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El Kinex

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Tutti i contenuti di El Kinex

  1. "Nonostante i numerosi giorni di corsa persi a causa di questo stop forzato, decido di RINNOVARE lo stesso con la Vastgoedservice." Simone Chinello
  2. Io l'anno scorso in questo periodo ho preso la Bianchi Via Nirone (mia prima bici da corsa) con telaio in alluminio e se, non erro, la forcella in carbonio. Il tutto per 649€, anche se di listino era 750.
  3. Dei Red Hot ho sempre apprezzato molto la loro grande capacità di improvvisazione durante i concerti. Flea e John Fusciante tiravano fuori certi riff da far rabbrividire con una naturalezza disarmente.
  4. Ampiamente in una top 50. Un risultato da incorniciare per il Cancellara della Brianza!
  5. El Kinex

    Formula 1 2014

    La Toro Rosso ha annunciato che Carlos Sainz Jr affiancherà Verstappen nella prossima stagione, formando così una delle coppie più giovani dell'intera storia della F1, con una età media 19 anni.
  6. El Kinex

    Formula 1 2014

    Anche a me ha dato questa triste impressione, mai una volta a suo agio con la macchina e sempre troppo distante dai primi, e da Alonso. Mi è sembrato un lontanissimo parente del Kimi visto nei due anni in Lotus.
  7. Dai, mi aggiungo anche io! Questa cosa mi incuriosisce molto. Simone Chinello, 178 x 75 Classiche del Nord: MO 57 COL 65 CRO 55 PR 57 PAV 73 VOL 64 DIS 66 LOT 71 PI 67 RES 67 GRI 68 REC 65 ACC 73 Squadra: Vastgoedservice
  8. Quando sei nella pagina della planimetria schiaccia il tasto stamp (il tasto dopo F12), vai su paint o photoshop e fai incolla. Ti apparirà lo screen dell'intera schermata, planimetria compresa.
  9. PLANIMETRIA GENERALE ELENCO TAPPE: 1) Roma - cronometro a squadre - 19,88km 2) Roma > Anzio 135,25km 3) Nettuno > Pompei 219,1km 4) Cava de' Tirreni > Melfi 183,44km 5) Manfredonia > Guardiagrele 243,4km 6) Montesilvano > Porto Recanati 178,22km 7) Fano > Maranello 229,61km 8 ) Sassuolo > Abetone 163,97km 9) Empoli > Montalcino 216,52km giorno di riposo 10) Tortona > Alassio 171,28km 11) Imperia > Sanremo - cronometro individuale - 35,83km 12) Sanremo > Borgo San Dalmazzo 178,12km 13) Saluzzo > Ivrea 167,02km 14) Ivrea > Mottarone 206,2km 15) Arona > Santuario Madonna del Ghisallo 196,17km giorno di riposo 16) Villafranca di Verona > Verona - cronometro individuale - 41,75km 17) Soave > Giavera del Montello 163,43km 18) Valdobbiadene > Selva di Val Gardena 211,46km 19) Selva di Val Gardena > Trento - Monte Bondone 155,69km 20) Mezzolombardo > Aprica 215,69km 21) Clusone > Milano 162,51km Totale: 3494,52km
  10. Tappa 21 - Clusone > Milano DESCRIZIONE: E' l'ultima fatica di questo Giro d'Italia. Dal centro di Clusone, nel cuore della Val Seriana, prende il via la tappa che dopo i primi chilometri lungo il fondovalle, e il corso del fiume Serio, prevede l'attraversamento di Bergamo per poi proseguire ai piede al Val Brembana. Dopo l'ingresso nella bassa Brianza, in seguito all'attraversamento dell'Adda, il percorso prosegue verso Vimercate e Monza, con il suggestivo passaggio dalla Villa Reale, per arrivare finalmente a Milano. Dopo un breve tratto si entra nel circuito conclusivo di 7km, che verrà ripetuto per otto volte, attorno al Parco Sempione, che prevede il passaggio nella zona della velodromo Vigorelli, e della vecchia fiera, seguito da quello molto più scenografico di Piazza Castello prima di costeggiare l'Arena Civica e imboccare Corso Sempione, storico punto di arrivo della passerella conclusiva del Giro d'Italia. TRAGUARDO VOLANTE: Corso Sempione - IV passaggio (125 m, Km 133.1) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Concorezzo (168 m, Km 84.5) Si conclude qua questa mio Giro d'Italia. Ringrazio molto chi mi ha seguito e pertanto vi chiedo di lasciare un commento in cui esprimete il vostro giudizio riguardo al percorso. Per ora è tutto ... Stay tuned!
  11. Tappa 18 - Valdobbiadene > Selva di Val Gardena DESCRIZIONE: Il più classico dei tapponi dolomitci apre la tre giorni di alta montagna in cui si deciderà questa edizione del Giro d'Italia. La partenza è posta a Valdobbiadene, città del vino e del prosecco, e per la prima parte il percorso risale il Piave, passando per Belluno e Ponte Nelle Alpi - sede del traguardo volante -, fino a Longarone, località tristemente nota per il disastro del Vajont nel 1963. Qui, la corsa lascia il fiume per addentrarsi verso il cuore delle Dolomiti ed andare ad affrontare la Forcella Cibianna, primo GPM di tappa, ed il successivo lungo tratto di fondovalle fino a Cortina d'Ampezzo, prima di iniziare la scalata al Passo Falzarego, oltre 15km abbastanza pedalabili e dai suggestivi paesaggi. La discesa, a tratti molto tortuosa, porta velocemente la corsa a Caprile dove ha inizio il Passo Fedaia - più comunemente noto come la Marmolada - che, se all'inizio presente pendenze facili, dopo il passaggio nei Serrai di Sottoguda le pendenze non scenderanno mai sotto il 10% soprattutto nel tratto di Malga Ciapela, un rettilineo infinito costantemente al 12/13%. Il punto cruciale della tappa è sicuramente questo e lungo il successivo Passo Sella, salita mitica del Giro, verranno decretati gli ultimi verdetti perchè la discesa conclusiva porta in breve tempo sul traguardo di Selva di Val Gardena. Tappone vecchio stile che sicuramente farà danni in classifica e, sulla carta, i big dovrebbero muoversi lungo già le dure rampe del Fedaia, la salita più dura della tappa. In una giornata del genere, una ipotetica crisi la si può pagare a carissimo prezzo mentre per chi avrà voglia di attaccare ci sarà terreno e spazio a sufficienza per guadagnare anche minuti importanti. TRAGUARDO VOLANTE: Ponte nelle Alpi - Polpet (394 m, Km 54.8 ) GPM: Forcella Cibianna (2° Categoria, 1527 m, 9.2 Km al 7.4%, Km 91.6), Passo Falzarego (1° Categoria, 2093 m, 16.4 Km al 5.6%, Km 140.6), Passo Fedaia (1° Categoria, 2052 m, 12.8 Km al 8.0%, Km 173.5), Passo Sella (1° Categoria, 2224 m, 10.9 Km al 7.1%, Km 197.7) PUNTO DI RIFORNIMENTO: San Vito (980 m, Km 112.3) Tappa 19 - Selva di Val Gardena > Trento - Monte Bondone DESCRIZIONE: Nel ricordo della leggendaria impresa di Charly Gaul al Giro 1956, il Giro d'Italia ripropone un'arrivo di tappa sul Monte Bondone. Si riparte da Selva e per i primi chilometri la strada è inizialmente in discesa e poi in un tratto di fondovalle, lungo il fiume Isarco, che porta la corsa al traguardo volante di Prato Isarco. Dopo qualche chilometro inizia la lunghissima ascesa al Passo Lavazè, salita di oltre 20km che chilometro dopo chilometro presenta pendenze sempre più impegnativa, che porta la corsa in Val di Fiemme per affrontare il Passo del Redebus, solamente 4km al 9% ma con tratti anche al 13%. La discesa, in alcuni punti piuttosto tortuosa, porta il percorso in Valsugana e dopo un altro tratto di fondovalle si arriva a Trento, dove hanno inizio le prime rampe del Bondone, circa 20km con le pendenze sempre costanti al 7/8% e senza mai un'attimo di tregua fin sulla linea del traguardo. Nonostante ci sia l'arrivo in salita - l'ultimo di questo Giro - del trittico è sicuramente la tappa meno impegnativa. I big, difficilmente, si muoveranno prima della salita finale ma il chilometraggio non eccessivo potrebbe motivare qualche squadra a fare corsa dura fin dalla prima salita e, se ciò dovesse realmente accadere, potrebbero esserci distacchi anche pesanti. TRAGUARDO VOLANTE: Prato Isarco (314 m, Km 35.2) GPM: Passo Lavazè (1° Categoria, 1815 m, 22.2 Km al 6.2%, Km 62.8 ), Passo del Redebus (2° Categoria, 1461 m, 4.7 Km al 8.9%, Km 107.4), Monte Bondone (1° Categoria, 1633 m, 19.4 Km al 7.4%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Molina di Fiemme (801 m, Km 79.9) Tappa 20 - Mezzolombardo > Aprica DESCRIZIONE: E' la tappa regina di questa edizione del Giro d'Italia. Si parte da Mezzolombardo e, da subito, la strada inizia a salire dolcemente mentre si attraversa la Val di Sole fino al Passo del Tonale - 14km al 6% - che ci porta, al termine della discesa, al traguardo volante di Ponte di Legno. Appena fuori l'abitato inizia il Passo del Gavia, salita di 17km all'8% entrata nella leggenda della Corsa Rosa dopo la tappa da tregenda del 1988, che rappresenta la Cima Coppi di questo Giro d'Italia, in quanto si scollina a quota 2619m. Al termine della discesa si passa in Valfurva e successivamente in Valtellina fino al paese di Mazzo in cui ha inizio, dal versante più classico e famoso, il Mortirolo, ascesa durissima di 12km al 10% di media e con punte, per lunghi tratti, al 18%. La discesa, abbastanza insidiosa, ci porta velocemente ad Edolo prima di iniziare a salire, in modo molto lieve, verso il primo passaggio dall'Aprica ed iniziare il circuito finale del Valico di Santa Cristina - 7km al 9% - che, terminando a soli 5km dall'arrivo, rappresenta l'ultimo ostacolo di questa tappa e del Giro d'Italia. Con questa tappa, il Giro d'Italia rende omaggio al "pirata" Marco Pantani, uno dei ciclisti più amati nella storia del ciclismo, che proprio su queste strade, al Giro 1994, riuscì a staccare la maglia rosa Berzin e Miguel Indurain, dominatore assoluto delle corsa a tappe del periodo. TRAGUARDO VOLANTE: Ponte di Legno (1252 m, Km 78.3) GPM: Passo del Tonale (2° Categoria, 1873 m, 14.6 Km al 6.2%, Km 67.0), Cima Coppi - Passo Gavia (Hors Catégorie, 2619 m, 17.1 Km al 7.9%, Km 96.6), Passo del Mortirolo (1° Categoria, 1862 m, 11.9 Km al 10.9%, Km 163.6), Aprica (3° Categoria, 1181 m, 15.3 Km al 3.1%, Km 196.7), Valico di Santa Cristina (1° Categoria, 1435 m, 7.0 Km al 9.5%, Km 209.6) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Valdisotto (1150 m, Km 126.8 )
  12. Tappa 16 - Villafranca di Verona > Verona - Cronometro individuale DESCRIZIONE: Dopo il secondo, ed ultimo, giorno di riposo la Corsa Rosa entra nella tanto temuta terza settimana con una cronometro piatta come un biliardo. Il via è posto all'esterno del Castello Scaligero di Villafranca e, fin da subito, il percorso presenta lunghissimi rettilinei e poche curve che portano la corsa nel cuore della pianura prima di raggiungere il primo di intermedio di Isola della Scala, posto quasi a metà prova. I rettilinei continuano ad essere la costante principale della tappa, anche in questa seconda parte, tranne in un tratto qualche chilometro prima del secondo intermedio di San Giovanni Lupatoto in cui sono presenti una serie di insidiose curve ad angolo retto. L'ultima parte, però torna ad essere completamente rettilinea ed in pochissimo tempo si raggiungerà il centro storico di Verona con il traguardo posto all'esterno della bellissima Arena. E' una delle tappe più importanti e cruciali di questo Giro d'Italia. Gli specialisti saranno i grandi protagonisti di questa prova da velocità altissime mentre gli scalatori dovranno cercare, in tutti i modi, di accumulare il minor ritardo possibile per non uscire definitivamente di classifica. Una tappa non banale per ricordare il fantastico duello, proprio su queste strade, nella cronometro conclusiva del Giro 1984 tra il compianto Laurent Fignon e Francesco Moser, quest'ultimo finalmente vincitore della Corsa Rosa. RILEVAMENTO INTERMEDI: Isola della Scala (25 m, Km 17.9), San Giovanni Lupatoto (42 m, Km 33.1) Tappa 17 - Soave > Giavera del Montello DESCRIZIONE: Con una tappa che attraversa alcuni luoghi teatro di dure battaglie il Giro d'Italia vuole ricordare i caduti della Grande Guerra. Si parte da Soave, città dell'omonimo vino, e per oltre centocinquanta chilometri il percorso è un lunghissimo piattone, in quanto si snoda nel cuore della pianura veneta. Infatti, aggirando i Monti Berici e i Colli Euganei si attraversa la provincia di Padova e quella di Venezia prima di arrivare a Treviso, ove è posto il traguardo volante. Nel momento in cui il percorso raggiunge la zona del Piave, il "Fiume Sacro alla Patria" e simbolo della I Guerra Mondiale, si svolta verso nord per arrivare nella zona del Montello - anch'essa zona di guerra - per affrontare l'unico GPM di tappa lungo la cosiddetta "Presa 5", più famosa come "la salita del mondiale", ascesa di 2,8km al 5%. Dalla cima all'arrivo ci sono solo 10km e, dopo un primo tratto molto tortuoso tra falsopiano e discesa, si arriva molto velocemente sul traguardo di Giavera del Montello che, a tanti anni di distanza dal Mondiale 1985, torna ad abbracciare il grande ciclismo. E' sulla carta una tappa per i velocisti ma la salita, posta a così pochi chilometri dall'arrivo, è un'ottimo punto di lancio per qualche attaccante che potrebbe approfittare anche del successivo tratto tortuoso per guadagnare i secondi necessari per andare fino in fondo. I velocisti, e le rispettive squadra, dovranno sudarsela questa tappa che è la loro ultima occasione prima delle grandi montagne. TRAGUARDO VOLANTE: Treviso (14 m, Km 122.9) GPM: Montello (4° Categoria, 223 m, 2.9 Km al 5.1%, Km 152.7) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Vigonza (6 m, Km 84.8 )
  13. Avevo intenzione di indurire il finale della tappa di Borgo ma se andavo ad inserire, come salita finale, la Madonna del Colletto i km in fondovalle aumentavo a dismisura. Sul Mottarone, purtroppo, in quella zona è l'unica salita difficile (ce ne sono altre ma sarebbero state molto lontane dall'arrivo) e quindi ho optato per l'idea della doppia scalata stile Pampeago 2012 e Alpe d'Huez 2013.
  14. Sisi, era la tappa di Macugnaga poi vinta dal buon Tiralongo.
  15. Tappa 14 - Ivrea > Mottarone DESCRIZIONE: A distanza di una settimana esatta il Giro incontra il suo secondo "vero" arrivo in salita. Si riparte da Ivrea, ieri sede d'arrivo di tappa, e per la prima parte il percorso è privo d'insidie e solamente dopo il passaggio per Biella la strada tenda a salire dolcemente, poco prima di raggiungere la Valsesia e il traguardo volante posto a Borgosesia. La prima vera insidia arriva solo dopo qualche chilometro con il GPM della Colma di Varallo che, porta la corsa sul Lago d'Orta dove, dopo un tratto in piano, inizia la prima ascesa al Mottarone. Questa prima scalata lunga 15km - circa uno in meno rispetto a quella conclusiva -, unita alla discesa insidiosa che porterà la corsa a Stresa, faranno certamente la prima grande selezione all'interno del gruppo. Dal fondo della discesa all'inizio della salita finale ci sono una trentina di chilometri relativamente facili, interrotti dal GPM di Massino Visconti, che riportano la corsa all'imbocco dello stesso versante della prima ascesa che, in questa occasione, ci porteranno - dopo 16km al 7% - fin sulla vetta del Mottarone. Giornata piuttosto impegnativa che sicuramente chiamerà allo scoperto i grandi della classifica. Il Mottarone, pur non essendo tra le più famose scalate alpine, è lo stesso una salita molto lunga e difficile dalle pendenze importanti, soprattutto nella prima parte. Una fuga, così come per le giornate precedenti, ha sempre grandi possibilità di arrivare fino all'arrivo ma se i big si daranno battaglia fin da subito per loro ci sarà poco da fare. TRAGUARDO VOLANTE: Borgosesia (387 m, Km 75.8 ) GPM: Colma di Varallo (3° Categoria, 926 m, 7.7 Km al 5.5%, Km 98.5), Mottarone I (1° Categoria, 1325 m, 13.2 Km al 7.3%, Km 139.3), Massino Visconti (3° Categoria, 474 m, 4.5 Km al 6.1%, Km 169.9), Mottarone (1° Categoria, 1414 m, 14.3 Km al 7.4%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: San Maurizio D'opaglio (372 m, Km 114.0) Tappa 15 - Arona > Santuario della Madonna del Ghisallo DESCRIZIONE: Dopo Piemonte e Liguria anche la Lombardia ha finalmente il piacere di abbracciare questa edizione della Corsa Rosa. Il via è posto ad Arona, sul Lago Maggiore, e dopo pochissimi chilometri si passa già nel varesotto - quindi in Lombardia - costeggiando alcuni dei laghi di questa zona prima dell'insidioso passaggio per Varese, città legatissima alla storia del Giro e del ciclismo. Il percorso è continuo, ma molto leggero, su e giù fino al traguardo volante di Como che anticipa l'ingresso nel cuore della Brianza che accompagnerà la corsa fino alla leggera ascesa di Monticello ed al ben più difficile GPM di Colle Brianza, salita classica della Coppa Agostoni e luogo di culto dei cicloamatori brianzoli. Il percorso, adesso, passa in provincia di Lecco e, dopo aver costeggiato l'omonimo lago, si svolta in direzione Valbrona ed Asso dove ha inizio la salita della Colma di Sormano che, nel finale, viene abbandonata in favore dello spaventoso Muro, 2km al 12% ma con pendenze che sfiorano il 27%, per la prima volta affrontato dal Giro. In cima mancano 36km all'arrivo e i primi quindici sono tutti in una discesa estremamente tecnica che portano la corsa sulla costiera del Lago di Como, strada che verrà percorso fino a Bellagio, prima di iniziare le rampe conclusive del Ghisallo, 8km al 5,5% di salita intervallata da un lungo tratto di falsopiano ma con pendenze anche al 15%, che porteranno la corsa fin sull'arrivo posto davanti al santuario. Tappa veramente insidiosa che sicuramente porterà i grandi allo scoperto fin dal Muro di Sormano, punto cruciale della giornata insieme alla successiva discesa tecnica. Questa potrebbe essere un'altra tappa trabocchetto in cui chi saprà sfruttare al meglio ogni insidia del percorso potrà guadagnare secondi, se non minuti, importanti. In poche parole, credo non ci sia tappa migliore per rendere omaggio al Giro di Lombardia e, in particolar modo, alla Madonna del Ghisallo, la protettrice dei ciclisti. TRAGUARDO VOLANTE: Como (207 m, Km 68.6) GPM: Colle Brianza (3° Categoria, 592 m, 6.0 Km al 5.2%, Km 120.9), Colma - Muro di Sormano (1° Categoria, 1106 m, 7.1 Km al 8.3%, Km 160.0), Ghisallo (2° Categoria, 751 m, 9.0 Km al 5.5%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Verano Brianza (250 m, Km 93.8 )
  16. Tappa 12: Sanremo > Borgo San Dalmazzo DESCRIZIONE Da Lungomare Italo Calvino prende il via la dodicesima tappa di questo Giro d'Italia. I primi chilometri verranno percorsi lungo l'Aurelia, protagonista assoluta di questa prima parte della seconda settimana, fino ad Imperia dove il percorso inizia ad addentrarsi nell'entroterra per andare ad affrontare il primo GPM di Colle di Nava - 7,6km al 7% -. Lungo il successivo falsopiano si passa in Piemonte per affrontare il traguardo volante di Garessio, subito di iniziare il Colle di Casotto, salita 12km al 6% abbastanza impegnativa ma posta a più di 80km dall'arrivo. Un tratto vallonato ed il GPM di Frabosa Soprana - 2km all'8% - porteranno la corsa verso la parte finale della tappa, la più importante ed impegnativa, che si apre ai meno trenta con il GPM di Colle di Pradeboni, ascesa di 4km al 7% con punte al 16%. La discesa ci porta velocemente a Boves dove ha inizio il durissimo Colletto del Moro, strappo di poco meno di 3km con pendenze sempre superiori al 12% - punte anche del 20% - dalla cui cima mancano solamente 9km prima di raggiungere, a grande velocità, il traguardo di Borgo San Dalmazzo, città che dopo oltre quindici anni torna ad ospitare la Corsa Rosa. Senza dubbio saranno gli ultimi 30km a decidere la tappa ma, nonostante la durezza delle salite, potrebbero essere le due discese estremante tortuose a fare le più grandi differenze. La classica fuga del giorno ha grandi possibilità di andare in porto mentre, difficilmente, i big non si faranno scappare una nuova occasione per distanziarsi ulteriormente tra loro. TRAGUARDO VOLANTE: Garessio (594 m, Km 81.5) GPM: Colle di Nava (2° Categoria, 950 m, 7.6 Km al 7.6%, Km 60.0), Colle di Casotto (1° Categoria, 1350 m, 12.2 Km al 6.2%, Km 94.0), Frabosa Soprana (3° Categoria, 895 m, 2.0 Km al 8.2%, Km 124.0), Colle di Pradeboni (2° Categoria, 948 m, 4.3 Km al 7.3%, Km 152.6), Colletto del Moro (2° Categoria, 922 m, 3.0 Km al 9.9%, Km 168.7) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Serra (943 m, Km 107.2) Tappa 13: Saluzzo > Ivrea DESCRIZIONE Grande protagonista di questa seconda settimana è il Piemonte che, con la tredicesima tappa, ospita la prima delle due frazioni che si svolgeranno completamente all'interno della regione. Il via verrà dato nel centro di Saluzzo e nei chilometri iniziali il percorso non prevede difficoltà fino al Colletto di Cumiana, l'unico GPM di giornata, salita non molto lontana da Pinerolo, città in cui si sono scritte numerose pagine della storia del Giro d'Italia e del ciclismo. Successivamente alla salita, il percorso prevede l'attraversamento di Torino, la prima capitale d'Italia, ed il passaggio nei pressi della Reggia di Venaria Reale - dove prese il via il Giro d'Italia 2011 -, per il rifornimento, per poi spostarsi nel Canavese. A circa 30km dalla conclusione è posto il traguardo volante di Rivarolo a cui segue un tratto in cui la strade tende a salire che, molto difficilmente, non dovrebbe impedire ai velocisti di giungere all'arrivo di Ivrea. Tappa molto favorevole agli sprinter ma, essendo quasi al termine della seconda settimana, le energie dei corridori sono sempre meno e ciò potrebbe dare molte più possibilità alla fuga di andare in porto. TRAGUARDO VOLANTE: Rivarolo Canavese (301 m, Km 137.3) GPM: Colletto di Cumiana (3° Categoria, 599 m, 6.3 Km al 4.7%, Km 51.3) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Venaria Reale (256 m, Km 95.3)
  17. Tappa 10 - Tortona > Alassio DESCRIZIONE: Dopo l'attesissimo giorno di riposo, la Corsa Rosa riprende con una tappa molto semplice, ma dal grandissimo significato. Si parte da Tortona e per i primi chilometri il gruppo pedalerà nella terra dei "campionissimi" Costante Girardengo e Fausto Coppi, due dei più grandi ciclisti di ogni epoca a cui il Giro oggi rende omaggio. Il percorso non prevede particolari difficoltà ad esclusione del GPM di Passo del Turchino, salita molto facile e punto fisso della Milano-Sanremo, che porta la corsa sulla riviera ligure al termine di una tortuosa discesa. D'ora in poi il percorso si svilupperà sempre lungo la Via Aurelia che ci porterà, passando prima dal traguardo volante di Vado Ligure, direttamente sulla linea del traguardo di Alassio, la città del celebre Muretto. Giornata sulla carta a favore dei velocisti ma, dopo già una settimana di corsa snervante, l'energie dei corridori sono sempre meno e ciò potrebbe permettere a dei fuggitivi di giungere fino all'arrivo. TRAGUARDO VOLANTE: Vado Ligure (8 m, Km 127.0) GPM: Passo del Turchino (4° Categoria, 547 m, 3.1 Km al 4.9%, Km 78.6) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Voltri (11 m, Km 92.0) Tappa 11: Imperia > Sanremo - Cronometro individuale DESCRIZIONE: Sulle strade della Milano-Sanremo, la Classicissima, oggi omaggiata dal Giro va in scena la prima cronometro individuale. Il via è posto in centro ad Imperia e, così come ieri, si continua a percorrere la Via Aurelia fino a San Lorenzo al Mare dove si inizia a salire verso Cipressa, dove in cima è posto il GPM e il primo intermedio. Dopo la tortuosa discesa si torna sull'Aurelia, con il passaggio dal punto di rilevamento di Riva Ligure, fino alle porte di Sanremo dove inizia l'ascesa del Poggio, ultimo GPM ed intermedio. La tecnica discesa farà piombare a tutta velocità i corridori verso la città ed in brevissimo tempo verrà raggiunto il traguardo posto nella centralissima Via Roma, che solo per questa speciale occasione torna ad ospitare il grande ciclismo. Una cronometro atipica, sulla falsariga di quella delle Cinque Terre al Giro del 2009, in cui le insidie non mancheranno e che gli specialisti dovranno davvero sudarsela. Le due salite da "rapporto", le discese tecniche ed il vento che solitamente spira in senso opposto a quello di marcia giocheranno un ruolo estremamente fondamentale in questa prova contro l'orologio in cui potrebbero esserci anche distacchi molto pesanti. GPM: Cipressa (3° Categoria, 251 m, 5.6 Km al 4.3%, Km 14.3), Poggio (4° Categoria, 161 m, 4.0 Km al 3.4%, Km 30.6) RILEVAMENTO INTERMEDIO: Riva Ligure (22 m, Km 20.6)
  18. Il limite dei 3500km attualmente lo sforo per 50km ma ho visto che posso tagliare qualcosa, quindi ... dovrei starci dentro o al massimo sarò oltre per una decina di km.
  19. Tappa 8 - Sassuolo > Abetone DESCRIZIONE: Adesso si fa sul serio. Il secondo week-end di corsa si apre con la prima vera tappa di montagna di questa edizione della Corsa Rosa. Il via è posto nel centro di Sassuolo e costeggiando il Secchia ci si addentra nel cuore degli appennini risalendo il corso del fiume fino a Fora, dove si svolta in direzione del traguardo volante di Villa Minozzo, Nonostante la strada in continua, e leggera, ascesa questa è la parte più facile del percorso che dopo settanta chilometri incontra la prima salita di prima categoria del Giro, il Passo di Pradarena, 12km al 6% con punte anche del 14%. La lunga discesa porta la corsa in Toscana - più precisamente in Garfagnana - e dopo un lungo tratto di fondovalle si raggiunge Castelnuovo per imboccare le prime rampe del San Pellegrino in Alpe - assente dal Giro d'Italia del 2000 -, ascesa di 16km all'8% di media che in molti tratti presenta pendenze che sfiorano il 20%. Per arrivare al traguardo ci sono ancora 25km di cui i primi in discesa, anche abbastanza tecnica, che porta la corsa a Pievepelago dove si inizia a salire verso l'Abetone - 10km al 5,6% - dove è posto l'arrivo. Frazione molto impegnativa che avrà come punto cruciale il San Pellegrino in Alpe, salita molto più dura di quella conclusiva. Solitamente, la prima tappa di montagna non decreta il vincitore del Giro, ma indica coloro che certamente non lotteranno per la vittoria finale. Una tappa per uomini duri nella giornata in cui viene ricordata la prima Maglia Rosa della carriera di Fausto Coppi, conquistata al Giro del 1940 proprio su queste strade. TRAGUARDO VOLANTE: Villa Minozzo (665 m, Km 48.6) GPM: Passo di Pradarena (1° Categoria, 1573 m, 12.1 Km al 6.1%, Km 82.4), San Pellegrino in Alpe (1° Categoria, 1617 m, 16.0 Km al 8.1%, Km 137.1), Abetone (2° Categoria, 1382 m, 10.9 Km al 5.6%, Arrivo) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Camporgiano (489 m, Km 106.5) Tappa 9 - Empoli > Montalcino DESCRIZIONE: In una domenica di metà maggio, il Giro ricorda i grandissimi Alfredo Martini, Fiorenzo Magni e Gino Bartali con una delle tappe più spettacolari. Il via è posto ad Empoli e dopo una trentina di chilometri inizia una serie di saliscendi che portano ai GPM di San Casciano e Tavernelle, dopo essere passati per Ponte a Ema, il paese di "Ginetaccio", In seguito al traguardo volante di Poggibonsi, la strada prosegue con continui su e giù, tra cui i GPM di Casole d'Elsa e di Passo degli Incrociati, che portano la corsa nel senese. I saliscendi si susseguono senza sosta e al km 171 inizia il primo settore di Strada Bianca (Radi) dove, con molte probabilità, ci sarà la prima grande selezione all'interno del gruppo che, nel successivo tratto di Murlo, si ridurrà ulteriormente. Il punto cruciale, però, è il settore conclusivo che porta al GPM di Poggio Civitella, in cui è presente una lunga salita con punte al 16%, e che termina a soli 5km dall'arrivo. Dalla vetta si arriva in breve tempo a Montalcino e, dopo l'insidioso passaggio per il centro storico, si raggiunge finalmente il traguardo, nello stesso punto della tappa del 2010 vinta da Cadel Evans. Tappa davvero impegnativa che arriva dopo un tappone di montagna e di una prima settimana molto difficile. Controllare la corsa sarà molto complicato e ciò potrebbe dare luogo alla classica "corsa nella corsa" in cui i fuggitivi lottano per la vittoria mentre i big si sfidano tra loro per la Maglia Rosa. TRAGUARDO VOLANTE: Poggibonsi (100 m, Km 90.0) GPM: San Casciano in Val di Pesa (4° Categoria, 300 m, 4.3 Km al 4.5%, Km 64.0), Tavernelle (4° Categoria, 381 m, 6.0 Km al 3.7%, Km 78.9), Casole d'Elsa (4° Categoria, 371 m, 2.1 Km al 5.6%, Km 125.3), Passo degli Incrociati (4° Categoria, 496 m, 7.6 Km al 3.4%, Km 143.1), Poggio Civitella (2° Categoria, 579 m, 12.1 Km al 3.6%, Km 212.6) SETTORI DI STRADE BIANCHE: 1. Radi (4300 m, Km 175.6), 2. Murlo (6400 m, Km 188.3), 3. Poggio Civitella (13500 m, Km 211.4) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Castel San Gimignano (375 m, Km 109.0)
  20. Scommetto che sei un amante dei motori
  21. Tappa 7 - Fano > Maranello DESCRIZIONE Percorrendo la Via Emilia va in scena una delle frazioni più semplici di questa edizione. Si parte da Fano, nelle Marche, e dopo nemmeno venti chilometri viene affrontato l'unico GPM di La Siligata per poi sconfinare in Emilia-Romagna passando dalle località di Misano Adriatico, Riccione e Rimini. La tappa, dopo l'imbocco della Via Emilia, continua praticamente senza difficoltà fino al traguardo volante di Bologna, a circa 65km dal traguardo. Anche in questa parte finale, il percorso è praticamente privo di difficoltà ed in breve tempo verrà raggiunto il traguardo di Maranello. Una tappa da velocisti in una giornata in cui il Giro rende omaggio alle più grandi case motoristiche italiane. Infatti, lungo il percorso, la carovana passerà per Faenza, sede delle storica Minardi - ora Toro Rosso -, e difronte alle fabbriche di Ducati e Lamborghini, a Borgo Panigale e Sant'Agata, fino traguardo posto proprio all'esterno della sede della Ferrari. TRAGUARDO VOLANTE: Bologna (53 m, Km 165.3) GPM: La Siligata (4° Categoria, 115 m, 2.6 Km al 3.2%, Km 21.4) PUNTO DI RIFORNIMENTO: Faenza (0 m, Km 115.2)
  22. Ok, allora posso tranquillamente piazzarci un arrivo
  23. Secondo voi è fattibile un arrivo in cima al Mottarone?
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