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MDL22

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  1. l'animazione del ciclista "scoppiato" c'era anche prima
  2. p.s. provate a fare il crono prologo da notare anche le cadute in volata...
  3. si ma badate che nn ci sono testures per le altre tappe....comunque io mi sono fatto l'halpe d'huez!
  4. mmm una cosa che non mi piace sono alcuni valori dati a certi corridori....a savoldelli l'80 in salita potevano darlo...a piepoli potevano dare qualcosa in recupero dopo il giro di quest'anno....poi fare gadret più forte di jaksche in salita non si può vedere....vabbè e come cercare il pelo nell'uovo...
  5. grazie per il plauso...... ma la telecamera personalizzata c'è ancora e si regola con il mouse o forse non ho capito cosa intendevi ps: in un tuo post precedente hai scritto W Venetico Marina (ME)... a tal proposito ti ho inviato un messagio privato la telecamera personalizzata si "manovra" tenendo premuto alt
  6. prima partita al demo sulla prima salita decido subito di rendere dura la corsa e porto ullrich col puntino a tirare con tutti i compagni a proteggerlo la strategia funziona e il gruppo si sgrana fin da subito...qualche scatto (fra cui da segnalare quello di rasmussen che rimarrà in fuga per metà tappa) sull'allungo di piepoli (a metà salita) ullrich prova a far saltare il banco e controattacca...inizialmente non risponde nessuno poi la csc e la discovery comincia a tirare, in discesa il gruppo è tirato da uno scatenato paolo savoldelli...ma all'improviso il colpo di scena: cade basso!!! viene atteso dai compagni e poi riparte...decido di fermare ullrich che viene raggiunto dal gruppo dei migliori insieme a kloden(che lo protegge) e gonchar che inizia a tirare alla morte seconda asperità...parte moreau...mentre nel grupetto nessuno mi da il cambio e l'andatura cala...decido di riprovarci con ullrich che insieme a kloden si riporta su moreau volano parole grosse fra il francese e kloden che non tira ma si limita a tenere coperto ullrich che,sul finale di salita, allunga e lascia dietro moreau nel gruppo dei migliori ci provano in molti ma l'unico che in discese nel falsopiano riesce a rientrare è la maglia bianca valverde...si comincia l'ultima asperità con ullrich e il giovane spagnolo in testa mentre la maglia gialla (con il solo slechk al suo fianco) accusa 4 minuti valverde tenta l'impresa e parte subito forte...ullrich risponde all'attacco ma accusa il colpo e va in leggera crisi...mentre lo spagnolo esplode e si stacca gestisco al meglio ullrich per evitare di andare in crisi e riesco a chiudere con 22 secondi su vinokourov e mancebo...basso a 5 minuti...ullrich in maglia gialla!!!! che dire...già alla prima partita mi ha veramente entusiasmato! sempra davvero molto realistico!!! sono stati migliorati gli scatti in salita (cosa importantissima) e ora mi sembra che anche il puntino sia più realistico dato che ora il pc si "accorge" quando allunghi e prova a starti a ruota ottimo il comportamento dell'ia che manda in fuga i corridori che difficilmente terrebbero le ruote dei migliori sull'ultima salita(forse anche troppi scatti) la grafica è buona (anche se per me non è una cosa fondamentale) davvero carini e ben fatti i tifosi che rendono le salite molto coinvolgenti che dire....giudizio più che positivo su questo demo...ora aspettiamo il gioco completo e vedremo p.s. al livello estremo basso mi ha staccato mentre ero distratto e sono finito quinto....mi rifarò!!!
  7. sul mio portatile ho la x1600...dovrebbe farlo girare in maniera più che dignitosa...
  8. «Non ho mai detto di aver sbagliato». Gilberto Simoni non lo dice, ma il passare per codardo agli occhi dei più, gli fa ancora più male di tutto il resto, tutto quello che è successo nella tappa dell'Aprica. Fa male al suo orgoglio di uomo schietto e senza filtro che, sempre, è innegabile, quando ha ritenuto di dover parlare non le ha mai mandate a dire senza fare calcoli di convenienza. Gli fa male, aver dovuto perdere la faccia così, e soprattutto non gli va giù: «Con l'avvocato abbiamo ritrattato, ma io non ho mai detto di aver sbagliato a fare quello che ho fatto». Marcia indietro forzata, di facciata, quella insomma cui bastava ai vertici federali. Pentimento, quello no. Al sole del giardino di casa, con al suo fianco la moglie Arianna in dolce attesa (sarà una bimba, dovrebbe nascere il 19 giugno) e la piccola Sofia, Gilberto si sta godendo un po' di riposo. Dall'arrivo di viale Venezia a Milano in poi, tra circuiti, audizioni e incontri per discutere del suo 2007, ieri per Simoni è stato il primo vero giorno di nuovo in famiglia. E per la prima volta dopo l'ultima corsa rosa, non senza parlare anche del suo futuro e della nuova paternità imminente, ha raccontato, analizzato, ripercorso questo suo Giro. E partire dall'infuocato epilogo, è inevitabile. La polemica con Ivan Basso «Non ho mai detto di aver sbagliato. L'ho letto su tanti giornali, del resto quelli mi avevano già condannato appena avevo parlato, quindi non aspettavano altro che di poterne avere conferma, di poterlo ribadire. Ma io, con l'avvocato (più l'avvocato che Gilberto in verità, stando alle ricostruzioni della deposizione di lunedì, ndr) ho semplicemente ritrattato quello che è stato detto quel giorno. Per la precisione, io al procuratore ho detto che devo ancora capirci qualche cosa in questa storia. Perché quel giorno è stato tutto un parlare fin dalla partenza, senza che io avessi mai chiesto niente a nessuno. Ovvio che io poi ora dopo ora, dopo una tappa fatta tutta assieme avessi immaginato un certo finale. Poi altre parole, prima dell'accelerazione. Si, forse devo ancora capire bene. Questo gli ho detto. Di aver sbagliato, come ho letto, no. E quello che più mi ha lasciato perplesso dopo le mie dichiarazioni è stato l'atteggiamento del nostro mondo: mi sarei aspettato un cadere dalle nuvole, un non può essere successo. Invece tutti mi hanno attaccato solo perché avrei dovuto stare zitto. Anche certa stampa mi ha colpito: tutti a difendere l'onesta del ciclismo. Giusto, ma poi sono i primi a sguazzare con i casi di doping e attaccare lo stesso ciclismo. Lo si difende e lo si attacca in base a cosa faccia più comodo. C'è tanta ipocrisia, ma ormai lo so da un pezzo». Il Giro d'Italia Ora che non devi più cercare stimoli per continuare a pedalare e lottare, ce lo puoi confessare. Quando hai capito che per la vittoria non c'era più niente da fare? «Dopo la Maielletta. Rimasi impressionatissimo dalla prestazione di Basso, e soprattutto dei suoi compagni. Tutta gente che poteva essere nei dieci finali, volendo. Ricordo che alla sera, nella riunione di squadra, ci dicevano che il Giro era ancora lungo. Io risposi che era ancora lungo anche per noi, che Basso dovevamo scordarcelo, che il Giro avrebbe solo potuto regalarlo lui, se si fosse fermato su un paracarro come l'anno prima. E che dovevamo pensare solo agli altri, a tenerci dietro tutti gli altri, di lì in avanti. Ed è stato lì che ho detto a Piepoli che non avrebbe più dovuto aspettarmi (com'era successo il giorno prima a Saltara, ndr), perché non sarebbe servito a niente. Di provarci ogni giorno per i successi di tappa, che per curare la generale ci avrei pensato io. Abbiamo fatto bene. Certo che uno come Piepoli, in forma così, mi sarebbe servito l'anno scorso. Attaccando così, un anno fa sarebbe stata tutta un'altra cosa. Quest'anno no, c'era chi andava più forte». E Gutierrez Catalana? Quando hai compreso che non sarebbe stato un fuoco di paglia? Fin dalla tappa della Maielletta avevo capito che era un cagnaccio, duro a morire. Che ho realizzato in pieno che sarebbe durato, è stato sul San Carlo». Le tappe chiave, Gilberto. Iniziamo dal Bondone. L'ambizione del Bondone Era una bella ambizione, quella di vincere in casa. Purtroppo però quel giorno ho ragionato pensando al Basso del 2005. Ed ero convinto di potergli restare attaccato. Invece quel Basso non esiste più. Ce n'è un altro molto più forte al suo posto. E non ci sono stati santi. Quando vedi che uno si mangia un panino a tre chilometri dall'arrivo, che io sarei morto dalla fatica se solo avessi provato a mangiare in quel momento, capisci che quello sta bene e non c'è niente da fare». Il totem mancato Plan de Corones. «(sbuffa) Bisogna chiederlo a Savoldelli che ne pensa. Alla partenza ricordo chiese come mai non si sarebbe fatto l'Erbe, che sotto l'acqua o peggio si è sempre corso. Eh, han fatto di tutto quel giorno per non partire. Magari sarei arrivato anch'io congelato sul passo Erbe, e mi sarei chiuso in qualche baita, ma chi lo sa come sarebbe andata». La Pordenone - San Pellegrino? Con i fuggitivi che hanno mandato in porto il tentativo? «Alla partenza avevo detto ai miei: non dobbiamo lasciar andar via più di sette - otto corridori. Se ne sono andati in 23, vedi tu… Il problema è che in quella situazione avessi fatto tirare a tutta i miei compagni per ricucire, a Milano della squadra saremmo arrivati in tre. Piepoli ha fatto un gran lavoro, ma era tardi ormai. Il giorno dopo nel tappone finale l'ordine è stato di non lasciare andar via nessuna fuga, e poi di far lavorare gli altri (la Csc) in salita. Tutto riuscito, poi alla fine…». Il Tour non lo voglio fare «Il Tour non lo voglio fare. La benzina in corpo non è eterna, potrebbe finire. Ecco, avessi una moto, andrei a tutta, fino a quando il pistone non diventa nero, e poi lo pulisco e riparto, come facevo da ragazzo con il Califfone. Ma invece non sono una moto, e vorrei fare anche un bel finale di stagione. E poi, c'è la famiglia: dopo il parto potrei stare qui a casa appena una settimana. Poco davvero. Vedremo, fosse per me non ci andrei. La squadra del 2007 «Non lo so se prolungherò con la Saunier: quello che è certo è che con loro sto benissimo e mi piacerebbe, ma niente è scontato. Io e il mio procuratore Alex Carera ci siamo incontrati martedì con Mauro Gianetti, c'è ancora qualche cosina da sistemare perché vorrebbero ridurre leggermente il compenso. Vedremo». E dietro l'angolo, nel caso di rottura, sono pronte sia la Illes Baleares di Valverde che un'altro team: si parla di Francia, Cofidis o Credit Agricole.
  9. gilberto simoni - paolo savoldelli - paolo bettini
  10. il ciclomercato,a quanto ho capito, sarà lo stesso
  11. come immaginavo...c'è da dire che il motore grafico del 5 era ottimizzato con i piedi...
  12. è questa? how is changed attack system in mountain stages? does red bar increase so fast as in pcm1? tnx no, it's much better now, you can create a bigger gap with attacking and the hartrate goes down faster, so the red bar fills up slower. da quel che leggo dice puoi creari maggiori distacchi con un attacco, i battiti scendono piu rapidamente quindi la barra rossa aumenta piu lentamente? mi sembra sia cosi è propio questa!!! mercì beaucoup
  13. grazie wanka in effetti dot significa pallino...ma downhill è discesa non collina! comunque grazie!!!
  14. ach non tradurmi le ultime 2 in inglese che tanto lo conosco bene stavo cercando una domanda che aveva come risposta "....la barra rossa cala lentamente ecc.ecc." ma non la trovo più!
  15. wanka dato che ti vedo bello attivo...mi traduci anche questo? est-ce qu'en montagne, l'effort curseur est toujours utilisé pour accélérer? Il est plus efficace de mettre au moins une petite attaque. Et relayer par exemple n'utilise pas beaucoup plus d'énergie que l'effort curseur. il faut savoir que l'effort curseur ne permet plus de se dégager du groupe, les coureurs vous suivent comme si vous preniez un relai par contre c'est toujours utile pour se replacer tranquilement est ce que que des coureurs moyens, pourront faire quelque chose en montagne? il arrive que les grimpeurs moyens partant au milieu du parcours gagnent. ça dépend si ça se joue entre costaud ou si une échappée va au bout, c'est plus ouvert qu'avant en tout cas L'IA se contente t elle de creuser un petit trou ou alors elle attaque jusqu'à qu'elle n'ait plus de barre blanche? l'IA semble attaquer jusqu'au bout (je dit semble car je ne suis pas sur que toute les attaque dans les derniers cols soient à fond) Dans PCM , lors des arrivées en altitude, le groupe des favoris restait souvent groupés jusqu'au deux derniers kilomètres, et c'est a partir de là que les coureurs étaient lachés. Dorénavant, sera t-il possible que des coureurs soit lachés plus tot dans le col, mais stabilise l'écart avec les hommes de devant? Le travail derrière n'arrête pas même après l'attaque des favoris What are the differences in dowhill compared with PCM1. It is possible to attack? I haven't appreciate a big difference, but now riders with good stats are more dangerous with the "dot command". (which imo is like in real life) what are the big differences in mountain gampeplay compared with PCM1? Now it won't be easier to break the pack with attacks, only a few top riders would be able to do so. ti ringrazio anticipatamente
  16. ma sbaglio o mi pare di aver letto che ora i corridori rispondono anche quando allunghi in salita col pallino?
  17. e soprattutto della carriera please
  18. traduci le faq delle maglie e dei percorsi
  19. ma non si sa nulla sulla data di rilascio della demo???
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