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T-x

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Messaggi pubblicati da T-x

  1. Pantani può essere considerato un gran ciclista. Ritenerlo il miglior scalatore però è un esagerazione. Nonostante tutte le storie che si sono molto probabilmente inventati i giornalisti il test a Madonna di Campiglio c'è stato e la macchina per il calcolo è stata ritarata 7 volte prima di giungere a quella conclusione. Al limite si può ragionare sulla frase di pier bergonzi ("se con una bacchetta magica si potesse togliere tutto il doping dell'epoca probabilmente Pantani sarebbe ancora il più forte") ma, negare i risultati di quel test, per un motivo o per l'altro mi sembra una forzatura.

    Invece trovo spregevole come Mediaset (Mistero in particolare) abbiano cercato disperatamente di aggrapparsi a un anniversario per migliorare il loro share.

    Mistero di per sé è spazzatura, uno dei peggiori programmi mai visti in TV.

  2. A me invece pare in linea con l'atteggiamento un po' naif tipico dei ticinesi che vogliono ben distinguersi dall'essere italiani e gli alto atesini che non si sentono italiani manco per niente, come se essere italiano sia una vergogna, e non ci trovo niente di bello a mettere i puntini sulle I quando hai un nome e cognome chiaramente italiano che indica che si hanno comunque origini italiane di non più di 4 generazioni prima. E' vero che quasi certamente le loro vittorie non hanno nulla a che fare con l'Italia ma è altrettanto cafone secondo me rimarcare questa cosa davanti a dati evidenti come nome e cognome. Non è poi tanto diverso quando leggiamo Christian Innerhofer vincitore italiano e sentendolo poi parlare italiano a stento ci scappa un eh vabbè eh! (in realtà non è proprio il caso di innerhofer ma ricordo un alto atesino di non so quale olimpiade fa che neppure riusciva a mettere in fila quattro parole in italiano e non ricordandosi i termini si rivolse alla giornalista chiedendo "come dite voi in in Italia?")

    Ho un amico che si chiama Etienne, devo dirgli che è francese?

     

    La lingua parlata è comune e ne conseguono vicinanze socio-culturali di altro tipo. Innegabili peraltro. È normale dire che non si è italiani, perché de facto non lo si è.  È però piuttosto imperialista dire, parla la mia lingua è fuori dal confine ha un cognome simile al mio, è MIO. Un po' come se gli inglesi festeggiassero le medaglie degli americani, perché in fondo... le origini... la lingua...

     

    Sono spesso il primo ad essere campanilista e a tifare contro l'Italia nell'ambito calcistico, mica lo nego. Ma non è questo il caso. Semplicemente è un atteggiamento che non mi va giù è quello di appioppare nazionalità per scelte arbitrarie e soggettive. Uno è quello che è, è quello che si sente. Mica quello che fa comodo al cronista di turno.

     

    Ah per inciso, non ho la minima idea di chi siano miei avi di quarta generazione, e non vedo in che modo potrebbe influire su di me.

     

    L'atteggiamento naif-leghista dei Ticinesi rimane comunque innegabile e continuamente alimentato, ma vorrei precisare che non era questo il caso. Esiste questo tipo di atteggiamento, quello che ho scritto però è una delle (tante) benzine che lo alimentano. (Da entrambi i fronti arriva la benzina, per motivazioni essenzialmente di comodo)

  3. Veramente no, non c'è lo Ius Soli in Italia  :ph34r:

     

    +1

     

    Hanno detto che è nato a 100m dal confine, che sfortuna sennò era italiano

    A parte che è un po forzato, fosse nato italiano avrebbe avuto una crescita diversa e non sarebbe lo stesso.

    Comunque gli italiani hanno la grazia di inimicarsi gli svizzeri o perlomeno i ticinesi a furia di "adottare".  Come Bertarelli quando tirò fuori il passaporto svizzero al giornalista che gli disse "la sua è una vittoria in parte italiana", o le plateali rivendicazioni di italianità di Cancellara, ovunque, dal TXT alla telecronaca passando per i giornali. Poi i due austriaci che vengono beccati all'antidoping, nessuna rivendicazione e si chiamavano Esposito e Rossi*.

     

     

    *Non ricordo il cognome esatto, ma il senso è quello.

     

    EDIT:

    O questo al minuto 2.07

  4. Ho detto solo che ha sbagliato le statistiche, non ho detto che stava insultando Ibra

     

    Veramente sei entrato qui dicendo "studia prima di parlare". Il problema è il tono. Si discute, non si aggredisce. Fatti una camomilla (data l'età), e rilassati. :)

     

    Beh, qualche tempo fa ero andato a vedermi il bilancio del Bayern Monaco: una cosa impressionante. Lo paragonato ovviamente con quello del Milan e avevo notato una differenza di incidenza dei ricavi commerciali paurosa. Spesso si parla di come i giocatori siano strapagati oppure di quanto poco incassiamo con i biglietti. Falso. La vera differenza è soprattutto sul merchandising...

     

    Eh, ma sono fonti di ricavo non sempre comparabili e che vanno di pari passo. (processo a catena)

    Interessante notare come nel 96-97, solo il Man Utd, superava i 100mln totali l'anno. A mio avviso un buono stadio di proprietà pone basi solide ad una società.

     

    Esatto. E le squadre non fanno niente contro gli ambulanti che vendono maglie tarocche a 20 metri dallo stadio. Se io fossi una società tu tifoso allo stadio con la maglia taroccata non entri. O porti la originale o te la togli e la butti via. Perché comprando quella anziché quella originale fai un danno economico

    Beh, su questo avrei da ridire invece.

     

     

     

    @DameCu

    Ci sono i dati numerici di tutte e 20, inter, juve, milan e roma comprese.

  5. Ma giustificato per aver fatto cosa? Per aver tirato fuori una bandiera?

    Comunque i baschi sono supernazionalisti (mica rivoluzionari...), Llorente è uno che ha tradito lasciando quella regione, baschi veri come Xabi Prieto non l'hanno e non la lascieranno mai, nè per fare il terzino del Chelsea, nè per correre nella Movistar!

    Quindi un nazionalista non può essere rivoluzionario, esistono i baschi veri e i baschi finti. Un po' come l'autista che per fermare un litigio tra un bianco e nero nel suo bus dice: siete tutti uguali, fingete tutti di essere blu. Ora gli azzurri davanti e i blu scuri dietro.

    Un po' come il pelato. Un po' come il padre del trota.

    PS: Lasceranno. Ne o né, mai nè. Ultra-nazionalisti. 

  6. Beh guarda che il mondo e la vita vanno avanti. A parte che il signor B. è già un pregiudicato e quando morirà non potrà più far del male a nessuno, quindi cominceremo a prendercela con altre persone. Questo è il mio concetto di giustizia, in cui la morte rappresenta la più grande forma. Io non parlo di rispetto di rispetto dei morti, per me se un tizio è un criminale da vivo, lo è anche da morto. Io dico che i morti vanno lasciati riposare in pace.

    Quindi il tuo concetto di giustizia è "prendersela con delle persone" e che culmina con la "morte"?

    Quindi la morte ha una funzione importante del tuo concetto di giustizia, anzi, ne rappresenta la più grande forma. 

    La morte a mio vedere non ha nulla a che fare con la giustizia. Ne è ben distante. Il male che potrà fare sarà più grande di quanto non immagini e i suoi figli gestiranno il suo immenso e lurido patrimonio, gestiranno il suo potere mentre il vecchio merita rispetto. I morti non meritano rispetto, come nemmeno i vivi, non meritano rispetto i genitori o i fratelli. Nessuno merita rispetto per quello che è. E... tranquillo, che mica si disturba.

  7. Ok, adesso ho capito la tua posizione. E mi pare che - sia che si parli di Pantani, che di Berlu o di Craxi - il discorso abbia più a che fare con il lavoro dello storico che con quello del giudice. E con questo intendo due cose: la prima, e più banale, che nessuno di noi qui sul forum ha i mezzi per separare i giusti dai peccatori; e la seconda, più ampia, è che così come non saranno l'Uci o la Wada - oggi o nel prossimo futuro - a scrivere una parola definitiva su quello che è stato (perché nemmeno un'eventuale revoca di una corsa, in questo senso, aggiungerebbe nulla al dibattito), così purtroppo non è stata la sentenza della Cassazione a scrivere la parola definitica su B., né Tangentopoli l'ha scritta su Craxi.

     

    Sono tutte vicende - ognuna a livelli diversi, ovvio - per le quali solo l'analisi storica può arrivare a stabilire colpe e responsabilità; perché ad oggi nessuno dispone di tutti gli elementi ad avere un quadro completo sulle vicende di cui si parla, tali cioè da stabilire quali fossero in cui le condizioni agiva l'uno o l'altro. E qui, più che con Berlu che obiettivamente è stato incriminato di reati fiscali - e quindi comuni, non politici - il paragone lo faccio proprio tra Pantani e Craxi. Pantani si dopava così come Craxi rubava soldi pubblici. Ma il punto è: erano gli unici a farlo? La storia ci ha già detto di no. Quello che ancora non ci ha detto, è se ci sia stato un solo corridore professionista a non essersi dopato, o un solo parlamentare della Prima Repubblica a non avere rubato. E fino a quando non disporremo di tutti gli elementi, non potremo condannare ad ignominia - in senso storico - né Pantani né Craxi. Questo, giusto per estremizzare i concetti, eh.

     

    p.s.: non avrei mai pensato di finire a parlare di Craxi su questo forum

     

    p.s. 2: lungi da me voler difendere Berlusconi (o Craxi, ma soprattutto Berlusconi). Se devo sentirmi tirato in ballo da questo punto di vista, almeno che lo sia per Pantani e non per quegli altri due!

    Si, è la linea di difesa craxiana al processo "rubo io, si, ma lo fanno tutti, quindi perché no".  Insomma, sono colpevoli tutti non sono più colpevole degli altri, quindi non devo essere processato/giudicato. I limiti a me paiono evidenti.

    Sul caso Pantani non mi sono espresso, B. è stato tirato fuori da altri in precedenza. 

    È solo una questione di giustizia e verità. Il velo di omertà sulle persone morte è inconcepibile, giuridicamente e moralmente.

    Se B. muore adesso, questo velo che qualcuno propone, si frappone fra la verità e l'ignoranza. Io vorrei sapere i legami con la Mafia e con gli omicidi di Falcone e Borsellino del Cavaliere, anche quando sarà defunto, ad esempio. Allo stesso modo su Pantani la verità non va nascosta, perché non giova a nessuno. Pantani non so se era colpevole, infatti ho evitato di espormi in proposito. Ma so che in un qualche modo, non spetta a me dire quale, è vittima.

    Non ho le conoscenze per esprimermi troppo in merito al Pirata, ma mi sembra il minimo intervenire per sistemare alcuni passaggi della discussione che non si reggono per coerenza logica, prima che per conoscenza del singolo avvenimento.

  8. quali vittime avrebbe mietuto Pantani? Avrebbe privato corridori più puliti di lui di vittorie che avrebbero meritato più di lui? quando per fermarci al Tour '98, sono conclamate le positività di mi pare tutti i corridori in top 10 ad eccezione di Rinero? Lo stesso Julich, non positivo ai controlli postumi, è reo confesso.

     

    Non mi riferivo a Pantani. Il concetto di giustizia è uno e uno solo deve rimanere. Quando il signor B. non ci sarà più io mi auguro che qualcuno proverà a mettere ordine in quello che è stato e in quello che non è Stato. Non che la gente si guardi di lato e lo si lasci lì, per non infangare la memoria, per rispetto dei morti. Ma quale rispetto? Si tratta di mera omertà.

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