Premessa:
Quest'anno come l'anno scorso star via per tutto il mese di Agosto, quindi continuerò questa carriera a settembre, ma ho voluto comunque lasciarvi un assaggino della mia storia.... ci sentiamo tra un mese.
Introduzione
Fin da quando era stato bambino ed era salito su una bici per la prima volta, era rimasto indissolubilmente legato a quel mezzo, e allo sport che rappresentava, quello sport di grandi eroi e campioni indimenticabili, rimasti scolpiti per sempre nel cuore della gente, non solo dei fan più accaniti ma anche della gente comune, che magari non mastica sport tutti i giorni, ma è orgogliosa di essere rappresentata da quegli eroi. E da quando si legò a quello sport non se ne stacco più, quello sport gli diede tutto, dei soldi per vivere, fama mondiale ma soprattutto il brivido della competizione e delle vittorie che nella sua carriera furono numerose, insomma tutto quello che un uomo, anche il più ambizioso, possa desiderare, certo anche lui diede molto a quello sport, ma quando passava sulla strada, a 50 all’ora, sentendo la gente urlare per lui, in cuor suo capiva che quello sport gli aveva cambiato la vita, e che gli doveva tutto… lui avrebbe voluto dare di più, molto di più a quello sport che gli aveva cambiato la vita e anche quando smise di gareggiare per i trofei rimase sempre legato a quel mondo… rimanendo al suo interno in vari modi. Ma col tempo quel suo sport si trasformo, divenendo qualcosa di diverso, rendendolo quasi irriconoscibile, uno sport dove la fanno da padrone gli interessi economici e dove non esistono più gli eroi di un tempo, ma solo sospettati di cui non si sa mai se fidarsi o meno. Arrivato ad un certo punto, egli capì che non si poteva andare avanti così, non poteva osservare quello sport, che era anche l’emblema della sua vita, rovinarsi in quel modo, così decise di scendere in campo e tentare di salvarlo, ripagandolo così, dopo molti anni, di tutto quello che gli aveva dato e pareggiare il conto. L’impresa era ardua….ma lui era determinato a riuscirci!