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[PCM2007] Sull'altro versante delle Alpi...


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ei ragazzi se che forse nn vi frega proprio niente ma io ho corso con spilak! da juniores! aveva già un contratto con la fassa e correva già che le dogma della fassa! cavolicchio se viaggiava quello lì! se ne andava in fuga da solo in pianura prendeva un minuto e dietro in 130 a tirare a tutta e non riuscire a prenderlo. che fenomeno!

so che prima gara dilettanti è partito in fuga da solo all'inizio e dopo 135 km l'anno beccato ai 300m dal traguardo, poi l'anno dopo fermo qlke mese x doping xò viaggia quello lì! avrà futuro! gli sloveni ah....

Grande!!! E' sempre bello saperne di più sui protagonisti delle carriere.

Fra i pro Spilak va anche in salita, nel Giro di Slovenia è arrivato terzo sul passo Vrsic davanti a gente come Noè, Caruso, Kreuziger e Golcer.

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Michele: Ultima tappa, circuito cittadino a Kuala Lumpur, passerella per Dessel, ultima occasione per gli sprinter.

Il fuggitivo per l'Adria fu Anastopoulos

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Ma ancora nulla da fare e ancora Commesso a tirare la volata a Hondo

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E ancora il tedesco a farsi saltare da Grillo e Loddo, che va a vincere al colpo di reni

Giulio: Povero Commesso, tirava sempre a tutta per Hondo che ogni volta si faceva passare. Io mi sarei arrabbiato

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Zrimsek settimo

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Dessel potè finalmente godersi il meritatissimo successo

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Nell'Adria Mobil c'era un buon clima, i giovani Kump e Spilak erano andati bene, mio nonno sapeva che loro erano il futuro della squadra e del ciclismo sloveno, Kiserlovski si era difeso in salita come poteva, Nose aveva deluso, ma era solo la prima corsa, aveva tempo per rifarsi, Zrimsek quando aveva dovuto sprintare si era sempre fatto trovare pronto e Anastopoulos aveva combattuto come un leone, bravi anche Jarc e Cujnik come gregari. La squadra prese l'aereo con la consapevolezza di poter lottare con i grandi del ciclismo e mio nonno con quella di essersi meritato quell'ingaggio a sorpresa come DS dell'Adria Mobil, oltre ad avere grandi progetti per il suo esordio europeo al Tour Mediterraneen

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Lopi, a quale gara punti seriamente?

Quando sono in Continental non faccio mai programmi, ma in cima agli obiettivi ci sarebbero le corse di casa, Gp Kranij e Giro di Slovenia. Altre corse che mi piacerebbero sono il Pfalz Rundfahrt e il Giro del Portogallo.

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Michele: Mio nonno tornato dalla Malesia fu sommerso di domande dai giornalisti sloveni, questo sconosciuto che aveva preso la guida della loro squadra più forte suscitava gran curiosità... ecco ha salvato sìla sua prima intervista da DS

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Ivan: Poteva essere più incisivo, mandare tutti affanculo!!

Michele: Non gli conveniva, era meglio non creare polemiche per il bene della sua squadra, farsi amare dagli sloveni

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Michele: Mio nonno prima del Giro del Mediterraneo aveva deciso di recarsi a Kharkiv per concludere l'ingaggio del passista veloce Rudenko, buon uomo da fughe da affiancare a Spilak.

Ivan: Ma andava fino a Kharkiv per contattarlo?

Michele: Già, Rudenko aveva chiesto così. La trattativa era fallita per le eccessivo ingaggio chiesto da Rudenko, e così stava mestamente andando a prendere il treno per Kiev da cui sarebbe volato a Lubjana. Subito fuori dalla malconcia stazione di Kharkiv gli si avvicinò un tizio dall'aria molto trasandata, aveva capelli che sotto la sporcizia dovevano essere chiari, era piuttosto alto e massiccio, con un rovinatissimo maglione grigiastro e un cappellino azzurro con una scritta rossa ormai illegibile, delle scarpe da ginnastica malconce e una vecchia tuta celeste, bucata sullo stinco, con in mano una bottiglia vuota, probabilmente era anche un pò brillo. Quando gli fu davanti gli disse:<Tu sai chi sono io?> <A occhio direi un barbone di una grigia città ucraina che affoga le sue delusioni nella vodka> rispose mio nonno <Beh, ora sono questo ma fino all'anno scorso ero il vice ds di una squadra di primo livello: Dmitry Kvishenko> <Il vice di Lopi all'Auber? :dubbio: :dubbio: Sapevo dello scandalo Van Huffel, ma non immaginavo fossi ridotto così> <Già, lo scandalo Van Huffel, positivo all'ultima tappa del giro quando era secondo in classifica. Una delle più grandi truffe della storia del ciclismo...> <Perchè che successe?> <Wim risultò positivo dopo la tappa di Milano, io e il ds ci recammo subito da lui, ci sembrava impossibile che avesse preso qualcosa per la passerella finale, sul Ghisallo era risultato negativo, lui ci ripeteva che era pulito doveva esserci un errore. Poco dopo arrivò Rui Sousa, che era stato controllato come maglia verde, e si era fermato a chiacchierare con Bayarri, vincitore del premio combattività. Avevano sentito un certo Heinrik, ds emergente che voleva creare una nuova squadra professionistica, ma non gli avevano concesso una licenza, parlare con il responsabile dei controlli, diceva di avere l'urina di un certo Williams, giovane e chiacchieratissimo passista scalatore britannico>

Giulio: Quello che aveva vinto la vuelta 2013 e poi si scoprì che si era inserito nel DNA geni di cavallo?

Michele: Proprio quello. Comunque Dmitry continuò <Evidentemente voleva sostiturla a quella di Wim per far togliere la licenza alla nostra squadra e ottenerla per la sua. Purtroppo si era accorto che Sousa e Bayarri stavano sentendo e così si era allontanato. Loro non avevano sentito abbastanza per accusare Heinrik e così Wim venne squalificato e io e Lopi cacciati. Il resto della storia lo vedi qui davanti. So che sei il DS dell'Adria Mobil, se credi che non ti stia raccontando stronzate ti chiedo di darmi una seconda possibilità, come tuo vice in Slovenia> Mio nonno pensò un poco, poi concluse che un collaboratore esperto gli serviva e così accettò. Lui aveva ottenuto uno dei più affermati DS dell'europa orientale, Dmitry una nuova chanche nel grande ciclismo

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Prendeva il treno da Kharkiv per arrivare a Kiev, poi da Kiev un aereo per Lubjana.

Se poi vuoi dire che non esistono voli diretti Kiev-Lubjana, potrebbe essere, questo racconto è pura fantasia, non sono andato a controllare se possa essere realistico.

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Michele: E così era giunto il momente dell'esordio in europa, nella corsa franco-italiana del Giro del Mediterraneo. Di comune accordo con Dmitry mio nonno decise di portare molti corridori che uscivano dal Lagkawi, poichè avrebbero avuto una forma migliore.

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Purtroppo abbiamo perso le foto della due prime tappe qualche anno fa in una formattazione del disco, sono rimasti solo gli ordini d'arrivo.

Si partiva con una cronosquadre, senza Slawomir Kohut la squadra non aveva cronoman di spessore, ma Simon e Vasilis diedero davvero tutto per ottenere un buon risultato, alla fine furono ottavi, davanti a molte squadre protour, non male.

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Giulio: Eh, Simon era una garanzia...

Michele: Nella seconda tappa purtroppo finirono a terra i due uomini di classifica, Nose e Svab, persero 3' e addio sogni di gloria. Marco riuscì ad ottenere un ottimo quarto posto allo sprint. All'arrivo nel clan Adria non c'era affatto voglia di festeggiare questo bel risultato, le speranze di un piazzamento nei 10 in generale erano sfumate definitivamente, Kiserlovski e Spilak avrebbero preso i gradi di capitani, ma senza grosse speranze.

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Michele: La terza tappa, l'Adria partiva con la consapevolezza che quella caduta aveva posto fine ad ogni speranze di classifica generale. Partirono tre uomini in fuga

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Ma sulla prima salita Miha decise di non arrendersi, la caduta non aveva lasciato postumi e allora partì con decisione per portar via un gruppetto di contrattaccanti

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Intanto davanti Buffaz tentò l'impresa in solitaria staccando i due compagni di squadra

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Ma ovviamenta non aveva speranze, e a 6km dall'arrivo Simon decise di provare un'azione da finisseur

Giulio: Ma questo Simon non si ferma mai!

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Michele: Già, era l'uomo più in forma della squadra. Ma non gli lasciarono speranze. Hushovd vinse nettamente su Zanotti. Spilak 8°

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Michele: La quarta tappa prevedeva l'arrivo classico sul Mont Faron. Nose e Svab erano chiamati ad una reazione d'orgoglio, Kiserlovski a difendersi come poteva. Intanto partì da lontano in fuga solitaria Moreni.

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Anastopoulos entrò in un gruppetto di contrattaccanti che però venne ripreso in breve tempo

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Moreni fu autore di gran bella fuga, ma sulle prime rampe del Mont Faron finì la benzina e venne ripreso dal forcing Fdj

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E in contropiede scattò Van Huffel, con Nose che provò invano a seguirlo

Ivan: Quello dello scandalo doping di Dmitry?

Michele: Già proprio lui

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Wim vinse per distacco su Di Gregorio e Marzoli. Non esultò nemmeno, era una risposta a quelli che lo avevano attaccato dopo la positività di Milano.

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Nose, in leggera crisi nel finale arrivò 8°, un buon piazzamento, che non faceva però che rafforzare il rammarico per la caduta di due giorni prima

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Dopo l'arrivo Dmitry andò a congratularsi con Wim, insieme erano arrivati in cima e insieme erano precipitati nella merda. Da quel Giro del Mediterraneo, anche se su strade diverse iniziava la loro rivincita.

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:mrgreen:

Prendeva il treno da Kharkiv per arrivare a Kiev, poi da Kiev un aereo per Lubjana.

Se poi vuoi dire che non esistono voli diretti Kiev-Lubjana, potrebbe essere, questo racconto è pura fantasia, non sono andato a controllare se possa essere realistico.

hai ragione lopi

p.s. nn penso che esistano voli diretti kiev lubiana :mrgreen::mrgreen::D

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Noto che le discussioni sui voli Kiev-Lubjana sono molto più interessanti della mia storia... 8):smilie_daumenpos:

Michele: Quinta tappa, Simon cercò di scattare sulla salitella all'inizio della tappa

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Ma al suo attacco rispose Vanerdert, 6° in classifica, così il gruppo si mosse per annullare l'azione

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Simon era fuori di se, urlò a mio nonno nell'auricolare: <Ma che cazzo vuole quel coglione di un belga? E' sesto in classifica, spera lo lascino andare in pianura? O è un cretino, o vuole solo scassare a noi che cerchiamo di andare in fuga!!! 8)8)8) > Mio nonno dovette usare tutte le sue doti diplomatiche per dissuaderlo dal buttare in un canale di scolo a lato della strada il capitano della Chocolade Jacques

Ivan: Quindi Simon era anche incazzoso...

Michele: Sì, se qualcuno gli faceva uno sgarbo in corsa, lui gli avrebbe corso contro tutta la carriera

In fuga ci riprovò Moreni, con le energia avanzate dall'azione del giorno prima

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Ovviamente non aveva speranze, venne ripreso ai -20. Ma poco dopo arrivò all'ammiraglia Adria una notizia spiacevole da Marco: <Mister son al gancio, questi strappi mi hanno tagliato le gambe... non credo di poter fare una buona volata> mio nonno pensò un poco, poi disse a Simon di provare a sprintare, e lui prese subito la ruota di Forster

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Hunt lanciò Zanotti...

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Giulio: Ma che ora Simon vince in volata?

Michele: No, vinse Nazon al colpo di reni su Hushovd, ma Simon arrivò 5°

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Giulio: Beh, per non essere uno sprinter è ottimo

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Michele: Ultima tappa, ultima possibilità per raddrizzare un Mediterraneo abbastanza deludente.

La Cofidis continuò a monoppolizzare le fughe di questa corsa, stavolta con Moinard

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Ivan: eh, il loro DS doveva aver trovato la pozione giusta...

Michele: Miha Svab entrò nel gruppo dei contrattaccanti

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Moinard si piantò sull'ultimo strappo, ripreso prima dal gruppo Svab e poi dal gruppone. Si presentava così una volata spuria, con i velocisti puri staccati o con le gambe imballate

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Aggiano provò a giocare d'anticipo

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Ma alla fine Hushovd, unico sprinter ad aver salvato la gamba in salita vinse quasi per distacco, secondo Marzoli, terzo un grandissimo Simon Spilak

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mio nonno era contento, ci voleva almeno un podio di tappa per chiudere soddisfatti un Giro del Mediterraneo in cui erono entrati nei 10 in ogni tappa, ma era sempre mancato qualcosa per fare bottino pieno.

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