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[PCM2007] Sull'altro versante delle Alpi...


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Mario: Azz, è tardi, si sono fatte le 8, i tuoi ci fanno restare a cena?

Michele: Oggi no, mi dispiace, vabbeh, ci rivediamo domani per la passerella finale del giro.

Ivan: Ok, così vai anche avanti con la storia degli sloveni... che corse ci aspettano?

Michele: Si va in Spagna, c'è la vuelta valenciana... Spilak ancora protagonista

Giulio: Non ne dubitavo. Allora... ciao

Michele: Ciao, ci vediamo domani

ps: stasera parto per Reggio Emilia, la storia continuerà l'8 settembre

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Driin (citofono)

Michele: Chi è?

Ivan: Michè, siamo noi

Michele: Forza, sbrigatevi, che il collegamento è già iniziato....

Ivan, Mario e Giulio entrano in casa

Giulio: Allora come sta andando la tappa?

Michele: Fuga a 5 Amarelli, Cianto, Zulkasser, Vlastakos e McStanley, ma hanno solo 25" sul gruppo a 30km dall'arrivo. Ecco qua... ah è scattato dai 5 Amarelli

Telecronista 1: Ecco Biagio Amarelli che prova a prendere qualche metro di vantaggio sui compagni di fuga

Telecronista 2: E' un'azione impossibile, il vantaggio sul gruppo è minimo

38minuti dopo...

T1: ecco il gruppo che passa sotto lo striscionde dei -2 all'arrivo, a tirare ecco gli uomini di Canvarri, che è a un passo dalla maglia ciclamino, gli basta un....

T2: 7° posto.

T1: Attenzione, prova un'azione da finisseur Biancari, ha 30 metri sul gruppo all'ultimo km.

T2: Ecco Loviero che si prepara a lanciare la volata, Biancari ripreso, prova ad anticipare Sekiguchi, Petrevic prende la sua ruota... Canvarri è chiuso prova a rimontare...

T1: Ma è Petrevic che ormai è lanciatissimo.... vince Ivica Petrevic, su Sekiguchi e Canvarri... 4° De Miazzi, 5° Van Skuiberg

Michele: Grande Petrevic... sono anni che dico che è uno forte...

Ivan: E infatti per anni ha vinto solo gare di ottava fascia...

Michele: E' steto 4 volte campione nazionale

Ivan: Capirai... in Croazia vince pure mia sorella di 10 anni

Giulio: A proposito di Croazia... dai raccontaci il proseguimento delle avventure di tuo nonno

Michele: Ok, anche se mio nonno stava in Slovenia. Come vi avevo anticipato partì per la Spagna per andare alla vuelta Valenciana...

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Michele: Decise di portare questa formazione:

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Dmitry e i fratelli Kohut finalmente si ritrovavano in corsa, erano stati insieme per solo 2 mesi alla Miche, prima di venire cacciati tutti e 3, ora era giunto il momento della loro rivincita.

Nella prima tappa nessun Adria andò in fuga, oggi si sarebbe probabilmente arrivati con una volata spuria, quindi tutti per l'uomo più in forma: Simon Spilak

Giulio: Che novità!!

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e volata spuria fu. Del Nero partì lunghissimo, con un encomiabile Riccò a sacrificarsi per tirare la volata al suo compagno

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Ma Artetxe, velocista della Fuerteventura rimontò con una potenza incredibile, mangiando 20 m al giovane spagnolo e andando a vincere su Gutierrez, Voecker e proprio Spilak

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Per la prima volta in quella stagione un'Adria salì sul podio: era Simon che vestì la maglia di miglior giovane

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Non era molto, ma era comunque emozionato, nella Comunidad Valenciana il ciclismo era seguitissimo e c'erano varie migliaia di appassionati sul traguardo. Pochi di loro conoscevano Simon, lo speaker lo chiamò Spelac, facendo scoppiare a ridere tutta la squadra, ma tutti applaudirono al suo ingresso sul palco del podio, per prendere la maglia azzurra di miglior giovane. Lui andò a dormire con sopra il pigiama la maglia comquistata il giorno prima, sognando di tornare sul podio per qualcosa di più prestigioso di aver vestito un giorno la maglia di miglior giovane della Vuelta Valenciana. Mio nonno era davvero soddisfatto, se non altro di aver fatto conoscere un pò l'Adria al di fuori della Slovenia.

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Michele: Seconda tappa, una salita dura a metà percorso che metteva fuori gioco i velocisti puri, ma poteva anche lanciare una fuga. Intanto nell'azione della prima ora mio nonno non piazzò nessuno.

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In salita Ruiz Sanchez e Santos Gonzalez staccarono tutti gli altri fuggitivi, dietro i fratelli Kohut provarono a ridurre il distacco

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Poi mio nonno decise di provare il tutto per tutto: un'attacco di squadra con Spilak, Kiserlovski e Svab

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Kiserlovsi e Svab, scalatori puri, per tenere un altissimo ritmo in pianura finirono per friggersi le gambe, e Spilak, li lasciò e partì all'inseguimento dei fuggitivi

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Ma ormai erano irraggiungibili. Ruiz Sanchez vinse agevolmente lo sprint su Santos Gonzalez, ormai stremato. Spilak terzo, ma se il 4° posto del giorno prima sapeva di incoraggiamento, il terzo di questa tappa sapeva di beffa, visto che era riuscito ad anticipare lo sprint del gruppo.

Mario: Già, ches figa, stavolta avrebbe vinto, ma era arrivata la fuga...

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Ruiz Sanchez pur essendo classificato col tempo del gruppo prese la maglia con gli abbuoni

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Spilak difese egregiamente la leadership della classifica U25

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Spilak era nuovamente sul podio, con meno imbarazzo, ma più tristezza, la vittoria gli era sfuggita di un soffio, quell'ST sull'ordine dell'arrivo era una pugnalata, perchè gli ricordava quanto vicino era andato al successo. Anche i compagni di squadra erano tristi, perchè non erano riusciti a chiudere sui fuggitivi. Mio nonno andò a rincuorare, tutti, anche se sapeva anche lui che una piccola squadra come l'Adria non doveva perdere nessuna occasione per portare a casa una vittoria, anche di secondo piano come una tappa alla Vuelta Valenciana.

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bravo adoro le storie di piccole squadre ... sappiamo quanto e' difficile cavar sangue dalle rape ( io gioco con la Auber93 :smilie_daumenpos: )

Grande!!! Con l'Auber ho fatto la storia del 2006, anche se avevo comprato molti corridori e non era quindi una squadra molto scarsa (al secondo anno ero arrivato 2° al Giro con Van Huffel). Stavolta invece ho deciso di lasciare la squadra quasi al naturale, per affrontare una sfida più difficile.

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Michele: Nella terza tappa Slawomir, il più giovane e passista dei fratelli Kohut provò ad entrare in fuga, ma la forma era ancora piuttosto approssimativa, e andò in crisi sulla prima salita

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Ripresi i fuggitivi partì in solitaria Mosquera

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Ma nulla da fare, sull'arrivo in leggera salita Fedrigo partì lunghissimo, con Herrero a ruota

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E andò a vincere, resistendo al ritorno di Frank Schleck e Thomas Dekker, nessuno degli Adria disputò la volata, non c'erano corridori adatti a questo arrivo

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Mario: Beh, Simon poteva fare bene

Michele: Era uno strappo troppo duro per lui, è un passista veloce che tiene in salita, ma su arrivi del genere non può competere.

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Simon se non altro riuscì a difendere la maglia di miglior giovane, ma il giorno dopo c'era un arrivo in salita troppo difficile per lui, le possibilità di farcela erano davvero poche

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Michele: La 4a tappa presentava l'unico vero arrivo in salita della Vuelta Valenciana, su cui si sarebbe delineata la classifica

ma intanto tre coraggiosi partirono all'attacco da lontano

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Ovviamente non avevano speranze, e allora Plaza cercò un'azione solitaria ai -30

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Ma arrivarono compatti ai piedi dell'ascesa finale, dove fu Schleck ad allungare, con Rodriguez a provare a seguirlo

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salita così dura non avrebbe mai potuto tenere la ruota dell'olandese.

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Lo spagnolo dovette arrendersi, e Frank andò a vincere nettamente

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Mario: E gli Adria?

Michele: Tutti staccati, senza Nose in queste corse c'è poco da fare

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Spilak dovette dire addio alla maglia dei giovani, che passò sulle spalle di Thomas Dekker, era un peccato, ma su una salita del genere non c'era nulla da fare

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Simon non se la prese, Dekker era fuori della sua portata, mio nonno gli disse che non faceva nulla, di prepararsi per la volata del giorno dopo, dove avrebbe dovuto aiutare Jure a cercare un buon piazzamento.

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e che sei catastrofista..... magari ce la fa!!!! :smilie_daumenpos:

Wolf, Simon ha 62 in montagna, Dekker 75, sarebbe stato più o meno come vincere il giro con Nose. E poi io me la cavo meglio in volata che in salita, come avrete capito da questa storia.

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Michele: Ultima tappa, e finalmente era giunto il momento di Jure, che non aveva digerito bene questa convocazione, visto che doveva affrontare 4 tappe in cui avrebbe faticato tantissimo e si sarebbe sempre staccato per una sola volata a cui poter partecipare, ma da gran professionista quale era avrebbe dato tutto in quell'unico sprint.

Comunque Slawomir Kohut andò in fuga, bisognava avere qualcuno da giocarsi se la Lampre, squadra di Napolitano, strafavorito, non avesse voluto spremersi all'inseguimento

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La Lampre invece decise di accollarsi il peso dell'inseguimento e allora tutti pronti per la volata, Jure da consumato pistard quale era fu bravissimo a prendere la ruota migliore: quella di Napolitano

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Napolitano era davvero troppo superiore a tutti gli avversari e vinse nettamente, con Jure nella scia a conquistare un sorprendente secondo posto

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Mio nonno andò a congratularsi con Slawomir, che stava finalmente trovando la forma migliore per puntare alla 3 Driedaagse Van Vestvlaanderen, corsa adattissima a lui, ma soprattutto con Jure, autore di una grandissima volata, il miglior piazzamento ottenuto da un'Adria nella stagione, ormai mancava solo il primo posto, ma a furia di porvarci sicuramente prima o poi sarebbe arrivato.

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Michele: Prossima tappa, per una squadra piuttosto vagabonda era il Belgio per partecipare al Fayt le Franc, classica completamente pianeggiante, quindi si presentarono tutti i migliori passisti e sprinter

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Zagar entrò nella corposa fuga del mattino, cui però non venne lasciato spazio

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Giulio: Chi è questo Zagar? Finora non ce ne avevi mai parlato

Michele: Un mediocre passista, discreto gregario nelle corse pianeggianti

Ma appena ripresi i fuggitivi partì in contropiede Tijs

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che andò a vincere in solitaria anticipando il gruppo

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Pollack regolo il "peloton" dietro il belga. Il miglior Adria, Zrimsek, fu solo 17°

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Un risultato deludente, ma più che altro si correva in preparazione per la Driedaagse Van West-Vlaanderen

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Michele: La Driedaagse Van West-Vlaanderen iniziava con una tappa sostanzialmente pianeggiante, ma lunga oltre 220km, che quindi poteva fare un pò di selezione. Visto che le tre tappe erano sue probabili sprint e una crono mio nonno portò la miglior squadra che avesse in pianura

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E fu Jarc a partire subito all'attacco

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Ma in tre non potevano andare da nessuna parte, e vennero ripresi a 40 km dall'arrivo. Ai -30 sulla principale asperità di giornata attaccò Erwin Tijs

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Come al Fayt le Franc nessuno riuscì a riprenderlo e andò a vincere in solitaria

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Giulio: Forte questo Tijs, non ne avevo mai sentito parlare, ma in quell'epoca era uno di primo piano?

Michele: No, vinceva solo corse minori come queste. Alle sue spalle Chavanel batte Eeeckout per il secondo posto

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Spilak 8°

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Ma Jarc andò a prendersi la maglia degli scalatori. Non essendoci grandi montagne poteva anche provare a portarla fino in fondo

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Michele: La seconda tappa era piuttosto pianeggiante, anche se presentava alcune salitelle classificate come GPM.

Sciaguratamente Jarc provò ad entrare nella fuga, ma non scelse il momento giusto e così rimase a 50 metri dai battistrada. Dopo 10km a bagnomaria nel disperato tentativo di recuperare sulla fuga, ma lui non era un buon passista, veniva dalla velocità su pista, e così svanì il suo sogno di conquistare il primo successo fra i pro

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Furono i Fdj a pilotare lo sprint per Chavanel che vinse agevolmente, anche se ho perso l'immagine dell'arrivo

Ivan: Vabbeh, non fa nulla

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Il francese avvicinò Tijs in classifica, ma sarebbe stata la crono del giorno dopo a decidere tutto

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Fu Arrieta a vestire la maglia di miglior scalatore

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Michele: Ecco la crono risolutiva della corsa. L'Adria puntava su Kohut, Zrimsek e Spilak, visto che Anastopoulos aveva perso terreno nella prima tappa

Giulio: E Spilak sicuramente farà un'altra gran prova

Michele: Non sarà lui a ottenere il miglior risultato, ma andiamo con ordine, il primo cronoman di spessore a partire fu l'ucraino Bondariew

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Mio nonno e Dmitry si erano suddivisi i corridori da seguire, il primo Anastopoulos, per studiare il percorso, e Zrimsek, il secondo Slawomir Kohut, suo pupillo alla Miche, e Spilak, gli altri sarebbero andati da soli

E Anastopoulos face una buona crono, piazzandosi al 3° posto provvisorio (12° finale) e riportando informazioni importanti per i corridori di classifica

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Kohut, incitato da Dmitry, fece una crono sui suoi livelli, piazzandosi al 6° posto

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Ma il padrone di casa Roesems, fra un boato del pubblico, andò a fare segnare un tempo stratosferico, ipotecando il successo finale

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L'Adria Mobil aveva ancora una carta da giocare: Jure Zrimsek, ottimo passista veloce che in queste crono brevi si esaltava, che andò davvero forte, sorprendendo tutti e piazzandosi sul gradino più basso del podio, dietro a Rosseler

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Ivan: E Simon?

Michele: Solo 17°, senza infamia e senza lode

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Roesems andò a vincere anche la generale, con Tijs che su un terreno non suo perse tantissimo e andò a finire solo 7° Zrimsek arrivò 3° e Kohut 5° un risultato davvero ottimo per l'Adria, peccato per Anastopoulos che aveva perso 3' nella prima tappa, altrimenti sarebbe entrato anche lui nei 10

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Mario: i risultati stanno iniziando ad arrivare

Michele: Già, mio nonno era entusiasta, tutti i corridori su cui aveva puntato lo stavano ripagando con buoni risultati, mancava solo Nose, che doveva essere il capitano della squadra...

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Michele: Altra corsa, altra nazione, dal piovoso Belgio al solare Portogallo, per il Gp Santarem, una breve corsa a tappe che presentava un interminabile arrivo in salita nella terza frazione, per cui mio nonno portò Nose e Kiserlovski, gli scalatori puri della squadra, oltre al solito Spilak, Kump e altri gregari

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Nella prima tappa, ecco Spilak tornare nella sua versione di uomo fuga

Mario: Ci voleva, era dal Malesia che non lo vedevamo all'attacco

Michele: Già, in molte corse lui svolgeva il ruolo di velocista di fondo

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Ma Simon e gli altri attaccanti non ebbero spazio, e allora fu Mattan a provare un'azione solitaria

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Niente da fare neanche per il passista belga, e allora in volata fu Clerc a vincere di prepotenza su Dekkers

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Kump arrivò stremato al traguardo e non riuscì a disputare uno sprint convincente

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Spilak con un abbuono si piazzò al 5° posto della generale

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