Gara dell'Anno: Giro d'Italia. L'unico Gt in cui si è vista un po' di battaglia anche grazie al buon percorso.
Ciclista dell'Anno: Peter Sagan. Lista infinita di top 5, manca ancora la Monumento ma arriverà e intanto si è preso il Mondiale e la quarta verde consecutiva.
Squadra dell'Anno: Astana Pro Team. Hanno dominato in lungo e in largo, l'unica pecca il Tour.
Grande Giro dell'Anno: Giro d'Italia.
Classica Monumento dell'Anno: Il Lombardia. Unica Monumento con un po' di selezione.
Rivelazione dell'anno: Tom Dumoulin. Nessuno se lo aspettava come contender di un Gt, è arrivato a due tappe da un'incredibile vittoria contro uno dei migliori scalatori del gruppo.
Delusione dell'Anno: Daniel Martin. Completamente sparito dalle scene, unica top ten alla San Sebastian con ritiri a Liegi e Freccia, salta il Lombardia, stagione da dimenticare.
Miglior scalatore: Fabio Aru. E' andato forte a Giro e Vuelta. In Italia ha provato a tenere testa a Contador mentre in Spagna ha trionfato, seppur con fatica. Merita per la costanza.
Miglior Velocista: André Greipel. Ha dominato il Tour e vinto una tappa al Giro sfruttando le brutta annate di Kittel e Cavendish, bravò.
Miglior uomo da corse di un giorno: John Degenkolb. Voto lui per la doppietta Sanremo - Roubaix e top ten al fiandre, il voto per le classiche va a lui.