Ed eccola, l'ultima settimana. Ora non ci sono scuse, o si è in forma o si è in forma, anche perchè di tappe di pianura ce ne sono state toppe fin'ora.
Si comincia: cronometro, o cronoscalata? Si sconfina in Svizzera verso il Passo del Bernina fino a quando, poco oltre quota 2000m, ci si dirigerà verso la Forcola di Livigno. Lì saranno già 36 i km percorsi, ma ne mancheranno altri 13, di cui solo i primi in sensibile discesa, per concludere la prova. Prova che sarà massacrante e potranno volare i minuti.
Dopo le fatiche di ieri una tappa facile che consentirà a tutti di prepararsi alla quattro-giorni decisiva della corsa. Potrebbe anche arrivare una fuga se nessuno vorrà sforzarsi per andarli a prendere.
Inizia l'inferno. Il monte Tovo, lanciato sui palcoscenici importanti da Lory94ita, sarà decisivo: i 7 km al quasi 10% saranno terribili dopo aver già affrontato salite come quella lunghissima di Bielmonte o l'Alpe di Noveis. Ma l'arrivo non sarà in cima, bisognerà infatti affrontare la discesa: molto tecnica, nel bosco, strada stretta...e se piove...
Anche oggi salita: salita secca, ma che salita, gli ultimi 400 metri sono al 16% di media, e anche prima vedere una cifra sola sul computerino sarà quasi un miraggio
Si chiude la tre giorni finale di montagna con un tris da paura: Sampeyre e Valcavera per cercare il colpaccio, perchè sull'ultima salita (Madonna del Colletto) sarà difficile guadagnare i minuti che, presumibilmente, saranno partiti nelle tappe precedenti. Non deve ingannare l'altimetria, infatti l'ultimo non è uno strappo, ma bensì una "salitina" di 7 km all' 8%.
Non è una passerella. Se, nonostante tutto, fossero rimasti pochi secondi a dividere i corridori sarà la salita di Superga a decidere le sorti di questo Giro. Dalla fine della discesa mancheranno solamente 5 km...