Doping al Tour: la AFLD denuncia favoritismi per la Astana e...
La Astana di Alberto Contador e Lance Armstrong ha beneficiato di un trattamento di favore in occasione dei controlli antidoping disposti dall’UCI durante il Tour: a sostenerlo è la AFLD (Agenzia Francese di Lotta al Doping) in un rapporto inviato lo scorso 5 ottobre all’Uci, alla Wada, ai ministri della sanità e dello sport, Roselyne Bachelot e Rama Yade, e alla ASO.
Questo documento di 10 pagine - redatto a partire dal diario tenuto da due medici della AFLD incaricati di effettuare prelievi urinari e sanguigni durante la corsa - rappresenta un duro attacco all’Uci, i cui controlli quest’anno non hanno evidenziato alcun caso di positività, contrariamente a quanto accaduto nelle edizioni precedenti, quando ad effettuare gli esami era la AFLD stessa.
ASTANA RISPARMIATA
«Ogni volta controlli effettuati più tardi che alle altre squadre e tempi di attesa più lunghi prima che i corridori si presentassero ai controlli»: questo il trattamento privilegiato di cui godeva la Astana di Armstrong e Contador.
I medici della AFLD scrivono come l’11 luglio nell’albergo della Astana, l’obbligo di presentarsi immediatamente ai controlli non sia stato fatto osservare da parte degli ispettori Uci che, peraltro, avevano rifiutato la presenza delle scorte della AFLD, obbligatorie al fine di sorvegliare che i corridori non procedessero ad alcuna manipolazione tra la notifica del controllo ed il prelievo stesso.
I corridori hanno beneficiato di almeno 45 minuti di tempo prima dei controlli: «Con una tale tolleranza, accordata senza necessità, l’assenza delle scorte impedisce di assicurare la perfetta regolarità della procedura e che non siano state effettuate manipolazioni» si legge nel rapporto.
La AFLD, poi, deplora il fatto che il 25 luglio (il giorno del Ventoux) non sia stato possibile effettuare i controlli su alcuni corridori della Astana perché il tempo di percorrenza per raggiungere l’albergo del team (a 60 km) sia stato sottostimato dagli ispettori Uci. L’Agenzia sottolinea poi come l’Uci abbia tramsesso i dati sulla localizzazione delle squadre prima del Tour ad eccezione di quelli della Astana... «Una mancanza di informazioni che non va certamente nel senso della lotta al doping» commenta la AFLD.
E ancora, nel rapporto si legge come il 24 luglio durante un controllo a Lance Armstrong un fotografo non autorizzato abbia scattato delle immagini nella sua camera d’albergo «con il rischio di invalidare la procedura».
I CONTROLLI SENZA SORPRESA
Secondo la AFLD, gli ispettori UCI non hanno preso tutte le precauzioni per garantire l’anonimato dei test: «Non è propriamente professionale, gridare ad alta voce i nomi dei corridori controllati, come accaduto nella sala di un hotel a Barcellona».
E ancora: la pubblicazione dei nomi dei corridori attesi all’esame a fine tappa è stata fatta mezz’ora prima dell’arrivo «consentendo così ai diesse di avvertire i propri corridori e garantendo un tempo sufficiente per eventuali manipolazioni». In più, i vincitori di tappa e i detentori delle maglie di leader si presentavano regolarmente al controllo un’ora - un’ora e mezza dopo l’arrivo. E pensate che il 7 luglio, giorno della cronosquadre, un corridore ha saputo di doversi sottoporre al controllo a sorpresa addirittura prima della partenza!
CONSERVAZIONE ARTIGIANALE
I medici dell’AFLD hanno lamentato il fatto che l’Uci non ha messo a loro disposizione neppure un piccolo frigorifero portatile, atto a garantire la corretta conservazione dei campioni. Provette urinarie, a volte addirittura quelle di sangue, sono rimaste per ore nel bagagliaio di un’auto, sotto il sole, prima di essere trasportate al laboratorio di destinazione, come accaduto per esempio il 12 luglio per i campioni del Team Milram.
«Una mancanza grave rispetto a regole chiare e certe di corretta conservazione dei campioni prelevati, che può aver causato anche il deterioramento dei campioni stessi».
L’AFLD rileva infine che gli ispettori UCI hanno definito - a torto - come contrlli a sorpresa quelli effettuati il mattino o la sera negli alberghi. Non è un “errore” da poco, perché la lista dei prodotto vietati nei controlli a sorpresa è molto più ristretta di quella relativa ai prodotti vietati “in corsa” ed esclude di fatto la ricerca di stimolanti o corticoidi.
da Le Monde a firma di Stéphane Mandard
Fonte: Tuttobiciweb.it