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[CYM07]Dalla Granfondo al professionismo


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Febbraio è giunto alla conclusione, dopo un'inizio delunte si è andati in crescendo, ed alla fine del mese arriva la risposta che attendavamo.

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il calendario del mese di marzo pertando si sta delineando, manca ancora la risposta alla Milano - Sanremo per avere una risposta definitiva.

A fine mese vengono premiati i miglio corridori, delusione, ci si attendeva Petrov o Marzoli fra questi mentre si è preferito premiare lo svedese che ha fatto una buona prestazione al Tour della Malesia.

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E tanto che ci siamo diamo anche un'occhio alla classifica continental, la stagione è inizia nel migliore dei modi con lo Zar e la squadra sugli allori.

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Da questo momento però le cose cambieranno, dopo un mese di stagione passo a livello difficile.

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Comincia il mese di Marzo, mese della Tirreno-Adriatica e della Classica di Primavera, metà mese sarà dedicato a queste corse per mostrare che anche in Pro Tour non sfigureremo, a fine mese ci aspetta la settimana ciclistica internazionale altra corsa cara allo sponsor.

Col Pero ci accordiamo che ad inizio mese Pavel starà un po a riposo mentre da metà mese in poi il riposo toccherà a Petrov e Marzoli, un mese nel quale si cercherà di tentare di puntare su Ignatiev e di mandare in forma Serrano. Hamilton lasciato un po nel limbo per decidere che farne.

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Trofeo di Chiasso

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La prima delle due corse in terra svizzera, corsa a cui non chiediamo nulla, il roster è fatto più per far fare una sgambata ai ragazzi piuttosto che per vincere.

Tyler Hamilton, riparte da capitano una delle ultime possibilità che gli concediamo per dimostrare di essere ancora grande.

Ricardo Serrano, una delle prime gare per lo spagnolo ancora in cerca della migliore forma

Ivan Rovny, il 19enne che è qua per fare esperienza ed imparare a pedalare in gruppo.

Salvatore Commesso, uomo di fatica per dare grinta alla squadra

Liya Chernetskry, gregario

Steffen Weigold, gregario

Parte la corsa con la solita fuga di giornata, ai meno 70 il vantaggio è ancora alto, superiore agli otto minuti, dall'ammiraglia arriva l'ordine di andare a riprenderli, sono così Rovny e Commesso che si mettono a tirare in testa al gruppo visto che Weigold si è già disperso su qualche salita e Chernetskry non ha le forze per portarsi in testa al gruppo.

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All'inizio del penultimo giro i fuggitivi vengono ripresi e sulla salita che ne segue parte un gruppetto di 5 corridori, Scarponi, Pineau, Dessel, Albasini e Schumacker... Hamilton cerca di infilarsi ma l'americano delude ancora, la fuga pare poter andare in porto.

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Dall'ammiraglia arriva l'ordine a Serrano : stai vicino a Rebellin, non perderlo, è lui l'uomo da battere.

Quando la fuga sembra ormai sicura di arrivare ai 13 km dall'arrivo Serrano capisce che oggi Rebellin non partirà e allora decidere di farlo lui, manca ancora uno strappetto e poi tutta discesa fino all'arrivo.

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Quando mancano 3 km all'arrivo Serrano è ancora staccato dal gruppetto di testa di 1'30" con 26" sugli inseguitori, i fuggitivi sono imprendibili da difendere però il sesto posto dello spagnolo.

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Intanto davanti è Pineau a regolare la volatina dei fuggitivi.

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Serrano intanto stringe i denti e riesce a resistere al ritorno del gruppo regolato da Wegmann, sesto posto per il Tinkoff

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Classifica Finale

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Trofeo di Lugano

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Seconda corsa in terra svizzera, corsa anche questa a cui non si chiede nulla, prima della corsa però si assiste ad un'intervista ad uno dei favoriti di giornata, il francese Gadret della ag2r

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Gadret : è una corsa alla mia portata, sono in forma, se mi chiedete chi posso ritenere un avversario vi rispondo col nome di Rebellin, fra le altre squadre mi chiedo come la Tinkoff stia facendo certi risultati visto che è una squadra di basso livello, si vede che non hanno trovato avversari sulla loro strada, difatti quando li ho incontrati poche settimane fa al Tour du Var ho sverniciato quello che si fa chiamare lo Zar, di sicuro non è un campione, che torni a fare il taxista a Mosca.

Parole pesanti quelle del francese che continua.

Gadret : fra poco andrò alla Parigi-Nizza, un peccato che quella squadra non ci sia ma si sa, in terra di francia sappiamo chi invitare, non come alla Tirreno-Adriatica, corsa dove vi posso dire questi questi russi non faranno nulla.

Una sfida è stata lanciata in quel di Lugano e la carogna sale ai nostri ragazzi convocati che vorranno dimostrare al piccolo francese chi veramente è un campione chi no.

Il roster :

Mikhail Ignatiev, capitano per questa corsa, la sua voglia non è quella di vincere ma battere il francese, prima della partenza ha dichiarato "se Gadret si avvicina troppo lo sbatto in un fosso".

Ricardo Serrano, uomo di esperienza che non è caduto nelle provazioni del francese, il più tranquillo qua per bissare la bella prestazione al Chiasso.

Ivan Rovny, il 19enne ancora in cerca di esperienza.

Nikolai Trussov, pronto in caso non ci siano fuge a fare volata.

Ilya Chernetskiv, gregario

Alexander Serov, gregario

La corsa comincia con un clima di tensione, i ragazzi col coltello fra i denti, parte la solita fuga ed ai meno 80Km il vantaggio è superiore ai 6', gli uomini in giallo-nero pertanto si mettono a tirare in cima al gruppo.

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Il riaggancio è cosa fatto dopo la prima salita vera della corsa, quando mancano 18km parte Casar, siamo ai piedi dell'ultima salita, Ignatiev risponde , alla ruota del nostro si fa vedere Gadret.

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A metà salita, a 15 dall'arrivo, il vantaggio dei sette fuggitivi è di 42", Gadret continua a restare attaccato alla ruota di Ignatiev.

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Si arriva così ai meno 3 dalla fine, Casar cerca di prendere un po di vantaggio mentre Ignatiev prende a spallate il francese ed i due perdono un po di terreno dal gruppetto, la lotta personale sta compromettendo la corsa, il russo viene richiamato all'ordine ma non si ha risposta.

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Casar perde il vantaggio che aveva e la volata viene vinta da Fedrigo, intanto Ignatiev e Gadret si apprestano ad una volatina a due guardandosi in cagnesco.

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Ed è il russo ad avere la meglio sul francese questa volta, un sesto posto che sa di rivincita.

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A fine tappa altre parole pesante del francese.

Gadret : certa gente non dovrebbe correre, è un miracolo che non sia caduto, se il russo fosse stato corretto avrei vinto io.

La risposta di Ignatiev non si fa attendere.

Ignatiev : questo non è uno sport per mammolette, se Gadret pensa che tutto gli sia dovuto si sbaglia, se non vuole dimostrare di essere un uomo prima che un ciclista vada a giocare a scacchi.

Classifica Finale

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Alla vigilia della Milano-Torino arriva anche l'altra notizia attesa

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La classica di primavera ci vedrà fra i contendenti, fra le corse Pro Tour ora ci mancano il Giro d'Italia, il Giro di Lombardia e faremo anche un pensierino al San Sebastiano, le altre probabilmente le snobberemo, Tour in testa anche se dare una lezione a Gadret ci farebbe solo piacere.

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Milano - Torino

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Si arriva all'ultima gara prima della Tirreno-Adriatica, l'ultimo test di molti prima dall'avvio della stagione Pro Tour con la corsa italiana e la Parigi-Nizza.

La squadra si presenta così schierata:

Evgueni Petrov, capitano di questa armata, fra gli iscritti risulta anche Gadret cercherà la rivincita.

Ruggero Marzoli, sempre pronto in caso la corsa si decida agli ultimi chilometri.

Pavel Brutt, il piccolo scavezzacollo scheggia impazzita in gruppo.

Tyler Hamilton, anche oggi lavoro di gregariato.

Vasil Kiryienka, il bielorusso pronto al gregariato.

Danilo Hondo, in caso si risolva in volata.

Un roster di tutto rispetto per questa corsa italiana.

Cosa che comincia con una fuga che non fa molta strada, Kiryienka ha passato per ora il tempo a studiare Gadret, ci interessa battere lui, e forse questo ha innervosito il francese che ai meno 47 dall'arrivo tenta di partire, lesto Marzoli ad andare a chiudere.

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Petrov e Brutt non sono affatto in forma e quando ai meno 25 parte Mayo tocca ancora a Marzoli cercare di prendere la ruota.

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Ma all'attacco del campione solo Merckx sa rispondere a dovere, ed i due si involano.

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La vittoria è una questione fra i due che arrivano con circa 1' di vantaggio sul gruppo, allo sprint la spunta Iban Mayo.

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Marzoli arriva in gruppo, capendo che non poteva recuperare si rialza in prossimità del traguardo

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Quello che rode maggiormente non è il deludente 17° posto di Marzoli quando il terzo di Gadret che in un'azione da Finishor riesce ad anticipare la volata, a fine corsa il francese ha ancora parole dure.

Gadret : ho dimostrato a quella squadretta di taxisti russi che se mi stanno lontano io ho classe e loro no, non capisco perchè continuino a correre, a mio parere se vanno in siberia a far la gara con le motoslitte ci fanno più bella figura.

Classifica Finale

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Dopo il fattaccio della Milano-Torino le agenzie di stampa cercano interviste in ogni dove, ognuno dice la sua.

- Gilles Mas (DS ag2r) : il fatto avvenuto è gravissimo, il ciclismo è uno sport leale questi fatti fanno male alla sua immagine, spero che la federazione agisca non solo sul corridore russo ma su tutta la squadra.

- John Gadret : sto meglio e la Parigi-Nizza non me la leva nessuno, ma questa è la dimostrazione che le mie parole non erano vane, non sono dei ciclisti ma degli animali.

- Giancarlo Perini : sicuramente il gesto di Pavel non può essere giustificato ma dopo una corsa così lunga sentirsi offendere da Gadret non è il modo migliore per risollevarsi dal risultato non entusiasmante, sia chiaro non giustifico Brutt ma anche Gadret ha le sue colpe.

- Pat McQuaid (presidente UCI) : oltre alla lotta al doping ora dobbiamo intervenire anche sulla violenza, il fatto non può passare inosservato e una commissione è già stata costituita per far luce dall'accaduto.

- Marzio Bruseghin : non ho assistito alla scena, so quello che han scritto i giornali, Gadret ha sbagliato a rilasciare certe dichiarazioni, Brutt a rovinare così una bottiglia di spumante, poteva usarne una vuota.

- Carmine Castellano (presidente Tirreno-Adriatica) : il fatto accaduto è molto grave questo però non toglie che la Tinkoff abbia meritato sulla strada di poter partecipare alla nostra corsa, non torneremo sui nostri passi ma come penso anche i responsabili del team capiranno fino a quando la commissione disciplinare non avrà dato un giudizio non potremo ammettere Brutt alla nostra corsa.

- Iban Mayo : mi spiace quello che è accaduto anche perchè fa passare in secondo piano la mia vittoria, il gesto di Pavel non è stato bello ma lo conosco e so che è un ragazzo istintivo, non per questo lo giustifico anche se lo capisco. Io stesso al tour di qualche anno fa me la sono presa con un cameramen che mi continuava a riprendere mentre ero in crisi.

- CleCorda : una sola cosa dico, se difendevano Zidane ora i francesi non possono accusare Pavel.

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1° Tappa - Tirreno Adriatica

Dopo i problemi che Brutt ci sta creando andiamo alla Tirreno senza di lui, fortuna vuole che non troveremo sulla nostra strada Gadret, fortuna nostra o sua?

non vogliamo sfigurare pertanto porteremo una squadra competitiva.

Evgueni Petrov, il capitano della squadra.

Ruggero Marzoli, sempre pronto a prendere le redini in caso di necessità.

Mikhail Ignatiev, potrebbe cercare dei piazzamenti di tappa.

Danilo Hondo, per confrontarsi coi forti velocisti del pro tour

Nikolai Trussov, a lui il compito di pilotare Hondo.

Ricardo Serrano, in cerca della forma migliore cercherà di far bene.

Vasil Kiryienka, gregario.

Serguei Klimov, gregario, per un errore è stato convocato appena dopo l'infortunio, si voleva convocare Rovny ma si è sbagliato a mettere il nome sul modulo ed ormai era troppo tardi.

Si arriva alla prima tappa, la voglia di pedalare nei nostri e poca sui tre strappetti che portano al traguardo Hondo e Trussov si staccano, l'ultimo strappo a 22km dall'arrivo, troppo per tentare una fuga, arrivo in volata dove un grande Hushovd non lascia nulla agli avversari.

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A salvare parzialmente la baracca per noi ci pensa Marzoli.

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A fine tappa quasi metà dell'armata giunta a questa corsa è arrivata staccata e può dire addio ai sogni di gloria.

Classifica di Tappa

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2°Tappa - Tirreno Adriatica

Seconda tappa anche questa per velocisti, anche se quello strappetto a 10 km dall'arrivo potrebbe dare il via a qualche azione, gli ordini sono chiari ad inizio gara, cercare di portare Hondo in volata ma se si dovesse staccare prima cercare un'azione su quella rampa di garage.

La corsa parte con la solita fuga ripresa a 50 km dall'arrivo, i ragazzi stanno attendend0, a 35 km dall'arrivo un traguardo volante e Danilo va a scattare, come successe in Malesia un gruppetto di velocisti prende un po di margine, potrebbe accadere ancora il fattaccio?

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E da questo momento succede l'imprevedibile, l'ammiraglia fora e non possiamo seguire il resto della corsa, non ci affrettiamo a cambiare la gomma tanto ormai sono arrivati e allora ci affidiamo a radio corsa. La piccola fuga viene ripresa e sullo strappetto cerca di uscire Serrano senza fortuna.

Si arriva allo sprint dove i nostri non combinano nulla di buono, altra giornata deludente qua alla Tirreno.

Classifica di Tappa

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