A me invece è già capitato per esempio 2 volte nelle prime 10 tappe del Giro d'Italia che una fuga da lontano andasse a buon fine: 2a tappa, attacco della CSC (compreso Basso) e risposta Saeco (Cunego e Simoni) a oltre un centinaio di chilometri dall'arrivo, la CSC a tirare ma senza ammazzarsi, arrivo in parata Saeco (Di Luca-Glomser-Cunego-Simoni) su altri 3 CSC con oltre 3 minuti di vantaggio sul gruppo (non ho ancora capito cosa aspettassero i vari Garzelli, Tonkov, Casagrande... a ricucire lo strappo.
Tappa di Montevergine, partono subito Miller Bruseghin e Sella, si arriva alle ultime asperità con attacco dei miei Cunego e Simoni con Basso a ruota, recuperano su tutti tranne un grande Miller che chiude in scioltezza con un mezzo minuto di vantaggio su Cunego.
Credo che comunque il gioco sia molto vicino alla realtà, gli attacchi da lontano vanno spesso a buca a meno che nelle fughe non ci siano 3/4 corridori di rilievo capaci di mantenere alto il ritmo anche nel finale di gara.