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maurottino

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  1. Caro “Nipotino” eccoti accontentato, un bel regalo di compleanno spero….: GIRO 1975 (quello atipico che prevedeva la tappa finale sullo Stelvio!!!) ANTEFATTO Moser decise di non partecipare per puntare tutto sul Tour(che vinse Thevenet) e all’ultimo istante, ma non ricordo il perché, anche Merckx non partecipò e così tutta la Molteni abbandonò ancor prima che il giro prendesse il via, anche la Kas era orfana di Fuente il miglior scalatore puro di quegli anni. PARTECIPANTI La Kas decise di affidare il comando a Galdos coadiuvato da un corridore buono su ogni terreno ossia Lasa e da un collinaro veloce come Perurena (li trovi tutti nel nostro DB) La Jollyceramica aveva Battaglin come capitano unico con Bertoglio spalla e il velocista Gavazzi e il regolare Knudsen, la Brooklyn aveva Miro Panizza e il pavearo veloce Roger De Vlaeminck che quell’anno teneva in salita, insomma il favorito sembrava il vecchio Gimondi della Bianchi con i fidi Fabbri e Cavalcanti e il temerario velocista Van Linden. SVOLGIMENTO SI vide quasi subito che il buon Felice non era in stato di forma tale da poter fare il tris che disdetta non c’era il Cannibale!(ma l’avrebbe fatto l’anno dopo),la maglia rosa girò tra Knudsen Galdos e Battaglin. Momento decisivo apparve la crono piatta (13 tappa) di Forte dei Marmi vinta da Battaglin su Gimondi e Borgognoni con Bertoglio staccato di quasi 1 minuto ma l’ineluttabile avvenne il giorno dopo nella cronoscalata del Ciocco (che stranezza di Giro con 2 crono consecutive…)Battaglin si era beccato, mi pare, la sua solita bronchite e non riusciva a respirare, crollò e lascio maglia e tappa allo scudiero Fausto Bertoglio che si ritrovò capitano! Con Galdos secondo ad un paio di minuti e Gimondi terzo sui 4. Lo spagnolo attaccò pesantemente nella penultima tappa che arrivava ad Alleghe ma guadagnò solo un minutino abbondante. Alla vigilia dell’ultima tappa la Alleghe Passo dello Stelvio di 186 km Bertoglio conservava 41 sec su Galdos, Gimondi era ad oltre 3 minuti. FINALMENTE LO STELVIO!! Era il 7 Giugno avevo da poco compiuto 14 anni, ricordo che era una bella giornata di sole ma c’erano i muraglioni di neve ai lati tutto ciò lo vedemmo in differita, quell’anno la Rai non dava il Giro in diretta!!!! (pensate anche il Festival di Sanremo era decaduto in quegli anni a diretta Radio, qui è solo una nota di folclore…. ) ricordo che ascoltai la radiocronaca appassionata di Claudio Ferretti, il mitico figlio di Mario colui che aveva coniato nell’immediato dopoguerra per Coppi “Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste…il suo nome Fausto Coppi” Per uno strano gioco del destino anche Bertoglio si chiamava Fausto…. Gli spagnoli fecero il forcing e ad uno ad uno i ciclisti perdevano terreno, rimasero in tre a 8 dall’arrivo di una salita interminabile: Galdos, Bertoglio e il mio corregionale Perletto che poco dopo si staccò per il ritmo altissimo impresso dall’iberico. Galdos tentò in ogni modo di scrollarsi di dosso l’ombra di Fausto ma niente: marcamento stretto!Bertoglio non mollava,era concentrato sulla ruota posteriore dello spagnolo...mi sembra di ricordare l’espressione di Galdos di profonda delusione quando si superò l’ultimo km e Bertoglio era ancora lì, arrivarono appaiati e Galdos vinse la tappa ma Bertoglio entrò nell’olimpo ciclistico, lui gregario vincitore di un Giro D’Italia! per di più allo Stelvio, grande impresa mai più ripetuta… CLASSIFICA FINALE 1. Fausto BERTOGLIO (Ita) en 111h31'34" 2. Francisco Galdos (Esp) à 41" 3. Felice Gimondi (Ita) à 6'18" 4. Roger De Vlaeminck (Bel) à 7'39" 5. Giuseppe Perletto (Ita) à 8'00" 6. Wladimiro Panizza (Ita) à 8'13" 7. Walter Riccomi (Ita) à 10'32" 8. Tino Conti (Ita) à 13'40" 9. Miguel-Maria Lasa (Esp) à 14'48" 10. Gianbattista Baronchelli (Ita) m.t Battaglin devastato dal malanno terminò 18° a 38 minuti non sapeva ancora che nel 1981-finalmente- sarebbe arrivato il suo turno… Un sincero abbraccio dal vecio
  2. Ecco la TRIDENT Akkermans era più veloce di 70 farei 73 con un po’ più acc Attento! c’è un errore De Bates è cognome sbagliato metti De Baets 70 collina e 68 volata Holzmann era un corridore migliore dei valori che gli sono stati dati in collina metterei 68 e più sprint, montagna 50 è da aumentare di 10-12 pt Kappes non era male, forte in pianura metterei 75 velocino almeno 74 con più acc. Qualcosa in più pavè e crono Al futuro vincitore della Gand Wevelgem Van Bondt metterei più sprint di 8 e pavè di 2 con più acc A Van Petegem aumenterei il suo 66 in collina , farei oltre i 70 aveva già vinto qualche bella corsetta…con più gri e for Van Roosbroeck più veloce di 3 con più acc Della VARTA l’unico che conosco è il velocista Popp aumentagli di almeno 18 punti la volata con più acc e 70 in pianura e 68 crono, togli montagna Ancora 3 e ho finito….
  3. Auguri al mio staff! (vedi storia di StephenRoche)
  4. Grande Ciclo!!! ottima idea raccontare e poi le immagini...bravo questo è un bel topic...da premiare Un abbraccio dal vecio
  5. Considerare Baronchelli come uno dei più grandi talenti inespressi della storia del ciclismo italiano e di riflesso mondiale non so se è esatto, personalmente non l'ho mai considerato un possibile grande fenomeno anche se fu alquanto sfortunato con tanti infortuni in carriera, invero è stato un ciclista che ha deluso "parzialmente" le aspettative (vinse comunque una novantina di corse) da dilettante era molto forte. Ricordo bene quando nel 74 al suo primo anno da Pro nella tappa delle tre cime con Fuente già in fuga(ma lontano in classifica) staccò Merckx che seppur in affanno conservò la rosa per soli 12 secondi! ma questa è una storia nota.... Sono convinto che da quel momento la pressione interna ed esterna su un ragazzo di 21 anni l'abbia condizionato parecchio, è come quell'artista che fa un primo grande disco di successo e non ha le stigmate per ripetersi e quindi il tutto, seppur di buon livello, viene visto come una delusione, Gibi non vinse grandi giri ma una buona carriera la fece comunque(vedi Palmares principale) molti altri invece passati pro non combinarono quasi nulla, in quegli anni penso a Vianelli, Giacomini, Guyot, Den Hertog, , Ovion.... e più tardi a GianLuca Tarocco che praticamente non riuscì neanche a passare e tra gli Junior e Dill era un grandissimo fenomeno, a Belli che raccolse molto meno di quello che ci si aspettava etc...... Vittorie principali: Tour de l'Avenir 1974 Trofeo Laigueglia 1975 Giro dei Paesi Baschi 1976 Giro di Romagna 1976, 1979 Giro di Romandia 1977 Giro di Lombardia 1977, 1986 Giro dell'Appennino 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982 Giro del Piemonte 1978, 1980 Coppa Placci, 1978 Giro della Provincia di Reggio Calabria 1980 Coppa Sabatini 1980 Giro dell'Emilia 1980 Rund um den Henninger Turm Frankfurt 1980 Giro del Lazio 1981 Giro di Toscana 1981, 1984 4 tappe vinte al Giro d'Italia 1 tappa vinta alla Vuelta a Espana Un caro saluto dal vecio
  6. Nel GIRO 1982 (attento! nell'83 vinse Saronni e Hinault non c'era)Contini si presentò in grossa forma con una bellissima Liegi vinta in un clima piovoso e freddo, lì sconfisse in una volata a 4 Fons De Wolf, Mutter e Cri Cri Criquelion.(mamma anzi matrigna Rai praticamente fece vedere gli ultimi 50 metri della corsa, fu vergognoso.....con il povero De Zan che riuscì ad urlare solo CONTINI!!!!!" Ma torniamo al Giro come mi hai richiesto.... Il mio ricordo è quello di un trio delle meraviglie della Bianchi, (Contini, Baronchelli e Prim) guidati in ammiraglia da GianCarlo Ferretti, che fece penare molto Hinault,ricordo che se avessero puntato maggiormente sullo svedesone forse Hinault non avrebbe vinto, Prim quell'anno andava forte e a mio avviso era meno emotivo nonchè più completo di Contini. La tappa del CRocedomini era la 17, Fiera di Primiero-Boario Terme di 235 km. la vinse Contini su Van Impe con Prim a pochi sec,Hinault arrivato ad oltre 2 minuti perse la maglia rosa, ho cercato un pò di cose su internet per risollevare la memoria (dicasi viagra del ricordo) e in effetti in quella tappa la Renault fece un forcing fino ai piedi del Croce ma Bernard non era in giornata e un attacco di Baronchelli prima e poi di Contini VanImpe. la maglia bianca Groppo e Prim lo costrinsero a desistere, intelligentemente il FRancese salì con il suo passò e salvò il GIro giacchè il giorno dopo inflisse in una tappa breve di 85 km come quella che arrivava a Monte Campione 4 muin ad uno spento Contini e il sogno svanì...... Da wikipedia:Giro 1982 La lunghezza totale è stata di 3.992 chilometri. La tappa più dura ed entusiamante è stata la 21sima, quella del 5 giugno 1982, infatti dopo avere persorso ben 254 chilometri, da Cuneo a Pinerolo, superando i colli : Maddalena, Vars, Izoard (che era anche la Cima Coppi del Giro con i suoi 2361 metri d'altezza), Monginevro e Sestriere, si è imposto uno strepitoso Beppe Saronni in volata davanti ad Hinault e Prim, anche se la tappa viene ricordata per gli attacchi portati ad Hinault da Silvano Contini prima sull’Izoard e, poi, sul Sestriere, insieme a Van Impe, unici a movimentare una tappa altrimenti tranquilla. CLassifica Finale Bernard Hinault ( Francia) in 110h07'55" Tommy Prim ( Svezia) a 2'35" Silvano Contini ( Italia) a 2'47" Lucien Van Impe ( Belgio) a 4'31" Gianbattista Baronchelli ( Italia) a 6'09" Giuseppe Saronni ( Italia) a 10'52" Mario Beccia ( Italia) a 11'06" Francesco Moser ( Italia) a 11'57" Marco Groppo ( Italia) a 14'43" Faustino Rupérez Rincón ( Spagna) a 14'57" SU Contini penso che avesse dei limiti per vincere un grande Giro non riusciva ad essere costante, l'82 è stato davvero il suo anno migliore
  7. 1980 Vladimiro Panizza, 35 enne, nel giro d’Italia del 1980 ci aveva illuso contro questo Bretone (HInault) che spingeva rapporti pazzeschi in salita e che appariva già un possibile fenomeno, aveva già vinto i Tour 78 e 79, solo alcuni molto oculati però pensavano che potesse diventare uno tra i grandissimi del ciclismo..... Quell’anno Hinault puntò anche al Giro pensando di poter fare l’accoppiata con il Tour (Lì non partii alla 13 tappa per problema ad un tendine se non erro), l’accoppiata poi la fece nell’82 e nell’85. Il Miro conquistò la rosa a Roccaraso alla 14 tappa quando riuscì a sopravvivere ad una offensiva della Renault di Hinault (vincitore della tappa) che costrinse ad una crisi nera Visentini che era in rosa fin dalla 7 tappa. e che arrivò staccatissimo e ormai out, lì si capì che era un affare privato tra il piccolo Miro e il vezzoso Bernard, l’eterno scontro tra un Davide e un Golia, si sperava che l’epilogo irridesse allo scalatore mignon ma nella 20 tappa, la terz’ultima, Hinault con il fido Bernadeu presero il largo e scalarono lo Stelvio ad un passo insostenibile per Panizza che si difese con le unghie e con i denti ma fu disfatta non bastarono l’immenso coraggio e la tenacia, Hinault lasciò la vittoria allo scudiero (Bernadeu chiamò il suo ristorante pizzeria “Lo Stelvio” per ricordare l’impresa) e si intascò il primo dei tre giri d’Italia Ecco la classifica generale: 1. Bernard Hinault ( Francia) in 112h08'20" 2. Wladimiro Panizza ( Italia) a 5'43" 3. Giovanni Battaglin ( Italia) a 6'30" 4. Tommy Prim ( Svezia) a 7'53" 5. Gianbattista Baronchelli ( Italia) a 11'49" 6. Mario Beccia ( Italia) a 12'47" 7. Giuseppe Saronni ( Italia) a 12'53" 8. Josef Fuchs ( Svizzera) a 20'26" 9. Roberto Visentini ( Italia) a 20'37" 10. Leonardo Natale ( Italia) a 21'30" Alla prossima per le altre cose che mi hai richiesto
  8. Beh, troverai tutti i più grandi della storia del cicclismo in questo mitico DB che StephenRoche ci ha "donato"! Divertiti come stiamo facendo noi e sfida con Marco i più grandi campionissimi, troppo bello...... Gaul e Pantani hanno i valori salita più alti di tutti... e come dice il cantautore Bolognese Claudio Lolli nella sua recente e splendida canzone sul pirata "Marco vola sulla bici leggera, l'ultima tappa è quella anche più vera...." la canzone s'intitola Le rose di Pantani e la consiglio a tutti coloro che hanno amato questo sfortunato campione, imperdibile e commovente! Un saluto dal vecio
  9. Colombiano passista mmmm nella storia del ciclismo ben pochi.( il primo di cui ho ricordo diretto era un gregario di Gimondi alla Salvarani anni 70 il suo nome:RODRIGUEZ GUTIERREZ Martin Emilio ma ho visto che non corre qui da noi......)ma. capo, FANO è il futuro.... e il tuo 6° senso non sbaglia (vedi la nostra scelta come staff!) onde per cui: OK!
  10. Carissimi vi racconto una storia del 1976, Prologo In quell’anno, ciclisticamente parlando non c’era più un dominatore, il cannibale Merckx riuscì a vincere la sua ultima (di 7 ) Sanremo ma ormai la sua freccia era calata, al Giro Gimondi vinse per la terza volta e a 34 anni con 19 secondi sul belga De Muynck superandolo in classifica nella tappa a crono di Arcore (penultima tappa),al tour vinse uno scalatore come Van Impe con Poulidor terzo a 40 anni!!, i giovani si fecero vedere al Mondiale (ad Ostuni) con la vittoria di Maertens (24 anni) in volata per un soffio su Moser (25 anni) con uno scalatore come Tino Conti terzo, insomma un anno realmente di transizione… Per la gloria La storia che vi voglio narrare riguarda il campionato italiano di quell’anno: non ricordo per quale motivo ma la Coppa Bernocchi, la corsa che assegnava la maglia tricolore, non si corse d’estate ma in Autunno praticamente a stagione conclusa, era una giornata da tregenda pioveva a dirotto e un corridorino della GBC tv Color (era l’anno che in Italia nasceva la tv a colori…..le Olimpiadi di Montreal furono il primo grande evento trasmesso a colori….)orbene un ragazzo di 26 anni Dorino Vanzo inizia una fuga, sicuramente gli avranno detto “mona ma dove vai, piove fa freddo…..” ma lui niente da buon veneto e con la faccia da bimbo con le guance ancor più rosee pedalava, pedalava contro le intemperie, le gocce di pioggia erano dardi contro il suo esile corpo da grimpeur, trafitto come un San Sebastiano proseguiva con un vantaggio che man mano si affievoliva, “Cuore Matto” Bitossi (36 anni)ormai all’ultima cartucciera di una bella carriera non poteva esimersi di fronte al Titolo Italiano, Epilogo Vanzo stremato fu raccolto da Cuore matto, Moser e Panizza a poco dall’arrivo e il toscanaccio battè Francesco e si regalò un ultimo volo tricolore, a Vanzo non rimase nulla se non l’ immensa frustrazione di un sogno negato, io da quel giorno tifai per lui (l’ho inserito,creandolo, nel mio DB storico come gregario di Poulidor), per la cronaca vinse una sola gara minore in 7 anni di professionismo arrivando 22 nella classifica finale del Giro 78 Alla prossima
  11. Popolo della notte unitevi.........
  12. La Porcelana : Andrei Zintchenko non era così veloce magari aggiungi 1 o 2 punti in salita e crono Gainetdinov quell’anno fu campione nazionale aumentagli i valori collina mettegli 70 volata Agli spagnoli della squadra aumentagli i valori montagna sono troppo bassi… La Recer Boavista: Andrade era più forte a crono almeno 71 lo darei con 72 collina e 70 montagna e più acc, res e rec Azevedo aveva 21 anni ma merita più di 60 collina e più acc Gomes Oliveira più res, rec e acc La Rotator: Bakhmetiev aumenta genericamente tutti i valori soprattutto sprint Ivanov,ottimo al giro 89, seppur anziano era più scalatore di 63 darei 69-70 con più acc e collina Sergei Smetanine era un discreto velocista metterei 74 con più acc La Saturn: penso che possa andare bene così aumenterei a Ventura i valori pianura e volata La Saxon: innanzitutto Paul Herijgers era un ciclocrossista puro vinse il mondiale nel 94 in belgio fu 2 volte campione belga, non ricordo né ho trovato prestazioni su strada ergo o lo elimini o lo metti almeno con un valore pavè adeguato 53 per uno che va su prato mi sembrano pochi ed eventualmente ritoccherei anche gli altri valori tutti troppo bassi per un camp mondiale Chassot meno pianura ma più 12 allo sprint e più acc Clayes mediocre, tutto sotto i 70 Ludo Dierckxsens grande agonista discreto pavearo e passista notevole con buono crono e collina almeno da 71 ma aumenta un po’ tutto…. Vanconingsloo nonostante fosse il figlio di un ottimo corridore anni 60, (lo trovi nel DB storico nella Peugeot) non era minimamente all’altezza del padre elimina 5-6 punti volata ma aumenta un pochino salita e collina La Sicasal: Abreu anche 73 in salita con più collina e crono discreto almeno 67 Carlos Alberto Carneiro più scalatore e acc La Tavira: può andare bene così Ancora 5 e abbiamo finito....
  13. Cerco di analizzartele quanto prima, ciao
  14. Si bravo era la Broni-Casteggio del giro 91 quello di Chioccioli, che vinse anche la crono(quell'anno volava su ogni terreno....) su Bugno staccato di 52 sec.
  15. Un ricordo radiofonico!!! sembra una cosa d'altri tempi.... Caro CleCorda, Sean Kelly ne vinse 2 di Sanremo, a quale ti riferisci nell'86 battè allo sprint Lemond ed uno splendido Beccia (il corridore con il parrucchino!) a 23 sec Saronni regolò il gruppo. Nel 92 sconfisse in un testa a testa Argentin a 3" Museeuw regolò Raab, Sunderland e quello che restava del gruppo E il tuo primo ricordo visivo?
  16. Grazie Capo della grande opportunità! Io DS, grande avventura ed un sogno che si fantamaterializza, grazie dello Staff ottimo invero! ma ho una richiesta: giacchè sono io che guido e data la storicità dei corridori e della nostra squadra, desidererei una ISOTTA FRASCHINI degli anni 20 come ammiraglia quel modello a 8 cilindri va benissimo......, Capo puoi realizzare anche questo sogno?
  17. Magari il vostro nonnino qualche storia,che non trovate su internet o sui libri, ve la racconta...ma non cantate sono stonatello.... un abbraccio dal vecio per fortuna non ancora nonno... (2 figli di 7 e 8 anni), un salutone
  18. Ti ringrazio per gli apprezzamenti ma scrivere un libro abbisogna di molto impegno, riguardante la mia attività professionale uno l'ho già scritto seppur a più mani, dovrei farne un'altro-mi è stato chiesto- ma non riesco a trovare il tempo perchè certe cose bisogna farle molto bene...gli scritti rimangono.... e poi nel ciclismo c'è tanta gente che è molto più preparata e competente, onde per cui non voliamo alto....ciao Trevi
  19. Carissimo, è dura ricordare i risultati figurati le fughe tra l'altro mai portate a termine...infatti in quel giro(in cui ricordiamolo portò la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa!!!). il mitico Gianni vinse il prologo di Bari il 18 Maggio che il calendario universale indica come un venerdi, poi vinse la sesta tappa a Vallombrosa battendo Ugrumov s.t. e Mottet a 3" arrivati in un fazzoletto...ma era un giovedi,poi vinse la crono al penultimo giorno al Sacro Monte di Varese, possa azzardare l'ipotesi che hai visto Bugno da solo nella crono di Cuneo , una fondovalle domenicale nella provincia granda (vinse a sorpresa Gelfi d'un soffio.... 6 secondi su Gianni)ma è una mera ipotesi... Mi viene in mente che l'anno dopo vinse la Sen Sebastian (si corse di Sabato però) dopo una fuga memorabile battendo d'un minutino Delgado e Fondriest ma sono tentativi di stimolare a fondo il tuo ricordo Un caro saluto dal vecio
  20. Scommetto una cifra che Beppe con questo DB storico non lo vincerà minimamente....ovviamente ti scrive il supervisore dei numerini dei corridori del DB (Forse forse giocando a livello facile e prendendo la Del Tongo si ha qualche possibilità ma bisognerebbe essere molto bravi a gestire il corridore...)
  21. Era un ciclista modesto, nessuna vittoria importante in 12 anni di prof il suo nome Francisco Javier Cerezo che nel 2000 anno del fattaccio correva la Vuelta per la Vitalicio Seguros, nel db del 1994 di CleCorda lo troverai nella Castellblanch, nel nostro DB storico ovviamente non ha avuto spazio... Ragazzi: ovviamente non è che mi ricordo tutto...internet vi può aiutare tantissimo basta saper cercare
  22. Era la Diciottesima tappa del Tour 2000 Lausanne-Fribourg en Brisgau (All), 252 km 1. Salvatore Commesso (Ita) en 6h08'15" 2. Alexandre Vinokourov (Kaz) 3. Jacky Durand (Fra) à 1'05" 4. Jens Voigt (All) à 1'16" 5. Jean-Cyril Robin (Fra) 6. Nicolai-Bo Larsen (Dan) à 15'35" 7. Servais Knaven (Hol) 8. Thierry Marichal (Bel) 9. Olivier Perraudeau (Fra) 10. Bo Hamburger (Dan) à 15'37" Grande Totò che bissò il successo dell'anno prima
  23. Albo d'oro del Giro, così il Botte si rinfresca la memoria.... 1991 Franco Chioccioli 1990 Gianni Bugno 1989 Laurent Fignon
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