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GP Industria e Artigianato / LIVE della corsa

Ventiquattro ore dopo la Strade Bianche, rieccoci in diretta per il live del Gp Industria e Artigianato di Larciano, con tanti protagonisti diversi rispetto a ieri e alcune conferme. Diamo quindi subito uno sguardo alla lista dei principali favoriti: Michael Albasini (Mitchelton-Scott), Nathan Haas (Katusha-Alpecin), Tom-Jelte Slagter (Dimension Data), Petr Vakoc (Quick Step), Matti Breschel (Education First-Drapac), Filippo Pozzato (Wilier Triestina-Selle Italia), Marco Canola (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini), Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli-Sidermec) e Nicola Boem (Benetton-Bianchi). Spicca l’assenza di Adam Yates, vincitore ieri in piazza del Campo e un anno fa qui a Larciano.

Di seguito, invece, uno sguardo all’altimetria che propone il tradizionale circuito del San Baronto:

altimetria

E veniamo alla cronaca: questi, a 38 km dall’arrivo, sono gli otto fuggitivi ai quali ormai restano appena una quarantina di secondi. Si tratta da Davide Rebellin (Benetton-Bianchi), Steve Morabito (Groupama-FDJ), Matteo Rotondi (Biesse-Carrera), Scott Davies (Dimension Data), Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia), Ettore Carlini (D’Amico-Utensilnord), Brice Feillu (Fortuneo-Samsic) e Fumiyuki Beppu (Trek-Segafredo).

PCM0025 - fuggitivi.png

Messa fine all’azione degli uomini inquadrati precedentemente, si sale per la penultima volta sul San Baronto con Katusha-Alpecin e Benetton-Bianchi a condurre il gruppo, ma nessuno scatto di cui rendere conto.

PCM0027 - katusha e fortunato a penultimo passaggio.png

Ed eccoci ora all’ultimo San Baronto, la strada ricomincia a salire ed è la Mitchelton-Scott ad allungare il gruppo: nell’ordine, si tratta di Luke Durbridge, del campione sloveno Luka Mezgec e di Daryl Impey.

PCM0029 - ultimo passaggio forcing mitchelton con durbridge e mezgec.png

Ancora una velocità troppo elevata perché qualcuno provi ad andarsene, e in vetta al San Baronto tornano davanti i Benetton: un sorprendente Lorenzo Fortunato, un inossidabile Davide Rebellin ed il sempre più affidabile Nicola Boem. Gruppo molto allungato, che ora potrebbe rompersi in discesa.

PCM0032 - fortunato rebellin boem in cima.png

18,5 km all’arrivo, tutta pianura da qui alla fine e 28 uomini a comporre il gruppo di testa, in coda vediamo proprio Lorenzo Fortunato andato a prendere le borracce per Rebellin e Boem.

PCM0035 - in 28 selezionati da ultima salita.png

Dietro inseguono una sessantina di corridori, tirati dall’ex fuggitivo Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia) che prova a riportare sotto il proprio capitano Filippo Pozzato: 25″ da recuperare a 13 km dall’arrivo.

PCM0038 - jacopo mosca wilier tira per Pozzato.png

E ai meno 8 km, il ricongiungimento tra questi due gruppi è cosa fatta: con ogni probabilità, dunque, si va verso una volata a ranghi quasi compatti.

PCM0040 - ricongiungimento ai meno 8 km.png

Incredibile a dirsi, ma a 3 km dall’arrivo è ancora e sempre il solo Davide Rebellin a fare l’andatura: forse anche per questo molti corridori sono riuscit a rientrare.

PCM0042 - ai 3 km è ancora Rebellin in testa.png

Telecamere fisse, inizia la volata!

PCM0043 - telecamere fisse e volata.png

300 metri: il primo a lanciare lo sprint è il campione lituano Ignatas Konovalovas (Groupama-FDJ), alla sua sinistra lungo le transenne c’è Nicola Boem (Benetton-Bianchi), dall’altra parte Matti Breschel (Education First-Drapac); dietro a questi tre corridori Reinardt Janse van Rensburg (Dimension Data) e Benoît Vaugrenard (Groupama-FDJ).

PCM0045 - Navardauskas lancia la volata.png

150 metri: a centro strada, Matti Breschel sembra guadagnare luce su tutti gli avversari, ma Nicola Boem prova a rimontare lungo le transenne a sinistra.

PCM0046 - passa Breschel a centro strada, Boem sulle transenne.png

100 metri: Filippo Pozzato aggancia la ruota di Matti Breschel, alle loro spalle Reinardt Janse van Rensburg sopravanza Nicola Boem e si affaccia deciso sui due davanti. Occhio anche a Nathan Haas (Katusha-Alpecin) che irrompe per la prima volta nell’inquadratura.

PCM0047 - Pozzato nella scia di Breschel.png

50 metri: Filippo Pozzato esce dalla scia di Matti Breschel e prova a saltarlo, dall’altra parte scalpita anche Nathan Haas che ha già superato Reinardt Janse van Rensburg.

PCM0048 - Pozzato prova a uscire.png

Matti Breschel (Team EF Education First Drapac) vince il Gp di Larciano!
Troppo tardiva la rimonta di Filippo Pozzato e Nathan Haas, che devono accontentarsi del secondo e terzo posto:

PCM0049 - VINCE BRESCHEL.png

Ed ecco il fotofinish, dal quale si apprezza ancora meglio la chiara vittoria di Matti Breschel, e soprattutto il colpo di reni con cui Nathan Haas ha bruciato Reinardt Janse van Rensburg proprio sulla linea, andando a cogliere il terzo posto alle spalle anche di Filippo Pozzato, che era stato tra gli ultimi a rientrare sul gruppo di testa ma ha comunque avuto le gambe per disputare un’ottima volata:

PCM0050 - fotofinish.png

Per la Benetton ancora una top ten con Nicola Boem, ottavo. Ma vediamo l’ordine d’arrivo nel dettaglio:

1. Matti Breschel (Dan) Team EF Education First-Drapac in 4h10’19”
2. Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia s.t.
3. Nathan Haas (Aus) Team Katusha-Alpecin s.t.
4. Reinardt Janse Van Rensburg (Saf) Team Dimension Data s.t.
5. Benoît Vaugrenard (Fra) Groupama-FDJ s.t.
6. Michael Albasini (Svi) Mitchelton-Scott s.t.
7. Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ s.t.
8. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
9. Pierre-Luc Périchon (Fra) Team Fortuneo-Samsic s.t.
10. Ignatas Konovalovas (Lit) Groupama-FDJ s.t.
11. Matteo Malucelli (Ita) Androni Giocattoli s.t.
12. Petr Vakoc (Cec) Quick Step Floors s.t.
13. Silvan Dillier (Svi) Ag2r La Mondiale s.t.
14. Mikaël Chérel (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
15. Tobias Ludvigsson (Sve) Groupama-FDJ s.t.
16. Kiel Reijnen (Usa) Trek-Segafredo s.t.
17. Toms Skuijns (Let) Trek-Segafredo s.t.
18. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida s.t.
19. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
20. Jan Bakelants (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.

57. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
58. Ángel Leonardo Pereyta (Arg) Benetton-Bianchi s.t.
60. Lorenzo Fortunato (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
62. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
133. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
141. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
143. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

E anche per oggi è tutto, a presto per un altro live di grande ciclismo qui su PCM News!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/02/gp-industria-e-artigianato-live-della-corsa/

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Breschel davanti a Pozzato: chi si rivede a Larciano!

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Per la serie “alle volte ritornano”, l’edizione 2018 del Gp Industria e Artigianato si è risolta in duello in volata tra due corridori la cui classe pareva essersi appannata da un pezzo e che invece, oggi, sono tornati improvvisamente a graffiare: a Larciano vince il 33enne Matti Breschel (Education First-Drapac) che rompe così un digiuno di quasi tre anni; e secondo arriva Filippo Pozzato (Wilier Triestina-Selle Italia), uno che la vittoria la insegue addirittura dal 2013 e che da molto tempo a questa parte non ci era andato così vicino. Terzo l’australiano Nathan Haas, che con il passaggio alla Katusha-Alpecin si è messo in proprio e punta a diventare un protagonista delle corse di un giorno.

PCM0032 - fortunato rebellin boem in cima

Lorenzo Fortunato, Davide Rebellin e Nicola Boem (Benetton-Bianchi) guidano il gruppo all’ultimo passaggio sul San Baronto

Con l’ultimo passaggio sul San Baronto arretrato a ben 20 km dall’arrivo, ci si aspettava che quest’anno la corsa potesse risolversi in una volata a ranghi più o meno compatti. Alla fine, però, il fatto che il gruppo presentatosi a Larciano contasse addirittura più di un centinaio di corridori la dice lunga su quanto la corsa si sia rivelata poco selettiva. Tra quanti ci hanno comunque provato, anche oggi, ci sono i ragazzi della Benetton-Bianchi: Davide Rebellin ha animato la fuga da lontano e nel finale,  insieme alla rivelazione Lorenzo Fortunato di 24 anni più giovane, ha imposto il ritmo sugli ultimi due passaggi del San Baronto e protetto Nicola Boem fino ai 3 km finali: a quel punto il vincitore di Dubai Tour e Volta ao Alentejo ha dovuto fare tutto da solo e, pur non avendo le gambe per contrastare Breschel, ha comunque portato a casa un più che lusinghiero ottavo posto, ennesimo piazzamento di prestigio in questo inizio di stagione assolutamente da incorniciare per lui e per tutto il team.

Ordine d’arrivo
1. Matti Breschel (Dan) Team EF Education First-Drapac in 4h10’19”
2. Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia s.t.
3. Nathan Haas (Aus) Team Katusha-Alpecin s.t.
4. Reinardt Janse Van Rensburg (Saf) Team Dimension Data s.t.
5. Benoît Vaugrenard (Fra) Groupama-FDJ s.t.
6. Michael Albasini (Svi) Mitchelton-Scott s.t.
7. Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ s.t.
8. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
9. Pierre-Luc Périchon (Fra) Team Fortuneo-Samsic s.t.
10. Ignatas Konovalovas (Lit) Groupama-FDJ s.t.
11. Matteo Malucelli (Ita) Androni Giocattoli s.t.
12. Petr Vakoc (Cec) Quick Step Floors s.t.
13. Silvan Dillier (Svi) Ag2r La Mondiale s.t.
14. Mikaël Chérel (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
15. Tobias Ludvigsson (Sve) Groupama-FDJ s.t.
16. Kiel Reijnen (Usa) Trek-Segafredo s.t.
17. Toms Skuijns (Let) Trek-Segafredo s.t.
18. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida s.t.
19. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
20. Jan Bakelants (Bel) Ag2r La Mondiale s.t.

57. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
58. Ángel Leonardo Pereyta (Arg) Benetton-Bianchi s.t.
60. Lorenzo Fortunato (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
62. Davide Plebani (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
133. Alexander Konychev (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
141. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
143. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Albo d’oro recente
2009 Daniele Callegarin (Ita)
2010 Daniele Ratto (Ita)
2011 Ángel Vicioso (Spa)
2012 Filippo Pozzato (Ita)
2013 Mauro Santambrogio (ita)
2014 Adam Yates (Gbr)
2015 non disputato
2016 Simon Clarke (Aus)
2017 Adam Yates (Gbr)
2018 Matti Breschel (Dan)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/02/breschel-davanti-a-pozzato-chi-si-rivede-a-larciano/

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Benetton, Rosas mostra la maglia di campione argentino alla vigilia della Tropicale Amissa Bongo

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Con un selfie scattato davanti all’albergo di Libreville, in Gabon, da dove domani partierà La Tropicale Amissa Bongo, Laureano Rosas ha mostrato per la prima volta la sua nuova maglia di campione argentino della cronometro. Una maglia che, tuttavia, Rosas non potrà indossare nella corsa africana, non essendo previste prove contro il tempo. Ma tale era la voglia di esibirla, che il 27enne di San Juán ha voluto a tutti i costi portarla con sé.

Oltre a Rosas, il sestetto della Benetton-Bianchi comprende il velocista Nicolas Marini, Alessandro Fedeli, Pietro Restuccia, Murodjon Jalilov e l’ex biker ceco Ondrej Cink, al debutto con i nuovi colori. Proprio Cink e Rosas saranno i corridori che cercheranno di fare classifica, mentre a Marini toccherà il compito di destreggiarsi nelle volate.

I big al via della Tropicale

Dopo i trionfi alentejani, in casa Benetton regna l’ottimismo e c’è voglia di allungare anche qui in Gabon la striscia vincente: ma non sarà comunque una passeggiata, perché a questa edizione della Tropicale si schierano squadroni del calibro della BMC, che punta sulla rivelazione della scorsa stagione Dylan Teuns, mentre la Bahrain-Merida porta Heinrich Haussler e Giovanni Visconti, e la Movistar si affida all’esperienza di Daniele Bennati, già due volte a segno quest’anno, e José Joaquín Rojas, ma anche sulla freschezza di Eduardo Sepúlveda e Jaime Rosón. Da non sottovalutare, infine, nemmeno l’Aqua Blue Sport del velocista Adam Blythe.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/31/benetton-rosas-mostra-la-maglia-di-campione-argentino-alla-viglia-della-tropicale-amissa-bongo/

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Ancora super Benetton: a Marini la Tropicale Amissa Bongo!

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L’onda lunga della Benetton-Bianchi – già vincente in Asia al Dubai Tour, in Europa tra Laigueglia e Alentejo e in Sudamerica ai campionati argentini – arriva fino al cuore dell’Africa, dove Nicolas Marini ha vinto la classifica generale de La Tropicale Amissa Bongo davanti ad una delle rivelazioni della scorsa stagione, il belga Dylan Teuns, e al proprio compagno di squadra Ondrej Cink, al debutto in maglia Benetton. Due le tappe decisive: la seconda frazione da Leconi a Franceville, nella quale proprio i Benetton hanno scavato la selezione sullo strappo finale, ma Cink, lo stesso Marini e Rosas sono stati beffati dall’unico corridore rimasto in scia, l’esplosivo Dylan Teuns; e la quarta tappa, da Fougamou a Lambaréné, vinta proprio da Nicolas Marini.

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4ª tappa: Nicolas Marini conquista vittoria e maglia gialla a Lambaréné

Quel giorno, la Benetton è riuscita a spaccare il gruppo, portando al traguardo un drappello di sedici uomini che ha lasciato a oltre due minuti il grosso del plotone; e soprattutto, gli uomini in verde hanno consentito a Marini di aggiudicarsi anche l’ultimo traguardo volante, totalizzando 13″ di abbuono complessivi con i quali il corridore veneto ha recuperato con gli interessi i 6″ che lo speravano da Teuns, andando a vestire la maglia gialla con 7″ di vantaggio. Secondi che sono diventati 12″ nella classifica finale, in virtù soprattutto del terzo posto centrato da Marini nella settima ed ultima frazione.

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6ª tappa: tris di Adam Blythe (Aqua Blue Sport) a Libreville, su Bennati e Rosón

Per il resto, La Tropicale Amissa Bongo 2018 è vissuta delle ben tre vittorie in volata di Adam Blythe (Aqua Blue Sport), primo ad Akiéni, Kongo e Libreville. L’unico altro sprinter a battere Blythe nello scontro diretto è stato Daniele Bennati (Movistar) l’ultimo giorno, mentre Thomas Sprengers (Sport Vlaanderen-Baloise) a Koulamatou ha preceduto la volata vera e propria, e lo stesso Marini a Lambaréné aveva fatto suo uno sprint nel quale Bltythe non era stato nemmeno della partita, essendo giunto al traguardo attardato di 2’32”. E per effetto del tempo guadagnato proprio quel giorno, Ondrej Cink e Laureano Rosas si sono portati a casa, rispettivamente, la terza e la quarta posizione assoluta.

RISULTATI

1ª tappa, Moanda > Akiéni
1. Adam Blythe (Gbr) Aqua Blue Sport in 3h36’58”
2. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.
3. Juan Sebastián Molano (Col) Manzana-Postobón Team s.t.

2ª tappa, Leconi > Franceville
1. Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team in 2h17’47″2
2. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi s.t.
3. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

3ª tappa, Mounana > Koulamoutou
1. Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise in 3h53’51”
2. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida s.t.
3. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.

4ª tappa, Fougamou > Lambaréné
1. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi in 2h15’14”
2. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
3. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.

5ª tappa, Lambaréné > Kongo
1. Adam Blythe (Gbr) Aqua Blue Sport in 2h49’36”
2. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida s.t.
3. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.

6ª tappa, Akanda > Libreville
1. Adam Blythe (Gbr) Aqua Blue Sport in 2h41’38”
2. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
3. Jaime Rosón (Spa) Movistar Team s.t.

7ª tappa, Owendo > Libreville
1. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team in 2h53’55”
2. Adam Blythe (Gbr) Aqua Blue Sport s.t.
3. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Classifica generale
1. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi in 20h28’37”
2. Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team a 12″
3. Ondrej Cink (Cec) Benetton-Bianchi a 15″
4. Lareano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 20″
5. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 22″
6. Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect-Veranclassic a 26″
7. Jaime Rosón (Spa) Movistar Team a 40″
8. José Joaquín Rojas (Spa) Movistar Team a 44″
9. Patrick Bevin (Nzl) BMC Racing Team s.t.
10. Loic Vliegen (Bel) BMC Racing Team s.t.
11. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team s.t.
12. Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect-Veranclassic s.t.
13. Michael Schar (Svi) BMC Racing Team s.t.
14. Adam Blythe (Gbr) Aqua Blue Sport a 2’40”
15. Francisco José Ventoso (Spa) BMC Racing Team a 2’49”
16. Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA s.t.
17. Sjoerd Van Ginneken (Ola) Roompot-Nederlandse Loterij a 3’14”
18. Shane Archbold (Nzl) Aqua Blue Sport a 3’15”
19. Andrew Fenn (Gbr) Aqua Blue Sport a 3’16”
20. Eduardo Sepúlveda (Arg) Movistar Team s.t.

50. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi a 6’55”
91. Pietro Restuccia (Ita) Benetton-Bianchi a 13’59”
93. Murodjion Jalilov (Uzb) Benetton-Bianchi a 14’25”

Albo d’oro recente
2009 Matthieu Ladagnous (Fra)
2010 Anthony Charteau (Fra)
2011 Anthony Charteau (Fra)
2012 Anthony Charteau (Fra)
2013 Yohann Gène (Fra)
2014 Natnael Berhane (Eri)
2015 Rafaâ Chtioui (Tun)
2016 Adrien Pétit (Fra)
2017 Yohann Gène (Fra)

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https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/05/ancora-super-benetton-a-marini-la-tropicale-amissa-bongo/

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Giro d’Italia, ecco le wild card: c’è la Benetton, a casa Bardiani e Nippo

18wild-card-giro.jpg

Invertendo la tendenza che negli ultimi anni l’aveva vista annunciare gli inviti già nel a gennaio, Rcs è tornata ad attendere i primi di marzo per comunicare i team beneficiari delle quattro wild card per il Giro d’Italia. «Una scelta derivante dal fatto aver voluto di tenere in considerazione anche i risultati sportivi più recenti, avendo così un parametro in più su cui basare la nostra selezione – ha commentato il patron Mauro Vegni -. Ogni anno, infatti,  ci troviamo di fronte ad una scelta molto dolorosa, che inevitabilmente scontenta qualcuno. In questo modo, abbiamo pensato di rendere più accettabile la nostra scelta per quanto, ne siamo consapevoli, gli esclusi avranno sempre motivo di recriminare».

Questi, dunque, i nomi, annunciati da Camaiore in concomitanza con la conferenza stampa della vigilia della Tirreno-Adriatico: parteciperanno al Giro d’Italia 2018 la Androni Giocattoli-Sidermerc – già certa del ritorno alla corsa rosa, mancata negli ultimi due anni, grazie al successo nella Ciclismo Cup 2017 – la Israel Cycling Academy che ha ovviamente beneficiato della partenza da Gerusalemme Ovest, la Wilier Triestina-Selle Italia di Jakub Mareczko – unico corridore di una Professional, l’anno scorso, a salire sul podio di tappa – e la Benetton-Bianchi. Quest’ultima, in particolare, sembra avere beneficiato dei quaranta giorni di riflessione ulteriore presi da Rcs.

La formazione veneta era infatti l’ultima arrivata tra le pretendenti al Giro e, con ogni probabilità, senza le vittorie in serie ottenute in questo primo scorcio di stagione non sarebbe stata presa in considerazione dagli organizzatori. Ed invece, grazie soprattutto ai successi di Nicola Boem al Dubai Tour, corsa Gazzetta, e di Davide Rebellin al Trofeo Laigueglia, ecco la wild card più ambita, che si aggiunge peraltro agli inviti, già certi, a Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo.

vegni.jpg

A restare fuori, invece, sono la Bardiani-CSF e la Nippo Vini Fantini-Europa Ovini: per il green team della famiglia Reverberi si tratta della prima esclusione dal 2009 e, oggi come allora, ad aver pesato sono stati soprattutto i casi di doping che hanno coinvolto Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni proprio all’immediata vigilia della grande partenza 2017, con la squadra già in Sardegna e costretta, per questo, a schierarsi al via con appena sette corridori. Il precedente di quasi dieci anni fa era, invece, quello ancor più eclatante di Emanuele Sella, vincitore di tre tappe di alta montagna e della classifica degli scalatori al Giro 2008, ma successivamente risultato positivo all’Epo di terza generazione, o Cera.

Quanto alla Nippo, invece, l’amarezza per l’esclusione è tanta, perché si tratta della seconda consecutiva, e soprattutto perché quella che è appena iniziata sarà l’ultima stagione da professionista per Damiano Cunego, che il Giro vinse, da giovanissimo, nel 2004, e che proprio con un’ultima partecipazione al Giro avrebbe voluto congedarsi dal grande pubblico. Tuttavia, di fronte ai dieci successi centrati dalla Benetton, che ne fanno in assoluto il team plurivincitore di inizio 2018, nemmeno il seguito popolare di Cunego ha garantito al team arancio-blu un posto tra le quattro prescelte.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/06/giro-ditalia-ecco-le-wild-card-ce-la-benetton-a-casa-bardiani-e-nippo/

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Tirreno-Adriatico 2018: le tappe e i big al via

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Una cronometro a squadre in apertura e una individuale in conclusione, in mezzo il solito mix di tappe mosse con il clou dell’arrivo in salita in vetta al Terminillo: è questo il menu della Tirreno-Adriatico 2018 che vede al via la consueta parata di stelle.

Ecco, nel dettaglio, il percorso e tutte le altimetrie:

Parlando di uomini di classifica ci sono, infatti, il detentore della corsa dei due mari Nairo Quintana in coppia con Alejandro Valverde (Movistar), il vincitore di Tour e Vuelta Chris Froome con Wout Poels e Gianni Moscon (Team Sky), Vincenzo Nibali con Jon Izagirre (Bahrain-Merida), il campione italiano Fabio Aru (UAE Team Emirates), Richie Porte (BMC), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Jakob Fuglsang (Astana), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Adam Yates (Mitchelton-Scott), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo).

Puntano invece alle tappe il tricampione del mondo in carica Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), quello olimpico Greg Van Avermaet (BMC), Zdenek Stybar e Julian Alaphilippe (Quick Step), Sep Vanmarcke e Matti Breschel (Team Edcation First-Drapac), Michael Matthews (Sunweb), Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Alexey Lutsenko (Astana), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Tim Wellens, Jens Keukeleire e Tiesj Benoot (Lotto-Soudal), Vincenzo Albanese (Bardiani-CSF), Filippo Pozzato (Wilier Triestina-Selle Italia) e Marco Canola (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini).

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In volata, spazio a Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Mark Cavendish (Dimension Data), Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) e Andrea Guardini (Bardiani-CSF), naturalmente senza dimenticare gli stessi Sagan e Matthews.

Quanto alla Benetton-Bianchi, fari puntati ancora una volta su Nicola Boem e Davide Rebellin, punte di una squadra che comprende lo sloveno Janez Brajkovic, l’argentino Ángel Leonardo Pereyra e gli italiani Federico Zurlo, Seid Lizde, Roberto Stacchiotti.

Di seguito la startlist completa:

PCM0000 - startlist Tirreno-Adriatico.png

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https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/06/tirreno-adriatico-2018-le-tappe-e-i-big-al-via/

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Tirreno-Adriatico, alla Mitchelton la cronosquadre: Juul Jensen primo leader

pcm0001-la-mitchelton-vince-la-cronosqua

La Mitchelton-Scott torna a vincere la cronosquadre d’apertura della Tirreno-Adriatico a sei anni di distanza dal successo del 2012, precedendo di 6″ il Team Sky di Chris Froome e di 13″ la Movistar di Alejandro Valverde e Nairo Quintana. La prima maglia di leader non è però di Matteo Trentin – come logica avrebbe voluto, trattandosi dell’unico corridore italiano in forza al team – e nemmeno del capitano Adam Yates, bensì di Christopher Juul-Jensen, eccellente uomo-squadra al quale evidentemente si è voluto rendere onore per il grande impegno che è solito mettere al servizio dei compagni.

PCM0002 - Juul Jensen maglia azzurra

Christopher Juul-Jensen (28 anni) è la prima maglia azzurra della Tirreno-Adriatico 2018

Tra gli altri principali pretendenti al successo finale, delude il BMC Racing Team di Richie Porte, vincitore al Lido nel 2016 e 2017 ma oggi solo quinto a 19″, battuto anche dalla Bora-Hansgrohe di Peter Sagan che ha così vinto il primo derby personale con la propria nemesi, Greg Van Avermaet. Discreto sesto posto a 22″ dai GreenEdge per la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali e del vincitore dell’Abu Dhabi Tour Jon Izagirre, mentre stecca malamente la UAE Team Emirates di Fabio Aru, appena 19ª a ben 1’01” e costretta a sgomitare con le formazioni Professional.

Peggio di tutti, però, fa la Benetton-Bianchi: partita fin troppo forte, la squadra protagonista di inizio stagione ha finito per disunirsi nel tratto conclusivo e segnare l’ultimo tempo a 1’26” di ritardo, con Nicola Boem addirittura ulteriormente staccato, a 1’29”.

Ordine d’arrivo cronosquadre
1. Mitchelton-Scott (Aus) in 28’41”
2. Team Sky (Gbr) a 6″
3. Movistar Team (Spa) a 13″
4. Bora-Hansgrohe (Ger) a 15″
5. BMC Racing Team (Usa) a 19″
6. Bahrain-Merida (Bah) a 22″
7. Team Sunweb (Ola) a 25″
8. Team EF Education-First-Drapac (Usa) a 27″
9. Team Katusha-Alpecin (Svi) a 31″
10. Team LottoNL-Jumbo (Ola) s.t.
11. Groupama-FDJ (Fra) a 34″
12. Astana Pro Team (Kaz) s.t.
13. Quick Step Floors (Bel) s.t.
14. Team Dimension Data (Saf) a 47″
15. Lotto-Soudal (Bel) s.t.
16. Androni Giocattoli-Sidermec (Ita) a 52″
17. Trek-Segafredo (Usa) a 56″
18. Ag2r La Mondiale (Fra) s.t.
19. UAE Team Emirates (UAE) a 1’01”
20. Bardiani-CSF (Ita) a 1’07”
21. Wilier Triestina-Selle Italia (Ita) a 1’08”
22. Nippo Vini Fantini-Europa Ovini (Ita) s.t.
23. Israel Cycling Academy (Isr) s.t.
24. Benetton-Bianchi (Ita) a 1’26”

Classifica generale dopo la 1ª tappa
1. Christopher Juul-Jensen (Dan) Mitchelton-Scott in 28’41”
2. Jack Bauer (Nzl) Mitchelton-Scott s.t.
3. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
4. Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott s.t.
5. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott s.t.
6. Wout Poels (Ola) Team Sky a 6″
7. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
8. Salvatore Puccio (Ita) Team Sky s.t.
9. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
10. Chris Froome (Gbr) Team Sky s.t.

12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 13″
15. Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t.
18. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 15″
26. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 19″
33. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 22″
50. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin a 31″
120. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’01”
160. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 1’26”
162. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 1’29”

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Uno Squalo a Pomarance: Nibali infilza Valverde, maglia a Yates

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Da tempo non vedevamo un Vincenzo Nibali così pimpante ad inizio stagione: dopo la vittoria di tappa alla Ruta del Sol, infatti, lo Squalo dello Stretto ha fatto suo anche l’arrivo di Pomarance alla Tirreno-Adriatico, in un finale sulla carta decisamente più adatto a corridori esplosivi come Alejandro Valverde. Ed invece, il murciano ha dovuto accontentarsi della terza posizione, superato anche da Jon Izagirre per quello che è stato un autentico arrivo in parata della Bahrain-Merida, capace di piazzare pure Ramunas Navardauskas al quinto posto.

Complessivamente sono quindici i corridori classificati con il tempo del vincitore, fra questi anche Fabio Aru, Julian Alaphilippe, Richie Porte, Thibaut Pinot e Adam Yates (Mitchelton-Scott) che, da questa sera, è il nuovo leader della generale con 6″ di vantaggio su Wout Poels, 9″ su Valverde e 12″ sullo stesso Nibali.

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Adam Yates (25 anni) eredita dal compagno di squadra Juul-Jensen la maglia blu

In una tappa rivelatasi più selettiva del previsto, hanno perso contatto potenziali protagonisti come Peter Sagan e Greg Van Avermaet, arrivati in coppia a 27″, ma soprattutto due dei grandi favoriti della vigilia: Chris Froome, attardato di 2’23”, e il campione uscente Nairo Quintana, giunto al traguardo 5’46” dopo Nibali e quindi completamente fuori dai giochi.

In casa Benetton-Bianchi, da segnalare la fuga di Davide Rebellin, raggiunto a 24 km dall’arrivo, e soprattutto l’undicesimo posto di Nicola Boem, capace di arrivare con i migliori dopo avere ricevuto, nel finale, anche l’aiuto di uno Janez Brajkovic che ha sacrificato le ambizioni personali per il compagno.

Ordine d’arrivo
1. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida in 5h15’24” (abb. 10″)
2. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida s.t. (abb. 6″)
3. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t. (abb. 4″)
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team s.t.
5. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida s.t.
6. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates s.t.
7. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team s.t.
8. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors s.t.
9. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ s.t.
10. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal s.t.
11. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
12. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac s.t.
13. Wout Poels (Ola) Team Sky s.t.
14. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott s.t.
15. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.

16. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 27″
17. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
28. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 52″
32. Christopher Juul-Jensen (Dan) Mitchelton-Scott a 1’45”
43. Chris Froome (Gbr) Team Sky a 2’23”
68. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 5’46”

Classifica generale dopo la 2ª tappa
1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 5h44’05”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 6″
3. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 9″
4. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 12″
5. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 13″
6. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 16″
7. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 19″
8. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida a 22″
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 27″
10. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 34″
11. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 35″
12. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors s.t.
13. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 42″
14. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 47″
15. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott a 52″
16. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’01”
17. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 1’04”
18. Andrey Amador (Cri) Movistar Team a 1’05”
19. Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida a 1’05”
20. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 1’07”

27. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 1’29”
36. Chris Froome (Gbr) Team Sky a 2’29”
68. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 5’59”

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Cavendish più forte di Kittel. Caos cadute: Valverde staccato, Froome ritirato!

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A Montalto di Castro è il grande giorno di Mark Cavendish (Team Dimension Data) che, già vincitore di tre tappe alla Vuelta a San Juán, si impone anche nella terza tappa della Tirreno-Adriatico davanti nientemeno che a Marcel Kittel e Peter Sagan, certificando il suo ritorno al vertice dopo un 2017 di grande sofferenza. Due gli italiani nei dieci: Andrea Guardini quinto e Nicola Boem, della Benetton, sesto.

La maglia azzurra di leader resta sulle spalle di Adam Yates (Mitchelton-Scott) ma la classifica, alle sue spalle, subisce un notevole rivolgimento. Il motivo, purtroppo, sono le tante cadute, su tutte quella che a 12 km dall’arrivo ha tagliato a metà il gruppo ed è costata minuti di ritardo a diversi dei principali uomini di classifica: 2’30” per Richie Porte e Julian Alaphilippe, 3’09” per Alejandro Valverde, 4’44” per Bauke Mollema e 4’59” per l’ormai ex maglia bianca David Gaudu.

la caduta ai 12 km.png

La maxi caduta a 12 km dall’arrivo che, tra gli altri, ha coinvolto Alejandro Valverde, Richie Porte, Julian Alaphilippe, Sam Oomen e Bauke Mollema

Senza contare che un’altra caduta, a una settantina di chilometri dall’arrivo, aveva costretto al ritiro Chris Froome: in serata è poi giunta notizia della frattura composta del polso destro per l’anglokenyano, che dovrà quindi rimanere ai box almeno fino alla fine di marzo. Tra gli altri corridori infortunati e costretti al ritiro, da segnalare la frattura del radio che obbligherà Sep Vanmarcke a saltare l’intera campagna del nord – in casa Education First è finito ko anche il vincitore del Gp di Larciano Matti Breschel -, ma chi in assoluto ha avuto le conseguenze peggiori è stato Valerio Agnoli: per il fedele gregario di Vincenzo Nibali, infatti, si parla di una frattura dell’anca che con ogni probabilità lo terrà lontano dalle corse almeno fino all’estate.

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Un’altra giornata in maglia blu per Adam Yates (Mitchelton-Scott)

Ordine d’arrivo
1. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data in 4h44’13” (abb. 10″)
2. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t. (abb. 6″)
3. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t. (abb. 4″)
4. Magnus Cort Nielsen (Dan) Astana Pro Team s.t.
5. Andrea Guardini (Ita) Bardiani-CSF s.t.
6. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
7. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team s.t.
8. Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott s.t.
9. Daryl Impey (Saf) Mitchelton-Scott s.t.
10. Jack Bauer (Nzl) Mitchelton-Scott s.t.

11. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott s.t.
16. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t.
115. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 2’30”
119. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team s.t.
129. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 3’09”
134. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 4’44”
137. David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ a 4’59”
rit. Sep Vanmarcke (Bel) Team EF Education First-Drapac
rit. Matti Breschel (Dan) Team EF Education First-Drapac
rit. Chris Froome (Gbr) Team Sky
rit. Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida

Classifica generale dopo la 3ª tappa
1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 10h28’18”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 6″
3. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 12″
4. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 16″
5. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 27″
6. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 34″
7. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 35″
8. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 38″
9. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’01”
10. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 1’04”
11. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 1’07”
12. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 1’11”
13. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 1’29”
14. Alex Howes (Usa) Team EF Education First-Drapac a 1’37”
15. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 1’39”

18. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 2’29”
19. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 3’05”
22. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 3’18”
45. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 5’59”

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Tirreno-Adriatico / LIVE della 4ª tappa

Un saluto a tutti e ben ritrovati per la cronaca diretta della tappa regina della Tirreno-Adriatico 2018, l’arrivo in salita sul Monte Terminillo dove si giunge per la terza volta negli ultimi quattro anni: in entrambi i precedenti a vincere fu Nairo Quintana, sotto una tormenta di neve nel 2015 e baciato dal sole lo scorso anno:

quintana.jpg

Il colombiano è presente anche quest’anno, ma già fuori classifica per il tempo perso due giorni fa a Pomarance. Se anche dovesse puntare al successo di tappa, la lotta per la maglia blu non lo riguarda; questa è, infatti, la classifica generale che al momento vede al comando Adam Yates:

1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 10h28’18”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 6″
3. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 12″
4. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 16″
5. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 27″
6. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 34″
7. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 35″
8. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 38″
9. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’01”
10. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 1’04”

E diamo ora uno sguardo all’altimetria di questa 4ª tappa, partita circa tre ore fa da Montalto di Castro e con i gpm de La Colonnetta e di Pié di Morra a precedere la resa dei conti finale sul Terminillo:

altimetria

Entriamo dunque in cronaca a 22 km dall’arrivo, quando sta per iniziare lo strappo di Castelfranco che precede il Terminillo vero e proprio, e davanti si avvantaggiano la maglia verde Vincenzo Albanese (Bardiani-CSF) e il sudafricano Nicolas Dougall (Dimension Data): i due fanno parte del gruppetto di otto fuggitivi comprendente anche Janez Brajkovic (Benetton-Bianchi), Maciej Bodnar (Bora-Hansgrohe), Nico Denz (Ag2r La Mondiale), Roy Curvers (Sunweb), Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina-Selle Italia) e Daniel Turek (Israel Cycling Academy). Dopo aver toccato un massimo di 4’30”, il loro vantaggio nei confronti del gruppo principale è però ormai inferiore al minuto.

PCM0003 - fuggitivi.png

Prime scaramucce anche in testa al gruppo, dal quale escono Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) e Tim Wellens (Lotto-Soudal): corridori importanti, ma comunque già lontani diversi minuti in classifica:

PCM0005 - mollema kruijswijk wellens.png

Nel breve tratto in discesa da Castelfranco a Vazia i tre rientrano sugli otto fuggitivi – nel frattempo ricompattatisi a loro volta, grazie a Brajkovic che ha chiuso su Albanese e Dougall – e quindi si viene a formare un gruppo di undici battistrada con 1’40” di vantaggio a 17 km dalla fine e praticamente ormai ai piedi della salita finale:

PCM0007 - si forma gruppo di 11 al comando.png

Ma attenzione, perché nel gruppo c’è stata una caduta generale, e tra i corridori coinvolti c’è purtroppo anche Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida)! Sembra di rivivere lo stesso film visto al Giro dello scorso anno nella tappa del Blockhaus quando, proprio ai piedi della salita decisiva, metà plotone venne messo a terra, allora, da una moto della polizia. Questa volta si tratta di un normale incidente di gara, ma che inevitabilmente avrà le sue conseguenze sulla lotta per la classifica.

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Davvero sfotunato il siciliano, che viene atteso da tutti i compagni di squadra compreso Jon Izagirre: l’ex campione spagnolo – pure lui in classifica, essendo 4º a 16″ da Yates – viene affiancato proprio in questo momento da Nibali, davanti a loro a tirare ci sono Manuele Boaro e Ramunas Navardauskas. In questo drappello anche il campione ceco Zdenek Stybar (Quick Step), pure lui coinvolto nella caduta: il loro ritardo in questo momento è di 2’10” dal gruppo della maglia blu!

PCM0013 - nibali con navardauskas e izagirre.png

Gruppo che naturalmente è tirato dalla Mitchelton-Scott del leader Yates e dal Team Sky del secondo della classifica Poels, ma in testa al quale stanno arrivando anche i Benetton-Bianchi: vediamo infatti Seid Lizde, Ángel Leonardo Pereyra e Davide Rebellin che stanno scortando Nicola Boem nelle prime posizioni. Evidentemente il veneto è intenzionato a tenere duro per difendere il suo posto in classifica a ridosso della top ten:

PCM0011 - lizde pereyra e rebellin guidano boem in alto.png

Davanti, intanto, Bauke Mollema, Tim Wellens e Steven Kruijswijk hanno lasciato sul posto gli attaccanti della prima ora non appena la strada ha ripreso a salire, e ora proseguono del loro passo: 12,5 km all’arrivo.

PCM0015 - mol kru e wellens lasciano gli altri attaccanti.png

11,6 km alla meta: in testa al gruppo c’è lo scatto di Wout Poels (Team Sky), seguito a ruota da Fabio Aru (UAE Team Emirates) e da Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) mentre non reagisce Adam Yates!

PCM0017 - poels aru e van garderen.png

Davanti, superato l’arco dei 10 km all’arrivo, Bauke Mollema va da solo: l’olandese della Trek ha lasciato sul posto anche il proprio connazionale Steven Kruijswijk, che lo segue a 10″, più staccato Tim Wellens segnalato ormai a 50″.

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E alle spalle di Wellens ci sono già Fabio Aru e Wout Poels, a 1’21” da Mollema e quindi a mezzo minuto dal belga. I due hanno staccato Tejay Van Garderen e stanno sfilando Daniel Turek, che faceva parte della fuga.

PCM0021 - poels e aru lasciano tvg con loro cè turek

Nuovo aggiornamento su Vincenzo Nibali che ad 8 km dall’arrivo, sempre scortato da Jon Izagirre, sta provando a risalire ed è segnalato ora a 1’15” dal gruppo del leader:

PCM0025 - nibali a 1 minuto da gruppo big.png

6 km all’arrivo, e quel che resta del gruppo della maglia blu rientra su Poels e Aru: decisivo il lavoro di Daryl Impey e di uno strepitoso Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), compagno di squadra di Adam Yates, che ha dato tutto su un terreno a lui non certo congeniale e ora chiude il gruppetto, pronto a farsi da parte. Gli altri corridori sono Tejay Van Garderen e Alessandro De Marchi della BMC, Tim Wellens che era andato all’attacco all’inizio della salita e Julian Alaphilippe (Quick Step). Più staccati, tra gli altri, Porte, Valverde e Quintana.

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Staccatisi Trentin e Impey, Adam Yates resta da solo e allora Wout Poels torna a prendere l’iniziativa, portando con sè ancora Fabio Aru, la stessa maglia blu e Tejay Van Garderen. Ecco i quattro a 3,7 km dall’arrivo, nel momento in cui raggiungono anche Steven Kruijswijk e mettono nel mirino Mollema, al quale resta ormai appena mezzo minuto:

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Alle spalle del drappetto del leader si trova un gruppo allungato ma ancora molto folto, nel quale tiene duro, sia pure nelle posizioni di rincalzo, anche Nicola Boem: e poco più avanti del leader della Benetton c’è Alejandro Valverde, che evidentemente soffre per la caduta di ieri:

PCM0030 - boem è ancora lì.png

2,4 km all’arrivo: ripreso anche Bauke Mollema, quella che vediamo inquadrata è ora la testa della corsa. Sempre Wout Poels a fare l’andatura, ma gli si affianca un Fabio Aru ancora molto pimpante. Più sulla difensiva, invece, sia Adam Yates che un comunque molto positivo Tejay Van Garderen.

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1.300 metri all’arrivo, Jakob Fuglsang (Astana) e Richie Porte (BMC) rinvengono a grande velocità e sono ormai segnalati a soli 28″ dai battistrada. I due hanno già raggiunto e superato Bauke Mollema, che vedete alle loro spalle. Poi, in fondo, si scorge un’altra coppia di corridori…

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Si tratta di Nairo Quintana (Movistar) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), segnalati a 55″ dalla testa della corsa e quindi a poco meno di mezzo minuto da Porte e Fuglsang:

PCM0037 - dietro quintana e pinot

Ma torniamo davanti perché, quando siamo ormai entrati nell’ultimo chilometro, c’è il forcing di Fabio Aru che ha staccato Adam Yates e, ancora più nettamente, Wout Poels e Tejay Van Garderen!

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La situazione all’ultima curva ai 600 metri: Fabio Aru solo al comando, a 10″ Adam Yates, Wout Poels e Tejay Van Garderen, a 35″ Jakob Fuglsang e a 46″ Richie Porte!

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Fabio Aru (UAE Team Emirates) vince sul Terminillo!
Prima vittoria stagionale per il tricolore, che non ha nemmeno la forza di esultare:

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Adam Yates e Wout Poels arrivano a 11″, quindi Tejay Van Garderen 4º a 24″:

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Dopo 37″ è la volta di Jakob Fuglsang, poi Richie Porte a 48″:

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A 1’17” arrivano Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), un sorprendente Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), comunque bravo ad averci provato. Alle loro spalle intravediamo in dirittura d’arrivo anche Nairo Quintana e Thibaut Pinot, che chiuderanno a 1’33”.

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Pesante il ritardo di Alejandro Valverde (Movistar), 12º a 2’04” e primo di questo drappello che comprende anche Rodolfo Torres (Androni Giocattoli-Sidermec), Gianni Moscon (Team Sky), Simon Spilak (Katusha-Alpecin), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) e Pierre Rolland (Education-First).

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Vincenzo Nibali, alla fine, chiude 19º a 2’32” da Aru: solo 20″ in più di quelli con i quali aveva iniziato il Terminillo dopo la caduta. Un applauso quindi allo Squalo, che ha limitato i danni e salvato quantomeno un posto tra i primi dieci della classifica:

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Il migliore dei Benetton è Nicola Boem, andato comunque in grossa difficoltà nel finale tanto da arrivare 40º a 5’07”, in compagnia di Janez Brajkovic e nello stesso gruppo del campione del mondo Peter Sagan:

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Diamo dunque uno sguardo all’ordine d’arrivo:

1. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates in 4h51’56” (abb. 10″)
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 11″ (abb. 6″)
3. Wout Poels (Ola) Team Sky s.t. (abb. 4″)
4. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 24″
5. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 37″
6. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 48″
7. Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe a 1’17”
8. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates s.t.
9. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t.
10. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 1’33”
11. Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t.
12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 2’04”
13. Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec s.t.
14. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
15. Simon Spilak (Slo) Team Katusha-Alpecin s.t.

17. Pierre Rolland (Fra) Team EF Education-First s.t.
19. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’32”
39. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 5’07”
40. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
46. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’20”

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Adam Yates si conferma dunque in maglia blu con 8″ su Poels e 46″ sul grande protagonista di oggi, Fabio Aru. Questa la nuova classifica generale:

1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 15h20’19”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 8″
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 46″
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’07”
5. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 2’02”
6. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 2’26”
7. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’39”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 3’32”
9. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 4’00”
10. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 4’28”
11. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 5’00”
12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’17”
13. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 5’28”
14. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 5’40”
15. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 5’51”

17. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’31”
18. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
22. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 7’27”
25. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 7’44”

Boem ha salvato quantomeno un posto tra i primi 20, che con la qualità di questa Tirreno-Adriatico non è da buttare. Appuntamento a domani con la tappa sui muri fermani!

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Aru fa il vuoto sul Terminillo, Nibali ko per una caduta. Yates sempre leader

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Per uno Squalo che piange, c’è un Cavaliere (dei Quattro Mori) che ride: emozioni contrastanti per i due principali portacolori dell’Italpedale al Terminillo, dove Fabio Aru (UAE Team Emirates) conquista con la sua prima vittoria stagionale, in solitaria, lasciando a 11″ quelli che a questo punto restano i principali pretendenti al successo finale, vale a dire l’attuale maglia blu Adam Yates e l’olandese Wout Poels. Lo stesso Aru, autore di una prestazione maiuscola, sale al terzo posto a 46″ di distanza da Yates, mentre a mancare all’appello è, appunto, l’altro grande nome di casa.

Dopo il successo di Pomarance, infatti, Vincenzo Nibali puntava sull’arrivo in salita di oggi per dare la spallata decisiva ai rivali e fare sua per la terza volta la Tirreno-Adriatico, ma i suoi progetti sono naufragati prima ancora che l’azione entrasse nel vivo, per colpa di una caduta proprio ai piedi del Terminillo che lo ha costretto ad iniziare la salita con più di due minuti di handicap rispetto ai rivali.

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Vincenzo Nibali (a destra) atteso da Jon Izagirre (al centro in primo piano) e Ramunas Navardauskas (più avanti) dopo la caduta ai piedi del Terminillo

Altri corridori respinti dal Terminillo sono l’altrettanto acciaccato Alejandro Valverde, ancora convalescente per la caduta di ieri, il di lui compagno Nairo Quintana e Thibaut Pinot: questi ultimi due, che lo scorso anno erano stati i grandi protagonisti sulla montagna laziale, hanno chiuso appaiati a 1’33” dal vincitore, precedendo di circa mezzo minuto proprio il gruppetto regolato da Valverde.

In ribasso anche le quotazioni di un altro dei grandi favoriti della vigilia, Richie Porte: il tasmaniano non è andato oltre la sesta posizione a 48″ da Aru, facendo addirittura peggio del proprio luogotenente Tejay Van Garderen, apparso decisamente più reattivo nel seguire lo scatto decisivo di Aru e Poels a 11,5 km dall’arrivo e poi bravo, nonostante una piccola flessione, a gestire la situazione per portare a casa il quarto posto di tappa a soli 24″ dal campione italiano, subito davanti al contrattaccante Jakob Fuglsang – dimostratosi il più veloce nel finale, ma colpevole di essersi mosso troppo tardi – e allo stesso Porte.

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Un altro giorno in maglia blu per Adam Yates, sorretto oggi da una grande Mitchelton-Scott

In casa Benetton-Bianchi, Nicola Boem ha provato a stringere i denti su una salita lunga e per lui quase impossibile come il Terminillo, ottimamente assistito prima da Davide Rebellin e Seid Lizde, e poi da Janez Brajkovic trovato lungo il percorso. Il verdetto finale è comunque piuttosto severo per il veneto – 40º a 5’07” da Aru – per quanto la classifica non sia del tutto da buttare, essendo ora Boem 18º a 6’31” dalla vetta ma ad appena un paio di minuti dalla top ten, chiusa attualmente dalla maglia bianca Gianni Moscon, e con alle porte una tappa – quella, insidiosissima, sui muri marchigiani – nella quale provare ad inventarsi qualcosa.

Ordine d’arrivo
1. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates in 4h51’56” (abb. 10″)
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 11″ (abb. 6″)
3. Wout Poels (Ola) Team Sky s.t. (abb. 4″)
4. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 24″
5. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 37″
6. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 48″
7. Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe a 1’17”
8. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates s.t.
9. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t.
10. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 1’33”
11. Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t.
12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 2’04”
13. Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec s.t.
14. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
15. Simon Spilak (Slo) Team Katusha-Alpecin s.t.

17. Pierre Rolland (Fra) Team EF Education-First s.t.
19. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’32”
39. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 5’07”
40. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
46. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’20”

Classifica generale dopo la 4ª tappa
1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 15h20’19”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 8″
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 46″
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’07”
5. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 2’02”
6. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 2’26”
7. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’39”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 3’32”
9. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 4’00”
10. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 4’28”
11. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 5’00”
12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’17”
13. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 5’28”
14. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 5’40”
15. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 5’51”

17. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’31”
18. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
22. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 7’27”
25. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 7’44”

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
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30 minutes ago, Stylus said:

Supersorprendente Petilli!

E come hai visto quest'anno le cadute influenzano pesantamente le corse (le puoi diminuire nel menu)

sì beh, le cadute incidiono ma tutto sommato incidono il giusto; magari potrei ridurre l'incidenza nella seconda e terza settimana dei GT, ma nella prima e nelle brevi corse a tappe ci sta.

E mi piace anche molto l'IA delle tappe vallonate e di montagna, da quel poco che ho visto.

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Tirreno-Adriatico / LIVE della 5ª tappa

È la tappa del cuore, quella che omaggia il compianto Michele Scarponi sulle sue strade di casa: al Giro d’Italia, fra un paio di mesi, si arriverà proprio a Filottrano, oggi la Tirreno-Adriatico propone comunque un’interessantissima frazione sui muri che erano tradizionale teatro degli allenamenti dello sfortunato corridore marchigiano.

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Da Rieti a Fermo, dunque, passando per i gpm di Montelparo e Capodarco, ma non solo, perché come vedete dall’altimetria il percorso è disseminato di strappi più o meno duri:

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Lo scorso anno, in questa stessa tappa, vinse Peter Sagan (foto in basso) con una delle prestazioni più consistenti dell’intera stagione: il campione del mondo è presente anche oggi ed è naturalmente tra gli uomini da battere in un arrivo del genere, insieme a Julian Alaphilippe, Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali, sebbene su questi ultimi due pesi l’incognita delle cadute patite nei giorni scorsi.

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Ma veniamo all’attualità, e cominciamo riepilogando la classifica generale dopo il successo di Fabio Aru sul Monte Terminillo, che ha confermato Adam Yates in maglia blu:

1. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott in 15h20’19”
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 8″
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 46″
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’07”
5. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 2’02”
6. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 2’26”
7. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’39”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 3’32”
9. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 4’00”
10. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 4’28”

La corsa, dunque: si entra nel vivo a 30 km dall’arrivo, salendo verso Capodarco, quando attacca uno dei respinti del Terminillo, Jon Izagirre (Bahrain-Merida), saltato di classifica per avere atteso Nibali in seguito alla caduta dello Squalo giusto ai piedi della salita finale. Alle sue spalle si scorge lo svizzero Michael Schär, della BMC, ultimo superstite di una fuga che comprendeva tra gli altri anche il belga Lampaert e ben tre corridori della Benetton: Lizde, Brajkovic e Rebellin.

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Il gruppo dei big ha già subito una netta sfoltita, contando appena 27 unità: tra questi c’è ancora Nicola Boem (Benetton-Bianchi) che prova a tenere duro, mentre tra coloro che hanno già perso contatto ci sono anche tre uomini che facevano parte della top ten, vale a dire l’americano Van Garderen e i francesi Rolland e Pinot.

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L’azione di Izagirre ha ulteriormente scremato il gruppo, che entra nei 10 km finali ridotto ad appena undici uomini. Tra quanti hanno perso contatto anche Sagan e Alaphilippe, mentre ci sono ancora la maglia blu Adam Yates (Mitchelton-Scott) e i suoi immediati inseguitori Wout Poels (Team Sky) e Fabio Aru (UAE Team Emirates), quindi Jakob Fuglsang (Astana), Alejandro Valverde (Movistar), Vincenzo Nibali che ha con sé Ramunas Navardauskas e lo stesso Jon Izagirre (Bahrain-Merida), Julian Alaphilippe (Quick Step),  Bauke Mollema (Trek-Segafredo) ed Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe). Siamo già nel secondo dei tre giri del circuito finale, e si attacca lo strappo di Fermo in cima al quale è posto il traguardo:

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Ed ecco che a scattare è proprio uno degli uomini più attesi, Alejandro Valverde (Movistar), che dimostra di avere smaltito i postumi della caduta di Montalto di Castro. Mancano 8,5 km all’arrivo:

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Alejandro Valverde passa sotto la linea d’arrivo con una manciata di secondi sugli inseguitori, che però in discesa rinvengono. E il primo a chiudere il buco è un Vincenzo Nibali decisamente in palla. Meno di 5 km all’arrivo:

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La strada riprende a salire, per l’ultima volta, verso Fermo: nelle ultime posizioni del gruppetto, attenzione, c’è Fabio Aru che oggi veste la maglia rossa di leader della classifica a punti, e poco più avanti c’è la maglia blu Adam Yates.

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Nuova accelerazione di Alejandro Valverde nel tratto più duro della salita, lo seguono Jon Izagirre, Wout Poels e Jakob Fuglsang; alle spalle di questi quattro, un piccolo buco quando mancano ormai appena 2,5 km!

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Approfittando di un tratto in falsopiano, prova ad andarsene con il rapporto duro Wout Poels, mentre dietro è Vincenzo Nibali che sta cercando di chiudere il buco su Valverde, Izagirre e Fuglsang:

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Chi invece è in grossa difficoltà è Adam Yates! La maglia blu è stato il primo degli undici che ancora facevano parte del gruppo di testa a perdere contatto quando è partito Valverde, e ora è letteralmente piantato. Poco più avanti Fabio Aru e Bauke Mollema, anche loro decisamente staccati da coloro che stanno andando a giocarsi la vittoria di tappa:

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Nuovo rimescolamento di carte a 1,5 km dall’arrivo: Alejandro Valverde ha chiuso su Wout Poels, chiudono il trenino Jon Izagirre e Vincenzo Nibali mentre ha perso contatto Fuglsang, che è segnalato a 30″ ed è stato raggiunto da Aru.

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600 metri all’arrivo, e attenzione a Vincenzo Nibali che prova a lanciarsi sfruttando la curva interna! Alejandro Valverde sembra essere stato preso in contropiede…

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Lo Squalo ha fatto il vuoto ed è ormai in vista del traguardo!

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Dopo Pomarance, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) vince anche a Fermo!
Un’altra grande prestazione che non fa altro che accrescere il rammarico per la sfortuna avuta ieri dal siciliano al Terminillo, che ne pregiudicherà le chances in classifica.

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Wout Poels (Team Sky) è secondo a 11″ e, tra abbuoni e distacco inflitto a Yates e Aru, andrà a conquistare con ampio margine la maglia blu; stesso tempo dell’olandese anche per Jon Izagirre (Bahrain-Merida), terzo, e Alejandro Valverde (Movistar), quarto.

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Ritardo pesante per Fabio Aru (UAE Team Emirates) e Jakob Fuglsang (Astana), rispettivamente quinto e sestso a 1’17” di ritardo da Nibali. Dietro di loro sopraggiunge anche Bauke Mollema (Trek-Segafredo):

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Ma peggio ancora è andata ad Adam Yates (Mitchelton-Scott), che cede di schianto lasciando sul campo addirittua 1’58”: il britannico è ottavo e deve dire addio alla maglia blu:

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Nicola Boem (Benetton-Bianchi) chiude 20º a 4’25”, preceduto di una decina di secondi da un Nairo Quintana (Movistar) nettamente al di sotto di quello ammirato alla Tirreno-Adriatico un anno fa. Per il colombiano, infatti, il primo vero obiettivo dell’anno sará solo a luglio, al Tour de France.

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Dunque un’altra gran bella soddisfazione per Vincenzo Nibali che a questo punto della stagione, tutto sommato, dalla Tirreno-Adriatico cercava indicazioni prima ancora che risultati, quindi l’amarezza per la caduta di ieri passa in secondo piano rispetto alla forma dimostrata.

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Ed ecco riepilogato l’ordine d’arrivo:

1. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida in 5h04’07” (abb. 10″)
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 26″ (abb. 6″)
3. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida s.t. (abb. 4″)
4. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
5. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’17”
6. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team s.t.
7. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 1’36”
8. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’58”
9. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida a 2’21”
10. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 2’53”

14. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 3’39”
16. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 3’54”
17. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 4’02”
19. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 4’16”
20. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 4’25”
25. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 5’23”
26. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
29. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 6’16”
33. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 6’52”

La maglia blu, come detto, cambia padrone e molto probabilmente questo sarà quello definitivo: un applauso a Wout Poels (Team Sky), nuovo leader con 1’30” su Adam Yates. Risale posizioni anche Nibali, ora quinto.

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Questa la nuova classifica generale:

1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 20h24’54”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’30”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’35”
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’56”
5. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’01”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’15”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’25”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’06”
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’21”
10. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’26”
11. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 7’50”
12. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 8’09”
13. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 8’16”
14. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 8’34”
15. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 8’51”
16. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 8’25”
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 9’23”
18. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 10’28”
19. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
20. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 10’39”

Ed è tutto da Fermo, a domani con la penultima tappa della Tirreno-Adriatico 2018, da Ascoli Piceno a Civitanova Marche!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
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Nibali, una vittoria per Scarponi. Poels stacca Yates e ipoteca la classifica

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Un’altra esibizione di forza di Vincenzo Nibali, che a Fermo vince nel nome di Michele Scarponi levandosi di ruota il futuro vincitore della Tirreno-Adriatico Wout Poels, passato a vestire la maglia blu alla luce dei quasi due minuti di ritardo accusati da Adam Yates, e il signore delle Ardenne Alejandro Valverde, già battuto giovedì a Pomarance. Lo Squalo dello Stretto dimostra di non avere patito conseguenze dalla caduta di ieri, che ne ha sì pregiudicato le possibilità di successo finale nella Corsa dei Due Mari ma non, cosa ben più importante, la marcia di avvicinamento ai grandi obiettivi stagionali.

Anzi, un Nibali come quello visto fin qui può guardare con legittime ambizioni tanto alla Milano-Sanremo di domenica prossima quanto, soprattutto, alla Liegi-Bastogne-Liegi che è il primo vero bersaglio messo nel mirino dal siciliano nel 2018, senza dimenticarci dell’esordio, interessante, al Giro delle Fiandre. Alla Classicissima, anzi, Nibali ci arriva con un morale più alto rispetto a quello di altri grandi favoriti – in particolare Sagan, Van Avermaet e Alaphilippe – che in questa Tirreno-Adriatico stanno correndo a fari spenti.

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Vincenzo Nibali (33 anni) è già al terzo successo stagionale

Passo indietro rispetto alla splendida affermazione di ieri, invece, per Fabio Aru, che ha confermato qualche limite sui percorsi esplosivi e, forse, anche qualche segno di affaticamento: tutto normale, comunque, per chi ha programmato il proprio picco stagionale fra un paio di mesi, quando anziché per la maglia blu ci sarà da lottare per quella, ben più importante, di colore rosa. Maglia blu che, intanto, cambia padrone passando dalle spalle di Adam Yates a quelle di Wout Poels che, a questo punto, forte di un vantaggio di un minuto e mezzo dovrebbe portarla senza problemi fino a San Benedetto del Tronto.

Ordine d’arrivo
1. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida in 5h04’07” (abb. 10″)
2. Wout Poels (Ola) Team Sky a 26″ (abb. 6″)
3. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida s.t. (abb. 4″)
4. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
5. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’17”
6. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team s.t.
7. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 1’36”
8. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’58”
9. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida a 2’21”
10. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 2’53”

14. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 3’39”
16. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 3’54”
17. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 4’02”
19. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 4’16”
20. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 4’25”
25. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 5’23”
26. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.
29. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 6’16”
33. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team a 6’52”

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Wout Poels (30 anni) ha le mani sulla Tirreno-Adriatico 2018

Classifica generale dopo la 5ª tappa
1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 20hy24’54”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’30”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’35”
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’56”
5. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’01”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’15”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’25”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’06”
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’21”
10. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’26”
11. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 7’50”
12. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 8’09”
13. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 8’16”
14. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 8’34”
15. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 8’51”
16. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 8’25”
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 9’23”
18. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 10’28”
19. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
20. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 10’39”

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Kangert si regala la Parigi-Nizza. E anche Dumoulin è già in palla

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Per il suo 31º compleanno, che festeggerà tra pochi giorni, Tanel Kangert (Astana) si regala il successo più importante della carriera: sua infatti la classifica generale della Parigi-Nizza, dopo aver già sfiorato il mese scorso il Tour of Oman chiuso poi in quinta posizione. Alla course au soleil l’estone, le cui responsabilità in seno alla squadra sono aumentate dopo la partenza di Aru, si è imposto per appena 4″ nei confronti di Warren Barguil (Fortuneo-Samsic) e 18″ sul leader del Team Sky Geraint Thomas.

Kangert ha costruito la sua vittoria in due mosse: prima il secondo posto, ad appena 1″ da Tom Dumoulin (Sunweb), nella cronometro vallonata di Mont Brouilly, particolarmente adatta alle sue caratteristiche di passista-scalatore; e quindi, due giorni dopo, la zampata data a Fayence, dove con uno scatto all’ultimo chilometro il corridore dell’Astana ha anticipato di 10″ proprio Barguil e Louis Meintjes, con i quali in precedenza si era avvantaggiato nei confronti del gruppo dei big, conquistando tappa e maglia gialla grazie anche al minuto di ritardo accusato da Dumoulin.

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Tanel Kangert (Astana) all’attacco nel finale della tappa di Fayence

Sull’arrivo in salita di Col de la Couillole, poi, Kangert ha stretto i denti limitando a 18″ il ritardo da Barguil, risultato il migliore degli uomini di classifica insieme a Thomas e un ritrovato Dumoulin, mentre la vittoria di tappa è andata a Daniel Oss: per il corridore trentino, capace di precere Roelandts e Samuel Dumoulin dopo una lunga fuga, si è trattato della prima vittoria con la nuova maglia della Bora-Hansgrohe.

E in controllo è stata anche l’ultima tappa, quella del tradizionale passaggio sul Col d’Èze prima della picchiata sulla Promenade des Anglais, in cui Tangert ha sì chiuso in un secondo drappello a 14″ dal primo troncone del gruppo, regolato da Lilian Calmejane (Direct Énergie), ma sempre tenendo d’occhio Barguil e Thomas, pure loro in leggero ritardo, mentre chiudendo insieme ai primi arrivati Rigoberto Urán è arrivato a sfiorare il podio.

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Arnaud Démare (Groupama-FDJ) vince la prima delle sue due tappe a Bois-d’Arcy

Quanto al corridore più atteso tra quelli al via, il vincitore del Giro d’Italia 2017 Tom Dumoulin, il bilancio è comunque incoraggiante: conquistata la maglia gialla grazie al successo nella cronometro, infatti, l’olandese ha accusato un minuto di ritardo in una tappa complicata e nervosa come quella di Fayence, ma di nuovo è tornato coi migliori sulla Couillole. Infine, le quattro volate sanciscono due successi a testa per il campione francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e per il veterano André Greipel (Lotto-Soudal), che hanno lasciato a secco i vari Gaviria, Bouhanni e Groenewegen.

RISULTATI

1ª tappa, Bois-d’Arcy > Bois-d’Arcy
1. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ in 3h15’35”
2. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal s.t.
3. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.

2ª tappa, Rochefort-en-Yvelines > Amilly
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 4h00’09”
2. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.
3. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ s.t.

3ª tappa, Chablis > Chalon-sur-Saône
1. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ in 4h04’18”
2. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal s.t.
3. Dylan Groenewegen (Ola) Team LottoNL-Jumbo s.t.

4ª tappa, Beaujeu > Mont Brouilly (cronometro individuale)
1. Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb in 20’14”
2. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team a 1″
3. Rigoberto Urán (Col) Team EF Education First-Drapac a 3″

5ª tappa, Quincié-en-Beujolais > Bourg-de-Péage
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 4h01’58”
2. Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Crédits s.t.
3. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ s.t.

6ª tappa, Aubagne > Fayence
1. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team in 4h54’22”
2. Warren Barguil (Fra) Team Fortuneo-Samsic a 10″
3. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data s.t.

7ª tappa, Nice > Col de la Couillole
1. Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe in 5h11’53”
2. Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team s.t.
3. Samuel Dumoulin (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
4. Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 17″
5. Warren Barguil (Fra) Team Fortuneo-Samsic s.t.
6. Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb s.t.

8ª tappa, Nice > Nice
1. Lilian Calmejane (Fra) Direct Énergie in 2h45’38”
2. Tony Gallopin (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
3. Rigoberto Urán (Col) Team EF Education First-Drapac s.t.

Classifica generale
1. Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team in 28h43’47”
2. Warren Barguil (Fra) Team Fortuneo-Samsic a 4″
3. Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 18″
4. Rigoberto Urán (Col) Team EF Education First-Drapac a 33″
5. Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky a 45″
6. Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb a 52″
7. Simon Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’01”
8. Tony Gallopin (Fra) Ag2r La Mondiale a 1’02”
9. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data a 1’21”
10. Lilian Calmejane (Fra) Direct Énergie a 1’41”
11. Alexis Vuillermoz (Fra) Ag2r La Mondiale a 1’42”
12. Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott a 1’46”
13. Rein Taaramae (Est) Direct Énergie a 2’24”
14. Sébastien Reichenbach (Svi) Groupama-FDJ a 4’51”
15. Mikel Landa (Spa) Mitchelton-Scott a 5’09”
16. Miguel Ángel López (Col) Astana Pro Team a 5’39”
17. Diego Rosa (Ita) Team Sky a 5’43”
18. Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott a 5’53”
19. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data a 6’10”
20. Romain Bardet (Fra) Ag2r La Mondiale a 6’11”

Albo d’oro recente
2009 Luis León Sanchez (Spa)
2010 Alberto Contador (Spa)
2011 Tony Martin (Ger)
2012 Bradley Wiggins (Gbr)
2013 Richie Porte (Aus)
2014 Carlos Alberto Betancur (Col)
2015 Richie Porte (Aus)
2016 Geraint Thomas (Gbr)
2017 Sergio Luis Henao (Col)
2018 Tanel Kangert (Est)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/10/kangert-si-regala-la-parigi-nizza-e-anche-dumoulin-e-gia-in-palla/

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Tirreno-Adriatico / LIVE della 6ª tappa

Buongiorno a tutti dalla Tirreno-Adriatico, si corre oggi l’ultima tappa in linea prima della cronometro finale. Abbiamo ancora negli occhi lo splendido bis servito ieri da Vincenzo Nibali a Fermo, nel giorno in cui Wout Poels ha strappato ad Adam Yates la maglia blu. Ricapitoliamo dunque la top ten a due frazioni dal termine:

1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 20h24’54”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’30”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’35”
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’56”
5. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’01”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’15”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’25”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’06”
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’21”
10. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’26”

E ora uno sguardo all’altimetria di questa Ascoli PicenoCivitanova Marche, tappa aperta a più di una soluzione:

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Entriamo in cronaca a 33 km dall’arrivo, per dirvi che la fuga ha ancora 4’06” di vantaggio e, quindi, buone possibilità di arrivare. Una situazione di particolare interesse soprattutto per la Benetton-Bianchi, che può contare su una netta superiorità numerica: tre corridori su sette. Sono infatti presenti Davide Rebellin, Riccardo Stacchiotti ed il leader Nicola Boem, che occupa anche la 19ª posizione a 10’28” dalla maglia blu e quindi, in questo momento, viaggia tra il settimo e l’ottavo posto virtuale oltre ad aver già raccolto 3″ di abbuono all’intermedio. Gli altri attaccanti sono Marco Canola (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini), lo statunitense Logan Owen (Education First-Drapac), Davide Martinelli (Quick Step) e il neozelandese Hamish Schreurs (Israel Cycling Academy).

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Naturalmente l’onere dell’azione è sempre stato sulle spalle dei Benetton, e in particolare di Riccardo Stacchiotti e Davide Rebellin, il cui lavoro è stato fin qui eccezionale. Tanto che, a 10 km dall’arrivo e nonostante la veemente reazione del gruppo, i sette hanno ancora 1’30” di vantaggio. Situazione apertissima!

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7 km all’arrivo, si sale verso Civitanova Alta e grazie ad un’ultima, incredibile trenata di Riccardo Stacchiotti il vantaggio è tornato addirittura ad aumentare: 1’50”! Il 26enne termina qui il proprio lavoro e si lascia sfilare, passando il testimone a Davide Rebellin, di vent’anni più anziano ma sempre presente. Nicola Boem in seconda ruota, poi Marco Canola, Logan Owen e Davide Martinelli nell’ordine, con Hamish Schreurs a chiudere la fila:

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Siamo in cima allo strappo e Davide Rebellin dà una frustata nel tentativo di setacciare il gruppetto; vediamo infatti la fila molto allungata alle sue spalle: 6,6 km all’arrivo e vantaggio sul gruppo che sale ancora: 1’56”!

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Il forcing della Benetton ha avuto successo, perché come vedete ai 5 km il drappello di testa si spezza: davanti, con Nicola Boem e Davide Rebellin, restano solo Marco Canola e Logan Owen. Staccati, invece, Riccardo Stacchiotti, Davide Martinelli e Hamish Schreurs!

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Siamo ormai all’ultimo chilometro e possiamo dirlo: la tappa se la giocano questi quattro corridori, perché il gps ora rileva addirittura 2’13” di vantaggio nei confronti del gruppo. Marco Canola lancia lo sprint all’interno dell’ultima curva, Nicola Boem per adesso si mantiene nella scia di Davide Rebellin, in quarta ruota c’è Logan Owen!

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Telecamere fisse, è testa a testa tra Marco Canola, sulla sinistra del teleschermo, e Nicola Boem a destra! Più indietro Davide Rebellin e Logan Owen.

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Attenzione anche a Logan Owen che sembra in rimonta…

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Ultimi cento metri, Nicola Boem passa davanti…

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Boem…
Boem…
BOEM…

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A Civitanova vince un eccezionale Nicola Boem (Benetton-Bianchi)!
Marco Canola chiude al secondo posto e Logan Owen al terzo

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E Davide Rebellin taglia il traguardo anche lui a braccia alzate! Buona parte del merito nel successo di Boem è sua, senza naturalmente dimenticare Stacchiotti:

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Un minuto e mezzo il ritardo di Martinelli, Schreurs e Stacchiotti, che conservano un margine esiguo sul plotone. La volata del gruppo, che chiude a 1’42”, la vince Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) davanti a Michael Matthews (Sunweb):

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Da segnalare i ritiri, causa cadute, di Bauke Mollema,  Tobias Ludvigsson, Lorenzo Rota, Roy Goldstein e di un fin qui molto positivo Simone Petilli. Questo, invece, l’ordine d’arrivo:

1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 3h54’06” (abb. 10″)
2. Marco Canola (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t. (abb. 6″)
3. Logan Owen (Usa) Team EF Education First-Drapac s.t. (abb. 4″)
4. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
5. Davide Martinelli (Ita) Quick Step Floors a 1’31”
6. Hamish Schreurs (Aus) Israel Cycling Academy s.t.
7. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
8. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 1’42”
9. Michael Matthews (Aus) Team Sunwbe s.t.
10. Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo s.t.

28. Wout Poels (Ola) Team Sky s.t.
rit. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo
rit. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates

Giornata tranquilla per Wout Poels (Team Sky) che conserva la maglia blu.

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Non cambia nulla nella top ten, mentre Nicola Boem risale dal 19º al 14º posto grazie al tempo guadagnato e al ritiro di Mollema. Ecco la nuova classifica generale:

1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 24h20’42”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’30”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’35”
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’56”
5. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’01”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’15”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’25”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’06”
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’21”
10. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’26”
11. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 7’50”
12. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 8’09”
13. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 8’16”
14. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 8’33”
15. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 8’34”
16. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 8’51”
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 9’23”
18. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 10’28”
19. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 10’39”
20. Simon Spilak (Slo) Team Katusha-Alpecin a 11’14”

E anche per oggi è tutto, appuntamento a domani per la cronometro finale della Tirreno-Adriatico 2018!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/12/tirreno-adriatico-live-della-6a-tappa/

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Capolavoro Benetton: Rebellin fa il regista, Boem la mette dentro

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Capolavoro Benetton a Civitanova Marche: il team verde-bianco mette tre uomini in una fuga di sette, e serve su un piatto d’argento a Nicola Boem una vittoria che vale oro. Si tratta infatti della prima (ed unica, dato che domani si correrà a cronometro) fuga ad andare in porto in questa edizione della Tirreno-Adriatico, nonché del primo successo nel World Tour di questa squadra appena nata ma già vincente. E con i quasi due minuti guadagnati – abbuoni compresi – nei confronti del gruppo, Boem guadagna anche cinque posizioni in classifica generale, portandosi dal 19º al 14º posto.

Ai posti d’onore Marco Canola della Nippo Vini Fantini e Logan Owen della Education First, quarto il vecchio Davide Rebellin che si toglie la soddisfazione di tagliare anche lui il traguardo a braccia alzate. E pure Riccardo Stacchiotti, terza pedina Benetton entrata nella fuga, alla fine riesce a precedere il gruppo chiudendo settimo alle spalle degli altri due attaccanti rimasti staccati sullo strappo di Civitanova Alta, Davide Martinelli e Hamish Schreurs.

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L’esultanza di Davide Rebellin (46 anni) per la vittoria di Boem

Grande giornata per la Benetton, quindi, ma pomeriggio tutto sommato tranquillo per i big della corsa: le prime posizioni in classifica non cambiano, e Wout Poels si appresta ormai, domani, ad una sorta di passerella sul lungomare di San Benedetto che lo consacrerà vincitore della Tirreno-Adriatico 2018. Ancora apertissima, invece, la lotta per il podio tra Adam Yates e Fabio Aru, divisi da soli 5″ ed entrambi costretti a guardarsi le spalle da Jakob Fuglsang.

Ordine d’arrivo
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 3h54’06” (abb. 10″)
2. Marco Canola (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t. (abb. 6″)
3. Logan Owen (Usa) Team EF Education First-Drapac s.t. (abb. 4″)
4. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
5. Davide Martinelli (Ita) Quick Step Floors a 1’31”
6. Hamish Schreurs (Aus) Israel Cycling Academy s.t.
7. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
8. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 1’42”
9. Michael Matthews (Aus) Team Sunwbe s.t.
10. Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo s.t.

28. Wout Poels (Ola) Team Sky s.t.
rit. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo
rit. Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates

Classifica generale dopo la 6ª tappa
1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 24h20’42”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’30”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’35”
4. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’56”
5. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2’01”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’15”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’25”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’06”
9. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’21”
10. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’26”
11. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 7’50”
12. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 8’09”
13. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 8’16”
14. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 8’33”
15. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 8’34”
16. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 8’51”
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 9’23”
18. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 10’28”
19. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 10’39”
20. Simon Spilak (Slo) Team Katusha-Alpecin a 11’14”

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Wout Poels ha vinto la Tirreno-Adriatico. L’ultima crono a Rohan Dennis

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La Tirreno-Adriatico 2018 è di Wout Poels: per l’olandese del Team Sky, forte di un vantaggio di 1’30” sul secondo, la cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto è stata poco più di una semplice passerella, che d’altra parte ha confermato anche il secondo posto di Adam Yates (Mitchelton-Scott) ed il terzo di Fabio Aru (UAE Team Emirates).

Il più veloce contro le lancette è stato lo specialista Rohan Dennis (BMC) che ha preceduto di 4″ Ramunas Navardauskas e di 10″ un Marcel Kittel uscito a bocca asciutta dalla corsa dei due mari, mentre ancora una volta, tra gli uomini di classifica, il migliore è risultato Vincenzo Nibali: concedendo solo 12″ al vincitore, il siciliano ha sfiorato il podio di giornata e ai piedi del podio è arrivato anche nella generale, scavalcando Jakob Fuglsang al quarto posto assoluto.

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Rohan Dennis (27 anni) si è aggiudicato la cronometro finale

Perde invece due posizioni – ma in fondo, poco importa – Nicola Boem, già più che appagato dalla vittoria di ieri e, per il quale, una 14ª o 16ª posizione finale poco cambiano.

Ordine d’arrivo
1. Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team in 12’07”
2. Ramunas Navardauskas (Lit) Bahrain-Merida a 4″
3. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin a 10″
4. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 12″
5. Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe a 13″
6. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
7. Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida a 14″
8. Andrey Amador (Cri) Movistar Team s.t.
9. Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Dimension Data a 15″
10. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.

12. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 17″
14. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 18″
21. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 21″
29. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 24″
34. Wout Poels (Ola) Team Sky a 26″
47. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 30″
52. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 31″
77. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 39″
94. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 43″

Classifica generale finale
1. Wout Poels (Ola) Team Sky in 24h33’15”
2. Adam Yates (Gbr) Mitchelton-Scott a 1’28”
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 1’39”
4. Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 1’47”
5. Jakob Fuglsang (Dan) Astana Pro Team a 1’51”
6. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 5’06”
7. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 6’17”
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 7’11”
9. Tejay Van Garderen (Usa) BMC Racing Team a 7’29”
10. Pierre Rolland (Fra) Team EF-Education First-Drapac a 7’34”
11. Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ a 7’51”
12. Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe a 8’13”
13. Julian Alaphilippe (Fra) Quick Step Floors a 8’22”
14. Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team a 8’38”
15. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 8’40”
16. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 8’50”
17. Gianni Moscon (Ita) Team Sky a 9’16”
18. Tim Wellens (Bel) Lotto-Soudal a 10’44”
19. Tiesj Benoot (Bel) Lotto-Soudal a 10’50”
20. Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 11’14”

48. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 22’50”
59. Janez Brajkovic (Slo) Benetton-Bianchi a 27’09”
129. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 45’10”
140. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 51’34”
142. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi a 58’11”
147. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi a 1h08’30”

Albo d’oro recente
2009 Michele Scarponi (Ita)
2010 Stefano Garzelli (Ita)
2011 Cadel Evans (Aus)
2012 Vincenzo Nibali (Ita)
2013 Vincenzo Nibali (Ita)
2014 Alberto Contador (Spa)
2015 Nairo Quintana (Col)
2016 Greg Van Avermaet (Bel)
2017 Nairo Quintana (Col)
2018 Wout Poels (Ola)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
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Milano-Sanremo / LIVE della corsa

Classicissima, Mondiale di Primavera, prima delle cinque Monumento o, più semplicemente: Milano-Sanremo. La stagione del grande ciclismo si apre ufficialmente con quello che è, da sempre uno degli appuntamenti in assoluto più attesi. L’anno scorso, come tutti ricorderete, finì con questo serratissimo sprint a tre, nel quale Michal Kwiatkowski infilzò il campione del mondo e superfavorito Peter Sagan; e terzo fu Julian Alaphilippe:

sanremo 2017

Subito uno sguardo, quindi, ai principali favoriti di questa 109ª edizione della classicissima a cominciare, naturalmente, proprio da Michal Kwiatkowski che corre con il numero 1: accanto al polacco a caccia del bis, da tenere d’occhio in casa Sky anche Gianni Moscon e, perché no, Diego Rosa.

In caso di arrivo in volata, i nomi buoni sono quelli del vincitore del 2014 Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), del 2015 John Degenkolb (Trek-Segafredo, che schiera anche Giacomo Nizzolo e Jasper Stuyven) e del 2016 Arnaud Démare (Groupama-FDJ), ma anche di André Greipel (Lotto-Soudal), Fernando Gaviria ed Elia Viviani entrambi della Quick Step, Michael Matthews (Sunweb), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Sacha Modolo (Education First-Drapac) e Magnus Cort Nielsen (Astana).

Un discorso a parte lo merita Matteo Trentin (Mitchelon-Scott), corridore sì veloce ma che ha nelle corde anche l’attacco sul Poggio o comunque nel finale; inutile dire che lo stesso discorso vale, a maggior ragione, per quel fuoriclasse che risponde al nome di Peter Sagan, e attenzione perché in casa Bora-Hansgrohe c’è anche lo sprinter Sam Bennett. Tra quanti invece cercheranno sicuramente di inventarsi qualcosa per sfuggire alla volatona, ci sono Greg Van Avertmaet (BMC), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Alejandro Valverde (Movistar). Più delicata la situazione di Daniel Martin (UAE Team Emirates) e Julian Alaphilippe (Quick Step), compagni di squadra rispettivamente di Kristoff il primo, di Gaviria e Viviani il secondo. E meno male, verrebbe da dire, che alla Quick Step non ci sarà Philippe Gilbert: il vincitore dell’ultimo Giro delle Fiandre ha dovuto dare forfait per un infortunio alla tibia che mette in dubbio anche la sua difesa del titolo alla Ronde.

I sette della Benetton-Bianchi, infine, sono Nicola Boem, Janez Brajkovic, Lorenzo Fortunato, Andrea Manfredi, Ángel Leonardo Pereyra, Davide Rebellin e Federico Zurlo.

E ora, esaurita la rassegna dei big al via, diamo un’occhiata all’altimetria, invariata rispetto alle ultime edizioni:

altimetria

Prima di entrare in diretta, vi mostriamo le immagini registrate del passaggio sul Turchino dei nove attaccanti della prima ora, i cui nomi sono quelli di Koen Bowman (LottoNL-Jumbo), Benoît Cosnefroy (Ag2r La Mondiale), Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Jack Bauer (Mitchelton-Scott), Alex Turrini (Wilier Triestina-Selle Italia), Andrea Manfredi (Benetton-Bianchi), Luca Chirico (Androni Giocattoli-Sidermec), Daniel Felipe Martínez (Education First-Drapac) e Guillaume Van Keirsbulck (Wanty-Groupe Gobert).

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Nomi interessanti, dunque, quelli di alcuni dei fuggitivi: su tutti il campione del mondo under 23 in carica, Cosnefroy, e Van Keirsbulck che è da considerarsi il capitano della Wanty, e che l’anno scorso si impose in una semiclassica belga, il Samyn. Intanto, con queste immagini entriamo in cronaca diretta quando ci troviamo a 53 km dall’arrivo e si inzia a salire verso il primo dei tre Capi: Capo Mele. Ancora 2’22” il vantaggio degli attaccanti, che non hanno mai avuto più di 6’30”.

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Nulla da segnalare sui tre Capi, e quando la testa della corsa entra ad Imperia, il suo vantaggio si aggira ancora intorno ai due minuti. Meno di 40 km all’arrivo, ormai:

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Curva a destra, e per i fuggitivi inizia la Cipressa: in prima posizione Simone Andreetta, seguito da Koen Bouwmann e Luca Chirico. 1’43” il loro vantaggio ai -28 km.

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25 km all’arrivo e il ritardo del gruppo scende sotto il minuto, BMC e Katusha a tirare il gruppo in salita: e attenzione perché al sesto posto della fila notiamo già la maglia iridata di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe).

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I battistrada sono a Costa Rainera: davanti a tutti proprio il portacolori della Benetton Andrea Manfredi, mentre ha perso contatto Andreetta che era stato il primo ad attaccare la salita:

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Discesa verso Marina degli Aregai, e possiamo parlare di ricongiungimento perché il gruppo, per quanto ovviamente molto allungato, è tornato compatto. 20 km all’arrivo!

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Siamo di nuovo sull’Aurelia, e avanza il treno della Benetton-Bianchi che cercherà di mettere Nicola Boem nelle condizioni di attaccare il Poggio nelle prime posizioni. A tirare a tutta è proprio Andrea Manfredi che, nonostante i circa 200 km di fuga nella gambe, dà fondo alle sue ultime energie per i propri compagni:

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Unico big ad aver perso contatto sulla Cipressa, è Elia Viviani: ecco il veneto della Quick Step in questo drappello di ritardatari, ad Arma di Taggia. Non sappiamo se il campione olimpico si sia staccato in salita o sia caduto in discesa, fatto sta che ormai è fuori dai giochi per la vittoria. Ed Elia era la principale speranza italiana di interrompere un digiuno che dura ormai da dodici anni, purtroppo!

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Ma torniamo davanti, perché è iniziato il Poggio! Davanti a tutti Tony Martin (Katusha-Alpecin) che fa il forcing con a ruota Jasper Stuyven della Trek. Ancora davanti anche i Benetton…

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Si sposta Martin, prosegue invece nella sua azione Jasper Stuyven ma vedete che il gruppo è ancora molto folto. Nelle prime posizioni anche diversi uomini della Sky e della Movistar, fra cui naturalmente Michal Kwiatkowski e Alejandro Valverde.

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Passata la chiesetta della Madonna della Guardia, gruppo sempre compatto e attenzione, perché c’è stata una caduta intorno alla cinquantesima posizione! A terra Tiesj Benoot (Lotto-Soudal) ma molti altri rischiano di perdere irrimediabilmente contattto in questo frangente, e fra questi anche il campione europeo Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e quello belga Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale):

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Siamo ormai nel tratto di falsopiano in cima al Poggio, ed è qui che, se qualcuno ne ha, può fare la differenza. Qui l’anno scorso aveva attaccato Sagan, qui a provarci è adesso un sorprendente Alessandro De Marchi (BMC)! Alle sue spalle il campione francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e André Greipel (Lotto-Soudal).

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De Marchi allunga il gruppo ma non fa selezione, siamo ormai in cima al Poggio, curva a sinistra e inizia la discesa… e attacca Nicola Boem (Benetton-Bianchi)!

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È Andrey Amador (Movistar) a saltare alla ruota di Nicola Boem, alle loro spalle però si apre una piccola luce perché Daniele Bennati, compagno di squadra di Amador, ha fatto il buco, non sappiamo se volontariamente o meno:

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È Jakob Fuglsang (Astana) che sta cercando ora di riagganciare la ruota di Andrey Amador, in quarta ruota il tedesco Rüdiger Selig (Bora-Hansgrohe) che sta cercando di tenere cucito il gruppo per riportare sotto Peter Sagan, a sua volta alla ruota di Arnaud Démare.

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Siamo in fondo alla discesa, Nicola Boem è il primo ad affacciarsi su Corso Cavallotti e subito rilancia l’azione! Ma l’arrivo è ancora molto lontano, 2.500 metri!

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Attenzione, però, perché molla completamente Andrey Amador e questo crea un buco tra Nicola Boem e il gruppo quando siamo ormai ai 1.500 metri!

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Telecamere fisse! Nicola Boem entra nell’ultimo chilometro forte di una decina di secondi di vantaggio nei confronti del gruppo che lancia ora la volata: è difficile, ma si può fare!

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Dietro è la Movistar che sta cercando di organizzare un treno per Bennati…

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Esce Arnaud Démare che deve partire lungo per andare a prendere Boem…

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Ultimi 200 metri, Boem è ancora davanti!…

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NICOLA BOEM VINCE LA MILANO SANREMO!
L’Italia rompe un digiuno di 12 anni, la Benetton trionfa al debutto!

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Arnaud Démare (Groupama-FDJ) vince la volata del gruppo ed è secondo, terzo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) per il quale la Sanremo resta un tabú, e quarto un ottimo Alejandro Valverde (Movistar) alla sua prima top ten nella classicissima:

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Questo la top ten, nella quale spiccano i tre uomini della Movistar:

1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 6h23’29”
2. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ a 2″
3. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
4. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
5. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data s.t.
6. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t.
7. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t.
8. Andrey Amador (Cri) Movistar Team s.t.
9. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
10. Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe s.t.

E questo è il momento – storico non solo per la neonata Benetton che, come la MTN-Qhubeka cinque anni fa con Ciolek, vince alla sua prima apparizione una classica monumento – in cui l’Italia torna sul gradino più alto della Milano-Sanremo. Dodici anni dopo Filippo Pozzato, tocca a Nicola Boem trionfare in via Roma!

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E da Sanremo è tutto, è stata una giornata che ricorderemo a lungo… a presto!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/13/milano-sanremo-live-della-corsa/

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Favola Boem: da disoccupato a Re di Sanremo!

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Non più tardi di quattro mesi fa, Nicola Boem non sapeva nemmeno se avrebbe potuto continuare ad essere un ciclista professionista. Vincitore di una tappa al Giro d’Italia 2015, da allora il veneto non aveva più vissuto altre giornate di gloria, e al termine della passata stagione non aveva ricevuto nessun’offerta di rinnovo dalla Bardiani-CSF, formazione per la quale aveva sempre corso fin dal suo passaggio tra i pro’.

Poi, la chiamata della Benetton-Bianchi, progetto nuovo di zecca e ambizioso, sì, ma partito in ritardo e per questo costretto a pescare esclusivamente nel mercato degli svincolati. Tra questi, proprio Nicola Boem è stato uno dei primi ad attirare l’attenzione del team verdebianco, che gli ha proposto un biennale e affidato i gradi di capitano per le prime corse dell’anno. Una fiducia subito ripagata dal nono posto in classifica alla Vuelta a San Juán.

Da allora, un crescendo: tappa e classifica finale al Dubai Tour, ancora dominatore alla Volta ao Alentejo dove sono arrivate una tappa e la maglia gialla, e quindi pure una tappa alla Tirreno-Adriatico, andando in fuga da lontano insieme allo stesso Rebellin e a Stacchiotti. Successi a cui aggiungere il secondo posto al Trofeo Laigueglia in parata con il vincitore e compagno di squadra Rebellin, il quinto posto alla Strade Bianche e l’ottavo al Gp di Larciano.

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La vittoria di Nicola Boem a Civitanova Marche, 6ª tappa della Tirreno-Adriatico

Con queste credenziali, Boem è arrivato a Sanremo con cucita addosso l’etichetta dell’outsider di lusso, della mina vagante capace di scombussolare le carte dei velocisti nel finale. Ma che tutto ciò potesse tradursi in un trionfo in via Roma, erano in pochi a prevederlo; non certo i bookmakers, che bancavano a 50 una sua eventuale vittoria.

E invece, lungo i quasi 300 km che separano Milano da Sanremo, tutto è filato alla perfezione per Boem e la Benetton: Andrea Manfredi protagonista nella fuga a nove ripresa solo tra Cipressa e Poggio, lo stesso Manfredi insieme a Janez Brajkovic, Lorenzo Fortunato e Davide Rebellin a proteggere Boem fino ai piedi del Poggio, e poi è toccato a lui. Nicola ha avuto la fortuna – e soprattutto la bravura, trovandosi più avanti – di evitare la caduta che ha spezzato il gruppo a metà della salita, la freddezza di non rispondere all’accelerazione di Alessandro De Marchi, ed il tempismo di piazzare lo scatto buono proprio allo scollinamento.

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Lo scatto decisivo di Nicola Boem in cima al Poggio di Sanremo

Unico a seguire Boem, il costaricano Andrey Amador, che per tutta la discesa ha fatto da collante tra il veneto ed il gruppo all’inseguimento. Ma non appena si è entrati a Sanremo e la strada, dopo la picchiata, è tornata a spianare, ad Amador si sono incatramate le gambe, e proprio il suo rallentamento ha aperto il buco, decisivo, tra Boem e il grosso del plotone.

Mancavano ancora 1.500 metri all’arrivo, a quel punto, e Boem li ha volati senza mai guardarsi indietro, se non agli ultimi 150 metri, quando ormai aveva capito di avere fatto l’impresa della vita. Primo a Sanremo, vincitore della Classicissima di Primavera ad appena quattro mesi di distanza da quel giorno, di inizio dicembre, in cui era arrivata la telefonata che gli ha permesso di tornare a considerarsi un corridore. E quel corridore, da questa sera, è più di un semplice ciclista: è diventato un campione.

Ordine d’arrivo
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 6h23’29”
2. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ a 2″
3. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
4. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.
5. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data s.t.
6. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t.
7. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t.
8. Andrey Amador (Cri) Movistar Team s.t.
9. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
10. Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe s.t.
11. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott s.t.
12. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal s.t.
13. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team s.t.
14. Sacha Modolo (Ita) Team EF Education First-Drapac s.t.
15. Luke Rowe (Gbr) Team Sky s.t.
16. Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe s.t.
17. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t.
18. Tony Martin (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.
19. Ian Stannard (Gbr) Team Sky s.t.
20. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t.

26. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
50. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 13″
98. Lorenzo Fortunato (Ita) Benetton-Bianchi a 47″
120. Janez Brajkovic (Slo) Benetton-Bianchi a 1’23”
121. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
172. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 7’18”

Albo d’oro recente
2000 Erik Zabel (Ger)
2001 Erik Zabel (Ger)
2002 Mario Cipollini (Ita)
2003 Paolo Bettini (Ita)
2004 Óscar Freire (Spa)
2005 Alessandro Petacchi (Ita)
2006 Filippo Pozzato (Ita)
2007 Óscar Freire (Spa)
2008 Fabian Cancellara (Svi)
2009 Mark Cavendish (Gbr)
2010 Óscar Freire (Spa)
2011 Matthew Goss (Aus)
2012 Simon Gerrans (Aus)
2013 Gerald Ciolek (Ger)
2014 Alexander Kristoff (Nor)
2015 John Degenkolb (Ger)
2016 Arnaud Démare (Fra)
2017 Michal Kwiatkowski (Pol)
2018 Nicola Boem (Ita)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/02/13/favola-boem-da-disoccupato-a-re-di-sanremo/

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grande Boem.. io la Sanremo l'ho vinta una volta sola con un italiano in PCM 15: Pozzato con la Southeast, nel database di qualche anno fa...e più o meno in questo modo, attaccando sulla discesa del Poggio e battendo in volata Gilbert. 

PS

Domanda: come hai fatto a mettere la maglia di campione europeo a Kristoff? 

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16 hours ago, vivailciclismopulito said:

grande Boem.. io la Sanremo l'ho vinta una volta sola con un italiano in PCM 15: Pozzato con la Southeast, nel database di qualche anno fa...e più o meno in questo modo, attaccando sulla discesa del Poggio e battendo in volata Gilbert. 

PS

Domanda: come hai fatto a mettere la maglia di campione europeo a Kristoff? 

pensa che in tanti anni di Tugas, la Sanremo (o una qualsiasi altra monumento) non l'avevo mai vinta!

per la maglia di campione europeo: ho messo a Kristoff la spunta di campione del mondo con l'editor, e ho salvato la maglia come uad_maillot_world

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6 ore fa, smec-easyjet dice:

pensa che in tanti anni di Tugas, la Sanremo (o una qualsiasi altra monumento) non l'avevo mai vinta!

per la maglia di campione europeo: ho messo a Kristoff la spunta di campione del mondo con l'editor, e ho salvato la maglia come uad_maillot_world

e non va in conflitto con Sagan campione del mondo?

dove potrei trovare il png della maglia di campione europeo?

grazie mille..

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5 hours ago, vivailciclismopulito said:

e non va in conflitto con Sagan campione del mondo?

dove potrei trovare il png della maglia di campione europeo?

grazie mille..

nessun conflitto, teoricamente potresti anche mettere 9 campioni del mondo tutti nella stessa squadra, perché la spunta che metti nel db non manda in pappa i palmares ma serve solo ingame per sapere quale maglia assegnare al corridore x

l'unico conflitto ci sarebbe se hai nella stessa squadra il campione europeo ed il vero campione del mondo, ma in quel caso ti basta mettere Kristoff (o il campione europeo di turno) campione norvegese e rinominare la maglia uad_maillot_nor; poi se in squadra c'è anche il campione norvegese (eccheppalle :P ) l'unica è assegnare momentaneamete a Kristoff un'altra nazionalità e rinominare di conseguenza il .png

nello spoiler ti metto la maglia di campione europeo neutra e quelle di Emirates e Katusha:

Spoiler

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5 hours ago, MattHorse said:

Mi sono rimportato un po' in pari con la storia, che risultati straordinari! Comunque si gli arrivi con salitella nel finale sono sempre "critici" per la cpu che praticamente non reagisce, e dire che è un problema segnalato ormai da qualche anno :schum:

 

eh sì le mie talpe mi hanno detto che nel prossimo gioco dovrebbe essere corretto... speriamo! questo è l'unico vero passo indietro nell'IA rispetto al 2013 (ultimo pcm a cui ho giocato), unito forse ad un'eccessiva facilità nelle volate; invece molto meglio l'IA delle tappe di montagna e la gestione delle fughe da lontano, in cui prima ti correvano tutti contro ed era molto frustrante che, nel finale, riusciva a staccarti scattandoti in faccia anche Libonio Puzzonio, mentre tu potevi pure avere Cancellara e provare ad attaccare, che Puzzonio ti si attaccava a ruota e contrattaccava... ora direi decisamente meglio.

Modificato da smec-easyjet
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