece su una arma chiamata reconstructor, in grado di riportare gli oggetti distrutti allo stato integro, mettendo i vari giocatori, in Controllo Danni, nelle condizioni di radere al suolo l'appostamento nemico per costruire sopra di esso il proprio avamposto; differente invece la modalità Assedio, che prevede sempre l'utilizzo del reconstructor, in cui alcuni giocatori devono letteralmente devastare l'area nemica, una zona che l'altra fazione dovrà difendere e ricostruire.

Hardware
Windows XP/Vista
1 GB Ram
CPU 2.0 GHz Dual Core
Scheda video 3D da 128 MB con Shader Model 3.0
Recensione Videogioco RED FACTION: GUERRILLA scritta da XRAVY
Commento Finale
Red Faction: Guerrilla è sicuramente un titolo molto valido, che presenta un comparto tecnico di tutto rispetto ed una ambientazione senz'altro affascinante. Ottime qualità in generale, affiancate però da alcuni difetti, tra cui la ripetitività di certe missioni secondarie, una storia che si basa su idee e risvolti piuttosto inflazionati ed alcune cadute di tono nella campagna in singolo, pur trovando un suo equilibrio grazie ad un comparto multiplayer in grado di mettere in parallelo alcune modalità di gioco classiche con altre decisamente nuove e divertenti.
Un videogioco che senz'altro merita di essere provato e che riesce a dare il meglio di se proprio quando l'aspetto predominante del gioco è il free roaming, vera anima di questa produzione.

Spaziogames.it

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