E' un gran bel Gibo

simoni92 · 10 Maggio, 2008

Andrew's diary

1.Spes ultima dea

Le parole non bastano più, ormai non ci sono più, ci sono solo lacrime, amare, che scorrono sul viso e cadono a terra, lasciando un ricordo, una traccia del tuo passaggio.

Ho sbagliato, lo so e non so come rimediare, l' ennesima cazzata l' ho fatta ancora io, ma non volevo farla, eppure l' ho fatta.

E' successo tutto in un attimo quel 1 febbraio di un anno fa.

Ero in ammiraglia a Marsiglia, un corridore della cofidis aveva forato, stava per ripartire, quando una moto rischio di investirlo.

Il giovane francese riuscì a spostarsi qualche metro avanti, proprio mentre io giungevo sull' ammiraglia dell' Agritubel.

Lo schianto fu tremendo il corridore perse conoscenza ed io persi il mio lavoro.

I mesi successivi furono durissimi, scappai dalla Francia e tornai in Italia, tra le mie amate montagne a piangere i giorni felici passati.

Ormai nessuno crede più in me, nessuno mi offrirà una seconda opportunità, anche se è passato più di un anno, molti parlano ancora di quell’ episodio e le malelingue continuano a gettarmi fango addosso.

Ma per fortuna oggi è un giorno migliore di quelli precedenti, oggi piove e il mio pianto continuo, si mischia ala pioggia che scende senza tregua e maschera il mio dolore, il mio grande dolore che continua a colpirmi il cuore.

Per fortuna oggi non passano biciclette davanti a casa mia e i ricordi dei giorni felici ormai lontani, non fluttuano nella mia mente.

Per fortuna oggi è un giorno nuovo, è il giorno dopo, quello dopo la tempesta e percepisco nell' aria che qualcosa cambierà, si ne sono sicuro qualcosa cambierà, perchè la speranza è l' ultima a morire...

simoni92 · 10 Maggio, 2008

Andrew's diary

2.Carpe diem

Il cuore che batte impazzito, lo stomaco che si contorce, il fegato che si infiamma, le vene che si gelano e una mano che si muove.

Tutto in pochi attimi, tutto in pochi istanti, che ti possono cambiare la vita....e così fù.

Quel giorno era diverso, nell' aria si percepiva qualcosa di strano, gli uccellini cinguettavano già dall' alba tra le verdeggianti betulle, i cani dei vicini abbaiavano all' impazzata, i bamibini nelle strade gridavano, tutto lasciava trasparire un non so che di di inquieto, ma tutto cioè era solamente il presagio di qualcosa...

All' improvviso, come un fulmine a ciel sereno, il telefono squillò e la mia vita cambiò...

Pochi giorni dopo mi ritrovai nella sede della diquigiovanni-androni giocattoli, una squadra ciclistica professional, con alcuni giovani e tante vecchie gloria.

Tra le vecchie glorie c'era anche lui, si proprio lui, un uomo che viene dalla montagna, un uomo che non ha paura quando la strada sale, un uomo che dice sempre quel che pensa, senza paura, senza timore, contro tutto e contro tutti, un uomo che non ha mezze misure, un uomo tanto amato dalla sua gente, quanto odiato da gli altri, perchè per lui non si può simpatizzare, o lo si ama o lo si odia, perchè lui è il vecchio leone di Palù di Giovo, lui è il grande Gilberto Simoni!

Quel giorno firmai quel benedetto contratto, che mi avrebbe permesso di seguire come Ds la diquigiovanni al giro d' Italia, perchè bisogna cogliere l' attimo...