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BWiggins92

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  1. Presentazione Vuelta a Espaňa 2014: il percorso

     

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    Un'edizione, la numero sessantotto della Vuelta che, come accaduto anche nel 2013, si aprirà  con una cronosquadre; il 23 agosto in Andalusia. I 12 km di Jerez de la Frontera, località nota ai più per la gara del campionato mondiale di MotoGP, sono però quasi totalmente pianeggianti e difficilmente potranno solcare grandi distacchi tra i contendenti alla maglia rossa, pur consegnandoci già le prime importanti indicazioni sullo stato di forma globale delle squadre al via. La prima frazione in linea, la Algeciras-San Fernando  del 24 agosto sarà invece il primo terreno di caccia per i velocisti, non presentando alcuna difficoltà altimetrica particolare. Unica difficoltà, eventualmente, potrebbe essere il forte vento che spira da queste parti e che potrebbe sparigliare le carte in tavola, in un finale che si prospetta molto veloce.

    Difficile che si concluda con uno sprint a ranghi compatti la terza tappa, la Cadiz-Arcos de la Frontera, che dovrebbe invece vedere un gruppo più ristretto giocarsi la vittoria parziale mentre è difficile che possa già a questo punto andare in porto un tentativo a lunga gittata. Più o meno lo stesso scenario è previsto anche per la Mairena del Alcor-Cordoba, di scena il 26 agosto, che dovrebbe ancora una volta premiare un uomo sì veloce ma piuttosto resistente in salita. Congeniale alle ruote veloci anche la Priego de Cordoba-Ronda, sebbene qualche sprinter puro rischi di saltare sull'Alto del Puerto del Sotillo, una salita che terminerà ad appena 18 km dalla linea d'arrivo.

    Già molto interessante il primo week end della Vuelta che si apre con il primo arrivo in salita a La Zubia (6.4 km al 8.5%, 10.5% max) , dove si giungerà in provenienza da Benamaldéna dopo aver scalato anche l'Alto de Zafarraya (18.9 km al 4.3%, 8.4% max.) e l'Alto de Bermeal (5.7 km al 5.5%, 8.6% max.). Frazione da uomini da classiche sarà invece la Alhendin-Alcaudete, ultima in Andalusia, il cui arrivo è posto in cima ad uno strappo - anche abbastanza duro - nel piccolo centro situato nella provincia di Jaen. Difficile che qualche big si muova anche qui, anche se sarà importante prestare sempre massima attenzione Classica tappa di trasferimento, verso la Castiglia, sarà poi la Baeza-Albacete. Si tratta, con i suoi 206.6 km,della frazione più lunga di tutta la Vuelta - e anche l'unica con un chilometraggio superiore ai 200 km -  e anche quella con l'epilogo più scontato in volata. Ma si tratta solamente della quiete della tempesta, perché questa frazione fa da preludio ad un trittico già determinante in ottica maglia roja.


    Per la prima tappa di alta montagna si partirà da Carboneras de Guadazaon per giungere a Aramon Valdelinares (7.4 km al 7.4%, 10% max.), con una frazione il cui finale ricalcherà esattamente quello dove nel 2005 si impose Roberto Héras, poi vincitore di quella Vuelta. Dopo aver osservato quindi un giorno di riposo, il 2 settembre si riprenderà con la prima cronometro individuale. Molto interessanti i 34 km da Monasterio de Veruela a Borja, per un percorso che nella prima parte prevede la scalata dell'Alto de Moncayo (7.6 km al 5.1%, 6.9% max.) per poi diventare più favorevole agli specialisti nella seconda. Per il terzo arrivo in salita bisognerà aspettare poi appena un giorno, quando in provenienza da  Pamplona si giungerà sino in cima al Santuario de San Miguel Aralar (9.4 km al 8%, 10.4% max.), in Navarra, per una frazione altrimenti abbastanza semplice.

    I velocisti torneranno quindi di scena il 4 settembre, per una frazione che avrà come sede di partenza e d'arrivo Logroňo, nella provincia de La Rioja. Adattissima alle fughe sarà invece la Belorado-Obrégon. Parque de Cabarcéno, nella quale prima di giungere al bellissimo parco naturale, si scaleranno in rapida successione l'Alto Estacas de Trueba (9.2 km al 3.1%, 6.6% max.), il Puerto de la Braguia (6.5 km al 5.7%, 8.1 max.) e soprattutto l'Alto de Caracol (7.3 km al 6.1%, 9.8% max.), posto a poco più di 30 km dall'arrivo. Con una classifica già abbastanza delineata, si aprirà a questo punto un lunghissimo - e massacrante - week-end asturiano, con tre arrivi in salita consecutivi che stabiliranno definitivamente le gerarchie di questa Vuelta a Espaňa 2014.


    Si parte sabato 6 settembre, con la Santander-La Camperona. Valle de Sabero, che offrirà ben due GPM di 1^ categoria: dopo l'iniziale - ma non durissima - Collada de la Hoz (7.2 km al 6%, 9.6 max.), gli atleti dovranno infatti superare la lunghissima scalata al Puerto de San Glorio (25.7 km al 5.1%, 9.7 max.), prima del più breve - ma intensissimo - Alto de La Camperona (5.5 km al 9.5%, 19.2% max.). La tappa domenicale, la Oviedo-Lagos de Covadonga, sarà anche la più "facile" delle tre, con la sola ascesa finale che porta verso i famosi - e bellissimi -  laghi asturiani, l'Alto de Covadongas (11.9 km al 7.8%, 11.2% max.). Niente, tuttavia, in confronto a quello che aspetterà la carovana spagnola il giorno dopo. Primo vero "tappone" sarà la San Martin del Rey Aurelio-La Farrapona. Lago de Somiedo, senza un metro di pianura e con ben tre GPM di 1^ categoria: l'Alto de la Cobertoria (10.1 km al 8.6%, 13.5 max.) e il Puerto de San Lorenzo che faranno da antipasto alla durissima ascesa verso La Farrapona (23.4 km al 5.2%, 11.8% max.).

    Dopo aver recuperato con il secondo giorno di riposo, è in programma la Ostigueira-A Coruňa che porterà il gruppo in Galizia, rappresentando al contempo l'ultima  occasione di mettersi in mostra per le ruote veloci che saranno riuscite a superare indenni le due prime settimane di Vuelta. Già l'indomani si torna infatti a salire, con la A Estrada-Meis, che si concluderà in cima al Monte Castrove (7.3 km al 6.4%, 14.4% max.), praticamente un nonnulla in confronto a quanto affrontato sinora. Particolarmente adatta alle imboscate sembra essere quindi la Salvaterra do Miňo-Cangas do Morrazo, con l'omonimo Alto de Morrazo (6.9 km al 7.7%, 11.8% max.) che terminerà ad una ventina di chilometri dall'arrivo. Ultima tappa, anzi "tappone", in linea sarà infine quella che da Santo Estevo de Ribas de Sil porterà al temibile Puerto de Ancares (14.4 km al 8%, 19.1% max.), non prima però di aver superato anche l'Alto Cima da Vila (7.6 km al 6.5%, 13.3% max.), l'Alto de Vilastreva (13.7 km al 3.8%, 8.8% max.), l'Alto de O Lago (8.7 km al 4.1%, 8.1% max.) e l'Alto de Folgueiras de Aigas (9.8% al 6.7%, 10.6% max.). A chiudere il sipario su tre intensissime settimane di corsa, non sarà infine la classica passerella per le strade di Madrid. Bensì una breve cronometro di 10.3 km per le strade di Santiago de Compostela. Molto difficile che questa possa rivelarsi decisiva per la classifica generale ma potrebbe limare le ultime differenze e decretare gli ultimi verdetti. 


    I numeri della Vuelta 2014:

    3181.5 km
    5 tappe pianeggianti

    13 tappe di media e alta montagna

    2 cronometro individuali per 44.5 km

    1 cronometro a squadre per 12.6 km 

    40 Gran Premi della montagna

    2 giorni di riposo

  2. Come dicevo stamani: secondo me Contador alla Vuelta "tanto per vedere come sta" non ci va - specie dopo quanto successo ora al Tour - ma aspetto di essere smentito. Sarebbe una gran Vuelta, forse anche più di quella del 2012, tanto per restare agli ultimi anni.

    Comunque cavolo che Talansky oggi <3 

  3. Primissime impressioni mentre mi gioco un TDF con la SKY:

    - a livello grafico, checché se ne dica, mi sembra cambiato ben poco

    - a livello di IA le cose che sto notando non fanno presagire nulla di buono per quando arriverò alle tappe di montagna: sono alla seconda tappa (quella con arrivo a Sheffield, per intenderci) e mi trovo RYDER HESJEDAL lasciato partire all'attacco con ritardo 0 rispetto alla maglia gialla. E per quanto riguarda le volate, mi sembra che sia cambiato ben poco rispetto a prima. Insomma si aspetta la salita per giudicare

    - ho un bug, ma non so se sia dovuto al fatto che ho installato il FDB v1.0 (che penso provvederò a levare immediatamente per via delle stats fatte male n.d.r.), che mi fa crashare il gioco, quando smanetto un po' con le startlist.

    - unico lato positivo, finora constatato, è che al contrario di quanto affermato da molti di voi non ho riscontrato crash durante la gara. Anche se i tempi di caricamento sono troppo DILATATI.

  4. Per la Vuelta è difficile. Uno come Contador non va alla Vuelta per fare comparsa o per puntare alle tappe. Non penso vada.

    Per quanto riguarda Pinot, il paragone con Quintana a mio avviso non è nemmeno lontanamente ipotizzabile: Pinot è fermo (ma tanto fermo) anche a cronometro, oltre che in discesa come si diceva prima. 

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