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[Ministory] MatteoJuve ai GT, Episodio 1 - Il conterraneo di Francia al Giro


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Grande Pozzovivo, come ha fatto a perdere così tanto Quintana, di solito nella Barbaresco-Barolo perde veramente poco

Sarà incappato in una giornata no...

 

 

Comunque volevo chiedervi una cosa: si leggono i normi e i distacchi quando posto il podio? Perché forse rimpicciolisco troppo l'immagine prima di upparla. :dubbio: 

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Tappa 13: Fossano - Rivarolo Canavese

Tappa pianeggiante caratterizzata da una fuga a 4 con Mori (Lam), Agnoli (Ast), Vicioso (Kat), Boem (Bar).

Stavolta però, complici le prime fatiche in salita e nella cronometro, il gruppo nonostante un grande accelerata finale ai -5 ancora non è riuscito a riprendere i fuggitivi.

Ecco la situazione a 4.5km dal traguardo, con Agnoli che scatta staccando i suoi compagni di fuga, mentre più dietro Gretsch si trova involontariamente fuori dal gruppo dopo aver portato nelle prime posizioni Davide Appollonio. 32" il distacco dell'uomo Ag2r rispetto ad Agnoli, 48" quello del gruppo.

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E alla fine il distacco è troppo per essere colmato da un gruppo un po' disorganizzato e così sono i fuggitivi a giocarsi la tappa: Agnoli viene ripreso ai -2 e i quattro se la giocano allo sprint; a trionfare nettamente è Manuele Mori!

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Appollonio 7mo nel gruppo, 11mo di tappa.

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Sì, i risultati di Appollonio sono secondari, ma qualche bel piazzamento ci vorrebbe. Ieri hanno fatto rivedere su RaiSport la terza tappa del Giro con Appollonio 4to, ho provato un po' di vergogna... :mrgreen: 

 

 

A seguire la 14ma tappa: arrivo in salita ad Oropa!

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Tappa 14: Aglié - Oropa

Prima vera tappa di alta montagna: un GPM di terza categoria all'inizio e poi tre salite in sequenza: Bielmonte (2° cat.), Alpe Noveis (1° cat.) e Oropa (1° cat.) con l'arrivo di tappa in cima.

tappa_dettagli_tecnici_altimetria_14.jpg

Ecco la situazione all'inizio della prima delle tre salite presenti nel finale: il gruppo è compatto ed inizia la salita tranquillamente, mentre avanti c'è in atto una fuga di 10 uomini con un vantaggio di 7'29". Ottime le prime sensazioni di Pozzovivo: +4 il primo riscontro numerico!

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A circa 5.5km dalla vetta il colpo di scena in gruppo: parte Maxime Bouet! Pozzovivo manda un suo uomo in avanscoperta, evidentemente ha qualcosa in testa... Il gruppo continua con la sua andatura blanda e Bouet prende immediatamente un minuto e mezzo di vantaggio.

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Questa la situazione allo scollinamento:

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Per quanto riguarda le forme giornaliere alla fine per Pozzovivo è un +2, bene ma poteva andare meglio, 0 per Vuillermoz, -4 per Bouet, un po' meglio del -5 che si prospettava (ho scelto lui da mandare avanti proprio perché gli altri possono essere d'aiuto anche in gruppo, lui probabilmente no), 0 per Dupont che però è ancora senza sfondo colorato.

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Lo scopo dell'attacco di Bouet è quello di costringere gli altri ad alzare il ritmo muovendosi presto o mettendo a lavorare i gregari, cosa che andrebbe bene a Pozzovivo vista la giornata positiva. Inoltre mi posso trovare più avanti un uomo che altrimenti al primo cambio di passo serio rischierebbe di staccarsi.

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Sull'Alpe Noveis si accende la bagarre tra i big! A 9.5km dalla vetta parte D. Martin, 13mo in classifica, e gli va dietro la maglia rosa Rigoberto Uran! Tratto durissimo, quasi 10% la pendenza, noi mettiamo subito Vuillermoz in testa ad alzare il ritmo.

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Il ritmo del gruppo impedisce ai due di prendere il largo, mentre poco dopo parte Rodriguez andando a riprendere la coppia all'attacco. A 6.5km dalla vetta, dal gruppo che è a meno di 20" dal terzetto, parte Aru e prontamente lo seguono tutti i big della generale. Sta per esaurirsi intanto l'azione di Bouet.

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Alla fine però Aru riesce a staccare Kelderman, Quintana e co. e rientra sul trio maglia rosa, mentre dietro un gruppetto fortemente scremato insegue a poca distanza. La situazione è ancora questa fino all'ultimo chilometro di salita.

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Hesjedal e Rodriguez, però, sembrano un po' appesantiti nella loro azione e quando Uran cambia passo per non cedere al rientro del gruppo nemmeno Aru riesce a stargli dietro. Allo scollinamento, quindi, Uran è solo avanti a tutti e a 26" c'è il gruppetto Quintana con tutti i big, composto da 14 unità. 6'03" il distacco di questo gruppetto dalla testa della corsa, composta da 9 uomini visto che si è staccato Francesco Manuel Bongiorno, che paga già 1'36" dagli ex compagni di avventura.

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In discesa, dopo una fase di studio che favorisce il rientro del primo gruppetto inseguitore, vari big provano ad avvantaggiarsi e rientrare su Uran, ma ogni attacco ha come effetto di creare un lungo serpentone di big che vanno a riprendere Uran ma senza che nessuno si avvantaggi, grazie anche al lavoro prima di Pozzovivo, che di volta in volta va a rintuzzare sugli attacchi degli altri uomini di classifica, e poi del suo compagno di squadra Dupont, che dopo essere rientrato ed aver recuperato posizioni nel gruppo si mette in testa a chiudere sui vari tentativi.

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Big che si presentano tutti insieme quindi ai piedi dell'ultima salita, ma ecco che subito partono Rodriguez e Majka. Uran, Kelderman e qualche altro cercano di lanciarsi subito all'inseguimento.

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Alla fine praticamente tutti i big scattando rientrano sui due attaccanti, mentre Pozzovivo mette un suo uomo in gruppo a fare un ritmo molto forte e si fa riportare sotto salendo in modo più regolare. Ecco la situazione ai -5, con Pozzovivo rientrato sugli altri che cerca di recuperare posizioni e un nuovo cambio di ritmo nel gruppetto, imposto stavolta di Quintana.

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Solo Majka alla fine riesce a seguire Quintana ed i due vanno via staccando tutti gli altri. Eccoli a 3.7km dal traguardo con un vantaggio di 26" sul gruppo; dietro nessuno sembra avere la forza di mettersi a condurre un inseguimento, ma attanzione perché avanti Quintana sembra in difficoltà, inizia ad accartocciarsi sulla bici!

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Ecco la situazione cronometrica attuale con in testa un gruppetto di 6 uomini da cui sono appena evasi Morabito e Brajkovic: 2.5km alla fine per loro.

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E portiamoci allora sulla testa della corsa per seguire la lotta per la vittoria di tappa: Brajkovic e Morabito dopo aver staccato gli altri riescono a fare il vuoto rendendo la vittoria di tappa una questione tra loro due, e dopo un altro chilometro, a poco più di un chilometro dalla vetta, Brajkovic riesce a staccare lo svizzero andando così a vincere la tappa! Eccolo arrivare a braccia alzate, con Morabito poco lontano che si intravede nella nebbia.

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Dietro Majka e Quintana proseguono nella loro azione, con il colombiano che sembra aver superato il momento difficile, ed incrementano il loro vantaggio sugli altri; eccoli mentre tagliano il traguardo con 2'58" di ritardo dal primo. Dietro intanto Dani Moreno e Ryder Hesjedal nel finale si muovono riuscendo a staccare gli altri, mentre si staccano Aru e Martin.

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Questi i distacchi: +23" per Moreno, +48" per Hesjedal, +59" per il gruppo maglia rosa (con Pozzovivo), +1'29" per Aru, +2'07" per Daniel Martin, +3'10" per Roche.

 

Ed ecco quindi la nuova classifica generale, simile a quella precedente con qualche scivolone e soprattutto il recupero in termini cronometrici di Quintana e Majka.

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Tappa 15: Valdengo - Plan di Montecampione

Arrivo sulla dura e molto lunga salita di Montecampione, unica asperità di giornata.

Ecco la situazione all'inizio della salita finale, con una fuga di 9 uomini in atto con un vantaggio di 2'08". Proprio in questo momento attaccano Hansen, Siutsou e Pirazzi, che riescono a staccare gli altri.

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Appena inizia la salita il gruppo si spezza sotto il ritmo imposto dagli uomini di Uran; restano avanti in 15, tra cui solo Uran e Pozzovivo come big!

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Nonostante il nostro tentativo di tenere alto il ritmo con i gregari, da dietro gli altri big riescono a rientrare e così ben presto si forma un gruppo composto da venti uomini con quasi tutti i big; mancano i due Garmin, Hesjedal e Martin, e anche lo Sky Henao, che in realtà è ormai già uscito di classifica. Già 1'11" il distacco.

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Mentre Martin lascia il suo gruppetto per tentare di riportarsi sugli altri ed Hesjedal resta ancora indietro, nel gruppetto con tutti i big ad aprire le danze è la maglia rosa e parte Uran seguita da Kelderman! Dietro vediamo un uomo Katusha in difficoltà; probabilmente è Dani Moreno, ma attenzione perché l'altro Katusha, che dovrebbe essere Rodriguez è in fondo al gruppo e sembra in difficoltà!

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I due vanno avanti per qualche chilometro, ma non riescono ad incrementare il loro risicato vantaggio sugli altri big che vanno su molto forte e a 8.6km dalla vetta, tirati da Aru, sono molto vicini al ricongiungimento. Appena riassorbiti tutti gli uomini della fuga. E attenzione perché l'uomo Katusha nel gruppetto è Gusev, quindi Rodriguez si è staccato!

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Dopo un po' i due vengono ripresi, ed il gruppetto continua a salire molto forte perdendo per strada vari pezzi, sopratutto gente che faceva parte della fuga, ma anche Pozzovivo, qui con Dupont che cerca di aiutarlo ma sta per mollare definitivamente lasciando solo il suo capitano.

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Avanti restano ben presto in 6 dopo il cedimento degli ultimi fuggitivi, Morabito e Tiralongo; poi ai -3.5 parte Quintana, con all'inseguimento Uran e Kelderman e ancora più indietro Evans, Majka ed Aru. Segnalato ad 1'46" Pozzovivo che si trova ora in un gruppetto di 6 uomini.

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E alla fine per Pozzovivo arrivare fino in cima è un calvario, con gli altri che volano, lui quasi alla fine delle energie e il distacco che aumenta sempre di più. All'ultimo chilometro poi va in netta difficoltà e si stacca da Morabito e Poels che scattano nel finale.

Intanto avanti nel finale Uran riesce a staccare Kelderman andando a riprendere Quintana e battendolo allo sprint per la vittoria di tappa! Poco lontano Kelderman, più distante il terzetto Aru, Evans, Majka e poi gli altri.

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Ecco la classifica di tappa, a cui vanno aggiunti Rodriguez a +3'32" ed Hesjedal a +5'03".

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E la generale:

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Per Pozzovivo ormai sembra irrealistico il podio, sembra che dovremo accontentarci di difendere la top 5...

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Tappa 16: Ponte di Legno - Val Martello

Il tappone di questo Giro, con Gavia, Stelvio e, dopo un tratto di pianura che si dice sia stato inserito di nascosto da Preudhomme :ph34r: , la salita che porta a Val Martello, con l'arrivo in cima.

Sul Gavia va via una fuga di 11 uomini da cui però ben presto si stacca Vaikkanen. Al loro inseguimento si lanciano poi altri due uomini, Wegmann e dopo un po' Hansen; i due, che andranno avanti senza che Hansen riesca a riprendere Wegmann, non riusciranno a rientrare sulla testa della corsa. Ecco la situazione quando i primi sono a 4.3km dal GPM.

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I corridori finiscono la salita, poi la discesa ed attaccano lo Stelvio con la stessa situazione illustrata prima, solo con i distacchi dilatati. 16'28" il distacco del gruppo dalla testa della corsa! Ora si mettono in testa al gruppo gli uomini Belkin affiancati dai due Ag2r Domont e Bérard per alzare giusto un po' il ritmo.

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E lo Stelvio fa selezione, sia avanti che dietro...

Tra i fuggitivi restano in 4 in testa allo scollinamento: Scarponi, Kiserlovski, Meyer e Rabottini.

QMN8sk4.jpgIn gruppo, invece, viene fatto un ritmo un po' più alto di Scarponi e co. e la selezione da dietro è naturale: scollinano in 65 con un distacco di 14'54" dalla testa della corsa; i big naturalmente ci sono ancora tutti.

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Nel tratto in valle il gruppo riprende Wegmann ed Hansen, poi inizia la salita con oltre 11' sulla testa della corsa, che intanto è composta di nuovo da 10 uomini: è riuscito a rientrare sui primi anche Wegmann, mentre si è staccato dagli altri Damiano Caruso.

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Dopo pochi chilometri della salita finale il gruppo inizia a perdere pezzi: i primi a staccarsi sono Veikkanen e Chalapud. Scarponi in testa a fare il ritmo.

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Dietro, dopo una prima fase in cui il gruppo viene scremato dall'azione dei gregari, iniziano gli scatti dei big. Il primo gruppetto che va via è composto da 6 uomini: Aru, Martin, Moreno, Rodriguez, Uran, Quintana. Poco dietro un altro gruppetto di big.

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Gli altri big, che pagavano un distacco intorno ai 15", nel giro di un chilometro riescono a rientrare formando così un gruppetto con tutti i primi dieci della classifica più qualche altro.

A poco meno di 8km dalla vetta, poi, parte Quintana con un attacco deciso che nessuno riesce a seguire; Majka e Rodriguez si lanciano all'inseguimento, gli altri restano più indietro. Nel giro di poco meno di un chilometro l'attacco di Quintana ha già fatto molto male.

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Mentre dietro Quintana continua nella sua azione, Majka e Rodriguez sembrano salire un po' più appesantiti e gli altri big trovano un ritmo buono per contenere il ritardo, vediamo un po' che succede tra i fuggitivi...

Degli 8 rimasti prima a resistere in testa fino ai chilometri finali sono in 4, gli stessi 4 che avevano scollinato in testa lo Stelvio: Scarponi, Rabottini, Meyer e Kiserlovski; questi quattro sarenno anche gli unici a non venire ripresi da nessun uomo di classifica prima del traguardo. Il primo a mollare è Meyer, mentre fino ai -1.5 gli altri tre proseguono insieme. Alla fine, però, Scarponi dà un altro cambio di passo e riesce a staccare Kiserlovski e Rabottini, andando a vincere la tappa.

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Ma torniamo dietro, perché quando manca circa un chilometro e mezzo il gruppetto Aru ha quasi ripreso Majka e Rodriguez, ed ha anche diminuito un po' il distacco da Quintana: 46" mentre ai -7 il vantaggio del colombiano era di 1'00". E attenzione perché si alza sui pedali Domenico Pozzovivo, tenta lo scatto lo scalatore lucano! Anche Evans sale sui pedali per seguirlo.

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Alla fine, però, la mossa del lucano porta solo a riprendere più velocemente i due contrattaccanti, perché Pozzovivo non ha le forze per staccare gli altri e dopo un breve allungo si risiede, vedendo forse vicina l'ipotesi di un fuorigiri. Il gruppetto dei big, quindi arriva compatto al traguardo, non manca nessuno, o meglio manca solo Quintana che è arrivato con 48" di vantaggio sugli altri.

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Nuova classifica generale quindi invariata, col solo Quintana che si avvicina a Uran, 1'20" ora il distacco.

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Tappa 17: Sarnonico - Vittorio Veneto

Tappa verde un po' mossa che complice anche la fatica di questi giorni dimezza quasi il gruppo ma si conclude comunque in volata. E per la prima volta le cose vanno diversamente dal solito: Kittel al momento di uscire al vento si pianta e non centra nemmeno la top 5, Matthews vince e, cosa più importante per noi, Appollonio centra un ottimo 4to posto! Bella volata del nostro uomo veloce che riesce a piazzarsi bene per lanciare la volata e, nonostante si reveli sbagliato battezzare la ruota di Kittel, riesce a fare un bello sprint piazzandasi quindi 4to.

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Eh sì, ora c'è il trittico finale che emetterà i verdetti!

 

 

 

 

 

 

 

Comunque due avvisi:

1) Stavo pensando che questa avventura di MatteoJuve ai GT probabilmente non sarà una trilogia ma sarà composta da soli due episodi, visto che alla Vuelta la componente forma è disomogenea e difficile da riprodurre... comunque più avanti deciderò, per ora mi concentro su quello che sto facendo.

2) Ho pensato anche (sì, ho pensato ben due cose in poco tempo, infatti ora sono molto stanco :P ) che questa story la potrei proseguire anzichè nel topic tramite MP con Giusberto.

 

Una delle due cosa è seria, l'altra è uno scherzo... indovinate quale. :lol: 

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Comunque due avvisi:

1) Stavo pensando che questa avventura di MatteoJuve ai GT probabilmente non sarà una trilogia ma sarà composta da soli due episodi, visto che alla Vuelta la componente forma è disomogenea e difficile da riprodurre... comunque più avanti deciderò, per ora mi concentro su quello che sto facendo.

2) Ho pensato anche (sì, ho pensato ben due cose in poco tempo, infatti ora sono molto stanco :P ) che questa story la potrei proseguire anzichè nel topic tramite MP con Giusberto.

 

Una delle due cosa è seria, l'altra è uno scherzo... indovinate quale. :lol:

:24:

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La prima perché la seconda avresti motivo di farlo perché spesso solo giusberto commenta però se vai a vedere sono anche io a commentare spesso :)

Io ho guardato u.u

Ma sì, scherzavo, lo so che anche qualcun altro commenta, e poi non siete comunque obbligati a farlo (anche se fa piacere). :)

 

La parte che ho evidenziato in grassetto non l'ho capita... :dubbio: 

 

 

È da ieri a ora di pranzo che ho un pezzo pronto da postare, ieri sera mi sono dimenticato... provvedo subito!

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Tappa 18: Belluno - Rifugio Panarotta (Valsugana)

Prima tappa del trittico montano finale, con arrivo in salita a Rifugio Panarotta dopo aver scalato altri due GPM lungo il percorso: il Passo San Pellegrino (1° cat.) e il Passo del Redebus (2° cat.)

Nelle prime fasi di corsa va via una fuga di 9 uomini con dentro vari buoni scalatori. Eccoli allo scollinamento del Passo San Pellegrino, dove Niemec e Gesche anticipano gli altri per andare a prendere più punti per la maglia azzurra. Il gruppo scollinerà dopo oltre 10'.

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Nessun evento da segnalare nel resto della tappa fino all'inizio della salita finale, fila tutto secondo le aspettative: il gruppo si assottiglia fino a diventare di una cinquantina di unità, la fuga prosegue difendendo il vantaggio accumulato nelle fasi iniziali ed anch'essa perde qualche pezzo.

Appena il gruppo inizia la salita parte Joaquim Rodriguez, con Uran, Scarponi, Kelderman, uno dei due Garmin e Quintana che si lanciano all'inseguimento. Dietro Dupont si mette a tirare per impedire a questo attacco di prendere il largo.

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Avanti intanto la la selezione avviene molto velocemente: dopo nemmeno 5km dall'inizio della salita in testa già è rimasto un solo uomo! Si tratta di Méderel, che ha appena staccato Niemec e prosegue da solo la propria corsa verso Rifugio Panarotta; attenzione comunque perché è ancora lunghissima.

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Deitro intanto come al solito i primi scatti si rivelano semplici schermaglie: Purito viene ripreso dal gruppetto maglia rosa e poi tornano sotto anche gli altri big. Oggi però nessuno sembra essere in grado di fare la differenza: dopo qualche scatto che non sortisce alcun effetto, il gruppetto riprende a salire compatto, a quanto pare nessuno ha molte forze. A 5.5km dalla vetta passa in testa Pozzovivo a scandire un ritmo regolare ma non impossibile, attenzione però perché qualcuno già sembrava quasi al gancio quindi ora potrebbe soffrirlo.

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Torniamo a collegarci e seguiamo l'azione di Méderel, il francese dell'Europcar che dopo aver staccato quasi subito tutti i compagni di fuga ora è giunto quasi al termine della salita senza che nessuno riuscisse ad insidiare la sua posizione. Ormai è all'ultimo chilometro e può iniziare a festeggiare, perché Niemec dopo essere stato l'ultimo a staccarsi è riuscito a limitare il distacco ma è troppo lontano dal francese per mettere a rischio il suo primato... eccolo ora al traguardo, vittoria di tappa per Méderel!

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Ma vediamo ora la situazione nel gruppetto maglia rosa: a meno di 3km dal traguardo, dopo qualche chilometro per rifiatare, si riaccende la lotta: scatta Nairo Quintana. Nessuno lo segue, ma dietro c'è comunque un cambio di ritmo che fa selezione... si stacca anche la maglia rosa! Con lui Evans e Scarponi.


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E al traguardo la situazione non è cambiata: Quintana arriva con circa mezzo minuto sul gruppetto di 9 uomini regolato da Rodriguez, mentre dopo quasi un minuto ancora arriva la maglia rosa.

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Ecco i distacchi ufficiali: 29" per il gruppetto Rodriguez (con Pozzovivo) e 1'19" per quello della maglia rosa.

Ed ecco quindi la generale: può tirare un sospiro di sollievo Rigoberto Uran perché per 1" (un secondo!) conserva la maglia rosa! Comunque ormai Quintana l'ha riacchiappato e partitranno praticamente alla pari per giocarsi la vittoria in queste ultime due tappe.

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Tappa 19: Bassano del Grappa - Cima Grappa ITT

Come fatto per l'altra cronometro individuale, seguiamo da vicino la prova di Pozzovivo. Il percorso prevede un primo tratto di pianura lungo 7km e poi la scalata del Monte Grappa, altri 19km per i 26.8km totali.

Ecco Domenico Pozzovivo al via: ha passato bene la nottata e si sente in giornata discreta, senza fastidi dati dagli strascichi della bronchite.

 

Nel primo tratto va piano, con lo scopo di conservare tutte le energie per la salita, e infatti all'intertempo paga 1'23" da Adriano Malori, che aveva fatto segnare il miglior tempo nel settore; gli altri big invece vanno più forte e mantengono tutti il loro distacco tra i 5"-10" ed i 30". Il nostro uomo, quindi, paga un minutino a tutti gli altri big... vedremo se la tattica pagherà.

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Nel secondo intertempo, la prima metà di salita con pendenze costanti sul 7-8%, cambia passo e spinge in modo più deciso, mantenendo comunque la sua azione agile e leggera, visto che la salita è lunga e non ci si possono permettere cali. Al rilevamento è 11mo (mancano comunque altri 4 uomini), molto meglio del 156mo posto che occupava prima... ma vediamo i distacchi: paga 1'29" da Aru, rispetto al quale prima pagava meno di 1'15", quindi ha perso qualcosa dal sardo che per ora ha fatto segnare il miglior tempo, ma attenzione perché in realtà Aru sta salendo davvero molto forte e sta guadagnando su tutti, e infatti se lo confrontiamo con gli altri il tempo di Pozzovivo è buono; aspettiamo anche gli altri per avere un quadro completo.


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Pozzovivo cerca di rifiatare un po' nel tratto che spiana subito dopo l'intertempo, poi torna a spingere forte quando la strada si impenna di nuovo, nel tratto più duro della salita.

Dietro intanto sono passati tutti al secondo rilevamento cronometrico, ecco la classifica parziale:

BbjgfVJ.png

Grandi Quintana e Aru, quindi, poi Uran seguito da un sorprendente Evans ed un incredibile Scarponi, e a seguire un mix di uomini di classifica e buoni scalatori in buona giornata. Pozzovivo in questo settore ha perso solo da Quintana ed Aru, mantenendo uguale (o forse un po' minore) il distacco da Uran, Evans e Scarponi e guadagnando sugli altri, come Rodriguez o Majka, addirittura già superato dal nostro capitano.

Ma la vera sorpresa in negativo è Wilco Kelderman: l'olandese è fuori dai primi 20, 24mo con 1'56" di distacco da Quintana.

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