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cbcavour

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  1. 60 non è drammatico, ma comunque incide. Anzi, la fatica (per esperienza di gioco) è probabilmente il fattore che incide di più sulle prestazioni del ciclista. Se si riesce a tenerla sotto i 50 (per quanto sia difficile, soprattutto in un Grande Giro) è meglio e si ha la garanzia che il corridore vada al suo massimo possibile o ci vada comunque vicino.
  2. Per i leader di solito 70, per i gregari (ho una squadra da 30) abili nelle corse a tappe e per i velocisti anche 80/90, per gli specialisti delle classiche sui 60 ma semplicemente perché non facendo classifica nemmeno nelle corse a tappe minori ce li mando solo per accumulare ritmo e quindi non hanno modo di partecipare a tantissime corse. In teoria credo che l'ideale sarebbe 80+ per tutti, visto che di solito chi ne fa meno da me si lamenta di avere poche corse a disposizione
  3. Dipende dal contratto. I ciclisti che, in sede di firma del contratto, hanno la qualifica "Leader assoluto", "Leader", "Velocista assoluto" e "Velocista" compariranno come leader nella pagina "Obiettivi". Per quelli presenti ad inizio partita, dunque, non ci si può fare niente. Da quando potrai fare mercato, la pagina sarà modellata sui ruoli che assegni tu
  4. Allora, al primo anno con la Sunweb mi è successa la stessa identica cosa: Matthews stanco fin da inizio stagione e mai in condizione e tutta la squadra in condizioni tragiche da agosto in poi (per cui Vuelta buttata...). L'idea che mi sono fatto è che la preparazione automatica sia tarata solo sui tre grandi obiettivi dei vari corridori e non tenga conto di tutte le altre corse a cui essi partecipano. Il mio consiglio (ho già fatto due stagioni intere con questo metodo e ha funzionato abbastanza bene), anche se mi rendo conto che sia abbastanza noioso/laborioso, è quello di impostare già il 2 gennaio tutti i partecipanti alle varie corse dell'anno (eventualmente aggiungendo/togliendo fin da subito corse dal programma, sfruttando l'apposita opzione nel calendario) e poi, a quel punto, aprire la schermata allenamento individuale di ogni corridore e modificare le percentuali di intensità settimanale tenendo conto degli indicatori mostrati (forma/preparazione/fatica) che, a questo punto, comprendono sì anche le corse che non rientrano negli obiettivi primari del corridore. Così facendo dovresti riuscire a giostrare al meglio la forma dei corridori. Tieni conto che, comunque, ad ogni "picco di fatica" bisogna ributtare giù l'indicatore ed è poi un processo mediamente lungo riportare su la forma. Per esempio mi sono accorto che, se si intende far correre ad un ciclista Giro+Vuelta, è veramente difficile buttare giù la fatica dopo il Giro e riportare poi su la forma per la Vuelta in tempo.
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