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Un graditissimo ritorno...


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Strade Bianche

 

Effettivo Acqua&Sapone: P. Brugger, V. Karpenko, A. Troiani, A. Poejo, G. Moscon, D. Martinelli, F. Ganna, S. Consonni

 

Nonostante non ci sia stato espressamente richiesto dallo sponsor un piazzamento particolare, alle Strade Bianche abbiamo un’occasione troppo ghiotta per metterci in risalto davanti alla crème del ciclismo mondiale. Confermiamo dunque in blocco la formazione che, con Paskal Brugger, ha ottenuto la vittoria una settimana fa al G.P. Izola. L’austriaco, insieme a Gianni Moscon e Vyacheslav Karpenko, andrà a formare un terzetto da tenere d’occhio. Lavoreranno per loro, puntando magari ad entrare nella fuga del mattino, i vari Alessio Troiani, Amaral Poejo, Davide Martinelli, Filippo Ganna e Simone Consonni. Insomma, una squadra da non sottovalutare e che speriamo possa permetterci di centrare il nostro ambizioso obiettivo di entrare nei 10 della “Classica del Nord più a sud d’Europa”.

 

I favoriti

 

***** Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep), Daniel Martin (Cannondale – Garmin), Michael Matthews (Orica – GreenEdge)

 

**** Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf), Damiano Cunego (NIPPO – Vini Fantini), Frank Schleck (Trek Factory Racing), Dario Cataldo (Astana Pro Team), Simon Yates (Orica – GreenEdge), Fabio Felline (Trek Factory Racing)

 

*** Maciej Paterski (CCC – Sprandi), Yuri Trofimov (Team Katusha), Louis Meintjes (MTN – Qhubeka), Mauro Finetto (Southeast), Adam Yates (Orica – GreenEdge), Davide Rebellin (CCC – Sprandi)

 

** Tiago Machado (Team Katusha), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – Csf), Rafael Valls (Lampre – Merida), Gerald Ciolek (MTN – Qhubeka), Dries Devenyns (IAM Cycling)

 

* Paskal Brugger (Acqua&Sapone), Vyacheslav Karpenko (Acqua&Sapone), Francesco Gavazzi (Southeast), Thomas Degand (IAM Cycling),
 

 

Resoconto

 

Centriamo subito l’obiettivo della mattina, entrando nella fuga buona con Alessio Troiani, che nel suo tentativo è accompagnato dal solo Eduard Grosu (NIPPO – Vini Fantini). I due guadagnano abbastanza rapidamente sul gruppo un vantaggio che, ad un centinaio di chilometri dall’arrivo si stabilizza attorno ai 6’. Nulla, o quasi, si muove nel plotone fino a circa 25 dal traguardo, quando è la Orica-GreenEdge ad accelerare decisa in testa, venendo a chiudere sulla fuga del mattino ai meno 20. A questo punto i migliori cominciano a scattarsi in faccia a ripetizione e, dopo qualche chilometro interlocutorio, in testa si forma un interessante gruppetto di otto unità comprendente tra gli altri Dan Martin (Cannondale-Garmin), Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf) e il campione del mondo Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep), mentre resta dietro l’altro grande favorito Michael Matthews (Orica-GreenEdge). Noi non ci facciamo sorprendere da questa azione e siamo ben presenti nel gruppo di testa col kazako Karpenko che è scortato in questa fase da uno splendido Moscon. Lasciamo ancora sfogare gli altri, rimanendo passivi a ruota, con Martin e Colbrelli che alla fine riescono a sganciarsi e a guadagnare una trentina di secondi. Un margine minimo, ma che tuttavia consentirà loro di giocarsi la vittoria, con l’irlandese che si impone allo sprint nel suggestivo scenario di Piazza del Campo. Noi, con intelligenza, proviamo a giocarci il tutto per tutto per il terzo posto, facendo del nostro meglio sullo strappo di Via Santa Caterina. Alla fine possiamo comunque sorridere, perché chiudiamo in quarta piazza con Korpenko, staccati solo nelle ultime centinaia di metri dal campione del mondo Kwiatkowski, ma mettendoci dietro in volata due ottimi atleti come Dario Cataldo (Astana Pro Team) e Pieter Weening (Orica-GreenEdge), l’unico salvabile in casa Orica, rispettivamente quinto e sesto.

 

Bilancio – Un quarto posto che ci fa saltare di gioia, quello raccolto a queste Strade Bianche! Corriamo una gara attenta, sempre nelle prime posizioni e siamo bravi a rimanere lì con i migliori quando avviene l’accelerazione decisiva. Non possiamo rimproverarci nulla, neanche di non aver seguito l’attacco dei due che poi si sarebbero andati a giocare la corsa. Se lo avessimo fatto, con tutta probabilità, non saremmo stati in grado di reggere nel finale e avremmo forse a stento raccolto una top 10.

 

Ordine d’arrivo Strade Bianche

 

1° Dan Martin (Irl) Cannondale – Garmin in 4h15’42’’

 

2° Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani – Csf s.t.

 

3° Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quickstep a 20’’

 

4° Vyacheslav Karpenko (Kaz) Acqua&Sapone a 34’’

 

5° Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team s.t.

 

6° Pieter Weening (Ned) Orica – GreenEdge s.t.

 

7° Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quickstep a 47’’

 

8° Daryl Impey (Rsa) Orica – GreenEdge a 1’22’’

 

9° Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale – Garmin s.t.

 

10° Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling s.t.

 

 

 

Fotobook

 

 

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Alessio Troiani in fuga al mattino nel meraviglioso scenario della campagna senese

 

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Vyacheslav Karpenko sprinta per il quarto posto, più avanti il campione del mondo Michal Kwiatkowski (Etixx - Quickstep)

Modificato da BWiggins92
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Nella Strade Bianche l'importante è prendere davanti tutti gli strappi. Se sei dietro prendi di quelle frustate che l'inquisizione in confronto sembra Peppa Pig. E' anche utile nel finale rimanere coperti, visto che tanti big provano ad attaccare autodistruggendo le proprie forze. Ottimo questo Karpenko (che dal nome sembra più un nuotatore che un ciclista, ma a noi va bene anche così :) )

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Per qualche strana ragione non mi fa citare... In ogni caso:

@Lucatb99 Grazie, sono contento che piaccia il mio modo di scrivere. E' una piccola consolazione per non essere riuscito ad entrare nel mondo del giornalismo professionistico :D

 

@bigwhite anche tu dici il nuovo Sagan?? Io spero possa vincere qualcosa in più :D Vediamo come cresce sul pavé. Diventasse un Degenkolb lo preferirei di certo!

@Cancellara per quanto ne sappiamo Karpenko potrebbe essere stato benissimo appena scongelato da una camera di ibernazione sovietica nascosta tra Astana e Almaty! Noi questo non lo sapremo mai ma comunque ci teniamo i risultati :D Che poi Karpenko ha avuto il +3 di giornata. Lo avesse avuto Brugger, che invece aveva +0, probabilmete salivo sul podio o addirittura rischiavo di vincere!!!

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Tour de Langkawi

 

Effettivo Acqua&Sapone: A. Troiani, E. Affini, R. Gramaccini, O. Rossi, D. Zagar, G. Pagliaccetti

 

Per l’appuntamento malesiano col Tour de Langkawi portiamo una squadra piuttosto completa, pronta a farsi valere nell’unico arrivo in salita della settima tappa, che probabilmente deciderà la classifica generale finale, con il duo Alessio Troiani-Edoardo Affini. Ma, come è ben noto, la corsa a tappe malese si è dimostrata nel corso degli anni terreno di caccia privilegiato per giovani velocisti in rampa di lancio. E allora ecco in prima linea il nostro Gino Pagliaccetti, pronto a rimpinguare il proprio bottino di successi. Completano l’organico il canadese Dwayne Zagar, il belga Orazio Rossi e l’altro azzurro Romolo Gramaccini

 

Resoconto

 

1ª tappa – Prima tappa che si svolge interamente su un circuito, caratterizzato anche da una salita valida come GPM di 1ª categoria, da ripetersi per tre volte. Centriamo la fuga solitaria con Gramaccini, che conquista tutti i punti ai GPM prima di rialzarsi. Per la volata con Pagliaccetti battezziamo la ruota di Rafael Andriato (Southeast) e con una progressione ci portiamo a casa la prima maglia di leader, con il giovane piemontese che salta agevolmente il russo Roman Maikin (RusVelo) e poi resiste al ritorno del ceco Alois Kankovsky (Whirlpool).

 

2ª tappa – Rischiamo molto, nella seconda tappa pianeggiante, quando ci facciamo cogliere impreparati in un momento in cui il gruppo si spezza in due per il forte vento. Fortunatamente davanti rallentano e, grazie al lavoro di Gramaccini, riusciamo a ricomporre la frattura. La volata è vinta da Rafael Andriato (Southeast) che brucia il duo della Caja Rural Francesco Lasca-Carlos Barbero Cuesta. Il nostro Pagliaccetti, partito troppo tardi, è solo sesto ma mantiene la maglia di leader.

 

3ª tappa – Terza tappa che offre un profilo meno scontato rispetto alle due giornate precedenti, con un colle 2ª categoria piuttosto lungo da scalare seguito da uno di terza. E’ la giornata buona per inventarsi qualcosa. Facciamo corsa dura per tutto il giorno, tirando come dei folli con Troiani ed Affini, che alla fine la pagano uscendo di classifica ad oltre 6’. Purtroppo il gruppo si sgrana meno di quanto avessimo previsto e allo sprint con Pagliaccetti centriamo un altro sesto posto. Vince Edwin Avila (Colombia) su Simone Ponzi (Southeast) e Sam Witmitz (Team Budget Forklifts) e il colombiano ci sfila anche la maglia di leader per 2’’. Purt

 

4ª tappa – Altro sprint, altro piazzamento per il nostro Pagliaccetti che centra un’altra giornata no dal punto di vista della forma e si ferma al ai piedi del podio venendo rimontato da Simone Ponzi (Southeast) negli ultimissimi metri. A vincere è Wouter Wippert (Drapac) che fin qui non si era mai visto, ma che oggi esce fuori come un missile e si impone davanti al solito Rafael Andriato (Southeast), che però si consola con la leadership provvisoria.

 

 5ª tappa – Parte subito una fuga molto pericolosa ad otto elementi, decidiamo per la prima volta di lavorare in testa al gruppo con prima Rossi e poi Gramaccini e quindi riusciamo a tenerli a gittata. Pagliaccetti ha un’altra giornata negativa e, per di più, in volata battezziamo la ruota sbagliata, quella del leader Rafael Andriato (Southeast). Il risultato è talmente pessimo che non riusciamo neanche ad entrare nei 10. Vince Sam Witmitz (Team Budget Forklifts) e cambia per l’ennesima volta la maglia di leader che finisce proprio sulle spalle dell’australiano.

 

6ª tappa – Ancora una tappa non banale, con un circuito finale che si conclude in cima a un breve strappo di circa 200 metri. Niente di trascendentale, ma sicuramente terreno di caccia ideale per il nostro Pagliaccetti. E il piemontese non ci delude andando a conquistare la seconda vittoria in questa corsa davanti al connazionale Simone Ponzi (Southeast) e il colombiano Edwin Avila (Colombia)! Grazie agli abbuoni riconquistiamo la maglia di leader che però sarà difficilissimo difendere nell’arrivo in salita di domani. Ufficiale invece il nostro successo nella classifica degli scalatori, dove domina Gramaccini.

 

7ª tappa – Con Affini e Troiani già da tempo fuori classifica, scegliamo di correre una gara prudente per la tappa decisiva con l’arrivo in salita. Purtroppo non riusciamo a fare molto per difendere la maglia, e dobbiamo arrenderci a quelli che in salita vanno meglio di noi. A partire da un sorprendente Simone Ponzi (Southeast) che dopo i tanti piazzamenti dei giorni scorsi mette a segno la doppietta tappa e maglia imponendosi davanti a Pello Bilbao (Caja Rural) e al nostro Alessio Troiani che ha potuto fare la sua corsa raccogliendo un buon piazzamento. Pagliaccetti si difende comunque molto bene e, gestendosi, chiude con un bel dodicesimo posto di tappa che vale anche la decima piazza in GC.

 

8ª tappa – Nella passerella finale siamo ancora una volta tutti per Pagliaccetti, che cerca l’hat trick. La forma non è male e infatti ci giochiamo la vittoria alla pari con tutti gli altri favoriti. Purtroppo scegliamo male i tempi per la partenza e ci fermiamo solo al quinto posto. Recuperiamo però una posizione in classifica generale dove Omar Fraile (Caja Rural) lascia la nona piazza al nostro Pagliaccetti.

 

Bilancio – Tirando le somme dopo otto giorni di corsa, c’è di che esser soddisfatti per il D.S. Amadio. Tutti gli obiettivi sono stati grosso modo centrati, grazie soprattutto al solito Gino Pagliaccetti, che si porta a casa la palma di miglior velocista (pur senza vincere la classifica a punti) con due successi parziali e si fa valere anche in classifica generale, dove chiude nono davanti a moltissimi scalatori. Bene anche Romolo Gramaccini che fa il suo portando a casa la maglia di miglior scalatore dominando nella classifica dei GPM. Non brillano, ma più per ordini di scuderia che per altro, Alessio Troiani e Edoardo Affini, che vengono sacrificati in favore del giovane velocista piemontese praticamente sempre. Un plauso particolare a Troiani che nella tappa regina riesce a farsi trovare pronto chiudendo con un bel terzo posto di giornata. Bene anche Dwayne Zagar e Orazio Rossi che danno davvero tutto per assistere il capitano e a testimonianza di questo c’è il fatto che sono proprio loro due a chiudere la classifica generale finale.

 

 

Resoconto delle tappe

 

1ª tappa – Pantai Cenang – Pantai Cenang (157.9 km) - Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone

 

2ª tappa – Alor Setar – Sungai Petani (144.5 km) – Rafael Andriato (Bra) Southeast

 

3ª tappa – Gerik – Tanah Merah (171.9 km) -  Edwin Avila (Col) Colombia

 

4ª tappa – Kota Bharu – Kuala Berang (168.9 km) – Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling

 

5ª tappa – Kuala Terengganu – Kuantan (194.3 km) – Sam Witmitz (Aus) Team Budget Forklifts

 

6ª tappa – Maran – Karak (201.3 km) – Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone

 

7ª tappa – Shal Alam – Bukit Fraser (114.4 km) – Simone Ponzi (Ita) Southeast

 

8ª tappa – Kuala Kubu Bharu – Kuala Lumpur (83.1 km) – Francesco Lasca (Ita) Caja Rural

 

 

Classifica generale finale Tour de Langkawi

 

1° Simone Ponzi (Ita) Southeast in 27h45’55’’

 

2° Pello Bilbao (Esp) Caja rural a 37’’

 

3° Davide Rebellin (Ita) CCC – Sprandi a 2’21’’

 

4° Petr Ignatenko (Rus) Rusvelo a 2’35’’

 

5° Paolo Ciavatta (Ita) D’Amico – Bottecchia s.t.

 

6° Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise a 2’54’’

 

7° Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 ASD a 3’18’’

 

8° Alexander Rybakov (Rus) RusVelo a 3’32’’

 

9° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone a 4’02’’

 

10° Omar Fraile (Esp) Caja Rural a 4’19’’

Fotobook

 

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Romolo Gramaccini conquista la classifica dei GPM al Tour de Langkawi

 

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Il trionfo di Gino Pagliaccetti sul muro di Karak

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Kattekoers

 

Effettivo Acqua&Sapone: G. Moscon, F. Ganna, S. Consonni, D. Martinelli, N. Sovegni, J. Bosak

 

Mentre corriamo il Tour de Langkawi in Malesia siamo impegnati anche su un doppio fronte in Europa. Il primo di questi due appuntamenti è la Kattekoers, semiclassica belga che si corre tra Denze e Ieper su un percorso caratterizzato dalla doppia scalata dell’arcigno Kemmelberg, un muro in acciottolato previsto anche dal percorso del ben più prestigioso  Giro delle Fiandre. Non abbiamo grandi specialisti per le pietre e allora decidiamo di selezionare una squadra polivalente che possa dire la propria nelle varie situazioni di corsa. Portiamo dunque due buoni passisti come Filippo Ganna e Davide Martinelli, due velocisti come Jindrich Bosak e Niccolò Sovegni e due scattisti come Gianni Moscon e Simone Consonni.

 

Resoconto

 

Non avevamo grandi ambizioni visto il percorso con i muri in pavé ma ci rendiamo comunque protagonisti di una bella prova, riuscendo a restare nel gruppo dei migliori dopo i due passaggi sul duro Kemmelberg. Nella volata ristretta diamo poi il meglio di noi stessi, cogliendo il il settimo posto con Martinelli  e salendo sul podio con il ceco Bosak,  che deve arrendersi solo a Maxime Vantomme (Roubaix Lille Métropole) e a Marco Marcato

 

Bilancio – Portiamo a casa qualche punto utile per la classifica Superprestige e ci distinguiamo anche piazzando ben quattro uomini nella top 20.

 

Ordine d’arrivo Kattekoers

 

1° Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Métropole in  

 

2° Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert s.t.

 

3° Jindrich Bosak (Cze) Acqua&Sapone s.t.

 

 

7° Davide Martinelli (Ita) Acqua&Sapone s.t.

 

Paris-Troyes

 

Effettivo Acqua&Sapone: V. Karpenko, G. Moscon, S. Consonni, A. Poejo, J. Bosak, F. Ganna, D. Martinelli, P. Brugger

 

Altra trasferta europea e questa volta ci trasferiamo in Francia per la Paris-Troyes. Pochi cambiamenti rispetto agli uomini che hanno ben figurato il giorno precedente alla Kattekoers. Confermati dunque Jindrich Bosak e Davide Martinelli, piazzati in Belgio, Gianni Moscon, Simone Consonni e Filippo Ganna. Uniche novità Vyacheslav Karpenko, Amaral Poejo e Paskal Brugger.

 

Resoconto

 

Nonostante l’epilogo più atteso fosse quello dello sprint a ranghi compatti, il percorso piuttosto nervoso proposto dagli organizzatori transalpini provoca una bella selezione e alla fine a giocarsi la corsa sono una ventina di corridori. Come il giorno precedente in Belgio, a trionfare è Maxime Vantomme (Roubaix Lille Métropole) che dà prova ancora una volta del suo invidiabile stato di forma sopravanzando il beniamino di casa Romain Feillu (Brétagne – Séché Environnement) e il connazionale Kenneth Vanbilsen (Cofidis, Solutions, Crédits). Beffa per la nostra squadra e nello specifico per Consonni che aveva provato ad anticipare la volata ma si è visto rimontare nelle ultime decine di metri per poi chiudere ai piedi del podio. Ci piazziamo anche con Karpenko che centra un bel nono posto in volata.

 

Bilancio – Così come alla Kattekoers, anche qui ci rendiamo protagonisti a sorpresa, nonostante l’assenza di un velocista, e riusciamo ad inserire ben due uomini in top 10. Peccato per la rimonta subita da Simone Consonni, altrimenti saremmo stati qui a parlare di un altro bel successo.

 

Ordine d’arrivo Paris-Troyes

 

1° Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Métropole in 3h36’38’’

 

2° Romain Feillu (Fra) Bretagne – Séché Environnement s.t.

 

3° Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions, Credits s.t.

 

 

4° Simone Consonni (Ita) Acqua&Sapone s.t.

 

 

9° Vyacheslav Karpenko (Kaz) Acqua&Sapone s.t.

Modificato da BWiggins92
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GP Nobili Rubinetterie – Città di Stresa  (1.HC)

 

Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, E. Affini, G. Moscon, D. Martinelli, N. Sovegni, R. Gramaccini, V. Karpenko, P. Brugger

 

Dopo tre mesi di gare è arrivato il momento di affrontare il nostro primo grande obiettivo della stagione, al GP Nobili. Per l’occasione il nostro sponsor richiede che portiamo a casa una top 10. Ed è anche questo il primo grande appuntamento della stagione di Gino Pagliaccetti, che con quattro vittorie già all’attivo è la freccia nostra freccia più acuminata. In caso di corsa eccessivamente dura per il piemontese, occhio però al kazako Vyacheslav Karpenko, all’austriaco Paskal Brugger che hanno dimostrato di star molto bene nelle ultime settimane, ma anche a Gianni Moscon e allo stesso Edoardo Affini, apparsi meno brillanti rispetto ad inizio stagione ma che non saranno comunque da sottovalutare. Completano la selezione tre passisti come Romolo Gramaccini, Niccolò Sovegni e Davide Martinelli che saranno chiamati a lavorare soprattutto nella prima parte.

 

Resoconto

 

Non riusciamo ad inserire nessuno nella fuga della mattina, che vede protagonista un terzetto formato da Luca Sterbini (Bardiani – Csf), Dmitrij Kozontchuk (Katusha) e Ed King (Cannondale-Garmin) che arriva a guadagnare fino a 6’30’’ prima che il gruppo entri in azione. Non succede praticamente nulla fino alla seconda scalata del Massino Visconti, quando prendiamo l’iniziativa piuttosto decisamente con Affini e Moscon che si mettono a scandire un ritmo infernale e riusciamo così nel nostro tentativo di far fuori una parte dei favoriti tra cui Filippo Pozzato (Lampre – Merida), Theo Bos e Tyler Farrar (MTN – Qhubeka) e Nicola Ruffoni (Bardiani – Csf). Il gruppo si allunga tantissimo ma, come spesso accade in questi casi, alla brusca accelerazione segue un momento di calma negli ultimissimi chilometri con le varie squadre che, rimaste con pochi elementi nel plotone di testa, cercano di riorganizzarsi. Di questo momento di indecisione approfitta al meglio Sebastian Langeveld (Cannondale – Garmin) che attacca deciso a circa 5 dal traguardo. Il nederlandese riesce ad accumulare un margine minimio di circa 30’’ e, sfruttando le sue grandi qualità di passista, riesce giungere sul traguardo di Stresa a braccia alzate. Il gruppo, giunto a 28’’, viene regolato da Simone Ponzi (Southeast), che conferma l’ottimo stato di forma dopo il recente successo al Tour de Langkawi, davanti al giovane Caleb Ewan (Orica – GreenEdge). Si ferma appena ai piedi del podio il nostro Pagliaccetti, che viene rimontato nelle ultime decine di metri.

 

Bilancio – Diamo continuità al buon momento di forma complessivo della squadra, centrando appieno il primo obiettivo posto dallo sponsor per questa stagione e anzi andando anche oltre. Dovevamo cogliere una top 10 e invece ce ne torniamo a casa dopo il GP Nobili con un’importante quarta piazza colta da Gino Pagliaccetti che continua ad inanellare prestazioni di spessore di fronte al meglio del ciclismo mondiale. Molto bene anche il resto della squadra che si muove al meglio sin dalle prime fasi di corsa, pur non riuscendo ad entrare nella fuga del mattino.

 

Ordine d’arrivo GP Nobili:

 

1° Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale – Garmin in 4h19’42’’

 

2° Simone Ponzi (Ita) Southeast a 28’’

 

3° Caleb Ewan (Aus) Orica – GreenEdge s.t.

 

4° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone s.t.

 

5° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida s.t.

 

6° Leonardo Duque (Col) Colombia s.t.

 

7° Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling s.t.

 

8° Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka s.t.

 

9° Marco Marcato (Ita) Wanty Groupe Gobert s.t.

 

10° Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela s.t.

 

Fotobook
 

 

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Il gruppo prova a rientrare ma ormai Sebastian Langeveld è già andato

 

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Il gruppo è lanciato a tutta verso lo sprint conclusivo: varrà solo per la seconda piazza

Modificato da BWiggins92
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Grazie grazie... sono tentato di alzare ad estremo la difficoltà prossimamente!
Comunque Pagliaccetti finora è rimasto ancorato ai valori di partenza nonostante abbia un rapporto da 4 stelle con l'allenatore... Di potenziale ha 5-8 ci sta che cresca tutto di botto o dovrei fare qualcosa?

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Grazie grazie... sono tentato di alzare ad estremo la difficoltà prossimamente!

Comunque Pagliaccetti finora è rimasto ancorato ai valori di partenza nonostante abbia un rapporto da 4 stelle con l'allenatore... Di potenziale ha 5-8 ci sta che cresca tutto di botto o dovrei fare qualcosa?

 

Che reputazione ha l'allenatore? Intendo regionale, nazionale, internazionale..

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Quello che c'era fino a 3 minuti fa regionale :P l'ho appena cacciato svenandomi per prendere un internazionale. Cance, Bigwhite che dite prendo tre internazionali?

Beh... L'idea è di arrivare a quelli, ma non so se riesci a mantenerli... Io ho fatto un anno con due regionali, ora ho un regionale e due nazionali, perché con un allenatore se metà squadra ha poca affinità sei fregato

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Grand Prix of Sochi (2.2)

 

Effettivo Acqua&Sapone: S. Zanabria, A. Poejo, S. Consonni, J. Bosak, F. Ganna, O. Rossi. D. Zagar

 

Per l’appuntamento con la corsa a tappe che ha luogo nei pressi della città che ha ospitato gli ultimi Giochi Olimpici invernali ci affidiamo per cogliere qualche buon risultato a dei corridori che finora hanno avuto molto da lavorare per i capitani e che, invece, in quest’occasione potranno fare corsa per sé. Capitano per un buon piazzamento in classifica generale, con una cronometro che potrebbe favorirlo nettamente rispetto agli avversari, sarà il Salomon Zanabria. Il campione colombiano del tic-tac potrà avvalersi in salita del prezioso aiuto di Simone Consonni e Amaral Poejo che, a loro volta, potranno cercare di dire la loro nel caso se ne presentasse l’occasione. In ottica cronometro attenzione anche al canadese Dwayne Zagar, uno che nella prova contro le lancette dà il meglio di sé, e l’altro azzurro Filippo Ganna, che a sua volta sarà prezioso per dare una mano a Jindrich Bosak. Il ceco sarà infatti il nostro velocista di punta e potrà contare anche sull’aiuto dell’italo-belga Orazio Rossi.

 

Resoconto

 

1ª tappa – Prima tappa che, sebbene presenti un chilometraggio piuttosto elevato, coincide anche con la prima frazione perfettamente adatta ai velocisti. La giornata si sviluppa con un copione inizialmente abbastanza scontato che vede quattro uomini all’attacco sin dai primi chilometri. La gara scorre via veloce, con il gruppo che sembra poter vivere una giornata piuttosto tranquilla prima di giocarsi il successo parziale allo sprint. Invece il forte vento la fa da padrone, e spacca il plotone a poco più di 25 dal traguardo, con un gruppetto di circa 30 unità, con tutti i nostri meno Rossi e Zagar presenti, che va a giocarsi la vittoria. A spuntarla nella volata ristretta è il padrone di casa Alexander Serov (RusVelo), che vede ripagata la propria scelta di anticipare, resistendo al rientro del tunisino Rafa Chtioui (Skydive Dubai) e del forte polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team). Sprintiamo anche noi e con Bosak cogliamo un discreto settimo posto, ma ci compiacciamo soprattutto per aver portato a casa la pelle in una giornata che condizionerà molto la classifica generale finale.

 

2ª tappa – Nei 24 chilometri di cronometro completamente pianeggiante Alexander Serov (RusVelo) cala il bis percorrendo il tracciato con il tempo di 33’08’’, superando così il duo ucraino della Kolls BDC Cycling formato da Sergiy Lagkuti e Mykhaylo Kononeko che a lungo avevano guidato la graduatoria provvisoria. Per quanto ci riguarda riusciamo a piazzare due uomini nella top 10 di giornata, con Zagar che finisce sesto a 47’’ e Ganna che accusa un passivo di 58’’. Troppo facile il percorso per il campione colombiano Zanabria che non va oltre la diciassettesima piazza a 1’17’’ e che dovrà attaccare in salita per dare l’assalto alla top 10 della GC.

 

3ª tappa – Un vero e proprio tappone il terzo del GP of Sochi, quello che si sviluppa tra Novo Rossiysk e Nebug, visti i 178 chilometri pieni zeppi di salite, con particolare menzione per il GPM di 1ª categoria da ripetersi per tre volte che caratterizza il circuito finale. Una gara che parte subito scoppiettante, con un primo tentativo di una ventina di corridori che vede protagonista il leader Alexander Serov (RusVelo), evidentemente poco fiducioso circa le proprie possibilità di resistere con tutte le salite disseminate per il percorso. Si arriva così all’interno del circuito finale e noi decidiamo subito di fare selezione con Ganna che scandisce un ritmo che provoca la prima selezione da dietro di cui fa le spese il terzo della generale Mykhaylo Kononenko (Kolss BDC Cycling). A dare la botta decisiva, però, al secondo passaggio sul circuito è Consonni che frantuma il plotone, di cui rimangono a far parte meno di trenta atleti, e manda in crisi la maglia gialla Serov. Prepariamo così il campo per il nostro vero attacco, che portiamo lungo l’ascesa finale. Consonni, prosciugando le ultime stille di energia, crea la selezione decisiva che dà il là all’accelerazione di Zanabria, ma il colombiano viene anticipato di pochissimo da Francisco Mancebo (Skydive Dubai) che parte e saluta la compagnia involandosi verso il traguardo. Alla fine non ne abbiamo abbastanza per seguire il ritmo dello scatenato spagnolo, e decidiamo di salire del nostro passo favorendo il rientro di una decina di corridori. Rimaniamo però basiti, quando ci accorgiamo che tra questi ci sono due che scalatori non sono proprio ma che riescono a tenere le nostre ruote con facilità: Andrea Ocanha (Roth – Skoda) e Luis Alberto Romero Amaran (Jamis Hagens Bergman). Rimaniamo ancora più delusi quando scopriamo che sono proprio questi due gli unici del gruppetto a precederci in classifica generale. Davanti intanto Mancebo scava un solco incolmabile per tutti, che sulla linea del traguardo sarà quantificabile in ben 2’06’’ sui più immediati inseguitori. Lo spagnolo può così festeggiare l’accoppiata tappa e maglia visto che la maggior parte degli uomini facenti parte della top 10 alla mattina sprofondano con dei distacchi abbissali. Ci accorgiamo di aver premuto forse troppo sull’acceleratore quando con Zanabria ci accorgiamo di essere già a tutta a 2 km dalla fine. Stringendo i denti riusciamo a fare nostra la nona posizione di tappa, a 2’06’’ da Mancebo nel gruppetto dei più immediati inseguitori regolato da Andrea Pasqualon (Roth – Skoda) su Jiri Polnicky ( Whirlpool – Author). Beffa delle beffe, in classifica generale provvisoria siamo quarti ad appena 2’’ dal podio e a solo 11’’ dal primo posto!

 

4ª tappa – Partiamo per l’ultima tappa con il dente avvelenato, pronti a vendere cara la pelle per conquistare gli abbuoni di giornata con Zanabria. Teniamo una condotta di gara degna del miglior Zdenek Zeman e, al costo dei polmoni dei nostri beniamini, riusciamo nel nostro intento rosicchiando 5’’ preziosissimi secondi che ci fanno balzare al terzo posto in GC! Per la cronaca la volata viene vinta da Roman Maikin (RusVelo) su Jimmi Raibaud (Armée de Terre) e Pawel Bernas (ActiveJet Team).

 

Bilancio – Il terzo posto finale nella classifica generale di questa corsa russa, per come è maturato, è stato davvero una goduria incredibile per noi. Forse il risultato conquistato nella maniera più bella sin qui. E pensare che se avessimo fatto meglio solo di 6’’ nella cronometro avremmo addirittura potuto vincere.

 

Resoconto delle tappe:

 

1ª tappa – Krasnodar-Anapa 190.4 km – Alexander Serov (Rus) RusVelo

 

2ª tappa – Anapa-Anapa 24 km (ITT) – Alexander Serov (Rus) RusVelo

 

3ª tappa – Novo Rossiysk-Nebug 178.3 km – Francisco Mancebo (Esp) Skydive Dubai

 

4ª tappa – Nebug-Nebug 203.5 km – Roman Maikin (Rus) RusVelo

 

Classifica generale finale Grand Prix of Sochi

 

1° Francisco Mancebo (Esp) Skydive Dubai in 13h34’41’’

 

2° Andrea Ocanha (Sui) Roth – Skoda a 3’’

 

3° Salomon Zanabria (Col) Acqua&Sapone a 6’’

 

Fotobook

 

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L’attacco di Salomon Zanabria nella 3ª tappa. Più avanti Francisco Mancebo, vincitore della classifica generale della corsa

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Ora ne ho appena preso uno internazionale che tra l'altro si chiama Karpenko come il giovane kazako che ho in squadra :P

Comunque incredibile al GP of Sochi!!!! Come racconto nel resoconto della corsa mi hanno resistito nel gruppetto dei migliori della tappa regina due con valore di COL 64 e e 67! E quello con 64 mi ha anche preceduto in GC!!!! Antidoping!!!

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Direi che per gli allenatori non ho ancora dati a sufficienza per valutare chi porta a cosa. In teoria l'allenatore regionale dovrebbe far crescere i tuo corridori più lentamente (1) o fino ad un certo valore limite (2), mentre man mano che aumenti la reputazione, migliori il rapporto aumento caratteristiche/tempo di acquisizione (1) oppure riesce ad arrivare ai limiti dei massimali nelle varie stats(2).

 

Come detto non ho ancora basi per affermare se effettivamente è 1 o 2.

 

D'altro canto però penso sia affermato che un allenatore "tradizionale" fa crescere solo i corridori "tradizionali"...addirittura se non c'è affinità i corridori più in là con l'età (anche 28-29 anni), rischiano di calare molto prima del previsto.

Modificato da Cancellara91
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  • 1 month later...
  • 2 weeks later...

Buongiorno! Beh voglia di continuare ce n'è sempre stata, di tempo un po' meno. Da oggi cercherò nei microritagli di tempo di andare un po' avanti. Eravamo rimasti al terzo posto del colombiano Sanabria al G.P of Sochi, si continua con la Settimana Coppi & Bartali, secondo obiettivo dello sponsor (premetto già da ora che i resoconti saranno più scarni, quindi non tappa per tappa ma globali, a meno di gare davvero molto importanti alle quali verrà dedicato un più ampio spazio).

Grazie in anticipo a quelli che ci saranno ancora :)

 

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Tour de Normandie (2.2)

 

Effettivo Acqua&Sapone: J. Bosak, R. Gramaccini, O. Rossi, S. Consonni, N. Sovegni, A. Poejo

 

Resoconto

 

In Normandia facciamo più da comparsa che altro visto che i nostri non riescono a centrare neanche un piazzamento. C’è da dire che non è avevamo grandi aspettative per questa corsa e quindi non ci disperiamo più di tanto.

Modificato da BWiggins92
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Settimana Internazionale Coppi&Bartali (2.1)

 

Effettivo Acqua&Sapone: R. Hawke, A. Troiani, V. Karpenko, G. Moscon, P. Brugger, F. Ganna, D. Martinelli, G. Pagliaccetti

 

Comincia ad entrare davvero nel vivo la stagione di ciclismo italiana, che propone a fine marzo il consueto appuntamento con la Settimana Internazionale Coppi&Bartali. Una corsa in costante ascesa negli ultimi anni e che quest’anno vedrà al via ben 6 squadre del circuito maggiore del ciclismo: Bmc Racing Team, Team Katusha, Orica-GreenEdge, IAM Cycling, Team Sky e Astana Pro Team. Per noi dell’Acqua&Sapone si tratta del secondo obiettivo stagionale, visto che lo sponsor ci chiede di portare a casa come minimo una vittoria di tappa. Nel tentativo di accontentarlo, abbiamo selezionato una squadra che potrà far bene tutti i giorni, con una particolare attenzione verso la breve ma insidiosa cronosquadre del secondo giorno. Via allora a cronoman puri come Filippo Ganna e Davide Martinelli, ma anche a uomini da corse a tappe quali Ricky Hawke e Alessio Troiani che, con un occhio alla classifica generale, potranno certamente dare una mano nella prova a squadre. Proveranno a dire la loro rispettivamente in volata e nelle frazioni miste Gino Pagliaccetti e Vyacheslav Karpenko, ambedue a proprio agio nelle prove contro il tempo. Lo stesso tipo di prove in cui non eccellono né Gianni Moscon, né Paskal Brugger, che cercheranno tuttavia di mettersi in luce nelle frazioni a loro maggiormente congeniali.

 

Resoconto

 

1ª tappa - 1ª semitappa - La prima tappa in linea per velocisti è vinta da Matteo Pelucchi (IAM Cycling) su Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf) e Davide Appollonio (Androni Giocattoli – Venezuela). Si ferma ai piedi del podio Pagliaccetti che comunque conferma la buona condizione mostrata nelle ultime uscite.

 

1ª tappa - 2ª semitappa - Avevamo puntato alla cronosquadre del secondo giorno per centrare la vittoria che accontentasse lo sponsor, alla fine andiamo vicinissimi al bottino grosso, fermandoci a solamente 2’’ dalla Bmc. A sorpresa con noi sul podio sale anche la brasiliana Funvic. Michael Schar (Bmc Racing Team) nuova maglia gialla.

 

2ª tappa - Nell’arrivo a Sogliano al Rubicone non c’è storia e nessuno riesce a stare dietro ad uno scatenato Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha) che si impone in solitaria dopo uno dei suoi scatti. Il gruppo a 1’03’’. Ancora piazzamenti per noi con Pagliaccetti ottavo e Karpenko nono, con il kazako bravo a lavorare a fondo per il compagno nella preparazione della volata.

 

3ª tappa -La beffa maggiore arriva nella quarta tappa, quella con arrivo in salita. Azzecchiamo la fuga buona con Hawke, uscito di classifica il giorno precedente, ma sbagliamo i tempi per la nostra progressione in salita e alla fine cogliamo solo un terzo posto alle spalle di un sorprendente Lorenzo Rota (Unieuro Willier – Trevigiani) e di Andrea Cacciotti (GM Cycling Team). Primo tra gli uomini di classifica è ancora una volta Joaquim Rodriguez (Team Katusha). Troppo evidente la superiorità del catalano in salita che centra in questo modo la doppietta tappa e maglia.

 

Nella cronometro individuale di 14 km diamo tutto per centrare un buon piazzamento: alla fine sul traguardo il migliore dei nostri è Troiani che per un soffio non entra nella top 10 di giornata con il suo undicesimo posto a 40’’ dal vincitore Rohan Dennis (Bmc). L’australiano con questo successo sfila anche la maglia a Joaquim Rodriguez (Team Katusha). Sul podio parziale salgono anche l’austriaco Matthias Brandle (IAM Cycling) e il giovane svizzero Stefan Kung (Bmc Racing Team).

 

Anche nell’ultima tappa ci distinguiamo, portando a casa l’ennesimo piazzamento di prestigio. Questa volta il protagonista tra i nostri è Brugger che, partito in fuga dalla mattina insieme a Ganna, riesce a tenere le ruote dei migliori una volta che il gruppo rientra, chiudendo alla fine secondo in rimonta a circa 20’’ da uno scatenato Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha) che si prende la seconda vittoria di tappa e la classifica generale della corsa a tappe emiliana.

 

Classifica generale finale Settimana Internazionale Coppi & Bartali

 

1° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha in 14h11’06’’

 

2° Rohan Dennis (Aus) Bmc Racing Team a 3’24’’

 

3° Darwin Atapuma (Col) Bmc Racing Team a 3’31’’

 

4° Franco Pellizzotti (Ita) Androni Giocattoli - Venezuela a 3’31’’

 

5° Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team a 4’11’’

 

6° Alex Correia Diniz (Bra) Funvic – Sao Jose Dos Campos a 4’30’’

 

7° Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani - CSF a 5’07’’

 

8° Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli - Venezuela a 5’52’’

 

9° Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia a 5’59’’

 

10° Tiziano Dall’Antonia (Ita) Androni Giocattoli - Venezuela a 6’04’’

 

 

21° Ricky Hawke (Aus) Acqua & Sapone a 12’06’’

 

 

 

Resoconto delle tappe:

 

1ª tappa - 1ª semitappa – Gatteo-Gatteo 100.3 km – Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling

 

1ª tappa – 2ª semitappa - Sant'Angelo-Gatteo Mare 11.3 km (TTT) – Bmc Racing Team (Usa)

 

2ª tappa – Gatteo - Sogliano al Rubicone 153.4 km – Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha

 

3ª tappa – Zola Predosa - Piane di Mocogno 149.8 km – Lorenzo Rota (Ita) Unieuro Willier – Trevigiani

 

4ª tappa – Crevalcore - Crevalcore 14.5 km (ITT) – Rohan Dennis (Aus) Bmc Racing Team

 

5ª tappa – Monticelli Terme - Fiorano Modenese 133.3 km – Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha

Modificato da BWiggins92
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Trofeo PIVA (1.U23)

 

Effettivo Acqua & Sapone: E. Affini, P. Brugger, R. Gramaccini, S. Consonni, F. Ganna, D. Martinelli, G. Moscon, N. Sovegni

 

Resoconto

 

Portiamo a casa una bella vittoria dopo aver fatto lavorare a fondo la squadra per tutto il giorno. Tra i nostri l’attacco buono lo sferra Affini che sull’ultima salita si scrolla tutti di dosso meno l’austriaco Felix Grosschartner (Team Felbermayr Simplon Wels) salvo poi batterlo in una volata a due senza storie. A coronamento di una grande prestazione per noi arriva anche la quinta piazza colta da Consonni.

 

Ordine d’arrivo Trofeo PIVA

 

Edoardo Affini (Ita) Acqua&Sapone in 4h16’00’’

 

2° Felix Grosschartner (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels s.t.

 

3° Daniel Biedermann (Col) Team Felbermayr Simplon Wels a 23’’

 

 

Simone Consonni (Ita) Acqua&Sapone a 4’11’’

 

Fotobook

 

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Edoardo Affini vince uno sprint senza storia. Suo il Trofeo PIVA 2015.

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Giro Belvedere di Villa di Cordignano (1.U23)

 

Effettivo Acqua & Sapone: E. Affini, P. Brugger, R. Gramaccini, G. Pagliaccetti, F. Ganna, D. Martinelli, G. Moscon, N. Sovegni

 

Resoconto

 

Ancora una gara senza storia in cui emerge tutta la nostra superiorità in questa categoria. Andiamo a prenderci anche il Giro di Villa di Cordignano con un attacco da finisseur di Martinelli che, favorito dalla collaborazione dei suoi compagni di squadra, si toglie la prima meritatissima soddisfazione personale. Sale sul podio anche Pagliaccetti, terzo, preceduto al secondo posto dal talentuoso colombiano Fernando Gaviria (Coldeportes Claro). Ottimo sesto anche Affini, che conferma l’ottimo momento di forma.

 

Ordine d’arrivo Giro Belvedere di Villa di Cordignano

 

1° Davide Martinelli (Ita) Acqua&Sapone in 3h43’10’’

 

2° Fernando Gaviria (Col) Coldeportes Claro a 24’’

 

3° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone s.t.

 

 

6° Edoardo Affini (Ita) Acqua&Sapone s.t.

Fotobook

 

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L’attacco di Martinelli in discesa. Sarà quello buono.

 

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Prima vittoria stagionale per Davide Martinelli al Giro Belvedere Villa di Cordignano 2015.

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Circuit des Ardennes International (2.2)

 

Effettivo Acqua & Sapone: A. Troiani, P. Brugger, R. Hawke, G. Pagliaccetti, D. Zagar, S. Zanabria, R. Gramaccini, N. Sovegni

 

Resoconto

 

Corriamo questa corsa a tappe francese in preparazione all’imminente e ben più importante Giro del Trentino. Cogliamo una serie di piazzamenti di rilievo con Pagliaccetti che chiude in crescendo e colleziona in serie un nono posto nella prima tappa, un quarto nella seconda e un terzo nella quarta ed ultima frazione. Inoltre, grazie alla terza piazza da noi conquistata nella cronosquadre del terzo giorno, riusciamo a piazzare ben due uomini nella top 10 finale, con lo stesso Pagliaccetti che termina quarto e Troiani che è nono.

Modificato da BWiggins92
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