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[PCM2007] Sull'altro versante delle Alpi...


Messaggi raccomandati

Michele: La seconda tappe era la più pianeggiante, e quindi l'occasione migliore per un purista delle volate come Kump.

Intanto però Danculovic partì in fuga con un certo Hernani Broco

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Sul secondo GPM il portoghese andò in crisi nera, e Tomislav rimase da solo

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Ivan: Broco... un nome una garanzia :D :D

Michele: Già :D ma il nostro croato da solo non aveva possibilità di arrivare al traguardo

Ivan: Perchè con Broco ne avrebbe avute?

Michele: Neanche :D ma in solitaria era ancora più faticoso. Si profilava volata, mio nonno subito diede istruzioni a Kump: <Incollati alla ruota di Clerc, è nettamente il più in forma>, Spilak chiese se anche lui poteva fare la volata, mio nonno acconsentì di buon grado, Simon era un corridore a ci lasciare margine d'azione abbastanza ampio, qualcosa sapeva sempre tirarlo fuori

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Le sue previsioni si rivelarono esatte, Clerc fece una volata stratosferica, vincendo nettamente su Kump, che non riuscì a recuperare nulla e Neves, discreto sprinter portoghese

Giulio: Kump continuava a fare progressi

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Michele: Andò anche a piazzarsi secondo in generale, anche se sulla lunghissima salita finale del giorno dopo sarebbe ovviamente rimbalzato

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Ma l'altra buona notizia in casa Adria fu la maglia di scalatore presa da Danculovic, stavolta lui, ben più scalatore di Jarc, poteva portarla fino alla fine

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Top Posters In This Topic

Michele: Ecco la tappa decisiva della corsa, Nose e il suo scudiero Kiserlovski dovevano dare tutto.

Ma Tomislav attaccò subito a caccia di GPM, ne vinse 2 per un totale di 16 punti, per un altro giorno la maglia era salva

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Sull'ultima salita, ripreso il nostro coraggioso croato pertì Anton, seguito da Zberg. Nose rimase dietro nel gruppo, scortato da un bravissimo Kiserlovski, sapeva che i primi avevano un passo troppo sostenuto per lui

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Nel finale rientrarono sui due battistrada Mosquera e Azevedo, ma fu Anton ad accelerare negli ultimi 500m andando a cogliere un successo piuttosto netto

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Dietro Tomasz riuscì a regolare il gruppo inseguitore per il 5° posto. Un piazzamento che dava una boccata d'ossigeno alla sua sin qui deludente stagione

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Ma la classifica fu una doccia gelida per il nostro capitano, infatti dietro di lui c'erano 14 corridori classificati con lo stesso tempo, bisognava guardare i piazzamenti nelle tappe precedenti, e Tomasz quindi risultò solamente 17° in generale, un piazzamento insulso che non dava neanche punti continental.

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Il giorno dopo il piano era chiaro, Tomasz si sarebbe lanciato sul primo traguardo ad abbuoni, bastava un arrivarci terzi per scalare la classifica fino al 5° posto.

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Michele: L'ultima tappa presentava ben 3 gpm da 16 punti l'uno, fondamentale quindi per Tomislav entrare nella fuga, ma intanto sulla prima salitella si avvantaggiò Tomasz con l'australiano Lapthorne, che lo battè in volata sul primo traguardo volante, ma i 4" di abbuono del secondo posto gli bastavano per risalire 12 posizioni e portarsi al quinto posto dlela generale.

Preso questo abbuono, che Dmitry dalla seconda ammiraglia salutò con una sinfonia di clacson, con annessa multa di 350€ per la squadra, Tomasz si rialzò lasciando spazio alla fuga principale di giornata, con dentro ovviamente Tomislav

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Giulio: Non hai coservato l'immagine dello sprint sul traguardo volante?

Michele: Non so che fine abbia fatto, da allora abbiamo cambiato 15 computer, qualcosa si è perso sicuramente. Comunque Danculovic prima di arrendersi al ritorno del gruppo raccolse ben 44 punti sui GPM, conquistando così definitivamente la maglia di miglior scalatore. Nel finale a ravvivare la corsa ci provò Herrero con una sparata da finisseur

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Ma la rimonta di Isasi fu inesorabile, nessun Adria si impegnò nello sprint, da quella tappa avevano già raccolto abbastanza

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Anton andò così a vincere la generale, ma Nose andò prendersi il 5° posto che avrebbe meritato già dalla tappa di montagna

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Ma il momento che mio nonno aspettava era la premiazione come miglior scalatore di Tomislav Danculovic, che nel finale aveva perso le ruote del gruppo, distrutto dai tre giorni di fuga consecutivi. Sul traguardo tutta la squadra lo aspettava per festeggiare, finalmente dopo tanta fatica gli l'Adria Mobil aveva vinto qualcosa, sì una maglia dei GPM in una corsa sfigatissima portoghese, ma intanto ci si era sbloccati, i successi prestigiosi prima o poi sarebbero arrivati.

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Nota: il fatto che Tomislav nel gioco si chiamo Danculivic è dovuta al fatto che gli autori del database hanno scordato di correggerlo, il nome vero è Danculovic

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Michele: Nuovamente in belgio per il Gp Nokere, corsa collinare, in cui l'Adria poteva ambire a ben poco, non avendo corridori forti su questi strappetti, comunque si puntava sulla coppia Svab-Spilak.

Ma per farsi almeno notare un po Zagar partì in fuga da lontano con Radochla

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Sui due di testa rientrarono poi Ljungblad e Stalder

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Mio nonno seguiva tranquillo in gruppo, Spilak e Svab stavano bene quando gli arrivò una comunicazione della seconda ammiraglia abbondantemente intercalata da bestemmie e improperi in ucraino: Zagar si era staccato su uno strappetto insignificante. Rispose tranquillo: <Dai, sai che Jure in salita non va proprio, e poi era comunque una fuga condannata. Tu hai guidato l'Auber, dove in fuga ci mandavate Bayarri, che qui sarebbe capitano unico>

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Fuga condannata comunque ed ecco allora Wesemann e Aerts partire dal gruppo

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Poi il belga stremato cedette

Ivan: Quale dei due era belga?

Michele: Aerts.

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E Wesemann andò a vincere in solitaria

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Dietro Barredo regolò Niermann e Aerts per il secondo posto. Dmitry si incazzò, perchè quando lo aveva avuto all'Auber non aveva mai combinato niente e si staccava su ogni cavalcavia

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Boucher vinse la volata del gruppo, con Svab a piazzarsi 10° e Spilak 15°

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Michele: Prossima corsa in Francia, sulla Loira per il GP Cholet, corsa collinare morbida, ancora tutto riposto nel duo Spilak-Svab

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Nessun Adria cercò di entrare nelle fuga da lontano, sono solo tre e non hanno speranze

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Nel finale provò ad andarsene da solo Voeckler

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Tentarono invano di seguirlo Duque e Di Gregorio, su cui rientra Bellotti, vano il tentativo di accodarsi di Svab

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E così il francese andò a vincere in solitaria dopo una prova di forza incredibile

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Dietro Duque stravinse la volata per il secondo posto

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Poi Mondory regolò il gruppo su Chavanel, Spilak solo 14°

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Mario: Prova piuttosto incolore...

Michele: Già queste corse collinari erano dure per gli Adria, che non avevano passisti resistenti in salita per vincerle.

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Michele: Ancora si cambia nazione, si torna in Spagna, per la Vuelta castilla y Leon, si presenta un'Adria Mobil agguerritissima, son Nose capitano e Kump, Kohut e Kiserlovski a caccia di tappe

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La prima tappa era un cronoprologo, vinto dallo spagnolo Guerra, con Slawomir Kohut, 7°

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Anastopoulos si piazzò decentemente, come Kiserlovski, invece pagò un distacco pesante Nose, complicando le cose per quanto riguardava la generale

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Mio nonno incassò il colpo con filosofia, in fondo si sapeva che Tomasz a cronometro era fermo. Si augurava che in montagna si sarebbe rifatto con gli interessi

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credo che considerando le squadre lisce ( senza aggiunte di corridori liberi ) la ADRIA sia nelle 5 peggiori ... con l'ultimo posto conteso tra Auber e Drapac .. dunque considerando che non hai aggiunto granche' stai giocando una carriera davvero molto difficile e per questo mooolto interessante da leggere .

La Drapac è nettamente la più scarsa, l'Auber bene o male ha Drujon (73 in volata) con cui un esperto di sprint qualche corsa la vince, con gli australiani invece puoi solo sperare in qualche fuga.

La mia classifica è

1) Drapac

2) GLS

3) Thuringer

4) Regiostrom

5) CCCPolsat

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si ma la auber ha pochissimi corridori ( 4-5 meno delle altre mensionate ) e dunque e' costretta a fare pochissime corse e poi avendo il budget minore di tutte sei piuttosto fregato il primo anno sia per quanto riguarda gli allenatori che l'eventuale acquisto di corridori extra

vero che la presenza di Drujon garantisce un certo numero di piazzamenti ...

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Michele: La seconda tappa era quasi tutta piatta, terreno buono per Marko, ma si decise comunque di piazzare Vasilis Anastopoulos in fuga

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Ma il greco e i suoi compagni d'avventura non ebbero spazio, e così Moreno provò un contropiede

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Nulla da fare anche per lui, volata, con Isasi a partire lunghissimo

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Nel caos dello sprinte però uscì vincitore il polacco Sczawinski

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Kump arrivò 5°, risultato nella media, ma indice di una regolarità difficile da trovare in un diciottenne

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Michele: Terza tappa, ancora velocisti alla ribalta, stavolta si decise di non mandare nessuno in fuga e restare tutti al fianco di Kump. Il fuggitivo fu il solitario Cherro

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Ripreso lui fu Santos Gonzalez a provare a portar via un gruppetto

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Ma non ci fu nulla da fare, Vicioso provò a giocare d'anticipo partendo ai -400

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Ma si piantò completamente, Barbosa così ai -200 si trovò al vento, con a ruota Kump, Benitez e Isasi

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Kump e Isasi lo affiancarono ai -50.....

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E alla fine fu il giovanissimo sloveno a prevaler di mezza ruota

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Marko non esultò, non aveva visto bene dove era Isasi, temeva di non aver vinto davvero, non aveva ancora l'occhio dei velocisti più esperti che capiscono subito chi è arrivato davanti. Barbosa, velocista navigato con oltre 60 vittorie in carriera vide che era indeciso e allora gli fece cenno che poteva esultare, era lui il vincitore, pochi secondi dopo arrivò la comunicazione ufficiale: <Gana la tercera etapa Marko Kump>. A quel punto la gioia di Kump fu incontenibile attorno a lui arrivarono tutti i compagni di squadra, e poi mio nonno e Dmitry, arrivati di corsa dalla zona delle ammiraglie. L'intervista dopo corsa fu un problema perchè nessun giornalista spagnolo capiva una parola di sloveno, e Tomasz, che aveva corso alla Phonak con numerosi spagnoli, provò ad improvvisarsi interprete con risultati esilaranti.

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Barbosa, pur battuto si consolò con la leadership della generale

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Kump, a completare il successo prese anche la maglia della classifica a punti

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Ivan: Finalmente l'Adria ce l'aveva fatta, dopo tanti piazzamenti

Michele: Già, per mio nonno fu un'emozione incredibile, 9 mesi prima non sognava neanche di poter diventare un direttore sportivo, e ora si trovava a festeggiare la vittoria di un suo corridore

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Michele: La soddisfazione era tanta, ma non c'era tempo per adagiarsi sugli allori, c'era una corsa da proseguire, una maglia da difendere, e un piazzamento in generale da conquistare. Sull'arrivo in salita del giorno dopo Nose giunse 8° in un gruppetto alle spalle di Samuel Sanchez

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Ivan: Non hai nessuna immagine di quella gara?

Michele: No, sono andate perse.

La tappa dopo vedeva due salite dure lontano dal traguardo, ideale per una fuga. E Kiserlovski fu bravo a seguire Mroz, Danielson e Serri

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Serri prima e Mroz poi persero le ruote del croato e dell'americano

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Ma nel tratto finale i due fuggitivi finirono la benzina, dilapidando in 50km oltre 10" di vantaggio

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Si presentò un gruppo molto numeroso sul traguardo, con Barbosa a partire lungo con a ruota il leader della generale Sanchez

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La volata del portoghese fu inarrestabile, Sanchez e Rojas usciti di scia rimbalzarono indietro. Per l'Adria nè Kohut nè Nose provarono a sprintare

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Sanchez con l'abbuono consolidò il 1° posto in classifica, con Nose 12° che raccoglieva qualche punticino continental

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Nose che perse da Anton la classifica dei giovani per solo 1"

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Kump, staccato pesantemente, perse la maglia della classifica a punti

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Giulio: Un disastro insomma...

Michele: No, perche Kiserlovski riuscì a conquistare la maglia di miglior scalatore

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Michele: Caricati dai buoni risultati in spagna si varcavano i pirenei per correre il GP Rennes, classica francese completamente pianeggiante, squadra ovviamente infarcita di passisti veloci

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Zrimsek era un velocista affidabile, ma non così forte da puntare tutto su di lui, così Vasilis fu inserito in una pericolosa azione di 13 uomini

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La fuga fu tenuta a tiro dal gruppo, ma a 6km dall'arrivo avevano ancora 35". Vas, sapendo di essere battuto contro Delpech e Kaupas...

Ivan: Grandissimi campioni...

Michele: Erano due mediocri sprinter, ma comunque non lasciavano scampo ad un passista come Anastopoulos in volata, che così decise di provare ad anticipare la volata

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Dietro il gruppo recuperava, Dmitry con la seconda ammiraglia era stato fermato da parecchi km, e così il greco non sapeva quanto vantaggio avesse sui compagni di fuga e il gruppone, ma spingeva a tutta. Sul rettilineo finale il vantaggio pareva rassicurante

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Così potè tranquillamente alzare il pugno al cielo in segno di esultanza, con 25m buoni di vantaggio su Delpech e il gruppone

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Ovviamente mio nonno era contentissimo, visto anche il 10° posto di Zrimsek, erano punti pesantissimi nel continental, una vittoria del genere ne valeva 80, ma soprattutto voleva dire acquistare definitivamente la fiducia dello sponsor e la stampa, dopo il suo controverso ingaggio.

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La Lampre punta sul giovane sloveno Spilak

Forze nuove per la Lampre di Beppe Saronni: la società brianzola ha infatti raggiunto l'accordo per ingaggiare dal prossimo anno il ventiduenne slovenso Simon Spilak, reduce dal quartyo post ottenuto al Tour de l'Avenir con la maglia della sua nazionale. Spilak, che in questa stagione ha vestito i colori del team continental Adria Mobil, è stato medaglia di bronzo al mondiale di Verona nella crono juniores.

che dire ...ha portato bene sta storia .....

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La Lampre punta sul giovane sloveno Spilak

Forze nuove per la Lampre di Beppe Saronni: la società brianzola ha infatti raggiunto l'accordo per ingaggiare dal prossimo anno il ventiduenne slovenso Simon Spilak, reduce dal quartyo post ottenuto al Tour de l'Avenir con la maglia della sua nazionale. Spilak, che in questa stagione ha vestito i colori del team continental Adria Mobil, è stato medaglia di bronzo al mondiale di Verona nella crono juniores.

che dire ...ha portato bene sta storia .....

Vedete che talent scout che sono... :tongue::mrgreen:

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La Lampre punta sul giovane sloveno Spilak

Forze nuove per la Lampre di Beppe Saronni: la società brianzola ha infatti raggiunto l'accordo per ingaggiare dal prossimo anno il ventiduenne slovenso Simon Spilak, reduce dal quartyo post ottenuto al Tour de l'Avenir con la maglia della sua nazionale. Spilak, che in questa stagione ha vestito i colori del team continental Adria Mobil, è stato medaglia di bronzo al mondiale di Verona nella crono juniores.

che dire ...ha portato bene sta storia .....

Vedete che talent scout che sono... :tongue::mrgreen:

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Michele: Intanto la stampa slovena apprezzava sempre più i buoni risultati dell'Adria Mobil

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Ivan: E proprio Vasilis avrebbe poi portato come Ct il primo greco all'iride.

Giulio: Già, la vittoria di Vasklaridis a Teheran, quando beffò i due italiani in fuga con lui scattando ai -600, i due non si erano accordati su chi si dovesse sacrificare per far vincere l'altro e così rimasero tutti e due fermi. Vennero entrambi cacciati per sempre dalla nazionale.

Michele: Già, ho visto una volta una replica, ma visti due polli così. Comunque torniamo alla narrazione delle imprese dell'Adria. Dopo il gran successo in Francia si andava in Belgio per il GP Cerami. Squadra approntata per un percorso collinare.

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E fu il passista Senekovic ad andare in fuga

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Ma il gruppo lasciò pochissimo spazio e allora Grabsch, passistone tedesco ai -15, appena ripresi i fuggitivi, partì a tutta

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Dietro nessuno si mosse con decisione ad inseguire e così arrivò al traguardo indisturbato

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Dietro Steels vinse nettamente la volata di gruppo, rammaricandosi dell'occasione persa

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Tolto Senekovic per gli Adria fu una sgambata, nessuno finì nei primi 20

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Michele: Il prossimo impegno dell'Adria era il Giro della Georgia

Giulio: Quella sul caucaso o quella in america?

Michele: In america

Ivan: Ammazza, questi sloveni gareggiavano proprio in tutto il mondo

Michele: Già, essendoci poche corse importanti in Slovenia andavano dove venivano invitati

Era una corsa per passisti scalatori, con 2 arrivi in salita e 1 crono, quindi per l'Adria pochissime speranza di piazzamento in generale. Comunque ci si presentò con questa formazione

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Nella prima tappa Zagar provò ad entrare in fuga senza successo, così si rimase tutti in gruppo a scortare Zrimsek

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Fuga ripresa, e allora Tankink provò ad allungare, con Brutt che non riuscì ad accodarsi

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Ma il gruppo, tirato dai Predictor di Zanini non lasciò spazio a nessuna azione

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Zanini ripagò il lavoro dei compagni con una netta vittoria allo sprint, Zrimsek riuscì a battere di un soffio Del Nero per il secondo posto

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Lo sprinter dell'Adria andò a vestire anche la maglia di miglior giovane

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Michele: La seconda tappa era ancora per velocisti, ma con una salita piuttosto dura all'inizio. Slawomir provò ad attaccare

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Non gli andò bene, venner ripreso in cima e in discesa Zrimsek lo affiancò urlandogli: <Sei un cazzone, perchè ha fatto incendiare la corsa su questa salita? Io mi stavo quasi staccando> <Mah, io pensavo mi lasciassero spazio, in fondo non sono un corridore pericoloso> rispose il polacco <Sì, ma visto che non avevi via libera potevi rialzarti, da solo non puoi andartene di forza. Vabbeh, basta, spreco solo fiato, devo recuperare per lo sprint>.

E così partì la fuga vera

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Ma vennero ripresi ai -15. Mentre Sentjens partiva per lanciare Zanini ci fu una gran caduta in gruppo. Svab e Nose coinvolti. Classifica generale buttata a mare.

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Zanini andò a cogliere il secondo successo in questa corsa, davnti a Gritters e Zrimsek

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