Caduto anche lui nelle maglie delle rete a causa della famigerata Cera, la sigla della cosiddetta SuperEPO, Emanuele Sella deve aver capito che con la testa sotto la sabbia si rischia di soffocare. Ha infatti deciso di rialzarla e dunque, presto, la chinerà, davanti alla Procura Antidoping del CONI (venerdì alle ore 14:00), dove, verosimilmente, ammetterà le proprie responsabilità, magari perché c'è da auspicarlo, a gran voce, imitando in tutto e per tutto Riccardo Riccò, il primo corridore italiano risultato positivo alla CERA, in pieno Tour de France, anche il primo, così dicono in Procura, ad aver fornito una piena confessione che porta anche ai cosiddetti mandanti del doping.
"Era un controllo mirato, avevamo informazioni precise, i risultati del suo Giro erano troppo strabilianti per non controllare", chiosa soddisfatto il presidente UCI McQuaid, e le performances rosa di Sella finiscono dunque ore al centro dei sospetti, anche se al Giro il vicentino ha superato ogni test. Solo al momento Sella non rischia dunque di venir privato dei successi ottenuti al Giro. Perché il test che lo ha inchiodato esula dal Giro, ma l'Unione Ciclistica Internazionale potrebbe richiedere al Laboratorio di Chatenay Malabry, responsabile del test in questione, di rianalizzare, con il nuovo metodo, le provette giudicate negative, dunque in regole, dai controllori del Giro. Ne emergessero positività, per Sella addio trionfi ottenuti a Marmolada, Pampeago e Tirano e addirittura il rischio di radiazione. Ecco perché una piena e rapida confessione sembra per lui l'unica via d'uscita, anche quella, purtroppo per lui, che lo farà uscire di scena per un bel po'.
Mentre a Pechino la nazionale spagnola ha subito un altro controllo a sorpresa, per il secondo giorno di fila, in Europa voci insistenti parlano intanto di un altro pesce grosso appena caduto nella rete. Cambiano le sostanze, sempre più dopanti e pericolose ma questo è sempre accaduto, adesso però stanno cambiando anche i metodi di controllo, sempre più sofisticati. E in gruppo però fortunatamente tutti hanno capito, tutti tranne gli 8 beccati, caso Bastianelli tutto da vedere compreso, negli ultimi 25 giorni.
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