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Come cantava Pappalardo....


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Rieccomi! congelata (momentaneamente) la story dei Tugas, dopo tanti anni sono pronto ad aprirne una nuova con PCM 2017, sperando però che il forum si rivitalizzi un po' altrimenti è inutile. Infatti penso che non la racconterò direttamente qui, ma qui incollerò il link diretto ai vari post che farò di volta in volta su un'altra piattaforma, in modo da proseguire altrove anche in caso di scarso interesse sul forum. Intanto, però, vediamo se c'è qualcuno che batte un colpo!

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grazie ragazzi! a proposito, avete qualche preferenza sul tipo di carriera? perché ho voglia di giocare ma non ho un'idea particolare su che tipo di sfida intraprendere... l'unica cosa certa è che sto finendo di aggiornare maglie e roster al 2018 almeno per tutte le wt e le professional e per qualche continental.

Dopodiché... non so se iniziare da una piccola continental ligure, da una professional latinoamericana o da una squadra già esistente, e in questo caso il dubbio è tra due: la Fundacion Euskadi, che cmq credo arricchirei almeno di qualche corridore della Euskadi-Murias, e che mi stuzzicherebbe come sfida per riportare le maglie arancioni al top del ciclismo; oppure la Bahrain-Merida, per partire subito dal WT. In quest'ultimo caso sceglierei la Bahrain non tanto per Nibali, contro cui non ho nulla ma che a pcm odio per quanto era forte nel gioco del 2013 a cui ho giocato per 4 anni, ma soprattutto per gente come i due Izagirre, Colbrelli, Haussler o Pozzovivo che sono tutti miei vecchi pupilli... aiutatemi!

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6 minuti fa, smec-easyjet dice:

grazie ragazzi! a proposito, avete qualche preferenza sul tipo di carriera? perché ho voglia di giocare ma non ho un'idea particolare su che tipo di sfida intraprendere... l'unica cosa certa è che sto finendo di aggiornare maglie e roster al 2018 almeno per tutte le wt e le professional e per qualche continental.

Dopodiché... non so se iniziare da una piccola continental ligure, da una professional latinoamericana o da una squadra già esistente, e in questo caso il dubbio è tra due: la Fundacion Euskadi, che cmq credo arricchirei almeno di qualche corridore della Euskadi-Murias, e che mi stuzzicherebbe come sfida per riportare le maglie arancioni al top del ciclismo; oppure la Bahrain-Merida, per partire subito dal WT. In quest'ultimo caso sceglierei la Bahrain non tanto per Nibali, contro cui non ho nulla ma che a pcm odio per quanto era forte nel gioco del 2013 a cui ho giocato per 4 anni, ma soprattutto per gente come i due Izagirre, Colbrelli, Haussler o Pozzovivo che sono tutti miei vecchi pupilli... aiutatemi!

Partire da una squadra sconosciuta è sempre "romantico", anche se è sempre stato un mio pallino iniziare una carriera con una squadra di "quasi-pensionati" e provare a vincere qualcosa :nana:

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ho deciso! alla fine mi sono lasciato ispirare dagli sponsor già esistenti nel db (uso il pack daily) e partirò come professional con una nuova squadra, con l'obiettivo di rilanciare una nazione di grande tradizione (ma decaduta) e contemporaneamente promuovere il ciclismo anche in un paese ciclisticamente "esotico".

A presto!

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e dunque, cominciamo...

Benetton e Bianchi lanciano un nuovo team Professional italiano

gruppo

Quella ai nastri di partenza sarà la seconda stagione consecutiva in cui l’Italia non sarà ufficialmente rappresentata da nessuna squadra nel World Tour. Tuttavia, è di queste ore l’annuncio di un nuovo progetto che punta a riportare al più presto il Bel Paese nell’élite del pedale.

Ad unire le forze, due marchi storici dell’imprenditoria e dello sport italiano: la Benetton, che si cimenta per la prima volta con il ciclismo dopo avere fatto incetta di successi tra basket, rugby, volley e formula uno; e la Bianchi, che invece allo sport delle due ruote è legata a doppio filo da oltre un secolo e che, attualmente, è già fornitrice tecnica di una formazione della massima seria, l’olandese LottoNL-Jumbo.

«Vogliamo diventare la formazione di riferimento per il ciclismo italiano, e lo facciamo con un progetto a lungo termine che mira a raggiungere il World Tour entro il 2020 – le parole del team manager Smec, reduce dalla fortunata esperienza portoghese alla guida dei Tugas -. Per questa prima stagione ci è stato infatti impossibile allestire già un roster di livello assoluto, avendo dovuto attingere essenzialmente dal mercato degli svincolati. Siamo comunque soddisfatti dei nomi che siamo riusciti a coinvolgere fin da subito, e non vediamo l’ora di svelare nel dettaglio ogni aspetto della nostra sfida a cominciare, naturalmente, dall’identità dei corridori».

Secondo quanto suggerito dalle indiscrezioni, saranno circa 18 i corridori tesserati, in prevalenza italiani e con una cospicua rappresentanza veneta, dato lo storico legame del main sponsor con il nord-est italiano. «Punteremo molto sui giovani, ai quali comunque affiancheremo fin da subito anche alcuni corridori grande esperienza: su questo ci possiamo sbilanciare, perché i contatti sono bene avviate e le firme dei contratti sono ormai una semplice formalità», assicura il team manager.

A testimonianza della consistenza del progetto e della bontà dei corridori contattati, la neonata Benetton-Bianchi ha già ottenuto la licenza Professional, come certificato dell’ultimo elenco diffuso dall’Uci in cui già figura il nome del sodalizio, accanto a quello delle altre formazioni italiane Androni Giocattoli, Bardiani-Csf, Nippo-Vini Fantini e Wilier-Triestina. «Vista la concorrenza, italiana e non solo, siamo consapevoli che sarà quasi impossibile ricevere una wild card per il Giro 2018, tuttavia il nostro progetto è, come detto, di più ampio respiro, e la wild card per la Corsa Rosa non è una nostra priorità – aggiunge Smec -. In questa prima stagione, sarebbe già un sogno poter prendere parte a corse come Strade Bianche, Tirreno-Adriatico o Lombardia».

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia story
https://smec794677608.wordpress.com/2017/12/14/primo-articolo-del-blog/

Modificato da smec-easyjet
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nuovi dettagli sul nostro progetto:

Benetton, ecco maglia e primi acquisti: c’è Rebellin!

maglia

In attesa della presentazione ufficiale del team, la Benetton-Bianchi ha presentato questa mattina le nuove maglie e i primi acquisti. La stella è, senza ombra di dubbio, l’eterno Davide Rebellin, che a 46 anni torna a correre in Italia dopo le tante esperienze all’estero, l’ultima delle quali alla Kuwait-Cartucho che ha cessato l’attività al termine della scorsa stagione.

Gli altri due corridori immortalati nel centro di Treviso, accanto a Rebellin, sono il ceco Ondrej Cink – biker 27enne che lo scorso anno ha debuttato su strada con la Bahrain-Merida, prendendo parte anche al Tour de France – e Nicolas Marini, 24enne velocista lombardo rimasto senza contratto dopo tre stagioni con la Nippo-Fantini.

La maglia, firmata Santini, riprende il caratteristico verde-Benetton al quale si accompagnano gli inserti celeste-Bianchi, per un effetto d’insieme di grande semplicità ed eleganza.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://wordpress.com/post/smec794677608.wordpress.com/78

Modificato da smec-easyjet
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1 hour ago, Stylus said:

Bravo, una bella storia italiana, nordista! E quell'aggancio con l'argentina? Nada? eppure si sa che veneti e argentini hanno molto in comune, pure Rebellin (che bello vederlo in questo team!) ha il doppio passaporto :D

 

(Maglia favolosa, ottima scelta)

eheheh, Rebellin mi è venuto in mente di prenderlo proprio per quella storia di quando aveva provato a correre il mondiale con passaporto argentino... e la Benetton l'ho scelta perché, al di là della maglia che è bella, mi dava l'aggancio per metterci dentro la colonia argentina.

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Benetton: “nonno” Rebellin, Brajkovic e Cink le punte di un team giovanissimo

CYCLING-OMAN-TOUR

Sono venti i corridori che compongono la rosa ufficiale del team Benetton-Bianchi, pronto a debuttare nella stagione ciclistica 2018. La presentazione ufficiale del neonato team Professional è avvenuta oggi a Ponzano Veneto, presso la sede della multinazionale biancoverde. Nonostante un’età media particolarmente bassa, scorrendo il roster spicca il nome di Davide Rebellin che, a dispetto dei 46 anni compiuti, ha ancora l’entusiasmo del ragazzino e, reduce da una stagione tra le Continental con un kuwaitiani della Cartucho, non nasconde il suo entusiasmo per il ritorno tra i professionisti veri e propri.

rebellin
Il leader: Davide Rebellin

«Ringrazio la famiglia Benetton per avere espressamente fatto il mio nome quando si è trattato di individuare un corridore di esperienza su cui impostare questo nuovo progetto – le parole del corridore -. Non nascondo poi che, per quanto mi riguarda, si tratta anche di un’enorme soddisfazione personale dopo tanti anni ai margini del ciclismo che conta. La Benetton-Bianchi ha infatti ambizioni importanti, e credo che già quest’anno riusciremo a raccogliere inviti di prestigio. L’importante è però partire subito forte in modo da meritarci quante più wild card per le corse più importanti».

Gli altri capitani: Marini e Brajkovic

Oltre al fuoriclasse vicentino, il compito di portare a casa risultati di peso in questa prima stagione toccherà ad un altro corridore veneto, il 28enne Nicola Boem, allo sprinter lombardo Nicolas Marini (24 anni) e al 34enne sloveno Janez Brajkovic: tutti corridori che al termine della scorsa stagione non avevano ricevuto un’offerta di rinnovo dalle rispettive squadre – Bardiani, Nippo e Astana – e ai quali la Benetton ha offerto in extremis una nuova occasione.

cink
La scommessa: Ondrej Cink

Diverso è invece il discorso per quanto riguarda Ondrej Cink, 27enne corridore ceco che dopo una lunga carriera in mountain bike era passato alla strada la scorsa stagione, in maglia Bahrain-Merida, ben figurando in corse come il Giro di Svizzera il Tour de France, dove si è ritirato a sole due tappe da Parigi. Poi, a fine anno, la decisione di tornare alle ruote grasse, salvo tornare sui propri passi una volta ricevuta la chiamata della Benetton.

«Avevo deciso di tornare alla mountain bike anche per i problemi al ginocchio avuti nella seconda parte di stagione, ma dopo qualche mese di riflessione mi sono detto che valeva la pena fare un altro tentativo tra i professionisti, visto che il debutto era stato decisamente incoraggiante», spiega Cink che, per firmare con la Benetton-Bianchi, si è anche dovuto liberare dal precedente accordo con Merida che ne aveva scandito l’intera carriera nel fuoristrada. E se le ginocchia non lo tormenteranno, sarà proprio lui il corridore di riferimento per le prove più impegnative, compreso magari quel Giro d’Italia per il quale la squadra ha presentato richiesta di invito, pur senza nutrire eccessive speranze.

Il treno dei velocisti

Tornando al roster, i nomi di interesse non si esauriscono certo con quelli dei capitani. Di particolare interesse è, soprattutto, il comparto delle ruote veloci comprendente l’ex Lampre Federico Zurlo, il pistard Riccardo Stacchiotti e i baby Alessandro Fedeli e Davide Plebani: un treno davvero niente male per Marini, e nel complesso un mix di corridori che nelle corse Continental puntano a togliersi ben più di una soddisfazione.

Linea verde quando la strada sale

Si ragiona più in prospettiva, invece, per quanto riguarda gli uomini da salita, e d’altra parte non potrebbe essere altrimenti, dato che almeno in questo primo anno non saranno molte le occasioni in cui gli uomini della Benetton-Bianchi saranno chiamati a misurarsi con le grandi montagne. Ad ogni modo, alle spalle di Brajkovic e Cink pedalano, sperando di diventare grandi, ragazzi come il figlio d’arte Alexander Konychev di appena 19 anni, e l’emiliano Luca Covili di un anno più grande. Curiosità anche per il marchigiano Alessio Lanzano, 22 anni, che oltre ad andar forte in salita si difende anche a cronometro e, quindi, in prospettiva potrebbe anche diventare uomo da corse a tappe.

Seid Lizde, Mattia Bais, Luca Fortunato e Pietro Restuccia sono invece le speranze per quanto riguarda i percorsi vallonati, sui quali è chiamato a dare il proprio contributo anche Andrea Manfredi. L’uzbeco Murodjon Jalilov è poi un prospetto di valore assoluto, che eccelle su tutti i terreni e, con la dovuta pazienza, potrebbe davvero ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nei prossimi anni.

La colonia argentina

La Benetton ha forti interessi commerciali anche in Argentina, paese nel quale possiede sterminati appezzamenti per il pascolo delle pecore necessarie alla produzione lanifera, e così ecco la presenza in squadra di Laureano Rosas e Ángel Leonardo Pereyra, entrambi discreti cronomen. Rosas, poi, si difende bene anche in salita e capitanerà la squadra al debutto stagionale, sulle strade di casa, alla Vuelta a San Juan.

Presentata anche la Benetton-Éspoirs Under 23

A forte connotazione argentina è anche il roster della Benetton Éspoirs, il team under 23 presentato contestualmente a quello principale. Ne fanno parte gli italiani Massimiliano Maino, Ivan Battiston e Davide Ballarin, lo sloveno Milenko Aleksevic, il lettone Arturs Belevic e, appunto, gli argentini Rodrigo Santini, Alberto González, Manuel Machín, Frederico Ducruet, Gonzalo Láscari, Adalberto Leguizamón ed Esteban Banchero. L’obiettivo del team di sviluppo è proprio quello di alimentare il movimento ciclistico argentino gettando le basi, in particolare, per la formazione di corridori capaci un giorno di competere per la vittoria nelle grandi gare a tappe.

BENETTON-BIANCHI 2018, IL ROSTER COMPLETO

PCM0001

BENETTON ESPOIRS 2018, IL ROSTER COMPLETO

PCM0002

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/08/benetton-bianchi-nonno-rebellin-il-capitano-di-un-team-giovanissimo/

Modificato da smec-easyjet
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29 minutes ago, DanielFireboy said:

Ah ma c è qualche buon potenziale campione?

questo non l'ho ancora capito, perché devo ancora prendere le misure dei nuovi indicatori del potenziale rispetto alle vecchie stellette: a occhio, direi che il più promettente è Machín

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