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I Giri di Sagan99


Sagan99

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Concludiamo così la prima parte di gara, con la nona tappa, dove poi seguirà il primo giorno di riposo

 

Tappa 9 - Castellammare di Stabia - Monte Vesuvio  Km 31.13

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Gpm: Monte Vesuvio(Km 31, 1°Cat. 990 mt, 12.8 Km al 7.5%)

Rilevamenti Cronometrici: Tre Case(Km 11, 56 mt), Fiume di Pietra(Km 27, 672 mt)

 

Si conclude così la prima parte di questo Giro con il primo vero arrivo in salita, ma sarà una cronoscalata a far mostrare le carte dei scalatori, 31 Km da Castellamare di Stabia al Monte Vesuvio già teatro di arrivo di tappa nel Giro 2009 che vide trionfare Carlos Sastre, in quella che fu la sua ultima vittoria di peso nella sua magnifica carriera.

La scalata al Vesuvio è una scalata molto difficile, con pendenze davvero arcigne e per lunghi tratti.

Si parte e dopo 11 Km, dopo aver passato i centri di Pompei e Torre Annunziata si arriva a Tre Case, dove è posto il rilevamento cronometrico, altri 7 Km e si arriva ad Ercolano dove ha inizio la scalata al Vesuvio.

La salita si presente subito dura con pendenze nel primo chilometro del 6-7%, andando poi sempre a crescere fino al 9% nel quarto chilometro e il 12% nel quinto chilometro.

Dal quinto all'ottavo chilometro la salita non scende mai sotto l'8%, salvo rifiatare in vista dell'Osservatorio, dopo di questo la strada si riimpenna fino al 11% e si tengono dall'7 al 10% fino al traguardo

Cronoscalata che collocherà già i grandi nomi della Classifica Generale ai vertici della Corsa, aspettando le salite dell'arco alpino.

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Dopo il giorno di riposo, che i corridori trascorreranno al Santuario di Montevergine di Mercogliano a Napoli, la corsa riprende con dute tappe che costeggiano l'Adriatico.

 

Tappa 10 - Pescara - Pesaro  Km 210.38

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Gpm: Monte Conero(Km 136, 244 mt, 4°Cat. 6.7 Km al 3.5%)

Traguardo Volante: Porto San Giorgio(Km 89, 6 mt)

 

Tappa interlocutoria quella di oggi, una di quelle che serve per far transitare la corsa verso il nord e le montagne.

210 Km da Pescara a Pesaro, tappa piatta come un tavolo da biliardo, unica asperità , il Monte Conero messo per assegnare punti per la maglia dei Gpm, occasione ghiotta per i velocisti che non devono farsi sfuggire una singola occasione, non essendocene molte.

 

 

 

Tappa 11 - Cesenatico - Montegrotto Terme  Km 192.63

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Gpm: Colli Euganei(Km 165, 337 mt, 2°Cat. 6.2 Km al 5.4%), Castelnuovo(Km 183, 292 mt, 3°Cat. 5.7 Km al 4.7%)

Traguardo Volante: /

 

Tappa insidiosa quella di oggi, una tappa che ricorda molto quella di Vicenza del 2013, con la salita di Crosara, a spezzare il gruppo e da trampolino di lancio per qualche corridore, la tappa di oggi ricorda molto quella, ma a differenza del 2013, qui le salite sono 2, e molto dure, salite su quale qualche big, meno esplosivo e più consono a salite lunghe può perdere secondi

Partenza da Cesenatico, luogo di partenza scelto per omaggiare Marco Pantani, del quale il Giro ne era innamorato e anche tutto il popolo sportivo, si parte e si passa tutta la pianura Ravennese, con Cervia e la stessa Ravenna toccate, la pianura Ferrarese, con Argenta e Portomaggiore e quella del Polesine, con Rovigo.

Arrivati a Monselice, quando al traguardo mancano 41 Km si inizia a salire, la prima salita è quella dei Colli Euganei, salita dura, con pendenze che oscillano dal 7 al 9%, e qui, probabilmente i velocisti saranno già tagliati fuori, se presa ad alta velocità. Finita la salita nei pressi di Galzignano, c'è discesa, una discesa anche abbastanza ripida, dove qualche discesista più abile può mettere in difficoltà chi più prudente.

Finita la discesa nel paese di Boccon, inizia la seconda salita, salita che anch'essa va dal 6 al 9% di pendenza, con un momento di riposo e un ultimo Km all'8%.

Picchiata anch'essa con una discesa non facile e si arriva nel paese di Montegrotto dove può arrivare qualche temerario partito sulle 2 salite o un gruppetto, forse quello dei migliori.

 

 

 

 

Noto poco commento...c'è qualcosa che non va...poco interesse o troppa bravura( :laugh:  :laugh::tongue:  :tongue: )

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Secondo me fino ad adesso manca qualche tappa da Ardenne / media montagna che si accenda nel finale e non solo. Ti spiego: nella seconda tappa ci sono troppi km dall'ultima salita al traguardo, l'ottava mi sembra da fuga con big tutti in gruppo e la sesta ha la salita finale secca.

 

Inoltre due cronometro lunghe nella prima settimana le avrei evitate, non conosco il prosieguo del Giro ma avrei messo una tappa di montagna in linea alla nona tappa con la cronoscalata nella seconda / terza settimana.

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Secondo me fino ad adesso manca qualche tappa da Ardenne / media montagna che si accenda nel finale e non solo. Ti spiego: nella seconda tappa ci sono troppi km dall'ultima salita al traguardo, l'ottava mi sembra da fuga con big tutti in gruppo e la sesta ha la salita finale secca.

 

Inoltre due cronometro lunghe nella prima settimana le avrei evitate, non conosco il prosieguo del Giro ma avrei messo una tappa di montagna in linea alla nona tappa con la cronoscalata nella seconda / terza settimana.

Vi anticipo che altre crono non ce ne saranno

 

Appena uscita l'altimetria della seconda tappa è la stessa cosa che ho pensato...poi però ho ripensato(ed è un evento eccezziunale il fatto che abbia fatto 2 pensieri di fila) che è molto simile alla tappa del Tour 2013, con i velocisti tagliati fuori e un gruppo ben fornito o una fuga a giocarsi la tappa, in fondo alla seconda tappa già li vogliamo con la lingua per terra :tongue:

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Vi anticipo che altre crono non ce ne saranno

 

Appena uscita l'altimetria della seconda tappa è la stessa cosa che ho pensato...poi però ho ripensato(ed è un evento eccezziunale il fatto che abbia fatto 2 pensieri di fila) che è molto simile alla tappa del Tour 2013, con i velocisti tagliati fuori e un gruppo ben fornito o una fuga a giocarsi la tappa, in fondo alla seconda tappa già li vogliamo con la lingua per terra :tongue:

 

Però se ti ricordi al Tour nel finale avevano messo uno strappetto breve ma duretto (il Monte Salario), così avresti reso il finale meno scontato.

Concordo con l'analisi di Gimo, finora troppe tappe scontate e poca montagna. Personalmente avrei indurito quella di Ajaccio e pure quella di Rocca di Papa (magari inserendo qualche altra salita che sui Colli Albani ce ne sono un'infinità), e soprattutto avrei messo una bella tappa di montagna al posto della cronoscalata.

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Continuiamo il viaggio Rosa attraverso l'Italia e ci avviciniamo alle montagne, con le tappe 12 e 13

 

Tappa 12 - Treviso - Tolmezzo  Km 155

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Gpm: /

Traguardo Volante: Udine(Km 104, 117 mt)

 

Tappa interlocutoria alle salite quella di oggi, una delle ultime a disposizione per i velocisti.

155 Km da Treviso a Tolmezzo, in una tappa tutta in leggera ascesa, ma che non darà problemi alle ruote veloci.

Si parte e dopo 30 Km si raggiunge Oderzo, in seguito a San Vito al Tagliamento, si vira sul ponte in direzione Codroipo, si passa Udine e si incominciano a vedere le montagne.

Dopo aver superato il paese di Gemona e di Carnia si arriva a Tolmezzo in una tappa che farà da ponte alle grandi montagne che ci aspettano.

 

 

 

 

Tappa 13 - Tolmezzo - Passo Falzarego  Km 177.03

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Gpm: Cima Corso(Km 27, 860 mt, 3°Cat. 15.1 Km al 3.2%), Passo della Mauria(Km 51, 1297 mt, 2°Cat. 9.3 Km al 4.5%), Passo Tre Croci(Km 98, 1802 mt, 2°Cat. 32.9 Km al 3.3%), Passo Falzarego(Km 121, 2097 mt, 1°Cat. 15.3 Km al 6%), Passo Giau(Km 156, 2221 mt, 1°Cat. 15.6 Km al 8%), Passo Falzarego(Km 177, 2097 mt, 1°Cat. 10.5 Km al 5.5%, Arrivo.)

Traguardo Volante: Caprile(Km 140, 1009 mt)

 

Arrivano le grandi montagne, quelle dolomitiche, quelle vere.

177 Km da Tolmezzo, sede d'arrivo della scorsa tappa, vede la partenza di questo tappone dolomitico.

Pronti via si va verso Villa Santina e da qui parta la salita verso Cima Corso primo Gpm di giornata, salita facile che può essere usata come trampolino di lancio per qualche fuga, la salita non finisce ma continua un lungo falsopiano verso il Passo della Mauria, a quota 1297 metri.

Da qui discesa e si entra nel Veneto, e da Vigo di Cadore, comincia un lunghissimo falsopiano fino a che a 8 Km dalla conclusione inizia la vera salita, che di solito è trampolino di lancio per la salita delle Tre Cime, discesa e si arriva nel paese di Cortina d'Ampezzo, dove parte la prima scalata verso il Passo Falzarego, scalata lunga, quasi 15 Km al 6%, con punte del 9% verso la parte finale, discesa e arrivo nel paese di Caprile, dove è posto il Traguardo Volante di giornata.

Da qui parte la scalata al più duro, il Passo Giau, il quale manca dal 2012, salita durissima, nella prima parte si alternano pendenze dal 4 al 7, nella parte centrale c'è la parte più dura, con pendenze dall' 8 al 13%, senza mai scendere sotto l'8%, nella parte finale le pendenze vanno dal 13 al 7%, discesa e picchiata verso Cortina, da dove comincia la seconda scalata al Passo Falzarego, dove qui è posto l'arrivo.

Sarà la prima tappa dove i scalatori se la vedranno con le dure ascese e si scontreranno tra di loro.

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Continuano le tappe alpine con la tappa 14 e 15

 

Tappa 14 - Corvara in Badia - San Leonardo in Passiria  Km 125.71

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Gpm: Passo Gardena(Km 10, 2°Cat. 2113 mt, 8.7 Km al 7%), Passo di Monte Giovo(Km 106, 1°Cat. 2091 mt, 15.3 Km al 7.5%)

Traguardo Volante: Bressanone(Km 59, 574 mt)

 

Chilometraggio da GiroBio quello di oggi, tappa corta, da Corvara in Badia a San Leonardo in Passiria, con 2 Gpm, uno subito e uno per decidere la tappa.

Pronti via e la strada è all'insù, o si va dritti per il Campolongo o si va a destra verso il Gardena, si va a destra, ascesa che può servire come trampolino di lancio per qualche fuga, finito il Gardena discesa e si arriva a Selva di Val Gardena, si supera Ortisei e si va verso Bressanone, dove è posto anche il Traguardo Volante di giornata, lo si supera e si va nella vallata tra le Alpi Sarentine, in direzione Vipiteno.

Da qui parte la scalata verso il Passo di Monte Giovo o Passo di Giovo, qui nel 1994 si fece la storia, negli ultimi Km di questa salita, partì Pantani, e a Merano andò a conquistare la sua prima vittoria in carriera.

Salita quel Passo di Giovo, molto costante, dalla partenza alla cima sempre sul 6-7-8% con punte del 13.

Discesa fino al primo paese, ovvero San Leonardo in Passiria.

Tappa corta, quasi da interlocutoria per il tappone Valtellinese di domani.

 

 

 

 

Tappa 15 - Bolzano/Bozen - Livigno  Km 188.32

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Gpm: Passo della Mendola(Km 26, 1366 mt, 1°Cat. 20.3 Km al 5.5.%), Passo del Tonale(Km 99, 1873 mt, 1°Cat. 29.3 Km al 4.0%), Passo Gavia(Km 125, Cima Coppi, 2617 mt, 16.2 Km all' 8.1%), Passo del Foscagno(Km 174, 1°Cat., 2270 mt, 15.9 Km al 6%), Passo dell'Eira(Km 182, 2192 mt, 4°Cat. 3.3 Km al 4.8%)

Traguardo Volante: Ponte di Legno(Km 108, mt 1308)

 

Uno dei tapponi di questo Giro, 188 Km da Bolzano a Livigno, con 5 Gpm nel mezzo a decidere la corsa.

Pronti via, dopo 5 Km si sale sul Passo della Mendola, salita lunga, 20 Km ma costante sul 5%, discesa e un lungo falsopiano, poi dalle parti di Fondo parte il Passo del Tonale, salita anch'essa non molto difficile, con pendenze che a malapena superano il 10%, discesa e nell'abitato di Ponte di Legno, tra l'altro sede del Traguardo Volante di gara, inizia la scalata alla cima coppi di questo Giro, il Passo Gavia, lungo e difficile, con i suoi 17 Km all'8 %, con punte del 14% nella parte iniziale. Qui qualche temerario può cercare di far saltare il banco della tappa, anche se da qui a Livigno mancano 70 Km all'arrivo.

Discesa e a Bormio , invece di prendere la solita strada che va sullo Stelvio si vira verso la Svizzera e parte l'ascesa al Passo del Foscagno, qui la tappa esploderà, con gli attacchi dei big, su una salita non molto difficile, con punte però del 13%, poca discesa, e latro zampellotto, 2 Km scarsi al 5%, dove qualche altro big appesantito può perdere altro. Il Passo dell'Eira, costituisce l'ultima fatica di questa tappa, discesa di 7 Km e arrivo a Livigno

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Siamo alle battute finali, con le tappe 16 e 17 che faranno tirare un po il fiato al gruppo prima del trittico finale.

 

Tappa 16 - Brescia - Milano  Km 157.58

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Gpm: /

Traguardo Volante: Piacenza(Km 84, 49 mt)

 

Tornano di scena le ruote veloci, in una tappa, interamente in Lombardia che farà sparare le ultime cartucce disponibili alle ruote veloci o a quelli che ne sono rimasti.

Partenza da Brescia e subito si vira verso Manerbio, lo si supera e si entra in Provincia di Cremona, si supera quest'ultima e si va verso Piacenza, la si passa e qui è anche posto il Traguardo Volante di giornata, da qui si vira verso nord, si superano Codogno e Casalpusterlengo, Lodi e Provincia, San Donato Milanese, e si entra in Milano, dove in Viale Francesco Crispi è posto l'arrivo di tappa.

 

 

 

 

Tappa 17 - Colico - Como  Km 147.94

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Gpm: Colle di Balisio(Km 40, 3°Cat. 720 mt, 5.9 Km al 2.8%), Madonna del Ghisallo(Km 81, 2°Cat. 754 mt, 11.6 Km al 4.5%), Colma di Sormano - Muro si Sormano(Km 94, 1°Cat. 1107 mt, 7.2 Km all'8.4%), Civiglio(Km 127, 1°Cat. 616 mt, 3.9 Km al 10.0%), San Fermo della Battaglia(Km 138, 3°Cat. 392 mt, 2.8 Km al 6.5%)

Traguardo Volante: Lecco(Km 52, 203 mt)

 

La prima cosa che balza all'occhio da questa tappa: è una tappa simil-Lombardia, ed infatti è così, può essere una tappa che anch'essa può fare distacchi, come può anche non farli, è una tappa adatta a fughe o anche no, si apre a molti ventagli di ipotesi la tappa di oggi.

Si parte da Colico, sulle sponde del Lago di Como, partenza e si va verso Dervio e Bellano, da qui parte la salita al primo Gpm di giornata, c'è però un lungo falsopiano fino a i 2 Km di salita del facile Colle di Balisio(3°Cat.), discesa e si arriva nel paese di Lecco, dove è posto il Traguardo Volante di giornata, i velocisti saranno ancora tutti nel plotone e potranno giocarsi lo sprint salvo fughe.

La corsa continua a seguire il lungolago per una ventina di Km fino ad arrivare nel paese di Bellagio, qui parte una delle salite storiche del Lomabrdia, la Madonna del Ghisallo, salita spezzata in 2 parti, la prima di 5 Km con una media dell'8% con punte del 12% e una seconda, dopo 1 Km di piano, di 3 Km con una media anch'essa sull'8% ma con le pendenza che raramente scendono sotto di questa.

Piccola discesa nel paese di Lasnigo e inizia l'inferno, si arriva alla Colma di Sormano, ma non dalla provinciale, ma dal Muro.

3 Km scarsi, ma le pendenze non scendono mai sotto il 15%, con punte del 23, qui la corsa può già infiammarsi con azioni o forcing per spezzettare il gruppo.

Discesa e si torna sull'altra sponda del Lago, quella che porta direttamente a Como, e ci arriva la corsa nella città ma invece di andare in Lungo Lario Trento, si svolta, in un'altra delle salite storiche del Lombardia, il Civiglio, tanto per far capire, 4 Km al 10% con punte del 20 nella prima parte.Se il gruppo fin'ora fosse ancora compatto la corsa qui esploderà.

Discesa e ancora non è finita, l'accoppiata quando il Lombardia arriva a Como è Civiglio-San Fermo della Battaglia, salita che vide involarsi un Bettini fresco di maglia iridata verso la vittoria nel 2006 con la morte nel cuore.

Si arriva così alle pendici della salita, salita corta, scarsi 3 Km ma con una media del 6.5% e massime del 10%, qui si farà il vuoto se si vuole arrivare da soli a Como.

Tappa che appunto ha molte chiavi di lettura, tappa che non dovrebbe fare distacchi pesanti, ma alla diciassettesima tappa, con le stanchezze già alte e corridori che dovrebbero recuperare tutto è possibile.

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Inizia il trittico finale, dove si deciderà la Classifica Generale, andiamo a vedere in grafica le tappe 18 e 19

 

Tappa 18 - Novara - Macugnaga  Km 178.57

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Gpm: Baltegora(Km 53, 3°Cat. 698 mt, 8.8. Km al 4.2%), Merlera(Km 58, 3°Cat. 840 mt, 3.2 Km al 5.5%), Mottarone(Km 103, 1°Cat. 1320 mt, 9.7 Km al 7%), Macugnaga(Km 178, 2°Cat. 1287 mt, 18.5 Km al 4.4%)

Traguardo Volante: Gravellona Toce(Km 127, 217 mt)

 

La prima tappa del trittico di montagna, la più facile, con 2 salite non molto difficili e che non metteranno distacchi pesanti tra i contendenti alla maglia Rosa.

178 Km che si snodano nell'alto Piemonte, tra Novarese e la Valsesia, si parte appunto da Novara, vicini al confine con la Lomabrdia, e la strada è tutta in leggera ascesa fino a Borgosesia, dove parte il primo Gpm di giornata, quello di Baltegora, salita anche non molto corta, quasi 9 Km al 4.2%, con punte dell'11 nella prima parte. Segnato come 3°Categoria. Leggera discesa e si rimane negli altipiani sopra Borgosesia, con la breve salita di Merlera, 3 Km al 5.5%, anch'essa segnata di 3°Categoria. Due salite queste che possono servire da rampa di lancio per un eventuale fuga.

Discesa e si arriva nel Verbanese, sulle sponde del Lago Maggiore, con l'attraversamento dei paesi di Orta San Giulio e Gignese, ed è proprio da qui che inizia la scalata al Mottarone, salita mediamente lunga, quasi 10 Km al 7%, con punte del 13% nella prima parte e sempre sopra il 9% nell'ultima parte di salita.

Discesa e si costeggia il Lago d'Orta, si passa Omegna e Gravellona Toce, dove è posto il Traguardo Volante, poi nel paese di Piedimulera, già nell'Alto Piemonte, quasi a confine svizzero inizia la scalata a Macugnaga, salita che ha già visto passare il Giro da queste parti, nel 2011 con la vittoria di Tiralongo.

La salita non è assolutamente proibitiva, ha un prima parte più aspra con punte del 11%, poi piccolissimo tratto di discesa e si riprende a salire, sempre dal 5% a un massimo del 9%, quindi una salita ed una tappa che non farà danni, aspettando il primo tappone di domani.

 

 

 

 

Tappa 19 - Ivrea - Monte Jaffreau  Km 214.12

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Gpm: Castelnuovo Nigra(Km 24, 859 mt, 2°Cat. 14.5 Km al 4.3%), Colle delle Finestre(Km 145, 2148 mt, 1°Cat. 19.6 Km all' 8.7%), Colle del Sestriere(Km 172, 2028 mt, 1°Cat. 14.7 Km al 4.2%), Colle dell'Assietta(Km 179, 2431 mt, 1°Cat. 7 Km al 8.2%), Monte Jaffreau(Km 214, 1931 mt, 1°Cat. 13.0 Km al 6.2%)

Traguardo Volante: Susa(Km 127, 495 mt)

 

Il primo tappone definitivo di questo Giro, uno, insieme a quello di domani che deciderà la corsa.

214 Km da Ivrea al Monte Jaffreau, già arrivo di tappa nel 2013 con la vittoria di Mauro Santambrogio della ex Vini Fantini, 5 Gpm tutti di elevata categoria, 4 di 1°Categoria e uno di 2°Categoria.

Si parte, pronti via ed è subito salita, con il primo Gpm di Castelnuovo Nigra, 14 Km al 4.3%, segnato di 2°Categoria, e che può servire da trampolino di lancio per una fuga, discesa e si rifiata, si entra in Provincia di Torino, si passa Rivarolo Canavese, Caselle, Venaria e la stessa Torino, poi di vira verso la Val di Susa, con il passaggio dei centri di Bussoleno e Susa, dove è anche posto il Traguardo Volante.

A Meana di Susa, inizia il terrore, l'infinito, durissimo e soprattutto polveroso Colle delle Finestre, 20 Km all'8%, massacrante, con gli ultimi 10 Km in sterrato, immersi nel Parco dell'Orsiera, punte del 17 nella prima parte, già affrontato del 2005 dove ci fu una bellissima lotta fra Rujano,Di Luca e Simoni, contro un Savoldelli, in maglia rosa che arrivava anche a perdere 3 minuti in cima, e che li recuperava tutti in discesa, visto il soprannome di "Falco".

Affrontata anche nel 2011, qui più soporifera, con un Contador in maglia Rosa, che amministra, un ancora giovane Nibali che va in leggera difficoltà e un Kirlyenka e va a trionfare essendo parte della fuga in ampio vantaggio.

Discesa quindi dal Forte di Fenestrelle, e si percorre la statale del Sestriere, che conduce all'omonimo Colle, 15 Km al 4.5%, con punte dell'8 nella parte finale, qui trionfò Rujano nel 2005. Di solito è arrivo di tappa il Sestriere, non quest'anno, infatti la salita continua, ma cambia denominazione, infatti in località Colle Sestriere si svolta a destra e si sale la Provinciale 26, o Strada dell'Assietta, sterrati, quasi 7 Km all'8.2 %, veramente difficili, dove qualche big può andare in crisi e qualcuno cercare una sortita solitaria, del tutto inedito questo Colle è gestito dallo stesso ente del Finestre garantendo un ottimo manto seppur sterrato.

Discesa nell'abitato di Sauze d'Oux e leggero falsopiano, prima di arrivare a Bardonecchia, dove sale la strada che porta su all'Hotel Jaffreau, pendenze durissime, anche del 16%, qui si deciderà una bella fetta di Giro, pur mancando l'ultimo tappone finale.

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Ti dico solo che la tappa dello Jafferau sarebbe bellissima, se solo la discesa verso Sauze d'Olux (scendi dal Col Basset, vero?) non fosse sterrata.

Anche la discesa...sapevo solo la salita...allora peccato colpa mia...

 

@Losqualo...a me sta nell'editor da metà gennaio...è da parecchio che è finito il Giro... :tongue:  :tongue:

Modificato da Sagan99
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Finisce il nostro viaggio attraverso l'Italia toccata da questo Giro, con le ultime 2 tappe...andiamo a vedere in grafica le tappe 20 e 21

 

Tappa 20 - Cavour - Prato Nevoso  Km 214.96

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Gpm: Colle del Sampeyre(Km 71, 1°Cat. 2264 mt, 18.5 Km al 7.6%), Colle della Fauniera(Km 115, 1°Cat. 2483 mt, 23.2 Km al 6.7%), Madonna del Colletto(Km 151, 1°Cat. 1294 mt, 6.9 Km all'8.5%), Prato Nevoso(Km 214, 1°Cat. 1607 mt, 18.3 Km al 6.7%)

Traguardo Volante: Borgo san Dalmazzo(Km 167, 647 mt)

 

Siamo arrivati agli atti conclusivi di questo Giro, con l'ultima tappa di montagna quella dove si può provare a far saltare il banco.

214 Km da Cavour, piccolo paesino a una decina di Km da Pinerolo, a Prato Nevoso, già arrivo 2 volte, in tempi recenti, nel 1996 con la vittoria di Tonkov e nel 2000 con quella di Garzelli, vi è arrivato una volta anche il Tour de France con la vittoria di Gerrans nel 2008

Si parte e la strada parte in leggera salita e sarà così fino all'abitato di Sampeyre da dove inizia la scalata all'omonimo Colle, 18 Km che porteranno su in cima al Colle del Sampeyre(1°Cat.), salita lunga e costante, con una media del 7.6% con punte del 12%, discesa e si arriva nell'abitato di Stroppo da dove inizia il secondo Colle di giornata, anch'esso di 1°Categoria, il Colle della Fauniera, salita lunga, 23 Km al 7%, pendenze sempre dal 6 all'8% con punte del 12%, in cima un paesaggio spettrale e una discesa molto tecnica e pericolosa che può mettere in difficoltà qualche corridore.

Finita la discesa si arriva nell'abitato di Demonte, dove, qualche chilometro dopo, inizia la scalata al terzo Gpm di giornata, anche questo di 1°Categoria, la Madonna del Colletto, una salita corta, 7 Km, ma con pendenze da Muro di Huy, media dell'9% e massima del 13%, che induriranno e appesantiranno ancora di più la gamba dei corridori.

Scesi da questo ottovolante di salite di quasi 105 Km tra su e giù si torna in pianura, con un fondovalle di una 40na di Km da Borgo San Dalmazzo, sede peraltro del Traguardo Volante di giornata, a Villanova Mondovì, sede della partenza all'ultima scalata di questo Giro d'Italia, la salita che deciderà la Corsa Rosa.

Una salita non impossibile, ma sul quale si possono creare distacchi, una pendenza media del 7%, con una parte centrale complicata e ripida, con punte del 12-13%, e una parte finale costantemente sul 7-8%.

Con questa salita si concludono le tappe di montagna, quella sera, si saprà chi, con forse 24h di anticipo ha vinto il Giro d'Italia

 

 

 

 

Tappa 21 - Fossano - Torino  Km 204

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Gpm: Basilica di Superga(Km 102, 2°Cat. 652 mt, 6.6 Km al 7%), Basilica di Superga(Km 141, 2°Cat. 652 mt, 6.6 Km al 7%)

Traguardo Volante: Carignano(Km 49, 232 mt)

 

Chi si credeva che l'ultima tappa del Giro sarebbe stata una lunga, noiosa e infinita processione verso gli ultimi Km si sbaglia di grosso.

204 Km da Fossano a Torino, con la doppia scalata alla Basilica di Superga, ma distanti dal traguardo ma che possono mischiare le carte già scritte dell'ultima tappa e perché no, del Giro.

Dalla partenza di Fossano, fino a Moncalieri(Km 60) è un lungo costeggiare le campagna Torinese, poi si entra nel circuito cittadino, si passa di fronte allo Stadio Olimpico e si prende il lunghissimo Corso Potenza che porta la corsa fino al ponte sul Po, qui si prende la strada che va verso San Mauro Torinese e al Km 94 parte la prima scalata alla Basilica di Superga, consueto arrivo della corsa Milano-Torino, si arriva su in cima(2°Cat.), discesa verso l'abitato di Pino Torinese, si prende Corso Regina Margherita, che riconduce a Corso Potenza, di nuovo ponte sul Po, San Mauro Torinese e al Km 134 c'è la seconda scalata a Superga(2°Cat.), discesa a Pino Torinese e di nuovo circuito, con Viale R. Margherita, Corso Potenza e San Mauro Torinese.

Questa volta però, non possiamo far diventare l'ultima tappa una tappa da distacchi e si vira verso Torino, con il penultimo giro, primo dell'arrivo in Viale R. Margherita al Km 204

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LE STATISTICHE E I NUMERI DEL GIRO

 

3430.48 Km, come la strada che hanno percorso i nostri campioni

5, come gli arrivi in salita, ce lo diranno poi gli scalatori se bastavano o no...

6, come le tappe di Alta Montagna, perché in Italia di Montagna c'è ne quanta ne vuoi...

5, come le tappe di Media Monatgna, non siamo un paese di Cote o Muri ma ci sono tappe difficili da interpetrare...

8, come le tappe di Pianura, esistono anche i velocisti....

2, come le Crono, da dividersi in 1 Crono individuale e 1 Cronoscalata, ho i vari Martin e Wiggins sotto casa infuriati...

55, come i Gpm, mamma mia quanta salita....

Cima Coppi: Passo Gavia(2617 metri)...prova tu a superarmi...

 

 

ELENCO TAPPE

 

Tappa 1 - Porto Vecchio - Bastia  Km 184.82

Tappa 2 - L'Ile Rousse - Ajaccio  Km 171.56

Tappa 3 - Bonifacio - Porto Vecchio  Km 28.7 

Tappa 4 - Genova - Pisa  Km 200.72

Tappa 5 - Livorno - Orbetello  Km 182.51

Tappa 6 - Tarquinia - Rocca di Papa  Km 148.38

Tappa 7 - Velletri - Mondragone  Km 169.56

Tappa 8 - Mondragone - Mercato San Severino  Km 173.41

Tappa 9 - Castellammare di Stabia - Monte Vesuvio  Km 31.13

 

Tappa 10 - Pescara - Pesaro  Km 210.38

Tappa 11 - Cesenatico - Montegrotto Terme  Km 192.63

Tappa 12 - Treviso - Tolmezzo  Km 155.16

Tappa 13 - Tolmezzo - Passo Falzarego  Km 177.03

Tappa 14 - Corvara in Badia - San Leonardo in Passiria  Km 125.71

Tappa 15 - Bolzano/Bozen - Livigno  Km 188.32

 

Tappa 16 - Brescia - Milano  Km 157.58

Tappa 17 - Colico - Como  Km 147.94

Tappa 18 - Novara - Macugnaga  Km 178.57

Tappa 19 - Ivrea - Monte Jaffreau  Km 214.12

Tappa 20 - Cavour - Prato Nevoso  Km 214.96

Tappa 21 - Fossano - Torino  Km 204.71

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Ed entrambi avete cannato la discesa  :tongue:

 

Alcune considerazioni sul percorso:

Non avrei messo una cronoscalata come prima tappa di montagna e il doppio trittico, piuttosto cronoscalata al terzo weekend e arrivo in linea sul Vesuvio. Altra cosa riguardante il chilometraggio, la "tappa sprint" l'avrei spostata agli ultimi giorni di corsa, quando le energie vengono meno ed è più facile fare grandi distacchi con pochi km a disposizione, invece di finire con due over 200 (una lunga, una normale e una corta vanno più che bene per il trittico finale).

 

La cronometro pianeggiante l'avrei invece allungata di una decina di km e spostata più avanti nel percorso, anche per un giro da scalatori 28 km sono pochini.

 

Manca invece una tappa di collina veramente insidiosa. La seconda è parecchio leggera ma va bene così, se la si vuole rendere una tappa da gruppo ristretto ma non troppo. Quelle di Rocca di Papa e Como non le avrei fatte così corte (165 km -> tappa relativamente corta, 148 km -> tappa corta) e la seconda l'avrei indurita un po' di più. Stesso discorso per quella di Mercato San Severino, che è parecchio leggera dopo il Taburno. Carina invece la frazione dei Colli Euganei. Mi sarebbe piaciuto vedere anche un arrivo su strappo (di "cote" ce ne sono quante ne vuoi  :D).

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Ed entrambi avete cannato la discesa  :tongue:

 

Alcune considerazioni sul percorso:

Non avrei messo una cronoscalata come prima tappa di montagna e il doppio trittico, piuttosto cronoscalata al terzo weekend e arrivo in linea sul Vesuvio. Altra cosa riguardante il chilometraggio, la "tappa sprint" l'avrei spostata agli ultimi giorni di corsa, quando le energie vengono meno ed è più facile fare grandi distacchi con pochi km a disposizione, invece di finire con due over 200 (una lunga, una normale e una corta vanno più che bene per il trittico finale).

 

La cronometro pianeggiante l'avrei invece allungata di una decina di km e spostata più avanti nel percorso, anche per un giro da scalatori 28 km sono pochini.

 

Manca invece una tappa di collina veramente insidiosa. La seconda è parecchio leggera ma va bene così, se la si vuole rendere una tappa da gruppo ristretto ma non troppo. Quelle di Rocca di Papa e Como non le avrei fatte così corte (165 km -> tappa relativamente corta, 148 km -> tappa corta) e la seconda l'avrei indurita un po' di più. Stesso discorso per quella di Mercato San Severino, che è parecchio leggera dopo il Taburno. Carina invece la frazione dei Colli Euganei. Mi sarebbe piaciuto vedere anche un arrivo su strappo (di "cote" ce ne sono quante ne vuoi  :D).

Sono io che non le so trovare :laugh:

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  • 3 weeks later...

Di soldi non c'è ne sono, c'è la crisi, e la Volta a Catalunya Asociaciòn Deportiva, cede la Volta a Catalunya, troppi soldi...preparare il percorso...se ne interessa la nostra organizzazione, RCS Sport, che visti gli introiti del Dubai Tour, investe...fa il percorso e fa rimanere il titolo di corsa WT, ma c'è qualcosa di diverso...tra pochi mesi si correrà la:...

 

Volta a Catalunya y Comunidad Valenciana

 

In serata al Palau Sant Jordi di Barcellona sarà presentata la prima edizione della Volta a Catalunya y Comunidad Valenciana targata RCS Sport con la presenza di Pier Bergonzi, che sarà il direttore di corsa della corsa iberica.

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Di soldi non c'è ne sono, c'è la crisi, e la Volta a Catalunya Asociaciòn Deportiva, cede la Volta a Catalunya, troppi soldi...preparare il percorso...se ne interessa la nostra organizzazione, RCS Sport, che visti gli introiti del Dubai Tour, investe...fa il percorso e fa rimanere il titolo di corsa WT, ma c'è qualcosa di diverso...tra pochi mesi si correrà la:...

 

Volta a Catalunya y Comunidad Valenciana

 

Dell'introduzione non c'ho capito nulla, ma sono curioso del percorso :4:

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C'è...pe fa un po di scena...RCS si prende la Vuelta a Catalunya e ci accorpa anche a Comunidad Valenciana...vi dico già che saranno 7 tappe in Catalogna e 7 in Comunidad Valenciana, per un totale di 14 tappe

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