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Robyx66

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Messaggi pubblicati da Robyx66

  1. Allora:

    1) Wiggins e Froome: due corridori inglesi che nell'anno olimpico di Londra vanno come delle frecce ...

    ma guarda che combinazione ... proprio non me l'aspettavo...

    2) Il tour è già finito ... l'unico avversario di Wiggins sembra essere Froome,

    che però è suo gregario e ha già due minuti ...

    3) Che palle questo Tour, deciso da dalle cronometro dopo appena una settimana e anche se mancano

    ancora due settimane e Evans o Nibali riescono a dargli 2 o 3 minuti nelle poche salite che ci sono

    Wiggins ha ancora un'altra crono dove se li mangia ... troppo divertente questo Tour

    e poi ci siamo lamentati del Giro ... non si sa cosa è peggio

    4) Il ciclismo è montagna, non cronometro, e le grandi vittorie nei grandi giri si ricordano per gli arrivi

    in salita (vedi i giri vinti da Pantani o Basso) e non per le cronometro, ma chi cazzo è che fa delle tappe,

    così, per un grande giro di tre settimane ? Ma chi è che li ha messi lì ? Ma ci capiscono di ciclismo ???

    5) Basta mi fermo perchè sono già incazzato abbastanza !!!

  2. Vi parlo da tifoso, ma credetemi che vedere Basso tirare così mi ha fatto emozionare

    e per chi "ama" Basso può capire cosa voglio dire ...

    senza poi parlare delle vittorie di Sagan e di come sta facendo bene fino ad ora Nibali ...

    insomma la Liquigas sta facendo vedere delle bellissime cose.

    Speriamo bene.

  3. Si parla di una fusione tra Liquigas e Saxo.

    Questo permetterebbe a questa nuova futura squadra di poter gareggiare su tutti i fronti.

    In parole povere la Liquigas non ha molti soldi e la Saxo non potrebbe avere sufficienti punti

    per rimanere in Pro Tour e quindi 1 + 1 fa 2.

    Contador così rimarrebbe e avrebbe una buona squadra vicino a se, anche perchè

    a quanto pare si sente in debito morale con la Saxo che comunque gli è sempre stata vicino

    in questo periodo nero per lui.

    Anche perchè Nibali si porta via con se all'Astana due o tre corridori e altri sono in partenza

    dalla Liquigas.

  4. Da quello che ho letto e capito, naturalmente quelli della RADIOSHACK-NISSAN sono molto ai ferri corti con i due fratelloni,

    tra l'abbandono del giro d'italia e il comportamento a questo Critérium du Dauphiné, ci sono molte cose su cui arrabbiarsi.

    Loro corrono come se non avessero padroni e possono decidere e fare quello che vogliono.

    Se vogliono correre così, perchè non si sponsorizzano da soli, si fanno una loro squadra e ciao !!!

    Anche Nibali è cosa risaputa ormai che il prossimo anno correrà nell'Astana per un biennale di 2,3 milioni di euro.

    Non hanno firmato niente ma c'è l'accordo preso una settimana fa in un locale di Milano tra Nibali e Vinokourov.

    Però Nibali è un professionista serio e si comporta da tale, come la Liquigas con lui con tutto l'appoggio possibile.

    Che poi tra parentesi sembra che i due fratelloni andranno anche loro all'Astana, e ciò confermerebbe le grandi chiaccherate

    tra Vino e Shleck che si fanno pedalando a questo Critérium du Dauphiné.

    E quindi mettetevi nei panni di quelli della Radioshack che vedono questi comportamenti ...

    io mi incazzerei a morte e per dispetto non gli farei fare il Tour, a costo di rischiare di non prendere punti sufficienti

    per rimanere in Pro Tour.

    Tanto poi il prossimo anno Contador e Basso correranno insieme e quindi li sì che ci sarà da divertirsi !!!

  5. Se permettete, vorrei esprimere i mei pensieri ed emozioni.

    Non vi nascondo che sono molto triste e sconfortato.

    Tifo per Basso e fino all'ultimo da tifoso, con il cuore ho sperato nel miracolo, che non è arrivato.

    Ai tempi un po come tutti ho tifavo per Pantani, morto lui ho pensato che nessuno mi sarebbe entrato nel cuore.

    Poi invece ho conosciuto Basso e ricominciato ad amare il ciclismo,

    nel senso che non seguivo più le corse tanto per guardare, ma con la passione di un tifoso.

    Oggi sono triste quasi come l'addio di Pantani (scusate il paragone assurdo).

    E questo perchè vedo il mio campione che sta inevitabilmente andando al declino, e la cosa che mi fa più triste

    è che non vedo al momento chi potrà sostituirlo nel mio cuore di tifoso per riaccendermi la voglia di ciclismo.

    Io amo i corridori da grandi corse a tappe, non riesco ad "innamorarmi" dei corridori da corse da un giorno.

    Ma vi rendete conto che sta chiudendosi un'era dove c'era Scarponi (che purtroppo non mi è mai piaciuto)

    e Basso e via loro c'è il vuoto qui in italia?

    Ma quanta tristezza c'era in questo giro?

    A me piacciono i giri vinti da corridori che li vincono con grandi imprese, vedi alla "Pantani" appunto,

    o alla "Basso" versione Zoncolan.

    E qui chi lo vincerà il giro?

    Rodriguez che con due stacchetti ha vinto un paio di tappe per pochi secondi, stando sempre a ruota degli altri?

    Hesjedal che lo vincerà alla crono?

    Corridori che devono dire grazie alla crono-squadre?

    Ma vi rendete conto ???

    Ma veramente se qui c'era Contador dava 15 minuti al secondo ... ma che tristezza.

    Oggi si sta "rischiando" di dare il giro a De Gendt che finora non lo aveva calcolato nessuno e che con una azione sola ha fatto quasi saltare il giro.

    Se lo vince lui sono contento, alla faccia di tutti i "big" o presunti tali che abbiamo considerato fino ad oggi

    e mi spiace quasi che De Gendt non si sia svegliato prima.

    Non si può avere una classifica così corta e sperare di vincere un giro scattando a 3 km dall'arrivo per prendere 15 o 30 secondi,

    ed il fatto è che questo giro è stato così !!!

    Allucinante !!!

    Questo non è ciclismo.

    Sì, è vero, si fa alla svelta a parlare seduti su un divano a guardare una tappa, ma questi atleti hanno preparato una intera stagione

    solo per questo avvenimento e anche se è vero che fanno una fatica bestiale, sono lì per questo

    per lasciare il loro nome nella storia.

    Scusate lo sfogo, sono troppo deluso e triste.

    Continuerò con il mio cuore a tifare Basso, mi ha dato tanto,

    si sà che al cuor non si comanda,

    ma oggi sono così.

    Grazie per lo spazio e per l'attenzione e se volete potete anche smentirmi o rispondere a queste mie parole,

    parlare del proprio dolore aiuta a farlo passare.

  6. 17/05/2012

    IMPLACABILE SAGAN!

    In California quarta vittoria dello slovacco in altrettante tappe

    Altro sprint vincente conquistato grazie ad un magnifico Daniel Oss

    Peter Sagan non vuole fermarsi. Dopo tre vittorie in tre tappe, il talento della Liquigas-Cannondale ha conquistato ieri anche la quarta da Sonora a Clovis di 209 km. La volata vincente, vinta davanti ad Haussler e Matthews, è arrivata grazie allo splendido lavoro di apripista di Daniel Oss.

    «Non pensavo veramente di riuscire a disputare la volata – afferma Sagan – perché l’ultima salita non era facile e non sapevo quante energie sarei riuscito a salvare. Poi mi ha affiancato Daniel e mi ha detto “proviamoci ancora”. Ho pensato che dovevo, perché se un compagno crede così tanto in te bisogna ripagarne la fiducia. Lui è stato bravissimo a lanciarmi: ha svolto un lavoro splendido senza il quale non credo che sarei riuscito a vincere. Sono contento per questo momento così speciale e penso poco al domani. Io e i compagni stiamo facendo qualcosa di grande, speriamo di poter essere protagonisti anche sulle montagne con Nibali e Duggan».

    Quando siamo al giro di boa del Tour of California, Sagan rimane saldamente al comando della generale con 16” di vantaggio su Haussler e 40” sul gruppo degli uomini di classifica. Lo slovacco è anche leader della classifica a punti e di quella dei giovani.

  7. 16/05/2012

    PETER SAGAN DA RECORD FIRMA LA TRIPLETTA.

    Terzo successo in tre tappe al Tour of California

    Il campione slovacco si scatena anche nello sprint di Livermore

    Sagan, Sagan e ancora Sagan. Il monologo del ventiduenne della Liquigas-Cannondale al Tour of California non si ferma: anche ieri nella terza tappa (San Josè-Livermore di 185 km) il successo in volata è suo, davanti ad Haussler e Boonen. L’eccezionale momento di Sagan è stato supportato nel migliore dei modi da tutta la Liquigas-Cannondale, che si è prodigata per lunghi tratti della corsa per permettergli anche oggi di disputare la volata. Nel finale, poi, è stato lo stesso Sagan ha regalare spettacolo. Partito dalla terza posizione, ha rimontato e sorpassato con una volata di potenza pura.

    «Questo filotto di vittorie sta andando oltre ogni migliore previsione – ha spiegato Sagan – innanzitutto perché era più di un mese che non correvo. Sono felicissimo, non c’è dubbio, ed è una gioia che voglio condividere con tutti i miei compagni, artefici quanto me di questi successi. Sto correndo sereno e tranquillo, cercando di dare tutto me stesso per finalizzare il lavoro della squadra. Mi piace vincere e ogni occasione per me è buona. Nei finali di corsa mi affido all’istinto. Oggi sono partito da dietro, cercando di non scoprirmi e uscire solo al momento giusto. Finora tutto sta riuscendo a meraviglia ma non mi illudo: le prossime sono tappe dure, poi c’è la crono. Sarà il terreno per gli uomini che vogliono, e possono, conquistare la generale».

    Per il terzo giorno consecutivo Peter Sagan mantiene la maglia gialla di leader, così come quella della classifica a punti e quella dei giovani. Nel computo dei successi stagionali, infine, lo slovacco è arrivato a quota sei mentre la Liquigas-Cannondale a quota 18.

  8. 15/05/2012

    SAGAN SHOW: DUE SU DUE IN CALIFORNIA.

    Prova di forza del campione slovacco a Santa Cruz

    Altro sprint e altra vittoria senza storia del talento della Liquigas-Cannondale

    2012-05-15_sagan_2.jpg

    Peter Sagan la realtà cambia: ciò che sembra difficile, con lui diventa facile. Ieri, nella seconda tappa del Tour of California (San Francisco-Santa Cruz County di 188 chilometri), il campione slovacco della Liquigas-Cannondale ha concesso il bis firmando un bellissimo “due su due”. Ad impressionare, oltre al vantaggio con cui si è imposto, l’abilità nel destreggiarsi e la facilità con cui pedala. Sagan, coadiuvato da una splendida Liquigas-Cannondale che ha controllato buona parte della corsa per permettergli di disputare la volata, si è imposto davanti ad Haussler e Howard, sfruttando tutta la sua potenza e la sua bravura in sella, come nell’ultima curva dove ha disegnato una traiettoria tanto bella quanto efficace.

    «Il finale me l’ero studiato e ristudiato al mattino – ha affermato Sagan – perché l’ultima curva era molto vicina al traguardo ed era fondamentale uscire in testa, altrimenti ci sarebbe stato poco spazio per una rimonta. Sono contentissimo di esserci riuscito, anche perché volevo ripagare il duro lavoro dei compagni. Come ieri, non è stata una giornata facile. Prima sono rimasto coinvolto senza conseguenze in una caduta di gruppo, poi ho dovuto cambiare la ruota: i ragazzi sono stati bravissimi. In questi momenti bisogna avere sangue freddo e non lasciarsi trasportare dalla fretta, altrimenti si rischia di commettere errori e di spendere troppe energie».

    Sul prosieguo di questo Tour of California, Sagan non si è perso in previsioni e punta ancora a vivere la corsa giorno dopo giorno: «Finora ho vinto due tappe su due, ma non può sempre essere festa. In verità non mi pongo neanche il problema: questa corsa mi piace tantissimo, il pubblico è meraviglioso e ogni volta che ci sarà l’occasione buona la sfrutterò. Vedremo strada facendo, senza assilli. Più si è tranquilli, più è semplice realizzare ciò che si ha in testa».

    Grazie alla doppietta di ieri, Sagan è sempre leader della generale (8” meglio di Haussler), della classifica a punti e della classifica dei giovani.

  9. 14/05/2012

    PETER SAGAN APRE IL TOUR OF CALIFORNIA.

    Sontuosa vittoria in volata nella prima tappa

    Un grande Daniel Oss lo lancia e lui non sbaglia

    Il Tour of California è una calamita per Peter Sagan. Due vittorie nel 2010, una nel 2011 e ieri (notte italiana) la prima del 2012. Sul rettilineo di Santa Rosa (da dove la corsa era partita) il campione slovacco della Liquigas-Cannondale ha dato una dimostrazione di potenza che non ha lasciato nessuna possibilità agli avversari (Haussler secondo, Rodriguez terzo). Bravissimo Sagan e bravissimi i compagni che l’hanno prima aiutato a rientrare in gruppo dopo una foratura a 8 km dal traguardo e poi, con Daniel Oss, ha lanciarlo nel migliore dei modi per la volata.

    «Non sapevo quanto potevo essere brillante visto che non correvo da quasi un mese – ha spiegato Sagan – e l’incognita maggiore era la tenuta sulle salite finali. Più passavano i chilometri, però, e più le sensazioni miglioravano. Nel finale è successo di tutto: prima la foratura, rimediata grazie ai compagni, poi una caduta che ha coinvolto King e che per poco non buttava a terra anche me. Superata quella, il gruppo si è frazionato e c’era confusione. Daniel Oss mi ha guidato e lanciato alla perfezione, io ho solo aperto il gas più che potevo. E’ stata gran una bella vittoria di squadra. Ora vediamo quanto riesco a tenere la maglia di leader anche se sarà molto dura. In compenso ci sono altre tappe che potrebbero fare per me».

    Con la vittoria nella prima tappa Sagan si è ovviamente portato al comando della classifica generale, di quella a punti e di quella di miglior giovane. Da sottolineare infine le condizioni di Ted King, buttato a terra a pochi chilometri dal traguardo e dolorante ad un ginocchio.

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