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El Kinex

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Tutti i contenuti di El Kinex

  1. Tappa 5 - Manfredonia > Guardiagrele DESCRIZIONE: Dal centro di Manfredonia, località costiera tra le più belle di Puglia, il Giro comincia la sua risalita verso nord con la sua tappa più lunga. Attraverso la provincia di Foggia, prima, e lungo la costiera adriatica il percorso si snoda quasi privo di difficoltà per due terzi di tappa, e solo ai meno settanta è posto il traguardo volante di Borgata Marina, località poco più a nord di Vasto. Nel momento in cui si lascia la costa per spostarci nell'entroterra la strada inizia a salire e dopo ben duecento chilometri viene affrontato il primo GPM di Aia di Rocco, 5km al 6%, che sicuramente selezioneranno il gruppo. Dopo la discesa veloce e qualche saliscendi si torna a salire verso Piano di Ascigno, il secondo GPM, salita di poco più di 4km con pendenze il intorno al 10% che termina a soli dieci chilometri dal traguardo. Il percorso è un continuo su e giù fino a quando non si arriva ai 1400m dal traguardo dove ha inizio il terribile Muro - per la prima volta affrontato dal Giro - che pur essendo lungo appena 500m ha pendenze sempre oltre il 20% con punte del 30%. Prima di raggiungere l'arrivo c'è da affrontare ancora una breve discesa ed un ultima rampa che ci porta finalmente sul traguardo nel centro di Guardiagrele, uno dei borghi più d'Italia e già descritta da Gabriele D'Annunzio. Solitamente, il primo arrivo in salita di un grande giro è molto difficile da interpretare ma quello odierno arriva al termine di una tappa lunghissima che unita alle difficoltà delle salite chiameranno allo scoperto coloro che sicuramente lotteranno per la vittoria finale. TRAGUARDO VOLANTE: Borgata Marina (12 m, Km 171.1) GPM: Aia di Rocco (2° Categoria, 492 m, 5.6 Km al 6.2%, Km 205.3), Piano di Ascigno (3° Categoria, 414 m, 4.7 Km al 5.1%, Km 232.6), Muro di Guardiagrele (3° Categoria, 552 m, 0.6 Km al 18.7%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Termoli (7 m, Km 122.8 ) Tappa 6 - Montesilvano > Porto Recanati DESCRIZIONE: Omaggiando la Tirreno-Adriatico e il poeta Giacomo Leopardi, il Giro d'Italia vive una delle sue frazioni più classiche ed interessanti attraverso i noti colli marchigiani. Si parte dal lungomare di Montesilvano, in Abruzzo, e per i primi cinquanta chilometri si costeggia l'Adriatico fino al passaggio nelle Marche dove si inizia a salire verso Monteprandone, primo GPM di giornata. Dopo il traguardo volante di Santa Maria Goretti vengono affrontati in rapida successione i GPM di Montedindove e di Monte Vidon Combatte, seguito da un breve tratto in piano e discesa che, idealmente, chiudono la parte facile della tappa. A circa sessanta chilometri dall'arrivo inizia la lunga serie di su e giù per i colli - noti anche come Coste Fermane - che infiammeranno la tappa fin dalla prima scalata verso Torre San Patrizio e il successivo GPM di Montegranaro, dove le pendenze vanno ben oltre il 10%. Nemmeno il tempo di respirare, si torna a salire in direzione di Montecorsaro che anticipa l'ascesa, da un nuovo versante, verso il GPM di Montelupone a circa 20km dall'arrivo. Una ripidissima discesa e un breve tratto piano portano la corsa all'imbocco del conclusivo muro di Recanati, 3,5km al 7% con punte al 14%, che terminando a soli 13km dall'arrivo potrebbe rivelarsi un perfetto trampolino di lancio. D'ora in poi è tutta discesa, nonostante la presenza di uno "zampellotto" in prossimità di Loreto, ed in brevissimo tempo si giunge sul traguardo di Porto Recanti, il "salotto sul mare della riviera adriatica". E' la più classica delle "tappa da imboscata" che si apre a diverse chiavi di lettura ed interpretazioni. Difficilmente una squadra potrà controllare dall'inizio la fine l'intera corsa e ciò potrebbe favorire l'arrivo di una fuga mentre i big, sicuramente, potranno sfruttare questo tipo di percorso per infliggere anche distacchi pesanti. TRAGUARDO VOLANTE: Santa Maria Goretti (120 m, Km 70.9) GPM: Monteprandone (3° Categoria, 239 m, 4.6 Km al 5.1%, Km 56.3), Montedinove (4° Categoria, 524 m, 4.1 Km al 4.7%, Km 87.9), Monte Vidon Combatte (3° Categoria, 370 m, 2.6 Km al 7.5%, Km 102.2), Montegranaro (3° Categoria, 212 m, 2.6 Km al 6.2%, Km 135.1), Montelupone (4° Categoria, 247 m, 3.4 Km al 4.6%, Km 155.4), Recanati (3° Categoria, 220 m, 3.3 Km al 5.8%, Km 165.4) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Moglie (215 m, Km 95.1)
  2. Io la vedo molto simile alla tappa di Nancy dell'ultimo tour quindi più adatta a corridori alla Gerrans e Sagan che agli sprinter puri come Kittel o Cavendish.
  3. Tappa 3 - Nettuno > Pompei DESCRIZIONE: Nel segno dell'Antica Roma, a cavallo tra Lazio e Campania, si snoda la terza tappa di questo Giro d'Italia, la prima sopra i duecento chilometri. Si prende il via dal porto di Nettuno e costeggiando il Tirreno si raggiunge Terracina dove si inizia a salire verso il GPM di Magliana, l'unico di tappa. Il percorso odierno, così come quello di ieri, non prevede grandissime difficoltà e solamente a 50km dall'arrivo è posto il traguardo volante, in prossimità della bellissima Reggia di Caserta. Solamente in quest'ultima parte di tappa, lungo la circumvesuviana, la strada sale lievemente ma ormai siamo arrivati alle porte di Pompei, tristemente nota per l'eruzione del Vesuvio del 79 d.c., dove è fissato il traguardo di tappa. Anche oggi gli sprinter lotteranno per conquistare la vittoria di tappa ma dovranno prestare particolare attenzione al fondo stradale in porfido dell'ultimo chilometro, un'insidia da non sottovalutare. TRAGUARDO VOLANTE: Caserta (61 m, Km 169.3) GPM: Magliana (3° Categoria, 267 m, 6.5 Km al 4.0%, Km 81.6) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Minturno (8 m, Km 111.0) Tappa 4 - Cava de' Tirreni > Melfi DESCRIZIONE: Da Cava de' Tirreni, località che ha più volte ospitato la Corsa Rosa, da il via alla tappa più "meridionale" di questa edizione. I primissimi chilometri sono in discesa e solo dopo l'attraversamento di Salerno la strada diventa pianeggiante fino al primo GPM di Serradarce, che immette la corsa in un tratto abbastanza vallonato che si conclude con la lunga ascesa del GPM di Boschetto. Il percorso continua con qualche saliscendi anche dopo essere entrati in Basilicata fino a raggiungere il traguardo volante di Rionero in Vulture, prima di salire al Valico di Monticchio, salita che nella prima parte presenta pendenze vicine al 10%. Dal GPM all'arrivo mancano appena 20km di cui pochissimi in pianura perchè sono presenti continui saliscendi tra cui il GPM conclusivo di Foggianello, breve ma con pendenze anche all'11%, posto ad appena 6km dall'arrivo di Melfi, la città di Federico II di Svevia. Sulla carta, anche questa, dovrebbe essere una frazione dedicata alle ruote veloci ma il finale, oltre agli strappetti, è molto tortuoso e ciò potrebbe rendere difficoltoso organizzare dei treni. Inoltre, qualcuno potrebbe sfruttare l'ultima salitella per provare ad anticipare i velocisti o si potrebbe assistere anche ad uno sprint di un gruppo abbastanza ristretto. TRAGUARDO VOLANTE: Rionero in Vulture (645 m, Km 152.3) GPM: Serradarce (4° Categoria, 364 m, 6.9 Km al 3.1%, Km 51.0), Boschetto (3° Categoria, 692 m, 8.6 Km al 4.6%, Km 95.9), Valico di Monticchio (4° Categoria, 854 m, 4.5 Km al 4.0%, Km 160.2), Foggianello (4° Categoria, 660 m, 1.8 Km al 6.8%, Km 176.7) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Calitri (382 m, Km 113.1)
  4. Finalmente, eccoci alla presentazione del Giro d'Italia! Giorno per giorno, tappa per tappa andremo alla scoperta di un percorso in cui ho cercato di legare la storia della Corsa Rosa a quella del nostro paese. Tappa 1 - Roma TTT DESCRIZIONE: Roma Caput Mundi. Dopo aver ospitato la Grande Partenza del Giro d'Italia nel 2000, in occasione del Giubileo, Roma torna protagonista della prima tappa di una edizione della Corsa Rosa. A differenza dell'ultima volta, si correrà una cronosquadre - nel 2000 fu una crono individuale - con un percorso velocissimo caratterizzato da lunghi rettilinei. Il via è posto in Piazza Pio XII - tra Piazza San Pietro e Via della Conciliazione - e percorrendo prima il Lungotevere e poi Via Marconi, per il primo intermedio, si arriva nella zona dell'EUR dove ci sarà l'inversione di marcia attorno al Palalottomatica. Il tracciato continua ad essere molto veloce e dopo il secondo intermedio di Via Ostiense si arriva nel centro della città, passando davanti alla Piramide Cestia, prima di giungere sul traguardo del Circo Massimo. Percorso da altissime velocità adatto soprattutto alle squadre più attrezzate e compatte che sicuramente non vorranno perdere una prima occasione per creare distacchi anche importanti. RILEVAMENTI INTERMEDI: Via Marconi (15 m, Km 7.4), Via Ostiense (16 m, Km 15.3) Tappa 2 - Roma > Anzio DESCRIZIONE: Da Via dei Fori Imperiali prende il via la prima tappa in linea di questa edizione del Giro d'Italia. E' una frazione abbastanza breve e dopo essere usciti da Roma, passando per luoghi come Piazza Venezia e Piazza del Quirinale, ci spostiamo verso le colline per affrontare l'unico GPM di giornata a Tivoli, che assegnerà anche la prima maglia degli scalatori. Il percorso non è per nulla impegnativo e quasi privo di difficoltà nonostante, ogni tanto, venga affrontato qualche passaggio per i centri storici come quello molto suggestivo di Velletri, ai piedi dei Colli Albani e della zona dei Castelli. A circa 20km dall'arrivo si passa dal traguardo volante di Aprilia ed in breve tempo si arriva sulla costa tirrenica per affrontare gli ultimi chilometri che tutto d'un fiato portano la corsa sul traguardo di Anzio, città famosa per lo sbarco alleato avvenuto nel gennaio '44. Difficile prevedere un arrivo diverso da una volatona di gruppo in quanto il ridotto chilometraggio ed un percorso molto facile vanificano del tutto un ipotetico tentativo da lontano. TRAGUARDO VOLANTE: Aprilia (70 m, Km 116.3) GPM: Tivoli (4° Categoria, 245 m, 4.6 Km al 3.6%, Km 41.2) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Valmontone (258 m, Km 76.8 )
  5. Sisi, nel 2017 il giro festeggerà le 100 edizioni.
  6. Dopo aver pubblicato i percorsi con cui ho partecipato al Piccolo Zome, finalmente, posso passare alla presentazione di materiale inedito partendo con una mia versione del Giro d'Italia. La mia intenzione era quella di provare a disegnare una sorta di Giro d'Italia n°100, più o meno sulla stessa linea del Tour 2013 o del Giro 2009, cercando di seguire questa idea nella realizzazione di ogni tappa. La storia del Giro, ma anche quella del nostro paese, offre numerosissimi spunti e per questo non è stato per nulla semplice realizzare un percorso in cui si cercava di rendere omaggio, ma anche solo semplicemente ricordare, ogni evento o personaggi legati alla storia. Prima di passare alla presentazione del percorso completo - in serata probabilmente inizierò a pubblicare le prime tappe - alcune piccole indiscrezioni: - la partenza è fissata a Roma mentre l'arrivo a Milano; - inizialmente la corsa si dirigerà verso il sud - punto massimo itra Campania e Basilicata - per poi risalire; - il nord verrà attraversato da ovest ad est; - non sono previsti sconfinamenti; Per scoprire il resto ... Stay tuned!
  7. L'accoppiata Mortirolo-Gavia non mi convince molto. Un conto è quando è prima dell'Aprica, una salita molto pedalabile. mentre posizionarlo prima del Gavia (16km al 7,8%) a mio avviso non avrebbe lo stesso effetto. Nella tappa di Tirano del Giro 2011 era un 3° Cat.
  8. Una volta disegnai una tappa simile solo che partivo da Canazei, in fondo alla discesa del Pordoi. Piccola precisazione storica: Charly Gaul fece l'impresa sul Bondone nel Giro del '56.
  9. Tappa 3: Béthune - Saint-Ghislan (BEL) DESCRIZIONE Una Paris-Roubaix in miniatura a cavallo tra Francia e Belgio è il programma della terza tappa. Si parte da Bèthune e, come ieri, le prime difficoltà iniziano dopo oltre 60km con i famosi settori di Bersée à Auchy-lez-Orchies (****) e Orchies à Beuvry-la-Forêt (***) che danno il via ad un lungo susseguirsi tratti in pavè. Il primo tratto davvero impegnativa sara il numero 7, Famars à Aulnoy-lez-Valenciennes (*****), dove sicuramente ci sarà la prima grande selezione all'interno del gruppo. Essendo posto a più di 50km dal traguardo, difficilmente, può essere il punto cruciale mentre a decidere la tappa saranno i settori 12 e 13, Rue de Dour (*****) e Athis à Blaugies (****), in pieno territorio belga, che data la loro vicinanza al traguardo di Saint-Ghislan possono favorire l'azione di qualche attaccante temerario. TRAGUARDI VOLANTI: Marchiennes (16 m, Km 81.2), Quarouble (32 m, Km 142.7) SETTORI DI PAVE: 1. Bersée à Auchy-lez-Orchies (++++, 2700 m, Km 66.3), 2. Orchies à Beuvry-la-Forêt (+++, 1400 m, Km 75.5), 3. Wandignies à Erre (++++, 2900 m, Km 90.0), 4. Abscon à Marquette (+++, 1600 m, Km 97.1), 5. Haspres à Thiant (++++, 1700 m, Km 115.3), 6. Maing à Quérénaing (+++, 2500 m, Km 121.6), 7. Famars à Aulnoy-lez-Valenciennes (+++++, 2600 m, Km 127.7), 8. Saultain à Sebourg (+++, 3200 m, Km 135.9), 9. Vicq à Crespin (+++, 2000 m, Km 148.4), 10. Marchipont (+, 600 m, Km 157.3), 11. Wihèries (+, 700 m, Km 165.1), 12. Rue de Dour (+++++, 2900 m, Km 169.6), 13. Athis à Blaugies (++++, 1000 m, Km 173.6) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Mastaing (33 m, Km 101.0) Tappa 4 - Waterloo-Zottegem DESCRIZIONE L'ultima tappa, completamente in Belgio, non poteva non essere quella regina. Dopo una Paris-Roubaix in miniatura, oggi va in scena una sorta di piccolo Giro delle Fiandre che, sulla carta, potrebbe rivoluzionare del tutto la classifica. Si parte da Waterloo e solo dopo cento chilometri arriva il pavè con il facile settore di Lippenhovenstraat (*) ma, da qui in avanti, la difficoltà della tappa saranno nettamente maggiori. Dopo il passaggio da Brakel, e sul Tenbosse, viene affrontato il Kapelmuur (***), muro durissimo e simbolo delle Fiandre, ma i veri problemi arrivano con il trittico Paterberg (*)-Koppenberg (**)-Stenbeekdries (**). La corsa, sicuramente, si deciderà in questo punto e nei successivi tratti ci potranno essere ulteriori cambiamenti fino all'ultimo muro del Molenberg (*) che, posto a solo 10km da Zottegem, emetterà le ultime sentenze della tappa e dell'intera corsa. TRAGUARDI VOLANTI: Brakel (59 m, Km 130.8 ), Everbeek (38 m, Km 151.8 ) SETTORI DI PAVE: 1. Lippenhovenstraat (+, 1200 m, Km 111.8 ), 2. Kapelmuur (+++, 300 m, Km 141.0), 3. Denderoordstraat (+, 700 m, Km 145.1), 4. Kruisberg (+, 400 m, Km 173.0), 5. Paterberg (+, 400 m, Km 179.4), 6. Koppenberg (++, 600 m, Km 184.8 ), 7. Stenbeekdries (++, 2000 m, Km 189.5), 8. Eikenberg (++, 1200 m, Km 193.7), 9. Ruitersstraat (+, 800 m, Km 198.8 ), 10. Mater à Kergate (++, 1400 m, Km 200.6), 11. Molenberg (+, 300 m, Km 204.3) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Zwalm (30 m, Km 105.8 )
  10. Sfrutto questa mattina di tempo libero per pubblicare il percorso della "Tre Giorni delle Pietre". Tappa 1 - Roubaix-Roubaix ITT DESCRIZIONE: Con una breve cronometro lungo le strade di Roubaix prende il via questa nuova corsa a cavallo tra Francia e Belgio. Il percorso è molto veloce e privo di grandi difficoltà, a parte qualche curva ad angolo retto, e difficilmente gli specialisti si faranno scappare l'occasione di conquistare la vittoria e l'ambitissima maglia di leader. RILEVAMENTO INTERMEDIO: Wasquehal (30 m, Km 7.8 ) Tappa 2 - Roubaix-Roubaix DESCRIZIONE: La prima tappa in linea va in scena nel pomeriggio - la cronometro era nel corso della mattinata - ed è ancora la città di Roubaix ed essere protagonista. La prima parte della tappa è molto semplice e solamente dopo oltre 60km vengono affrontati i primi settori di pavè (Allenes à Herrin ***, Herrin à Gondecourt *) mentre il punto cruciale sarà sicuramente l'accoppiata Gruson (**)-Willems à Hem (**) posti a circa 10km dall'arrivo. Difficilmente il gruppo esploderà ma è molto probabile che sul traguardo di Roubaix possa arrivare un gruppo ristretto. TRAGUARDI VOLANTI: La Chapelle-d'Armentières (17 m, Km 36.0), Seclin (24 m, Km 74.2) SETTORI DI PAVE: 1. Allennes à Herrin (+++, 700 m, Km 64.5), 2. Herrin à Gondecourt (+, 300 m, Km 65.5), 3. Pont Thibault à Ennevelin (+++, 1100 m, Km 80.8 ), 4. Gruson (++, 1100 m, Km 95.2), 5. Willems à Hem (++, 1400 m, Km 102.2)
  11. Tappa 3 - Luino-Merate DESCRIZIONE: Per la terza tappa si riparte da Luino e, come per la precedente frazione, i primi cento chilometri non presentano grandi difficoltà - la salita di Viggiù è facilissima - mentre vengono costeggiati il Lago di Lugano e il Lago di Como. Uscendo da Bellagio inizia il Ghisallo, salita storica del ciclismo, che porta la corsa in piena Brianza per affrontare lo strappo di Bartesate e, successivamente, la terribile Giovenzana. Una discesa molto veloce ci porta al Lissolo, salita simbolo della Coppa Agostoni, posto a solo 15km dall'arrivo anche se, prima di raggiungerlo, bisogna affrontare il durissimo strappo di Montevecchia. E' lungo solo mille metri ma le pendenze non scendono mai sotto il 10% e, difficilmente, chi scollinerà per primo in cima potrà essere raggiunto nei restanti 4km che portano al traguardo di Merate. TRAGUARDO VOLANTE: Malnate (348 m, Km 42.2) GPM: Viggiù (4° Categoria, 486 m, 5.2 Km al 3.3%, Km 30.8 ), Ghisallo (2° Categoria, 753 m, 9.5 Km al 5.4%, Km 105.1), Bartesate (4° Categoria, 455 m, 3.8 Km al 4.8%, Km 133.7), Giovenzana (2° Categoria, 658 m, 4.7 Km al 7.6%, Km 154.9), Lissolo (3° Categoria, 515 m, 2.3 Km al 7.9%, Km 164.2), Montevecchia (3° Categoria, 377 m, 1.1 Km al 9.4%, Km 176.5) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Nesso (246 m, Km 82.5) Tappa 4 - Monza-Giogo del Maniva DESCRIZIONE: Da Monza prende il via l'unica tappa con arrivo in salita di questa piccola corsa a tappe. Per i primi chilometri il percorso viaggia per la Brianza fino ad arrivare in Val Brembana per affrontare le salite di Costa Serina e Passo di Zambia, prima di entrare in Val Seriana per scalare il Passo della Presolana. La prima parte della tappa, diciamo, è la più semplice perchè nella parte finale viene affrontata l'interminabile e dura salita del Passo Crocedomini, la Cima Coppi della corsa, che termina a solo 30km dall'arrivo, di cui i primi venti sono tutti in discesa. Gli ultimi dieci, ovviamente, coincidono con l'impegnativa salita che porta al Passo Maniva dove è posto l'arrivo di questo tappone. TRAGUARDO VOLANTE: Villa d'Almé (291 m, Km 45.3) GPM: Costa Serina (2° Categoria, 885 m, 7.3 Km al 6.1%, Km 67.2), Passo di Zambia (4° Categoria, 1248 m, 5.7 Km al 4.0%, Km 84.9), Passo della Presolana (2° Categoria, 1290 m, 11.5 Km al 5.6%, Km 121.3), Passo Crocedomini (Hors Catégorie, 1928 m, 23.2 Km al 7.1%, Km 177.1), Passo Maniva (1° Categoria, 1645 m, 10.5 Km al 8.5%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Clusone (550 m, Km 104.0) Tappa 5: Brescia-Sirmione DESCRIZIONE: Una difficile cronometro chiude il sipario su questa corsa. Il via è in Piazza della Loggia, nel pieno centro di Brescia, e dopo essere usciti dalla città dei lunghissimi rettilinei ci portano al primo intermedio di Molinetto. Il percorso continua ad essere velocissimo e senza grandi difficoltà, ad esclusione di un paio di curve in discesa prima del secondo intermedio di Desenzano del Garda. Negli ultimi chilometri si costeggia il lago fino ad arrivare nel centro di Sirmione dove è posto il traguardo di questa conclusiva prova. RILEVAMENTI INTERMEDI: Molinetto (153 m, Km 13.2), Desenzano del Garda (69 m, Km 32.2)
  12. Parto subito presentando il mio Giro della Lombardia. Tappa 1 - Milano-Pavia DESCRIZIONE: Dal capoluogo di regione, Milano, prende il via questa nuova piccola corse a tappe. La partenza è all'interno dello storico velodromo Vigorelli e per i primi chilometri la corsa attraversa la città passando per alcuni dei suoi luoghi simbolo (Castello Sforzesco, Piazza Duomo, i Navigli) prima di arrivare nelle campagne della Pianura Padana a sud di Milano. In mezzi a campi del lodigiano e del pavese il percorso non presenta particolari difficoltà ad esclusione dei due facili GPM di Monteveneroso e Pietra de' Giorgi, posti a circa 40km dal traguardo, ed è quasi impossibile non immaginare un'arrivo in volata di gruppo sul lungofiume di Pavia. TRAGUARDO VOLANTE: San Zenone al Po (57 m, Km 113.3) GPM: Monteveneroso (4° Categoria, 255 m, 3.6 Km al 4.3%, Km 128.1), Pietra de' Giorgi (3° Categoria, 309 m, 3.4 Km al 5.7%, Km 136.3) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Codogno (59 m, Km 81.7) Tappa 2 - Vigevano-Luino DESCRIZIONE: La seconda tappa prende il via da Vigevano, nel Parco del Ticino, e dal pavese ci spostiamo nel varesotto fino a raggiungere e costeggiare il Lago Maggiore. Le prime difficoltà arrivano dopo ben oltre 120km con la salita di Alpe Tedesco, passaggio classico della Tre Valli Varesine, prima di arrivare a Cittiglio, il paese di Alfredo Binda, dove inizia la parte più impegnativa della tappa, ripercorrendo il percorso originale della tappa del Giro '95. La lunga e dura ascesa del Passo Cuvignone e il ripido Passo di San Michele, con la sua discesa insidiosa, sono il punto cruciale della tappa mentre la salita conclusiva di Montegrino che, posta a soli 7km, può permettere a qualche temerario di raggiungere facilmente il traguardo di Luino. TRAGUARDO VOLANTE: Sesto Calende (204 m, Km 72.8 ) GPM: Alpe Tedesco (2° Categoria, 818 m, 9.2 Km al 5.8%, Km 131.5), Passo Cuvignone (1° Categoria, 1044 m, 9.4 Km al 8.5%, Km 163.9), Passo di San Michele (2° Categoria, 874 m, 2.5 Km al 9.5%, Km 171.3), Montegrino Valtravaglia (3° Categoria, 517 m, 4.9 Km al 5.6%, Km 185.5) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Gavirate (254 m, Km 97.0)
  13. El Kinex

    I percorsi d'El Kinex

    Dopo la recente eliminazione da "Il piccolo Zome", finalmente, mi sono deciso ad aprire questo spazio in cui vi presenterò alcune mie creazioni. Inizialmente, pubblicherò i percorsi con cui ho partecipato alle prime prove del concorso per, in seguito, passare a qualcosa di inedito.
  14. Gara dell'anno: Giro del Delfinato In una stagione poco entusiasmante è stata la corsa che ha offerto lo spettacolo migliore. Il duello Froome-Contador sul Beal e la scoppiettante tappa di Courchevel bastano e avanzano per renderla la gara dell'anno. Ciclista dell'anno: Alejandro Valverde Non sono per nulla un suo tifoso ma il murciano quest'anno mi ha davvero impressionato. Da febbraio ad ottobre sempre al top con una infinita serie di piazzamenti nelle gare più importanti, dalle classiche delle ardenne al mondiale passando per Tour e Vuelta. Miglior squadra dell'anno: Omega Pharma Quick-Step Credo non ci sia nessun'altra formazione ad aver un roster così solido ed altamente competitivo che ha permesso al team belga di essere sempre tra i protagonisti in ogni tipologia di corsa. Grande Giro dell'Anno: Giro d'Italia GT abbastanza deludenti quest'anno ma, tra i tre, ho preferito la Corsa Rosa perchè è stato quello più aperto. Classica Monumento dell'anno: Giro delle Fiandre Come per i GT, le classiche sono stata abbastanza deludenti rispetto ad altri anni ma la Ronde alla fine è quella che mi ha regalato più emozioni ... E poi l'ha vinta Cancellara Rivelazione dell'anno: Fabio Arui Che fosse forte lo sapevo ma che fosse già in grado di lottare con i migliori in salita sia al Giro che alla Vuelta è stata una grandissima sorpresa. Delusione dell'anno: Richie Porte Pensavo potesse essere l'anno del salto di qualità ed invece non lo è stato. Al Tour, dopo il ritiro di Froome, corre da capitano e dopo due egregie difese a Gerardemer e La Planche crolla letteralmente a Chamrousse, chiudendo la corsa lontanissimo dai primi. Miglior scalatore: Alberto Contador Non avrà più l'esplosività di qualche anno fa ma in salita è stato il più forte, a tratti quasi illegali (Tirreno e Paesi Baschi). Miglior velocista: Alexander Kristoff Non sarà esplosivo quanto Kittel o Cavendish ma una Sanremo, tappe al Tour, Amburgo e molte altre corse non si vincono per caso. Miglior uomo da corse di un giorno: Simon Gerrans Vince la Liegi, domina senza rivali in Canada e conquista l'argento al mondiale.
  15. Riguardando attentamente il percorso, e tenendo conto dei giudizi di Emmea e Gigi, mi sono accorto di aver fatto delle gran belle cappellate. Il chilometraggio delle tappe piuttosto ridotto (la terza e la quarta in particolare), la scelta di affrontare un certo tipo di salite o strade (circuito Ponferrada) e la ormai famosa "discesa omicida" hanno fatto si che il mio percorso fosse effettivamente il peggiore, e concordo in pieno il giudizio dei due giudici. Mi è piaciuto molto partecipare a questo concorso e, sinceramente, non pensavo nemmeno di arrivare fino a questo punto in quanto ero convintissimo di non superare nemmeno la prima prova.
  16. Consegno anche io: http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtour.php?tour=347
  17. COSTA Rui 5,00 Testa a testa (sceglierne 2) Barguil 1,55 - Yaes 2,15 Inxtausti 1,70 - Hesjedal 2,00
  18. Vincitore Daniel Martin 17.00 Distacco tra il primo e il secondo 1-5'' 2.05 Testa a testa (sceglierne 3) Tony Gallopin 1.68 / Mauro Finetto 2.10 Warren Barguil 1.87 / Romain Bardet 1.87 Alejandro Valverde 1.33 / Michal Kwiatkowski 3.12
  19. Vincitore: Tony Martin 2,30 Testa a Testa: Bradley Wiggins 1,40 - Tejay Van Garderen 2,40 Adriano Malori 1,75 - Rohan Dennis 1,85
  20. Sulla strada sono 3-3-2 mentre negli albi d'oro sono 2-3-1
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