Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

L'(ultimo?) anno della Cannondale


Messaggi raccomandati

Ciao a tutti, questa è la mia prima storia, sono completamente inesperto per quel che riguarda la narrazione e le immagini, per quest'ultime non so nemmeno dove mettere le mani... comunque:

Siamo all'inizio di Gennaio, in casa Cannondale non si respira una buona aria, il morale è sotto i tacchi e nessuno durante la preparazione ha voglia di scherzare. I corridori sanno che questa potrebbe essere l'ultimo anno per la loro formazione. Tutto dipenderà dalle loro prestazioni.

In squadra ci sono molte incognite e poche certezze. Anzi, solo una certezza: Peter Sagan. È su di lui che farà affidamento la Cannondale per le classiche e per portare sulle spalle, per la terza volta consecutiva, la maglia verde a Parigi. E perché no, visto il percorso non particolarmente impegnativo, potrebbe addirittura tentare di fare classifica alla Parigi-Nizza?? Staremo a vedere, fatto sta che è Peter Sagan la stella indiscussa della squadra. Tutti i vallonari presenti in squadra (veramente molti, non fenomeni ma buoni) saranno al suo servizio per tutta la stagione, tranne che per il Down Under's Tour, obiettivo dichiarato di Moreno Moser.

Per le volate al Giro d'Italia punteremo tutto su Elia Viviani, sperando di lottare per la maglia rossa.

Ma il vero punto debole della squadra sono i cosiddetti uomini delle corse a tappe. Cosa riuscirà a fare Damiano Caruso?? Proverà a dare spettacolo al Giro d'Italia?? Oppure provera a restare con i migliori al Tour de France?? Oppure, punterà tutto sulla Vuelta, competizione in cui i corridori più temibili arriveranno stanchi per.essersene date di santa ragione al Giro o al Tour o ad entrambi?? Di sicuro c'è solo il fatto che Caruso non potrà contare su una grande squadra per le salite vere. Ivan Basso accetterà di fare il gregario? O vuole provare a correre da protagonista il Giro d'Italia? Cosa gli frullera' in testa? Si sente ancora un campione o si è arreso alla carta d'identità?? Deciderà di smettere a fine stagione? O continuerà? Anche qui una cosa è certa, se continuerà a correre per un altro anno ancora, gli è già stato prospettato un anno da gregario. Gregario non di Damiano Caruso come qualcuno potrebbe pensare, ma bensì del giovanissimo (19 anni) Mohoric. È lui infatti il futuro per le corse a tappe della Cannondale.

Ma ci sarà un futuro per questa squadra?? Il contratto dice che Cannondale resterà fino al 2017, ma il conto in banca potrebbe crollare da un momento all'altro.

Le certezze sono poche, le incognite troppe.

Buon anno alla Cannondale, sperando che non sia l'ultimo.

ps: difficoltà difficile ed evoluzione 0.4

Link al commento
Condividi su altri siti

La prima corsa della stagione è il campionato australiano e se lo aggiudica Simon Gerrans (Orica), nessun uomo della Cannondale presente, anche il talentino Bennet ha deciso di rinunciare e di seguire la squadra nel ritiro pre-stagione di Lucca.

Ma ora è tutto pronto per il Down Under's Tour. I corridori e lo staff sono entusiasti di lasciarsi i problemi societari alle spalle e iniziare a pensare solo alla strada. Purtroppo però prima di partire giunge la notizia che una squadra italiana, la Bardiani, non rinnoverà il suo contratto. Questa notizia è un brutto colpo per il ciclismo italiano e per tutta la squadra della Cannondale, sulla quale torna l'incubo fallimento.

Con che spirito si correrà la prima corsa a tappe della stagione? Un buon risultato alla prima tappa potrebbe far tornare il sorriso a tutti

Modificato da thecannibal
Link al commento
Condividi su altri siti

DOWN UNDER'S TOUR

tappa 1: Nuriootpa-Angaston

Sembrerebbe una tappa adatta ai velocisti anche se a 13.3 km dal traguardo troviamo una salita di 1a categoria. Come detto però non dovrebbe fare troppi danni. Il finale è in leggera salita (4%), il che potrebbe togliere la possibilità a qualcuno di fare un ottimo sprint. Potrebbe essere una prima occasione per Moreno Moser??

Questa la formazione Cannondale: Moreno Moser, De Marchi, Bennett, Sarmiento, Koren, Juraj Sagan e Marino. Moser capitano indiscusso, con De Marchi, Bennet (corridore australiano, di casa quindi) e Sarmiento tutti a protezione del leader.

In casa Cannondale però, come già preannunciato, non si respira una bella aria e nessuno prova ad entrare nella fuga di giornata. La fuga è composta da Rast, Pichot (Euc), Ista (IAM) e S. Chainel (Ag2r). La fuga raggiunge un vantaggio massimo di 4'30". Il gruppo non gli lascia scampo e l'ultimo ad essere ripreso è Chainel, il quale però riesce a passare per primo sotto il GPM e prendersi la prima maglia a pois.

Il gruppo a ranghi ristretti (non per la durezza del percorso, ma perché si tratta della prima corsa stagionale per molti) è pronto a dare il via alla volata ed è l'italiano Roberto Ferrari (Lampre) ad aggiudicarsi la vittoria davanti a Lobato (Mov) e Slagter (Garmin). Sarà quindi Ferrari a vestire la prima maglia gialla grazie agli abbuoni (anche un secondo posto al primo traguardo volante). Delusione totale in casa Cannondale, poteva sembrare un finale adatto a Moser, invece non è la sua giornata e chiude con una deludente 13esima posizione. De Marchi 33esimo. Si staccano Bennett, Sarmiento, Koren, Juraj Sagan e Marino.

Se il morale era basso... ora è bassissimo...

ps: i ritirati sono 16, potrei consolarmi col fatto che nessuno dei miei è tra questi :D

Link al commento
Condividi su altri siti

A causa di problemi al computer in queste prime tappe non metterò immagini, spero di risolvere prestissimo :D

DOWN UNDER'S TOUR, tappa 2:

Prospect-Stirling 150.1 km

Ancora una tappa classificata come pianeggiante, ma non sembra adatta agli sprinter puri, infatti il finale è in leggera salita (3,9%). Potrebbe essere un finale adatto a Moser, ma anche il finale della prima tappa doveva essere adatta all'italiano della Cannondale, ma abbiamo visto che ha riscontrato difficoltà. È pur vero che questo finale sembra leggermente più duro.

Proviamo a inserirci nella fuga di giornata con Koren ma, fino al primo traguardo volante, il gruppo ha fatto prendere il largo soltanto a Elmiger (IAM), allora Moser ha cercato di anticipare tutti al TV e ce la fa, andando a prendere la seconda posizione e 2 secondi di abbuono, Ferrari (LAM, leader della generale) arriva terzo e prende un secondo di abbuono.

Intanto Elmiger è raggiunto da Howes (Garmin), i due raggiungono un vantaggio massimo di 4'29". Al secondo TV Moser scatta ancora per prendere il secondo di abbuono spettante al terzo, per poi tornare in gruppo e guardare la volata. Obiettivp centrato e abbuono preso. Viene presa anche la fuga, addirittura verso i 38-39 km dall'arrivo. La corsa riesce a rimanere chiusa e quindi si arriva allo sprint finale. Non ci si aspettava nessun uomo Cannondale alll sprint, ma ecco che Moser è nelle prime posizioni. Il capitano della Cannondale oggi si sente in formissima (+5) e, galvanizzato dagli abbuoni presi, si lancia nella volata. Parte bene, ma non è il più veloce. Vince Simon Clarke (Orica), seconda posizione per Adam Hansen (Lotto), terza posizione per Meyer (Orica). Solo quarta posizione per Moreno Moser, arrivato vicinissimo al podio che avrebbe fruttato almeno altri 4" di abbuono. Peccato, ma l'importante è aver ritrovato morale e aver avuto la prova che Moser può giocarsela con i migliori. Solo Moser se la può giocare, visto che il resto della squadra arriva a 7'35" e Juraj Sagan solo soletto in ultima posizione a 8'09". Probabilmente De Marchi è uscito appositamente di classifica per tentare la fuga in una delle prossime tappe.

In testa alla generale troviamo ancora Ferrari (LAM), Moser è qualche posizione più indietro a 10" (prima di questa tappa era a 12").

La maglia a pois passa sulle spalle di Howes (Garmin), classifica a punti: Lobato (Mov), miglior giovane: Slagter (Garmin, vincitore dello scorso anno), con 1 secondo di vantaggio su Moser. Miglior squadra: Astana.

La prossima tappa sarà dura, si potrebbero vedere i primi distacchi, Moreno dopo la quarta posizione si sente pronto, il resto della squadra bisogna capire se si è attardata perché non ne avevano o perché si sono risparmiati per poter aiutare Moreno nella terza tappa. Lo sapremo presto

Link al commento
Condividi su altri siti

Eccomi con nuovo account e dal computer, avrò quindi la possibilità di postare foto. Purtroppo però qualche tappa l'ho già fatta senza screenshot, inizierò a metterle quindi verso la fine del Down Under's Tour.

 

 

DOWN UNDER'S TOUR, tappa 3:

Tour-Down-Under-3.png

 

NORWOOD-CAMPBELTOWN: 143,5 KM

Iniziano le prime difficoltà, la salita del Montacute (2a cat) a 7,7 km dal traguardo potrebbe essere perfetta per chi vuole tentare un attacco.

Va in fuga il solo Montaguti (Ag2r), al primo TV attacca il solo Felline (Trek), Moser ha quindi la possibilità di mettersi in testa al gruppo e di prendere senza nessuno sforzo il secondo di abbuono. Al secondo TV rimane imbottigliato e non c'è nulla da fare, poco male.

La fuga raggiunge il vantaggio massimo di 3'16", in gruppo tirano la Lampre e la Cannondale con Bennett, fino a riportare il vantaggio di Montaguti a 1'20".

All'inizio della salita... eccolo: l'attacco di Moreno Moser, lanciato da Bennett. Viene seguito da Geschke (Giant), Adam Hansen (Lotto) e Hermans (BMC).

Moser prova a fare ritmo e ri-scattare ma non ne ha, parte allora Hermans (BMC) e se ne va, il nostro uomo prende le redini del gruppetto a cui si sono aggiunti il favorito di giornata Slagter (Garmin) e Meyer (Orica). A 0,6km dallo scollinamento il gruppo si trova a 24". All'inizio della discesa il gruppo si trova a 29 secondi, nel frattempo rientrano anche Kolobnev (Katusha) e Clarke (Orrica).

Moser prova a rientrare sulla testa della corsa, cioè su Hermans, e si sobbarca tutto il lavoro in discesa. Ma  non c'è nulla da fare, Hermans vince la tappa

1510512_10151936262010723_1051815651_n.j

 

Lo sprint per la seconda posizione è vinto da Simone Clarke (Orica), terza posizione per Adam Hansen (Lotto), quarto Moreno Moser che paga lo sforza fatto in discesa. Alle sue spalle Slagter della Garmin. Ma purtroppo anche il gruppo arriva con lo stesso tempo, cioè a 35". L'unico ad essersi avvantaggiato è quindi Hermans, che si va a prendere tappa e maglia.

De Marchi, Sarmiento e Bennett arrivano con lo stesso tempo, Koren a 3'01", Marino a 4'55" e ultimo Juraj Sagan a 6'19".

La quarta tappa sarà per velocisti puri, Moser difficilmente potrà dire la sua, ma questi due quarti posti non sono male soprattutto per il morale. Si punterà tutto sulla quinta tappa, quella decisiva anche se sarà difficilissimo togliere la maglia ad Hermans.

Howes (Garmin) mantiene la maglia dello scalatore, Clarke va a vestire la maglia a punti, la miglior squadra è la BMC e.... udite udite... Moreno Moser veste la maglia bianca di miglior giovane, anche se a pari merito con Slagter. Piccole grandi soddisfazioni :) In classifica generale è sesto a 41"

Link al commento
Condividi su altri siti

DOWN UNDER'S TOUR, tappa 4

Tour-Down-Under-4.png

 

UNLEY-VICTOR HARBOR: 149,1 KM

tappa pianeggiante, leggerissima e cortissima salita finale che non creerà problemi, prevista una volatona.

Moreno Moser non ha grandi chance in questa tappa e sceglie di restare in mezzo al gruppo e riposarsi in vista della quinta e decisiva tappa.

Pronti via e parte la fuga con Stuyven (Trek), Belkov (Kat) e, per la prima volta in fuga, Marino della Cannondale. Il francese è l'unico a prendersi l'onere di tirare e ai -97.9 km il vantaggio dei fuggitiva è di 8'29", aumenterà ma di lì a poco inizierà a diminuire. 

Il gruppo però forse se la prende con troppa calma, ai -33 ci sono ancora 5'24" di vantaggio per gli uomini in fuga. Ai meno 25 km si capisce che il gruppo ha mollato, si trova infatti a 7'44". Marino allora inizia a studiare i suoi compagni di fuga, il più veloce e favoritissimo a questo punto è Stuyven, nettamente più veloce in volata rispetto agli altri. Se Stuyven è il favorito di tappa, Belkov è il favorito per indossare la nuova maglia di leader, il suo distacco da Hermans è infatti di soli 2'34". Marino allora sceglie di accodarsi e lasciare agli altri il compito di portare a compimento la fuga. 

Il gruppo recupera qualcosina e ai -15 si ritrova a 5'14", ai meno 10 è a 3'44".

Davanti mollano e iniziano a studiarsi, il gruppo adesso corre a più non posso, potrebbe essere fatale per la fuga, ai -5,1 km il vantaggio è però ancora di 1'39" e partono Belkov e Stuyven, Marino non reagisce agli attacchi ma aumenta la frequenza di pedalata, ai -2,7 km Belkov inizia la salitella che porta allo sprint seguito da Stuyven. Ai -2,8km Marino ha un vantaggio di soli 49" sul gruppo.

In questo finale incerto accade quello che nessuno poteva prevedere ai -25... Marino viene ripreso, anche se è il primo a dare il via allo sprint finale. Intanto davanti Belkov, che aveva preso qualche metro a Stuyven va a vincere la tappa. Dietro sta arrivando il gruppo... e Marino riesce a salire sul podio, favorito dai metri di vantaggio che aveva sul gruppo. Gruppo che è arrivato a 36" dai due battistrada. Dei nostri si stacca il solito Juraj Sagan, arrivando a 5'.

Nelle varie classifiche cambia solo la maglia bianca, che passa sulle spalle di Slagter (Garmin) ma con lo stesso tempo di Moreno Moser. 

Il duello per la generale e per il miglior giovane si concluderà (e inizierà, visto che solo Hermans ha vinto una tappa per distacco) nella quinta e penultima tappa.

Intanto, pensandoci... non è male l'inizio di stagione. Nessuna vittoria è vero, ma, se si esclude la prima tappa (Moser 13esimo), la Cannondale ha ottenuto due quarti posti con Moser e un terzo posto con Marino.

Il francese è al settimo cielo, anche lui sa che questo potrebbe essere il suo miglior risultato annuale

Link al commento
Condividi su altri siti

TAPPA 5

Tour-Down-Under-5.png

 

MCLAREN VALE-OLD WILLUNGA HILL: 151,2 KM

E' la tappa più dura, è la tappa che deciderà la classifica finale.

Moreno Moser è pronto a dare battaglia e spettacolo. 

Il primo uomo della Cannondale ad attaccare e ad entrare in fuga è Koren, insieme a Klemme (IAM), Montaguti (Ag2r), Belkov (Kat), Pichot (Europcar). Non prendono mai troppo vantaggio e verranno ripresi ai -22,4. Intanto ai -25,6 prova a scattare Bennett, ma abbiamo faticato non poco a capire se fosse o meno un vero scatto, infatti non è riuscito a guadagnare nemmeno una posizione in gruppo.

Nella discesa che porta allo strappo finale evadono dal gruppo Polanc (LAM), Felline (Trek), Reza (Europcar) e Westra (AST). I 4 raggiungono un vantaggio di circa 27-28 secondi. Ai -4, cioè all'inizio della salita che porta al traguardo c'è lo scatto di Moreno Moser, lo aveva promesso, eccolo. Va a riprendere i 4 attaccanti ma appena si gira vede attaccati alla sua ruota parecchi corridori. Proprio nella frazione di secondo in cui si gira per controllare i suoi avversari partono Geschke (GIA), Slagter (Garmin), Martens (BEL) e Clarke (Orica). Moreno prova a rispondere agli attacchi ma non ne ha e si deve arrendere. Alla fine il vincitore di giornata è Slagter, stesso tempo per Martens con lo stesso tempo. A 14" arrivano Clarke e Geschke, a 31" Hermans, poi il gruppo Moser a 38" regolato da Lofkvist (IAM), poi Meyer (Orica), Adam Hansen (Lotto), nono Moser e decimo Westra.

Ci si aspettava di più da Moser e la delusione è tanta, probabilmente non era in forma e, ancora più probabilmente, deve ancora raggiungere la maturazione.

Il nuovo leader della generale è Slagter, con lo stesso tempo Hermans. Moreno Moser ottavo a 48"

La miglior squadra diventa la Orica.

Intanto prima della corsa giunge la notizia del ritiro a fine stagione di Alessandro Petacchi.

Link al commento
Condividi su altri siti

TAPPA 6

ADELAIDE-ADELAIDE: 83,1 KM

Tour-Down-Under-6.png

 

Passerella finale in quel di Adelaide, la volata sembra scontata. L'unico brivido si ha alla partenza quando Moser prova ad entrare in fuga, e ci crede anche, naturalmente però il gruppo non gli lascia scampo e lo riprende dopo 15-20 km.

In fuga vanno quindi Vallèe (Lotto), Kadri (Ag2r) e Alaphilippe (Omega). Non arrivano e si va al volatone finale vinto da Lobato della Movistar, secondo Ferrari della Lampre e terzo Tsatevich della Katusha. A sorpresa Moser si piazza sesto. Si ritirano Bennett, Roux, Willems, S. Dumoulin e Kroon, caduti ed arrivati fuori tempo massimo.

La Orica vince la classifica a squadre, la maglia a punti la vince Clarke della Orica, la maglia del miglior scalatore la vince Howes della Garmin e la classifica generale viene vinta da Slagter della Garmin, che vince anche la classifica del miglior giovane. Hermans (BMC) secondo con lo stesso tempo.

Moser chiude ottavo in generale a 48", secondo nella classifica giovani con lo stesso distacco.

La Cannondale chiude con nessuna vittoria ma solo piazzamenti, sicuramente c'è qualcosa da rivedere. Anche il bottino economico lascia a desiderare, appena 4.390 €.

Non ci resta che aspettare la prossima corsa che sarà la Vuelta Ciclista a Mallorca e Ivan Basso ha già annunciato che ci sarà. Vorrà far capire già a inizio stagione che è tornato più forte che mai?? O userà questa piccola corsa a tappe come un allenamento in vista della Tirreno-Adriatico??

Vorrei soffermarmi un attimo su Slagter, giovanissimo, ma già vincitore di 2 Down Under's Tour consecutivi. Sembra già prontissimo per le grandi classiche. Diventerà il nuovo Philippe Gilbert?? Lo scopriremo presto, forse già quest'anno anche se potrebbe essere costretto a fare da gregaria a Daniel Martin

Link al commento
Condividi su altri siti

Peccato per Moser non esser rimasto con Slagter, la speranza è che la squadra si confermi WT e tenga i corridori più forti prendendo un sostituto di Basso

Si, sicuramente l'obiettivo è mantenere la categoria. 

Basso ha il contratto in scadenza, ma se ha voglia di continuare a correre sappia che un posto per lui c'è sempre: c'è Mohoric da seguire durante la crescita :D

Un uomo per le grandi corse a tappe serve sicuramente, Basso vuole provare ad essere di nuovo protagonista, ma i dubbi sono molti. Per Damiano Caruso questo potrebbe essere l'anno dell'esplosione, ma è più probabile che sia destinato a dire la sua nei piccoli giri e fare il gregario nei grandi giri. Gregario di chi però?

Infine c'è Mohoric ma è ancora troppo giovane. 

Per capire cosa potrà fare Basso in questa stagione manca poco, ha infatti annunciato la sua presenza alla Vuelta Ciclista a Mallorca

Link al commento
Condividi su altri siti

Si, sicuramente l'obiettivo è mantenere la categoria. 

Basso ha il contratto in scadenza, ma se ha voglia di continuare a correre sappia che un posto per lui c'è sempre: c'è Mohoric da seguire durante la crescita :D

Un uomo per le grandi corse a tappe serve sicuramente, Basso vuole provare ad essere di nuovo protagonista, ma i dubbi sono molti. Per Damiano Caruso questo potrebbe essere l'anno dell'esplosione, ma è più probabile che sia destinato a dire la sua nei piccoli giri e fare il gregario nei grandi giri. Gregario di chi però?

Infine c'è Mohoric ma è ancora troppo giovane. 

Per capire cosa potrà fare Basso in questa stagione manca poco, ha infatti annunciato la sua presenza alla Vuelta Ciclista a Mallorca

Scusami se te lo chiedo ma perchè hai creato un doppio profilo? Dal regolamento è vietato

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.


×
×
  • Crea Nuovo...