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Giro 2008: dalla Sicilia con furore. L’ora dello Squalo (ministoria con CE 2007)


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CAPITOLO 11: bagarre sulle Madonie

Stamani, prima della partenza, Masciarelli è stato chiaro e sintetico:

“Potrebbe venir fuori una tappa movimentata, come anche una tappa tranquilla con arrivo in volata.

Se qualcuno si è alzato col piede storto, potrebbe provare con un attacco temerario…la fuga potrebbe anche arrivare, visto che poco terreno utile per recuperare”

Lo interrompe Garzo:

“Come ci comportiamo?”

“Qualcuno tra Pinotti, Kunitscki e Areekev proveràù ad entrare nelle fughe. Gli altri tranquilli in gruppo. Se Danilo dovesse resistere in gruppo, nel finale ci organizziamo per metterlo in condizione di sprintare”

Alle 11: 30 viene dato il via: anche oggi partenza arrembante, con scatti e contro scatti; provano ad entrare nelle fuge sia Areekev che Kunitski ma senza successo.

Dopo qualche km parte un fuga buona con dentro il nostro Pinotti:

fugaew3.png

Si tratta di una fuga ben assortita, con buoni corridori come Kroon, Wegmann e il giovane Pagato.

Il ritmo dei fuggitivi nella prima salita si fa elevato per Pinotti e altri, tanto che al Gpm rimangono in 4:

soliin4dw4.png

Il loro distacco nei confronti degli altri fuggitivi e del gruppo comincia a farsi interessante.

distaccogv7.png

PS: qui ho combinato un mezzo guaio, ovvero mentre scattavo le foto nel replay ho ciccato su avanti e addio replay…quindi niente più immagini dalla corsa

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Il distacco aumenta e sulla salita di Polizzi Generosa i Quick Step iniziano a tirare forte per difendere la Maglia Rosa di Bettini. I velocisti alzano bandiera bianca, compreso Napoletano.

Con Nibali rimangono in 5 tra cui un pimpante Garzelli.

Arrivati a Polizzi, chiedo a Masciarelli di accostare…infatti c’è mia madre appostata sul ciglio con un vassoio di Sfoglio, il dolce tipico polizzano:

polizzigenerosasfoglio1ve1.jpg

Masciarelli ed il meccanico lo divorano in un battibaleno, leccandosi i baffi; poi quella domanda:

“Buono…cosa ci mettono dentro?”

“Lo volete proprio sapere?”

“Certo”

“L’ingrediente segreto è il formaggio fresco”

Mi accorgo che il meccanico assume una colorazione verdastra in viso e sembra sul punto di vomitare.

Io, un po’ risentito, aggiungo: “Ma non ti è piaciuta? Mi sembra che ne hai mangiato 3 fette! E’ proprio il formaggio a renderlo speciale”

Chiusa la parentesi gastronomica, torniamo alla corsa.

Si deve affrontare l’ultima salita del giorno, la più dura che conduce a Portella Ferrone. Tra i fuggitivi si avvantaggia Kroon, che prova una coraggiosa azione in solitaria da lontano (mancano ancora 60 km all’arrivo).

Il gruppo viene ulteriormente decimato da un forsing operato da Areekev, Caucchioli e Samoilau…Garzelli ci crede e vuole giocarsi la vittoria di tappa.

Alla fine della salita rimarrano una cinquantina di uomini, di cui molti abbastanza affaticati.

Nella lunga discesa che segue il gruppo sempre guidato dagli uomini Acqua & Sapone recupera tutti i fuggitivi, ma non Kroon che ai meno 10 dall’arrivo, quando si ritorna sul mare ha ancora un minuto e mezzo di vantaggio.

Masciarelli comunica a Garzelli: “Carta Bianca per il finale...organizzatevi con Enzo…”

Ai meno 4 inizia l’ultimo strappo della giornata (1, 5 km al 6%). Partono in progressione Nibali seguito a ruota da Garzelli. Risponde solo Bettini che comunque accusa 10 metri di ritardo in vetta allo strappo.

Lo scatto risulta vano perché Kroon conserva ancora 40 secondi di margine e vince sul lungomare di Cefalù:

vincekroonvz0.png

Garzelli chiude al secondo posto, mentre Bettini salta nuovamente Nibali negli ultimi metri. Tra l’altro non c’è buco col gruppo visto che il quinto, Lorenzetto, chiude subito dietro il Siciliano.

ordinediarrivole7.png

La Maglia Rosa cambia padrone e va sulle spalle dell'olandese Kroon, protagonista di una fuga epica coronata col successo.

Per i "ragazzi dalla faccia pulita" ancora un secondo posto, ma cnora una volta una buona prestazione nel complesso.

Domani sarà il turno di Napolitano.

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CAPITOLO 12: Scatta l’ora dei velocisti

Con la Cefalù-Messina (Lago di Ganzirri) si chiude il trittico siciliano, con una ghiotta opportunità per i velocisti:

altimetria

Infatti la tappa odierna non presenta Gpm, e l’unica difficoltà del percorso è data dallo strappo che da Patti conduce sotto il Santuario della Madonna Nera di Tindari, dopo 113 km affrontati, con ancora una settantina di km all’arrivo.

santuariotindari1jp9.jpg

La tappa continuerà a snodarsi lungo la Statale Settentrionale Sicula, attraversando le località di Barcellona Pozzo di Gotto e Villafranca Tirrena.

Gli ultimi km punteranno dritti verso l’ultimo lembo di terra Siciliano, prima dello stretto, verso Capo Peloro, dove il Tirreno e lo Ionio si abbracciano

messina41wf0.jpg

L’arrivo, come nel 1993, sarà posto nello splendido scenario del lago di Ganzirri. Quel giorno si impose allo sprint Guidone Bontempi su adriano Baffi e Gianni Bugno, al termina di una tappa che prevedeva il circuito dei Peloritani, con il doppio passaggio sulla Portella San Rizzo.

4420153528740sm1sm3.jpg

Il lago salmastro di Ganzirri, chiamato comunemente Pantano grande è di origine marina, creatosi a seguito di insabbiamento, e viene tradizionalmente utilizzato per l’allevamento dei Mitili (le cozze per intenderci). A Ganzirri, oltre una numerosa fauna ittica, si possono ammirare Aironi, Cormorani, Fenicotteri ed anche qualche Falco di palude assieme al Nibbio bruno.

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CAPITOLO 13: finale ai 70 km/orari

Salutiamo la Sicilia con una tappa che si svolgerà per tutto il suo percorso costeggiando il Mar Tirreno. L’altimetria parla chiaro:

pcm0001ip1.png

tappa per velocisti. Oggi si lavorerà per Danilo Napolitano; prima della partenza ho scambiato due battute con lui:

“Danilo, cosa ti aspetti dalla tappa di oggi?”

“Questo è il traguardo cui tengo di più in questo Giro. A Messina ci saranno tutti i miei parenti e i miei amici: non voglio deluderli”

“Pensi che seguirai qualcuno in particolare”

“Mah…credo mi metterò a ruota di Petacchi, anche se sarà difficile, visto che è il favorito numero uno e tutti vorranno la sua ruota”

Verso le 12:00 si parte da Cefalù dal porticciolo della Calura.

PS: ne ho combinato una altra delle mie…ho simulato anzichè giocato…quindi niente foto

Oggi Bennati è stato il più forte:

pcm0002km3.png

Loddo ha tegliato il traguardo dietro lo sprinter aretino, mentre Napolitano ha dovuto accontentarsi di un terzo posto.

Ma la delusione del velocista siciliano si è sopita 10 minuti dopo l’arrivo, quando salendo verso la tenda del processo è stato osannato dal caldo pubblico siciliano e dai suoi numerosi tifosi.

Forza Danilo, avrai altre occasioni per rifarti!

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CAPITOLO 14: Si va sul Continente

E’ sera…siamo appena sbarcati a Villa San Giovanni (devo passare a salutare Wolf), e ci dirigiamo a Tropea dove domani partirà la primatappa importante del Giro…vi passo la presentazione che ha curato Davide Cassani, dopo il suo sopralluogo.

“Martedì 13 Maggio. Dallo splendido terrazzo sul mare di Tropea

tropeadalporto1nh8.jpg

scatta la prima tappa di montagna di questo Giro,

altimetriawt1.png

la Tropea-Camigliatello Silano di 184 km.

I primi 100 km sono tutti piatti, si risalirà lungo la penisola calabra. Ma alle porte della cittadina di Paola, inizia la prima salita del giorno, il Passo Crocetta:

crocettanr7.png

si tratta di una salita regolare al 6-7%, lunga circa 18 km, con il tratto più duro nei primi 3-4 km. Sarà difficile vedere tentativi da parte dei big già in questa salita, ma qualche squadra potrebbe affrontarla a ritmo sostenuto per operare una prima selezione

Dopo una discesa di 15 km piuttosto pedalabile si attraversa un ponte sul fiume Crati; dopo 500 metri inizia la salita pi importante del giorno, che condurrà il gruppo sul Monte Scuro, a 1650 metri, dopo 24 km di salita tra il 6 e l’8%.

valicodimontescurocs9.jpg

Sarà proprio la lunghezza della salita, più che le pendenze, a rendere difficoltoso il finale di tappa. La cima non arriva mai; dalla strada è possibile osservare quella grossa antenna proprio sulla cima della montagna: li sarà posto il gran premio della montagna di prima categoria

valicodimontescuro1da4.jpg

Dopo lo scollinamento, si scenderà per 6 km fino al Villaggio Moccone, dove inizierà l’ulitma salitella di giornata, uno strappo di 1,5 km al 6%, prima della picchiata verso la stazione sciistica di Camigliatello Silano.

camigliatello51nx5.jpg

Anche l’ultimo km è in leggera salita, al 3%.

Questa tappa darà il primo scossone alla classifica generale, ma sono convinto che non ci saranno grosse differenze tra i big. Potremmo assistere alla’rrivo di un piccolo gruppetto di 5-10 uomini per giocarsi la vittoria di tappa”

*****

La presentazione di Cassani non ha fatto altro che farmi aumentare l’attesa per la tappa di domani…sono convinto che ne vedremo delle belle.

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grande Ciclo: addirittura la "mia" tappa a Brescia con Sant'Eusebio (conosco a memoria ogni millimetro ma in auto... :mrgreen: ) e Muratello. Mi offro per fare la presentazione.. :mrgreen:

Quando saremo nella tua terra ti lascerò fare la presentazione della tappa...chi meglio di te può sescrivere quelle due salite :smilie_daumenpos:

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CAPITOLO 12: Scatta l’ora dei velocisti

Con la Cefalù-Messina (Lago di Ganzirri) si chiude il trittico siciliano, con una ghiotta opportunità per i velocisti:

altimetria

Infatti la tappa odierna non presenta Gpm, e l’unica difficoltà del percorso è data dallo strappo che da Patti conduce sotto il Santuario della Madonna Nera di Tindari, dopo 113 km affrontati, con ancora una settantina di km all’arrivo.

santuariotindari1jp9.jpg

La tappa continuerà a snodarsi lungo la Statale Settentrionale Sicula, attraversando le località di Barcellona Pozzo di Gotto e Villafranca Tirrena.

Gli ultimi km punteranno dritti verso l’ultimo lembo di terra Siciliano, prima dello stretto, verso Capo Peloro, dove il Tirreno e lo Ionio si abbracciano

messina41wf0.jpg

L’arrivo, come nel 1993, sarà posto nello splendido scenario del lago di Ganzirri. Quel giorno si impose allo sprint Guidone Bontempi su adriano Baffi e Gianni Bugno, al termina di una tappa che prevedeva il circuito dei Peloritani, con il doppio passaggio sulla Portella San Rizzo.

4420153528740sm1sm3.jpg

Il lago salmastro di Ganzirri, chiamato comunemente Pantano grande è di origine marina, creatosi a seguito di insabbiamento, e viene tradizionalmente utilizzato per l’allevamento dei Mitili (le cozze per intenderci). A Ganzirri, oltre una numerosa fauna ittica, si possono ammirare Aironi, Cormorani, Fenicotteri ed anche qualche Falco di palude assieme al Nibbio bruno.

eee .... queste sono le mie zone :happy:

ieri ho fatto 70km giro di boa al lago di ganzirri.

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eee .... queste sono le mie zone :thumbup:

ieri ho fatto 70km giro di boa al lago di ganzirri.

:happy::bannana_guitar: involontariamente stò accontentando un pò tutti, compreso il Gran Capo :thumbup::biggrin:

CAPITOLO 15: Battaglia in terra calabra

E’ una bella giornata qui a Tropea…verrebbe voglia di fare una capatina al vicino Capo Vaticano a farmi un bagnetto…ma oggi non sarà il mare il protagonista, quanto invece le splendide montagne della Sila.

I ragazzi hanno appena finito la colazione, ed il ds Masciarelli inizia la riunione tecnica:

“Oggi in molti proveranno ad attaccare, soprattutto nella salita del Monte Scuro…molti si bruceranno, soprattutto se decideranno di partire presto”

Interviene Napolitano: “Ragazzi oggi vinco io” :shock2::shock2:

E tutti gli altri a ridere.

Riprende Masciarelli “Enzo, cerca di stare coperto il più possibile. I giochi si decideranno quasi certamente negli ultimi 10 km di quella lunga salita”

Al ritrovo di partenza sono tutti abbastanza concentrati…in pochi abbozzano sorrisi di rito: oggi si farà sul serio.

La partenza avviene a ritmi piuttosto blandi. Dopo 20 km evadono dal gruppo il tedesco Kessler e lo svedese Larsson. Il gruppo lascia fare, visto che due uomini da soli non fanno paura a nessuno.

La coppia raggiunge un vantaggio massimo di quasi 7 minuti allo sprint intermedio di Amantea:

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Il gruppo per il momento non reagisce. A Paola inizia la salita del Passo della Crocetta, e dopo 1 km di salita Larsson alza bandiera bianca:

2larsonsistaccasp2.png

Nel gruppo provano ad avvantaggiarsi in tre:

3danielsonarroyogadrethy6.png

lo spagnolo Arroyo, Danielson e Gadret. Dopo qualche km provano la sortita anche Popovich e Colom:

4cronometraggioxk9.png

In cima alla salita

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i tre contrattaccanti hanno un ritardo di 1 minuto su Kessler, un vantaggio di 1 minuto su Larsson, ormai stremato, un 1 minuto e mezzo su Popovich e Colom e 2 minuti sul gruppo

Nella lunga discesa verso la valle del Crati il gruppo recupera sugli attaccanti grazie al lavoro di diverse squadre, compresa l’Acqua & Sapone, con Garzelli e Samoilau.

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All’imbocco della lunga salita verso Monte Scuro, Masciarelli indica a Caucchioli il da farsi:

“Parla con Enzo…se sta bene mettiti davanti a tirare forte”

Dopo un minuto ecco il veronese a tirare a tutta in testa al gruppo:

6caucchiolitiraqh4.png

Il vantaggio dei fuggitiva cala in maniera vertiginosa sotto la spinta di Caucchioli…ma per qualcuno questo ritmo non va bene, e si accendono le micce:

scatto secco di Cunego

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lo segue Piepoli, che in breve si accoda allo scalatore veronese

8arrivapiepolirw4.png

e dopo un po’ arriva anche un brillante Frank Schleck

9anchesclecktg0.png

Nel gruppo dietro, Caucchioli si fa da parte e lascia il compito dell’inseguimento agli uomini Saunier.

Enzo comunica con l’auricolare: “Aspetto un altro po’…anf anf…gli uomini Saunier stanno salendo forte…sarebbe inutile e dispendioso partire ora”

Nel frattempo Schleck ha staccato prima Cunego e poi Piepoli e si riporta sui fuggitivi:

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Mancano ancora 10 km al Gpm, e di inizia uno dei tratti più impegnativi: davanti i Saunier sono in 6, e l’unico a non tirare è Simoni.

Il ritmo è alto; nel gruppetto rimangono una ventina di uomini. Schleck alza bandiera bianca…è una follia proseguire da soli, e si lascia riprendere ai meno 5 km.

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Tutto da rifare!

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Siamo ormai a meno 1,5 km, in un tratto un po’ più facile: allunga timidamente Piepoli, seguito da Schleck, Leipheimer e Nibali, che sembra essere il più fresco di tutti.

12meno15kmll8.png

Dietro però reagisce la Saunier che chiude subito il buco.

Manca ora un km alla vetta. Gli ultimi 800 sono i più duri, con pendenze che vanno dall’8 al 12 %.

Nibali prova ad allungare:

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Ancora una volta lascia gli avversari sul posto, facendo il vuoto in pochi metri. Scollina per primo sul gpm, accanto al ripetitore TV posto proprio in cima, e si lancia in discesa con 30 secondi sul gruppetto inseguitore

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Dietro è sempre la Saunier a cercare di ricucire: Sastre sta facendo un lavorone.

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Manca ancora lo strappetto che porta agli impianti di risalita di Camigliatello. Il gruppo ha recuperato 10 secondi in discesa.

Ma appena inizia lo strappetto Nibali rilancia l’azione:

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Ormai mancano solo 4 km, tre in discesa e l’ultimo km in leggera salita.

Nibali vola verso il suo primo successo al Giro; si presenta di solo a Camigliatello Silano, lancia un urlo liberatorio e allarga le braccia per esultare:

17lavittoriaze7.png

Al suo urlo si unisce anche quello dell’ammiraglia Acqua & Sapone.

E’ passato già un minuto dal suo arrivo: il gruppetto dei migliori viene regolato a sopresa dal giovane Pozzovivo, davanti a Parra e Mayo:

182pozzovivoxh8.png

I migliori sono arrivati tutti nel gruppetto, ma nessuno ha avuto le gambe per seguire lo Squalo dello Stretto che conclude la sua avventura con la più bella delle abbinate:

tappa

arrivoow9.png

e maglia

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Il vantaggio sul secondo è già buono: 1’48’’ su Evans

Caucchioli è il primo ad arrivare, tra i compagni di squadra, e va subito ad abbracciare il giovane siciliano. La scena si ripete quando tagliano il traguardo Garzelli e Samoilau.

Masciarelli sprizza gioia da tutti i pori, e il suo entusiasmo mi contagia: stasera in albergo prevedo una piccola festa…piccola perché domani sarà un'altra giornata chiave, con la cronosquadre di Terme Luigiane.

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CAPITOLO 16: Chi fermerà prima le lancette?

Mercoledì 14 Maggio. Siamo a Marina di Fuscaldo, da dove alle 14:00 partirà la cronosquadre.

Stamani leggendo la Gazzetta mi ha colpito la prima pagina dove campeggiava a centro pagina “Nibali fa il colpaccio”, sottotitolo “Lo Squalo dello Stretto stacca tutti a Camigliatello Silano, ed indossa la sua prima rosa”

Ieri sera parlando proprio con Enzo:

“Emozionato?”

“Stanotte spero di poter dormire…indossare questa maglia era il mio sogno da quando ero un bambino”

“Oggi hai fatto un bel numero”

“Sai, neanch’io credevo di poter staccare tutti in quel modo…sono il primo ad esserne sorpreso”

*****

Tornando alla tappa di oggi, si ritorna alle Terme Luigiane per la quinta volta dopo il ’93 (vinse Konishev), il ’95 (si impose Fondriest); nel 1999 vinse Laurent Jalabert

jalaberttb5.jpg

Mentre l’ulitma volta che il giro è arrivato qui (2003), si impose Stefano Garzelli...che sia un buon presagio?:

garzellioq6.jpg

Il percorso è piuttosto nervoso:

pcm0001xt0.png

La breve salita di Paola a dopo 7 km spezzerà il ritmo delle squadre, mentre assume una notevole importanza strategica la fase finale: gli ultimi 2 km sono in salita. Ciò potrebbe rappresentare un problema per molti team, visto che il tempo si prende sul quinto arrivato per ogni squadra.

I distacchi non saranno eccessivi, ma anche un minuto guadagnato o perso potrebbe pesare molto nel bilancio di fine Giro.

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CAPITOLO 18: Il Team Day

Siamo nel giorno della cronosquadre, autentica delizia per gli sponsor.

I ragazzi hanno provato il percorso 2 volte di mattina…Masciarelli è convinto che faranno bene.

Sinceramente, sono convinto che gli Acqua & Sapone faranno bene, ma la corazzata CSC sembra inavvicinabile: oggi sono i gran favoriti, con Zabriskie, Cancellara vere locomotive umane e A. Schleck, giovane ma carismatico e trainatore

Prima che i ragazzi si apprestino a partire arriva una notizia da Radio Corsa:

“la CSC fa registrare il miglior tempo al primo intertempo, con 12’ 48secondi”…un tampone!

Ma i ragazzi in rosso, non si demoralizzano e alle 16:15 prendono il via:

partenzaqu4.png

La tattica prevede un lavoro più intenso per Kunitsky e Roesems nei primi 7 km, validi cronoman, ma che pagheranno dazio nei tratti in salita, per cui meglio rischiare e “spremerli” nel primo tratto.

Nella prima salita verso Paola dettano il ritmo prima Pinotti, e poi Nibali:

versopaolakv2.png

Roesems e Kunitsky faticano a tenere le ruote del trenino A&S, ma d’altronde hanno già esaurito il loro compito.

La tattica rischiosa ha comunque dato i suoi frutti:

primointertempoer3.png

Al primo intertempo gli uomini in rosso fanno segnare il miglior tempo con 5 secondi di vantaggio sulla CSC.

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Inizia ora un tratto di strada tortuoso, ma per lo più pianeggiante ed in leggera discesa, dove tutti danno il massimo, tranne Roesems e Kunitsky già staccati

La prestazione assume carattere di rilevo al secondo intertempo:

2intertempojg6.png

Ora i secondi di vantaggio sulla CSC sono ben 34!

Ma il tratto più duro saranno gli ultimi 2 km…dei 7 rimasti, 2-3 non hanno belle facce: Napolitano è stremato, mentre Areekev sembra sul punto di staccarsi

Anche il buon Pinotti sembra risentire del grosso lavoro finora effettuato.

Inizia l’ultima salita…si staccano nell’ordine Napolitano, e Areekev. A meno 1 kim Pinotti è talmente rosso in viso che sembra stia scoppiando…è il 5° del team…se si stacca sono dolori.

Incoraggiato dai compagni e sfoderando l’orgoglio, il buon Pinotti rimane aggrappato a Nibali, Garzelli, Samoilau e Caucchioli. Il tempo si ferma proprio sul bergamasco:

arrivomk1.png

E’ un tempo di rilievo: ben 51 secondi sulla Discovery, che nel frattempo ha saltato la CSC di solo un secondo. I ragazzi hanno fatto l’impresa! E’ la seconda vittoria in 2 giorni.

L’altra sorpresa di giornata è la Tinkoff, che chiude seconda a 47” di distacco:

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La classifica generale subisce diverse variazioni:

classgengs2.png

con Paolo Savoldelli che sale al secondo posto in graduatoria.

Da segnalare la debacle del Team Milram, che accusa più di 2 minuti di distacco: Riccò, uno dei favoriti all’inizio del Giro si trova già a 4 minuti di distacco da Nibali.

Grande giornata per l’Acqua & Sapone, e grande giornata per il suo leader Nibali che mette un tassello importante verso la rosa finale di Milano…ma il Giro è ancora lungo, e le energie spese in questi primi giorni potrebbero mancare nell’ultima settimana

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CAPITOLO 19: tornano di scena gli uomini jet

La Lagonegro-Foggia rappresenta una delle poche occasioni per velocisti della prima settimana.

Però guardando l’altimetria:

altkl4.png

si può vedere come la prima parte sia piuttosto complicata, con diversi saliscendi che potrebbero favorire diversi tentativi di fuga.

Il percorso si snoda tra le province di Potenza, Salerno e Foggia, attraversando l’Appennino Lucano, il Vallo di Diano, le alture sopra Potenza,

potenza11qc7.jpg

dove sarà collocato lo sprint intermedio.

Gli ultimi 80 km in leggera discesa e pianura favoriranno i recuperi delle squadre dei velocisti, quindi nella città pugliese di Foggia

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Probabilmente si assisterà ad uno sprint a ranghi per lo più compatti.

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CAPITOLO 20: giornata facile ma non troppo

La giornata si preannuncia più difficile del solito: si è levato un forte vento, che potrebbe rappresentare un fattore di disturbo non indifferente.

Nelle rampe della prima salita di giornata parte una fuga interessante con Brutt, Pagoto, Quinziato e altri. Il loro vantaggio si alza dopo pochi km:

1fugabt3.png

quando il vantaggio supera i 10 minuti diverse squadre nel gruppo si mettono a lavorare. Soprattutto sotto la spinta della Lampre per Bennati, la Credite Agricole per Hushvod e della Milram di Petacchi il gruppo si sgrana nelle alture intorno Potenza.

2ilgrupposisgranaee4.png

Nel gruppo dei fuggitivi si rompe l’accordo, e il giovane Pagoto stacca tutti, rimanendo da solo

3pagotodasolotc7.png

Dietro però il gruppo, o meglio ciò che ne rimane, riprende ad uno ad uno gli uomini in fuga e mette nel mirino anche Pagato

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A 45 km dall’arrivo il gruppo riprende anche Pagoto. Tutto da rifare!

5gruppocompattosi8.png

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