La seconda tappa del Tour sta lì a dimostrare l'abilità di Nibali nelle classiche. E' servita lucidità, capacità di cogliere l'attimo e notevoli doti sul passo.
Quello che invece manca a Nibali, secondo me, è lo scatto secco, soprattutto in salita, il cambio di ritmo. Tanto è vero che, secondo me, il suo punto debole (anche in un GT dove va forte) è l'ultimo chilometro (o 500 metri) di una salita.
Per questo, anche se è molto "adatto" alle classiche, secondo me ha (avrà) molta facilità a raccogliere piazzamenti, ma una certa difficoltà a vincere. Proprio perché per lui la possibilità maggiore sarebbe l'attacco da lontano (e da solo) e sappiamo quanto sia difficile e raro farlo andare in porto.
Contador secondo me è un pò un'incognita, perché ha sempre puntato deciso sui GT, e poco o niente sulle classiche. La Liegi di quest'anno avrebbe potuto essere una buona occasione di vederlo all'opera, ma niente.
Per cui rimane un'incognita. Ovvio, quindi, che tra chi ha già dimostrato di sapersi piazzare alla grande nelle classiche e chi è un'incognita, il favorito è il primo. E di gran lunga.