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able

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  1. Come al solito hai omesso un dettaglio fondamentale, ovvero che quella tappa non era per cronomen... Ma cosa stai dicendo, solo prendendo gli ultimi risultati è arrivato 9° alla cronometro mondiale e 2° alla Crono des Nations...
  2. Allora diciamo che dopo la squalifica non si è più dedicato alle crono, almeno siamo contenti tutti...
  3. Facevo dell'ironia proprio perché sapevo di questo, ma aldilà delle battute sta di fatto che una crono all'ultimo può limitare i distacchi ma non sovvertire i pronostici.
  4. Perché rosicata, ho voluto fare un esempio di un risultato che in un ciclismo pulito non potrà mai succedere, tutto qui... E comunque non disperarti per la Sky, hai sempre il topic ad personam su cui sfogarti.
  5. Sicuramente (e meno male che l'hanno messa all'ultimo, altrimenti i distacchi sarebbero stati maggiori), ma sai benissimo che la crono è la crono è che ad esempio Contador non potrà mai battere un Cancellara, altrimenti è lecito avere dubbi.
  6. Vero, consiglierei a Tony Martin di dedicare quest'anno al miglioramento in salita, non si sa mai... Secondo me l'unico che può permettersi di aspettare la crono è Froome, perché è l'unico tra gli scalatori che può definirsi cronoman (i risultati in questa specialità parlano chiaro...); quindi alla fine la crono conclusiva da te tanto agoniata favorisce sempre l'inglese (o al massimo Nibali, oppure anche Wiggo, chi lo sa quanto regge in salita?).
  7. Comunque non bruttissima la Vuelta, ha pur sempre perso una tappa al fotofinish...
  8. able

    Topic Doping

    Era chiaro che a partire dal giorno dopo la Vuelta il nonno e la Radioshack si erano accorti di averla fatta fuori dal vaso... Secondo me al massimo puntavano al podio, ma hanno esagerato si vede.
  9. Anche se sono arrivato dalla Tirreno in poi posso dire che è un gran bel gioco, soprattutto per i tirchi come me a cui non piace giocare soldi nelle bolle... Complimenti a CR7 per l'organizzazione.
  10. Però bisogna tenere in considerazione, come giustamente ha fatto notare il direttore di BiciSport in risposta ad una lettera di un appassionato, che il ruolo della De Stefano è diverso da quello dei vari commentatori tecnici, il suo compito - soprattutto per quanto concerne il processo del Giro - consiste nell'offrire al telespettatore tematiche che divergono dal mero racconto o analisi della corsa in sè, ma che molto spesso si intrecciano con i personaggi ed i luoghi toccati dalle corse (penso all'esibizione degli Statuto con la canzone omaggio a Wiggo sullo stesso palco del processo, un giorno memorabile per i tanti amanti del genere). P.S. Consentimi una piccola digressione sul tema, con i tempi che corrono secondo me per certi versi è meglio fare il pubblicista che il giornalista vero e proprio.
  11. Gara: Vuoi per la vicinanza dell'evento, la spettacolarità dettata da condizioni meteo e andamento della corsa, la migliore gara dell'anno è il Mondiale, con la maiuscola perché è il terzo più lungo della storia e uno tra i più duri; scelta facilitata dal fatto che gli esiti di Giro e Tour erano già ampiamente pronosticabili in partenza, e la Vuelta lascia sempre l'amaro in bocca... Ciclista dell'anno: Fabian Cancellara (per ora l'unico a votarlo, non ci credo) per lo storico triplete del nord ma non solo, ho voluto premiarlo perché ha provato a tutti i costi a mettersi in gioco per il Mondiale pur sapendo (o almeno è quello che spero...) che il percorso non era nelle sue corde; tra gli altri, da incorniciare le stagioni di Nibali-Froome-Rui Costa. Squadra: Sky perché tutti corrono contro di lei ma alla fine gli obiettivi che si prefissa li completa tutti, l'unica pecca sono le classiche ma nei GT è dominante. GT dell'anno: Il Tour perché ha offerto un livello alto di qualità in salita e tappe spettacolari, con l'acuto finale parigino da fantascienza. Classica monumento: Liegi perché in fondo è stata la più combattuta ed incerta, alla fine alla Sanremo i primi della classe si sono accontentati della volata, Stannard a parte. Rivelazione: Rui Costa perché nelle gare in cui ha partecipato si è sempre espresso ad alti livelli (anche nelle corse di un giorno tipo la Liegi è quasi sempre nei primi 10), ha vinto due tappe al Tour con una facilità imbarazzante pur facendo il gregario vero allo stesso livello di Castrovejo ed un Mondiale con la più semplice ma efficace delle tattiche; nel suo piccolo ha dimostrato anche di sapersi confermare (Giro di Svizzera vinto da veterano). Delusione: Wiggins perché non pensavo potesse fare una figura così barbina al Giro e assentarsi poi per tutto l'anno: più chiacchierone che vincente, e questo la dice lunga sugli esiti della stagione trascorsa. In fondo era il vincitore del Tour in carica. Miglior Scalatore: Froome perché quando ne aveva bisogno si è disfatto con poco di Quintana, come al Ventoux, lasciandogli le sempre buonissime briciole nelle altre tappe; secondo il colombiano, anche lui grande rivelazione, e terzo Nibali, perché pur arrivando nel podio degli altri due GT oltre al Tour, la corsa francese ha un peso diverso. Miglior velocista: Cavendish perché ha dominato al Giro e raccolto due belle tappe al Tour: l'unica vera delusione è quella dei campi elisi, ma finalmente perché sembra aver trovato un avversario ostico. Miglior uomo da corse di un giorno: Cancellara per il sopra citato triplete, l'alternativa poteva essere Sagan ma è stato sonoramente sconfitto dallo svizzero e le uniche corse al nord le ha vinte quando non c'era lui; Purito un pochino sopravvalutato, per lui tanti piazzamenti e la reale prospettiva di essere un mezzo incompiuto anche nelle classiche.
  12. Hai detto proprio bene, non vedere la Toscana fa un pò male, e anche gli arrivi appenninici potevano essere pianificati meglio.
  13. Veramente, frasi del tipo "Froome quest'anno di buono ha fatto solo il Tour" e "Rui Costa che si stacca in pianura è una vergogna" mi hanno fatto perdere entusiasmo per la mia classica preferita, come sempre la più selettiva... Ma meno male che fra poco Eurosport sbarca anche su Premium.
  14. Tra l'altro per martedì 20 Spaziociclismo prevede un suggestivo arrivo a Ponte a Ema invece che a Salsomaggiore, ma credo che sia molto difficile, sarebbe il trionfo della logica sui soldi...
  15. Clamoroso caso Acevedo: l'atleta colombiano per molti acquisito dalla Omega ha firmato per la Garmin, spiegando che la trattativa era già stata avviata dopo l'USA Pro Challenge, con tanto di test del sangue; solo una volta ricevuti i risultati è potuto approdare alla Garmin. Omega quindi con un posto libero ma con un gregario per Uran in meno...
  16. Bah, adesso non sottovalutiamoci, la nazionale italiana come livello qualitativo è pur sempre più forte di molte altre (il Belgio sinceramente dopo Gilbert e Bakelants era finito, Vansummeren tirava solo nel tratto in pianura...), e anche sul mondiale non lo reputo affatto una delusione, ma anzi la conferma che come al solito sono le solite nazioni a giocarsi le vittorie su percorsi così duri (penso che per il 3° mondiale più lungo e uno tra i più selettivi di sempre si possa usare questo aggettivo); semmai l'errore è stato quello di non portarsi un altro (o addirittura due) scalatore/i, ma non è così influente al fine di una condotta che i nostri hanno saputo organizzare alla grande.
  17. Senza dubbio la mossa di far gara da subito ha influito molto su quei corridori come Cancellara e Gilbert che temevano la Fiesole, e difatti non appena il ritmo si è rialzato all'ultimo giro hanno ceduto e non sono stati al passo degli scalatori puri (il primo ed il secondo giro fatti a tutta e i successivi giri alla lunga si sono fatti sentire...), ma quello in cui ha peccato Bettini è il non prevedere una situazione di inferiorità numerica nel momento in cui la corsa sarebbe stata cosa per soli scalatori (ed anche qui è stato molto sfortunato, visto che Valverde ha raggiunto la compagnia in extremis ed Uran, che poteva aiutare Vincenzo, è caduto rovinosamente).
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