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I percorsi d'El Kinex


El Kinex

Messaggi raccomandati

Tappa 14 - Ivrea > Mottarone

 

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DESCRIZIONE:

A distanza di una settimana esatta il Giro incontra il suo secondo "vero" arrivo in salita. Si riparte da Ivrea, ieri sede d'arrivo di tappa, e per la prima parte il percorso è privo d'insidie e solamente dopo il passaggio per Biella la strada tenda a salire dolcemente, poco prima di raggiungere la Valsesia e il traguardo volante posto a Borgosesia. La prima vera insidia arriva solo dopo qualche chilometro con il GPM della Colma di Varallo che, porta la corsa sul Lago d'Orta dove, dopo un tratto in piano, inizia la prima ascesa al Mottarone. Questa prima scalata lunga 15km - circa uno in meno rispetto a quella conclusiva -, unita alla discesa insidiosa che porterà la corsa a Stresa, faranno certamente la prima grande selezione all'interno del gruppo. Dal fondo della discesa all'inizio della salita finale ci sono una trentina di chilometri relativamente facili, interrotti dal GPM di Massino Visconti, che riportano la corsa all'imbocco dello stesso versante della prima ascesa che, in questa occasione, ci porteranno - dopo 16km al 7% - fin sulla vetta del Mottarone.

Giornata piuttosto impegnativa che sicuramente chiamerà allo scoperto i grandi della classifica. Il Mottarone, pur non essendo tra le più famose scalate alpine, è lo stesso una salita molto lunga e difficile dalle pendenze importanti, soprattutto nella prima parte. Una fuga, così come per le giornate precedenti, ha sempre grandi possibilità di arrivare fino all'arrivo ma se i big si daranno battaglia fin da subito per loro ci sarà poco da fare.

 

TRAGUARDO VOLANTE:  Borgosesia (387 m, Km 75.8 )

GPM: Colma di Varallo (3° Categoria, 926 m, 7.7 Km al 5.5%, Km 98.5), Mottarone I (1° Categoria, 1325 m, 13.2 Km al 7.3%, Km 139.3), Massino Visconti (3° Categoria, 474 m, 4.5 Km al 6.1%, Km 169.9), Mottarone (1° Categoria, 1414 m, 14.3 Km al 7.4%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: San Maurizio D'opaglio (372 m, Km 114.0)

 

Tappa 15 - Arona > Santuario della Madonna del Ghisallo

 

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DESCRIZIONE:

Dopo Piemonte e Liguria anche la Lombardia ha finalmente il piacere di abbracciare questa edizione della Corsa Rosa. Il via è posto ad Arona, sul Lago Maggiore, e dopo pochissimi chilometri si passa già nel varesotto - quindi in Lombardia - costeggiando alcuni dei laghi di questa zona prima dell'insidioso passaggio per Varese, città legatissima alla storia del Giro e del ciclismo. Il percorso è continuo, ma molto leggero, su e giù fino al traguardo volante di Como che anticipa l'ingresso nel cuore della Brianza che accompagnerà la corsa fino alla leggera ascesa di Monticello ed al ben più difficile GPM di Colle Brianza, salita classica della Coppa Agostoni e luogo di culto dei cicloamatori brianzoli. Il percorso, adesso, passa in provincia di Lecco e, dopo aver costeggiato l'omonimo lago, si svolta in direzione Valbrona ed Asso dove ha inizio la salita della Colma di Sormano che, nel finale, viene abbandonata in favore dello spaventoso Muro, 2km al 12% ma con pendenze che sfiorano il 27%, per la prima volta affrontato dal Giro. In cima mancano 36km all'arrivo e i primi quindici sono tutti in una discesa estremamente tecnica che portano la corsa sulla costiera del Lago di Como, strada che verrà percorso fino a Bellagio, prima di iniziare le rampe conclusive del Ghisallo, 8km al 5,5% di salita intervallata da un lungo tratto di falsopiano ma con pendenze anche al 15%, che porteranno la corsa fin sull'arrivo posto davanti al santuario. 

Tappa veramente insidiosa che sicuramente porterà i grandi allo scoperto fin dal Muro di Sormano, punto cruciale della giornata insieme alla successiva discesa tecnica. Questa potrebbe essere un'altra tappa trabocchetto in cui chi saprà sfruttare al meglio ogni insidia del percorso potrà guadagnare secondi, se non minuti, importanti. In poche parole, credo non ci sia tappa migliore per rendere omaggio al Giro di Lombardia e, in particolar modo, alla Madonna del Ghisallo, la protettrice dei ciclisti. 

 

TRAGUARDO VOLANTE: Como (207 m, Km 68.6)
GPM: Colle Brianza (3° Categoria, 592 m, 6.0 Km al 5.2%, Km 120.9), Colma - Muro di Sormano (1° Categoria, 1106 m, 7.1 Km al 8.3%, Km 160.0), Ghisallo (2° Categoria, 751 m, 9.0 Km al 5.5%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Verano Brianza (250 m, Km 93.8 )

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Bello il Ghisallo, quella di Borgo San Dalmazzo l'avrei ulteriormente indurita nel finale. Mi piace l'idea del Mottarone anche se la tappa è un po' facile per essere l'unica di montagna della seconda settimana.

Avevo intenzione di indurire il finale della tappa di Borgo ma se andavo ad inserire, come salita finale, la Madonna del Colletto i km in fondovalle aumentavo a dismisura.

Sul Mottarone, purtroppo, in quella zona è l'unica salita difficile (ce ne sono altre ma sarebbero state molto lontane dall'arrivo) e quindi ho optato per l'idea della doppia scalata stile Pampeago 2012 e Alpe d'Huez 2013. 

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Avevo intenzione di indurire il finale della tappa di Borgo ma se andavo ad inserire, come salita finale, la Madonna del Colletto i km in fondovalle aumentavo a dismisura.

Sul Mottarone, purtroppo, in quella zona è l'unica salita difficile (ce ne sono altre ma sarebbero state molto lontane dall'arrivo) e quindi ho optato per l'idea della doppia scalata stile Pampeago 2012 e Alpe d'Huez 2013. 

 

Però in entrambi i casi da te citati le due scalate erano ravvicinate, senza tutti questi km di fondovalle.

 

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Tappa 16 - Villafranca di Verona > Verona - Cronometro individuale

 

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DESCRIZIONE:

Dopo il secondo, ed ultimo, giorno di riposo la Corsa Rosa entra nella tanto temuta terza settimana con una cronometro piatta come un biliardo. Il via è posto all'esterno del Castello Scaligero di Villafranca e, fin da subito, il percorso presenta lunghissimi rettilinei e poche curve che portano la corsa nel cuore della pianura prima di raggiungere il primo di intermedio di Isola della Scala, posto quasi a metà prova. I rettilinei continuano ad essere la costante principale della tappa, anche in questa seconda parte, tranne in un tratto qualche chilometro prima del secondo intermedio di San Giovanni Lupatoto in cui sono presenti una serie di insidiose curve ad angolo retto. L'ultima parte, però torna ad essere completamente rettilinea ed in pochissimo tempo si raggiungerà il centro storico di Verona con il traguardo posto all'esterno della bellissima Arena.

E' una delle tappe più importanti e cruciali di questo Giro d'Italia. Gli specialisti saranno i grandi protagonisti di questa prova da velocità altissime mentre gli scalatori dovranno cercare, in tutti i modi, di accumulare il minor ritardo possibile per non uscire definitivamente di classifica. Una tappa non banale per ricordare il fantastico duello, proprio su queste strade, nella cronometro conclusiva del Giro 1984 tra il compianto Laurent Fignon e Francesco Moser, quest'ultimo finalmente vincitore della Corsa Rosa.

 

RILEVAMENTO INTERMEDI: Isola della Scala (25 m, Km 17.9), San Giovanni Lupatoto (42 m, Km 33.1)

 

Tappa 17 - Soave > Giavera del Montello

 

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DESCRIZIONE:
Con una tappa che attraversa alcuni luoghi teatro di dure battaglie il Giro d'Italia vuole ricordare i caduti della Grande Guerra. Si parte da Soave, città dell'omonimo vino, e per oltre centocinquanta chilometri il percorso è un lunghissimo piattone, in quanto si snoda nel cuore della pianura veneta. Infatti, aggirando i Monti Berici e i Colli Euganei si attraversa la provincia di Padova e quella di Venezia prima di arrivare a Treviso, ove è posto il traguardo volante. Nel momento in cui il percorso raggiunge la zona del Piave, il "Fiume Sacro alla Patria" e simbolo della I Guerra Mondiale, si svolta verso nord per arrivare nella zona del Montello - anch'essa zona di guerra - per affrontare l'unico GPM di tappa lungo la cosiddetta "Presa 5", più famosa come "la salita del mondiale", ascesa di 2,8km al 5%. Dalla cima all'arrivo ci sono solo 10km e, dopo un primo tratto molto tortuoso tra falsopiano e discesa, si arriva molto velocemente sul traguardo di Giavera del Montello che, a tanti anni di distanza dal Mondiale 1985, torna ad abbracciare il grande ciclismo.      

E' sulla carta una tappa per i velocisti ma la salita, posta a così pochi chilometri dall'arrivo, è un'ottimo punto di lancio per qualche attaccante che potrebbe approfittare anche del successivo tratto tortuoso per guadagnare i secondi necessari per andare fino in fondo. I velocisti, e le rispettive squadra, dovranno sudarsela questa tappa che è la loro ultima occasione prima delle grandi montagne.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Treviso (14 m, Km 122.9)
GPM: Montello (4° Categoria, 223 m, 2.9 Km al 5.1%, Km 152.7)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Vigonza (6 m, Km 84.8 )

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Tappa 18 - Valdobbiadene > Selva di Val Gardena

 

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DESCRIZIONE:

Il più classico dei tapponi dolomitci apre la tre giorni di alta montagna in cui si deciderà questa edizione del Giro d'Italia. La partenza è posta a Valdobbiadene, città del vino e del prosecco, e per la prima parte il percorso risale il Piave, passando per Belluno e Ponte Nelle Alpi - sede del traguardo volante -, fino a Longarone, località tristemente nota per il disastro del Vajont nel 1963. Qui, la corsa lascia il fiume per addentrarsi verso il cuore delle Dolomiti ed andare ad affrontare la Forcella Cibianna, primo GPM di tappa, ed il successivo lungo tratto di fondovalle fino a Cortina d'Ampezzo, prima di iniziare la scalata al Passo Falzarego, oltre 15km abbastanza pedalabili e dai suggestivi paesaggi. La discesa, a tratti molto tortuosa, porta velocemente la corsa a Caprile dove ha inizio il Passo Fedaia - più comunemente noto come la Marmolada - che, se all'inizio presente pendenze facili, dopo il passaggio nei Serrai di Sottoguda le pendenze non scenderanno mai sotto il 10% soprattutto nel tratto di Malga Ciapela, un rettilineo infinito costantemente al 12/13%. Il punto cruciale della tappa è sicuramente questo e lungo il successivo Passo Sella, salita mitica del Giro, verranno decretati gli ultimi verdetti perchè la discesa conclusiva porta in breve tempo sul traguardo di Selva di Val Gardena.

Tappone vecchio stile che sicuramente farà danni in classifica e, sulla carta, i big dovrebbero muoversi lungo già le dure rampe del Fedaia, la salita più dura della tappa. In una giornata del genere, una ipotetica crisi la si può pagare a carissimo prezzo mentre per chi avrà voglia di attaccare ci sarà terreno e spazio a sufficienza per guadagnare anche minuti importanti.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Ponte nelle Alpi - Polpet (394 m, Km 54.8 )
GPM: Forcella Cibianna (2° Categoria, 1527 m, 9.2 Km al 7.4%, Km 91.6), Passo Falzarego (1° Categoria, 2093 m, 16.4 Km al 5.6%, Km 140.6), Passo Fedaia (1° Categoria, 2052 m, 12.8 Km al 8.0%, Km 173.5), Passo Sella (1° Categoria, 2224 m, 10.9 Km al 7.1%, Km 197.7)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: San Vito (980 m, Km 112.3)

 

Tappa 19 - Selva di Val Gardena > Trento - Monte Bondone

 

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DESCRIZIONE:

Nel ricordo della leggendaria impresa di Charly Gaul al Giro 1956, il Giro d'Italia ripropone un'arrivo di tappa sul Monte Bondone. Si riparte da Selva e per i primi chilometri la strada è inizialmente in discesa e poi in un tratto di fondovalle, lungo il fiume Isarco, che porta la corsa al traguardo volante di Prato Isarco. Dopo qualche chilometro inizia la lunghissima ascesa al Passo Lavazè, salita di oltre 20km che chilometro dopo chilometro presenta pendenze sempre più impegnativa, che porta la corsa in Val di Fiemme per affrontare il Passo del Redebus, solamente 4km al 9% ma con tratti anche al 13%. La discesa, in alcuni punti piuttosto tortuosa, porta il percorso in Valsugana e dopo un altro tratto di fondovalle si arriva a Trento, dove hanno inizio le prime rampe del Bondone, circa 20km con le pendenze sempre costanti al 7/8% e senza mai un'attimo di tregua fin sulla linea del traguardo.

Nonostante ci sia l'arrivo in salita - l'ultimo di questo Giro - del trittico è sicuramente la tappa meno impegnativa. I big, difficilmente, si muoveranno prima della salita finale ma il chilometraggio non eccessivo potrebbe motivare qualche squadra a fare corsa dura fin dalla prima salita e, se ciò dovesse realmente accadere, potrebbero esserci distacchi anche pesanti.  

 

TRAGUARDO VOLANTE: Prato Isarco (314 m, Km 35.2)

GPM: Passo Lavazè (1° Categoria, 1815 m, 22.2 Km al 6.2%, Km 62.8 ), Passo del Redebus (2° Categoria, 1461 m, 4.7 Km al 8.9%, Km 107.4), Monte Bondone (1° Categoria, 1633 m, 19.4 Km al 7.4%, Arrivo)
PUNTO DI RIFORNIMENTO: Molina di Fiemme (801 m, Km 79.9)

 

Tappa 20 - Mezzolombardo > Aprica

 

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DESCRIZIONE:

E' la tappa regina di questa edizione del Giro d'Italia. Si parte da Mezzolombardo e, da subito, la strada inizia a salire dolcemente mentre si attraversa la Val di Sole fino al Passo del Tonale - 14km al 6% - che ci porta, al termine della discesa, al traguardo volante di Ponte di Legno. Appena fuori l'abitato inizia il Passo del Gavia, salita di 17km all'8% entrata nella leggenda della Corsa Rosa dopo la tappa da tregenda del 1988, che rappresenta la Cima Coppi di questo Giro d'Italia, in quanto si scollina a quota 2619m. Al termine della discesa si passa in Valfurva e successivamente in Valtellina fino al paese di Mazzo in cui ha inizio, dal versante più classico e famoso, il Mortirolo, ascesa durissima di 12km al 10% di media e con punte, per lunghi tratti, al 18%. La discesa, abbastanza insidiosa, ci porta velocemente ad Edolo prima di iniziare a salire, in modo molto lieve, verso il primo passaggio dall'Aprica ed iniziare il circuito finale del Valico di Santa Cristina - 7km al 9% - che, terminando a soli 5km dall'arrivo, rappresenta l'ultimo ostacolo di questa tappa e del Giro d'Italia.

Con questa tappa, il Giro d'Italia rende omaggio al "pirata" Marco Pantani, uno dei ciclisti più amati nella storia del ciclismo, che proprio su queste strade, al Giro 1994, riuscì a staccare la maglia rosa Berzin e Miguel Indurain, dominatore assoluto delle corsa a tappe del periodo.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Ponte di Legno (1252 m, Km 78.3)

GPMPasso del Tonale (2° Categoria, 1873 m, 14.6 Km al 6.2%, Km 67.0), Cima Coppi - Passo Gavia (Hors Catégorie, 2619 m, 17.1 Km al 7.9%, Km 96.6), Passo del Mortirolo (1° Categoria, 1862 m, 11.9 Km al 10.9%, Km 163.6), Aprica (3° Categoria, 1181 m, 15.3 Km al 3.1%, Km 196.7), Valico di Santa Cristina (1° Categoria, 1435 m, 7.0 Km al 9.5%, Km 209.6)
PUNTO DI RIFORNIMENTOValdisotto (1150 m, Km 126.8 )

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Tappa 21 - Clusone > Milano

 

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DESCRIZIONE:
E' l'ultima fatica di questo Giro d'Italia. Dal centro di Clusone, nel cuore della Val Seriana, prende il via la tappa che dopo i primi chilometri lungo il fondovalle, e il corso del fiume Serio, prevede l'attraversamento di Bergamo per poi proseguire ai piede al Val Brembana. Dopo l'ingresso nella bassa Brianza, in seguito all'attraversamento dell'Adda, il percorso prosegue verso Vimercate e Monza, con il suggestivo passaggio dalla Villa Reale, per arrivare finalmente a Milano. Dopo un breve tratto si entra nel circuito conclusivo di 7km, che verrà ripetuto per otto volte, attorno al Parco Sempione, che prevede il passaggio nella zona della velodromo Vigorelli, e della vecchia fiera, seguito da quello molto più scenografico di Piazza Castello prima di costeggiare l'Arena Civica e imboccare Corso Sempione, storico punto di arrivo della passerella conclusiva del Giro d'Italia.

 

TRAGUARDO VOLANTE: Corso Sempione - IV passaggio (125 m, Km 133.1)

PUNTO DI RIFORNIMENTO: Concorezzo (168 m, Km 84.5)

 

Si conclude qua questa mio Giro d'Italia. Ringrazio molto chi mi ha seguito e pertanto vi chiedo di lasciare un commento in cui esprimete il vostro giudizio riguardo al percorso. Per ora è tutto ... Stay tuned! 

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PLANIMETRIA GENERALE

 

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ELENCO TAPPE:

1) Roma - cronometro a squadre - 19,88km

2) Roma > Anzio  135,25km

3) Nettuno > Pompei   219,1km

4) Cava de' Tirreni > Melfi   183,44km 

5) Manfredonia > Guardiagrele   243,4km

6) Montesilvano > Porto Recanati   178,22km

7) Fano > Maranello   229,61km

8 ) Sassuolo > Abetone   163,97km

9) Empoli > Montalcino   216,52km

 

giorno di riposo

 

10) Tortona > Alassio   171,28km

11) Imperia > Sanremo - cronometro individuale - 35,83km 

12) Sanremo > Borgo San Dalmazzo   178,12km

13) Saluzzo > Ivrea   167,02km

14) Ivrea > Mottarone   206,2km

15) Arona > Santuario Madonna del Ghisallo  196,17km

 

giorno di riposo

 

16) Villafranca di Verona > Verona - cronometro individuale - 41,75km 

17) Soave > Giavera del Montello   163,43km

18) Valdobbiadene > Selva di Val Gardena   211,46km

19) Selva di Val Gardena > Trento - Monte Bondone    155,69km

20) Mezzolombardo > Aprica   215,69km

21) Clusone > Milano   162,51km

 

Totale: 3494,52km

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Non male...una cosa...come hai fatto a mettere la planimetria

Quando sei nella pagina della planimetria schiaccia il tasto stamp (il tasto dopo F12), vai su paint o photoshop e fai incolla. Ti apparirà lo screen dell'intera schermata, planimetria compresa.

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