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CleCorda

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  1. 4°Tappa - Coppa Ciclistica Internazionale

    Si arriva alla quarta tappa dove dobbiamo giocarci il tutto per tutto, raggiungere il podio in generale è impresa ardua ma c'è da tentarci. L'arrivo è in salita, una lunga salita preceduta da un'altro strappetto, punteremo tutto sullo spagnolo Serrano.

    Un drappello di uomini parte in fuga ma il gruppo lascia fare, si arriva così al penultimo strappo, qua cerca di andarsene Di Luca, il nostro Serrano parte all'inseguimento.

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    Sulla vetta il gruppetto di Di Luca passa per primo, a 23" Serrano in solitaria e 20" il gruppo

    Serrano : Capo sono solo, mi faccio riassorbire

    Cle : no che poi non riesci a scattare, tieni duro e vai avanti col tuo passo

    Lo spagnolo prosegue e anche nella breve discesa mantiene il vantaggio inalterato.

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    All'inizio dell'ultima ascesa dal gruppo partono gli uomini di Classifica, Eddy Mazzoleni in gran forma passa Serrano al doppio della velocità solo Garzelli riuscirà a tenere il ritmo dell'uomo dell'Astana.

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    Serrano sale col suo passo sforzando, il gruppo dietro non pare riuscire a prenderlo, il corridore spagnolo raggiunge e supera il gruppetto Di Luca e alla sua ruota si attacca solo Figueras.

    Intanto davanti Mazzoleni con Garzelli arrivano al traguardo, l'astana non concede nulla ed il bergamasco va a vincere.

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    Il terzo posto se lo giocano Serrano e Figueras a circa un 1' dai primi, lo spagnolo ha speso tanto e nulla può, quarto posto per lui, il gruppo arriverà frazionato dopo un'altro minuto.

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    Attendiamo i cronometristi, con un po di fortuna forse... ed invece la delusione, solo sesto posto in generale per lo spagnolo, la terza piazza a soli 16".

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    Classifica di Tappa

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    e domani ultima tappa per velocisti, solo vincendola Serrano potrebbe farcela, ipotesi miracolosa direi.

  2. 3° Tappa - Coppa Ciclistica Internazionale

    La mattina della terza tappa mi reco a colazione, metto sul tavolo davanti ai ragazzi l'altimetria della tappa.

    Cle : oggi dobbiamo cercare di fare qualcosa, la tappa è lunga, 200km, le salite vere sono troppo distanti dall'arrivo, pertanto Mikhail e Ricardo oggi attaccherete qua (indicando un punto a 13km dall'arrivo)

    i due si guardano e poi guardano me

    Serrano : ma capo ci fa attaccare in pianura?

    Cle : guardate bene c'è un piccolo strappo

    Ignatiev : si così piccolo che sembra una cagata di mosca

    Cle : vi volete fidare o no? per tutta la tappa starete riparati dai compagni e lì partirete.

    I ragazzi non sembrano tanto convinti ma arriva l'ora della partenza, va via una fuga che viene ripresa prima dell'arrivo, arriviamo così ai fatidici meno 13, dall'ammiraglia l'ordine di provarci.

    Commesso si carica sulle spalle il peso di portare fuori dal gruppo Ignatiev e Serrano, un gran lavoro quello dell'italiano che poi tornerà in gruppo.

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    Alla folle azione dei due Tinkoff riescono a rispondere con successo solo in due, Aug e Zanini, sulla breve discesa che porta al traguardo a 4 km dall'arrivo il vantaggio è di soli 20".

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    Il distacco alla fine probabile sarà annullato ma i nostri hanno la possibilità di anticipare la volata, e così è, peccato che contro il campione estone c'è poco da fare.

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    Anche Zanini sopravanza i nostri, Ignatiev sarà terzo e Serrano quarto a fine tappa, ed in classifica generale siamo ancora indietro.

    Classifica di Tappa

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  3. 2° Tappa - Coppa Ciclistica Internazionale

    Si arriva alla seconda tappa con già dei secondi da guadagnare, abbiamo una squadra che potrebbe far bene anche se non siamo citati fra i favoriti, gli ordini sono di partire in maniera moderata e poi di dare tutto verso la fine della tappa.

    Una cronosquadra di 14km con i predictor favoriti assieme ai T-Mobile e ai Saunier

    I T-Mobile sono i primi a concludere la prova piazzandosi momentaneamente primi.

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    Dopo è il turno dei Predictor che alla fine fanno registrare il miglior tempo davanti ai T-Mobile per 8"

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    Gli ultimi favoriti a partire sono i Saunier, alla fine saranno secondi in generale a 4" dalla squadra belga.

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    E' il nostro turno, sulle spalle di Ignatiev e Kiryienka c'è il peso maggiore, ma già all'intermedio siamo indietro, i ragazzi cominciano a spingere a tutta.

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    Alla fine non ci sarà nulla da fare, deludente prestazione squadra a 45" dai primi 18° posizione, arrivare nei primi tre in generale sarà un'impresa ardua.

    Classifica di tappa

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  4. 1° Tappa - Coppa Ciclistica Internazionale

    Dopo la squalifica di Pavel siamo di nuovo in strada, il mondo non si ferma ad aspettarci. Arriviamo così alla Coppa Ciclistica Internazionale, corsa cara allo sponsor e nella quale dovremo tentare di arrivare sul podio finale della competizione, abbiamo messo a riposo alcuni uomini e la nostra punta per questa corsa sarà Serrano supportato da Ignatiev.

    Il Roster:

    Serrano : sarà il corridore sul quale punteremo per fare classifica.

    Ignatiev : pronto a fare la sua porca figura in qualche tappa e pedina importante per la cronosquadre che ci attende.

    Trussov : in caso di arrivi in volata sarà sua la responsabilità di non sfigurare.

    Commesso : uomo di grinta prezioso sia per tirare le volate che per aiutare i leader.

    Kiryienka : ancora posto da gregario per il bielorusso, da lui si aspetta un apporto nella cronosquadre.

    Mindlin : Gregario

    Rovny : Gregario

    la prima tappa di 166 km presenta uno strappo a 20 km dall'arrivo con GPM ai meno 13, un trampolino di lancio, già dalla prima tappa si prevede battaglia.

    La corsa parte con la solita fuga che prima dell'inizio della salita viene ripresa, è proprio su questa salita che comincia la vera corsa.

    Ai 20 km dall'arrivo il primo attacco, siamo a 7km dal GPM, Ignatiev e Serrano rispondono e cercano di portare via la piccola fuga.

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    Dopo neanche un chilometro arriva la risposta di Eddy Mazzoleni che si stacca dal gruppo raggiunge i fuggitivi e come una moto di supera, dall'ammiraglia invito i miei a seguirlo ma non ne hanno oggi.

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    Solo in tre riescono a tenere il ritmo dell'uomo dell'astana, Garzelli, Mazzanti e Di Luca, ma anche loro prima della vetta dovranno cedere, intanto a 1,5km dalla vetta i nostri hanno solo 20" sul gruppo che insegue e perdono più di 30" da Mazzoleni.

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    Il corridore italiano andrà a vincere in solitaria a braccia alzate sul traguardo di Riccione.

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    Prima dell'arrivo il gruppo riesce a riassorbire Ignatiev Serrano ed i loro compagni di fuga, solo i tre inseguitori di Mazzoleni mantengono un po di vantaggio, Nella volata del gruppo Ignatiev si piazza decimo di tappa.

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    Una tappa con caratteristiche fatta per Noi ma che non siamo riusciti a sfruttare, l'amarezza è tanta ed il clima nella squadra non pare sereno, speriamo di rifarci.

    Classifica di tappa

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  5. Arriva il giorno del giudizio dell'UCI, una commissione formata da un georgiano, un indiano ed un francese, i primi due sanno a malapena come è fatta una biciclietta, il terzo pare palesemente di parte, si attende il peggio da questo caso.

    Con Pavel ed il Pero ci prensetiamo alla sede dell'UCI dove ci viene comunicato il verdetto, che nel mentre viene anche passato alle agenzie di stampa.

    "Per il gesto insensato e violento avvenuto alla fine della Corsa Milano-Torino e bla bla bla.... l'UCI non ritiene la squadra colpevole del gesto del corridore Pavel Brutt, mentre infligge una sospensione dalle corse del corridore per due mesi"

    Una tegola che cade, Pavel dovrà saltare il Giro d'italia ma almeno tornerà per i campionati nazionali.

    Alla notizia della sentenza la federazione francese però non pare soddisfatta e vieta al corridore russo di intraprendere gare in territorio francese per tutta la stagione in corso, dopo anche questa decisione probabilmente la squadra snobberà tutte le corse in terra di francia.

    I giornalisti ci assaltano ma Noi ci chiudiamo in silenzio stampa, il più sereno di tutti stranamente pare proprio Pavel che si offre subito per uno stage di allenamento solitario in brasile... fidarmi o no del russo? per ora verrà in ammiraglia con noi nelle prossime corse.

  6. Milano - Sanremo

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    Corsa Pro-Tour nella quale abbiamo ottenuto una Wild Card, e si parte per la classica di Primavera con l'ansia per la decisione che l'UCI prenderà su Pavel dopo il caso Gadret.

    Il Roster:

    Ignatiev : sarà il capitano della squadra, cercherà di arrivare fra i primi e magari tenterà un attacco sul poggio.

    Brutt : dopo l'ok dell'organizzazione il giovane russo arriva per lasciare il segno.

    Serrano : Dovrà essere il punto di riferimento dei leader.

    Kiryienka : venuto qua come gregario senza obbiettivi di classifica.

    Trussov : Gregario.

    Mindlin : Gregario.

    Gli ordini sono chiari, stare vicino ai due russi per cercare di portarli ai piedi del poggio fra i primi.

    La corsa parte con la solita fuga ripresa prima del Cipressa, ed è proprio sul Cipressa che le polveri si accendano, ad uno scatto di Pozzato risponde il campione del mondo Paolo Bettini che prenderà il Liquigas per poi riuscire a staccarlo, i nostri nella pancia del gruppo non riescono a risalire.

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    Bettini passa solo sul Cipressa e riesce a passare solo anche sul poggio, i nostri cercano di recuperare posizioni ma pare oggi non sia giornata, sulla discesa del poggio una caduta coinvolge parecchi corridori, il nostro Pavel riesce a passare indenne calpestando anche alcuni rivali.

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    Sulla discesa i nostri due russi perdono qualcosa, a sette chilometri dell'arrivo sono un po staccati visto che la caduta aveva spezzato il gruppo, i nostri tirano per cercare di riportarsi sotto.

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    Intanto davanti il Grillo riesce a giungere solo sul traguardo, in via Roma alza le braccia al cielo vittorioso.

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    A fine corsa i nostri riusciranno ad arrivare con lo stesso tempo del gruppo, gruppo regolato da Petacchi che prende la piazza d'onore.

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    Deludenti 57° e 59° posto per i nostri che neppure sprintano, una corsa da dimenticare.

    Classifica finale.

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  7. 7° Tappa - Tirreno - Adriatica

    Si arriva all'ultima tappa di una corsa dove non abbiamo brillato anche se riusciamo a portare a casa un posto fra i dieci. Una prestazione che non ha portato nessuno sugli allori, solo l'ultima tappa per cercare di mostrarci.

    Tappa per velocisti, fuga che non va in porto e arrivo in volata, oggi si proverà un treno a 4 invece che a 3: Ignatiev, Trussov, Marzoli, Hondo. Abituati al treno a 3 Ignatiev si sposta tardi e tutti i vagoni pertanto sono in ritardo chiuderanno tutti e quattro dalla 17° alla 20° posizione, la tappa la prende Thor Hushovd

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    La tirreno se la aggiudica alla fine Rebellin senza rivali, Marzoli chiude nono.

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    La classifica a punti vede ancora il Gerolstainer sugli allori davanti al Grillo ed a Hushovd, anche qua Marzoli chiude nono.

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    La classifica scalatori vede nuovamente Rebellin che ha fatto incetta di maglie, nessun Tinkoff fra i 10.

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    Classifica giovani a Riccò, stavolta solo l'anagrafe frega Rebellin, Ignatiev fa capolino al decimo posto con un ritardo alto.

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    La classifica a squadra ancora ad appannaggio della Gerolsteiner

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    Classifica di Tappa:

    La Milano-Sanremo alle porte, altro test per vedere se possiamo puntare in alto.

  8. In attesa dell'ultima corsa l'UCI fa sapere che darà un verdetto sul caso Brutt/Gadret due giorni la Milano-Sanremo, pertanto io ed il Pero dobbiamo decidere che fare nella Classica di Primavere,se portare lo scavezzacollo russo con Noi o no.

    Il Pero ha molte amicizie nell'ambiente e riesce a parlare con uno degli organizzatori della corsa, fino a prova contraria tutti sono innocenti, questa la risposta che gli viene data ufficialmente, quella sottobanco è stata che il francese se lo meritava.

    I giornali non sanno stare zitti e qualche informazione esce sulla presenza di Pavel alla corsa, Gadret viene subito intervistato.

    Gadret : non sono ancora certo di partecipare a quella corsa, la notizia che ci sia anche Brutt sinceramente mi lascia perplesso visto che è si tratta di una manifestazione ciclistica e non di un incontro di lotta libera.

    Per la prima volta anche Pavel vuol dire sull'accaduto e sui giornali compare una sua dichiarazione.

    Brutt : i francesi sono tutti uguali, prima provocano e poi vogliono avere ragione, da piccolo in russia giocavamo alla guerra fredda, ma non è che chi faceva l'americano e, giustamente, perdeva andava a casa a lamentarsi dalla mamma. e comunque le francesi non ci stanno.

  9. 6° Tappa - Tirreno Adriatica

    Si arriva all'ultima tappa di salita, la mattina a colazione coi ragazzi prepariamo il piano di battaglia, l'obbiettivo non è il podio inarrivabile ma portare qualcuno nei dieci. Un GPM a 50km dall'arrivo, su quella salita ci dovranno tentare Petrov o Serrano mentre Marzoli dovrà battagliare sull'ultima, i ragazzi paiono decisi a far bene oggi, la figucia c'è.

    Parte la corsa, parte una fuga che ai piedi della prima salita tocca i 6' di vantaggio, è su questa salita, a 63km dall'arrivo, che parte un Milran al quale risponde prontamente Petrov.

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    Per tutta la salita il russo cerca di staccare il gruppo mentre i fuggitivi vengono man mano ripresi, ma è a 20 km dall'arrivo anche anche lo Zar viene ripreso.

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    Ancora 10 km di discesa e poi si torna a salire verso il traguardo.

    Cle : Ruggero resta davanti, non farti sorprendere, la salita è lunga se nessuno attacca aspetta gli ultimi chilometri.

    Marzoli : va bene capo, sto vicino a Rebellin e Bettini.

    Ed è proprio il leader della corsa che a 6Km dall'arrivo parte, il nostro Marzoli è il primo a rispondere, dopo di lui lo seguiranno anche Bettini, Riccò, Hincapie e Kirchen.

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    Ma Rebellin pare veramente su un'altro pianeta e alla fine va a vincere in solitaria, la Tirreno è sua alla vigilia dell'ultima tappa per velocisti.

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    A 50" dal Leader indiscusso di questa corsa arrivano in tre, Riccò, Kirchen e Bettini, Marzoli non è riuscito a tenere la ruota.

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    E dopo altri 30" il nostro Ruggero che regola il gruppo, i cronometristi daranno qualche secondo di vantaggio al nostro corridore e frammenteranno il gruppo.

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    Alla fine della tappa dominata da Rebellin anche lam Tinkoff può sorridere, Marzoli ora è nono in generale e fra l'altro non si vedo ag2r nelle prime posizioni.

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  10. 5° Tappa - Tirreno - Adriatica

    Siamo giunti alla cronometro tanto attesa, forse la tappa decisiva per questa corsa.

    Il primo dei favoriti per questa corsa che scende sul percorso è Rogers, della T-Mobile, il campione austarliano sarà una delusione a fine tappa non piazzandosi fra i 15.

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    Uno che potrebbe lasciare il segno invece è Gusev, 19° in classifica generale a 1'48" da Rebellin. Per il campione russo alla fine sarà 3° posto di tappa.

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    In testa alla classifica si piazza Vaitkus lituano della Discovery alle sue spalle un sorprendente Verbrugghe della Cofidis, i nostri ragazzi stanno deludendo. Petrov arriva con 1'00" di ritordo dal primo ed Ignatiev si piazzerà a 56".

    e' il turno di Marzoli partire, per l'italiano un posto nelle retrovie a 1'03", il migliore Tinkoff a fine tappa sarà il bielorusso Kiryienka 22° a 43".

    Tocca ora ai primi tre della generale partire, Bettini Kirchen e Rebellin.

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    A fine tappa Rebellin guadagnerà su entrambi i suoi rivali piazzandosi così in un undicesimo posto finale e mantenendo la maglia di Leader.

    Classifica di Tappa

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  11. 4° Tappa - Tirreno - Adriatica

    Arriviamo così alla quarta tappa, Marzoli l'unico ancora in corsa per la classifica finale ma con una cronometro davanti, specialità nella quale l'italiano non brilla.

    Oggi tappa vallonata con arrivo in salita, anche oggi non è pane per sprinter ma per chi vuole guadagnare secondi.

    L'ordine ai ragazzi è quello di stare vicini a Ruggero e magari di tentarci da lontano.

    Parte la corsa e quando mancano 140 chilometri all'arrivo parta una fuga con dentro Serrano

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    La fuga avrà vita breve e nel giro di una settantina di chilometri verrà ripresa, il gruppo si presenta così all'ultimo strappetto compatto. Il gruppo procede combatto, mancano 2km alla vetta quando è Marzoli che cerca di fare la differenza, alla ruota del pescarese subito risponde il campione del Mondo Bettini.

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    La fuga non prende piede ma il gruppo si spacca e alla fine è Bettini che va a vincere davanti al leader della generale Rebellin.

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    Il nostro Marzoli si piazza sesto preceduto anche da Celestino, Wegmann e Leukemans, in classifica generale Marzoli riesce a guadagnare due posizioni piazzandosi così all'undicesimo posto.

    Classifica di Tappa

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  12. 3° Tappa - Tirreno - Adriatica

    Si arriva a Macerata nella terza tappa della corsa dei due mari, tre strappetti prima dell'arrivo ed il quarto sull'arrivo, una corsa che mostrerà quasi sicuramente chi starà bene e chi no. Gli ordini di squadra sono chiari, Serrano parte a sorpresa come Leader e Ignatiev e Marzoli possono improvvisare. Solita fuga di inizio corsa ripresa a 50 Km dall'arrivo, Ignatiev e Serrano stanno mostrando i segni della stanchezza, una corsa Pro-Tour ha ritmi alti che tagliano le carte. E' il favorito Rebellin a dare fuoco alle polveri a 25 km dall'arrivo andando a riprendere lo scatto di un Cofidis per poi involarsi in solitaria.

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    Nessuno risponde all'attacco dell'italiano che anche sui 20 km di piano prima dell'ultima salita non perde un secondo. Il gruppo non reagisce e non ci sono scatti, quindi ai due chilometri dalla vetta arriva l'ordine a Ruggero di provarci.

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    ma l'attacco non va buon fine, il gruppo sta tirando a tutta ed è allungato, solo Marzoli dei nostri riesce a tenere il ritmo.

    intanto davanti Rebellin in solitaria a braccia alzate fa sua la tappe e la maglia.

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    Il gruppo arriva sul traguardo dopo un attacco di Kirchen, l'unico in grado di guadagnare qualcosa, è il corridore americano Hincapie a regolarlo.

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    Il nostro Ruggero arriva undicesimo piazzandosi così tredicesimo in generale, Rebellin pare in forma ma oggi il pescarese ha retto bene.

    Classifica di Tappa

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  13. 2°Tappa - Tirreno Adriatica

    Seconda tappa anche questa per velocisti, anche se quello strappetto a 10 km dall'arrivo potrebbe dare il via a qualche azione, gli ordini sono chiari ad inizio gara, cercare di portare Hondo in volata ma se si dovesse staccare prima cercare un'azione su quella rampa di garage.

    La corsa parte con la solita fuga ripresa a 50 km dall'arrivo, i ragazzi stanno attendend0, a 35 km dall'arrivo un traguardo volante e Danilo va a scattare, come successe in Malesia un gruppetto di velocisti prende un po di margine, potrebbe accadere ancora il fattaccio?

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    E da questo momento succede l'imprevedibile, l'ammiraglia fora e non possiamo seguire il resto della corsa, non ci affrettiamo a cambiare la gomma tanto ormai sono arrivati e allora ci affidiamo a radio corsa. La piccola fuga viene ripresa e sullo strappetto cerca di uscire Serrano senza fortuna.

    Si arriva allo sprint dove i nostri non combinano nulla di buono, altra giornata deludente qua alla Tirreno.

    Classifica di Tappa

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  14. 1° Tappa - Tirreno Adriatica

    Dopo i problemi che Brutt ci sta creando andiamo alla Tirreno senza di lui, fortuna vuole che non troveremo sulla nostra strada Gadret, fortuna nostra o sua?

    non vogliamo sfigurare pertanto porteremo una squadra competitiva.

    Evgueni Petrov, il capitano della squadra.

    Ruggero Marzoli, sempre pronto a prendere le redini in caso di necessità.

    Mikhail Ignatiev, potrebbe cercare dei piazzamenti di tappa.

    Danilo Hondo, per confrontarsi coi forti velocisti del pro tour

    Nikolai Trussov, a lui il compito di pilotare Hondo.

    Ricardo Serrano, in cerca della forma migliore cercherà di far bene.

    Vasil Kiryienka, gregario.

    Serguei Klimov, gregario, per un errore è stato convocato appena dopo l'infortunio, si voleva convocare Rovny ma si è sbagliato a mettere il nome sul modulo ed ormai era troppo tardi.

    Si arriva alla prima tappa, la voglia di pedalare nei nostri e poca sui tre strappetti che portano al traguardo Hondo e Trussov si staccano, l'ultimo strappo a 22km dall'arrivo, troppo per tentare una fuga, arrivo in volata dove un grande Hushovd non lascia nulla agli avversari.

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    A salvare parzialmente la baracca per noi ci pensa Marzoli.

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    A fine tappa quasi metà dell'armata giunta a questa corsa è arrivata staccata e può dire addio ai sogni di gloria.

    Classifica di Tappa

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  15. Dopo il fattaccio della Milano-Torino le agenzie di stampa cercano interviste in ogni dove, ognuno dice la sua.

    - Gilles Mas (DS ag2r) : il fatto avvenuto è gravissimo, il ciclismo è uno sport leale questi fatti fanno male alla sua immagine, spero che la federazione agisca non solo sul corridore russo ma su tutta la squadra.

    - John Gadret : sto meglio e la Parigi-Nizza non me la leva nessuno, ma questa è la dimostrazione che le mie parole non erano vane, non sono dei ciclisti ma degli animali.

    - Giancarlo Perini : sicuramente il gesto di Pavel non può essere giustificato ma dopo una corsa così lunga sentirsi offendere da Gadret non è il modo migliore per risollevarsi dal risultato non entusiasmante, sia chiaro non giustifico Brutt ma anche Gadret ha le sue colpe.

    - Pat McQuaid (presidente UCI) : oltre alla lotta al doping ora dobbiamo intervenire anche sulla violenza, il fatto non può passare inosservato e una commissione è già stata costituita per far luce dall'accaduto.

    - Marzio Bruseghin : non ho assistito alla scena, so quello che han scritto i giornali, Gadret ha sbagliato a rilasciare certe dichiarazioni, Brutt a rovinare così una bottiglia di spumante, poteva usarne una vuota.

    - Carmine Castellano (presidente Tirreno-Adriatica) : il fatto accaduto è molto grave questo però non toglie che la Tinkoff abbia meritato sulla strada di poter partecipare alla nostra corsa, non torneremo sui nostri passi ma come penso anche i responsabili del team capiranno fino a quando la commissione disciplinare non avrà dato un giudizio non potremo ammettere Brutt alla nostra corsa.

    - Iban Mayo : mi spiace quello che è accaduto anche perchè fa passare in secondo piano la mia vittoria, il gesto di Pavel non è stato bello ma lo conosco e so che è un ragazzo istintivo, non per questo lo giustifico anche se lo capisco. Io stesso al tour di qualche anno fa me la sono presa con un cameramen che mi continuava a riprendere mentre ero in crisi.

    - CleCorda : una sola cosa dico, se difendevano Zidane ora i francesi non possono accusare Pavel.

  16. Milano - Torino

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    Si arriva all'ultima gara prima della Tirreno-Adriatica, l'ultimo test di molti prima dall'avvio della stagione Pro Tour con la corsa italiana e la Parigi-Nizza.

    La squadra si presenta così schierata:

    Evgueni Petrov, capitano di questa armata, fra gli iscritti risulta anche Gadret cercherà la rivincita.

    Ruggero Marzoli, sempre pronto in caso la corsa si decida agli ultimi chilometri.

    Pavel Brutt, il piccolo scavezzacollo scheggia impazzita in gruppo.

    Tyler Hamilton, anche oggi lavoro di gregariato.

    Vasil Kiryienka, il bielorusso pronto al gregariato.

    Danilo Hondo, in caso si risolva in volata.

    Un roster di tutto rispetto per questa corsa italiana.

    Cosa che comincia con una fuga che non fa molta strada, Kiryienka ha passato per ora il tempo a studiare Gadret, ci interessa battere lui, e forse questo ha innervosito il francese che ai meno 47 dall'arrivo tenta di partire, lesto Marzoli ad andare a chiudere.

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    Petrov e Brutt non sono affatto in forma e quando ai meno 25 parte Mayo tocca ancora a Marzoli cercare di prendere la ruota.

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    Ma all'attacco del campione solo Merckx sa rispondere a dovere, ed i due si involano.

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    La vittoria è una questione fra i due che arrivano con circa 1' di vantaggio sul gruppo, allo sprint la spunta Iban Mayo.

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    Marzoli arriva in gruppo, capendo che non poteva recuperare si rialza in prossimità del traguardo

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    Quello che rode maggiormente non è il deludente 17° posto di Marzoli quando il terzo di Gadret che in un'azione da Finishor riesce ad anticipare la volata, a fine corsa il francese ha ancora parole dure.

    Gadret : ho dimostrato a quella squadretta di taxisti russi che se mi stanno lontano io ho classe e loro no, non capisco perchè continuino a correre, a mio parere se vanno in siberia a far la gara con le motoslitte ci fanno più bella figura.

    Classifica Finale

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